Cultura

Lorenzo Hengeller e Raiz al Trianon Viviani

Da compagni di scuola a compagni anche di note.

Sul palco del Trianon Viviani, l’originale incontro di Lorenzo Hengeller e Raiz, che venerdì 11 febbraio, alle 21, suoneranno insieme per la prima volta dopo le prime esperienze musicali comuni al liceo.

Frequentando la stessa scuola, i due artisti e amici partenopei hanno suonato nella stessa band, spaziando dai classici internazionali al cantautorato napoletano e italiano. Hanno poi intrapreso due carriere musicali diverse: il primo è diventato un cantapianista e jazzista; il secondo un cantante impegnato tra reggae, suoni mediterranei e canzone napoletana.

Lorenzo Hengeller e Raiz

Lorenzo Hengeller e Raiz

Per gioco e per amicizia, in questa serata intitolata “Compagni di scuola e di note”, i due ragazzi di ieri incontreranno i due artisti di oggi per suonare una musica nuova e inattesa per entrambi.

Racconta Lorenzo Hengeller:

A vederci allora sembravamo solo irrimediabili e accaniti appassionati di musica , ma oggi sappiamo che ci stavamo semplicemente allenando a diventare quelli che ora siamo, due artisti ai quali la musica ha suggerito mondi diversi: immaginarci, quindi, di nuovo insieme su un palco, quello del teatro Trianon, è stata per noi un’idea naturale, accolta con entusiasmo dal direttore artistico Marisa Laurito.

Rattatata di Alfredo Speranza

Rattatata è un mosaico di storie che transitano da Porto Giordano, un minuscolo lembo di terra insediato in un’ansa del Tevere, dove si spalanca una Roma poco nota e dalle molteplici facce.

A Porto Giordano vivono personaggi che conosciamo attraverso i racconti dello Scrittore, il protagonista, che decide di osservare, scoprire, e appartenere a quell’umanità: la coppia di anziane e memorabili sorelle, Lidia e Faustina, Bruno lo sfasciacarrozze, Pryma la badante fuggita dalla Costa D’Avorio, Carina e il marito Bacchisio, il cameriere anziano del bar Pedrelli, ritrovo di intellettuali e pseudo tali.

Porto Giordano è anche lo scenario che fa da sfondo ad una potente epica dei ratti, impegnati in un’impietosa lotta per la sopravvivenza, spinti – nella loro immediatezza e istintività – dalle stesse ragioni prime che da sempre muovono il genere umano.

Rattatata di Alfredo Speranza

Rattatata di Alfredo Speranza

Rattatata è un testo curioso e innovativo, un romanzo circolare – o come preferisce definirlo l’autore orbicolare – dove le varie vicende, di uomini e ratti, si inanellano e s’intrecciano l’un l’altra. Una scelta narrativa coraggiosa, che ci conduce nel paradosso di due esistenze che per un momento corrono in parallelo, quella di uno scrittore intento a cercare una nuova forma del suo romanzo e quella di una Ratta impegnata a salvare il suo popolo.

Le storie di Speranza sono storie di migrazione in un’accezione molto ampia – di uomini, di topi, di scrittura – in una Roma sorprendente, descritta con linguaggio allusivo e attento.

Quella di Alfredo Speranza è un’architettura narrativa che intreccia sapientemente passato e presente, geografie e storia: una scorribanda tra realismo e fantasia che, senza mai cedere a facili didascalismi o moralismi, sceglie piuttosto l’ironia, il paradosso, la dolcezza, la musica della lingua: tutto per guardare in faccia cos’è migrare di chilometri o millimetri per noi umani.

Making an entrance Teoria e pratica per danzatori disabili e non disabili

Making an entrance è la prima introduzione pratica per insegnare danza ad allievi disabili e non disabili considerati su un piano paritario.

Questo manuale, scritto in modo chiaro e scorrevole, benché a tratti provocatorio nel suo approccio radicale al rapporto tra danza e disabilità, è una lettura essenziale per chiunque desideri approfondire il tema della diversità attraverso l’arte della danza.

Benjamin individua nell’Improvvisazione il focus centrale del suo studio e si chiede come possa essere utilizzata tale tecnica al meglio per rispondere ai bisogni mutevoli che si esprimono nell’educazione alla danza e nel mondo della performance professionale.

Making an entrance Teoria e pratica per danzatori disabili e non disabili

Teoria e pratica per danzatori disabili e non disabili

L’autore prende in considerazione la storia dell’integrazione, il luogo che questa può occupare nell’ambito della danza e il suo ruolo nel quadro di una società fortemente disgregata.

Il libro comprende oltre cinquanta esercizi e improvvisazioni studiati per stimolare e ‘sfidare’ studenti di danza di tutti i livelli.

Inoltre evidenzia gli aspetti pratici relativi all’organizzazione di workshop, esaminando tematiche specifiche come le dimensioni dei gruppi, gli aspetti relativi alla sicurezza dei partecipanti in sedia a rotelle e dell’accessibilità degli spazi di danza.

Adam Benjamin

È uno dei massimi esperti di danza integrata.

Pioniere di questo innovativo approccio alla danza, ha fondato CandoCo Dance Company di cui è stato a lungo Direttore Artistico, e ha proseguito la sua ricerca come artista indipendente lavorando in Sud Africa, Etiopia, Israele, Giappone e Corea del Sud, oltre che in numerosi Paesi europei.

San Valentino “da fotografare”

In riva al mare, in macchina, sotto casa o proprio lì, dov’è è avvenuto il primo incontro. Per San Valentino, ormai alle porte, l’azienda campana tutta al femminile, Aminea Winery, punta a far brindare all’amore ovunque e in qualsiasi momento.

In che modo? Proponendo una romantica wine love box, leggera e facile da trasportare, con all’interno il neonato spumante rosè extra dry Donna Laura e due flute in vetro.

San Valentino con Aminea Winery

San Valentino con Aminea Winery

Un San Valentino “da fotografare”, grazie all’ultima novità di Aminea Winery, che consente di far stampare all’interno di un cuore l’immagine degli innamorati, che andrà a personalizzare e rendere unica ogni scatola. Un modo speciale per stupire chi si ama, brindando con una buona bollicina in qualsiasi posto. In alternativa, sarà possibile far stampare sulla box una frase dedicata a chi si ama o far serigrafare i flute con i nomi degli innamorati. Il tutto, in maniera smart, direttamente dal sito della cantina, entro l’8 febbraio.

Per la Cantina di Montemarano (Avellino), che ha fatto dell’innovazione uno dei suoi punti di forza, San Valentino segna, però, anche un’altra novità ovvero il lancio di Donna Laura, tra l’altro, contenuto nella box: primo spumante rosè di casa Aminea, vinificato con metodo Charmat lungo. Un blend di Falanghina e Aglianico, color rosa cerasuolo, caratterizzato da un fine e persistente perlage e da delicate note di agrumi e piccoli frutti rossi. Elegante ed armonico al palato, questo rosè extra dry, ricco di sapidità e freschezza, è perfetto per accompagnare aperitivi e piatti a base di pesce e crostacei.

Tesori Svelati al Museo Irpino per conoscere la Cina

Dieci giorni dedicati alla Cina e all’arte orientale per riscoprire i materiali della prestigiosa Collezione Salomone custodita nella sezione deposito del Museo Irpino.

Una raccolta di oggetti di varia natura e provenienza donati al museo nel 1935 da Giuseppe Salomone, colonnello medico di Marina, saranno esposti per la prima volta tutti insieme in concomitanza del capodanno Cinese! Vasi, statuette, vassoi, ciotole ed interi servizi per i cerimoniali del tè, che raffigurano suggestivi paesaggi e riprendono scene tradizionali della vita quotidiana del Sol Levante e della Cina Imperiale.

Un’occasione unica per immergersi in un’altra cultura e augurarsi nuovamente buon anno!

Tesori Svelati al Museo Irpino

Tesori Svelati al Museo Irpino

Programma de Tesori Svelati

 

Sabato 5 febbraio

Complesso Monumentale Carcere Borbonico

h 17.30

Apertura del nuovo percorso allestitivo e visita guidata

Tesori svelati, oriental edition. Materiali inediti della Collezione Salomone

max 10 partecipanti

 

Sabato 12 febbraio

Complesso Monumentale Carcere Borbonico

h 17.30

Visita guidata

Tesori svelati, oriental edition. Materiali inediti della Collezione Salomone

max 10 partecipanti

 

 Martedì 15 febbraio

Complesso Monumentale Carcere Borbonico

Festa delle Lanterne

h.16.30

La festa delle Lanterne segna la fine delle celebrazioni del capodanno cinese! Insieme ne realizzeremo una a cui affidare sogni e gli auguri per i mesi che verranno!

Età 7-12

max 10 partecipanti

  

Tutti gli eventi sono ideati e realizzati dalla Provincia di Avellino in collaborazione con CoopCulture.

La prenotazione è obbligatoria e all’ingresso sarà richiesta l’esibizione del green pass.

Brera’s Key: “Complesso Itinerario Artistico, ovvero il Percorso Filosofico dell’Artista”.

A marzo 2022 uscirà la prima opera letteraria del musicista-polistrumentista, autore-compositore ed interprete, Brera’s Key: “Complesso Itinerario Artistico, ovvero il Percorso Filosofico dell’Artista”.

Brera’s Key

Brera’s Key

Brera’s Key (nome d’arte di Antonio Coccia) nel 2021 ha pubblicato ben due CD musicali, rispettivamente:

1) “Old & New Singles”;

2) “New and Old Singles 752”.

Entrambi con distribuzione internazionale in 15 nazioni, hanno raggiunto in pochi mesi le 100mila visualizzazioni. Il primo dei due album, “Old & New Singles”, è registrato magistralmente quasi per intero dallo stesso artista, il quale, oltre ad aver composti i brani e curato gli arrangiamenti, suona: chitarre elettriche ritmiche (rhythm guitar), chitarre elettriche soliste (lead guitar), chitarre acustiche (acustic guitar) basso elettrico (electric bass), batteria (drums), percussioni (snare and congas), armonica (harp), voce (lead vocals) & cori (background vocals).

Il secondo album, “New and Old Singles 752”, vede la presenza di ospiti internazionali quali:

Karl Potter, storico percussionista di Pino Daniele (scomparso pochi anni fa), Primiano Di Biase (pianista dei Dire Straits con Phil Palmer), Michael Brill (bassista & vocalist dei Mad Dogs, oltre che di alcuni Big della canzone italiana), e altri. La sua nuova opera letteraria, “Complesso Itinerario Artistico, ovvero il Percorso Filosofico dell’Artista” uscirà con un editore indipendente e sarà distribuito da Feltrinelli.

Parco del Partenio, Comune e Pro Loco di Mercogliano in campo per una Candelora eco-friendly

Rispetto dei diritti universale.

Quest’anno una Candelora “amica dell’ambiente”, per ricordare quanto sia importante anche la tutela della natura che ci circonda. Parco regionale del Partenio, Comune e Pro Loco di Mercogliano fanno rete per l’ennesima volta e scendono in campo per un 2 febbraio eco-friendly.

Mercoledì, in coincidenza con il flusso di pellegrini che salirà con la Funicolare (aperta per l’occasione dalle 8 alle 15) a Montevergine per rendere omaggio alla Madonna, volontari del Parco e della Pro Loco distribuiranno, fin dalla mattina nel piazzale antistante la Funicolare stessa, materiale informativo per ricordare, con uno slogan originale e incisivo, che quella 2022 è una “Cande’ cor”, ovvero che i “diritti civili, diritti umani, diritti della natura ci stanno a cuore”.

Candelora 2022

Candelora 2022

Diritti di tutti che devono stare a cuore di tutti. Il volantino, dunque, metterà in evidenza che i rifiuti vanno smaltiti negli appositi contenitori e che non bisogna lasciare incustoditi nell’ambiente mascherine, guanti e contenitori vuoti di disinfettante.

Sottolinea il presidente del Parco del Partenio Franco Iovino:

Insomma  non deve accadere quello che, purtroppo, capita spesso. Non tolleriamo che Montevergine venga deturpata, non vogliamo più ammettere inciviltà e mancanza di rispetto nei confronti dell’ambiente. Ovviamente è un discorso generale che non riguarda solo la Candelora. Ma noi vogliamo partire con questa campagna proprio nel giorno del rispetto dei diritti di tutti. Venga rispettato, dunque, anche il diritto della montagna a sopravvivere. Ringrazio per la fattiva collaborazione il sindaco di Mercogliano Vittorio D’Alessio, l’amministrazione comunale, la Pro Loco tutta presieduta da Stefania Porraro. Sono certo che continueremo a collaborare, perché la tutela delle nostre montagne ci sta particolarmente a cuore, giusto per restare in tema.

Esotici, erotici, psicotici di Renato Palazzi

Inviato dal «Corriere della Sera» tra il 1974 e il 1978 per recensire il peggio delle uscite cinematografiche del momento, Renato Palazzi, coglie l’occasione non solo per demolire il filone del cinema trash, reo di riprodurre una «mezza misura ammiccante e sudaticcia, da buco della serratura, un po’ peccaminosa e un po’ parrocchiale, che non aveva nulla a che fare con l’autentica pornografia, per la quale è comunque necessario un certo ingegno», ma anche di riflettere intorno al rapporto tra mero intrattenimento e cultura di massa.

Dalle tiepide sconcezze di Emanuelle, passando per melense pellicole come Il venditore di palloncini, fino ai finti pugni da spaghetti-western di Cipolla Colt, il volume riunisce una serie di brillanti e ironiche recensioni dei «filmacci» italiani e stranieri più iconici degli anni Settanta.

Esotici, erotici, psicotici di Renato Palazzi

Esotici, erotici, psicotici di Renato Palazzi

Renato Palazzi: biografia

Critico teatrale e giornalista per il «Corriere della Sera» e «Il Sole 24 Ore», tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta collabora con Paolo Grassi e il Piccolo Teatro in numerose iniziative legate al mondo teatrale.

Nel 1973 è tra i soci fondatori del Salone Pier Lombardo, oggi Teatro Franco Parenti.

Dal 1986 al 1995 è direttore della Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi dove, tra l’altro, organizza un seminario tenuto da Tadeusz Kantor.

Nel 2001 diviene docente presso l’Università Bocconi di Milano nel corso di laurea in Economia dell’arte, della cultura e della comunicazione.

A che servono questi quattrini in programmazione al Teatro Mercadante

A che servono questi quattrini è una commedia di grande attualità. Andata in scena per la prima volta nel 1940 al Teatro Quirino di Roma, fu una delle più divertenti commedie che contribuì, anche grazie alla successiva versione cinematografica, ad accrescere il successo dei fratelli De Filippo, Eduardo e Peppino.

A che servono questi quattrini al Mercadante di Napoli

A che servono questi quattrini

La vicenda ruota intorno al Marchese Parascandolo, detto il Professore, che per dimostrare le sue teorie socratiche, bizzarre e controcorrente, ordisce un piano comicamente paradossale che svela l’inutilità del possesso del denaro.

L’Italia di lì a poco sarebbe entrata nel conflitto della II Guerra Mondiale e il mondo post-capitalistico dell’alta finanza era di là da venire, ma l’argomento, così esplicitamente indicato nel titolo, stuzzicò la curiosità del pubblico di allora tanto che, pochi anni dopo, nel 1942, la commedia venne trasposta sugli schermi cinematografici per la regia di Esodo Pratelli con Eduardo e Peppino De Filippo protagonisti e con, tra gli altri, Clelia Matania e Paolo Stoppa.

Bolle finanziarie, truffe internazionali, fallimenti di colossi bancari, tassi di interesse sproporzionati, spread e fiducia nei mercati sono “slogan” e ridondanti informazioni ampliamente invasive cui ci siamo abituati e che, per la maggior parte di noi, indicano situazioni fumose e di oscura interpretazione. E forse proprio spingendo sul parossismo del gioco teatrale, mostrato a vista, e sull’assurda fiducia della variegata comunità coinvolta nel piano del Marchese Parascandolo, si può, con la scanzonata e creativa adesione degli attori e in un clima popolare e festoso, relativizzare il potere dei “quattrini”, valore-totem indiscusso, che tutto muove oggi come allora.

Altri corpi / Nuove danze di Andrea Porcheddu

Un libro a più voci che intende avviare una riflessione anche in Italia per investigare le nuove espressioni della danza contemporanea: corpi diversi, fisicità extra-ordinarie, la disabilità e le nuove possibilità che può dare alla creazione artistica.

Curato dal critico Andrea Porcheddu, il volume si avvale delle riflessioni di studiosi, critici, operatori, aprendosi anche alle considerazioni di antropologi, filosofi, pedagoghi.

Si affiancano testimonianze dirette e interviste con danzatori e coreografi italiani e internazionali.

Arricchito da un impianto iconografico e da una teatrografia ragionata, il libro è uno sguardo sulle frontiere possibili della danza contemporanea.

A cura di Andrea Porcheddu.

Altri corpi / Nuove danze di Andrea Porcheddu

Altri corpi / Nuove danze di Andrea Porcheddu

Andrea Porcheddu: biografia

Critico teatrale e studioso.

Va a teatro dal 1988, più o meno ogni sera.

Collabora con «glistatigenerali.com», con «L’Espresso», «Che-fare.com» e con altre testate nazionali e internazionali.

Lavora come autore e conduttore per Radio3 Rai.

Nel suo percorso ha incontrato Emma Dante, Ascanio Celestini, Virgilio Sieni, Ricci-Forte e molti altri artisti cui ha dedicato libri e saggi.

Tiene corsi all’Università (all’Università di Roma La Sapienza) e laboratori di critica.

Si è dedicato alle teorie critiche applicate alla scena italiana con Questo fantasma, il critico a teatro (Titivillus) e cura la collana Le Città del Teatro di Cue Press, con cui ha pubblicato il libro Che c’è da guardare? La critica di fronte al teatro sociale d’arte (2017).

Oriente Occidente

Oriente Occidente è nato nel 1981 in Trentino a Rovereto, dove si svolge ogni anno nella prima metà di settembre.

Rappresenta uno dei più importanti Festival europei di danza contemporanea e di teatrodanza e negli anni ha ospitato – quasi sempre con produzioni inedite o prime europee o nazionali – compagnie e artisti tra i più influenti e significativi del panorama della danza internazionale.

Oriente e Occidente sono intesi come poli di un percorso ideale di scambi e incroci non solo tra culture che si influenzano a vicenda, ma anche tra generi e linguaggi della scena contemporanea.

Il Festival diventa così un viaggio circolare tra teatro e danza, ricerca e tradizione, identità e innovazione

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