Cultura

Pizza Village sempre più attrattore turistico per la città

Si è svolta, in sala Italia del Teatro Mediterraneo alla Mostra d’Oltremare, la conferenza stampa di presentazione dell’undicesima edizione del Pizza Village Napoli, in programma dal 16 al 25 giugno nella città partenopea.

 All’incontro, preceduto dalla diretta televisiva Rai di Tg2 Italia che ha dedicato la puntata al Pizza Village Napoli, hanno partecipato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, i ceo di Oramata Grandi Eventi, Alessandro Marinacci e Claudio Sebillo – organizzatori della manifestazione – il presidente del gruppo RTL 102.5, Lorenzo Suraci con Gianni Simioli, Francesco Miccù, direttore marketing di Mulino Caputo, title sponsor dell’evento, e i vertici di Mostra d’Oltremare, Remo Minopoli e Maria Caputo.

 Confermata la nuova sede della kermesse, che passa così dalla promenade cittadina del lungomare Caracciolo agli spazi all’aperto della Mostra d’Oltremare, che esalta la mission del Pizza Village – confortata nel tempo dai dati di affluenza (nel 2022 1 milione e 250mila visitatori) – di promozione globale della città di Napoli e della regione Campania.

Hanno sottolineato gli organizzatori Claudio Sebillo e Alessandro Marinacci:

Il Pizza Village non è solo ed esclusivamente un evento  food. Oggi Napoli sta vivendo un momento di grandissimo splendore e abbiamo sempre pensato che il Pizza Village potesse nel suo piccolo essere un contributo all’attrazione e all’immagine positiva della città. Una mission che ci spinse a realizzare questo evento nel 2011 quando Napoli aveva, per i noti problemi dei rifiuti, una eco negativa nel mondo.

Ecco perché il Pizza Village non è solo un evento gastronomico, ma una manifestazione che funge da attrattore turistico, un grande happening supportato da importanti partner, come Mulino Caputo e RTL 102.5, che celebra la pizza e i maestri pizzaioli, ma anche una forte connotazione culturale.

Pizza Village

Un progetto evolutivo, come ha sottolineato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, è fondamentale per la crescita della proposta turistica di Napoli che, come ha ribadito, quest’anno supererà di gran lunga il numero di arrivi di turisti che vengono dall’estero. L’aeroporto supererà gli 11 milioni di viaggiatori, l’alta velocità porterà 100 milioni di persone in città, complessivamente le strutture alberghiere cittadine sono già tutte occupate sino a fine anno:

Ritengo che Pizza Village debba essere uno degli elementi di questa offerta che propone la città.  Può essere sempre più evento attrattore turistico: il turista che viene a Napoli, in quei dieci giorni, deve essere invogliato e portato a trascorrere un periodo della sua permanenza in questa esperienza. In futuro, se lavoriamo bene sulla programmazione come si sta facendo, le persone verranno apposta a Napoli per fare quest’esperienza. Questo deve essere l’obiettivo che noi dobbiamo avere. Occorre quindi fare un salto di qualità sull’offerta che facciamo e il Pizza Village è perfettamente in grado di poterlo fare.

Dicono Remo Minopoli e Maria Caputo, presidente e consigliera delegata dell’ente:

 La Mostra d’Oltremare di Napoli è uno spazio poliedrico al servizio della città. È parte integrante del patrimonio di Napoli, con cui condivide l’ecletticità, la versatilità, la straordinaria combinazione di tradizione, cultura, natura. La storia della Mostra, il suo rinnovato progetto, esaltano, in un luogo solo, tutte le potenzialità economiche, turistiche e commerciali di Napoli, in questo straordinario momento di rilancio. Siamo contenti di ospitare Pizza Village, che auspichiamo possa diventare un evento fisso da calendarizzare per i prossimi anni.

Attori principali del villaggio restano i pizzaioli e le pizzerie, ma anche i contenuti dell’intrattenimento e spettacolo della kermesse. Gigi D’Alessio, Angelina Mango (vincitrice del talent Amici 2023), Wax, The Kolors, Mr. Rain & Sangiovanni, Sophie and the Giants, Claude, LDA & Aka 7even, Boro Boro, Aiello, Gabbani e Leo Gassmann, sono solo i primi nominativi dei cantanti, rivelati dall’editore di RTL 102.5 Lorenzo Suraci, partner della manifestazione, che si esibiranno sul palco del Pizza Village Napoli dal 16 al 25 giugno.

L’evento si svolge con il supporto del Title Sponsor Mulino Caputo; del Main Sponsor Coca-Cola; dei Top Sponsor: Leffe e Latteria Sorrentina; degli Official Sponsor: Algida, Ciao il Pomodoro di Napoli e Caffè Kenon; Official Media Partner: RTL 102.5. Official car: Dacia; Technical Partner: Aera e Forni Marigliano; Partner: Malvarosa; L’evento è inoltre patrocinato da Ministero della Cultura, Ministero del Turismo, Regione Campania, Agenzia Regionale Campania Turismo, Città Metropolitana di Napoli, Comune di Napoli, ASL Regione Campania 1 Centro.

Nasce il primo Museo Internazionale delle Donne Artiste: MIDA

Domenica 28 maggio, alle ore 15.00 a Ceresole d’Alba in provincia di Cuneo, sarà presentato alla stampa il museo MIDA – Museo Internazionale delle Donne Artiste -. Il progetto voluto del Comune di Ceresole d’Alba, ideato, realizzato e gestito da Art Book Web in collaborazione con Turismo in Langa ed il supporto di AICS (Associazione italiana cultura e sport), è stato affidato per la direzione artistica al critico d’arte Vincenzo Sanfo.

Il Museo Internazionale delle Donne Artiste (MIDA) è il primo ed unico in Europa e ha l’obiettivo di valorizzare la promozione dell’arte al femminile. La sede della struttura museale nasce all’interno della piccola chiesa seicentesca della Madonna dei Prati, ancora consacrata ma non più adibita a funzioni religiose.

Grazie alla collaborazione di artiste e di privati collezionisti, MIDA accoglie già alla sua nascita opere di 24 donne di tutto il mondo e di diverse epoche, da Berthe Morisot a Susanne Valadon, da Sonia Delaunay a Marina Abramovic, passando per Jenny Holzer, Carmen Gloria Morales, Beverly Pepper, Rabarama, le cinesi Zhang Hongmei e Xiao Lu, l’indiana Washigha Rason Singh e molte altre.

Il progetto del MIDA, che vede anche la collaborazione dell’Accademia Albertina di Belle Arti, presieduta da Paola Gribaudo, coinvolgerà anche il centro cittadino con installazioni artistiche in diversi luoghi esterni di Ceresole. Ogni anno, inoltre, nel centro cittadino saranno collocate piastrelle con i nomi di donne artiste le cui storie potranno essere conosciute attraverso un apposito QRcode.

Il multiverso dei Rue de Paradis: un viaggio musicale tra le pieghe dello spazio e del tempo

I Rue de Paradis hanno pubblicato un nuovo singolo dal titolo “In the Universe“, una canzone che fonde lo stile rock americano e la new wave degli anni 80.

 La band, composta da Raffaele Campeotto, Luca Appolonio, Diego Beltramini e Riccardo Zamolo, ha creato un suono fresco e contemporaneo che dimostra la loro versatilità musicale senza perdere l’identità sonora.

Il testo del brano, introspettivo e poetico, presenta un dialogo tra due versioni della stessa persona in dimensioni diverse, esplora le teorie del multiverso e invita l’ascoltatore a riflettere sulla fugacità dell’esistenza umana. Il ritornello, con la sua enfasi sull’infinità dell’universo, lascia un’impronta duratura nella mente degli ascoltatori, invitandoli ad immaginare realtà parallele.

Il videoclip del singolo, diretto da Simone Vrech, è un’esperienza visiva sorprendente che gioca con le luci e il colore rosa, simbolo del logo ufficiale della band, ed è disponibile sul canale YouTube della band.

La produzione audio del brano è stata curata da Nico Odorico degli Angel’s Wings Recording Studios, che ha lavorato a stretto contatto con i membri della band per garantire la massima qualità del suono. 

L’Irpinia ospita l’edizione 2023 di Campania Stories

È l’Irpinia ad ospitare l’edizione 2023 di Campania Stories.

La stampa specializzata nazionale ed internazionale sarà in provincia di Avellino dal 23 al 26 maggio prossimi per la presentazione delle nuove annate dei vini prodotti nelle principali denominazioni campane.

 Oltre 90 le adesioni da tutta la regione alla rassegna organizzata da Miriade & Partners con le aziende partecipanti che celebra la sinergia tra tutte le componenti del mondo del vino: le cantine campane, l’indispensabile collaborazione di AIS Campania, il sostegno della Regione Campania, che anche quest’anno ha inserito la rassegna nell’elenco delle manifestazioni fieristiche e degli eventi di promozione a cui partecipa in via ufficiale, e la media partnership di Luciano Pignataro Wine Blog.

Anche questa edizione di Campania Stories vedrà la presenza sul territorio di autorevolissime firme della stampa di settore nazionale e internazionale, mentre durante l’anno verranno organizzati groupage internazionali dando la possibilità alle cantine di far assaggiare i propri vini alle più importanti testate mondiali, fornendo allo stesso tempo a giornalisti e operatori contenuti tecnici e aggiornamenti sui dati di produzione di filieraUna rassegna, dunque, che dura 365 giorni, anche attraverso le attività digitali (e non solo) di promozione della Campania del vino nel mondo, presentando sul web e sui social denominazioni, territori e protagonisti del mondo del vino della regione, da seguire attraverso gli hashtag #campaniastories e #iobevocampano e sul sito.

Campania Stories sarà come sempre strutturata con tasting riservati alla stampa e visite in cantina e ai territori della regione. Sede delle degustazioni dell’edizione 2023 di Campania Stories sarà l’Hotel Villa Calvo – Ristorante La locandina di Aiello del Sabato (Avellino), mentre il luogo in cui si darà inizio alla rassegna sarà il centro storico di Gesualdo, tra i “Borghi più belli d’Italia”, con il suo castello, con il patrocinio del Comune di Gesualdo. Un luogo che entusiasmò Torquato Tasso, che celebrava la “terra fortunata, aprica, che inonda e porta a più felici genti”, conosciuta anche per i marmi che qui si estraggono, che Vanvitelli usò nella Reggia di Caserta e Carlo III di Borbone per il Palazzo Reale di Portici.

In cima al borgo c’è il castello, tra i monumenti più importanti della Campania, che fu dimora e sede di una illuminata e sfarzosa corte musicale del Principe Carlo Gesualdo, uno dei più illustri madrigalisti di ogni tempo apprezzato in tutto il mondo, musicista raffinatissimo innovatore ed eccezionale precursore della musica moderna. In questo luogo a lui molto caro Carlo Gesualdo si rifugiò dopo aver ucciso la moglie Maria D’Avalos e il suo amante Fabrizio Carafa sorpresi in flagrante adulterio, un duplice omicidio che sconvolse la Napoli del 1590. Dal castello di Gesualdo Carlo Gesualdo si prodigò in opere di bene per espiare la sua colpa e, per attenuare l’onta del tradimento e il rimorso, cercò conforto nella musica. Sarà questo luogo ricco di fascino e storia ad ospitare la serata inaugurale di Campania Stories, una “festa contadina” in cui si festeggerà anche il trentennale della denominazione Taurasi Docg, in collaborazione con il Consorzio Tutela Vini d’Irpinia, e che celebrerà l’Irpinia nella sua autenticità, dalle produzioni tipiche alle espressioni artistiche, accompagnati dalla Scuola di Tarantella Montemaranese, interprete di una tradizione popolare millenaria dell’Irpinia. 

Venerdì 26 maggio, infine, a conclusione del programma per la stampa, l’atteso Campania Stories Daydegustazione per operatori e appassionati provenienti da tutta Italia, in programma sempre all’Hotel Villa Calvo – La Locandina di Aiello del Sabato (Avellino) su tre fasce orarie (10.30-12.30, 15.30-17.30, 18.30-20.30) con prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti.

Campania Stories 2023: le cantine che parteciperanno all’edizione 2023 

Irpinia (Avellino): Amarano, Barbot Stefania, Borgodangelo, Cantina del Barone, Cantine Dell’Angelo, Cantine di Marzo, Colli di Lapio, Contrade di Taurasi-Cantine Lonardo, De’ Gaeta, De Vito Laura, Di Meo, Di Prisco, Donnachiara, Famiglia Pagano, Feudi di San Gregorio, Ferrara Benito, Fiorentino, I Capitani, I Favati, Il Cancelliere, Il Cortiglio, Le Otto Terre, Macchie Santa Maria, Masseria Alfano, Masseria Della Porta, Nativ, Perillo, Petilia, Pietracupa, Sanpaolo di Claudio Quarta, Tenuta Cavalier Pepe, Tenuta De Gregorio, Tenuta del Meriggio, Tenuta Pietrafusa di Villa Matilde Avallone, Tenuta Madre, Tenuta Sarno 1860, Tenuta Scuotto, Traerte, Vesce Giovanni, Vesevo, Vigne Guadagno, Villa Raiano, Vinusco;

Sannio (Benevento): Cantina di Solopaca, Cantine Tora, Fattoria La Rivolta, Fontanavecchia, Fontana Reale, La Fortezza, La Guardiense, Monserrato 1973, Mustilli, Ocone 1910, Rossovermiglio, Tenuta Sant’Agostino, Terre Stregate, Torre del Pagus;

Caserta: Alois, Cantina di Lisandro, Caputo 1890, Galardi, Masseria Piccirillo, Paparelli Luca, Porto di Mola, Sclavia, Torelle, Vigne Chigi, Villa Matilde Avallone; Napoli: Abbazia di Crapolla, Agnanum, Astroni, Bosco de’ Medici, Cantavitae, Cantine Carputo, Cantine del Mare, Cantine Olivella, Casa Setaro, Contrada Salandra, D’Ambra Vini d’Ischia, La Pietra di Tommasone, La Sibilla, Portolano Mario, Salvatore Martusciello, Sorrentino.

Salerno: Cantina dei Quinti, Cuomo Marisa, Il Colle del Corsicano, Montevetrano, Sammarco Ettore, San Salvatore 19.88, Tempa di Zoè.

Campania Stories promuove e lavora per la sinergia tra i territori. In questa ottica è in programma in questa edizione anche un focus sulla Basilicata e, in particolare, sulle cantine di Generazione Vulture, ospiti di Campania Stories in vista di future collaborazioni tra le aree vinicole delle due regioni: in degustazione i vini di Basilisco, Carbone Vini, Fucci Elena, Grifalco, Madonne delle Grazie, Martino, Musto Carmelitano.

Musica di Insiemi: a Paestum dal 16 al 19 si esibiscono 31 orchestre verticali territoriali junior

Musica di Insiemi: a Paestum dal 16 al 19 si esibiscono 31 orchestre verticali territoriali junior. Anche Avellino tra i circa 3mila studenti protagonisti.

Trentuno licei musicali, 174 scuole secondarie di I grado a indirizzo musicale, 2728 alunni e 300 docenti. È la magia della musica che unisce, il meraviglioso calcolo matematico che, tra energia ed entusiasmo, già definisce, circuisce e sancisce il successo della grande festa all’orizzonte.

Da martedì 16 a venerdì 19 maggio, presso il Parco archeologico di Paestum Velia, si terrà la prima edizione di “Aule armoniche – Musica di Insiemi” con il coinvolgimento di tutta la filiera dell’istruzione artistico musicale dell’intera regione: dal vivo una grande squadra.
L’evento avrà come protagoniste 31 orchestre verticali territoriali junior formate dagli studenti dei licei musicali e delle scuole secondarie di I grado ad indirizzo musicale provenienti da tutta la Campania che, nell’arco delle quattro giornate, eseguiranno brani di musica classica e moderna guidati dai loro docenti.
La Rassegna, inserita nel calendario della “Settimana della Musica” promossa dall’INDIRE e coordinata dal Comitato per l’apprendimento pratico della Musica, è stata ideata e coordinata dalla rete dei licei musicali e dalla rete delle scuole secondarie di I grado ad indirizzo musicale della Campania in sinergia con l’Ufficio scolastico regionale della Campania e patrocinata dall’Assessorato alle politiche giovanili della Regione Campania.

«La vita senza la musica sarebbe un errore», diceva Friedrich Nietzsche ne “Il crepuscolo degli idoli”. E partono proprio da qui i piccoli e grandi protagonisti della rassegna che, con quattro esibizioni al giorno (alle 9, 11.15, 13.30 e 15.45) accompagneranno la passeggiata tra i templi di turisti e i visitatori con le loro emozionanti e suggestive esibizioni.

Nell’arco delle giornate dedicate alla Rassegna saranno presenti: il Direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Campania Ettore Acerra; la coordinatrice del Comitato per l’apprendimento pratico della Musica Annalisa Spadolini; la referente alle attività Musicali U.S.R. Campania Margherita Aruta; l’Assessore all’Istruzione e alle politiche giovanili della Regione Campania Lucia Fortini; il Direttore del Parco archeologico di Paestum/Velia Tiziana D’Angelo;  il Sindaco di Capaccio/Paestum e Presidente della Provincia di Salerno Franco Alfieri; i Direttori dei Conservatori della Campania; i dirigenti scolastici delle scuole partecipanti e tante altre personalità del mondo della scuola e della cultura.

Il Conservatorio Cimarosa per la Notte dei Musei

Una maratona di musica da camera all’ex Carcere Borbonico! Ancora suggestioni, contaminazioni e grandi appuntamenti con la musica del Conservatorio di Avellino.

Studenti e docenti della massima Istituzione irpina di Alta Formazione musicale, presieduta da Achille Mottola e diretta da Maria Gabriella Della Sala, saranno i protagonisti della Notte dei Musei, evento che si celebra in tutta Europa.
Dalle ore 16.00 alle 21.30 di sabato 13 maggio, sarà una no stop di concerti di gruppi cameristici – coordinati dai maestri Matteo Parisi e Francesco Venga, docenti di musica da camera e Vincenzo Meriani, docente di violino – tenuti dagli allievi del Cimarosa presso le sale del Museo Irpino, nel complesso monumentale dell’ex Carcere Borbonico, nel cuore della Città (ingresso da Piazza Alfredo de Marsico).

L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Museo Irpino della Provincia di Avellino.

Gabriella Della Sala: video

La Direttrice del Conservatorio Cimarosa di Avellino

Sottolineano il presidente Achille Mottola e il direttore Maria Gabriella Della Sala :

Anche quest’anno il Conservatorio Cimarosa  ha aderito con entusiasmo e convinzione al tradizionale appuntamento con la “Notte europea dei Musei”, un’occasione importante per (ri)scoprire i monumenti e i musei del territorio e con le loro collezioni, spesso poco conosciute. L’Ateneo della Musica di Avellino, nello spirito di creare la massima espansione possibile del rapporto tra arte, cultura e musica, propone in questa edizione 2023 una serata speciale dedicata al repertorio cameristico di cui saranno interpreti i nostri talentuosi studenti, formati e sostenuti dalla grande professionalità dei loro docenti.

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Notte dei Musei: programma nel dettaglio

Ecco a seguire il cronoprogramma delle esecuzioni nel corso della kermesse.

Nella prima visita guidata al Museo, il Duo Violoncello e Chitarra, formato da Domenico Dipalma e Vittoria Cardone, proporrà di Villa-Lobos, e Mexidinho di Faria; il trio Trio clarinetto, viola e violoncello (Antonio Volpicelli, Francesco Venga e Matteo Parisi) eseguirà il Baryton Trio op.101 in Do Maggiore di Haydn; il Quartetto Fanny (Chiara Scala e Vincenzo Meriani, violini; Marco De Caro, viola; Carmine Mele, violoncello) eseguirà l’Allego moderato e lo Scherzo dal Quartetto n.2 per archi di Borodin.

Dopo la seconda visita guidata, scenderanno in campo Marco De Caro al violino con un movimento della Seconda Sonata per Violino solo BWV 1003 di Bach; seguiranno Duetti per due violini (Chiara Scala, Marco De Caro, Marco Gaggia, Vincenzo Meriani) estratti dalle opere di Hindemith, Bartok e Berio; il duo di Chitarre Ivan Escobar – Krasnoselska suonerà Capricho Catalàn op. 165 e Mallorca (Barcarola) op. 202 di Albeniz e Libertango di Piazzolla; l’Ensemble “D. Cimarosa” conclude questa seconda tappa con il Concerto “Alla rustica” RV 151 in Sol maggiore e il Concerto RV 121 in Re maggiore di Vivaldi, e l’Aria dalla Suite n. 3 BWV 1068.

La terza visita guidata vedrà impegnato il Quartetto Feros (Chiara Tarantino e Chiara Ricciardi, violini; Fiorina Vece, viola; Matteo Parisi, violoncello) interpretare l’Allegro del Quartetto per archi op.20 n. 3 di Haydn e il Contrappunto n. 1 da’ L’arte della fuga di Bach; il Duo Flauto e Chitarra, Giovanni Festa e Antonio Pugliese, proporrà due Arie italiane di Carulli, l’Ensemble “D. Cimarosa” replicheranno i due concerti di Vivaldi e la celebre Aria dalla III Suite di Bach.
Gli studenti impegnati nei quartetti sono della classe di Musica d’Insieme per Strumenti ad Arco del m. Fabio Fausone.

Luci d’ombra è il nuovo libro dello scrittore Salvatore Enrico Anselmi

Lo storico dell’arte e scrittore Salvatore Enrico Anselmi torna a dialogare con i lettori con il suo nuovo libro, Luci d’ombra, Linea edizioni, Padova 2023.
Luci d’ombra è una raccolta di racconti che, come lo stesso autore sottolinea nell’introduzione, si lega al precedente romanzo Passaggi di proprietà, (Padova 2021- candidato al Premio Campiello 2022 e al Premio Comisso 2022, segnalato dalla Società Dante Alighieri), per intonazione e approccio narrativo, per l’istanza stilistica mimetica nei confronti delle età nelle quali le vicende narrate si svolgono, per aver alternato uno stile rarefatto ed evocativo, così come spiazzante e finalizzato a destabilizzare l’equilibrio della lettura.
Attraverso testi brevi, Luci d’ombra sorprende, commuove, fa sorridere. Indaga sull’identità umana e sulla sua natura per sezionare il tema in forma analitica, secondo una prospettiva lirica, introspettiva e, allo stesso tempo, ironica e surreale. In alcuni casi politicamente non corretta.
La creazione artistica, il confronto con la scoperta di sé, l’indagine sul rapporto amoroso, la distruzione perpetrata dall’uomo attraverso la guerra e il tentativo di ravvisare una redenzione, un viatico, un percorso di fuga o ricostruttivo sono alcuni dei nodi tematici.

Il titolo deriva dalla condizione dello spazio, del luogo, dell’oggetto sollecitato da una luce filtrata che passa attraverso una superficie o una massa frapposta come quando si rimane all’ombra degli alberi, di una pergola, all’ombra di un tendaggio o di un telo. La non perfetta, alta e diffusa illuminazione in tal senso chiazza lo spazio di ombre o richiama in superficie le zone sollecitate dalla fonte che attraversa il vuoto senza ostacoli. Così come accade nell’esistenza del singolo e nella vita comunitaria, la luce irradia e si nasconde.

Può richiamare al brillio pieno la superficie di un oggetto o l’esercizio esperienziale di un uomo, ma può relegare entrambi al ristagno in penombra.
Convivono, nella trama di queste storie, racconti, lettere, monologhi, considerazioni solipsistiche che trovano voce nella parola scritta seguendo talvolta un abbrivio elevato, talvolta la medietà, talvolta la bassezza dei registri formali. A imitazione della vita e dei suoi protagonisti che veleggiano alti, ma possono incurvarsi nella negligenza quotidiana con la stessa frequenza e disinvoltura.

Luci d'ombra è il nuovo libro dello scrittore Salvatore Enrico Anselmi
Secondo un andamento diacronico i primi racconti prendono avvio da vicende e condizioni che ambientano le storie in periodi più lontani dalla contemporaneità, per avvicinarsi al contesto attuale, sempre con uno sguardo evocativo e di riflessione. Talvolta l’io narrante parla in prima persona, talvolta con il distacco e la terzietà della vicenda raccontata servendosi di un approccio oggettivo.
La banalità della vita, per l’appunto, il senso-non senso di questa, il rovello creativo, il motore etico della scrittura, il dramma della violenza e la surrealtà delle minime cose, delle minime, piccole incombenze di quotidiana valenza, la mostruosa identità umana e la sua sublime capacità di innalzarsi per instaurare una visione altra, possono essere questi i crocevia del dubbio e lo snodo della prosecuzione. Così come centrale è il monologo interiore, il soliloquio che, pur con la variazione delle circostanze e delle intonazioni, costituisce un’altra tematica portante, un’altra voce che accompagna il lettore.

È un collante l’identità analitica che sottopone al suo sguardo il circostante, lo storicizzato e il contemporaneo, l’elevatezza drammatica di un compositore, la banalità triviale di un gommista, l’atmosfera visionaria di un locale frequentato da particolarissimi avventori, l’istanza di conferire pregnanza all’arte in conflitto col tempo, il rammarico per aver smarrito il bene o sfiorato la perdita ineludibile e la ripulsa per una condizione omologata.
I monologhi conservano in buona parte la sostanza testuale consona a un allestimento teatrale, a un soliloquio destinato a un pubblico di ascoltatori compresenti nello stesso tempo e nello stesso spazio occupato dalla parola enunciata.
Dichiara un esercizio di stile non fine a sé stesso la duplicazione dell’incipit in Dietro la brina del vetro che di fatto sconfina e devia in direzione di due storie diverse tra loro, accomunate dalla celebrazione, se possibile, dell’ovvietà banale delle giornate e del loro svolgersi. La quasi vischiosa e puntuale descrizione, il ritmico e cadenzato avanzamento delle due storie sono tuttavia coerenti e convergono fin quasi alla sovrapposizione di due esperienze umane interscambiabili. Il sogno del giovane nel primo racconto potrebbe essere consumato dal ragazzo protagonista del secondo, nella cadenzata e sempre uguale procedura d’avanzamento nello spazio e nel tempo tramite la ripetizione del viaggio in treno.
Lo stile e il tenore linguistico perseguono un principio di adeguamento ai tempi, alle età, alle circostanze. Il mimetismo narrativo costituisce un altro tenace legame di coerenza con i temi dei racconti che rappresentano quasi la mutevole, ma unitaria eco di un’identità coerente.

Evidenti e nascosti, macroscopici e sottesi sono le citazioni e i riferimenti storici, letterari, di cronaca e di costume. Macro e microscopia sono affiancate l’una all’altra nell’intento di mediare e trovare una linea, un filo, una coerenza di riferimento e di fondo. In ragione di tali caratteristiche Luci d’ombra è strettamente connesso, per cornice generale di riferimento, al romanzo che precede questa raccolta di racconti, ovvero Passaggi di proprietà, (LINEA edizioni, Padova 2021).
Quale rapporto dovrebbero innescare queste storie con il lettore? Non dovrebbe lasciarlo indifferente questa selezione di vicende che studiano il vero e il verosimile, evocano il passato e lo riconducono al presente. Contraddittorie, irresolute, confliggenti sono la banale oggettività della giornata comune, così come la ragione d’essere per chi crea, così come la ragione d’essere per chi attende o afferra il presente, per chi lo ipoteca in una soluzione possibile, tendente a una svolta.

La violenza della guerra e la sua irragionevole azione livellatrice, l’essere umano perduto e ritrovato, la surrealtà e la gioia della vita tracciano un percorso chiazzato da accensioni e sordine.
Luci d’ombra è un terreno minato e un luogo d’inciampo, è un quesito la cui risposta forse contiene un imperativo. È una ripresa e una stasi.
Luci d’ombra è dunque un terreno chiaroscurato, percorribile a tappe, dopo soste, per sferzate e abbrivio del ritmo e del percorso periegetico intorno all’uomo.
Luci d’ombra è la sfida di un viaggio lanciata a chi vi si accosta per leggere e maturare un cambiamento in sé. Un testo raffinato, godibile e coinvolgente.

Salvatore Enrico Anselmi

Salvatore Enrico Anselmi: biografia

Salvatore Enrico Anselmi, docente, storico e critico d’arte, ha collaborato con il Centro Studi sulla Cultura e l’Immagine di Roma (Atlante del Barocco in Italia, Roma 2014) e ha tenuto corsi di Storia dell’arte moderna presso alcuni atenei italiani.

Ha pubblicato monografie dedicate alle vicende di committenza nobiliare di età moderna in area centro-italiana con particolare riguardo ai Giustiniani, ai Farnese, e ai Maidalchini-Pamphilj. Suoi contributi sono apparsi in riviste e atti di convegno.
Alle attività di ricerca affianca la scrittura narrativa di impianto storico e introspettivo.

I suoi romanzi Exitus (Roma 2019, selezione Premio Mastercard 2020) e Passaggi di proprietà (Padova 2021, in concorso al Premio Campiello e al Premio Comisso 2022) sono stati segnalati dalla Società Dante Alighieri. Alcuni suoi racconti e testi poetici sono stati pubblicati in Nazione Indiana, Rapsodia. A magazine of art and literature, Critica Impura. Ha preso parte, tra l’altro, al Concorso Caffè letterario Moak 2020 attestandosi tra i vincitori, all’edizione 2021 della Fiera Italiana dello Scrittore, alle rassegne Italia Book Festival e Il Maggio dei Libri 2022.

Ginori 1735 presenta la nuova campagna pubblicitaria con protagonista Jake Gyllenhaal

Ginori 1735 ha scelto l’attore e artista Jake Gyllenhaal come talento ufficiale della sua nuova campagna pubblicitaria, che celebra l’amore per l’arte, il savoir-faire e la bellezza senza tempo della Maison.
La campagna, scattata dalla fotografa Gray Sorrenti, sarà diffusa a livello globale su stampa, web e out of home a partire da maggio.
Il connubio delle passioni di Jake Gyllenhaal – arte, design, moda, cinema e storytelling – rappresenta lo stile che contraddistingue da sempre Ginori 1735.

Con un forte senso estetico e un grande desiderio di gioia e spontaneità, Jake Gyllenhaal incarna la visione del brand: portare l’arte e la bellezza nella vita quotidiana e la vita quotidiana nell’arte.
Attore amato e riconosciuto in tutto il mondo, Jake Gyllenhaal sceglie con cura e sensibilità i progetti ai quali si dedica. Sia nelle grandi produzioni hollywoodiane che nei film indipendenti, Jake si muove con libertà e stile, sfidando le regole e mostrandosi spontaneo e naturale, come dimostra nella campagna per Ginori 1735.

Ginori 1735 Collezione Oriente

La campagna presenta l’attore Jake Gyllenhaal insieme alla collezione Oriente Italiano, must- have della Manifattura.

Questa collaborazione rappresenta un momento di svolta per il brand, che guarda al futuro dopo aver esplorato il proprio passato. Oltre alle immagini fotografiche, la campagna prevede anche un video prodotto da Gyllenhaal, che mostra la bellezza della porcellana italiana e della sua tradizione, portando il suo occhio artistico e il suo spirito creativo nella Manifattura Ginori di Sesto Fiorentino. Il video celebra l’esclusiva arte dell’artigianalità: una forma d’arte preziosa che guarda al futuro.
Il video racconta, attraverso gli occhi dell’attore, la maestria degli artigiani che plasmano a mano i pezzi di porcellana, culminando con un semplice rituale, un pranzo convivale con piatti a base di ingredienti locali preparati direttamente da Jake. Perché ogni piatto, ogni tavola e ogni casa rappresentano un atto di generosità e di condivisione. In un mondo sempre in movimento, è importante rallentare, apprezzare e condividere i momenti della vita quotidiana.

Con la nuova campagna “Everyday Art, Everyday Life”, Ginori 1735 racconta una storia dalla sensibilità unica, che si manifesta nell’amore e nella passione per la cultura, il design, l’arte e l’ospitalità tipicamente italiani: un’ispirazione verso un moderno Rinascimento, una riscoperta del piacere, dello stile personale e della bellezza nella vita quotidiana.

Jake Gyllenhaa

Ha commentato Jake Gyllenhaal:

Sono onorato di collaborare con Ginori 1735, un’azienda che valorizza sia la tradizione che l’innovazione.

La loro profonda dedizione all’artigianalità è fonte d’ispirazione. La nostra collaborazione vuole esprimere l’importanza di rallentare, di godersi la vita e apprezzare la bellezza dell’arte. Sono entusiasta di collaborare a questo progetto e grato per la magnifica esperienza di realizzare la campagna nella Manifattura Ginori, al fianco dei maestri artigiani. Abbiamo condiviso un momento meraviglioso nel realizzarla insieme.

Napoli: Pizza Village alla Mostra d’Oltremare

Definita la sede del Pizza Village, in programma dal 16 al 25 giugno p.v. a Napoli, l’evento si svolgerà alla Mostra d’Oltremare.

Dopo l’intesa con l’Amministrazione comunale, grazie ad un costruttivo confronto programmatico con il sindaco Gaetano Manfredi e l’assessore al Turismo Teresa Armato, per definire il trasferimento dal lungomare Caracciolo alla nuova sede, oggi è si è trovato l’accordo attuativo del progetto con i vertici dell’ente fieristico.

Dice Remo Minopoli, presidente dell’ente:

La scelta della Mostra d’Oltremare di Napoli per l’undicesima edizione del Pizza Village conferma il suo ruolo di grande attrattore culturale e ricreativo per la città. Ringraziamo l’amministrazione comunale per la fiducia, siamo già al lavoro sulle questioni organizzative.

Soddisfazione anche da parte della consigliera delegata:

Il Pizza Village dimostra ancora una volta che la Mostra è uno spazio poliedrico a disposizione della collettività, in grado di ospitare manifestazioni di rilievo nazionale. Tutto questo rientra nella visione che il Consiglio di amministrazione in carica intende proporre nel piano di sviluppo dei prossimi anni.

Coca-Cola PizzaVillage@Home

Coca-Cola PizzaVillage@Home

Sarà dunque il quartiere fieristico d’Oltremare ad ospitare, per dieci giorni (ven.16 – dom.25), la manifestazione simbolo dell’incoming turistico e della promozione territoriale più importante della città di Napoli. Una soluzione che soddisfa tutte le parti, come sottolineano gli organizzator.

Spiega Claudio Sebillo, Ceo di Oramata Grandi Eventi titolare della manifestazione:

Una nuova strategia in linea con la mission del progetto pensato 15 anni fa, che garantirà la costante crescita di un evento che favorisce la promozione del territorio e della cultura partenopea e di conseguenza l’arrivo di turisti in città.

Importante anche la conferma dei partner strategici dell’evento, come ha spiegato Alessandro Marinacci:

Le nuove intese sono infatti fondamentali anche per la progettualità condivisa con i partner del Pizza Village, come il Campionato mondiale del Pizzaiolo Trofeo Caputo o l’intrattenimento musicale realizzato in collaborazione con RTL 102.5. Ora dobbiamo lavorare, in tempi strettissimi, per confermare la qualità di un evento che, per indotto e volano, genera economia e visibilità internazionale.

Sono proprio Antimo Caputo e Lorenzo Suraci, rispettivamente AD del Mulino e presidente dell’emittente nazionale RTL 102.5, a confermare l’adesione al nuovo corso del Pizza Village.

 Spiega Antimo Caputo, AD di Mulino Caputo:

Il Pizza Village è il più grande villaggio globale della pizza, che si svolge nella sua sede naturale, nella capitale della pizza: Napoli Il Campionato mondiale del Pizzaiolo, che quest’anno celebra la sua 20esima edizione con le giornate di gara previste il 19-20-21 giugno, sposa questa filosofia. Quest’anno, inoltre, in occasione del ventennale, si prevede una ancor più significativa partecipazione di stranieri da ogni continente.

Angélique Cavallari è la coprotagonista del film Dark Matter di Stefano Odoardi

Angélique Cavallari è la coprotagonista del film Dark Matter di Stefano Odoardi che uscirà al cinema il 4 Maggio (distribuito da Superotto Film Production). Un film tra sogno e realtà, degno di un thriller alla David Fincher.

Ormai siamo abituati a vedere l’artista italo-francese in ruoli sempre diversi. Con Elena, la protagonista femminile di questo appassionante thriller, Angélique è di nuovo messa alla prova con un lavoro attoriale fine e profondo.

Non solo la trasformazione psicologica è intensa ed accurata, ma anche quella fisica è ancora una volta notevole, rendendola a tratti irriconoscibile o comunque molto diversa dalla sua vera natura. Irrobustita e spesso estenuata in viso, anche grazie al trucco di scena, notiamo in primo piano non la bellezza ma il cambio repentino di sguardi ed emozioni perfettamente incarnate dall’attrice, che lascia il posto integralmente al suo personaggio.

Angélique Cavallari

Elena è una donna che sembra carnefice, ma in realtà è anche (e soprattutto) vittima. La sua storia la scopriamo con lo svolgersi del film ed è scioccante, tanto da obbligare lo spettatore ad abbandonare ogni giudizio superficiale. Questa donna nasconde dei segreti che le spezzano il cuore, dei traumi forse insormontabili e, nonostante tutto, conserva in sé una parte infantile che traspare sottilmente. È una donna rotta, che agisce con un istinto quasi animalesco, ma che ha dentro anche molta grazia e luce.
Un bel contrasto da far coesistere in un unico personaggio.

Dichiara Angélique:

Mi sono ispirata un po’ a Charlize Theron nel film “Monster”. Il regista Stefano Odoardi mi ha dato dei riferimenti molto particolari per questo ruolo, a partire dalla simbologia del nome Elena (che è luce). Abbiamo lavorato insieme alla costruzione psicologica, all’acconciatura, fino alla scelta dei vestiti di scena. Poi ho avuto degli ottimi partner di lavoro (con i quali Elena si relaziona) come Thierry Toscan e il piccolo Giulio Cecchettini.


Il finale da spazio a più interpretazioni, Elena può diventare altro ancora nell’immaginario dello spettatore. Il regista lascia aperte più strade tra sogno e realtà, che si scoprono andando a vedere il film.

Charlize Theron

Angélique Cavallari: chi è?

Ricordiamo che Angélique Cavallari non è solo un’attrice bensì un’artista a tutto tondo che ama esplorare sempre nuovi territori, tra musica, arte e poesia.

Sul fronte musicale, dopo i brani originali di “Collection A” (la compilation di musica poetico-elettronica composta e scritta in collaborazione con Alexis Bret) la sua produzione continua questa volta con un singolo dal titolo “Trying to stay”, scritto e cantato da Angélique e composto con un nuovo collaboratore ovvero Fabio Costa, con il quale forma un nuovo gruppo chiamato Nine Velvet.

Se in “Collection A” troviamo un mondo sonoro liquido, fatto di atmosfere fluide, crepuscolari e sintetiche, tra ambient music e sperimentazione, in “Trying to stay” dei Nine Velvet viene conservata un’atmosfera nottura e sognante che evoca un genere molto amato dal grande pubblico ovvero il trip-hop (quello, per intenderci, di gruppi come Portishead e Massive Attack).

Trying to stay” è già su Youtube, ma presto arriverà anche su Spotify, Bandcamp e tutte le piattaforme di musica streaming (dove potrete trovare anche i brani di “Collection A”).

Angélique Cavallari ha anche dato vita al progetto “Il Podcast d’Angélique”, in cui legge dei poemi da lei scelti e principalmente scritti da poetesse non viventi, pacifiste militanti del mondo intero non sempre conosciute. Il suo desiderio è infatti quello di rendere omaggio e dare voce a queste poetesse che hanno dato luce e sublimato situazioni spesso inenarrabili. I podcast sono postati a cadenza regolare e alternati tra la lingua francese e l’italiano, alcuni poemi sono in dialetto, altri saranno letti in lingua originale. È un progetto in costante divenire, che potete seguire su YouTube ma presto anche su Spotify e altre piattaforme streaming.

A proposito di poesia: Angélique sta continuando a scrivere e presto pubblicherà la sua nuova raccolta poetica e, dopo il successo del suo ultimo reading “Poesia nuda e cruda” al Cineteatro Farina di Foggia, è in fase di organizzazione un suo tour di “Lettura poetica” in tutta Italia.

Angélique continua ad aprirsi senza limiti nella creazione e nella sperimentazione.

 Afferma e, dopo la sua performance “Phoenix – Poetics Acts”, tra sogno e surrealismo, svolta per le strade di Parigi, con il reperto video proiettato nelle gallerie del mondo intero durante l’Iper Festival (l’evento phygital nato dal Museo delle Periferie di Roma) si è immersa nell’universo della pittura:

La visione poetica e creativa è rinascita, libertà e coraggio.

Dipinge opere di diverso formato e con gli acquerelli ha ultimato una serie di “Velieri e Paesaggi Onirici”. Sta sperimentando la china con la quale ha iniziato una serie che si chiama “Strappi e Paesaggi Liquidi” e sta approfondendo la pittura ad olio con la quale ha ultimato una serie astratta de “I Paesaggi Interiori”, ma con la quale sta approfondendo anche lo studio di ritratti, visi e sguardi.

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