Cultura

La colonna sonora di Yaya e Lennie presentata in esclusiva a Napoli

Sarà presentato il 19 novembre, con un firma-copie e mini live, presso La Feltrinelli di Napoli (Piazza De Martiri ore 18 ingresso con green pass) e in presenza del regista A. Rak e degli autori D. Sansone ed E. Foniciello (Phonix); il cofanetto deluxe dell’O.S.T. del film d’animazione “Yaya e Lennie – The walking liberty”.

L’Original Soundtrack del terzo lungometraggio animato, prodotto da Mad Entertainment con Rai Cinema e distribuito nelle sale da Nexo Digital, è scritta, composta e prodotta artisticamente dal frontman dei Foja Dario Sansone con il producer Enzo Foniciello (in arte Phonix) e lo stesso regista del film Alessandro Rak.

La pubblicazione è stata preceduta dal nuovo singolo del gruppo Foja dal titolo “Duje comme nuje“, accompagnato da un video ufficiale con immagini inedite del film.

Duje comme nuje dei Foja estratto dal film:

La colonna sonora del film, pubblicata negli store digitali il 4 novembre, segue il lavoro sonoro svolto da Dario Sansone già per i lungometraggi “L’Arte della Felicità” e “Gatta Cenerentola”. Dopo la release digitale segue una versione fisica in boxset – a tiratura limitata arricchita da tre Illustrazioni inedite di Alessandro Rak formato 26cmX26cm – in formato un CD serigrafato con quattordici tracce che compongono l’avvincente e ricca colonna sonora di una “favola distopica” che ha convinto pubblico e critica.

Yaya e Lennie - The Walking liberty

Yaya e Lennie – The Walking liberty

Tra gli interpreti della colonna sonora ci sono i Foja, la cantante Ilaria Graziano, il chitarrista Francesco Forni, l’attore e doppiatore Francesco Pannofino, il trombettista Ciro Riccardi e il mandolinista Piero Gallo più due re-interpretazioni della Carmen di Georges Bizet. Le edizioni musicali e la produzione del master audio sono a cura della Graf srl.

Dichiarano Rak/Sansone/Foniciello:

La colonna sonora di “Yaya e Lennie – The walking liberty”  – è un viaggio in bilico tra sonorità folk e incursioni di musica classica, tra le nostre radici partenopee e le musiche del mondo. Abbiamo tradotto in strumenti musicali e suoni gli elementi naturali ed i personaggi del film: la terra ci parla con cori primordiali e tamburi echeggianti, il vento soffia nei flauti e spinge le note fuori dall’armonica di Yaya, mentre gli archi accompagnano la tensione emotiva della storia e plettri ci raccontano l’animo di Lennie. La musica riemerge dal passato, nel folto di una giungla post-apocalittica, riportando alla memoria l’anima della nostra terra.

L’etichetta discografica Full Heads Records e la società editoriale e di produzione Graf srl, fondate e dirette dal manager Luciano Chirico, iniziano un nuovo percorso produttivo, con una serie di opere discografiche dedicate al mondo delle Soundtrack. La label e la società di edizioni musicali negli ultimi anni hanno scoperto, prodotto e pubblicato artisti del calibro dei Foja, La Maschera, Tommaso Primo, Fede ‘n’ Marlen, Capitan Capitone, Peppe Lanzetta e Anastasio, continuando a scandagliare e far emergere, fino a consolidarla, la nuova scena musicale napoletana rinnovando una tradizione artistica tra le più antiche al mondo.

Un esoterico amore: presentazione del libro e aperitivo con l’autore

Un esoterico amore è il titolo del libro di Saverio Ferrara che aprirà il ciclo di incontri “Aperitivo con l’Autore” nel Foyer del Teatro Comunale di Caserta. L’appuntamento per la presentazione del volume Graus Edizioni è per giovedì 18 novembre alle 18,30.

I lavori saranno aperti dai saluti della dirigente scolastica del Liceo Manzoni Adele Vairo. Interverranno, con l’autore, Samuele Ciambriello, docente dell’Università Suor Orsola Benincasa e Maria Grillo, docente del Liceo Manzoni.

L’incontro sarà moderato dalla giornalista Maria Beatrice Crisci.

A fine incontro un momento di socializzazione con buffet e degustazione di pregiati vini casertani dell’azienda Cantina di Lisandro – Casolla di Caserta.

Un esoterico amore di Saverio Ferrara

Un esoterico amore di Saverio Ferrara

Un esoterico amore: trama

Massimo, un giovane prete provinciale, fin da bambino mostra un profilo emotivo di spiccata sensibilità alla trascendenza, aperto alla dimensione mistica della vita.

Nei momenti di dubbi e incertezze, l’uomo si rivolge ai suoi Maestri, entità metafisiche che lo aiutano a rivisitare la sua idea di Chiesa, lontana da ogni forma di ipocrisia. Per questo, l’uomo si ritrova ad essere inquisito da una commissione di cardinali che lo accusa di aver peccato, ma lui si difende di fronte alle idee tribali che la Chiesa afferma.

Tra tutte, una figura in particolare si rivelerà singolare e determinante per il dispiegarsi degli eventi: l’Esorcista, il cardinale Gabriele, che, proprio come il protagonista, possiede facoltà empatiche e sensoriali sovrasviluppate.

Uomo ammaliante, poeta, pittore, musicista, praticante di arti marziali, Massimo è una calamita per molti, e un maliardo per le donne, stregate di fronte alla sua sconfinata conoscenza e all’energia che sprigiona. Alcune donne, in particolare, fungeranno da specchio delle fragilità umane di Massimo: Mary, una conoscenza di vecchia data, Simona, la ragazza del terzo occhio, e la sua musa ispiratrice, colei per cui avrebbe sfidato chiunque, la Beatrice dantesca, che porta il nome di Sofia.

Attraverso la storia del protagonista ‒ tra un sogno dantesco e un dissidio interiore alla Petrarca ‒ Saverio Ferrara racconta la sua idea di Amore, stigmatizzando le dinamiche di una società spesso ossequiosa dell’apparenza e della forma.

Boho Butterfly dalla nuova collaborazione di Etro e Ginori 1735

Etro presenta la nuova collezione Boho Butterfly disegnata in collaborazione con Ginori 1735, caratterizzata da una selezione accurata di creazioni per la tavola e oggetti decorativi espressione dell’eccellenza manifatturiera Ginori 1735 e dell’iconografia solare e positiva di Etro.

Realizzata in porcellana, la collezione include una serie raffinata di vasi, svuotatasche, piatti, candele, tazze e set da caffè impreziositi da decori evocativi ed estrosi nei colori vibranti della natura.
Il Paisley iconico, unito alle stilizzazioni minuziose di fiori, foglie e farfalle multicolore, è protagonista di un nuovo viaggio creativo attraverso ispirazioni esotiche, giardini segreti immaginari e finiture preziose ricche di magia e fantasia.
Ogni creazione coniuga l’estetica distintiva di Etro e la qualità delle lavorazioni Ginori 1735, trasmettendo una filosofia condivisa di italianità e joie de vivre ai diversi ambienti della casa, dalle mise en place agli elementi di arredo.

La collezione si completa con runner e tovaglioli in cotone stampato.

Creato come nuova idea regalo per le festività natalizie, il cestino in paglia intrecciata, con dettagli e rivestimento in tessuto Paisley, offre un set da pic-nic completo per i momenti di relax all’aria aperta.
La Collezione Boho Butterfly sarà disponibile dal primo dicembre presso una selezione di negozi monomarca, DOS e sull’e-commerce Ginori 1735; nelle boutique Etro in Europa, USA, Asia Pacifica e su sito ufficiale.

Boho Butterfly

Boho Butterfly

Etro

Consolidato nella città di Milano, Etro è un marchio italiano di lusso fondato nel 1968 da Gerolamo,
soprannominato Gimmo, Etro.

L’avventura imprenditoriale è iniziata con la produzione di tessuti di grande prestigio utilizzando fibre nobili e naturali. Negli anni sono stati introdotti diverse gamme di articoli – dai tessuti d’arredo, accessori per la casa e pelletteria ai profumi, collezioni prêt-à-porterd donna e uomo – rendendo Etro un rinomato brand lifestyle. Il Paisley, marchio d’identità del brand, insieme all’uso distintivo di colori e stampe, e la combinazione unica di know-how artigianale e sperimentazione creativa sono gli elementi fondanti di un marchio multiculturale dall’anima orgogliosamente italiana.

Ginori

Ginori 1735 rappresenta da quasi tre secoli uno tra i principali marchi mondiali nel settore del lusso
e del lifestyle, espressione dell’eccellenza italiana nella porcellana pura e nel design di altissima
qualità. Parte del Gruppo Kering dal 2013, Ginori 1735 è da sempre associata a grandi personalità
della moda, dell’arte, del design, dell’architettura, del cinema e dell’arredamento.

Boho Butterfly collection

Boho Butterfly collection

La gamma di prodotti della Manifattura costituisce un perfetto punto d’incontro tra tradizione e innovazione e comprende collezioni per la tavola, oggetti d’arte e per il living, gift, posate, cristalli e articoli tessili, espressione di una passione per la cultura, i colori, l’arte e l’ospitalità tipicamente italiani. L’iconica corona che marchia le creazioni Ginori 1735 nelle più eleganti abitazioni e nei ristoranti più esclusivi del mondo simboleggia la sofisticata fusione tra artigianato e arte e questa ardita combinazione di gusto è sempre stata il cuore del brand.

Nel corso dei secoli, la Manifattura ha innovato i propri processi produttivi, unendo tecniche antiche a un gusto sempre contemporaneo per realizzare creazioni frutto di guide visionarie. La mission di Ginori 1735 è quella di promuovere un moderno Rinascimento, attraverso una riscoperta e un rilancio della vita quotidiana nei suoi piaceri, nelle sue espressioni artistiche e nell’affermazione dell’individualità di ciascuno. Il mondo Ginori 1735 viene oggi plasmato da una molteplicità di voci e di stilemi, che reinvestono la legacy della Manifattura nella visione di nuove generazioni di maestri di stile, in grado di portare l’arte nella vita quotidiana e la vita quotidiana nell’arte.

Ginori 1735 può contare su una rete distributiva composta dai flagship store di Firenze e Milano, dallo store monobrand di Mosca, da un network di rivenditori autorizzati in Italia e da punti vendita in selezionati Department Store e Specialty Store multimarca di alto livello nel mondo.

Frida Kahlo: Sotheby’s vende, Napoli la celebra

Attenzione puntata su Frida Kahlo. La memoria della pittrice messicana vive un momento particolarmente intenso in tutto il mondo e anche Napoli fa la sua parte.

A New York, martedì 16 novembre, Sotheby’s batterà all’asta l’autoritratto Diego y Yo, ad un valore record stimato tra i 30 e i 50 milioni di dollari.

Diego Y Yo di Frida Kahlo

Diego Y Yo di Frida Kahlo

Nelle sale cinematografiche, invece, il 23, 24 e 25 novembre il docufilm evento Frida Kahlo di Ali Ray celebrerà la pittrice con un progetto presentato come il “film definitivo”  con uno sguardo sulla vita privata e artistica, ambientato nella celebre dimora messicana di Frida, Casa Azul.

Mentre Napoli coltiva l’omaggio all’amata Frida, con eventi di approfondimento e visite guidate organizzati da Navigare Srl nell’ambito della mostra Il Caos Dentro, in corso a Palazzo Fondi sino al 9 gennaio e visitata già da oltre 20mila persone in meno di 2 mesi.

Dichiara Salvatore Lacagnina, promoter della società Navigare Srl:

Non meraviglia la valutazione da record di Sotheby’s né la realizzazione di un docufilm come quello della serie Art Icons  Frida Kahlo è una donna e una artista estremamente complessa, che ha lasciato un segno indelebile nella cultura, nell’arte e nel sentimento delle persone. Anche la nostra esposizione, che conduce il visitatore nell’Universo-Frida, sta contribuendo con successo alla conoscenza di una delle icone del ventesimo secolo più amate al mondo e ne siamo orgogliosi.

La mostra Frida Kahlo – Il Caos Dentro realizzata a Napoli rappresenta una importante occasione per entrare a pieno nella vita e nell’arte di Frida, grazie all’allestimento che unisce opere originali e riproduzioni, come i suggestivi ambienti di Casa Azul proposti in scala reale e arredati nei dettagli, ma anche tecnologie multimediali come quelle adattate ai celebri autoritratti esposti con la sofisticata tecnica di retroilluminazione modlight.

Camera da letto di Frida Kahlo

Camera da letto di Frida Kahlo

Frida Kahlo – Il Caos Dentro, Palazzo Fondi – Via Medina 24, Napoli, è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 20.30 e il sabato e la domenica dalle 9.30 alle 21.00. Biglietti in loco e online.

Via d’uscita di Valentino Poppi

Via d’uscita è l’undicesima antologia della collana Memorie dal Futuro, curata dall’associazione RiLL Riflessi di Luce Lunare e edita da Acheron Books.

Memorie dal Futuro è una collana di antologie personali, dedicate ai racconti degli autori/autrici che più si sono distinti/e nei concorsi letterari organizzati da RiLL (in particolare: nell’ambito del Trofeo RiLL, uno dei più importanti premi italiani per racconti fantastici, cui partecipano oltre 350 testi all’anno).

Il libro propone i racconti di Valentino Poppi: nato nel 1968 a Bologna, dove vive, è ingegnere elettronico e lavora nel settore delle telecomunicazioni. Numerosi racconti di Valentino Poppi sono già usciti su riviste e antologie (e molti di tali racconti sono stati anche premiati in concorsi letterari); inoltre, il suo romanzo di fantascienza “Vizi e tentazioni” è stato finalista al premio Urania Mondadori nel 2018 (e poi pubblicato da Robin Edizioni).

Via d’uscita è un’antologia di undici racconti, fantastici e di fantascienza.

Via d'uscita di Valentino Poppi

Via d’uscita di Valentino Poppi

Vie d’uscita: trama

Sono storie che spesso partono dal quotidiano, ma in cui ben presto la realtà viene contaminata dall’elemento fantastico, in modi inattesi e sorprendenti: perché l’insolito, l’imponderabile, il magico sono dietro l’angolo, e possiamo trovarli, inaspettati, in qualsiasi momento della vita.

Questo tipo di storie ti lascia il dubbio che prima o poi qualcosa di simile possa succedere anche a te, spiega l’autore nell’intervista che chiude il libro, e questo filo rosso unisce molti racconti.

Ma non solo: l’antologia include anche storie strettamente di genere, ad esempio “Questioni d’onore”, racconto di fantascienza finalista al premio Urania Short, bandito da Mondadori nel 2018.

Molti dei protagonisti dei racconti sono in cerca di una via d’uscita: da una prigione, da un incubo, dal loro quotidiano, da un labirinto, da un inseguitore o… da un semplice scocciatore. E questo, oltre a spiegare il senso del titolo del libro, crea un legame con i lettori/ lettrici: perché leggere narrativa è (anche) un modo per isolarsi dal mondo e allontanarsi dalla realtà, specie quando si sceglie di leggere un racconto fantastico.

Via d’uscita è uscito a ottobre 2021 ed è stato presentato a cura di RiLL nell’ambito del festival internazionale Lucca Comics & Games 2021. Il volume è disponibile su Amazon e presso RiLL.

Wine tour da Aminea Winery con laboratorio sensoriale interattivo

Il conto alla rovescia è partito. Prenderanno il via il 27 28 novembre, per poi bissare l’8 dicembre, gli “inebrianti” wine tour di Cantina Aminea, alla scoperta dei sapori e dei profumi del mondo enologico irpino.

Un’occasione unica per conoscere meglio questa splendida terra, ma soprattutto per degustare le nuove annate di Aminea Winery (Avellino), come il Fiano di Avellino DOCG, ottenuto da uve in purezza dal bouquet, che rimanda alla frutta tropicale; e il Greco di Tufo DOCG, dalla forte struttura e dall’intenso sentore di albicocche ed erbe selvatiche.

Due, le proposte di tour: una “Basic”, l’altra, “Grand”. Entrambe, prenderanno il via intorno alle 10 con la presentazione dell’azienda da parte di Antonia Tortora e la distribuzione ai presenti delle tasche porta bicchiere e dei calici per le degustazioni, che cominceranno con lo spumante Rosé della cantina.

Wine tour da Aminea Winery

Wine tour da Aminea Winery

A seguire, visita all’area vinificazione con l’enologa Imma Tortora, che racconterà agli ospiti il processo di produzione dei vini. Poi, tutti al laboratorio sensoriale, durante il quale si potrà imparare a distinguere gli aromi caratteristici delle varie tipologie di vino proposte.

Un’autentica full immersion nel mondo aromatico di frutta e spezie, per allenare i sensi e dare il via libera a un gioco/degustazione “alla cieca”, curato da un esperto sommelier, che metterà subito alla prova gli “allievi”, cui toccherà riconoscere le nuove annate di Fiano di Avellino DOCG e Greco di Tufo DOCG abbinate a deliziosi finger food.

Wine tour da Aminea Winery

Wine tour da Aminea Winery

Wine Tour: programma e costi

La mattinata proseguirà in bottaia, per una degustazione dell’Irpinia Aglianico 2019 accompagnata da salumi affettati al momento e formaggi tipici.

L’esperienza, dedicata a massimo 30 persone, terminerà qui, per chi opterà per il Tour “Basic”. Per chi, invece, dovesse scegliere il “Gran Tour”, l’evento continuerà con un ottimo pranzo (su prenotazione) all’Osteria dell’Albergo Diffuso di Castelvetere sul Calore. Il menu prevede: maccaronara al sugo semplice e paccheri zuccati con salsiccia e podolico irpino, braciole al sugo e contorno, caldarroste, caffè e piccola pasticceria.

Dopo il pasto, alle 16, partirà il tour alla scoperta del centro storico di questo antico e suggestivo borgo avellinese.

Tante le cose da vedere: dal santuario di Santa Maria delle Grazie, al cui interno è presente un pregevole trittico del ‘400, alla chiesa di Santa Maria Assunta col suo campanile del ‘700, passando per il castello medievale, l’Oratorio, la chiesa di san Michele e il Museo del Carnevale, traboccante di storia, ricordi, cimeli e coloratissimi costumi.

Grand Tour: 50€ adulti; 20 € bambini.
Basic Tour: 25 €

Continuano i viaggi a bordo dello storico Treno del Paesaggio, “Irpinia Express”

Tutti in carrozza!

Si parte per una nuova avventura a bordo dell’Irpinia Express. Un’esperienza unica e “inebriante”, da assaporare lentamente sullo storico ALn668 serie 1800, ribattezzato il Treno del Paesaggio, pronto a catapultare i viaggiatori tra borghi caratteristici e vigneti dalle mille sfumature.

Prossimo appuntamento, domenica 14 novembre, con partenza, alle 9, dalla stazione di Avellino, direzione: Montefalcione e Lapio. Un vero e proprio salto indietro nel tempo, alla scoperta dell’Irpinia più autentica, trasportati da automotrici vintage, che rievocano i fasti della linea Avellino-Rocchetta, riaperta per finalità turistiche, grazie all’intervento della Fondazione FS e della Regione Campania, in collaborazione con l’Associazione InLocoMotivi. 

Prima sosta a Montefalcione, dove si avrà un’ora e venti per girare la località, poi, di nuovo in carrozza per raggiungere Lapio. L’accoglienza all’antico borgo sarà a cura di Sistema Irpinia. Qui, chi vorrà, potrà partecipare a una visita guidata (a pagamento con prenotazione obbligatoria) al Palazzo baronale dei Filangieri, posto nel punto più alto del centro storico che, successivamente si potrà girare in lungo e in largo. A seguire, pranzo al sacco o in uno dei ristoranti della zona.

Nel pomeriggio, degustazione di vini e prodotti tipici, nella suggestiva cornice di palazzo Filangieri o walking tour per il borgo con opzione chiese aperte.

Poi, tutti in stazione per il rientro ad Avellino.

il Treno del Paesaggio

il Treno del Paesaggio

Fanno sapere dall’Associazione InLocomotivi:

I viaggi all’insegna dell’Irpinia Express proseguiranno fino a dicembre. Per l’esperienza che proponiamo, c’è stato un interesse che è andato ben oltre le nostre aspettative e ci spiace non poter accontentare tutti, perché purtroppo abbiamo a disposizione un numero limitato di posti, ridotto ulteriormente dalle prescrizioni anti Covid.

Per il prossimo anno faremo il possibile per cercare di avere più treni e coinvolgere più paesi lungo la tratta.

Per prenotare una passeggiata, scoprire tutti i dettagli e le date relativi all’Irpinia Express, basterà collegarsi al sito www.irpiniaexpress.com e consultare la sezione “prossimi treni”.

Nella descrizione del programma è indicata la possibilità di visite guidate (da prenotare agli indirizzi indicati) e vengono segnalati i ristoranti della zona raggiungibili a piedi (anche questi da prenotare per tempo).

La prenotazione del biglietto, una volta scelta la data, è da effettuare su: trenistorici@fondazionefs.it

L’arte dell’improvvisazione, letteratura e jazz: Julio Cortázar, Thelonious Monk e Charlie Parker

Si terrà giovedì 11 novembre alle 18.30 il terzo appuntamento della rassegna di letteratura internazionale Strane Coppie, ideata e condotta da Antonella Cilento, e quest’anno ospitata dal Monastero delle Trentatré a Napoli (Sala Maria Lorenza Longo – Via Armanni, 16 – Napoli), prezioso luogo al quale la scrittrice e giornalista ha di recente dedicato un reportage. L’evento sarà trasmesso in streaming sulla pagina Facebook Lalineascritta Laboratori di Scrittura.

Durante l’incontro, che avrà come ospiti lo scrittore Bruno Arpaia, il pianista Francesco D’Errico che si esibirà dal vivo, e l’attore Orlando Cinque, si racconterà l’“Arte dell’improvvisazione”, quella che lega in modo unico e originale la scrittura di Julio Cortázar, tanto simile a una partitura jazz, alla musica di Charlie Parker e soprattutto di Thelonious Monk.

Letteratura e musica, ma anche cinema. Cortázar ha messo in scena la straordinaria arte dell’improvvisazione in ogni sua storia, ha trasformato forme e moduli, ha esplorato confini. Quando scrive Le bave del diavolo, il racconto da cui è tratto Blow up di Antonioni, è a Henri Cartier Bresson che sta pensando. I suoi lettori affezionati sanno bene che ne Il persecutore compare l’ombra di Charlie Parker e che persino l’ombra del madrigalista Carlo Gesualdo turba le vite dei musicisti di un suo racconto.

Quello di giovedì sarà un incontro speciale, per osservare i punti in cui letteratura e musica si lambiscono, si influenzano, si contaminano, e per seguire il percorso che unisce “mostri sacri” che hanno fatto la storia del jazz e non solo.

Strane Coppie

Strane Coppie

L’unicità di Thelonious Monk nel panorama del Novecento ha, con quella di Cortázar, molte analogie: fuori dai canoni eppure capace di rielaborarli, il pianista americano segna e influenza intere generazioni.

Nel Giro del giorno in ottanta mondi (1967), lo scrittore argentino recensisce, con il suo stile  rocambolesco e immaginifico, l’esibizione dal vivo di Thelonious Monk Quartet al Victoria Hall di Ginevra, il 27 marzo 1966:

Quando Thelonious si siede al piano, tutta la sala si siede insieme a lui ed emette un sospiro collettivo della misura esatta del sollievo, perché l’itinerario tangenziale di Thelonious sul palcoscenico ha qualcosa di un pericoloso cabotaggio fenicio con probabili incagli sulle sirti, e quando la nave di miele scuro con il suo barbaro capitano arriva in porto, la banchina massonica del Victoria Hall la accoglie con un sospiro come di ali acquietate, di tagliamare in riposo.

La rassegna Strane Coppie, organizzata dai Laboratori di Scrittura Lalineascritta, è realizzata grazie al sostegno di Banco BPM e alla collaborazione di: Instituto Cervantes Napoles, libreria Ubik di Napoli, Onlus L’Atrio delle Trentatré, strutture ricettive Chiaja Hotel e B&B Dei Decumani.

Tutti gli incontri saranno successivamente editati in LIS Lingua Italiana dei Segni e resi disponibili online. Strane Coppie 2021 proseguirà con altri due appuntamenti, il 2 e il 16 dicembre.

Per partecipare in presenza è necessaria prenotazione: info@lalineascritta.it

Gli incontri si terranno nel rispetto delle normative anti Covid vigenti.

Orario: 18.30

Luogo: Monastero delle Trentatré – Sala Maria Lorenza Longo – Via Armanni, 16 – Napoli

Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti consentiti

Greg Rega in concerto presso Teatro Salvo D’Acquisto di Napoli

Dopo mesi di assenza dalle scene cittadine Greg Rega torna ad esibirsi dal vivo a Napoli. Occasione unica, e rara, poiché l’ugola d’oro di Roccarainola sarà accompagnato dal sax del jazzista Daniele Scannapieco. Un featuring d’eccezione che si arricchisce con una band al completo formata da Leo Caligiuri al piano, Diego Imparato al basso e Francesco Varchetta alla batteria.
A rendere ulteriormente unica la serata sarà, in apertura, l’esibizione del progetto vocale, a cappella e non solo, delle Kalìka formato da Vania Di Matteo, Giulia Olivieri e Anna Rita Di Pace. 

Greg Rega

Greg Rega


Lo spettacolo intitolato “Ogni vota” è inserito nel ricco cartellone musicale del Teatro Salvo d’Acquisto di Napoli con la direzione e organizzazione di Isabella Allocca in collaborazione con Emmearteventi di Vincenzo Manco. Obiettivo della rassegna è “valorizzare la cultura Napoletana e la sua musica partendo dalle origini fino alle nuove influenze“.


Greg Rega è un cantautore e interprete, vincitore “All Together Now”, finalista Xfactor Romania e All Together Now Russia, collaboratore di Noemi e membro dei Super4 con Sabba, Aurelio Fierro jr. e Francesco Boccia. Un cantante versatile che interpreta in maniera personale ed originale brani storici e inediti dal sound funky-groove e urban.
Il suo spettacolo è un lungo excursus nella canzone d’autore napoletana e italiana che godrà degli interventi sublimi del sax di Daniele Scannapieco, protagonista nel panorama jazzistico italiano da oltre vent’anni
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Trianon Viviani: 110 anni e non li dimostra

Centodieci anni e non li dimostra: il Trianon Viviani – per i napoletani «‘o Trianòn» – compie gli anni all’insegna di un’intensa attività di spettacolo e di animazione culturale e sociale. Nonostante la crisi sanitaria ed economica.

Con la direzione artistica dal 2020 di Marisa Laurito, il Trianon Viviani è diventato il teatro della Canzone napoletana, uno spazio attivo di animazione culturale e sociale, attento al patrimonio tradizionale quanto ai nuovi linguaggi, un polo produttivo unico che intende anche collocarsi positivamente nel più ampio mercato del turismo e del tempo libero.

Con un nome, Trianon, che evocava i fasti della corte del re Sole a Versailles, il teatro fu inaugurato l’8 novembre 1911, da Vincenzo Scarpetta con la commedia Miseria e Nobiltà, che lo vedeva, in tale occasione, al debutto nel ruolo paterno di don Felice Sciosciammocca.

Oggi il Trianon offre una ricca offerta, dopo un difficile passato prossimo, che aveva anche visto il teatro più volte all’asta, grazie a un risanamento amministrativo, che ha visto, proprio in questi giorni, l’approvazione del bilancio di esercizio consuntivo del 2020, con un saldo positivo per il secondo anno consecutivo.

Marisa Laurito presenta la stagione 202172022

A tutto teatro è il titolo della nuova stagione teatrale del Trianon Viviani

Il cartellone della stagione in corso non vede solo l’allestimento di concerti e spettacoli di teatro musicale, con la rilevante presenza della compagnia Stabile della Canzone napoletana nel musical Adagio Napoletano diretto da Bruno Garofalo: dopo l’anteprima, con la produzione di due atti unici per il progetto Viviani per strada diretto da Nello Mascia, nella programmazione di Marisa Laurito ci sono anche spazî dedicati ad approfondimenti sul repertorio melodico partenopeo, con le “Conferenze cantate”, il ciclo di seminarî-concerto con Mariano BellopedeFrancesca ColapietroMauro Gioia e Pasquale Scialò, e con l’appuntamento mattutino di Scetate sul sito istituzionale e su Rai Radio Live, il buongiorno musicale con l’Archivio storico della Canzone napoletana della Rai, presentato da Gino Aveta.

Ancòra si segnala la programmazione di Tnt – Terræ motus Neapolitan talent, finestra aperta sull’emersione dei nuovi talenti esplosivi e il progetto il Teatro delle Persone curato da Davide Iodice, che vede, tra gli altri, la partecipazione di Marina Rippa, con laboratorî di arte e inclusione sociale.

Un’attenzione particolare è volta anche a nuove forme di fruizione, rese possibili dall’adozione di nuove tecnologie informatiche e audiovisive: dopo il successo della Stanza delle Meraviglie, spazio di realtà immersiva, prossimamente sarà inaugurata la Stanza della Memoria, un luogo pubblico di accesso al patrimonio della Canzone napoletana e delle culture musicali della regione, realizzato nell’àmbito dell’Ecosistema digitale Cultura Campania – progetto ArCCa, promosso dalla Regione Campania e attuato da Scabec.

Ettore De Mura, con la sua Enciclopedia della canzone napoletana, ci introduce nella storia del teatro:

Sin dal gennaio successivo all’inaugurazione [il Trianon] diede vita a spettacoli di varietà, nei quali programmi, figuravano spesso oltre a cantanti di primo piano, addirittura tre, ed anche quattro, vedette per volta. In una sola sera, il pubblico si godeva, oltre ai numeri, che s’affollavano abitualmente nel manifesto, PasquarielloDonnarummaGillFulvia Musette e, a distanza di qualche settimana, MaldaceaTecla ScaranoDiego GianniniGina De Chamery. Prima con l’impresa di Amodio Salsi, che era anche il proprietario del teatro, e poi con quella di Giuseppe De Simone e Gennaro De Falco, il Trianon registrò un’attività ricca di avvenimenti artistici e di soddisfazioni finanziarie. […] Non pochi attori, e non pochi cantanti, si forgiarono sul suo palcoscenico, raggiungendo persistente notorietà. E non pochi attori e cantanti conclusero qui la loro meravigliosa carriera artistica, come i già citati Armando Gill ed Elvira Donnarumma.

Nella sua ricca storia di oltre un secolo, il Trianon ha dato vita a programmazioni molto variegate – mettendo in scena opere, operette, drammi, commedie e varietà –, ospitando tutti i principali artisti della scena teatrale e musicale partenopea del Novecento, da Totò a Mario Merola, che debutta proprio al Trianon vincendo un concorso di voci nuove nel 1959. La presenza delle maggiori famiglie teatrali, dai De Filippo ai Viviani, dai Fumo ai Maggio, fa di questo teatro un riferimento dell’arte attoriale di tradizione.

Negli anni ‘30, con la compagnia residente di Salvatore Cafiero ed Eugenio Fumo, il teatro ha anche una sua caratterizzazione particolare come palcoscenico d’elezione per la “canzone sceneggiata”, o più semplicemente “sceneggiata”, il genere di teatro musicale che ha successivamente una ripresa revivalistica negli anni ‘70.

In epoca fascista il teatro cambia nome in “Trionfale”, in ossequio all’autarchia linguistica imposta dal regime. Nel 1940 Gustavo Cuccurullo lo acquista per trasformarlo poi, nel 1947, nella sala cinematografica “Splendore”, cogliendo il crescente interesse popolare per la settima arte, il cui successo viene, giusto due anni dopo, conclamato dal film Catene di Raffaello Matarazzo, trasposizione sulla pellicola della sceneggiata Lacreme napulitane.

Divenuta negli anni ’90 un cinema a luci rosse, la sala è riportata all’antica funzione teatrale da un altro Gustavo Cuccurullo, pronipote del precedente. La ristrutturazione è firmata dall’architetto Massimo Esposito, che recupera anche alla fruizione collettiva la testimonianza magnogreca ospitata all’interno, ribattezzata emblematicamente la “torre della Sirena” per ricordare il mito fondativo di Parthenope e del fascino del suo canto.

Il nuovo Trianon è inaugurato il 7 dicembre 2002 con Eden teatro di Raffaele Viviani, nella «riscrittura melodrammatica» e regia di Roberto De Simone.

Con la consulenza artistica di Peppe Vessicchio, nel 2003 il teatro produce, tra l’altro, un nuovo allestimento de La Cantata dei Pastori diretta e interpretata da Peppe Barra, con lo scenografo Lele Luzzati che firma uno dei suoi ultimi lavori. La produzione si aggiudica il premio Eti – gli Olimpici del teatro come “migliore commedia musicale” (2004).

Nell’aprile del 2006, il Trianon diventa a intera partecipazione pubblica ed è dedicato al commediografo e attore Raffaele Viviani. Alla direzione artistica è chiamato Nino D’Angelo, poi Giorgio Verdelli e, successivamente, di nuovo D’Angelo.

Dopo un travagliato periodo di difficoltà economico-finanziarie che ha visto il fermo produttivo per due anni e mezzo e il teatro sull’orlo del fallimento e della vendita all’asta, il Trianon Viviani ritorna a operare, retto dalla fondazione omonima posta sotto la direzione e il coordinamento della Regione Campania, che detiene una partecipazione dell’80,40%; l’altro socio fondatore è la Città metropolitana di Napoli, con una quota del 19,60%. Presidente della fondazione è Giovanni Pinto.

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