Cultura

Equinozio d’autunno: curiosità

Il 21 settembre arriva l’equinozio autunnale, un momento particolare in cui l’estate cede il passo all’autunno. Questo passaggio rappresenta una dimensione della vita di ogni essere vivente, che si muove lungo le proprie stagioni della primavera, attraverso l’estate, per giungere all’autunno e infine all’inverno.

Si nasce, si cresce, ci si sviluppa e si ritorna alla Madre Terra, nell’eterno ciclo delle rinascite. Sono momenti di passaggio che segnano un punto di svolta, soprattutto in un tempo ciclico come lo è il nostro.

Dopo un periodo di quaranta giorni cadono molte ricorrenze collegate alla natura a cui corrispondono riti molto antichi, soprattutto celtici.

Con l’equinozio autunnale si aprono le ricorrenze collegate alla morte.

Le origini di questa festa affondano in un passato remoto, quello delle popolazioni tribali che usavano dividere l’anno in due parti, in base alla transumanza del bestiame. Nel periodo fra ottobre e novembre, quando la terra si preparava all’inverno  era necessario ricoverare il bestiame in un luogo chiuso, per potergli garantire la sopravvivenza durante la stagione fredda.

Questo periodo coincide con quello di Halloween, ricorrenza che si è diffusa con i Celti perché questo popolo festeggiava la fine dell’estate con il Samhain, il loro capodanno.

Equinozio d'autunno

Equinozio d’autunno

In gaelico Samhain significa fine dell’estate. Nella dimensione circolare del tempo, Samhain si trovava in un punto fuori della dimensione temporale dunque non apparteneva né all’anno vecchio né al nuovo, era questo il momento che divideva il velo  e si assottigliava dando la possibilità ai vivi di accedere nella terra dei defunti e condividere il cibo con loro.

Sono numerose le tradizioni alimentari che si riconducono al periodo del passaggio autunno-inverno, in modo particolare in quel periodo in cui si riteneva possibile un contatto con il mondo infero: dai cibi a forma di ossa di morto ai cibi che si pensava fossero a questi connessi, come le fave o altre leguminose.

Irpinia: nasce un formaggio fresco probiotico in imballaggio ecosostenibile

Si chiama “Forfresh” il progetto per lo sviluppo di un formaggio fresco probiotico in imballaggio ecosostenibile che sarà presentato martedì 21 settembre presso l’azienda agricola Francesco Savoia di Roccabascerana, nell’ambito di un incontro promosso dal Gal Partenio per il PSR Campania 2014/2020.

forfresh: formaggio fresco probiotico in imballaggio ecosostenibile

forfresh: formaggio fresco probiotico in imballaggio ecosostenibile

MISURA 19 – Sviluppo locale di tipo Partecipativo – LEADER. Tipologia di intervento 19.2.1 “Strategie di Sviluppo Locale” – Misura 16: “Cooperazione” – Tipologia di intervento 16.1.1: “Sostegno per la costituzione e il funzionamento dei Gruppi Operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura” – Azione 2 “Sostegno ai Progetti Operativi di Innovazione (POI)”.

L’incontro, che comincerà alle ore 16, sarà moderato da Italo Santangelo, agronomo e giornalista, e si aprirà con i saluti di Maurizio Reveruzzi, coordinatore del Gal Partenio; seguiranno le relazioni di Nicoletta Murru, Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università Federico II di Napoli, su “Il progetto FORFRESH, scopo ed obiettivi”, Maria Aponte, Dipartimento di Agraria Università Federico II di Napoli, su “La Lattica, tour microbico guidato dal buono al sano”, Francesco Savoia, Azienda agricola Francesco Savoia, su “Lattica, lo spalmabile moderno dal latte più antico”. Interverranno l’agronomo Raffaele Picone, responsabile Misura 19 Uod 500710 Regione Campania, e Francesco Acampora, Presidente Coldiretti Avellino.

Concluderà i lavori il presidente del Gal Partenio, Luca Beatrice.

Frida Kahlo e Diego Rivera: la storia d’amore tormentata

Una duratura, passionale e tormentata storia d’amore fu quella tra Frida Kahlo e Diego Rivera.

Quando i due si incontrarono per la prima volta, nel 1922, Frida era appena quindicenne mentre Diego aveva già 36 anni.  Colpito dallo sguardo della giovane, Diego così scriveva:

…aveva una dignità e una sicurezza di sé del tutto inusuali e negli occhi le brillava uno strano fuoco.

Sette anni più tardi, nel 1929, “l’elefante e la colomba” diventano marito e moglie, dopo il secondo divorzio di Diego.

Diverse separazioni costellarono la loro storia, insieme alle gelosie e ai tradimenti, tra i quali, il più eclatante, quello che Diego consumò con Cristina, sorella di Frida, nel 1939. Altre donne entrarono nella vita di Diego Rivera durante il matrimonio con Frida, fino al divorzio, dopo il tradimento con l’attrice Paulette Godard. Eppure, dopo un anno di separazione, Frida e Diego tornarono insieme, risposandosi. Il matrimonio rinnovato aprì però una nuova fase della loro relazione, che si trasformò in una relazione aperta.

Frida Kahlo: mostra interattiva

Frida in mostra a Napoli

Le lettere e le pagine di diario originali esposte in mostra sono un prezioso contributo al racconto della loro storia d’amore.  In una delle lettere indirizzate a Diego (1935), Frida così scriveva:

Perché dovrei essere così sciocca e permalosa da non capire che tutte queste lettere, avventure con donne, insegnanti di “inglese”, modelle gitane, assistenti di “buona volontà”, le allieve interessate all’“arte della pittura” e le inviate plenipotenziarie da luoghi lontani, sono soltanto avventure? In fondo tu ed io ci amiamo profondamente e per questo siamo in grado di sopportare innumerevoli avventure, porte sbattute, imprecazioni, insulti, reclami internazionali – eppure ci ameremo sempre.

Diego confessò che il suo amore per Frida era stata la cosa migliore che gli fosse mai capitata.

A piazza del Plebiscito, il secondo capitolo di “Viviani per strada”

Da sabato 25 settembre in scena “Via Partenope” e “Tuledo ‘e notte” con Bammenella ‘e ‘ncopp’ ‘e Quartieri I due atti unici del commediografo stabiese, diretti da Nello Mascia, prologo alla stagione ‘21/‘22 del Trianon Viviani curata da Marisa Laurito.

Biglietti in vendita online e al botteghino del teatro A piazza del Plebiscito, dal 25 al 29 settembre, debutta il secondo capitolo di Viviani per strada, il progetto del Trianon Viviani, curato e diretto da Nello Mascia. Viviani per strada è nato lo scorso anno, in piena pandemia, per immaginare un “teatro possibile”, nel rispetto delle norme restrittive sanitarie emanate dal Governo, guardando a quelle vie e vicoli dove proprio l’Autore coglie gli umori più genuini dei suoi personaggi.

Viviani per strada, il progetto del Trianon Viviani, curato e diretto da Nello Mascia

Viviani per strada, il progetto del Trianon Viviani, curato e diretto da Nello Mascia

Dopo il dittico Porta Capuana e Mmiez’â Ferrovia, per questo secondo capitolo Mascia ha scelto altri due atti unici vivianei, Via Partenope e Tuledo ‘e notte (Via Toledo di notte), scritti entrambi nel 1918, all’indomani della disfatta di Caporetto, quando il Governo italiano tassò il teatro di varietà per disincentivare l’allestimento di questo tipo di spettacoli.
In entrambe le commedie sono presenti tutti gli elementi che rappresentano la base del teatro di Viviani, con l’avvicendamento di personaggi e situazioni in un ritmo quasi cinematografico, che trasforma il folclore partenopeo in un clima culturale molto vicino all’espressionismo tedesco.

Tuledo ‘e notte, in particolare, comprende uno degli esempi della straordinaria maestria dell’Autore, ovvero il brano Bammenella ‘e ‘ncopp’ ‘e Quartieri, diventato celebre oltre la stessa commedia.
Nei due spettacoli saranno in scena, con lo stesso Nello Mascia che firma anche la regia, Daud Afzal, Rossella Amato, Matteo Biccari, Ciro Cascino, Peppe Celentano, Gianluca d’Agostino, Francesco Del Gaudio, Angela De Matteo, Massimo De Matteo, Chiara Di Girolamo, Roberto Giordano, Pierluigi Iorio, Roberto Mascia, Massimo Masiello, Matteo Mauriello, Simone Mazzella, Ciccio Merolla, Ivano Schiavi, Daniela Sponzilli e Imma Tammaro.

Le elaborazioni musicali sono di Ciro Cascino e Ciccio Merolla. Le scenografie sono a cura di Raffaele Di Florio, i costumi di Pina Sorrentino, le coreografie di Imma Tammaro, con il disegno luci di Gianluca Sacco e il suono di Daniele Chessa.
Viviani per strada andrà in scena, tutti i giorni, da sabato 25 a mercoledì 29 settembre, sempre alle 21. I biglietti sono acquistabili presso il botteghino del teatro, le prevendite autorizzate e online sul circuito AzzurroService.net. Il botteghino è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; il sabato dalle 10 alle 13:30. Informazioni: sito istituzionale teatrotrianon.org, tel. 081 2258285.
Nel rispetto della normativa di igiene e sicurezza prescritta per l’emergenza sanitaria, i posti sono contingentati e numerati. È obbligatorio il possesso del green pass e l’uso della mascherina.

Appuntamento al Castello D’Aquino caffè letterario con il live dei Mercalli

Ultimo appuntamento estivo al Castello D’Aquino caffè letterario di Grottaminarda, che prenderà una breve pausa per ritornare con nuovi incontri dedicati alla cultura da vivere e da bere.

Per salutare tutti gli avventori affezionati con il giusto mood, il caffè letterario vi aspetta il 19 settembre (domenica) alle ore 21:30 insieme ai Mercalli, band pop-rock.

Mercalli

Mercalli durante un’esibizione live

Mercalli: chi sono

I Mercalli: Igor Grassi (voce e tastiere),Mino Sebastiano (Batterista), Enrico Riccio (chitarra) e Fortunato Sebastiano (basso) nascono come band nel 2013, ciò che li lega è la passione che nutrono per la musica e la voglia di condividerla e crearla insieme.

Nel 2019 realizzano Una casa stregata, il loro primo disco, co-prodotto con Francesco Tedesco per I Make Records, che la band descrive con queste parole:

Una casa stregata è un concept album perché nei testi c’è un richiamo alle stanze, ai mobili, ai soprammobili e alle porte, che sono tutti elementi che si sono manifestati inconsapevolmente, durante il loro divenire, e di cui ci siamo resi conto soltanto dopo.

Ciò che caratterizza la band sono le sonorità, in cui si riconoscono suggestioni pop-rock che si fondono con testi intimi che ricordano il cantautorato di nicchia, ricercato e curato nella forma e nella sostanza. Nulla viene lasciato al caso. Il lavoro finale risulta leggero dal punto di vista del sound ma profondo a livello testuale.

Una casa stregata, infatti, è un racconto in musica che narra diverse storie da una prospettiva diversa, sbirciando dietro una finestra.

Per salutare l’estate insieme al Castello D’Aquino caffè letterario di Grottaminarda in modo spensierato ma con la leggera malinconia che si ha nel lasciare andare via qualcosa, non vi resta che prenotare e partecipare, prenotando al seguente numero: 320 9648749.

È obbligatorio il green pass.

Qucine Sociali propone “Mitruvius” e “Bloody Januarius”,

Come ogni anno, in questo periodo, a Napoli c’è gran fermento per l’approssimarsi del 19 settembre, giorno dedicato al santo patrono. Un evento particolarmente sentito dai partenopei, in tribolazione sin dalle prime luci dell’alba, in attesa del miracolo: ovvero della liquefazione del suo sangue racchiuso in un’ampolla custodita al Duomo.

Faccia gialluta, accurr’ e stuta sta lampa de ‘nfierno… San Gennaro mio putente, tu scioscia chesta cènnera e sarv’ a tanta gente.

È stata quest’antica implorazione partenopea ad ispirare, stavolta, al giovane maestro pizzaiolo di Qucine Sociali, Raffaele Boccia “Mitruvius”, squisita creazione pensata in onore dell’amatissimo patrono.

Pizza fritta di San Gennaro Qucine Sociali

Pizza fritta di San Gennaro Qucine Sociali

Un’insolita pizza fritta, allestita in altezza, che abbina al santo un’altra icona: il Vesuvio, la cui eruzione del 1631 sarebbe stata fermata proprio da Gennaro. Un’opera d’arte… tutta da gustare, la cui forma strizza l’occhio sia alla mitra, il tradizionale copricapo indossato spesso dal patrono, che al vulcano, con colata di lava di ragù napoletano, che fuoriesce dal cratere fumante e lapilli di basilico sparsi lungo le pendici.
Una bontà, che si potrà assaporare in esclusiva venerdì 17 e sabato 18 settembre nella “Corte dell’Arte” di Foqus, unica piazza coperta dei Quartieri Spagnoli, a Napoli.

Qucine Sociali propone “Mitruvius” e “Bloody Januarius

Qucine Sociali propone “Mitruvius” e “Bloody Januarius

Una location unica, frutto di un progetto di rigenerazione urbana, ricavata dal suggestivo chiostro cinquecentesco dell’ex Istituto Montecalvario, che ospita anche Qucine Sociali, equilibrato mix tra pizzeria, lounge bar e ristorante. Ed è proprio qui, che sarà possibile gustare l’originale pizza in un insolito food pairing con “Bloody Januarius”, “sanguigno” cocktail a base di gin, lime, succo di granatina, fiori di sambuco ed aria di limone, ispirato alla reliquia del sangue di San Gennaro. Il cocktail rosso e, allo stesso tempo fumante, è un omaggio anche all’iconico Vesuvio.

Tesori dei Villaggi della Tradizione: le catacombe di Prata

Tesori dei Villaggi della Tradizione: le catacombe di Prata”, è il tema dell’evento di animazione in programma sabato 18 settembre 2021, alle ore 16.30, presso il Complesso Monumentale dell’Annunziata di Prata Principato Ultra, promosso dal Gal Partenio nell’ambito del progetto transnazionale “Villages of Tradition.

Tesori dei Villaggi della Tradizione: le catacombe di Prata

Tesori dei Villaggi della Tradizione: le catacombe di Prata

Ad aprire i lavori sarà Maurizio Reveruzzi, Direttore del Gal Partenio, che introdurrà e presenterà gli obiettivi del progetto. A seguire i saluti del sindaco di Prata Principato Ultra, Bruno Francesco Petruzziello, e di Maria Renna, presidente dell’associazione “Calendula”. Si soffermerà sul Complesso Monumentale delle Catacombe Fiorentino Pietro Giovino, Vice Console del Touring Club Italiano – Paesi dell’Irpinia; a seguire il contributo dello storico Giovanni Liccardo, docente di Storia, geografia e archeologia biblica presso la PFTIM – Sez. San Luigi e di Archeologia cristiana presso la Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia di Napoli. Chiuderà i lavori, che saranno moderati da Jenny Capozzi, il presidente del Gal Partenio Luca Beatrice.

Il Complesso monumentale delle Catacombe paleocristiane di Prata Principato Ultra rappresenta un elemento importante nelle politiche e dinamiche di promozione turistico-culturale dei “Villaggi della Tradizione”. La sua complessità artistico-storica ne fa uno dei siti monumentali e archeologici più interessanti della Valle del Sabato. Nonostante i numerosi studi condotti in questi ultimi anni, l’origine del cimitero cristiano resta ancora avvolta in un alone di mistero, ma di sicuro l’unicità del luogo rende tutta l’area circostante un importante sito di studio per archeologi e studiosi. L’obiettivo principale è quello di preservarlo e custodirlo nella sua piena ed inusuale bellezza per renderlo fruibile ad un pubblico sempre più vasto.

Dante per tutti vi aspetta al Castello D’Aquino caffè letterario di Grottaminarda

Continuano gli appuntamenti culturali di Dante per tutti, curato da Luca Maria Spagnuolo, al Castello D’Aquino caffè letterario di Grottaminarda. Il reading è fissato per oggi alle ore 20:30 previa prenotazione al 3209648749.

Protagonista è il Canto XXXIII dell’Inferno: l’incontro tragico e pietoso di Dante con il Conte Ugolino della Gherardesca.

Michelangelo Bruno, bartender del caffè letterario, nel pensare a quale cocktail abbinare a 5 personaggi dell’Inferno dantesco, al Conte Ugolino ha associato un Hot Toddy mirtillo e cioccolato perché è un drink caldo che si contrappone al contrappasso per analogia di Dante che lo condanna a vivere immerso nel ghiaccio.

Dunque se avete intenzione di entrare a 360° nel mood del XXXIII Canto non vi resta che scoprire e degustare questo drink.

Appuntamento con Dante per tutti al Castello D'Aquino caffè letterario di Grottaminarda

Appuntamento con Dante per tutti al Castello D’Aquino caffè letterario di Grottaminarda

Inferno di Dante: approfondimento del Canto XXXIII

Questo canto ha i suoi punti nodali nell’incontro con i cittadini di Pisa e di Genova, due città in cui Dante trova confermata il suo pessimismo sullo stato della civiltà comunale. Nati dalla necessità di creare una società più democratica e civile con un’economia più agile e moderna, questi due comuni si sono impigliati in una serie di guerre fratricide che, nel tempo, li fanno regredire verso costumi più vicini ai barbari. Le lotte tra fazioni sono tutte alimentate dalla bramosìa di potere e dal disprezzo verso il debole in cui vennero coinvolti degli innocenti.

Su questo sfondo cupo e violento si colloca anche l’ambientazione infernale del canto XXXIIIesimo, in cui nel Cerchio IX vi sono i traditori, che sono costretti a stare immobili. Ciò che appare agli occhi di Dante è un deserto di ghiaccio popolato di sole teste.

Qui è stato destinato a restare il Conte Ugolino che è rimasto e rimarrà eternamente chiuso nei limiti feroci della sua società e della sua storia, dominata da tradimenti, crudeltà, odio, brama di potere e guerra.

Ugolino, per Dante, rappresenta l’emblema della crudeltà e del male umano. Il deserto umano non è altro che il mondo di cui egli stesso è il frutto, dunque l’angoscia che lui patì e ora patisce in eterno non può far scaturire alcuna pietà per lui ma solo per i poveri innocenti travolti dalle sue passioni irrazionali.

L’episodio del Conte Ugolino si basa su due temi: quello della ferocia umana che rafforza le forme di ferocia che gli furono proprie in terra e l’altro tema è quello della vita affettiva in cui il conte diventa il concreto simbolo di una società che ha tra le altre anche la responsabilità di assassinare degli innocenti perché fu protagonista di una politica faziosa.

Tu dei per ch’i’ fui conte Ugolino,

e questi è l’arcivescovo Ruggieri:

or ti dirò perché i son tal vicino.

Che per l’effetto de’ suo’ mai pensieri,

fidandomi di lui, io fossi preso

e poscia morto, dir non è mestieri;

però quel che non puoi avere inteso,

cioè come la morte mia fu cruda,

udirai, e saprai s’è m’ha offeso.

Per scoprire il resto non vi resta che partecipare a Dante per tutti!

Sud Top Wine: un’iniziativa dedicata al vino italiano

Dal Sud Italia al mondo torna la grande iniziativa dedicata al vino italiano: Sud Top Wine, evento ideato e organizzato dal giornale Cronache di Gusto e giunto alla sua terza edizione.

Ci sarà tanta Irpinia a Sud Top Wine, in programma dal 18 al 22 ottobre, dopo il successo della seconda edizione, che ha visto 48 vini selezionati come i migliori del Sud Italia da una giuria tecnica di alto profilo, aumenta le categorie dei vini in concorso, che in questa edizione saranno ben 21, sempre provenienti da 6 regioni d’Italia.

La nuova edizione di Sud Top Wine si terrà dal 18 al 22 ottobre, in un suggestivo hotel sull’Etna, con una giuria tecnica composta da giornalisti di rilievo internazionale e presieduta da Daniele Cernilli, direttore responsabile di DoctorWine e curatore della Guida Essenziale ai Vini d’Italia, giornalista di grandissima esperienza, cofondatore del Gambero Rosso, e autore di libri tecnici di divulgazione, degustazione e analisi dei vini, tra le persone più influenti nel mondo del vino italiano ed internazionale. A breve saranno ufficializzate le modalità di partecipazione e la composizione della giuria, che decreterà i 3 vincitori per ogni categoria (63 etichette premiate) il 24 ottobre.

La decisione di ampliare le categorie in concorso è stata dettata dal successo della scorsa edizione che, oltre al giudizio dei critici, si è caratterizzata per l’attenzione all’internazionalizzazione e in particolare al mercato americano, con oltre cinquecento etichette presentate, provenienti da sei regioni d’Italia, suddivise in sedici categorie tra denominazioni d’origine e vitigni e posti all’assaggio della giuria tecnica presieduta da Daniele Cernilli e composta da professionisti di fama internazionale quali Enrico Donati, docente Wset e fondatore di Veni Vidi Vini, Federico Latteri, Cronache di Gusto, Erik Klein, Export Manager, Italian Wine Ambassador, Vinoteka e Vinko.sk, Alessandra Piubello, curatore Guida Oro I Vini di Veronelli, Spirito di Vino e Decanter.

Proseguirà anche in questa edizione la partnership con l’agenzia di pr americana Colangelo & Partners, a cui è stata affidata la promozione a New York dei vini premiati nell’ambito di Sud Top Wine, che rappresentano uno spaccato dell’Italia meridionale e dell’altissima qualità delle sue produzioni vitivinicole. Ben 18 dei 48 vini premiati nella scorsa edizione stanno ricevendo apprezzamenti e recensioni negli Usa su testate importanti come Vinous, Washington Post, Bon Appétit e molte altre.

Sud Top Wine: come partecipare

Sud Top Wine

Sud Top Wine: le categorie in concorso

Le aziende interessate a partecipare a Sud Top Wine possono seguire le istruzioni per l’adesione al concorso sul link del sito.

Ecco le categorie dei vini in concorso:

Taurasi Docg

Greco di Tufo Docg

Fiano di Avellino Docg

Vini bianchi campani a base di Falanghina

Aglianico del Vulture Doc e Aglianico del Vulture Superiore Docg

Cirò Doc Rosso

Altri vini rossi calabresi Doc e Igt (solo vini prodotti con vitigni autoctoni o blend con autoctoni)

Vini bianchi calabresi Doc e Igt (solo vini prodotti con vitigni autoctoni o blend con autoctoni)

Vini bianchi sardi a base di Vermentino

Vini rossi sardi a base di Cannonau

Etna Doc Bianco

Etna Doc Rosso

Vini rossi siciliani da Nero d’Avola (Sicilia Doc e altre Doc)

Sicilia Doc Grillo e Sicilia Doc Catarratto

Altri vini rossi siciliani Doc, Docg e Igt (solo vini prodotti con vitigni autoctoni o blend con autoctoni)

Altri vini bianchi siciliani Doc e Igt (solo vini prodotti con vitigni autoctoni o blend con autoctoni)

Vini rossi pugliesi a base di Primitivo

Vini rossi pugliesi a base di Negroamaro

Altri vini rossi pugliesi (solo vini prodotti con vitigni autoctoni o blend con autoctoni)

Spumanti (Metodo Classico o Metodo Martinotti di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia)

Vini rosati (tutti i vini rosati prodotti con vitigni autoctoni o blend con autoctoni di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia).

Gusto Italia in tour ad Avellino 4 giorni di eccellenze e tipicità

Gusto Italia in tour giovedì arriverà ad Avellino, fermandosi proprio su Corso Vittorio Emanuele, per la dodicesima tappa di questa stagione.
Da giovedì 16 a domenica 19 settembre sarà possibile vivere il percorso di Gusto Italia in tour: degustare, conoscere dal vivo i produttori, confrontarsi e fare una spesa consapevole.
L’evento, organizzato e promosso dall’Associazione Italia Eventi, è patrocinato dall’UNOE Unione nazionale Organizzatori di eventi e realizzato in collaborazione con il Comune di Avellino, grazie alla disponibilità del vicesindaco Laura Nargi.
Spiega Giuseppe Lupo, presidente di Italia Eventi:
Avellino ci regalerà una bella tappa, ne siamo certi, perché questa città conosce il valore dell’agroalimentare di qualità e ci consente di portare i nostri artigiani e le eccellenze di cinque regioni del Sud Italia sul corso più importante.
Gusto Italia in tour Avellino

Gusto Italia in tour Avellino

LE AZIENDE
Prezioso il sostegno della Cantina di Solopaca, realtà vitivinicola di rilievo a rappresentanza delle produzioni di eccellenza del Sannio.
Durante tutto il tour i suoi vini hanno avuto un notevole successo, tanto da superare le 700 bottiglie vendute.
Tante le aziende e gli artigiani dell’edizione 2021 di Gusto Italia in tour:
Dal Lazio arriveranno originalissimi foulard in bamboo firmati da Innbamboo.
Dalla Campania Gioie di Damiano di Ariano Irpino porterà gioielli e borse artigianali, non mancheranno i salumi ed i formaggi dei fratelli Zuccardi Di Morra De Sanctis, il cioccolato di Cioccolato Bontà di Mirabella Eclano.
I biscotti artigianali, il miele ed i cosmetici al miele dell’Apicoltura Mucciolo di Capaccio, i liquori artigianali ed alla cannabis del liquorificio Tentazione di San Cipriano Picentino.
I tartufi e i fichi del Cilento verranno dall’Azienda Agricola Vincenzo Mautone di Rutino, mentre i sott’oli sono dell’Azienda Colline Cilentane di Rutino.
Salernitano il brand Ilalab che propone monili ed oggetti in ceramica home made, irpino Kaos Cosmetics che propone da Bonito profumi e creme artigianali.
Da Pietrastornina arriveranno i torroni irpini del Torronificio Oliviero, le composte di frutta, gli elisir digestivi, l’olio e la cosmetica naturale saranno firmate da Essenza Nativa, azienda agricola di Sturno.
Per i piccoli golosi Momenti Gommosi giungerà, da Napoli, con un carico di caramelle e lecca lecca, mentre Central Funghi di Atripalda delizierà tutti con una serie di specialità ai funghi.
Dalla Puglia giungeranno un carico di sott’oli, olive, frutta secca e disidratata dell’azienda I Gustosi di Puglia di Noicottaro, una varietà di prodotti della Casa del Tarallo di Zuccardi.
Dalla Basilicata il Parco Verde Food and Beverage di Sarconi proporrà un ricco di paniere di salumi, formaggi, olio evo, vino medievale, pasta artigianale, fagioli di Sarconi e Canestrato Di Moliterno.
Dalla Calabria giungerà un carico di liquirizia calabrese.
Dalla Sicilia pasta di mandorle e cassate siciliane saranno firmate da Sapori di Palermo.
Aperto tutti i giorni e ad ingresso gratuito, a partire dalle ore 10 alle ore 24, l’iniziativa permette un viaggio virtuale attraverso le regioni del centro sud Italia.
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