Corpus Christi di Jan Komasa parla della storia vera di un prete abusivo
Corpus Christi è un film di Jan Komasa, che ha ottenuto una candidatura ai Premi Oscar come Miglior film straniero. Il lungometraggio è tratto da una storia vera che ci parla della vita di un giovane polacco che avrebbe voluto diventare un sacerdote ma la sua fedina penale glielo impedisce.
Corpus Christi: la trama
Daniel (Bartosz Bielenia) è il protagonista di Corpus Christi ed è un ragazzo pieno di contraddizioni. Ciò che vuole è diventare prete ma la sua fede va in conflitto con la sua condotta penale.
Daniel conosce il significato reale e vero della violenza, si lascia andare all’alcol, alla droga e al sesso privo di qualsiasi connotazione affettiva. Proprio ciò che è lo avvicina, attraverso la sensibilità di chi conosce il mondo davvero, a coloro che sbagliano.
Un giorno Daniel viene inviato attraverso un permesso lavorativo in un paese lontano dal riformatorio in cui risiede, in questo luogo molti lo reputano un prete e lui non fa nulla per smentire questa credenza. A causa di una serie di vicissitudini diventa un sostituto del parroco.
Indossata la veste sacerdotale, senza averne titolo, il giovane inizia a sfidare i pregiudizi su cui si basa il mondo religioso. Per scoprire non vi resta che aspettare l’uscita nelle sale italiane di Corpus Christi prevista per il prossimo 29 ottobre.
Il film di Jan Komasa mette in luce l’aspetto della fede che si contrappone al mondo religioso, fatto di un perbenismo apparente che, a volte, trascura la sostanza di chi realmente prova un sentimento nei confronti del mondo metafisico. Se siamo tutti peccatori e tutti abbiamo la possibilità di redimerci perché la religione non lascia questa porta aperta nei confronti di una pecora smarrita che ritorna al suo gregge ma vuole unirsi a Dio in veste di sacerdote?
Perché il perdono religioso va in conflitto con il voler ricoprire cariche sacerdotali? Forse alcune risposte le troveremo nel lungometraggio Corpus Christi.
Buona visione!