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La Gamba di Diego e altri racconti di Gianfranco Gallo

La Gamba di Diego e altri racconti è una raccolta di brevi componimenti letterari dal carattere narrativo scritti dall’artista Gianfranco Gallo.
 
Quattro racconti (per 40 pagine – euro 5,00) uniti dalla passione per Diego Armando Maradona, il calcio e Napoli, città natale dell’attore-autore.
Il libro è pubblicato da Edizioni Graf in versione tascabile a tiratura limitata (solo 100 copie), impreziosito da una copertina illustrata da Danilo Pergamo, e disponibile solo presso il Centro Sociale “Lo Sgarrupato”.
La Gamba di Diego e altri racconti

La Gamba di Diego e altri racconti

Lo scrittore descrive con queste parole La Gamba di Diego e altri racconti:

In questo piccolo libro c’è il mio amore per Napoli, per Maradona e per tutti i bambini del mondo costretti a fare gli adulti ‘ scrive l’artista introducendo ‘Il Maradona del Cardellino’ e ‘La gamba di Diego’ (già in “Napoli da sotto a sopra”), ‘Sono apparso a Maradona’, ‘Samir che cuciva palloni.
La pubblicazione nasce per supportare il progetto “Sostieni il calcio popolare” coordinato dal centro sociale Lo Sgarrupato e dalla scuola calcio Spartak San Gennaro.

Tutto il ricavato della vendita del libro sarà devoluto in beneficenza alle associazioni di quartiere.
Il libro sarà presentata con la partecipazione di Gianfranco Gallo il 9 gennaio alle 12.00 in Vico Lepre ai Ventaglieri, 17 all’aperto, in adiacenza al Parco Ventaglieri nel quartiere Montesanto (Napoli).

La signora con il cagnolino di Anton Cechov: la recensione

La signora con il cagnolino è stato pubblicato per la prima volta nel 1899 ed è uno dei più celebri racconti di Anton Cechov, noto scrittore e drammaturgo russo, che scrive quest’opera nel pieno della sua maturità letteraria.

Del racconto esiste anche una trasposizione cinematografica del 1960 di Iosif Kheifits, considerata dagli esperti del settore una delle migliori trasposizioni su pellicola dell’autore russo.

La signora con il cagnolino descrive la storia di un rapporto adulterino ma la particolarità del testo è l’interruzione brusca e volontaria. Sembra che lo scrittore voglia lasciare ai propri lettori il compito di trarre le conclusioni. Per chi conosce lo scrittore la sospensione e l’interruzione delle azioni non è altro che il tema di fondo che accompagna le opere dello scrittore perché ciò che caratterizza l’essere umano, a suo avviso, sono le azioni insensate provocate dalle emozioni da cui scaturiscono i grandi drammi esistenziali della vita.

Girava voce che sul lungomare fosse spuntata una faccia nuova: una signora con un cagnolino.

Questo è l’incipit pieno di mistero del racconto, per dare l’idea del mood del testo.

La signora con il cagnolino: trama

Dmitrij Dmitrič Gurov, chiamato semplicemente Gurov, è un banchiere moscovita di quarant’anni, nonostante la giovane età è padre di tre figli. Un giorno, per caso, conosce Anna Sergeevna, sono entrambi in vacanza a Jalta, città dell’Ucrania nella Repubblica autonoma di Crimea.

Ciò che sembra un incontro casuale e banale si trasforma in un episodio che diventerà cruciale per entrambi perché i due diventeranno amanti.

I due si incontrano, per la prima volta, a cena e Gurov affascinato da Anna inizia subito a corteggiarla, ottenendo ottimi risultati. L’uomo era intrigato dall’idea di poter avere un’avventura romantica con una sconosciuta di cui non sapeva nulla, nome compreso.

Le aspettative dell’uomo vengono disattese perché l’avventura non si consuma quella sera, tra i due si instaura un rapporto più profondo da cui nasce una relazione romantica, fatta di passeggiate al mare, giri in carrozza e baci furtivi.

Questi baci alla luce del giorno, sempre all’erta nel timore che qualcuno li vedesse.

Anna Sergeevna, inizialmente era restìa nell’intraprendere questa relazione perché sposata e attanagliata dai sensi di colpa. A mettere fine a questa relazione clandestina ci pensa la vita: la donna è costretta a rientrare dal marito a San Pietroburgo a causa di un suo improvviso .

C’era anche quest’altra storia nella sua vita, che era finita pure questa e ora non restava che il ricordo…

Gurov invece è un incorreggibile adultero, Anna gli sembrava semplicemente una delle tante ma rientrato a Mosca e ripresa la vita di tutti i giorni nella sua mente si fa sempre più insistente e ricorrente l’immagine di quella signora con il cagnolino e lui non riesce a pensare ad altro.

In strada seguiva le donne con lo sguardo per cercarne qualcuna che assomigliasse a lei…

Gurov era come ossessionato e voleva rivivere ciò che aveva provato a Jalta, dunque decide di partire alla volta di San Pietroburgo, dove riesce ad incontrare Anna e a strapparle una promessa quella di rivedersi a Mosca.

Da questa promessa i due iniziano a vedersi con una cadenza mensile nella città moscovita, che da il via alla loro storia clandestina.

Erano due le vite che viveva: una ufficiale che vedevano e conoscevano tutti quelli che ne avevano bisogno, piena di verità conformiste e bugie del tutto simile alla vita dei suoi amici e conoscenti; e poi un’altra vita – condotta in segreto.

E per qualche bizzarra coincidenza di eventi, forse per un caso, tutto quello che considerava importante, interessante, necessario, quanto c’era di vero e non lo portava a rinnegare se stesso, quello che dava sapore alla sua vita accadeva di nascosto a tutti, invece quello che era menzogna, la facciata dietro cui si nascondeva per coprire la verità accadeva alla luce del sole.

Così Anton Cechov descrive la relazione tra i due amanti, quasi al termine del racconto, come un’istantanea che nella sua semplicità definisce la particolarità e profondità del rapporto intimo tra i due.

Gurov decide di andare a trovare Anna nella sua stanza d’hotel e improvvisamente viene assalito dai dubbi: per la prima volta nella sua vita prova un sentimento così forte e autentico per una donna, è di una tale purezza ciò che prova che gli sembra l’unico appiglio rimasto nella sua vita. L’uomo però allo stesso tempo è logorato dalla condizione di clandestinità della sua relazione con Anna e dall’idea che, forse, la sua amata non prova gli stessi sentimenti per lui, soprattutto nei confronti del vero Gurov. La sua paura più grande paura è che Anna sia invaghita dell’idea di un uomo frutto della sua immaginazione perché non le aveva rivelato tutti i dettagli della vita che conduce alla luce del sole.

Ma come faceva ad amarlo così tanto. Le donne lo avevano creduto sempre diverso da com’era, e quindi non avevano amato lui bensì un uomo creato dalla loro immaginazione che avevano inseguito per tutta la vita.

Il racconto si conclude con l’immagine dei due amanti abbracciati nella stanza d’albergo felici di essersi ritrovati, ma allo stesso tempo straziati dalla impossibilità di poter venire fuori allo scoperto e condannati quasi per un sadico scherzo del destino a vivere in clandestinità il loro primo vero autentico amore.

La signora con il cagnolino di Anton Cechov

La signora con il cagnolino di Anton Cechov

La capacità di Cechov sta nel raccontare i fatti in maniera del tutto impersonale senza giudicare i personaggi, da perfetto osservatore esterno si limita ad osservare e narrare i vizi e i difetti dell’uomo. Anche se l’intera storia è segnata quasi da un totale mancanza di azione dei personaggi , la descrizione degli stati d’animo e di tensione dei due amanti sono perfettamente descritti da Cechov, talmente bene da far provare in prima persona tutte le emozioni e i tormenti della coppia.

Leggendo il finale de La signora con il cagnolino sembra quasi di trovarsi di fronte ad un finale sospeso, non risolto che grazie alla grande capacità dell’autore di scavare nella psiche dei personaggi, lascia libero il lettore di immaginare il finale più giusto per loro, in quanto le storie dei protagonisti sono molto simili alle vicende di ognuno di noi.

Anton Pavlovič Čechov

Anton Cechov

Anton Cechov: biografia

Anton Cechov è uno scrittore e drammaturgo russo nato il 29 gennaio 1860 a Taganrog, nella Russia meridionale, da genitori molto poveri. A 19 anni si trasferisce a Mosca e si iscrive alla facoltà di medicina. Durante gli studi mantiene se stesso e la sua famiglia pubblicando racconti umoristici su alcune riviste. Nel 1884 si laurea e comincia a praticare la professione medica. Ma la scrittura resta la sua grande passione: di giorno lavora, e di notte continua a scrivere.

La medicina è sua moglie e la scrittura la sua amante dove rifugiarsi.

Nei suoi lavori fotografa le debolezze e le contraddizioni della borghesia russa di fine ‘800. Col successo delle sue opere e col passare degli anni seguenti Cechov inizia a soffrire di tubercolosi. Malgrado ciò, non rinuncia a scrivere: risalgono a questo periodo alcuni dei suoi racconti più famosi, come Corsia n. 6 e La signora con il cagnolino. Nel 1896 va in scena Il gabbiano, un dramma che racconta un amore infelice. In questo lavoro lo scrittore anticipa alcuni temi del teatro del ‘900: la difficoltà di comunicazione tra gli esseri umani e la solitudine esistenziale che ne deriva.

La produzione di Cechov  incontra un grande successo di pubblico, soprattutto negli ultimi anni. Lo scrittore devolve una parte dei suoi guadagni a opere di carità: finanzia alcuni istituti scolastici e offre cure mediche gratuite ai più poveri. Nel 1904, all’apice della fama, si trasferisce in una clinica in Germania, dove spera di guarire dalla tubercolosi. Ma le sue condizioni peggiorano in fretta: muore il 15 luglio, all’età di soli 44 anni. Ancor oggi le sue opere teatrali sono tra le più rappresentate al mondo, e i suoi racconti sono un modello di narrativa.

Ottavio Di Paola

La Verità Negata, chi ha ucciso Angelo Vassallo il Sindaco Pescatore

Lunedì 3 gennaio 2022 alle ore 18:00, presso l’aula del Consiglio comunale di Sapri, la presentazione del libro “La Verità Negata, chi ha ucciso Angelo Vassallo il Sindaco Pescatore” edito dalla casa editrice Paper First e scritto da Dario Vassallo, fratello del sindaco e presidente della Fondazione “Angelo Vassallo, Sindaco Pescatore”, e dal giornalista campano Vincenzo Iurillo.

Con Angelo Vassallo muore il sogno di un territorio libero dalla criminalità organizzata, dal traffico di stupefacenti, dagli abusi edilizi. Undici anni all’instancabile ricerca della verità raccontati dalla viva voce di Dario Vassallo, che nel volume ha raccolto frammenti di verità, ha ricomposto i pezzi. Un libro che vuole essere allo stesso tempo un diario e un atto di accusa, un documento storico e un muro della vergogna.

Sottolinea Dario Vassallo:

La verità negata è un grimaldello che apre tante porte. Siamo a Sapri per aprire la porta dell’indifferenza e per accorciare quella “sindrome della distanza” che ormai tutti gli italiani conoscono. C’è ancora vita nel Cilento.

L’incontro avrà lo scopo di ricordare la figura del Sindaco Pescatore, Angelo Vassallo, barbaramente trucidato da nove colpi di pistola la sera del 5 settembre 2010, ma soprattutto raccontare e far conoscere tutto l’impegno profuso dalla Fondazione Vassallo affinché gli esempi della buona politica, lasciati in eredità da Vassallo, non siano dimenticati ma seguiti da parte degli amministratori del territorio e non solo. Sarà anche l’occasione per capire di più in merito allo stato delle indagini che ancora oggi, a quasi 11 anni di distanza dall’assassinio, non hanno ancora condotto agli esecutori e ai mandanti.

Dario non solo ha scritto il libro “Il sindaco pescatore”, da cui sono stati tratti uno spettacolo teatrale e una fiction televisiva che hanno toccato al cuore tutta l’Italia, ma tramite la Fondazione Angelo Vassallo ha percorso in lungo e in largo la nostra penisola, raccontando la vicenda umana e politica del fratello, generando ovunque una “grande onda” di commozione e cultura della legalità.

Nel libro Dario Vassallo scrive:

Vincere non è certo cambiare il paese, non tocca a noi farlo, ma con la nostra azione siamo riusciti ad arrivare alla coscienza di milioni di italiani e, attraverso questa grande onda di legalità, arriveremo a chi ha ucciso Angelo. Vinceremo.

Camminando verso l’Oceano di Domenico Scialla

“Camminando verso l’Oceano” è il nuovo libro dello scrittore e giornalista Domenico Scialla, distribuito su YouTube, Storytel e sulle principali piattaforme audio. Il formato cartaceo ed ebook è disponibile nei principali store, l’audiolibro è letto da Massimo D’Onofrio.

Già tradotto in quattro lingue, tra mistero e realtà, questo romanzo, dove l’elemento visionario metafisico si intreccia col quotidiano, nasce da un’avventura on the road e mentale; un cammino che l’autore e l’amica Gabriella, zaini in spalla e tanta voglia di natura, hanno fatto lungo un percorso di trekking di circa 900 chilometri.

Racconta l’autore:

Vorrei che Camminando verso l’Oceano fosse soprattutto espressione di culture e di autenticità.  Nasce sicuramente dal cammino che io e Gabriella abbiamo fatto per motivi naturalistici tra la Francia e la Spagna fino all’Oceano di Finisterre, ma soprattutto nasce da un’esperienza mentale perché quando sei a contatto con tanta natura e storia inevitabilmente ti distacchi dal quotidiano e vivi un’esperienza che oserei definire quasi onirica dove ogni logica, spazio e tempo si annullano e quindi ti trovi a contatto non solo con quello che ti circonda ma anche con l’anima di chi incontri lungo il percorso e con qualcosa di superiore. Ecco, il romanzo soprattutto parla di questo, non solo del cammino in sé.

Camminando verso l’Oceano di Domenico Scialla

Camminando verso l’Oceano di Domenico Scialla

Con il sole, il vento e la pioggia, i due protagonisti avanzano calpestando erba e pietre, terreni aridi e fangosi, strade asfaltate che attraversano paesi e città. Vivono situazioni, sia quotidiane che speciali, incontrando ogni genere di persona, dalla più comune alla più stravagante. E in un continuo confronto maturano passo dopo passo. Visioni, fantasie. Ricordi di altre vite? Un testo questo carico di attualità che agile si muove tra il tempo e lo spazio, superandone i confini.

Domenico Scialla: biografia

Domenico Scialla, è scrittore e giornalista. Nasce nel 1972. Conseguita la maturità scientifica, si trasferisce a Bologna e si dedica all’informatica, lettura e scrittura; poi inizia a lavorare come programmatore elettronico in una nota azienda di software. Ha pubblicato nel 1997 la sua prima raccolta di racconti Le mie prime… anta… pagine; sono usciti poi Lettere a Bruno Pietro e A Ruota Libera, entrambi editi da Boopen.

Nel 2010 pubblica Insieme edito da Gruppo Albatros, di cui Camminando verso l’Oceano è la versione riveduta e ampliata. Come giornalista pubblicista ha al suo attivo collaborazioni per le pagine di musica, spettacolo e letteratura con la rivista Orizzonti e il gazzettino I Popolari; ha intervistato anche nomi noti del panorama artistico italiano. Attualmente, impiegato amministrativo, intende dedicare il suo tempo libero ai viaggi, ricerca interiore e scrittura.

Via d’uscita di Valentino Poppi

Via d’uscita di Valentino Poppi è 11esima antologia della collana Memorie dal Futuro, curata dall’associazione RiLL Riflessi di Luce Lunare ed edita da Acheron Books.

Memorie dal Futuro è una collana di antologie personali, dedicate ai racconti degli autori e delle autrici che più si sono distinti nei concorsi letterari organizzati da RiLL in particolare: nell’ambito del Trofeo RiLL, uno dei più importanti premi italiani per racconti fantastici, cui partecipano 350 testi all’anno.

Via d’uscita propone i racconti di Valentino Poppi: nato nel 1968 a Bologna, dove vive, è ingegnere elettronico e lavora nel settore delle telecomunicazioni.

Numerosi racconti di Valentino Poppi sono già usciti su riviste e antologie (e molti di tali racconti sono stati anche premiati in concorsi letterari); inoltre, il suo romanzo di fantascienza “Vizi e tentazioni” è stato finalista al premio Urania Short da Mondadori nel 2018 (e poi pubblicato da Robin Edizioni).

Via d'uscita di Valentino Poppi

Via d’uscita di Valentino Poppi

Via d’uscita è un’antologia di 11 racconti, fantastici e di fantascienza. Sono storie che spesso partono dal quotidiano, ma in cui ben presto la realtà viene contaminata dall’elemento fantastico, in modi inattesi e sorprendenti: perché l’insolito, l’imponderabile, il magico sono dietro l’angolo, e possiamo trovarli, inaspettati, in qualsiasi momento della vita.

L’antologia include anche storie strettamente di genere, ad esempio Questioni d’onore, racconto di fantascienza finalista al premio Urania Short.

Molti dei protagonisti dei racconti sono in cerca di una via d’uscita: da una prigione, da un incubo, dal loro quotidiano, da un labirinto, da un inseguitore o… da un semplice scocciatore. E questo, oltre a spiegare il senso del titolo del libro, crea un legame con i lettori/lettrici: perché leggere narrativa è, anche, un modo per isolarsi dal mondo e allontanarsi dalla realtà, specie quando si sceglie di leggere un racconto fantastico.

Via d’uscita è uscito a ottobre 2021 ed è stato presentato a cura RiLL nell’ambito del festival internazionale Lucca Comics & Games 2021.

Il volume è disponibile su Amazon e presso RiLL.

Abitare i colori di Silvia Botti e Massimo Caiazzo

Abitare i colori (2021) è un libro scritto quattro mani da Silvia Botti e Massimo Caiazzo che cerca di spiegare l’immenso e affascinante mondo dei colori.

I colori ci affascinano tutti indistintamente perché sono misteriosi, l’etimologia si ricollega alla radice sanscrita kal da cui il sanscrito kalanka che significa macchia e kala che significa nero.

Il colore è meraviglia e trasformazione ma anche illusione perché dimostrarne l’esistenza scientificamente è impossibile.

La scrittrice

Silvia Botti durante la presentazione del libro Abitare i colori

Come ha affermato Silvia Botti, durante la presentazione del libro che si è tenuta nella suggestiva Cantina Ciani a Mirabella Eclano:

Entrare nel mondo dei colori è un mondo meraviglioso e che, in qualche modo, apre i propri orizzonti perché si entra in un magico, gigantesco e meraviglioso labirinto, che consente di percorrere strade infinite.

Il mondo del colore infatti è un tema affascinante, che coinvolge diversi settori del sapere. Per alcuni sembra poesia ed emozione e per altri è una straordinaria strategia della natura, legata anche alla sopravvivenza degli esseri umani.

Attraverso il colore, ad esempio, la natura trasmette o nasconde informazioni importanti: può esaltare e mettere in evidenza la bellezza  e la potenza di un fiore nella stagione dell’impollinazione o nascondere una preda da un cacciatore, offrendo la possibilità di mimetizzarsi.

Abitare i colori: il libro

Abitare i colori di Silvia Botti e Massimo Caiazzo

Per gli esseri umani non è diverso perché attraverso i colori veicoliamo molte informazioni che riceviamo dall’ambiente che ci circonda.

Dal colore di un alimento riusciamo a distinguerne il grado di maturazione attraverso la vista.

I colori sono un elemento imprescindibile anche per le nostre abitazioni e per ciascuna stanza in cui decidiamo di dedicare un preciso momento.

Durante il lockdown abbiamo compreso l’importanza degli spazi e di alcune stanze come quella da letto che, a volte, è stata utilizzata anche per lavorare e quindi le tinte neutre precedentemente scelte non andavano più bene.

Da questo periodo di chiusura si sono apprezzati maggiormente i colori e la loro fusione a discapito del monocromatico.

L'autore di Abitare i colori

Lo scrittore durante la presentazione del libro

Per Massimo Caiazzo il colore è:

Un elemento fondamentale che può migliorare nettamente la qualità della vita, sapendo utilizzare nel modo adeguato la vasta gamma di colori che abbiamo a disposizione.

Per dare importanza ad un ambiente basta saper armonizzare i colori e curare i dettagli.

Abitare i colori è un libro che cerca di approfondire questo argomento da diversi punti di vista e sfaccettature, senza mai perdere di vista la caratteristica principale: i colori per l’essere  umano e pochi altri esseri viventi non sono altro che un’illusione ottica.

Campania Book Fair ad Avellino

Inizia sabato 18 il Campania Book Fair, la IX Edizione della mostra itinerante di libri promossa da Arturo Bascetta Editore di libri, con il contributo della Regione Campania, che si abbina al Premio Penne Sport e Cultura in collaborazione con il CONI di Avellino, ultima tappa irpina a completamento del Festival dei Due Principati 2021, iniziato a Torino e che ripartirà il 3 gennaio da Benevento con la nuova edizione di Stregarti.Si parte al Circolo della Stampa di Avellino, prestigiosa sede culturale, dove, alle 10, ci sarà l’appuntamento con le case editrici ospiti di ABE. Giovanna Scuderi presenta il libro di Amalia Leo.

La manifestazione prosegue con Gaetana Aufiero, Gaetano Calabrese, Vera Mocella e Luigi Maria Pilla. Alle 17, la rassegna ospita “Ebbridilibri”, l’Associazione presieduta da Marina Siniscalchi, e con “Il Bucaneve” di Maria Ronca. Saranno ospiti di ABE il Comune di Grottolella, con l’Assessore alle Pari Opportunità. Sarà infatti presentato il libro “Terraferma”, di Marianna Morante. Dalle 10 alle 18 c’è l’esposizione dei lavori a cura del Laboratorio del Carcere di Bellizzi Irpino, che ha realizzato il progetto di Vitrizia, finanziato dal Garante Campano dei Detenuti, Samuele Ciambriello.

Domenica 19, alle 10, al via l’esposizione dei 1000 libri sulla città capoluogo e sull’Irpinia. Interessante l’indagine sull’evoluzione del toponimo Irpinum- Arpinum. Alle 17, a Napoli, ABE punta i riflettori su “I Divi della Canzone Comica” presso il Teatro Cortese, ispirato al fortunoso volume della collana ABE dell’Almanacco della Canzone Napoletana a cura di Antonio Sciotti.

Campania Book Fair

Campania Book Fair

Lunedì 20, alle 10, al Circolo della Stampa, i giornalisti sportivi sono attesi per il IX Premio Penne ABE Italia: Autori e Sportivi dell’Anno e MEMORIAL “ Giacomo Del Mauro”, per l’assegnazione delle benemerenze del settore cultura e sport, in collaborazione con il CONI provinciale guidato da Giuseppe Saviano. Sono previsti premi per sportivi e giornalisti. Alle 17 si riparte da storici e professori, “Il mondo classico di Enea, Orazio e Virgilio”, con le dissertazioni  diVirgilio Iandiorio, Teresa Zeppa, Emilio Dell’Orfano e Pellegrino Caruso, moderati da Stefania Marotti.Alle 18, le “Letture del Teatro d’Europa”, con Angela Caterina, seguita dalla presentazione di “Leo Brandi, il comico “cafone” di Carlo Maria Todini, fra gli autori ospiti.

Martedì 21, alle 10, l’esposizione di testi di Campania, Puglia e Lucania, – Libri sul Mezzogiorno. Libri in mostra, libri in vendita, a cura della libreria Russomanno. Alle 17, Autori ABE. Arbereshe, Meridione e Meridionalismo”, di Luigi Mainolfi, Seguirà tavola rotonda con M. C. Della Pace, V. Iandiorio e la presidente di Archeoclub Ilenia Doria. Seguirà la presentazione del libro di Antonio Sasso “Tanto da grande farò il nonno”, a cura di Paolo Matarazzo.

Mercoledì 22, esposizione sui Comuni dell’ex Principato Ultra e Tutti i Libri sul Sannio. Libri in mostra e libri in vendita, a cura di ABE, promozionerà per tutta la durata della mostra anche libri di storia locale a dieci euro.Alle 17,00, presentazione di “Per ultimo l’amore”, di Michele Vespasiano.Alle 18,il Premio Personaggio dell’Anno: Gianni Festa ricorda il dottor Gennaro Bellizzi, nel 34° della casa editrice ABE. Al termine, distribuzione delle copie gratuite sulla storia di Avellino nel Rinascimento e strenne natalizie.

Daniel Dante e la Compagnia del Lumen Magico

Daniel Dante e la Compagnia del Lumen Magico (La Ruota edizioni) di Silvio Coppola è un’opera a metà tra il genere urban fantasy e il romanzo storico, ambientata nell’affascinante Venezia in varie epoche, tra il 16esimo secolo e la nostra contemporaneità. È l’avventurosa storia di un ragazzino, Daniel, che scopre di avere un ruolo importante nella cruenta guerra che sancirà l’evoluzione della razza umana o la sua sconfitta.

Daniel Dante e la Compagnia del Lumen Magico di Silvio Coppola è il primo volume di una saga urban fantasy che narra di un’incredibile avventura, tra viaggi nel tempo e creature magiche che provengono da miti e leggende mistiche. Ricca di citazioni storiche e letterarie, la trama si snoda avvincente attraverso diversi periodi storici, mentre si dipinge il dettagliato ritratto di una Venezia magnificente e misteriosa.

Daniel Dante e la Compagnia del Lumen Magico: la trama

Daniel è il protagonista della vicenda: è un ragazzino di undici anni dall’aria impertinente e sognatrice, molto impulsivo e intelligente; la sua famiglia possiede da generazioni una libreria nella città lagunare – la “Libreria Antiquaria Dickens” – in cui si conserva e si tramanda uno dei beni più preziosi del genere umano: la cultura.

Cresciuto tra le citazioni ad autori latini del nonno, l’amore per la musica della madre e quello per la letteratura del padre: non stupisce quindi che sia molto acuto e colto e che sia diverso dai ragazzini della sua età, che certamente non trascorrono il loro tempo a riflettere sulle opere di Charles Dickens o di qualche filosofo greco. Daniel è però ancora più distante dai suoi coetanei di quello che pensa: un giorno scopre di avere dei grandi poteri mentali e di essere il Prescelto, colui che dovrà fronteggiare la Setta comandata dal perfido Natal Teid, Sacerdote Supremo di Venentide, che vuole recuperare il testo di Fra’ Luca Bartolomeo de Pacioli dal titolo “De Occulta Mathematica”, contenente segreti fondamentali per l’umanità, e vuole sconfiggere i Guardiani del Tempo per rifondare la perduta Atlantide e dominare la razza umana.

Aiutato dalla sua famiglia e da una serie di fidati alleati, come i suoi tre amici con cui ha creato la società segreta “Compagnia del Lumen Magico” e diversi personaggi provenienti dal passato come Giacomo Casanova e la cortigiana e poetessa Veronica Franco, Dante si imbarca in una pericolosa avventura tra segreti inviolabili ed enigmatiche pergamene, tra coraggiosi sacrifici ed epiche battaglie.

Daniel Dante è un ragazzino di 11 anni, rampollo di una stirpe di librai veneziani. Ha tre amici inseparabili, con cui, per gioco, ha fondato la Compagnia del Lumen Magico. Lui non sa di avere poteri eccezionali, ma lo scoprirà con l’arrivo dal passato dell’affascinante Veronica Franco, poetessa e cortigiana del ’500 che gli svelerà di essere il Prescelto.

Daniel avrà, infatti, il compito di guidare l’umanità a livelli superiori di conoscenza e di ritrovare il “De Occulta Mathematica”, il testo di un matematico del ’400 misterioso e apparentemente introvabile che, una volta recuperato, lo aiuterà nella sua missione. Il giovane Prescelto non sarà solo in questa avventura ma, oltre ai suoi amici e familiari, arriveranno in suo aiuto dal passato altri Guardiani del Tempo, tra cui, Casanova e Vivaldi.

Daniel Dante e la Compagnia del Lumen Magico: recensione

Silvio Coppola: biografia

Silvio Coppola è nato a Salerno. Musicista, scrittore, giornalista e conduttore radiofonico, è stato redattore per riviste specializzate di computer music, ha suonato nei migliori locali e piano bar della Campania e ha collaborato con il grande batterista napoletano Tullio De Piscopo, con cui ha composto due canzoni.

Attualmente, racconta storie di artisti e di canzoni sul “Blog della Musica” e produce un programma radio trasmesso da diverse emittenti. Nella sua vita parallela è laureato in Giurisprudenza ed è stato prima Ispettore Superiore della Polizia di Stato, poi Funzionario giudiziario presso il Tribunale di Salerno. “Daniel Dante e la Compagnia del Lumen Magico” è il suo primo romanzo fantasy, per cui l’autore ha scritto musiche originali reperibili su tutte le piattaforme digitali.

Passaggi di proprietà di Salvatore Enrico Anselmi

Tra le novità librarie c’è Passaggi di proprietà dello storico dell’arte, docente e scrittore Salvatore Enrico Anselmi (Linea edizioni, Padova 2021).

Dopo due anni dall’uscita di Exitus (GB Editoria, Roma 2019), che ha suscitato apprezzamenti di critica e pubblico, segnalato dalla Società Dante Alighieri e in concorso al Premio letterario Mastercard 2020, l’autore torna a dialogare con i lettori con questo nuovo romanzo che può essere considerato l’originale biografia di un dipinto.

Il tracciato narrativo del libro attraversa un ampio lasso cronologico, dalla genesi di un’opera pittorica, – un’Annunciazione eseguita nel primo Cinquecento da un giovane artista della Maniera, che ne costituisce il legante tenace – alle vicende che hanno come oggetto le peregrinazioni nel corso del tempo, per l’appunto i relativi passaggi di proprietà.

Gli avvenimenti pertengono a furti, recuperi, restauri, vendite. Ascese e cadute in disgrazia, affermazioni e contraddittorie negazioni delle stesse, ispirazione creativa e prosaica mercificazione, unità familiari e sociali al collasso, derive morali e gracilità dell’indole costituiscono il contesto nel quale operano tutti coloro che, a vario titolo, sono parte integrante o collaterale della narrazione: artisti, mecenati, collezionisti, eredi della famiglia aristocratica che commissiona l’opera e la conserva nella sua quadreria, restauratori, nuovi acquirenti, studiosi d’arte.

Lo sviluppo diacronico che scandisce la lunga “vita” dell’Annunciazione si conclude in un contesto futuribile nel quale le dinamiche sociali e la presenza umana rispondono a circostanze distopiche di ribaltamento.

Il romanzo, pertanto, è segnato da una sorprendente e inaspettata svolta che imprime un abbrivio destabilizzante. L’originalità di Passaggi di proprietà consiste anche nell’aprire margini di riflessione, quanto mai attuali, sul valore di civiltà del patrimonio artistico e sulla sua trasmissione alle generazioni future.

Indicativo, in tal senso, è l’incipit del romanzo, dove il protagonista parla di sé in prima persona e ravvisa il particolarissimo valore attribuito alla sua stessa esistenza.

Ho vissuto come un essere umano.

Ho avuto una nascita, un’esistenza e una morte. Qualcuno mi ha creato e qualcosa ha deciso per me. Accade così anche per l’uomo.

Un evento ineludibile, a un certo tratto del suo cammino, che l’uomo stesso non può stabilire se non dandosi la morte, decide affinché il percorso si interrompa.

Ho avuto una lunga storia, una lunga vita delle quali vado fiero, perché ogni luogo che mi ha ospitato, ogni persona che ho incontrato, ha osservato la mia pelle, i miei tratti, e ne è rimasto segnato, come di fronte a una rivelazione ha intrattenuto con me un rapporto che non lo ha restituito alla sua più comune giornata nella stessa condizione antecedente all’incontro.

Dalla lettura sistematica e sequenziale dei capitoli è possibile ricondurre a unità l’articolata e appassionante vicenda costituita da un prologo, da uno svolgimento e da un epilogo secondo eventi caratterizzati da corrispondenze, rivolgimenti e colpi di scena inattesi.

Il titolo di fatto pertiene, in ragione dei rapporti che intercorrono tra i personaggi, anche all’affermazione del presunto diritto, considerato tale da alcuni protagonisti, di imporre un marchio di proprietà, di ribadire un possesso sugli altri, tentando di indirizzarne gli esiti di vita.

Il contesto storico di riferimento costituisce lo scorcio, il profilo sociale sul quale si staglia l’azione di ogni capitolo. Al servizio dell’impostazione diacronica è stata scelta un’opzione stilistica di adeguamento della lingua e della forma al periodo nel quale si consuma l’azione interna alle diverse sezioni narrative, comunque nella coerenza complessiva che rimanda a un’iconografia scelta e tenuta costante. È stata compiuta pertanto una consapevole operazione meta-linguistica e meta-letteraria che costituisce uno dei collanti del testo.

Per ogni capitolo l’epilogo è repentino e rapido, e in questo senso, l’intento è stato quello di contemperare la tradizione novellistica con il ricorso all’atto conclusivo e fulmineo che caratterizza certa prosa del Novecento in Europa e in America. Forse le analogie più pressanti, in tal senso, riguardano John Cheever e Charles Bukowski autori di racconti. Il clima che qualifica Passaggi di proprietà, anche in considerazione di tali argomentazioni, coniuga per altro, prospettive variate, atmosfere liriche e introspettive, il cinismo ironico, partecipato o asettico, con una presa evidente di posizione dell’io narrante.

Il raggiungimento ultimo potrebbe essere dunque quello, pur nell’originalità, di raccontare una storia che si compone di storie, un romanzo di romanzi caratterizzato da moventi, echi e memorie che il lettore solido e curioso non stenta a riconoscere pur nel loro carattere inedito.

Qualche ulteriore dettaglio utile può essere ricavato dai titoli dei singoli capitoli che innescano una consequenziale trama di corrispondenze e di rimandi reciproci.

Passaggi di proprietà di Salvatore Enrico Anselmi

Passaggi di proprietà di Salvatore Enrico Anselmi

Salvatore Enrico Anselmi: biografia

Salvatore Enrico Anselmi, docente, storico e critico d’arte, ha collaborato con il Centro Studi sulla Cultura e l’Immagine di Roma (Atlante del Barocco in Italia, Roma 2014) e ha tenuto corsi di Storia dell’arte moderna presso alcuni atenei italiani. Ha pubblicato monografie dedicate alle vicende di committenza nobiliare di età moderna in area centro-italiana con particolare riguardo ai Giustiniani, ai Farnese, e ai Maidalchini-Pamphilj. Suoi contributi sono apparsi in riviste e atti di convegno.

Alle attività di ricerca affianca la scrittura con particolare dedizione per la narrativa d’introspezione. Il suo romanzo d’esordio, Exitus (Roma 2019), è stato segnalato dalla Società Dante Alighieri e inserito tra le opere in concorso al Premio Mastercard 2020.

Alcuni suoi racconti e testi poetici sono stati pubblicati in Rapsodia. A magazine of art and literature e in Critica Impura. Ha curato la rubrica “Marginalia” per Yawp: giornale di letterature e filosofie. Ha preso parte, tra l’altro, alle edizioni 2021 della Fiera Italiana dello Scrittore, alla rassegna Arte e Cultura nella città del Conclave e al Concorso Caffè letterario Moak attestandosi tra i vincitori.

Bruce Springsteen. The last man standing: il libro di Patrizia De Rossi

Bruce Springsteen non è soltanto un musicista, un cantante, un rocker: è soprattutto la personificazione dell’eroe americano, quello letterario e quello cinematografico, oltre che musicale.
Non c’è una singola canzone nel suo immenso repertorio che non racconti un pezzettino dell’American dream, anche quando è andato in frantumi o è stato calpestato, umiliato, vilipeso, tradito. Una delle qualità che rendono Bruce Springsteen assolutamente unico, infatti, è la coerenza, sia quella dei temi che affronta nelle sue canzoni sia quella tra il suo personaggio e il suo privato.

L’uomo e l’artista coincidono e non potrebbe esserci l’uno senza l’altro. Il Boss non sarebbe l’immenso artista che è se non ci fosse dentro il grandissimo uomo con tutte le sue fragilità e debolezze, che peraltro non ha mai nascosto.

Oggi Bruce è un’icona della musica e di tutta la cultura popolare americana e su questo si articolerà il libro: su come la sua musica, le sue canzoni e la sua personalità abbiano avuto un impatto determinante non solo negli Usa ma in tutto il mondo occidentale, Italia in primis.

Bruce Springsteen. The last man standing di Patrizia De Rossi

Bruce Springsteen. The last man standing di Patrizia De Rossi

Patrizia De Rossi: biografia

Patrizia De Rossi è nata a Roma, dove vive e lavora come giornalista, autrice e conduttrice di programmi
radiofonici.

Per Diarkos ha pubblicato Luciano Ligabue. Re Start (2020), in occasione dei trent’anni di carriera dell’artista emiliano, Patti Smith e Le leggende della Lazio (2021). In precedenza ha scritto Certe notti sogno Elvis (1995), Quante cose che non sai di me. Le sette anime di Ligabue (2011), Gianna Nannini. Fiore di Ninfea (2012) e Bruce Springsteen e le donne. She’s the one (2014). Dal 2006 è direttore responsabile di «Hitmania Magazine», periodico di musica, spettacolo e culture giovanili.

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