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L’ultimo sorriso di Sunder City è il romanzo d’esordio di Luke Arnold

L’ultimo sorriso di Sunder City è il primo libro di Luke Arnold, edito da Nua Edizioni il 10 settembre 2020. Il romanzo appartiene al genere fantasy con vaghe ispirazioni che richiamano il romanzo distopico in cui non mancano elementi che riportano al genere noir.

Protagonista de L’ultimo sorriso di Sunder City è Fetch Phillips, un investigatore dal passato misterioso.

Luke Arnold è conosciuto al grande pubblico italiano come attore e protagonista in Glitch ma è anche sceneggiatore, regista e scrittore.

L'ultimo sorriso di Sunder City : libro

Il romanzo d’esordio dell’attore australiano

L’ultimo sorriso di Sunder City di Luke Arnold

Sunder City in origine si chiamava Sunderia ed era un territorio inospitale senza popoli indigeni finché nel 4390 una banda di cacciatori di Draghi seguendo un balenio di fiamme all’orizzonte, pensando di avvicinarsi ad una preda, scoprirono una fossa di fuoco sotterraneo.

Sunder City cominciò la sua vita come una gigantesca fabbrica di proprietà dei suoi fondatori. Per i primi vent’anni, gli unici abitanti furono gli operai che passavano la giornata a fondere ferro, cuocere mattoni e scavare fondamenta.

Man mano che la città guadagnava stabilità, coloro che vedevano giungere al termine il loro contratto di impiego divennero più restii ad andarsene, quindi furono costruite case e negozi.

Alla fine, Sunder ebbe bisogno di una guida diversa da quella della fabbrica, perciò elesse il suo primo governatore: un muratore di nome Ranamak.

Ranamak era un Nano arrivato a Sunder per dare consigli sulla costruzione di edifici ma non era mai andato via. Era un uomo dotato di grande forza fisica, di esperienza e di affabilità. Una persona dai modi semplici ma che possedeva ampia conoscenza degli scavi nelle miniere e quindi tutti gli abitanti concordarono che fosse lui il leader perfetto.

Un giorno giunge Kingsley giunto nella città per diffondere poesie e idee ed era anche riuscito ad avvicinarsi al tavolo di Ranamak che, in breve tempo, lo aveva nominato Ministro delle Arti e del Teatro. Tutto questo fermento culturale ai cittadini di Sunder City non era gradito così un giorno decisero di assassinare entrambi.

Sunder City è un luogo abitato da umani e creature magiche e tra queste strade si aggira Fetch Phillips che, con il tempo si renderà conto di aver combattuto sempre dalla parte sbagliata. Per scoprire qual è questa parte non vi resta che leggere il libro!

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Luke Arnold: biografia dello scrittore

L’autore de L’ultimo sorriso di Sunder City nasce in Australia ed trascorre gli ultimi dieci anni viaggiando per il mondo, recitando ruoli come quello di Long John Silver nella serie tv vincitrice di tre Emmy, il ruolo di Michael Hutchence in Never Tears Us Apart, una miniserie dedicata agli INXS.

Quando non recita Luke Arnold fa lo sceneggiatore, il regista e lo scrittore oltre ad essere ambasciatore di Save the Children Australia.

Se siete incuriositi da romanzi ambientati in luoghi magici come quello di Sunder City vi consigliamo la lettura di Tettagna di Patrizia De Luca.

La foresta invisibile è il nuovo romanzo di Maria Elisabetta Giudici

La foresta invisibile è il nuovo romanzo di Maria Elisabetta Giudici pubblicato da Castelvecchi Editore all’interno della collana Tasti. Protagonista del libro è una preziosa collana nata da un ramo che è stato strappato via da una foresta sottomarina.

La collana è un prezioso dono d’amore di un pescatore siciliano alla sua donna che, dopo un viaggio di cento anni fatto in tutta Europa, giunge a Parigi. Giovanni è uno dei protagonisti de La foresta invisibile, è un uomo prigioniero delle sue indecisioni che si ritrova all’interno di un complotto.

Giovanni rimase qualche istante con il respiro sospeso e alzò gli occhi verso Shimon che l’osservava compiaciuto. Con un rapido gesto della mano, l’uomo scansò bracciali e spille e in silenzio estrasse dal fondo una collana di preziose sfere di corallo, tenute insieme da un sottile filo intrecciato.

Un cameo pendente e alle estremità due manine d’oro che si agganciavano tra loro, come in un’affettuosa stretta di mano, completavano quello splendido gioiello.

È il pezzo più economico che ho, anche se il corallo è purissimo e il cameo sembra uscito dalle mani di un artista. Non conosco la storia di questa collana né la provenienza ed è mia abitudine sbarazzarmi velocemente di oggetti di razza sconosciuta anche a costo di svenderli. Che io sappia  potrebbe essere portatrice di sventura o addirittura di morte… comunque devi avere un bel gruzzolo per portarla via, oppure possiamo fare un baratto.

La foresta invisibile

La foresta invisibile

La foresta invisibile: la trama

Intanto il 29 maggio del 1796 una corallina di tre fratelli stava procedendo lentamente nelle acque di Capo San Vito. Salvo, Alario e Pinuzzo Incandela tirarono una grande foresta di corallo dalle acque.

La grossa partita di corallo fu venduta ad un ricco corallaio Tano Giacalone, ericino di origine ma cittadino da anni di Torre del Greco.

Salvo si innamora di Immacolata Schiavone, una ragazza bruna e bellissima, fabbricava unguenti di bellezza per la pelle, sapone alle mandorle e polveri da trucco che vendeva alla prostitute del porto.

Tra i due nasce una forte passione che spinge Salvo a giurare amore eterno a Immacolata. Tornato a Torre del Greco il pescatore si reca dal corallaio Tano.

La piccola cassaforte di ferro si aprì con un giro di chiave. Tano ne estrasse un cofanetto di velluto rosso melograno.

Il filo di perle rosso aranciato che conteneva si chiudeva su se stesso con un fermaglio a forma di due manine d’oro.

Tano lo aveva reso ancor più prezioso con un pendente  di piccoli fiori di giglio dello stesso metallo. Vi aveva incastonato un magnifico cameo sfumato di arancione, con su inciso il profilo di Afrodite, stagliato su un panorama marino.

A causa di Rania, un’altra donna, Salvo lascia Immacolata gettandola nella disperazione più profonda. Quale sarà il ruolo della collana e del ruolo di Giovanni lo si potrà scoprire solo leggendo La foresta invisibile.

Contro Amazon: Jorge Carriòn scrive in difesa delle librerie e della lettura

Contro Amazon. Diciassette storie in difesa delle librerie, delle biblioteche e della lettura (2020 edito da e/o edizioni) è l’ultimo libro di Jorge Carriòn, scrittore e critico letterario spagnolo. Il libro si compone di storie, come si evince anche dal titolo, che rendono omaggio ad alcune delle librerie e biblioteche più affascinanti del mondo.

Jorge Carriòn scrive un manifesto, composto da sette punti principali, in cui spiega alcune ragioni fondamentali per cui bisognerebbe opporsi ad Amazon. Il grande e-commerce, attraverso i suoi prezzi concorrenziali e attraverso la possibilità di acquistare direttamente da casa, sta mettendo a dura prova le librerie, soprattutto quelle piccole che non sono franchising.

Questi spazi commerciali fanno fatica a restare aperti per varie ragioni: le persone leggono poco quindi già il fruitore dei loro prodotti si riduce ad un target limitato e di nicchia, si cerca di risparmiare e quindi si acquista su grandi piattaforme virtuali, come Amazon, che a differenza delle librerie fisiche hanno spese e consumi differenti che devono affrontare cui si somma un minimo guadagno perché il lavoro del libraio è un mestiere come gli altri.

Contro Amazon. Diciassette storie in difesa delle librerie, delle biblioteche e della lettura

Contro Amazon. Diciassette storie in difesa delle librerie, delle biblioteche e della lettura

Jorge Carriòn: i sette motivi per cui non bisogna acquistare libri su Amazon

Le motivazioni esposte da Jorge Carriòn nel libro Contro Amazon. Diciassette storie in difesa delle librerie, delle biblioteche e della lettura sono le seguenti:

  1. Perché non voglio essere complice di un’espropriazione simbolica
  2. Perché siamo tutti cyborg ma non robot
  3. Perché rifiuto l’ipocrisia
  4. Perché non voglio essere complice del neo-impero
  5. Perché non voglio che mi spiino mentre leggo
  6. Perché difendo la lentezza accelerata, la vicinanza relativa
  7. Perché non sono ingenuo

Contro Amazon. Diciassette storie in difesa delle librerie, delle biblioteche e della lettura è diventato un libro culto nel mondo dei librai, degli appassionati di lettura e dei bibliotecari perché Jorge Carriòn , visitando le librerie e i luoghi in cui il libro è considerato un bene fondamentale per l’umanità ha parlato con le persone sparse per il mondo, per conoscere i diversi punti di vista e le diverse difficoltà delle librerie, in particolar modo delle librerie indipendenti.

Contro Amazon. Diciassette storie in difesa delle librerie, delle biblioteche e della lettura di Jorge Carriòn

Contro Amazon. Diciassette storie in difesa delle librerie, delle biblioteche e della lettura di Jorge Carriòn

Stiamo perdendo il rapporto umano con il libraio

Oltre al fatto economico c’è un elemento importante che il lettore che compra online sta perdendo: il rapporto umano con il libraio.

Molte volte, quando si ha il libraio di fiducia, si entra nella libreria con la voglia di acquistare un romanzo o un libro, pur non avendo un’idea precisa di ciò che si vuole. Il libraio che ci conosce, in base ai nostri acquisti e ai discorsi che si intavolano, ha degli elementi per conoscerci umanamente e consigliarci nel modo giusto perché un libro non è un semplice oggetto ma ciascun volume è un pezzo di carta che racconta di storie o di mondi specifici, che in qualche modo in base alle nostre scelte rivelano anche qualcosa di noi.

Contro Amazon. Diciassette storie in difesa delle librerie, delle biblioteche e della lettura è un modo diverso e più critico per confrontarci e per conoscere realtà interessanti come quella di Alba Donati che potrebbero scomparire se continuiamo ad acquistare esclusivamente su Amazon.

Ferdinando Terlizzi ci racconta di Vittime Assassini Processi

Vittime Assassini Processi (2020) è l’ultimo libro, edito da Edizioni Eracle, di Ferdinando Terlizzi, scrittore e avvocato,

Il libro si compone di delitti che vengono analizzati con attenzione scrupolosa e meticolosa. La maggior parte dei delitti si sono svolti nel casertano dagli anni ’20 in poi.

Se si volesse riassumere Vitime Assassini Processi si potrebbe dire che il libro è un mix tra racconto e cronaca nera che trovano il giusto equilibrio all’interno di una narrazione che ci mostra uno spaccato umano non molto diverso dal nostro.

Vi riportiamo due racconti di omicidi presenti all’interno del libro di Ferdinando Terlizzi per farvi capire come si compone il libro e per mostravi come, a prescindere dagli anni e dalla società il mondo di oggi non è poi così diverso da quello di ieri.

Vittime Assassini Processi di Ferdinando Terlizzi

L’ultimo libro di Ferdinando Terlizzi

Vittime Assassini Processi di Ferdinando Terlizzi: Ingegnere casertano ucciso a Venezia con la compagna incinta.

Giustizia è fatta per l’ingegnere aerospaziale di Sant’Arpino, Biagio Jr Buonomo e la sua compagna originaria della Russia, Anasasiia Shakurova, entrambi trentenni- lei incinta- uccisi da un professore di inglese di Venezia, di 51 anni, Stefano Perale, condannato all’ergastolo gal Gup Roberta Marchiori nel corso di un’udienza con rito abbreviato che non gli ha risparmiato la massima pena chiesta dal pubblico ministero Giorgio Gava.

L’avvocato di parte civile, Raffaele Costanzo, del Foro di Santa Maria Capua Vetere si ritiene soddisfatto del risultato in quanto sono state accolte tutte le nostre richieste e perché la invocata infermità mentale dell’imputato era il frutto di una chiara simulazione dello stesso.

È evidente che nessuna pena e nessun risarcimento potrà mai realmente alleviare il dolore dei familiari di Biagio junior.

Penso al contegno sempre composto del padre Vito, della sorella Simona e del cognato Diego che non hanno mai chiesto vendetta ma solo giustizia per il loro amato Biagio junior.

Per la parte civile è stato impegnato anche l’avvocato Michele Maturi mentre a difendere Perale c’erano gli avvocati Matteo Lazzaro e Nicoletta Bortoluzzi.

Da questo racconto appena riportato emerge la storia di un delitto efferato e ci porta anche a riflettere sulla differenza sostanziale tra vendetta e giustizia. La prima (la vendetta) è frutto di un sentimento di rabbia e se vogliamo atavico perché simile alla legge del taglione per cui ci si sente sollevati solo in un’azione che sia feroce e intensa come quella subìta.

La seconda (la giustizia) è capace invece di infliggere un’azione parimenti intensa ma seguendo un filone altro: quello del raziocinio e del rispetto dell’essere umano.

Ferdinando Terlizzi

L’avvocato durante un’intervista

Vittime Assassini Processi di Ferdinando Terlizzi: omicidio a sfondo passionale ad Aversa, uccide il rivale in amore.

Quello che vi stiamo per riportare è un omicidio che ci ricorda quello di Maria Paola Gaglione di 22 anni uccisa dal fratello  Michele Antonio Gaglione perché non accettava che la sorella avesse una relazione con il compagno perché transgender.

Lui, la trans e l’altro. Un triangolo amoroso che si è risolto con l’omicidio del rivale. Ciro guarente, militare della Marina, declassato poi a dipendente civile, ha confessato di aver ucciso Vincenzo Ruggiero, 25 anni, sparito il 7 luglio da Aversa. Tutto nasce dalla scomparsa di Ruggiero, 25enne di Parete, attivista gay molto conosciuto nella comunità LGBT  campana, commesso in un accorsato negozio del Centro Commerciale Campania.

L’ex militare lo ha ucciso a casa sua, ad Aversa, durante un litigio nato dalla gelosia per lo stretto rapporto di amicizia della vittima con la trans Heven Grimaldi – legata all’indagato – poi ne ha nascosto il corpo. Gli inquirenti hanno, così, cominciato a insospettirsi; hanno poi scoperto che uno studio privato, situato di fronte casa della vittima, ad Aversa, aveva la telecamera puntata proprio verso l’ingresso dell’abitazione del giovane e hanno passato al setaccio le immagini della serata del 7 luglio: gli occhi elettronici avevano catturato tutto.

Dalla registrazione emerge una sequenza inquietante: si scorge il 35enne, poi reo confesso del delitto, mentre si infila nel portone dell’abitazione della vittima, poi l’arrivo di quest’ultimo.

Il cadavere del povero giovane è stato poi trovato fatto a pezzi e murato a Ponticelli.

Il caso giudiziariamente è ancora aperto.

Per scoprire qualche altra curiosità sul libro Vittime Assassini Processi non vi resta che guardare l’intervista di Ferdinando Terlizzi in home!

Io ero di Nick Fibonacci un romanzo autobiografico su una vita fatta di eccessi

Io ero è il titolo del romanzo di Nick Fibonacci, un nome fittizio, protagonista del romanzo. Il libro è stato scritto a quattro mani insieme alla giornalista Lorenza Giuliani che ha aiutato lo scrittore a riscrivere e ricomporre i pezzi di una vita fatta di eccessi e di tossicodipendenza. Io ero è un libro pubblicato da Mondadori, uscito nelle librerie il 29 settembre 2020.

Siamo a metà degli anni ’80 e ci troviamo in Emilia Romagna. A vent’anni Nick Fibonacci incontra l’estasi artificiale, un ascensore sociale come lui stesso lo definisce perché gli spalanca un mondo diverso da quello in cui è abituato a vivere lui.

Presto si ritrova a importare dall’Olanda enormi quantitativi di droga, con cui rifornisce amici, sconosciuti, tossici navigati e dolenti sognatori sprovveduti, ma pian piano anche nuove e vecchie celebrità dello starsystem, famosi sportivi, e altri clienti insospettabili.

Improvvisatosi narcotrafficante, escogita una serie di affari che gli fruttano fiumi di denaro, prontamente dissolti in viaggi, donne, alberghi di lusso, begli abiti e feste sfavillanti, eccessi e tante polveri da sniffare. Convinto che la sua stella non tramonterà mai, Nick continua a sfrecciare nei giorni a fari spenti – senza mai, pentirsi della sua dipendenza, nemmeno quando il suo castello inizia a riempirsi di spifferi e crepe, e poi a crollare, trascinandosi dietro tutto: i soldi, gli amici, persino l’Amore. Perché se Nick si volta indietro, l’unico pensiero rimane:” È stato uno sballo pazzesco”.

Io ero: recensione

Io ero di Nick Fibonacci

Io ero: la trama

Nick Fibonacci si definisce un turista della vita, della droga, dei sentimenti. Sempre pronto a partire ma con la consapevolezza e la voglia di tornare. Lui nella vita non ha mai avuto passioni ma è stato attraversato da diverse ossessioni.

Ero affamato di quell’onnipotenza data dall’abitudine a surfare sulle onde del tuo destino senza mai avere paura che il vento cambi. E lui, paradossalmente, non cambia proprio perché tu non l’hai previsto.

Ho trascorso anni a praticare l’arte della leggerezza e della superbia, riuscendo a bilanciare entrambe egregiamente: la prima mi impediva di dare un nome e un peso a quello che facevo, la seconda mi convinceva che, se non io, chi mai avrebbe potuto vivere come volevo vivere?

Io ero ci porta nel mondo della fine degli anni ’70 gli stessi di Andrea Pazienza che viveva la stessa Bologna di Nick Fibonacci, una città fatta di libertà, di eccessi e di fughe artificiali che in qualche modo servivano ad alleggerire le anime più sensibili che rifiutavano il mondo in cui vivevano, creandosene uno proprio.

Nick Fibobacci riesce a catturare e catapultare il lettore nel suo mondo che è stato la sua vita, fatto di eccessi e di puro azzardo. La sua vita è stata una continua fuga e corsa verso una felicità che si è rivelata tutt’altro che lieta e leggera perché la sua unica fortuna è stata quella di uscirne vivo.

Se siete amanti di romanzi autobiografici e di storie vissute in modo non convenzionale Franco Toro: l’uomo più bello del mondo di Dario Neron potrebbe essere un altro spunto di lettura che riguarda il mondo degli escort.

Tettagna: il romanzo di esordio di Patrizia De Luca

Tettagna è il titolo del romanzo d’esordio di Patrizia De Luca, edito da edizioni e/o, che uscirà il prossimo ottobre nelle librerie.

Il romanzo è una favola nera che capovolge le regole della nostra realtà perché all’interno delle pagine di Tettagna è la vita dei maschi ad essere minacciata dalla forza del corpo delle donne.

Tettagna di Patrizia De Luca

Tettagna di Patrizia De Luca

Tettagna: la trama

Tettiano è un paese che si trova nei pressi di Napoli, sotto la collina di Tettagna. Le donne che sono nate in questo piccolo paese di collina nascondono un segreto: il loro seno ha il potere di stregare qualsiasi uomo ma anche di ucciderlo.

Una volta che un uomo riesce a vedere il seno di una tettianese resta legato a quella donna per sempre e se un giorno, malauguratamente quella donna smette di amarlo, questi muore all’istante.

Quindi le donne di Tettagna ricorrono al potere di erbe e spezie  della collina per riuscire a preservare il loro matrimonio, tramandando il loro segreto alle figlie perché le tettianesi possono avere un solo bambino e di sesso femminile.

Il romanzo di Patrizia De Luca è una sorta di favola nera che capovolge le dinamiche del mondo reale e sovverte la differenza di genere poiché ad essere fragili non sono le donne bensì gli uomini.

Protagoniste delle pagine di Tettagna sono tre donne, appartenenti a differenti generazioni, ciascuna di loro cerca di confrontarsi con le altre, cercando di sopravvivere ai sensi di colpa. Dalle tre protagoniste emerge il senso profondo che hanno l’amicizia e la solidarietà femminile, aspetti importanti e che molte donne dovrebbero coltivare maggiormente nei confronti delle proprie simili.

All’interno delle pagine del romanzo emergono anche problematiche sul rapporto madre e figlia dove spesso vige la paura delle seconde di assomigliare alle prime o del desiderio materno di realizzare attraverso le figlie la vita che non sono state in grado di vivere.

Franco Toro: l’uomo più bello del mondo è il nuovo romanzo di Dario Neron

Dario Neron, dopo Doctor Reset (2017) pubblicato da Il Camaleonte edizioni, pubblica Franco Toro: l’uomo più bello del mondo (2020) edito da Castelvecchi editori e già presente nelle librerie da luglio.

Il protagonista del romanzo, come possiamo già dal titolo è Franco Toro, un ragazzo che di professione è un callboy, un accompagnatore e intrattenitore maschile. Lui è un ragazzo di ventotto anni che si è ritrovato a svolgere questo lavoro quasi per caso.

Il mio nome è Franco Toro, ho ventotto anni e sono una puttana.

Ora, qui, adesso. O meglio: un puttano. Si potrebbe usare un termine socialmente più accettabile, ma meno descrittivo, come escort, accompagnatore, intrattenitore oppure prostituta. Indipendentemente dal termine, rimane il fatto che vendo il mio corpo: a volte tutto quanto, a volte solo una parte.

Non sono stato trattato male dai miei genitori, preti e maestri non hanno abusato di me, di amici ne avevo né tanti né pochi. Non sono stato preso in giro in cortile, non ero più sfigato di qualunque altro mio coetaneo.

Dario Neron: libro

Dario Neron

Franco Toro: chi è il protagonista del libro di Dario Neron

Ecco come ci viene presentato il protagonista da Dario Neron:

Certo, questo non era quanto avevo immaginato per la mia vita ideale. Mi trovavo, con i miei ventotto anni, in quella fase della vita dove si crede di aver capito tutto ed ero dunque sempre triste per la convinzione  di non avere più nulla da scoprire.

Allo stesso tempo, mi rendevo conto di non capire un cazzo e dunque mi intristivo del fatto che poco prima ero arrivato a sentirmi speciale. Insomma, sapevo di viaggiare contromano, ma non avevo l’interesse, l’ambizione, forse nemmeno la voglia di cambiare corsia.

Aspettavo una parete di cemento, un cinque assi, qualcosa di grosso. E quando l’avrei visto, avrei accelerato.

In passato avevo avuto degli obiettivi ben diversi, come ad esempio quello di diventare un astronauta, un poliziotto o un grande della pallacanestro. Costruire una casa. E invece, per forza maggiore, per noia o per avere una sensazione di indipendenza, forse anche per essere stato un panchinaro ai tempi, mi ero messo a darlo via per soldi.

Franco Toro: l’uomo più bello del mondo non è un romanzo che vuole raccontare la storia erotica o le gesta sessuali del protagonista. L’aspetto su cui si sofferma Dario Neron è un altro: quello sociale basato sul narcisismo, sulla presenza eccessiva sui social e sull’egocentrismo di una gioventù che vive nell’incertezza di un futuro che è più cupo che mai.

Il protagonista del romanzo non vive con leggerezza il proprio lavoro ma con un velo di rassegnazione e il suo egocentrismo, alimentato a dismisura anche dal suo lavoro, non è nient’altro che uno scudo che il ragazzo indossa per poter far fronte alle pretese di una società tritacarne, in cui l’individuo non ha più un peso o un valore se non quello del mercato.

Escort maschili e femminili: le aspettative dei clienti spiegate nel romanzo

Dario Neron si sofferma sulle differenze di genere e le aspettative da parte dei clienti: la società e i fruitori di questi servizi hanno aspettative diverse a seconda del proprio genere. Da una escort, ad esempio, ci si aspetta partecipazione verbale durante cene o eventi pubblici mentre nel caso di Franco Toro, e quindi dagli escort, ci si aspetta semplicemente il massimo della cura e della prestanza fisica accompagnati da un profondo silenzio perché il loro pensiero o la loro parola non rientra nel gioco dell’accompagnatore.

Attraverso alcuni spunti di riflessione, come quello che vi riportiamo, possiamo capire che per molti aspetti le donne emancipate possono essere più discriminanti degli uomini maschilisti.

Accompagnare impresarie, artiste o alte dirigenti a pranzi di gala o lavoro era tra i primi impieghi della giornata e raramente durava più di alcune ore, concludendosi solitamente con una stretta di mano, più che con una spruzzata. Al contrario delle mie colleghe appartenenti al gentil sesso, le quali dovevano impegnarsi per partecipare  alle discussioni, io venivo pagato per stare zitto e fare una figura di gradevole aspetto.

Da un uomo che investe molto tempo nella cura del proprio corpo, non ci si aspettano grandi cose e quindi ero, per così dire, diventato vittima del mio aspetto.

Franco Toro: l’uomo più bello del mondo oltre a dare uno spaccato sulla pochezza sociale dei nostri giorni ci porta a riflettere sul mondo maschile e femminile, visto con cinico disincanto dal protagonista del romanzo, che classifica sia le donne che gli uomini in particolari e precise categorie.

Dario Neron

Dario Neron

Dario Neron: biografia

Dario Neron nasce a Locarno nel 1987, figlio dei postumi della catastrofe di Chernobyl. Dal 2016 inizia a scrivere e a vincere diversi premi letterari:

  •  Nel 2016  Premio Inedito vince il primo posto nella sezione narrativa.
  • Nel 2017  pubblica il suo primo romanzo Doctor reset.
  • Nel 2018 arriva a terzo posto per il Premio nazionale di poesia e narrativa Alda Merini.
  • Nel 2018 vince il primo posto nella sezione narrativa Contropremio Carver.

Chiara Moscardelli ritorna nelle librerie con un nuovo romanzo

Chiara Moscardelli, dopo il romanzo Volevo essere una vedova (2019), ritorna nelle librerie con un nuovo romanzo: Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli.

Protagonista del romanzo è Teresa Papavero, figlia di un noto professore di criminologia, che vive nel piccolo comune di Strangolagalli e sta vivendo un momento d’oro della sua vita. La donna, infatti, è riuscita a risolvere brillantemente il caso dell’omicidio di Paolo Barbieri e la scomparsa di Monica Tonelli, diventando una presenza fissa Dove sei?, una trasmissione televisiva di cronaca.

Intanto Strangolagalli è diventato meta turistica da parte di  curiosi che vogliono visitare il piccolo paese e da ciò scaturisce la necessità di ampliare del B&B Papaveri e Capperi, ribatezzato Le combattenti.

Durante i lavori di ampliamento e ristrutturazione del locale in cui partecipa attivamente anche Teresa Papavero si scopre un cadavere all’interno del muro.

La comunità di Strangolagalli non riesce a spiegarsi il perché di quel cadavere e basta poco per scatenare il caos in quella che, fino a qualche ora prima, era una tranquilla cittadina.

Dopo il ritrovamento del corpo, ma soprattutto dopo che il medico aveva preso la decisione, molto sofferta andava detto,  di occuparsi dello scheletro anziché del povero Pasquale, l’edificio in ristrutturazione era stato preso d’assalto da tutti gli abitanti di Strangolagalli.

Tranne che da Don Guarino, noto ipocondriaco, rimasto chiuso in canonica terrorizzato dall’idea di poter essere contagiato da un cadavere.

Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli: di Chiara Moscardelli

L’ultimo romanzo di Chiara Moscardelli

Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli: il romanzo

Teresa Papavero sente la responsabilità di risolvere questo caso ed è pronta a scoprire il volto dell’assassino, decidendo di affiancare nelle indagini il medico legale che si occupa del caso: Maurizio Tancredi.

Il medico però non nutre una grande simpatia per la donna che intanto inizia fantasticare, credendo di trovarsi di fronte un cold case perché da tempo non vede più in giro Serra, il fascinoso poliziotto che l’ha sedotta e abbandonata. Il cadevere potrebbe essere quello del suo spasimante sparito misteriosamente? Chi avrebbe voluto vederlo morto? La sua morte potrebbe essere collegata a qualcuno che per qualche ragione nutre un profondo odio nei confronti di Teresa?

Chiara Moscardelli con questo romanzo cambia nettamente il mood cui i suoi lettori sono abituati, l’ironia non manca ed è il tratto distintivo della sua lettura. Il lettore questa volta non viene condotto all’interno del complesso e intricato mondo femminile ma in un romanzo noir sui generis perché ad animare la lettura non è la suspense tipica di questo genere o non è solo questa che incuriosisce.

Per scoprirlo bisognerà aspettare il 30 settembre, la data di uscita prevista per Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagallo nelle librerie!

Lacci il romanzo di Domenico Starnone diventa un film

Lacci (2014) è un romanzo di Domenico Starnone, un racconto spietato di un matrimonio che prima vacilla e poi si spezza e che, nonostante tutto, anche quando tutto ha seguito il suo corso le ferite continuano ad esserci e a fare male.

Il romanzo dello scrittore è un inno al dolore che segue le stagioni della vita di ciascun protagonista del libro. Lo scrittore apre il libro, presentando la voce e i ricordi di Vanda, la moglie di Aldo, che racconta l’inizio del tradimento, composto da dettagli che a lei non sfuggono ma che fatica a credere che siano reali.

All’epoca mi sono detta che non facevi niente di male: la ragazza era bella, agli occhi non si può comandare, presto o tardi uno sguardo scappa. Ma ho sofferto molto, specialmente quando hai cominciat a offrirti di lavare i patti, cosa che non succedeva mai. Scattavi verso i lavandini appena lei si avviava e tornavi quando lei tornava. Credi che io sia cieca, che sia insensibile, che non me ne sarei accorta?

Mi dicevo: calma, non significa niente. Perché mi pareva inconcepibile che potesse piacere un’altra, ero convinta che se ti ero piaciuta una volta ti sarei piaciuta sempre.

Credevo che i sentimenti veri non cambiassero, specialmente quando si è sposati. Può succedere, mi dicevo, ma solo alle persone superficiali, e lui non lo è.

Lacci è un libro che percorre una vita intera che, nelle sue pagine, è in grado di raccontare una storia d’amore, dei sogni, dei tasselli costruttivi che poi, all’improvviso, si sgretolano come un castello di sabbia diventando nulla.

Cosa resta di una vita non andata per come ci aspettava? Per i protagonisti del libro, diventati ormai vecchi, si risolve tutto con un bilancio amaro della propria vita.

Lacci di Domenico Starnone

Lacci di Domenico Starnone

Lacci diventa un film di Daniele Lucchetti

Daniele Lucchetti decide di trasporre in immagini le parole di Domenico Starnone, facendo diventare Lacci un film che verrà proiettato, fuori concorso, alla 77esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Daniele Lucchetti afferma:

Oggi abbiamo una consapevolezza in più: i film, le serie, i romanzi, sono indispensabili nelle nostre vite. Con Lacci sono onorato di aprire le danze del primo grande festival di un tempo imprevisto.

Lacci uscirà nelle sale cinematografiche italiane il prossimo 1mo ottobre. Nel cast: Silvio Orlando, Giovanna Mezzogiorno, Alba Rohrwacher, Laura Morante, Linda Caridi e Luigi Lo Cascio.

Andrà tutto bene di Leo Ortolani: il racconto ironico del nostro lockdown

Andrà tutto bene è il titolo del libro illustrato di Leo Ortolani, noto fumettista italiano. Già dalla scelta del titolo capiamo il mood delle strisce del fumettista, che ha scelto di utilizzare la frase più abusata degli scorsi mesi che, chiunque, ripeteva come un mantra.

Il fumetto nasce dalla voglia di esorcizzare, attraverso l’ironia, un periodo pandemico caratterizzato da: paura, incertezza, autocertificazioni che cambiavano dalla sera alla mattina e in cui siamo stati martellati costantemente dalle dirette video di tutti i politici.

Siamo stati obbligati a consumare il perimetro delle nostre abitazioni, perdendo spesso il senso della realtà e dello scorrere del tempo, scandito, senza possibilità di scelta.  da nuove abitudini costrette e costruite per “far passare in qualche modo la giornata”.

Se non avessimo vissuto anche noi tutto questo il libro illustrato sembrerebbe un fantasy surreale creato da una fervida fantasia.

Andrà tutto bene è una cronaca illustrata che non solo fà sorridere ma mostra le falle e la confusione che anima e muove questo Paese. Il modo migliore per esorcizzare è quello di guardare a vicende traumatiche, spostando la visuale da un punto di vista leggero o semplicemente diverso da quello decodificato da noi.

Andrà tutto bene di Leo Ortolani

Andrà tutto bene di Leo Ortolani

Leo Ortolani: chi è?

Leonardo Ortolani nasce a Pisa nel 1967 ma ben presto si trasferisce a Parma dove consegue la laurea in Geogolia.

Nel 1971 relizza la sua prima storia a fumetti che ha come protagonisti Zio Paperone e Paperino.

Nel 1975 nascono i suoi primi personaggi: Lello e Giappi. La notorietà arriva nel 1989 quando partecipa a un concorso per autori esordienti. Al concorso presenta due storie illustrate in cui c’è Rat-Man che vince oltre al concorso anche il Premio Spot come migliore sceneggiatura.

Leo Ortolani

Leo Ortolani

Da qui si afferma nel mondo dei fumetti e Rat-Man nel 1996 viene pubblicato su un trimestrale della Marvel.

Nel 2011 pubblica il suo primo libro Due figlie e altri animali feroci, che racconta della sua esperienza personale nel mondo dell’adozione.

Andrà tutto bene uscirà nelle librerie italiane il prossimo 23 luglio.

Se siete amanti del genere graphic novel che affronta temi attuali vi consigliamo anche Lockdown Heroes di Milo Manara!

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