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L’intelligenza artificiale prenderà il nostro posto? di Shelly Fann

Negli ultimi sessant’anni abbiamo assistito ad una crescita sorprendente nel campo dell’intelligenza artificiale: dai social media a Netflix, l’Ia si è già infiltrata nella nostra vita quotidiana, mentre le auto senza conducente e i robot umanoidi stanno iniziando a stravolgere il modo in cui interagiamo con il nostro mondo.

Siamo alle soglie di una realtà dominata dall’Ia.

Chi garantirà l’etica in questo campo in espansione? Gli umani non saranno più necessari e saranno sostituiti dall’Ia? 

Questo saggio rigoroso e inquietante, pieno di immagini sorprendenti e estremamente attuali valuta se l’Ia può trasformare in meglio la società e l’umanità, o se, al contrario, le sue enormi possibilità porteranno a un futuro distopico del nostro pianeta controllato dall’Ia.

Il nuovo titolo della collana The big idea innovativa, divulgativa ed efficace per approfondire i temi più importanti del mondo contemporaneo e che hanno più risonanza nelle nostre vite. L’approccio visivo unico e il testo multilivello rendono semplici da capire anche i concetti più complessi, in modo da offrirci tutti gli strumenti necessari per partecipare in prima persona a questi dibattiti.

L'intelligenza artificiale prenderà il nostro posto? di Shelly Fann

Shelly Fan: biografia

Shelly Fan è una neuroscienziata presso l’Università della California, a San Francisco.

Lavora come redattrice e collaboratrice del portale online Singularity Hub che cerca di raccontare il progresso tecnologico e gestisce anche il pluripremiato blog scientifico NeuroFantastic.

Ariano Book Festival: è tutto pronto per la prima edizione!

È tutto pronto per la prima edizione dell’Ariano Book Festival che si svolgerà dal 9 al 10 agosto 2022 ad Ariano tra filastrocche, filosofia, poesia e musica nella Villa Comunale e le presentazioni di libri al Castello Normanno.

In primo piano la musica e il jazz degli E.VERSI il 9 agosto e il reading finale con i poeti nel ricordo di Parzanese, Pasolini e Domenico Carrara il giorno 10 agosto.

Presentazioni, Performance, Poesia, questo in sintesi il contenuto della 2 giorni di eventi nella Villa Comunale di Ariano Irpino e al Castello Normanno, per la prima edizione dell’Ariano Book Festival, voluto dall’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino, in collaborazione della Delta 3 Edizioni di Silvio Sallicandro con la partecipazione del “Forum dei Giovani di Ariano Irpino, del “Panathlon International” Area IX Campania Club di Ariano Irpino, dell’Associazione “Il Vizio di Leggere”, “Raffaella Libri: Un mondo a colori”, dell’Associazione “CulturAttiva/Il Mondo in una Favola” e del BAR Villa.

Il ricco calendario si apre con un primo incontro dedicato ai bambini e al loro mondo. Il 9 agosto alle ore 17:30, Favoleggiando presenta “Il Gattino ha perso un dente e altre filastrocche” di Angelo Giarnese, con la partecipazione dell’Assessore alla Cultura del Comune di Ariano Irpino Lucia Monaco, Silvio Sallicandro e Raffaella Zecchino, nonché la rappresentazione scenica del Gruppo Teatrale “La Fermata”.

Il giorno 10 agosto, sempre alle ore 17,30, invece, ci sarà un incontro dedicato alla filosofia, Filosofando, con la presentazione del libro “Storie del tempo liberato – Scritti sparsi sulla scuola e altri amori” di Amerigo Ciervo, con la partecipazione di Lucia Monaco (ass. cult.), Nicola Sguera e del gruppo musicale Mousikè Tèckne.

Le presentazioni serali saranno al Castello Normanno con Libri al Castello (libri in quota). Il giorno 9 agosto alle ore 20,30, Pasquale Gallicchio presenta il suo romanzo: “Il custode di Catalonga”, interverranno Lucia Monaco (ass. cult.), Paola Pepino, Raffaella Maiullo, Maria Corlito e Silvio Sallicandro. Mentre il 10 agosto, alle ore 20.00 Angelo Ferrante presenta “Christianus sum – Il declino del mondo pagano e l’irresistibile ascesa del cristianesimo”, interverranno: il sindaco di Ariano Irpino Enrico Franza, S.E. Mons. Sergio Melillo, Lucia Monaco (ass. cult.), Paola Pepino, Lucia Scrima e Silvio Sallicandro, oltre alla partecipazione del Duo di musica classica composto da Graziella Di Grezia al pianoforte e Silvano Maria Fusco al violoncello.

Ariano Book Festival

Ariano Book Festival

La poesia è l’altra grande protagonista di questa edizione, con Vivi il verde: “le strade della poesia”, un’idea del curatore artistico Domenico Cipriano, presentata la prima volta nel lontano 2004 e qui riproposta, che vede l’esposizione di poesie di autori contemporanei nella Villa Comunale durante i due giorni della manifestazione.

Ma non mancherà anche la poesia performata, possibilmente gustando un piacevole aperitivo. L’Aperipoesia di martedì 9 agosto si terrà alle ore 19,00 con la formazione “E.Versi” del poeta Domenico Cipriano e dei musicisti Carmine Cataldo alla tromba e Fabio Lauria alle tastiere e all’elettronica, che propone un reading-concerto in stile jazz-poetry.

Mercoledì 10, invece, troviamo 2 reading particolarmente intensi, con i numerosi poeti presenti che si alterneranno nelle letture. Alle delle ore 19,00 un nuovo appuntamento di Aperipoesia, i poeti saranno accompagnati dagli intermezzi dei Mousikè Tèchne. Poi, il gran finale alle ore 21.00, con le letture dei poeti davanti alla statua di Pietro Paolo Parzanese: Poesia e… desiderio, con una introduzione di Cosimo Caputo e gli omaggi allo stesso Parzanese, il poeta arianese, ai 170 anni dalla sua scomparsa, nonché a Pier Paolo Pasolini, ai 100 anni dalla nascita, e al compianto Domenico Carrara, il giovane poeta di Grottaminarda. Questi tutti i poeti che saranno presenti: Carmine Sarno, Maria Barrasso, Giuseppe Iuliano, Tullio Faia, Antonio Oliva, Angela Toglia, Graziella Di Grezia, Nicola Sguera, Paola Di Toro, Marika Luparella, Angelo Giarnese, Francesco Teselli, Agostina Spagnuolo, Gerardo Genovese, Luca Di Gianni, Antonio Vittorio Guarino, Francesco Di Sibio, Gerardo Iandoli, Antonietta Gnerre, Claudia Iandolo, Laura Serluca, Fran Allen Zimmerman (Francesca De Michele), Imperatrice Bruno, Vera Mocella, Emanuela Sica, Gaetano Calabrese, Antonella La Frazia, Stefania Aurigemma.

Hollywood Stardom di Paul McDonald

Il commercio simbolico della fama nel cinema hollywoodiano.

Integrando abilmente gli studi relativi alle star con quelli relativi all’industria cinematografica, Hollywood Stardom svela il legame indissolubile tra cultura e commercio nel concetto contemporaneo di stardom cinematografica.

Lo studioso di cinema Paul McDonald esamina lo stardom nell’industria cinematografica moderna, attraverso le carriere delle star di maggior prestigio o successo: George Clooney, Mel Gibson, Tom Cruise e Daniel Dey-Lewis, Tom Hanks, Will Smith e Julia Roberts.

Le star sono intese come brand.

Costruito con precisione accademica, Hollywood Stardom offre un importante contributo agli studi cinematografici contemporanei e rappresenta il ruolo mutevole dello stardom nella moderna industria cinematografica hollywoodiana.

A cura di Andrea Minuz.

Prefazione di Giacomo Manzoli.

Hollywood Stardom di Paul McDonald

Paul McDonald: biografia

Paul McDonald è professore di Cultural and Creative Industries presso il Dipartimento di Culture, Media and Creative Industries di King’s College di Londra.

Prima di intraprendere la carriera universitaria, Paul ha fatto pratica come attore professionista alla Royal Academy e ha lavorato in diverse aree dell’industria dei media, compresi la produzione di film di animazione, proiezione cinematografica, studi di fotografia ed editoria.

Le sue principali pubblicazioni: World Film Distribution (1999); Video and Dvd Industries (2007); co-curatore di The Contemporary Hollywood Film Industry (2008); Hollywood Stardom (2013) e co-autore di Hollywood and the Law (2015).

Andrea Minuz: biografia

Insegna Storia del cinema presso l’Università «Sapienza» di Roma.

Ha scritto e curato numerosi volumi, tra cui La Shoah e la cultura visuale. Cinema, memoria, spazio pubblico (2010); L’invenzione del Luogo. Spazi dell’immaginario cinematografico (2011); Viaggio al termine dell’Italia. Fellini politico (2012), tradotto in inglese nel 2015 per Berghahn Books (Political Fellini. Journey to the end of Italy).

È membro del comitato scientifico della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro e scrive di media e televisione per il quotidiano «Il Foglio».

Tutto quello che per poco non è successo di Don Robertson

Con Tutto quello che per poco non è successo, Don Robertson conclude una delle più divertenti e commoventi trilogie della letteratura americana, fatta di personaggi memorabili, strazianti riflessioni sulla vita e sul coraggio di viverla fino in fondo.

Tutto quello che per poco non è successo: trama

Morris Bird III, di nuovo lui! Ora ha diciassette anni e ha una ragazza di cui è innamorato, Julie (la protagonista dell’omonimo libro di Robertson, Julie). Certo, la pelle di Morris ha uno strano colorito e, certo, ogni tanto si sente affaticato. Ma sta per giocare titolare nella squadra di basket della scuola e sa percorrere le scale mobili dei grandi magazzini al contrario e tutto nella sua vita sembra scorrere per il verso giusto. O quasi.

La relazione con il padre, famoso presentatore radiofonico e televisivo, è complicata, per esempio. E c’è la guerra di Corea perché è il 1952. E tutto ciò pende sulla sua testa come una spada di Damocle. E poi c’è quella cosa che non è ancora successa con Julie ma presto, molto presto, succederà. O almeno Morris Bird III ci spera. Perché tutte le cose migliori della vita sono sempre quelle che sono quasi sul punto di succedere.

E poi ecco che, all’improvviso, arriva la palla curva che non si sarebbe mai aspettato, tutto cambia dall’oggi al domani e a Morris Bird III non resta che fare la sola cosa possibile. Diventare uomo. Imparare il decoro. La grazia. L’amore.

Uno dei suoi libri di maggior successo da cui è stato anche tratto un film per la televisione americana.

Tutto quello che per poco non è successo di Don Robertson

Don Robertson: biografia

Don Robertson (Cleveland, 1929-1989) è stato autore di diciotto libri e ha goduto a lungo di un grande successo negli Stati Uniti. All’attività di scrittore, per la quale ricevette il Putnam Award e il Cleveland Arts Prize for Literature, ha sempre affiancato il lavoro di giornalista. Con il tempo si è allontanato dall’ambiente letterario, anche a causa di gravi problemi di salute, fino a venirne dimenticato.

Nutrimenti ha iniziato la riscoperta della sua opera pubblicando L’uomo autentico (2016), con l’introduzione di Stephen King, a cui sono seguiti L’ultima stagione (2017), Paradise Falls. Il paradiso (2018) e Paradise Falls. L’inferno (2019), Julie (2019). Il più grande spettacolo del mondo (2020), La somma e il totale di questo preciso momento (2021) e Tutto quello che poco non è successo compongono la trilogia.

La cronologia dell’acqua di Lidia Yuknavitch

Il nuoto, il corpo che si perde e si ritrova nell’acqua, e la letteratura, il desiderio di scrivere senza compromessi, sono le uniche due certezze di Lidia.

La cronologia dell’acqua è così la storia di una vita che “non segue alcun ordine.

La cronologia dell'acqua di Lidia Yuknavitch

La cronologia dell’acqua di Lidia Yuknavitch

Gli avvenimenti non rispondono al rapporto di causa ed effetto come vorremmo. È tutta una serie di frammenti e ripetizioni e trame, perché “questo condividono il linguaggio e l’acqua”.

Tutto scorre, nelle parole come nelle corsie di una piscina, in questo romanzo che rinnova radicalmente la tradizione del memoir, raccontando senza ipocrisie il genere, la sessualità, l’abuso, l’elaborazione del lutto, il superamento della sofferenza.

Il giorno in cui mia figlia nacque morta, dopo aver stretto il futuro rosa dalle labbra di bocciolo tra le mie braccia tremanti, tenera inanimata, e aver ricoperto di baci e lacrime il suo volto, dopo che ebbero passato la mia defunta bambina a mia sorella che la baciò, poi al mio primo marito che la baciò, poi a mia madre che non sopportò di tenerla, dopo che l’ebbero portata fuori dalla mia stanza d’ospedale, minuscola cosetta inanimata in fasce, l’infermiera mi diede dei tranquillanti e una saponetta e una spugna. Mi accompagnò in una doccia speciale.

Lidia cresce con un padre violento e una madre incapace di proteggerla, in una famiglia che la condizionerà anche quando, proprio grazie a una borsa di studio per il nuoto, riuscirà ad allontanarsi. Colpita da una perdita straziante, si trova a fare i conti con un dolore estremo: Lidia reagisce, sbaglia, cerca nell’alcol e nel sesso una via di fuga, tocca il fondo, reagisce ancora, riprende a nuotare. Dentro la muove un desiderio di vita e di creazione – e attraverso incontri decisivi con autori come Ken Kesey e Kathy Acker prende forma il suo cammino di scrittrice.

Il viaggio che Lidia affronta, e nel quale trascina con passione e levità struggente il lettore, è un viaggio di dipendenza e autodistruzione, e poi di sopravvivenza. Un viaggio che trova una conciliazione finale in un amore sincero, in un figlio che nuota felice anche se malissimo, e in un libro, questo, che testimonia una nuova profonda consapevolezza di sé nel proprio mondo.

Black – L’amore ai tempi dell’odio: trailer

Black – L’amore ai tempi dell’odio (2016) di El Arbi e Bilall Fallah lo si potrebbe riassumere come una sorta di Giulietta e Romeo in chiave moderna, un film che oscilla tra spietatezza e romanticismo.

Mavela, una disadattata teenager quindicenne, che ritrova se stessa e la voglia di vivere quando entra a far parte della gang The Black Bronx, formata da giovani africani della periferia di Bruxelles. Si sente finalmente a casa adesso, accettata da tanti nuovi amici con i quali condivide il giorno e la notte in giro per la città.

Per la prima volta nella sua vita Mavela prova un senso di appartenenza finora sconosciuto. Ma realizza subito che militare nei Black Bronx significa far parte di una famiglia totalizzante che non accetta
compromessi. Soprattutto comprende che, una volta entrata a far parte della gang, non potrà più uscirne.

Mavela peraltro non ha alcuna intenzione di farsi da parte.
Ma un giorno come un altro, Mavela incontra Marwaan.
Marwaan è un ragazzo marocchino, e fa parte della Gand 1080, nemici giurati dei Black Bronx. Dal primo loro veloce incontro, Mavela e Marwaan sanno e sentono di avere un comune destino: passione violenta e amore reciproco. Ma la loro appartenenza a gang rivali li costringe a incontri clandestine e a un futuro di paure, ombre e sospetti. Il velleitario piano per vivere segretamente la loro storia viene presto scoperto e i due ora devono pagarne le conseguenze.

Black - L'amore ai tempi dell'odio

Adil El Arbi e Bilall Fallah: i due giovani registi

Adil El Arbi (1988) e Bilall Fallah (1986) sono due giovani registi belgi.

La loro amicizia è nata nelle aule della scuola di cinema Sint-Lukas di Bruxelles, e da allora i due hanno
collaborato su diversi progetti tra film per la TV, corti e lungometraggi per il grande schermo. “Black” è il loro secondo film.
Tratto dai romanzi “Back” e “Black” di di Dirk Bracke. La sceneggiatura del film è stata tratta dai due romanzi “Back” e “Black” di Dirk Bracke, scrittore molto noto in Belgio, soprattutto tra il pubblico più giovane. I due libri hanno venduto in patria oltre 350.000 copie e sono stati tradotti finora in tedesco, spagnolo, danese e polacco.

Nella fase preparatoria dei due romanzi, Bracke ha seguito personalmente il lavoro investigative e di monitoraggio della polizia e delle autorità rispetto alle bande giovanili a Brussels.
È stato inizialmente il regista Hans Herbots a pensare a un film, ispirato dai due libri di Bracke. Ma proprio lo stesso Herbots ha convinto Adil e Billal a tradurre in immagini le storie di Back e di Black, i quali ne hanno tratto un film dallo stile innovative, che ha però saputo mantenere l’aspetto drammatico e commovente del racconto.

Blu Summer di Jim Nichols

Blue summer di Jim Nichols è un romanzo che ha il ritmo e l’andamento di una ballata;  un musicista che insegue il tempo passato come una melodia jazz, ricordando le estati azzurre, la giovinezza, le perdite e il potere magico della musica e dell’amore.

Il romanzo vincitore del Maine Award Fiction Prize 2021.

Blu Summer di Jim Nichols

Blue summer: trama

1997, Penitenziario di Bolduc, Maine. Calvin Shaw, un musicista fallito quarantenne, decide di raccontare la propria storia come solo lui la conosce. La sua versione. E nell’unico modo in cui lo sa fare, seguendo le note. Una storia di ascese e cadute, di salvezza, ma anche di estati, affetti e musica, tanta musica, che si intreccia con il passato e con le sue perdite. Una melodia che diventa il titolo del libro, Blue Summer.

Dal passato vengono rievocati il fratello, Alvin, l’amata sorella Julia, la piccola città di Baxter nel Maine, quegli anni che lasciavano presagire una vita felice e poi il fatale 4 Luglio, con la città in festa, le bandierine rosse, bianche e blu, i ferri di cavallo, i barbecue, le cavalcate sui pony, quel 4 Luglio in cui il padre di Cal, Jack, uscì per andare a giocare a poker con gli amici e non tornare mai più.

Cambiare la storia: quanto è possibile tornare indietro? Quanto le circostanze fortuite riescono a deviare il corso delle nostre vite?

In uno stile dolcissimo, denso, accattivante, Jim Nichols ci guida in un viaggio di redenzione, partendo dal suo Maine per arrivare fino in Florida.

Jim Nichols: biografia

Jim Nichols è nato e cresciuto a Freeport, nel Maine. Appassionato di scrittura, pur svolgendo negli anni molti altri lavori; i suoi testi sono apparsi in numerose riviste fra cui Esquire, Narrative, American Fiction.

Ha vinto due volte il Maine Award Fiction Prize (2012 e 2021). È stato nominato più volte per il premio Pushcart.

Il corpo più bello che si sia mai visto da queste parti di Josep Maria Miró

In questo testo «per unico interprete (a sette voci)», Miró, come dichiara espressamente in postfazione, affronta il tema della resurrezione, in una chiave al contempo laica e religiosa.

L’autore catalano decostruisce un fatto che, per quanto drammatico, potrebbe essere un semplice fatto di cronaca, attribuendo ad esso un nuovo significato, gradualmente revocato – in un contesto dentro e fuori dal tempo – tramite ‘la voce degli altri’ (la madre, Albert bambino, la preside del liceo).

Attraverso i monologhi di cinque personaggi (alternati a due personaggi secondari), si delinea quella resurrezione sublimata nel possibile incontro con il padre al quale Albert si dirige nei «secondi in cui abbandona il suo corpo fisico per fondersi con il cosmo».

Josep Maria Miró libri

Josep Maria Miró: biografia

Josep Maria Miró è nato a Vic, in Catalogna, nel 1977.

Autore prolifico, tradotto in una ventina di lingue e rappresentato in più di trenta paesi.

Per il suo lavoro ha ricevuto numerosi premi, tra questi spiccano il Premio Frederic Roda nel 2015 e il prestigioso Premio Born in due occasioni, nel 2009 e nel 2011, mentre risultava tra i finalisti nel 2014 e 2015.

Ha spesso portato in scena i propri testi, ma ha anche diretto opere altrui.

È coordinatore della sezione di drammaturgia del Grau d’Arts Escèniques dell’Università di Girona.

Tiene regolarmente dei corsi presso la Sala Beckett di Barcellona, laboratori e seminari internazionali. Dalla stagione 2013-14 è membro del Comitato di lettura del Teatro Nazionale di Catalogna.

Hollywood film industry di Paul McDonald e Janet Wasko

Hollywood film industry è un volume prezioso che affronta, in tutte le sue sfaccettature, l’attuale organizzazione dell’industria cinematografica hollywoodiana: passando dall’attento esame del sistema di distribuzione e di proiezione dei film in un’ottica di internalizzazione, fino a un’approfondita analisi dello star system come promozione su scala globale delle celebrità del grande schermo, gli autori costruiscono un ritratto rigoroso ed esaustivo della più grande «industria dei sogni» contemporanea.

Hollywood film industry di Paul McDonald e Janet Wasko

Hollywood film industry di Paul McDonald e Janet Wasko

Paul McDonald: biografia

Paul McDonald è professore di Cultural and Creative Industries presso il Dipartimento di Culture, Media and Creative Industries di King’s College di Londra.

Prima di intraprendere la carriera universitaria, Paul ha fatto pratica come attore professionista alla Royal Academy e ha lavorato in diverse aree dell’industria dei media, compresi la produzione di film di animazione, proiezione cinematografica, studi di fotografia ed editoria.

Le sue principali pubblicazioni: World Film Distribution (1999); Video and Dvd Industries (2007); co-curatore di The Contemporary Hollywood Film Industry (2008); Hollywood Stardom(2013) e co-autore di Hollywood and the Law (2015).

Janet Wasko: biografia

è titolare della cattedra in Giornalismo e Comunicazione all’University of Oregon, presidente dell’International Association for Media and Communication Research.

È autrice di How Hollywood Works (2003); Understanding Disney: The Manufacture of Fantasy (2001) e Hollywood in the Information Age: Beyond the Silver Screen (1994); curatrice di A Companion to Television (2005) e di Dazzled by Disney?The Global Disney Audience Project (2001), oltre che di altri volumi sulla politica economica della comunicazione e dei media democratici.

Giacomo Manzoli: biografia

È professore ordinario di Storia del Cinema Italiano presso l’Università di Bologna, dove ha presieduto il corso di Laurea in Dams e il corso di Laurea Magistrale in Cinema, Televisione e Produzione Multimediale.

Le sue attuali ricerche riguardano principalmente l’industria cinematografica italiana e la cultura popolare.

Fra le sue pubblicazioni, oltre a decine di saggi su riviste e volume italiani e stranieri, Voce e silenzio nel cinema di Pier Paolo Pasolini (Pendragon, 2001), Cinema e letteratura (Carocci, 2003), Da Ercole a Fantozzi. Cinema popolare e società italiana dal boom economico alla neotelevisione, 1958-76 (Carocci, 2012: vincitore del Premio Limina 2014 per il miglior libro italiano di cinema), Joel e Ethan Coen (Marsilio, 2013).

Erdoğan, il nuovo sultano di Can Dündar, Anwar

Erdoğan, il nuovo sultano di Can Dündar, Anwar è una ricostruzione rigorosa, realizzata dal giornalista più scomodo del nuovo regime, per cercare di spiegare anche come sia stato possibile che la Turchia si sia trasformata in un regime islamico autoritario.

Come ha fatto un bambino nato in una povera famiglia anatolica a diventare l’uomo forte della nuova Turchia? Due oppositori dell’attuale regime di Ankara, uno giornalista, l’altro fumettista, hanno scelto la graphic novel per raccontare l’irruenta ascesa al potere di Recep Tayyip Erdoğan.

Il presidente turco è una delle figure politiche più controverse del Ventunesimo secolo, il politico più duraturo in Turchia e in Europa, che ora cerca nuovi spazi in Mediterraneo. Diventato sindaco di Istanbul nel 1994, come islamista moderato ha fondato il suo partito nel 2001, vincendo le elezioni politiche dell’anno successivo. Ha conquistato gli elettori con il suo carisma e ha operato severe purghe in seno all’esercito e all’amministrazione turca debellando i suoi oppositori e trasformando la Turchia da repubblica laica a paese islamico autoritario.

La graphic novel di Can Dündar, illustrata da Anwar, ricostruisce la vita del giovane Erdoğan, dai suoi insuccessi scolastici alle glorie calcistiche, dai primi passi in politica alla scalata verso il potere, e insieme ripercorrono le tappe fondamentali della storia turca dell’ultimo secolo fornendoci un potente strumento di comprensione del presente.

Erdoğan, il nuovo sultano è la prima opera pubblicata dalla neonata casa editrice turco-tedesca Özgürüz Press (Noi siamo liberi), il cui portale d’informazione è già stato oscurato dal regime turco. Con questo libro dichiara di cominciare il suo viaggio per difendere la libertà di scrittura.

Di seguito il loro programma riportato nell’edizione originale:

Faremo incontrare scrittori di ogni luogo del mondo presi di mira da despoti, imprigionati, esiliati, uccisi e i loro libri vietati, sequestrati, bruciati, con i lettori. Garantiremo la reperibilità di libri in diverse lingue, in formato cartaceo e digitale.

Così sosterremo gli scrittori sotto oppressione. Cercheremo di far arrivare in ogni angolo del mondo libri che si sono voluti cancellare dalla faccia della terra, in modo che gli autocrati si accorgano della forza incancellabile della scrittura, e capiscano che il divieto renderà leggibile un’altra opera.

Erdoğan, il nuovo sultano di Can Dündar, Anwar

Erdoğan, il nuovo sultano di Can Dündar, Anwar

Can Dündar: biografia 

Can Dündar giornalista, autore di oltre 30 libri, è stato dal 2015 direttore del quotidiano Cumhuriyet, organo del primo partito d’opposizione in Turchia. Arrestato per aver pubblicato le immagini di un trasporto di armi da parte dei servizi segreti turchi ai combattenti islamici siriani, è rimasto in carcere tre mesi. Nel luglio 2016, ha lasciato la Turchia per la Germania dove vive in esilio.

Nel dicembre 2020 un tribunale turco ha emesso nei suoi confronti una condanna a 27 anni di carcere accusandolo di terrorismo e spionaggio. Nel 2016 è stato insignito insieme al collega Erdem Gül del Premio per la libertà e il futuro dei media. Nel 2017, ha ricevuto il premio Politkovskaya al festival Internazionale di Ferrara.

Per Nutrimenti è uscito Arrestati (2017). A Berlino ha fondato una piattaforma d’informazione e web radio di cui è caporedattore.

Questa è la sua prima graphic novel.

Mohamed Anwar: biografia

Mohamed Anwar è un illustratore di fumetti e caricaturista politico egiziano-sudanese. Ha lavorato per diversi giornali egiziani e arabi. Ha sempre difeso i valori della giustizia sociale e della libertà d’espressione, spesso in contrasto con l’Islam politico e il regime militare. Dopo che le riforme della Primavera araba sono state cancellate, nel 2019 Anwar è stato arrestato e deportato. Si è trasferito prima in Libano, poi a Berlino e lavora attualmente con Correctiv, una redazione no-profit di giornalismo investigativo, cofondatrice con Can Dündar della sua web radio.

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