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La salute dei lavoratori è a rischio in molti enti pubblici

Si riaccendono i riflettori sulla fase 2 in merito alla sicurezza sui luoghi di lavoro.

Il segretario generale della Cisl Irpinia Sannio, Antonio Santacroce, pone nuovamente l’attenzione sulla mancata applicazione delle regole e del protocollo sicurezza nei luoghi di lavoro, riferendosi in particolar modo agli enti pubblici.

Da diversi giorni il sindacato riceve testimonianze di lavoratori e lavoratrici che denunciano condizioni di lavoro che non rispettano le indicazioni minime fornite dalle autorità competenti. Il mancato rispetto del distanziamento sociale causato dal sovraffollamento è un elemento che andrebbe sorvegliato..

Sul territorio sannita e irpino vi sono molte situazioni che non consentono di contenere la diffusione del Covid-19.

Cisl IrpiniaSannio denuncia comportamenti sbagliati

Cisl IrpiniaSannio propone delle soluzioni da adottare per limitare il contagio

Antonio Santacroce propone:

Pensiamo ad interventi quali: dotazione DPI a tutti i lavoratori, controllo rigido dell’afflusso delle persone, installazione di pannelli di plexiglass, sanificazione costante di ambienti e superfici. Queste sono solo alcune utili azioni che ci sentiamo immediatamente di richiedere. Per non dimenticare le lavoratrici degli appalti nei servizi in ospedali e luoghi pubblici, che non possono essere considerate di serie B e per cui vanno previste le stesse protezioni e misure di sicurezza di tutti gli altri operatori. Così come gli operatori delle pubbliche amministrazioni dove le misure di protezione sono molto carenti.

Altro tema che sta a cuore al sindacato riguarda le perdite salariali e il reddito cagionante ai lavoratori sul territorio, indipendentemente dal tipo di contratto. La crisi legata all’emergenza covid-19 indubbiamente lascerà tracce importanti sul territorio che già era in grave difficoltà. Bisogna privilegiare il lavoro agile in modo da prevenire i rischi di un aumento del contagio.

Proposte di rilancio per l’agricoltura irpina

Maurizio Petracca, presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania, ha ritenuto opportuno avviare un confronto con tutti i settori e le categorie legate all’agricoltura campana, per cercare di comprendere lo stato della situazione attuale.

Con un documento di proposte indirizzato a Nicola Caputo e Vincenzo De Luca si intende delineare un masterplan di rilancio dell’agricoltura in Campania a sostegno della commercializzazione e della promozione nonché della valorizzazione agroalimentare regionale.

La Regione Campania ha messo in campo il Piano Socio-Economico che ha previsto di impegnare risorse economiche di 1 miliardo di euro rivolto al tessuto produttivo regionale.

Ad oggi la Campania è l’unica Regione ad avere misure di sostegno specifiche per il settore agroalimentare ma c’è bisogno di pensare ad un progetto che duri in prospettiva.

Maurizio Petracca: proposte post covid-19 alla Regione Campania

Proposte per risollevare il settore agroalimentare in Irpinia e in Campania

Le parole di Maurizio Petracca sono le seguenti:

Siamo in avvio della fase di stesura della nuova programmazione comunitaria. Abbiamo modo di orientare la strategia indirizzandola verso una necessaria semplificazione con la riduzione del numero delle misure, con una sburocratizzazione e una netta distinzione tra gli iter destinati alle grandi aziende dell’agricoltura e quelli per le piccole realtà aziendali.

Oggi abbiamo la possibilità, e direi il dovere, di avviare un’interlocuzione serrata con l’Europa perché si tenga conto delle esigenze legate a questa fase così incerta che deve poter diventare un’opportunità per il made in Campania.

Si attendono riscontri e provvedimenti concreti.

CGIL, IrpiniaSannio e UIL firmano un patto provinciale

A causa della crisi sanitaria che ha coinvolto l’intero globo aumenta il rischio delle aree interne del Mezzogiorno.

Da sempre le nostre zone hanno problemi inerenti la composizione demografica, la difficoltà di trovare occupazioni lavorative, livello e qualità della spesa pubblica, redditi molto bassi, prestazioni basse e servizi di pubblica utilità insufficienti che, oggi, si sommano alle nuove emergenze causate dalla pandemia.

C’è dunque bisogno di riorganizzare gli spazi pubblici, urbani, i servizi, cercando di tamponare ricadute socio-economiche. È importante garantire a cittadini, lavoratori e imprenditori la salute su tutto il territorio.

L’impegno per un nuovo sviluppo deve essere corale, avviato in tempistiche veloci e realizzato attraverso la condivisione. C’è bisogno di un progetto che ridefinisca gli spazi urbani, rilanciando spazi pubblici con presenza di lavamani in bagni pubblici e riattivare questi servizi, presenti in molte zone rurali e tenuti chiusi da tempo immemore. C’è bisogno di rilanciare l’edilizia con prodotti nuovi ecosostenibili con azioni di tecnologia generalizzata.

C’è bisogno di investire nella formazione, negli orari flessibili e incentivare lo smart working in modo efficace e non come quello che abbiamo visto che si è dimostrato poco efficiente e con un personale che non era preparato a lavorare con questa modalità nuova e poco consueta.

Abbassare la pressione fiscale è una giusta azione ma deve essere un intervento strutturale e non transitorio con un assetto definitivo per evitare differenze territoriali.

Per creare prospettive di sviluppo che siano credibili nelle aree arretrate è necessario che il sistema economico crei in numero adeguato opportunità lavorative di qualità. Bisogna creare posti di lavoro che corrispondono alle ambizioni e qualifiche dei giovani e delle donne più competenti, motivati e intraprendenti.

La qualità del lavoro deve essere adeguata alla retribuzione dell’incarico, con prospettive e stabilità di carriera. Un contesto lavorativo adeguato deve essere composto da: trasparenza, dignità e legalità.

I sindacati scendono in campo a sostegno delle istituzioni

I sindacati scendono in campo a sostegno delle istituzioni

Franco Fiordellisi, Doriana Buonavita e Luigi Simeonespiegano la scelta del loro patto affermando:

Ci è stato chiesto più volte nei confronti con la Prefettura, in questi due mesi la nostra collaborazione, per la fase di riavvio e abbiamo inteso sintentizzare le nostre posizioni con un documento.

Come Organizzazioni Sindacali del Sud e delle Aree Interne, affrontiamo da sempre, vecchie e nuove emergenze imbrigliate da una indifferenza istituzionale cronica, per cui chiediamo sia garantita la continuità e il rilancio di azioni concrete per il Sud e per le Aree Interne, anche in relazione ad una richiesta fatta al Presidente del Consiglio Conte e di altri attori sociali.

Chiediamo in forza della incotrovertibile situazione sociale e di sviluppo già critica prima della crisi Covid-19 di avviare, a tutti i livelli, un’adeguata azione programmatoria e contrattata, per affermare la presenza fattiva dello Stato in ogni sua declinazione, per determinare condizioni operative utili a definire fattori di sviluppo Eco Sostenibile e potenzialmente garantire il rilancio anche della domanda interna proprio partendo dal Sud.

Ariano Irpino esclusa dai fondi: dopo Carlo Sibilia parla Enrico Franza

Ariano Irpino esclusa dai fondi stanziati per il rilancio dei Comuni delle zone rosse, questa notizia ha destato stupore e malcontento in molti, il primo ad esporsi, infatti, è stato Carlo Sibilia in disaccordo con la scelta presa.

Anche Enrico Franza ha preso la parola, rivolgendosi ai consiglieri regionali e alla deputazione campana affinché diventino portavoce per la difesa territoriale.

L’ex Sindaco di Ariano Irpino ha ritenuto l’esclusione dai fondi un’azione lesiva e discriminatoria nei confronti della popolazione campana, affermando quanto segue:

Ciò è inammissibile e comporta una ingiusta discriminazione per comunità che hanno patito sofferenze molto superiori alla media e che ancora affrontano diffidenze diffuse che ostacolano ulteriormente la ripresa sociale ed economica.

Al di là delle legittime appartenenze politiche di ognuno si faccia fronte comune con un’azione politica unitaria, tesa ad ottenere il giusto riconoscimento al ristoro del danno economico subìto dai Comuni sottoposti a divieti di allontanamento da parte di tutti gli individui comunque presenti nel comune o nell’area applicati con provvedimenti del Presidente della Regione, Comuni che, per ragioni ancora non del tutto chiarite, non risultano più destinatarie del Fondo.

Chiedo dunque che tale disposizione sia emendata opportunamente, ripristinando il testo il pubblicato.

Enrico Franza

Enrico Franza

Queste le parole di Enrico Franza che, durante i mesi scorsi, ha espresso pareri, opinabili, su molteplici problematiche riguardanti la popolazione di Ariano Irpino.

Un invito spassionato che sentiamo di fare a tutti coloro che direttamente o indirettamente hanno intenzione di fare politica attiva o hanno intenzione di rimettersi in gioco è quello, sì, di affrontare e parlare di situazioni che potrebbero essere critiche ma di porre anche soluzioni positive ai quesiti sollevati, cercando di trovare soluzioni alle problematiche.

La popolazione di Ariano Irpino si è trovata a vivere una situazione particolare, come del resto l’intero Paese, ma ora come ora c’è bisogno di lanciare non solo critiche ma anche pensieri e azioni positivi, partendo, magari, dal fare inteso come aggregazione e partendo da noi e dalle nostre risorse.

Come ha affermato Immanuel Kant, nella Critica della ragion pura:

Agisci in modo da considerare l’umanità, sia nella tua persona, sia nella persona di ogni altro, sempre anche come scopo, e mai come semplice mezzo.

Ariano Irpino esclusa dai fondi stanziati per il rilancio dei Comuni delle zone rosse

Nel piano dei fondi previsto per il rilancio in favore dei Comuni interessati dalle zone rosse, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 20 maggio, anche il Comune di Ariano Irpino rientrava tra i beneficiari.

Il documento in questione è stato rettificato e sono stati esclusi alcuni Comuni, risultati precedentemente beneficiari, e tra questi vi è anche Ariano Irpino, definito “la Codogno del Mezzogiorno”.

Ariano Irpino viene esclusa nel piano dei fondi stanziati per l'emergenza Covid-19

Ariano Irpino esclusa nel piano di aiuti dei Comuni teressati dalle zone rosse.

Carlo Sibilia appresa la notizia si esprime con queste parole:

Oggettivamente è difficile comprendere la ratio di una tale novità. Tuttavia ho sentito anche il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio con il quale abbiamo deciso di sostenere l’emendamento che sta già predisponendo il Deputato del Movimento 5 Stelle Gigi Maraia, così da ripristinare la norma originaria pubblicata in gazzetta solo un giorno fa.

Un programma di aiuti e contributi per promuovere gli insediamenti abitativi nelle zone montane

Maurizio Petracca, consigliere regionale, ha pensato ad una proposta operativa ovvero un programma di aiuti e sostegno per la promozione di insediamenti a scopo abitativo nelle zone montane della nostra Regione.

L’idea è stata già proposta attraverso una nota inviata al Presidente della Regione Campania.

Maurizio Petracca infatti sostiene:

Come per ogni crisi ci sono opportunità da cogliere, anche in questo caso potremo far fruttare il cambiamento che il virus ci ha imposto per dare nuove prospettive a quei territori che vivonmo condizioni di marginalità considerate finora come limiti ma che oggi diventano al contrario, punti di forza, valore aggiunto, tasselli importanti per un nuovo sviluppo ed una nuova crescita.

L’idea sarebbe quella di prevedere un programma di incentivi per promuovere gli insediamenti abitativi in aree montane. Un intervento regionale sul modello del programma di aiuti e delle forme di sostegno previste dalla legge nazionale sul modello del programma di aiuti e delle forme di sostegno previso dalla legge nazionale dei piccoli comuni. Ciò permetterebbe di di valorizzare e dare indentità a quei borghi dimenticati che caratterizzano le nostre zone rurali.

Maurizio Petracca scrive a Vincenzo De Luca

Maurizio Petracca propone un piano per rilanciare le zone interne.

Maurizio Petracca afferma:

La mia idea prevede aiuti e contributi per l’acquisto o la ristrutturazione di immobili da destinare a fissa dimora, a prima abitazione in Comuni che presentano specifiche caratteristiche demografiche, orografiche e morfologiche.

Lo smart working di queste settimane resterà senza dubbio una pratica utilizzata anche fuori dall’emergenza Covid-19. Questo determinerà nuova centralità per quei territori che fino ad oggi hanno patito una posizione periferica.

Si potrebbe pensare, inoltre, anche a forme di agevolazioni fiscali per le imprese che sceglieranno questi territori come luoghi dove dare dimora alla propria intrapresa.

Ministero dello Sport: ecco le nuove indicazioni per riaprire le palestre

Palestre e centri sportivi potranno ripartire presto!

Il ministero dello Sport ha provveduto a stilare delle linee guida per permettere alle attività legate allo sport di ripartire in sicurezza.

Le linee guida sono indirizzate a: Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate e Enti di Promozione Sportive riconosciute dal CONI e dal CIP. Sono incluse associazioni, società e circoli sportivi anche se non affiliati ad alcun organismo sportivo riconosciuto. Sono inclusi tutti i gestori degli impianti e tutti coloro che, a qualunque titolo, operano servizi inerenti l’attività fisica e motoria.

Ministero dello Sport: linee guida per ripartire in sicurezza

Nuove disposizioni ministeriale rivolte ai centri sportivi e alle palestre

Misure di prevenzione e di protezione

In primis bisognerà valutare la possibilità di riorganizzare il lavoro, riducendo il numero degli operatori sportivi (sia i fruitori dei servizi che il personale specializzato a stare negli impianti).

Gli operatori dovranno essere divisi in gruppi che svolgono le stesse mansioni e negli stessi luoghi.

Il personale dovrà essere formato a distanza. Ad ogni cambio turno dovrà essere effettuata la sanificazione degli spazi e degli attrezzi con una costante pulizia degli ambienti. Bisognerà predisporre un sistema di raccolta dedicato ai rifiuti che potrebbero essere potenzialmente infetti (guanti, mascherine e fazzoletti). Le modalità e i tempi di aerazione dovranno essere comunicati.

  • All’interno dei luoghi sopracitati bisognerà utilizzare mascherine chirurgiche e guanti monouso.
  • I luoghi e le attrezzature messe a disposizione dovranno essere sanificati.
  • Dovrà essere realizzata una segnaletica di entrata e uscita con percorsi differenziati.
  • Dovranno essere predisposti piani di evacuazione che evitino assembramenti, in caso di emergenza e di pericolo.
  • Gli operatori hanno il divieto di scambiare dispositivi come tablet e smartphone e di qualsiasi attrezzo sportivo.
Nuove direttive per le palestre

Vademecum del Ministero dello Sport

Misure di contenimento e pratiche igieniche

  • Sarà necessario lavare e disinfettare con frequenza le mani con appositi dispenser contenenti disinfettante.
  • Distanza interpersonale di un metro se non si svolge attività fisica.
  • Distanza di due metri durante l’attività motoria o fisica.
  • Evitare di lasciare in luoghi condivisi indumenti indossati per l’attività fisica e mai riporli in zaini o borse personali.
  • A casa è necessario lavara separatamente gli indumenti utilizzati duranti l’attività fisica e motoria.
  • Disinfettare i propri effetti personali introdotti negli spazi evitando di condividerli (tappetitini, borracce, attrezzi, fazzoletti).
  • Arrivare nelle palestre o nei centri sportivi già vestiti adeguatamente per svolgere l’attività fisica o motoria.
  • Munirsi di buste sigillanti per la raccolta di rifiuti che potrevvero risultare potenzialmente infetti.
  • L’igiene e la sicurezza deve essere particolare e mirata in luoghi come docce, spogliatoi e servizi igienici dove è previsto l’accesso e l’utilizzo degli spazi in modo promiscuo.
  • Evitare di utilizzare asciugacapelli che siano di uso comune.
  • Bere sempre in bicchieri monouso o in bottiglie personalizzate.
  • Gettare negli appositi contenitori, ben sigillati, fazzoletti di carta o altro materiale.

 

L’Irpinia lasciata sola: la nuova delibera della Giunta della Regione Campania va rivisitata

È ormai conclamato l’impatto negativo che ha avuto il Covid-19 sull’economia nazionale, soprattutto nei Comuni interni come i nostri, che già erano provati prima dell’emergenza.

La filiera agroalimentare, in modo particolare, risulta avere enormi difficoltà, a causa della chiusura del settore Ho. Re. Ca che ha bloccato il commercio europeo e internazionale. Altro grave colpo ricevuto da questo settore è scaturito dalla chiusura di attività come bar, ristoranti, agriturismi, alberghi e paninoteche che ne hanno bloccato anche la vendita interna.

Il settore vitivinicolo è quello che risulta più provato all’interno della filiera agroalimentare irpina perché con la chiusura delle cantine, l’annullamento del Vinitaly, le difficoltà nel poter esportare i prodotti oltre confine non si è avuta la liquidità necessaria, per potersi occupare della cura dei vitigni ovvero quall’aspetto (l’uva e tutto ciò che ruota intorno al terroir) che è fondamentale per poter realizzare il prodotto finito.

Su questa situazione si è esposto il Presidente di AssoApi, Luigi Gaudiosi, che spiega così la situazione economica della filiera agroalimentare in Irpinia:

La produzione delle eccellenze irpine ora è vista con sospetto dai mercati esteri in quanto c’è diffidenza e paura per possibili contagi. Vanno tutelati i prodotti bio, a Km 0 e le eccellenze irpine che sono prodotte solo in alcune zone più interne e legate alle tradizioni di questa terra.

L’economia nelle zone interne, già in tempi normali è alquanto affossata, in una situazione di crisi mondiale come questa non possono che risentirne maggiormente.

Nella nuova delibera della Giunta della Regione Campania in materia di politiche agricole, mi riferisco alla n.211 del 5 maggio 2020 si è pensato solo alla provincia di Salerno e a Caserta, prevedendo 10 milioni di euro per il comparto bufalino, 10 milioni di euro per il settore florovivaistico e per le imprese della pesca e dell’acquacoltura… e l’Irpinia dov’è? Manca all’appello tutta la provincia di Avellino che è stata totalmente trascurata.

Eccellenze casearie irpine in crisi

Pecorino irpino

Luigi Gaudiosi non le manda a dire a Francesco Todisco, consigliere regionale addetto alle tematiche e alle questione delle aree interne, perché ha favorito solo il settore delle bufale non ricordando, forse, che in Irpinia abbiamo prodotti come il caciocavallo podolico, il carmasciano, la ricotta salata, il pecorino che insieme alla produzione di insaccati rappresentano una fonte economica importante per le nostre zone interne e che, senza i giusti interventi economici, rischia di sparire.

Perché tutelare solo l’economia della Costiera dimenticando le piccole realtà rurali?

Si attendono risposte ma soprattutto provvedimenti!

Il Comune di Grottaminarda ha richiesto all’ASL di Avellino la somministrazione di test rapidi

Il Comune di Grottaminarda, attraverso tre missive inviate in varie tempististiche, ha fatto richiesta a Maria Morgante, Direttore Generale dell’ASL di Avellino, di voler somministrare con urgenza test rapidi ad alcune categorie di lavoratori, che sono più a rischio di altri.

Il Comune di Grottaminarda ha richiesto test rapidi

Il Comune di Grottaminarda ha richiesto all’ASL di Avellino la possibilità di effettuare test rapidi

La categoria di lavoratori su cui si dovrebbe porre maggiore tutela è quella che è a contatto con il pubblico: operatori commerciali che sono stati sempre operativi, coloro che dovranno aprire a breve, operatori degli studi tecnici e professionali, personale e amministratori del Comune di Grottaminarda, personale ATA, operatori degli istituti scolastici presenti sul territorio comunale.

Speriamo vivamente che venga assecondata questa richiesta sensata, per poter garantire la giusta serenità e protezione per la ripresa di tutte le attività commerciali e per poter affrontare nel migliore dei modi questa delicata fase 2.

Grottaminarda: riprende il mercato di generi alimentari

Dal prossimo 13 maggio a Grottaminarda riprende l’attività del mercato limitata alla sola vendita di generi alimentari. Le attività si svolgeranno il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle ore 07:00 alle ore 13:00.

Verranno adottate misure organizzative, in modo da evitare assembramenti di persone e tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi.

Grottaminarda: riapre l'attività del mercato

Riprende l’attività del mercato a Grottaminarda

Linee guida per gli operatori commerciali

Coloro che riprenderanno l’attività di vendita al mercato dovranno seguire le seguenti disposizioni:

Tutti i prodotti in vendita dovranno essere posizionati ad almeno 80 centimentri dal suolo.

Bisognerà attrezzare un punto di distribuzione di guanti monouso non forati e un dispenser con igenizzante per le mani.

Ciascun commerciante dovrà avere un bidone con coperchio personale.

Bisognerà utilizzare sempre guanti che dovranno essere integri e cambiati all’occorrenza.

Bisognerà controllare i clienti, evitando che possano toccare gli alimenti in caso non indossino guanti.

I banchi di esposizione della merce, fatta eccezione per il reparto ortofrutta, dovranno avere una barriera protettiva.

Le superfici dovranno essere pulite e disinfettate costantemente.

Bisognerà avere l’apposita autocertificazione ogni volta che inizierà l’attività di vendita, per poterla esibire agli agenti di Polizia municipale.

Sensibilizzare la propria clientela nel rispettare il distanziamento interpersonale di almeno un metro.

L’ingresso dei fornitori esterni nell’area del mercato è consentito solo prima e dopo l’orario previsto per le attività.

Posizionare cartelli per informare la clientela sulle nuovi disposizioni.

Le postazioni di vendita dovranno rispettare una distanza di 3 metri l’una dall’altra e laterale di un metro e mezzo.

A Grottaminarda riapre l'attività del mercato

Linee guida per i clienti

I clienti sono tenuti a non sostare nell’area mercatale o ad attardarsi negli acquisti in modo da evitare assembramenti.

Sia per i clienti che per gli operatori commerciali c’è il divieto di fumare perché è obbligatorio l’uso della mascherina.

Il Comune di Grottaminardacomunica che si impegnerà a provvedere alla preventiva sanificazione dell’area mercato e che sarà delimitata da apposite transenne. Verrà garantito l’accesso prioritario a persone portatori di disabilità e alle donne in stato di gravidanza.

Si comunica che qualora non venissero rispettate le disposizioni suddette, a causa di un afflusso notevole di persone o di una generale inosservanza delle stesse, l’autorità competente potrà sospendere temporaneamente il mercato fino al ripristino delle condizioni di sicurezza suddette. Qualora i comportamenti dovessero essere non in linea e continuativi nel non rispetto delle norme di sicurezza il mercato dovrà essere chiuso.

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