Politica

M5S: Teresa Manzo richiede prolungamento napsi e discoll

Teresa Manzo, deputata del Movimento 5 stelle ha richiesto un prolungamento dei trattamenti napsi e discoll, per poter arginare l’emergenza e la precarietà economico-finanziaria che stanno vivendo molte fasce legate al settore stagionale. Questo segmento, infatti, è in forte crisi e c’è bisogno di continuare ad elargire queste misure di sostegno al reddito, già disposte dal Governo.

Teresa Manzo: dichiarazioni

La deputata del M5S ha chiesto un prolungamento per il sostegno finanziario ai lavoratori stagionali

Teresa Manzo: dichiarazioni

Le parole della deputata per descrivere in modo chiaro la sua posizione sono le seguenti:

In questo periodo di forte crisi economica, il settore del lavoro stagionale, in particolare per quanto riguarda i comparti del turismo e della cultura, è stato ed è tra quelli che maggiormente stanno subendo i risvolti negativi della crisi economica causata dalla pandemia in corso. La proroga di due mesi dei trattamenti Napsi e Discoll per i rapporti in scadenza tra il 1mo maggio e il 30 giugno 2020 è stata una misura utile per tamponare le perdite subìte dai lavoratori stagionali, ma non basta. Il settore del lavoro stagionale nel 2020 ha fatto registrare un numero altissimo di mancati rinnovi dei contratti di lavoro a termine e di collaborazione, innalzando in maniera consistente il tasso di disoccupazione del Paese. Alla luce di tale scenario, sarebbe quanto mai opportuno prevedere un prolungamento dei trattamenti trovatesi nella difficile situazione di aver già esaurito l’indennità di disoccupazione senza la possibilità di rientrare nel mondo del lavoro, né di poter richiedere e beneficiare delle altre misure di sostegno al reddito già previste dal Governo.

Conclude così la deputata sulla questione:

In tale situazione sarebbe quanto mai opportuno prevedere un prolungamento dei trattamenti Napsi e Discoll oltre la scadenza naturale prevista per legge, al fine di non aggravare ulteriormente la già difficile condizione in cui versano numerose famiglie. Pertanto, nella mia interrogazione ho chiesto al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di valutare l’opportunità di prevedere un prolungamento della durata dei trattamenti Napsi e Discoll in uno dei futuri interventi normativi, anche alla luce dell’estensione dello stato di emergenza fino al 30 aprile 2021. Tutelare una categoria tra le più esposte agli effetti della crisi come quella dei lavoratori stagionali non può non essere una priorità in questo momento.

Vincenzo De Luca pubblica la seconda ordinanza del 2021

Vincenzo De Luca pubblica la seconda ordinanza di questo nuovo anno, che riguarda disposizioni concernenti l’attività didattica scolastica e universitaria sul territorio nazionale.

Il documento presenta i seguenti provvedimenti.

I contagi in Campania sono in aumento e la campagna vaccinale sul territorio nazionale potrebbe aggravare la situazione  poiché la copertura non ha raggiunto ancora un numero significativo che comporta una circolazione del virus e un impatto conseguente sui servizi sanitari.

L’attività didattica in presenza che permette interazioni fisiche poiché non sono ancora emersi i casi di contagio relativi al periodo festivo porta al bisogno di ridurre drasticamente le interazioni fisiche.

È necessario limitare l’attività in presenza, consentendola alle sole classi per le quali era stata già prevista dall’ordinanza n.1 del 2021.

In queste classi in cui è permessa l’attività in presenza c’è bisogno, qualora si verificassero contesti di criticità, di avviare la didattica a distanza per evitare eventuali contagi.

Vincenzo De Luca: ordinanza n.75

Vincenzo De Luca

Vincenzo De luca e l’ordinanza n.2 in breve

Posta questa premessa sono state prese le seguenti disposizioni all’interno dell’ordinanza n.2:

  • Dal 16 gennaio 2021 fino al 23 gennaio restano sospese le attività didattiche in presenza delle classi quarta e quinta della scuola primaria, della scuola secondaria di primo e secondo grado, dei laboratori scolastici e delle attività in presenza di educazione e formazione non scolastica.
  • L’attività in presenza resta confermata presso gli istituti penitenziari, nel rispetto delle misure di sicurezza sanitaria.
  • Restano consentite in presenza le attività destinate agli alunni con bisogni educativi speciali o con disabilità, previa valutazione dell’Istituto scolastico.
  • Deve essere assicurata la fruizione dell’attività didattica a distanza agli alunni con situazioni di fragilità del sistema immunitario.
  • Alle AA.SS.LL. territorialmente competenti è stato dato l’incarico di assicurare ai Medici di medicina generale ulteriori test antigenici rapidi per monitorare l’andamento dei contagi al personale della scuola.
  • Ai Rettori è raccomandato di adottare piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari che prevedano lo svolgimento delle attività a distanza, salvo specifiche necessità che rendano indispensabile la presenza.

Per il resto e gli altri ambiti restano applicabili e vigenti le disposizioni dell’ultimo Dpcm.

Conte firma il nuovo Dpcm: le misure restrittive fino al 5 marzo

Conte ha firmato il nuovo Dpcm che andrà in vigore dal 15 gennaio fino al 5 marzo. Quali sono le nuove disposizioni da rispettare?

Come prima cosa lo stato di pandemia è stato prorogato fino al 30 aprile 2021.

Il Dpcm che è entrato in vigore, conferma il divieto già esistente di qualsiasi spostamento tra Regioni o Province autonome diverse, fino al 15 febbraio. Gli spostamenti tra Regioni diverse sono consentiti solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

Il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione è sempre consentito.

Giuseppe Conte

Giuseppe Conte

Spostamenti consentiti dal nuovo Dpcm

Dalo 16 gennaio fino al 5 marzo sono valide sul territorio nazionale le seguenti misure:

  • Ci si può spostare una volta al giorno verso un’altra abitazione privata abitata tra le 5:00 e le ore 22:00. Ciò è consentito a massimo due persone oltre a quelle già conviventi nell’abitazione. La persona o le due persone che si spostano possono portare con sé i figli minori di 14 anni, persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.
  • Questo spostamento può avvenire all’interno della stessa Regione, area gialla, e all’interno dello stesso Comune, in atea arancione o rossa. Fatta eccezione per gli spostamenti consentiti nei Comuni fino a 5.000 abitanti.
  • Se la mobilità è limitata all’ambito territoriale comunale restano consentiti gli spostamenti tra comuni con popolazione non superiore a 30Km dai relativi confini. Restano esclusi gli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.
  • L’area bianca viene data alle Regioni che hanno un rischio basso di contagio e una bassa incidenza dei contagi. La durata della zona bianca ha una durata di tre settimane. All’interno dell’area bianca non vengono applicate le misure restrittive previste dai Decreti ministeriali che riguardano le zone: rosse, gialle e arancioni.

Queste sono le nuove disposizioni che andranno in vigore per i prossimi mesi. La situazione non sembra prendere una strada migliore. Quelli che ci attendono  sono mesi che continuano a limitarci.

Nuovo Dpcm in breve: cosa si può fare e cosa no

Le nuove disposizioni non fanno altro che confermare le misure vigenti dei mesi precedenti.

Per quanto riguarda la scuola per le superiori continua la didattica a distanza al 50%.

Il Governo ha confermato il divieto della vendita da asporto dopo le 18:00 per i bar.

Gli impianti sciistici non riapriranno fino al 15 febbraio.

Restano chiuse palestre, piscine, cinema e teatri. Tornano le crociere e viene confermata l’apertura dei musei ma solo nelle zone gialle e solo nei giorni feriali.

Maurizio Petracca approva la proposta di Pasquale Giuditta

Pasquale Giuditta propone di realizzare un nuovo collegamento ferroviario tra Avellino e Napoli attraverso la linea Napoli-Cancello.

Maurizio Petracca: video

Il consigliere regionale a Ciak Irpinia 2019

Maurizio Petracca: dichiarazioni

Maurizio Petracca ha accettato positivamente questa proposta, decidendo di essere il portavoce presso Vincenzo De Luca.

Per il Consigliere regionale infatti questa è un’opera che potrà avere un’incidenza notevole per il capoluogo e per l’intera area di riferimento e che troverebbe una nuova centralità che viaggerebbe di pari passo con la previsione della stazione Hirpinia sulla linea Napoli-Bari, creando finalmente un collegamento rapido tra le aree interne e i centri metropolitani.

Maurizio Petracca conclude:

Sono certo che il presidente De Luca saprà valorizzare questa proposta, individuando gli strumenti più adeguati per la sua realizzazione.

Avellino avrà così nuovamente un collegamento ferroviario degno di questo nome e potrà godere di una posizione finalmente baricentrica.

La fase post Covid va infatti preparata sin da subito perché per rilanciare la nostra economia servono infrastrutture, oggi più che mai. Ecco perché questa idea è meritevole di essere portata avanti con determinazione da tutti i livelli istituzionali competenti.

Come sappiamo uno dei problemi principali delle aree interne irpine è la mancanza di poter usufruire di mezzi di trasporto pubblici perché le corse sono limitate e i servizi offerti sono carenti su molti aspetti logistici.

La proposta in questione potrebbe facilitare e agevolare notevolmente gli spostamenti sia per i residenti che per i possibili avventori e turisti, curiosi di scoprire luoghi di culto, enogastronomici e non solo.

Ricordiamo che l’Irpinia è piena di attrattive turistiche che, se valorizzate, potrebbero rappresentare un forma economica molto rilevante per tutti.

Confidiamo nelle parole sopracitate, sperando nella solerzia della Regione Campania.

La situazione economica precaria, in questo momento, sta attraversando un ulteriore periodo di crisi causato dal Covid. Dunque, la prospettiva di collegamenti veloci verso i centri e le aree metropolitane potrebbe rappresentare una speranza non solo per l’economia ma per evitare, anche, un altro grande problema che attanaglia le nostre zone: quello dello spopolamento.

Vincenzo De Luca pubblica un atto di richiamo a commercianti e ristoratori

Vincenzo de Luca ha pubblicato un atto di richiamo all’osservanza delle disposizioni di sicurezza vigenti per l’esercizio delle attività commerciali, di ristorazione e per quanto concerne lo svolgimento di eventi in presenza, con un riferimento particolare agli Open Day nelle scuole.

Vincenzo De Luca

Vincenzo De Luca

Cosa dice in breve l’atto di richiamo

Il documento attesta quanto segue:

Tutti gli esercizi commerciali hanno l’obbligo di esporre all’esterno del locale in maniera visibile il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente e di rispettarlo.

Il consumo ai tavoli è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, eccezione fatta per un numero maggiore di conviventi.

Il settore inerente la ristorazione e bar ha l’obbligo di identificare almeno un soggetto per tavolo o per gruppo attraverso la rilevazione e conservazione dei dati di idoneo documento di identità e di rilevare la temperatura corporea all’ingresso, impedendo l’accesso in caso di temperatura maggiore di 37,5°.

I clienti possono togliere la mascherina solo quando sono seduti al tavolo in qualsiasi altra condizione all’interno di questi esercizi si dovrà indossare la suddetta.

Per quanto riguarda gli Open Day negli Istituti scolastici sono consentiti esclusivamente online.

In breve questo atto di richiamo del Presidente della Regione Campania non è altro che un invito a continuare nel rispetto delle normative vigenti.

Sono in molti i politici che temono un’impennata dei contagi dopo questo periodo e, per alcuni, ci aspetta ancora un periodo difficile da affrontare.

Nuovo Dpcm previsto per il 15 gennaio: le ipotesi

L’uscita del nuovo Dpcm è prevista per il prossimo 15 gennaio e conterrà nuove misure da adottare, probabilmente con maggiori restrizioni.

Il Governo pensa di adottare misure più restrittive, in base all’incidenza settimanale dell’Rt, qualora la soglia sia superiore a 250 ogni9 100 mila abitanti si diventa automaticamente zona rossa.

Altra valutazione è quella di prolungare lo stato di emergenza che scadrebbe alla fine di gennaio.

La fascia arancione si è allargata perché la pandemia non accenna a rallentare. L’unica certezza è che saranno confermati i weekend arancioni anche nelle zone gialle che consentirà di spostarsi esclusivamente all’interno del proprio comune e della propria regione.

Si ipotizza l’apertura dei negozi ma la chiusura di bar e ristoranti.

Nuove disposizioni ministerialii: le ipotesi

Stanno per arrivare le nuove restrizioni

Nuovo Dpcm: cosa ci aspetta

Nelle regioni arancioni potrebbe essere consentito, a chi abita in Comuni con un massimo di 5mila abitanti, di spostarsi in un raggio di massimo 30 Km senza recarsi nei capoluoghi di provincia.

Nelle zone rosse vigeranno le stesse restrizioni natalizie.

I weekend arancioni che prevedono spostamenti liberi all’interno del proprio comune con negozi aperti. Bar e ristoranti resteranno chiusi per tutta la giornata con il coprifuoco dalle 22:00 alle 5:00.

Nelle zone gialle i bar e i ristoranti continueranno a restare chiusi dalle 18:00 in poi, consentendo solo l’asporto e la consegna a domicilio.

Potrebbe essere confermata, in base alle seguenti disposizioni, la chiusura di palestre e piscine anche se si sta ipotizzando l’apertura delle strutture per consentire allenamenti individuali.

La sospensione di spettacoli aperti al pubblico quasi sicuramente continueranno a restare nello stato attuale con deroghe per le aree che avranno un Rt basso.

La situazione nazionale attuale in base agli ultimi dati

Per quanto riguarda le visite di parenti e amici si pensa di continuare con le limitazioni vigenti durante il periodo natalizio cioè è consentito uno spostamento al giorno di massimo due persone con minori di 14 anni al seguito.

Dall’11 gennaio nella fascia arancione entrano: Lombardia, Emilia-Romagna, Sicilia e Calabria mentre sono tenute ancora sotto controllo: Piemonte, Trento, Puglia, Umbria, Friuli Venezia Giulia e Bolzano.

Il Lazio resta ancora in fascia gialla.

Il Veneto, in base ai recenti dati dovrebbe andare automaticamente in zona rossa.

La situazione dunque è ancora abbastanza critica nonostante tutto.

Regione Campania: pubblicata la prima nuova ordinanza del 2021

La Regione Campania pubblica, il 5 gennaio 2021, la prima ordinanza per questo nuovo anno che riguarda le nuove disposizioni sull’attività didattica sul territorio regionale.

Regione Campania

Regione Campania

La prima ordinanza regionale del 2021 in breve

Il documento stabilisce quanto segue:

Il 7, l’8 e il 9 gennaio restano sospese le attività didattiche in presenza sia per quanto riguarda la scuola dell’infanzia che della prima e della seconda classe della scuola primaria.

Dal 7 gennaio fino al 17 gennaio 2021 restano sospese le attività didattiche in presenza della scuola secondaria di primo e secondo grado, dei laboratori scolastici e le attività in presenza di formazione, anche di natura diversa da quella scolastica. La formazione in presenza resta consentita solo all’interno di penitenziari nel rispetto delle misure di sicurezza sanitaria vigenti.

Sono consentite in presenza le attività destinate agli alunni con bisogni educativi speciali o con disabilità. Ai Sindaci è consentito, qualora vi fossero criticità, di adottare provvedimenti di sospensione di attività in presenza o di altre misure necessarie.

Resta in vigore il Dpcm del 3 dicembre 2020 per ulteriori provvedimenti, statali e regionali, vigenti dalla data del sopracitato provvedimento.

Questo è ciò che in breve c’è scritto all’interno della prima ordinanza di questo nuovo anno.

Forino: Luigi Lanzetta, vicesindaco con delega all’Urbanistica, rinuncia al proprio compenso

Luigi Lanzetta, vicesindaco con delega all’Urbanistica, Lavori Pubblici e Fondi Pubblici ex 219, rinuncia al proprio compenso di Giunta per coscienza e per spirito solidale per donarlo a uomini e donne che in questo particolare momento vivono difficoltà concrete e impellenti.

Arthur Schopenhauer sosteneva:

Chi ha meriti riconosce anche i meriti altrui, s’intende quelli genuini e reali. Ma colui a cui manchi ogni pregio e merito desidera che non ce ne siano affatto:

vederli negli altri è come venir disteso sull’eculeo; la pallida, verde, gialla invidia gli rode il cuore.

Lo stato emergenziale di questi tempi di pandemia, muove gesti silenziosi di uomini che impegnati politicamente sul proprio territorio, decidono di rinunciare al proprio denaro per coscienza, per spirito solidale e umano. Questo è il caso di Luigi Lanzetta.

Luigi Lanzetta

Luigi Lanzetta

Tra le molteplici sfumature che il carattere di un uomo può assumere, fino ad assumerne un tratto dominante, c’è sicuramente la capacità o l’incapacità di risultare gradevole agli occhi delle altre persone: non tutti gli esponenti politici sono, infatti, considerabili di essere una presenza gradita, per le ragioni più disparate.

Questa è una notizia rubata e di controtendenza ma degna di nota e di stima, anche se così non sembra per gli altri componenti dell’assise comunale.

Un’indiscrezione che merita di essere degna di lode, rispetto alle altrettante iniziative intraprese in questo Natale 2020 dalla Parrocchia dei SS. Biagio e Stefano ad opera di Padre Marco Masi e della stessa macchina amministrativa comunale che ha dispensato sorrisi e piccoli doni ai bambini presenti nell’hinterland forinese con la venuta di Babbo Natale e l’elargizione di cioccolato e mascherine per tutti.

Le festività natalizie e quelle legate al nuovo anno, potranno dirsi a breve concluse, l’indennità donata di Luigi Lanzetta resterà di fondamentale importanza per la comunità che vede in questo gesto vicinanza vera e concreta. Forse un gesto che a riprova di quello che si voglia dire e quello che bisogna fare, è solo una goccia rispetto a quello che si vorrebbe dire e concretamente fare. Un gesto che potrebbe sortire anche l’effetto contrario, rispetto a quanti hanno sostenuto e sostengono l’operato del vicesindaco Luigi Lanzetta o magari non lo sostengono affatto.

Il suo resta ed è comunque un gesto preso nella piena coscienza che le risposte al territorio si danno anche prendendo iniziative personali proprie. La coscienza si muove per spiccato senso di responsabilità.

Le responsabilità personali di ciascuno, se ponderate, possono esercitare grandi cambiamenti nella propria comunità. Questa potrebbe essere la spiegazione all’indiscrezione trapelata. La verificheremo e se sarà il caso ne discuteremo con il diretto interessato.

Intanto complimenti per la qualità e lo spessore della scelta intrapresa.

Decreto Natale: quali sono gli spostamenti consentiti

Il decreto Natale, approvato il 18 dicembre, ha stabilito delle nuove misure da adottare durante le feste di Natale fino al nuovo anno.

Cerchiamo di capire cosa è consentito fare o non fare durante le feste.

Dal 24 dicembre al 6 gennaio è possibile rientrare nella propria residenza, domicilio o abitazione perché è un motivo legittimo.

Sono inoltre consentiti spostamenti per comprovate esigenze lavorativi, di salute o di necessità.

Durante le feste è consentito andare a trovare amici e parenti?

Dal 21 dicembre al 6 gennaio sono vietati tutti gli spostamenti, anche quelli per far visita ad amici o parenti, che comportino l’uscita dalla Regione in cui si vive o in cui si ha la residenza.

Decreto Natale: cosa prevede

Decreto Natale sugli spostamenti in Italia

Decreto Natale: le disposizioni vigenti

Le disposizioni previste tra il 24 dicembre e il 6 gennaio sono le seguenti:

Il 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre e l’1, 2, 3,5 e 6 gennaio è possibile spostarsi una volta al giorno per fare visita a parenti o amici anche verso altri Comuni ma sempre all’interno della stessa Regione tra le 05:00 e le 22:oo e nel limite massimo di due persone.

Le due persone che si spostano possono portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.

Il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio è possibile spostarsi liberamente fra le 05:00 e le 22:00 all’interno del proprio Comune. In questi giorni è possibile andare a fare visita a parenti e amici, in un Comune diverso dal proprio ma sempre all’interno della stessa Regione tra le 05:00 e le 22:00 rispettando sempre il limite massimo di due persone.

Il 28, 29,30 dicembre e il 4 gennaio è possibile per chi vive in un Comune fino a 5.000 abitanti spostarsi liberamente tra le 05:00 e le 22:00 entro 30 Km dal confine del proprio Comune e quindi eventualmente anche in un’altra Regione. Vige il divieto di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia.

Nel periodo compreso tra il 21 dicembre e il 6 gennaio gli spostamenti di un nucleo familiare convivente verso le seconde case sono consentiti, anche se l’immobile è intestato a più proprietari, di un solo nucleo familiare convivente.

Il ricongiungimento tra coniugi o partner che vivono in città diverse può avvenire solo se il luogo scelto coincide con quello in cui si ha la residenza, il domicilio o l’abitazione.

Per quanto concerne i bar e i ristoranti il 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre e l’1, 2, 3, 5 e 6 si applicano sull’intero territorio nazionale le disposizioni previste per la zona rossa.

Il 28, 29 e 30n dicembre e il 4 gennaio si applicano sull’intero territorio nazionale le disposizioni previste per la zona arancione.

Gli spostamenti verso le seconde case che si trovano in una regione diversa sono vietati dal 21 dicembre al 6 gennaio.

Se si hanno genitori, anziani ma in buona salute, che vivono in una regione diversa dalla propria non è possibile andare a trovarli nel periodo compreso tra il 21 dicembre e il 6 gennaio perché gli spostamenti sono vietati.

Se si ha un parente che, pur essendo autosufficiente, vive da solo dal 24 dicembre al 6 gennaio è possibile, una sola volta al giorno, spostarsi per fargli visita ma solo all’interno della stessa Regione dalle 5:00 alle 22:00 e nel limite massimo di due persone.

Se si hanno dei parenti autosufficienti che vivono in casa da soli e si trovano in un altro comune o regione ai quali si da periodicamente assistenza è possibile continuare a farlo.

Non è possibile spostarsi in un numero superiore alle persone strettamente necessarie a fornire assistenza. La necessità di prestare assistenza non può giustificare lo spostamento di più di un parente adulto.

Gli spostamenti per turismo sono vietati fino al 6 gennaio 2021.

Dal 24 dicembre non sono consentiti neanche all’interno della stessa Regione ma ci sono due eccezioni, valide solo nei giorni 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio giorni in cui sono consentiti gli spostamenti per turismo all’interno dello stesso Comune e dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti entro 30 km dai confini del Comune, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di Provincia.

Vincenzo De Luca e l’ordinanza n.99 in breve

Il 20 dicembre scorso Vincenzo De Luca ha pubblicato l’ordinanza n.99 che sarà valida fino al 7 gennaio 2021. Il documento riguarda le disposizioni sugli arrivi in Campania per le persone provenienti da Regno Unito e dall’Irlanda del Nord.

Vincenzo De Luca: ordinanza n.75

Vincenzo De Luca

L’ordinanza n.99 in breve

I cittadini provenienti dal Regno Unito e dall’Irlanda del Nord che decideranno di giungere in Campania sono obbligati a sottoporsi ai controlli predisposti dall’USMAF, dalle AASSLL e dalle altre strutture sanitarie che lavorano insieme all’Unità di Crisi regionale e all’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno attraverso la somministrazione di controlli. I suddetti sono obbligati all’isolamento fiduciario fino al compimento di 14 giorni dall’ingresso in Campania. È fatto obbligo di avvisare tempestivamente, entro 24 ore dall’ingresso in Campania, del proprio arrivo l’ASL del luogo del domicilio o dimora sul territorio regionale per poter consentire i controlli necessari.

Tali misure sono state disposte perché il Segretario alla salute britannico ha riferito alla Camera dei Comuni la rilevazione in territorio britannico di una nuova versione di Sars-Cov-2, che in poco tempo ha causato un ingente numero di infezioni. Questa nuova versione del virus ha una trasmissibilità maggiore rispetto al Covid-19 e le implicazioni non sono ancora note.

Da ciò deriva il divieto di transito e di ingresso nel territorio nazionale alle persone che nei 14 giorni antecedenti alla seguente ordinanza n.99 hanno soggiornato o transitato nel Regno Unito e nell’Irlanda del Nord.

Le persone che si trovano nel territorio nazionale e che nei 14 giorni precedenti all’ordinanza n.99 hanno soggiornato o transitato nelle zone sopracitate anche se asintomatiche, sono obbligate a comunicare immediatamente l’avvenuto ingresso nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria copetente e devono sottoporsi a test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone.

Questo è il contenuto dell’ultima ordinanza pubblicata dalla Regione Campania.

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