Politica

Mariangela Merola e Luigi Pergamo: due candidati delle Regionali Campania a confronto

Mariangela Merola e Luigi Pergamo sono entrambi candidati alle prossime Regionali in Campania, per la circoscrizione di Caserta e Provincia, all’interno del Partito Repubblicano Italiano che ha deciso di appoggiare Vincenzo De Luca.

Mariangela Merola e Luigi Pergamo

Mariangela Merola e Luigi Pergamo

Ai candidati abbiamo posto domande differenti per poter rendere in modo ampio ed esaustivo i motivi che animano Mariangela Merola e Luigi Pergamo perché riteniamo sia importante conoscere in modo approfondito ciascuna persona che ha abbracciato il medesimo percorso politico.

La politica, infatti, si compone di persone che hanno sì un intento comune ma ciascun candidato vede il mondo, il territorio e le problematiche in essere secondo il proprio personale punto di vista e da questi elementi ne consegue una modalità diversa d’intervento, di finalità e di obiettivi.

L’aver messo a confronto i due candidati è un modo che riteniamo possa condurre l’elettore ad una scelta consapevole e soprattutto critica perché un voto non vale l’altro e le scelte sono importanti.

Siamo abituati a scegliere il partito che ideologicamente ci è più congeniale in base alle ideologie racchiuse all’interno di un simbolo o di uno statuto partitico ma, nella maggior parte dei casi, una vera e propria ideologia partitica oggi non esiste più.

Se ci soffermiamo ad ascoltare le parole dei candidati e dei politici, a prescindere dal colore politico, ci rendiamo conto che tutti professano gli stessi intenti e gli stessi ideali e da ciò nasce la grande sfiducia politica che oggi ci abbraccia tutti.

Attraverso questa intervista fatta a Mariangela Merola e Luigi Pergamo vi abbiamo voluto dimostrare che se ci sono ideali e reali intenti è possibile ascoltare parole diverse all’interno di uno stesso partito.

Altro scopo di questa intervista è quello di dare dignità e lo spazio che realmente meritano le donne perché ci sono candidate che non vengono scelte per l’obbligo imposto dalle quote rosa e quindi non per fare numero e presenza ma perché hanno realmente qualcosa da dire com’è il caso di Mariangela Merola.

Mariangela Merola: intervista

Mariangela Merola candidata alle Regionali in Campania con De Luca

Mariangela Merola: progetto politico e problematiche territoriali

Il progetto politico di Mariangela Merola è quello di rivalutare il territorio casertano perché ha alte potenzialità nel turismo, nel terzo settore, nell’ambito sanitario ma ha bisogno di sostegno da parte delle istituzioni politiche nazionali, europee e regionali in base al principio di territorialità previsto e stabilito dalla nostra Costituzione. Questo principio prevede la vicinanza delle istituzioni per quanto concerne problemi legati al territorio.

Per la candidatac’è una scarsa attenzione al turismo e all’ambiente da parte delle istituzioni politiche regionali che invece sono i beni primari che vanno maggiormente tutelati e potenziati.

Per quanto riguarda le infrastrutture in Campania, queste secondo Mariangela Merola, presentano delle gravi criticità soprattutto se si guarda al trasporto pubblico e allo scarso collegamento tra i vari Comuni presenti sull’intero territorio campano.

Luigi Pergamo: intervista

Il presidente nazionale di Lega per la Campania

Luigi Pergamo: punti di forza di Caserta

Per Luigi Pergamo il casertano ha numerose potenzialità, basti pensare al patrimonio cultare e storico del territorio di cui la perla è rappresentata dalla Reggia di Caserta. Altre risorse, per il candidato, sono rappresentate dal litorale casertano e dal settore terziario industriale. Ciò che nota Luigi Pergamo è che molti opifici sono chiusi o dismessi, il suo intento è quello di riaprirli perché costruirne di nuovi quando vi sono strutture esistenti e abbandonate a se stesse rappresenta un grave danno perpetrato nei confronti della natura e dell’ambiente.

I punti deboli del territorio campano sono legati, secondo Luigi Pergamo, ad una mancanza di cultura perché la nostra zona ha tutte le carte in regola per poter ripartire con dignità senza aspettare un aiuto esterno. Siamo noi campani che dobbiamo creare partendo da noi stessi e fare in modo che i giovani non siano spinti a cercare lavoro oltre il proprio luogo di appartenenza.

Bisogna creare oppurtunità di lavoro concrete e abbiamo tutti i presupposti per poterlo fare se iniziamo a fare scelte consapevoli e non dettate dai classici meccanismi clientelari che ci hanno portati a vivere in questa situazione di affanno.

Il problema regionale legato alle infrastrutture e ai trasporti limita lo sviluppo economico in Campania

Il problema regionale in Campania relativo alle infrastrutture e ai trasporti è una grave pecca della nostra terra perché limita l’ascesa di uno sviluppo economico globale del territorio.

Le infrastrutture sono carenti o mal funzionanti in tutte le zone campane sia che si pensi a centri urbani o a zone rurali. Questo settore potrebbe essere migliorato dalle istituzioni politiche.

Nicola Viola, responsabile del controllo qualità del Caseificio Prati del Volturno, ci spiega le difficoltà economiche che scaturiscono da una non fluente rete di trasporti presente sul territorio casertano.

Nicola Viola: video

Il responsabile del controllo qualità del Caseificio Prati del Volturno lamenta la poca attenzione alle infrastrutture in Campania da parte della politica locale

La criticità spiegata nel video da Nicola Viola non deve essere circoscritta solo al suo territorio di appartenenza ma all’intera Campania perché una maggiore agevolazione nel settore delle infrastrutture potrebbe creare una crescita economica non di poco valore sia alle imprese che alla Regione.

La produzione di mozzarella di bufala DOP, infatti, rappresenta un settore fiorente dell’economia campana oltre ad essere un’eccellenza regionale conosciuta oltre confine.

Le difficoltà incontrate sul territorio sono molteplici: il primo è quello che riguarda le vie di comunicazione che negli ultimi tempi sono state chiuse. Nel casertano come sottolinea Nicola Viola molti ponti e passaggi sono stati chiusi è stata conseguente una difficile viabilità che insieme alle problematiche inerenti il settore di consegna per quanto riguarda il caseificio di Cancello ed Arnone complicano la vita delle imprese produttive.

Caseificio Prati del Volturno Cancello ed Arnone

Caseificio Prati del Volturno Cancello ed Arnone

Le amministrazioni regionali e nazionali non sembrano interessarsi alla cosa e sentirsi abbandonati è una lamentela comune in Campania da parte dei molteplici imprenditori che abbiamo intervistato insieme a Mariangela Merola, candidata per le prossime Regionali per le circoscrizioni di Caserta, Napoli e Province.

Le aspettative nutrite dal responsabile del controllo qualità del caseificio casertano sono quelle di una maggiore vicinanza da parte delle istituzioni politiche regionali soprattutto nei confronti degli imprenditori. I problemi dovrebbero essere affrontati insieme perché la collaborazione reciproca potrebbe sicuramente portare ad un miglioramento economico.

Francesco Sicignano ci parla delle problematiche presenti nel settore ristorativo

Francesco Sicignano è il titolare del Vecchio Maneggio di Cellole, un ristorante molto conosciuto nella zona soprattutto per specialità a base di carne.

Mariangela Merola, candidata alle prossime Regionali in Campania per la circoscrizione di Caserta e Napoli e Province, ha deciso di chiedere direttamente agli imprenditori del posto quali sono le criticità con cui si scontrano ogni giorno e che tipo di aiuto ci si aspetta dalle amministrazioni presenti sul territorio.

Il primo problema che solleva Francesco Sicignano è la mancanza di affluenza turistica su  un territorio dotato di bellezza oltre che di attrattive legate al turismo balneare. L’imprenditore casertano infatti sostiene che la mancanza di turisti non dipende solo dalle conseguenze causate dall’emergenza sanitaria dei mesi precedenti.

Francesco Sicignano e Mariangela Merola

Francesco Sicignano e Mariangela Merola

La mancanza di movimento turistico per Francesco Sicignano dipende da una cattiva gestione delle risorse territoriali da parte delle amministrazioni locali e regionali.

L’imprenditore casertano afferma:

Abbiamo una zona bella ma che non è per nulla valorizzata. Abbiamo ampi spazi verdi che sono completamente abbandonati. La possibilità di poter usufruire e valorizzare questi spazi verdi è merito delle legge Galasso (8 agosto 1985) in cui viene tutelata all’interno di aree individuate secondo delle direttive legislative  la possibilità di preservare degli spazi dall’attività edilizia.

Non basta questa legge a rendere un posto migliore e più ricco di attrattive perché gli spazi verdi necessitano di cura da parte delle istituzioni locali e regionali.

Abbiamo bisogno di infrastrutture che siano in grado di attirare la curiosità di eventuali avventori non solo esteri ma soprattutto italiani.

Grancesco Sicignano: video

Il titolare del Vecchio Maneggio

Francesco Sicignano è fiducioso nei riguardi delle prossime Regionali e confida nella rielezione di Vincenzo De Luca che, secondo lui, ha dato prova di saper gestire un territorio complesso come quello campano anche in una situazione critica e di emergenza come quella che abbiamo vissuto nei mesi precedenti.

Inoltre l’imprenditore casertano spera che le problematiche espresse riguardo il settore turistico possano cambiare attraverso una maggiore attenzione al territorio da parte dei vertici regionali.

L’importanza di fare davvero qualcosa nei luoghi come quello di Cellole, ad esempio, in cui ci sono tutti i presupposti per far fiorire attività imprenditoriali legate al territorio ma dove è palese la mancanza di interesse da parte delle amministrazioni potrebbe dare una speranza a coloro che ormai hanno perso la fiducia nei politici di turno regionali e locali.

Regionali Campania 2020: Ines De Leucio dice no al clientelismo politico in Irpinia e nel Sannio

Ines De Leucio, candidata alle prossime Regionali in Campania per la circoscrizione di Avellino e Provincia con il PRI che sostiene Vincenzo De Luca, durante la presentazione dei candidati del Partito Repubblicano Italiano e di Lega per l’Italia, si presenta e spiega le motivazioni della sua candidatura, offrendo un quadro problematico che riguarda le istituzioni politiche locali e non solo.

Ines De Leucio: video

La candidata per le prossime Regionali in Campania con Il PRI che sostiene De Luca

Ines De Leucio è italiana ma con seconda cittadinanza australiana dunque è una donna che tocca con mano due realtà politiche, culturali e sociali agli antipodi. L’aver modo di confrontarsi con realtà diverse mette in luce in modo ancora più evidente le criticità politiche delle istituzioni locali e regionali.

La candidata durante il suo intervento, infatti, parla della mancanza di parità di diritti e di considerazione all’interno di determinate strutture politiche che possono riguardare le amministrazioni comunali o provinciali in cui, seppur in modo implicito, ci si rende conto di una differenza sottile tra cittadini di serie A,B,C o non classificati.

Questi meccanismi taciti e perpetrati negli anni, secondo la candidata, devono cambiare perché se il Sindaco di una città australiana, ad esempio, lo si vede intento come qualsiasi altro cittadino a fare la fila alla posta perché questa pari dignità umana non la troviamo in Irpinia o nel Sannio?

Ines De Leucio tra i tanti aspetti critici, figli dell’entroterra e di una chiusura culturale che deve cambiare e adeguarsi ai tempi, sottolinea la libertà di espressione che in molte delle nostre zone manca. In Australia, ad esempio, due uomini o due donne possono baciarsi tranquillamente ad un tavolino del bar cosa che non succede nelle nostre comunità e che se, approfondiamo nel dettagio, la politica nazionale non contempla pienamente neanche a livello legislativo.

Ines De Leucio: video

La candidata alle Regionali Campania per la circoscrizione di Avellino e Provincia

Ines De Leucio auspica ad una maggiore apertura culturale, ad una semplificazione burocratica per quanto riguarda rapporti di lavoro a breve termine. La candidata inoltre desidera poter costruire delle comunità in cui le stesse amministrazioni comunali possano essere vicine ai singoli cittadini perché come ci ricorda Ines De Leucio il Comune è la casa di qualsiasi cittadino appartanente a quella determinata comunità.

Regionali Campania 2020: le aspettative politiche degli imprenditori campani impegnati nel settore agroalimentare

Siamo in piena campagna elettorale in vista delle prossime Regionali in Campania. Tra i vari punti affrontati nessuno tratta di alcune problematiche che esistono da sempre nella nostra Regione.

Stiamo assistendo a propagande elettorali che mettono in luce tematiche più confortevoli come quelle inerenti la cultura e il turismo che potrebbero, sì, creare nuovi indotti economici che possono rappresentare un punto di svolta ma che sicuramente non rialzerebbero completamente le sorti economiche regionali.

La Campania è una zona, soprattutto quella dell’entroterra, vocata all’agricoltura e al settore industriale collegato all’agroalimentare che è presente sul territorio da tempo e che, nonostante la ricchezza di materie prime donate dal territorio, fà fatica a trovare una sua dignità economica e a farsi conoscere, per come dovrebbe, oltre confine.

Il settore produttivo agroalimentare è in affanno da tempo e oggi, post lockdown, sta affrontando nuove crisi ma queste problematiche sembrano non riguardare molti candidati che sono più impegnati a screditare l’avversario politico e partitico di turno invece di focalizzarsi su ciò che si aspettano i cittadini nonché votanti attivi e partecipi per le prossime Regionali Campania 2020.

Insieme a Mariangela Merola, candidata per le circoscrizioni di Caserta e Napoli e Province, siamo andati ad ascoltare gli imprenditori di questo settore per comprendere le loro reali difficoltà e le aspettative nei confronti delle politiche regionali e locali.

Mariangela Merola e Beniamino Diana

Mariangela Merola e Beniamino Diana

Dalla testimonianza di Beniamino Diana, responsabile dell’Azienda Agricola D.& G. Campania a Sessa Aurunca, che si occupa di allevamento bufalino e produzione di latte di bufala è emersa una grande difficoltà da parte degli imprenditori per quanto riguarda la trafila burocratica che invece di facilitare il lavoro lo complica non rendendolo fluido.

Ciò che parte di questi imprenditori del settore si aspetta dalle politiche regionali è quella di essere agevolati da un punto di vista burocratico ma anche di essere aiutati in quanto questo settore, per diverse motivazioni, sta portando molti impresari del settore agroalimentare a chiudere i battenti o spinge i giovani ad investire su altri settori, meno faticosi e probabilmente meno sacrificanti da un punto di vista lavorativo.

Quello che ci spiega Beniamino Diana infatti è che per dedicarsi o decidere di aprire un’attività di allevamento bufalino e produzione di latte di bufala c’è bisogno di passione, sacrificio e dedizione ma queste caratteristiche senza un aiuto reale da parte delle istituzioni poltiche locali serve a ben poco.

Per Franco Fiordellisi e Carmine De Maio l’Irpinia è una provincia politicamente devastata

Con l’inizio della campagna elettorale, in vista delle Regionali, si evidenzia secondo Franco Fiordellisi, segretario generale della Cgil, e Carmine De Maio, segretario generale Fictem Cgil, si evidenzia la drammaticità della grande crisi presente in Irpinia da un punto di vista sociale ed economico.

I due sindacalisti commentano così la situazione:

La nostra è una Provincia devastata sia sul piano sociale che su quello economico: negli ultimi tre anni c’è stato un vero e proprio tracollo con centinaia e centinaia di posti di lavoro andati in fumo, tante aziende in grande difficoltà anche per l’assenza dei servizi infrastrutturali delle zone industriali.

Per quanto riguarda il piano sociale e quello che riguarda la qualità della vita si è registrato un peggioramento nei servizi (trasporti, infrastrutture, ambiente e sanità). Questo che abbiamo davanti è uno scenario che spiega il fenomeno dello spopolamento che conta circa 2mila persone all’anno che decidono di lasciare l’Irpinia. Di queste persone la maggior parte sono giovani che decidono di andare via nel tentativo di poter avere una prospettiva migliore di vita rispetto a quella che offre l’Irpinia.

Oltre il fenomeno dello spopolamento Franco Fiordellisi e Carmine De Maio sottolineano un calo delle nascite annuo pari 1500 e ciò denota lo stato attuale di una crisi da un punto di vista economico, sociale e politico.

Il tasso di irregolarità delle aziende cresce, assistiamo ad una desertificazione industriale che si traduce in un rasso di disoccupazione giovanile pari al 55%.

Cgil Avellino

Cgil Avellino

I due sindacalisti sottolineano il completo silenzio relativo a questi dati e problematiche da parte dei politici locali.

La nostra non è una presa di posizione ma un’amara constatazione di chi, giorno dopo giorno, percorrendo le sconnesse strade dell’Irpinia, vive quotidianamente i drammi di questa provincia.

Alcuni esempi che rappresentano il simbolo di questa grave crisi sono rappresentati da Novolegno che ha licenziato 117 lavoratori, FIB Sud che ha indotto in un limbo burocratico 20 lavorotari, Whirlpool che a messo a rischio licenziamento circa 200 lavoratori. L’indifferenza per le sorti di questa terra proviene da quei luoghi che dovrebbero rappresentare lo Stato come ad esempio il Tribunale di Avellino, in particolare la sezione fallimentare, che gestisce tutti gli immobili industriali sottoposti a concordato o a fallimento.

Questi luoghi molto spesso, a detta dei sindacalisti, procedono senza tener conto delle esigenze dei lavoratori e di chi li rappresenta. Molto spesso, infatti, vengono ignorate le proposte per un piano di recupero delle maestranze perché la loro missione è quella di far deperire gli immobili per decenni e rivenderli, al 30%/40% del loro valore, a chiunque si presenti esclusivamente provvisto di moneta contante.

L’esempio di ciò viene confermato da quello che è successo a Solofra dove il tribunale ha accolto un’offerta fatta a titolo personale presentata da due giovani imprenditori che non erano né investitori né imprenditori. I fondi per giunta non si sa da dove provenissero.

Franco Fiordellisi e Carmine De Maio sottolineano le classiche dinamiche cui siamo costretti ad assistere durante il periodo delle campagne elettorali in cui improvvisamente i candidati si svegliano dal letargo e chiedono confronti con i sindacati, avallando proposte.

I sindacalisti ribadiscono di essere aperti al dialogo 365 giorni all’anno a prescindere dai soli 30 giorni di propaganda politica perché per risollevare le sorti dell’Irpinia c’è bisogno di impegni concreti, di politica di strada quella si prende carico della fatica del vivere quotidiano a differenza di quella fatta attraverso slogan e retorica inutili.

Mariangela Merola candidata con De Luca per le circoscrizioni di Caserta, Napoli e Province

Mariangela Merola, avvocatessa e candidata per le prossime Regionali in Campania per la circoscrizione di Caserta, Napoli e relative Province, ha deciso di intraprendere questo percorso appoggiando Vincenzo De Luca.

La candidata, nata a Napoli, da oltre vent’anni vive il territorio casertano e attraverso la sua professione è riuscita a carpire e a conoscere le diverse problematiche burocratiche, legali e politiche che spesso rappresentano un ostacolo per diverse realtà presenti sul territorio.

Il desiderio che ha portato l’avvocatessa alla candidatura nasce dall’ intenzione di operare in modo concreto per migliorare ciò che non fluisce e che rende complesso il contatto diretto tra istituzioni politiche e lavoratori.

Per cercare di comprendere nel migliore dei modi ciò che vorrebbero le persone dalla politica Mariangela Merola ha deciso di chiedere direttamente agli imprenditori del casertano quali sono i problemi che per loro dovrebbero essere risolti.

Ciò che è emerso dal primo colloquio in cui Mariangela Merola ha incontrato Nicola Goglia, noto imprenditore del settore dolciario del casalese, è la poca attenzione della politica in quelle zone che non essendo vocate al turismo per mancanza di paesaggi accattivanti e quindi di strutture attrattive vengono lasciate nel dimenticaio dalle amministrazioni locali e regionali.

Mariangela Merola

Mariangela Merola

Mariangela Merola propone l’idea di una Regione più verde

Mariangela Merola nella lettera aperta in cui espone le sue ideologie e intenzioni politiche si sofferma sull’importanza che, per lei, racchiude il termine territorio, sinonimo di eccellenza ma anche di ambiente.

La Regione Campania è nota per le emergenze ambientali e la candidata crede fortemente nelle possibilità di un’economia circolare rivolta verso la green economy perché attraverso un’innovazione ecologica attuata con interventi mirati e diretti all’ambiente si potrebbero innescare criteri di sostenibilità che possono minimizzare l’impatto ambientale causato da rifiuti e tutelando la biodiversità.

Le aree naturali in Campania occupano il 25% del territorio dell’intera superficie regionale. Sul territorio campano sono presenti ben 9 Parchi Regionali: Campi Flegrei, Monti Lattari, Monti Picentini, Bacino Idrografico Sarno, Matese, Partenio, Taburno-Camposauro, Roccamonfina -Foce Garigliano, Colline di Napoli.

Oltre ai Parchi Regionali in Campania sono presenti ben 2 Riserve naturali: Foce Volturno e Foce Sele-Tanagro. Per l’avvocatessa è possibile attraverso interventi di operatori accrescere l’attrattiva turistica di questi luoghi suggestivi e migliorare i problemi di accessibilità e di qualità dei sentieri e delle aree attrezzate di questi luoghi.

Altra problematica che riguarda l’ambiente in Campania è quella relativa alla depurazione delle acque e della balneabilità che necessita  di una ulteriore riqualificazione attraverso interventi rivolti all’utilizzo di tecnologie avanzate che possano permettere una gestione efficiente delle acque, minimizzando l’impatto ambientale.

Questi sono alcuni dei punti che Mariangela Merola intende vagliare insieme alle persone che vivono il territorio e che conoscono perché toccano con mano quotidianamente le criticità quotidiane del luogo di appartenenza.

Lega per l’Italia spiega una delle patologie dei sistemi presidenziali

Lega per l’Italia è un partito nato nel 2011 che nasce con l’idea di rendere l’Italia più coesa e forte, mettendo insieme i vari movimenti e partiti autonomi presenti nel Paese con l’intento di rappresentare nelle sedi istituzionali le esigenze e i bisogni di tutti gli italiani.

Per far comprendere nel migliore dei modi parte del pensiero che anima Lega per l’Italia, Luigi Pergamo, Presidente nazionale del partito, presenta l’ideologia del movimento, spiegando una patologia del sistema presidenziale: quella relativa al governo diviso.

Lega per l'Italia

Lega per l’Italia

Lega per l’Italia parla delle problematiche inerenti il governo diviso

Secondo Lega per l’Italia i sistemi presidenziali possono andare incontro principalmente a tre tipi di patologie: il governo diviso sinonimo di ingovernabilità, la presidenza imperiale da cui può scaturire un regime autoritario e infine la dittatura personale. Ciò perché volendo pensare a casi estremi di governabilità un presidente potrebbe approfittare del proprio ruolo istituzionale e dopo anni di governo potrebbe facilmente impossessarsi del potere, trasformandolo in regime o in una democrazia autoritaria.

Analizziamo la prima delle patologie relativa al governo diviso in cui verrà analizzata la problematica e il suo rimedio.

Luigi Pergamo Lega per l'Italia

Luigi Pergamo è il Presidente nazionale di Lega per l’Italia

Il problema del governo diviso rappresenta il problema maggiore del presidenzialismo, in particolare di quello statunitense, che è costituito dalla presenza in carica di un presidente il cui partito non abbia la maggioranza nei due rami del congresso. In questo caso, il presidenzialismo dà luogo a quello che viene definito governo diviso. Del governo diviso conosciamo le difficoltà decisionali che il presidente non di rado cerca di superare in maniera clientelare o in maniera retorica. Nel primo caso tenta di scambiare le risorse di cui dispone con i voti dei rappresentanti non del tutto ostili.

Nel secondo caso, cercherà di convincere l’elettorato a far pressione sui suoi rappresentanti affinché sostengano il presidente eletto direttamente. Infine, il superamento può essere anche autoritario, se il presidente ricorrerà a minacce o farà pressioni sugli organismi di sicurezza e militare che ha il potere di controllare. È un grosso rischio perché ciò che inizia come una semplice necessità può aprire la strada a un presenzialismo di tipo autoritario e trasformare il regime in una dittatura. Non sono rari neanche metodi clientelari cioè i voti dei parlamentari comprati con poltrone, incarichi o, addirittura, in denaro.

Luigi Pergamo

Luigi Pergamo

Il rimedio al governo diviso, secondo Luigi Pergamo, Presidente nazionale di Lega per l’Italia, è quello di una elezione del presidente e del parlamento che devono essere eletti simultaneamente e allo stesso modo dovranno decadere in seguito. Questa è una decisione cruciale che delineò anche Giovanni Sartori nel 2004. Ciò è necessario per evitare che spostamenti dell’opinione pubblica, nel tempo possano lasciare il presidente senza una maggioranza.

Non si può stare dietro ai mutamenti dell’opinione pubblica altrimenti diventa impossibile impostare una politica coerente a lungo termine. In effetti è strettamente necessario che l’elezione del Parlamento e del Premier avvengano nello stesso tempo.

Mariangela Merola incontra Nicola Goglia, imprenditore di Casal di Principe

Mariangela Merola, avvocatessa e candidata per le prossime Regionali in Campania con De Luca per la circoscrizione di Caserta e Provincia, si è recata a Casal di Principe per comprendere da vicino e ascoltare le parole di chi realmente vive il proprio territorio tutti i giorni.

La prima visita si è svolta presso Emilio il pasticciere, nota pasticeria del luogo e non solo: Emilio e Nicola Goglia infatti rappresentano un’eccellenza del territorio casalese e del casertano.

Nicola Goglia, figlio di Emilio, ha spiegato le problematiche presenti su un territorio complesso come quello di Casal di Principe, rivelando cosa si aspettano le attività commerciali e imprenditoriali del luogo.

La passione del padre tramandata al figlio nello svolgere la loro attività con amore e dedizione spesso non basta per rivalutare un territorio e dargli il giusto valore che merita.

Mariangela Merola e Nicola Goglia: video

La candidata per le prossime Regionali in Campania si è recata a Casal di Principe

L’attività commerciale di Emilio e Nicola Goglia ha alle spalle quarant’anni di sfide e di lavoro e nonostante la fama riscossa anche oltre confine campano e casertano non ha spinto i due imprenditori ad abbandonare la loro terra ma volontariamente e con consapevolezza hanno deciso di restare a Casal di Principe, per l’amore nei confronti del casalese.

Mariangela Merola ha chiesto quali sono le aspettive che l’imprenditore nutre nei confronti della politica in vista delle prossime Regionali in Campania.

Nicola Goglia ha risposto con le seguenti parole:

Il territorio di Casal di Principe non è un territorio dove c’è turismo come può esserci a Sorrento o Pompei. Dunque la difficoltà di un imprenditore del casalese che non ha la possibilità di poter utilizzare un’affluenza dettata dal turismo, chiede alla politica di non essere abbandonato sia da un punto di vista sociale che della sicurezza.

Roccobabà di Emilio il pasticciere

Roccobabà di Emilio il pasticciere

Emilio il pasticciere infatti nonostante tutto rappresenta un’attrattiva che riesce a catalizzare un numero cospicuo di avventori a Casal di Principe grazie al loro Roccobabà, una specialità dolciaria brevettata nel 2000, che rappresenta un’eccellenza del casertano e non solo.

Il Roccobabà infatti è l’unico dolce che vanta una griffe legata all’alta moda perchè lo stilista Rocco Barocco, durante una cena di lavoro, ha assaggiato questo dolce di Emilio il pasticciere e rimasto estasiato dal sapore inconfondibile e delicato ha deciso di firmarlo con il suo nome.

Elezioni Regionali Campania 2020: Luigi Pergamo presenta la nuova Lega che appoggia De Luca e si contrappone a Salvini

Luigi Pergamo, Presidente nazionale di Lega per l’Italia, si candida alle Elezioni Regionali Campania 2020 con Vincenzo De Luca, per la circoscrizione di Caserta e Provincia.

Il candidato oltre a spiegare le motivazioni che lo hanno portato a questa candidatura, coglie l’occasione per presentare il suo partito politico che, nonostante il nome, si contrappone nettamente all’ideologia partitica della Lega di Salvini.

Ciò che ha spinto Luigi Pergamo alla candidatura è l’attenzione che da sempre ha per il suo territorio unita alla voglia di cambiare alcuni meccanismi che, a suo avviso, rappresentano il blocco economico per il territorio casertano per evolvere nel settore dell’agricoltura.

Il Presidente nazionale di Lega per l'Italia

Il Presidente nazionale di Lega per l’Italia si candida alle Regionali Campania 2020 con De Luca

Luigi Pergamo: cosa pensa del settore legato all’agricoltura

Il settore dell’agricoltura, secondo Luigi Pergamo, nella regione Campania, definita Terra Felix in passato, riveste un ruolo cruciale e significativo nel panoraqma collettivo locale. Proprio per questo motivo sarebbe importante dare sempre maggior valore al settore, che in Campania, risente di numerosi ritardi, nonostante la presenza di numerose tipicità di prodotti  riconosciuti come eccellenze a livello nazionale ed internazionale.

Le proposte per incrementare il settore agricolo potrebbero essere numerose ma è preferibile delineare le idee programmatiche che potrebbero essere oggetto di rivisitazione, di dibattito e impegno per i prossimi anni.

C’è bisogno, secondo il Presidente nazionale di Lega per l’Italia,  di una implementazione maggiore di percorsi di formazione legati all’agricoltura, con un occhio di riguar all’Agribusiness e ciò potrebbe verificarsi coinvolgendo Atenei e Centri di Formazione e aziende del settore che potrebbero individuare le figure professionali richieste dal settore e migliorarne le competenze.

C’è bisogno di percorsi di tirocini formativi e di apprendistato creati ad hoc e non legati esclusivamente agli under 35. In questo modo si potrebbero potenziare le risorse attuando un processo di inclusione sociale, lagata esclusivamente al miglioramento delle competenze professionali e all’ingresso in un mercato del lavoro sempre più flessibile.

C’è bisogno di ottimizzare le risorse legate al settore agricolo, in modo particolare il PSR (Programma di Sviluppo Rurale) che negli anni è stato oggetto di numerose azioni di implementazione, con una logica che dovrebbe andare a premiare maggiormente la progettazione che coinvolga partenariati europei e colture innovative.

Luigi Pergamo

Luigi Pergamo

Luigi Pergamo punta a valorizzare delle linee di finanziamento create ad hoc e offerte dagli istituti di credito sia per quanto riguarda il rifacimento di aziende già esistenti che per la nascita di nuove star up.

Queste sono solo alcune delle linee programmatiche del candidato alle Elezioni Regionali Campania 2020 per la circoscrizine di Caserta e Provincia insieme alla candidata Mariangela  Merola perché il discorso inerente il settore agricolo  è molto complesso e necessità di maggiore attenzione e studio, che già è stato oggetto di riforme in passato ma che può sicuramente essere valorizzato all’interno di una prospettiva di filiera produttiva integrata.

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