Politica

Matrimonio post Covid-19: le regole da rispettare in Campania

Ritorna la possibilità di celebrare e festeggiare i matrimoni ma non sarà come prima in base ai Dpcm sulle misure anti-contagio da Covid-19.

Le distanze da mantenere all’interno dei locali dovranno essere di un metro schiena e schiena e di un metro tra i tavoli. Queste distanze dovranno essere riportate a terra con apposita segnaletica orizzontale. Qualora non sia possibile rispettare queste distanza sarà necessario utilizzare idonee barriere di protezione (pannelli di dimensione minima in altezza di 1.60 mt realizzati con materiali sanificabili e non porosi).

Le strutture dovranno prevedere un planning strutturale per la gestione dei tavoli e dei relativi commensali attraverso la creazione di tavoli in cui i partecipanti siano suddivisi per nucleo familiare stretto.

Qualora fosse possibile si dovrà privilegiare l’utilizzo di luoghi all’aperto per svolgere il ricevimento. Ad ogni utilizzo i luoghi dovranno essere preventivamente sanificati.

Matrimoni post Covid-19: le regole

Matrimoni post Covid-19

Le aree all’aperto dovranno essere divise per le diverse fasi dello svolgimento del ricevimento e dovranno avere percorsi per evitare contaminazioni e per consentire la somministrazione degli alimenti nel rispetto delle normative anti-contagio.

L’erogazione dell’aperitivo verrà effettuata esclusivamente dal personale.

All’ingresso ciascun ospite verrà sottoposto a misurazione della temperatura corporea che dovrà risultare inferiore a 37,5 °C.

Ciascun cliente potrà togliere la mascherina solo quando sarà seduto al tavolo o nelle aree all’aperto.

Fuori dal locali igienici dovrà essere presente gel sanificante e i locali dovranno essere sanificati all’inizio di ogni turno di apertura al pubblico e almeno due volte durante l’orario di apertura.

L’ingresso ai locali sarà regolamentato da personale addetto che supervisionerà l’accesso, evitando assembramenti interni e in corrispondenza dell’ingresso e verificando che ciascun cliente indossi la mascherina nei luoghi in cui è consentito l’utilizzo della stessa.

Franco Fiordellisi invita i politici locali a fare meno annunci propagandistici in favore di azioni concrete

Una telefonata alla sede Cisl di Avellino che comunicava la presenza di una bomba ha creato preoccupazione e allarme nel capoluogo irpino.

La tensione ovviamente è alta soprattutto se pensiamo all’episodio di alcune settimane fa in cui è stato fatto esplodere un ordigno davanti l’ingresso provinciale dell’impiego in via Pescatori.

A prescindere se si tratti, per quanto riguarda l’allarme bomba nella Cisl, di un atto di emulazione o di semplice e infelice mitomania, questi sono episodi che manifestano un malcontento da parte dell popolazione.

Franco Fiordellisi esprime la propria solidarietà a Doriana Buonavita

Franco Fiordellisi esprime la propria solidarietà a Doriana Buonavita

Franco Fiordellisi, segretario generale della Cgil di Avellino, esprime come prima cosa vicinanza ai colleghi della Cisl IrpiniaSannio e al segretario generale Doriana Buonavita e poi si sofferma su cosa stia portando a queste azioni. Per il segretario generale della Cgil di Avellino sono il chiaro segnale di una popolazione che soffre soprattutto per questi tipi di allarme.

Come sindacati siamo in prima linea e da tempo avvertiamo un malessere diffuso che sta crescendo, anche per una serie di annunci fatti dai vari livelli gorvenativi, regionali e nazionali che, per molti, non si tramutano in risposte economico sociali perché c’è questo o quel particolare che non permettte di accedere a qualcosa.

Sicuramente cavalcando l’onda della pandemia molti politici locali e non hanno pontificato e promesso incentivi economici che, purtroppo, non sono giunti a tutti. Dunque si è arrivati ad un punto in cui le promesse non bastano perché nella realtà si sta concretizzando poco o nulla.

Un messaggio che deve essere ben compreso è che la disparità economica già presente prima, soprattutto nelle aree interne, sta diventando ancora più netta, visibile e tangibile.

Nuova legge per valorizzare le birre agricole e artigianali

Il settore delle birre agricole e artigianali in Campania ha finalmente un proprio riferimento legislativo. Ciò è molto utile per far crescere questo settore e valorizzare un ambito commerciale e produttivo che, anno dopo anno, risalta per qualità delle produzioni.

La legge è stata approvata il 15 giugno 2020 all’unanimità dall’Aula del Consiglio Regionale della Campania. Questa legge era molto attesa soprattutto nelle aree interne perché sostiene tutti i segmenti produttivi: dalle materie prime alla commercializzazione fino agli incentivi per nuove iniziative imprenditoriali.

Approvata nuova legge per la produzione di birre artigianali

Approvata nuova legge per la produzione di birre artigianali

Maurizio Petracca, presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale della Campania, dichiara:

Produrre birre artigianali e di qualità significa dare vita ad iniziative imprenditoriali dove si fondono tradizione ed innovazione, ricerca e nuovi stili di vita. Sono attività molto impegnative, portate avanti da giovani imprenditori con grande entusiasmo e grande passione. Il nostro compito è quello di sostenere il settore, fornendo strumenti utili in questo senso e adeguati alle esigenze di comparto.

Dal mio punto di vista la legge appena approvata risponde a pieno a questa esigenza.

La legge appena approvata sulle birre agricole e artigianali prevede di valorizzare la produzione favorendone qualità e tipicità attraverso una costante formazione e basandosi sulla competitività aziendale, sulla commercializzazione e sulla tutela del consumatore, privilegiando la filiera corta.

Questa nuova legge sostiene un settore che possiede grandi prospettive e potenzialità economiche in Campania.

Urgono ammortizzatori sociali: i sindacati chiedono incontro urgente con idirigenti dell’Inps

I segretari generali irpini di Cgil, Cisl e Uil: Franco Fiordellisi, Doriana Buonavita e Luigi Simeone, hanno chiesto, attraverso domanda scritta scritta, di poter avere un incontro urgente con i dirigenti dell’Inps. La motivazione di questo appello è a causa del ritardo dell’erogazione inerente gli ammortizzatori sociali Covid-19: CigO, Assegno ordinario e assegno di solidarietà del Fondo di Integrazione Salariale (Fis), Cig in deroga.

I sindacati sono consapevoli della mole di lavoro e delle difficoltà oggettive che ci sono nell’istruire tutte le pratiche ma il disagio cresce e sembra che Avellino sia l’ultima per erogazioni in Campania.

I sindacati chiedono incontro con i dirigenti dell'Inps

Avellino è l’ultima a beneficiare degli ammortizzatori sociali.

I ritardi cui si assiste incidono sul diritto di avere un sostegno al reddito minimo in tempi ragionevoli. Oltre al rischio di perdere il diritto per gli ammortizzazotori sociali si aggiunge il rischio di perdere il lavoro: ci sono lavoratori e lavoratrici che per accedere alla Naspi si stanno licenziando.

Questi ritardi potrebbero creare allarme sociale, come sta avvenendo, perché ciò attesterebbe un’ulteriore violazione dei diritti sanciti dalla legge.

Intanto nell’ultimo video di Vincenzo De Luca non si fa minimamente riferimento a questi ritardi, tutt’altro, e purtroppo non è tutto rose e fiori.  L’emergenza del contagio del virus si sta affievolendo ma dal punto di vista economico e sociale siamo ancora in piena emergenza.

Ormai siamo tutti stufi dei cantastorie, c’è bisogno di azioni tangibili e non di belle parole profuse simpaticamente ma evanescenti e inconsistenti.

Tangenziale delle aree interne: approvata la progettazione definitiva ed esecutiva

È stata approvata la progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori per la realizzazione dell’intervento Tangenziale delle Aree interne Asse attrezzato Valle Caudina – Pianodardine – Terzo lotto: Roccabascerana – Altavilla Irpina. L’avvio della procedura spetta alla Regione Campania.

L’investimento complessivo previsto è pari a 79.082.470,62 euro.

La tangenziale delle aree interne o Asse attrezzato Pianodardine-Valle Caudina: via libera per i lavori

Domenico Biancardi sottoscrive l’accordo per la Tangenziale delle aree interne o Asse attrezzato Pianodardine-Valle Caudina

Domenico Biancardi, il presidente della Provincia di Avellino, afferma:

La Tangenziale delle aree interne o Asse attrezzato Pianodardine-Valle Caudina rappresenterà un collegamento veloce con il capoluogo, quindi con l’autostrada, innestandosi nella fondovalle Isclero, fino a Caianello, e connettendo le rispettive aree industriali.

L’iter amministrativo risale a più di trent’anni fa e l’intervento era stato pensato per incrementare l’accessibilità delle aree interne della Campania, per migliorarne l’accessibilità reciproca e consentire il collegamento dei territori attraversati con l’uscita Avellino Est dell’Autostrada A16 Napoli-Bari.

Tutto fermo sulla stipula del Contratto Collettivo Decentrato Integrativo del personale

Antonio Santacroce, segretario generale Cisl Fp Irpinia Sannio, rammaricato dall’immobilismo che non permette di stipulare il Contratto Collettivo Decentrato Integrativo del personale si eprime con queste parole:

Nonostante la proposta del Contratto Collettivo Decentrato Integrativo del personale sia stata presentata e i ripetuti solleciti da via degli Imbimbo nessuna risposta.

Il momento è delicato ma continuare ad assistere a questo immobilismo è insostenibile. Negli ultimi tempi con la giustificazione di essere impegnati nell’emergenza non è concessa neanche la possibilità di dare quel contributo utile per trovare soluzione allae numerose problematiche presenti in azienda e che si trovano, da tempo, in  una situazione di stallo.

Oltre il danno, dunque, anche la beffa. Gli eroi, direbbe qualcuno, dell’ASLç della provincia di Avellino diversamente dai valorosi dipendenti delle altre ASL della regione CAmpania, non si sono visti riconosciuti neppure il salario accessorio legato al merito oltre a non vedersi completare neanche la procedura per il riconoscimento della progressione economica orizzontale da tempo avviate.

All'Asl di Avellino, tutto fermo sulla stipula del Contratto Collettivo Decentrato Integrativo del personale.

All’Asl di Avellino, tutto fermo sulla stipula del Contratto Collettivo Decentrato Integrativo del personale.

È arrivato il tempo di procedere e assumersi le proprie responsabilità, comunicando con chiarezza quali siano gli impedimenti di natura burocratica che impediscono di andare avanti.

Stefano Caldoro invita a dare più importanza alle decisioni forti rispetto alle copiose ordinanze

Stefano Caldoro, capo dell’opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania invita alla sospensione delle tasse per il 2020 e 2021, invitando a prendere decisioni forti invece di creare ordinanze copiose. L’invito è chiaramente rivolto alle decisioni e alle scelte politiche intraprese, negli ultimi mesi, da Vincenzo De Luca.

Il capo dell’opposizione di centrodestra invita ad individuare le coperture nel bilancio regionale, razionalizzando la spesa e ragionando con l’Europa sulle misure compensative.

L’obiettivo da raggiungere, per Stefano Caldoro, è quello di dare un sostegno concreto alle famiglie, alle imprese e ai cittadini che sia duraturo. C’è bisogno di misure incisive e non di ordinanze inutili che complicano la vita dei cittadini.

Stefano Caldoro: video

Il capo dell’opposiozione di centrodestra punzecchia Vincenzo De Luca

Il video in cui il capo dell’opposizione di centrodestra in Cosiglio regionale della Campania giunge proprio durante lo svolgimento della diretta facebook di Vincenzo De Luca che tesse le lodi dell’operato svolto, specificando la liquidità stanziata in questi giorni e facendo un particolare riferimento alla città di Ariano Irpino.

Partendo dal presupposto che in media stat virtus e che entrambi concorreranno per le prossime Regionali, possiamo annunciare che, in modo indiretto, ci si sta preparando per le prossime elezioni.

La salute dei lavoratori è a rischio in molti enti pubblici

Si riaccendono i riflettori sulla fase 2 in merito alla sicurezza sui luoghi di lavoro.

Il segretario generale della Cisl Irpinia Sannio, Antonio Santacroce, pone nuovamente l’attenzione sulla mancata applicazione delle regole e del protocollo sicurezza nei luoghi di lavoro, riferendosi in particolar modo agli enti pubblici.

Da diversi giorni il sindacato riceve testimonianze di lavoratori e lavoratrici che denunciano condizioni di lavoro che non rispettano le indicazioni minime fornite dalle autorità competenti. Il mancato rispetto del distanziamento sociale causato dal sovraffollamento è un elemento che andrebbe sorvegliato..

Sul territorio sannita e irpino vi sono molte situazioni che non consentono di contenere la diffusione del Covid-19.

Cisl IrpiniaSannio denuncia comportamenti sbagliati

Cisl IrpiniaSannio propone delle soluzioni da adottare per limitare il contagio

Antonio Santacroce propone:

Pensiamo ad interventi quali: dotazione DPI a tutti i lavoratori, controllo rigido dell’afflusso delle persone, installazione di pannelli di plexiglass, sanificazione costante di ambienti e superfici. Queste sono solo alcune utili azioni che ci sentiamo immediatamente di richiedere. Per non dimenticare le lavoratrici degli appalti nei servizi in ospedali e luoghi pubblici, che non possono essere considerate di serie B e per cui vanno previste le stesse protezioni e misure di sicurezza di tutti gli altri operatori. Così come gli operatori delle pubbliche amministrazioni dove le misure di protezione sono molto carenti.

Altro tema che sta a cuore al sindacato riguarda le perdite salariali e il reddito cagionante ai lavoratori sul territorio, indipendentemente dal tipo di contratto. La crisi legata all’emergenza covid-19 indubbiamente lascerà tracce importanti sul territorio che già era in grave difficoltà. Bisogna privilegiare il lavoro agile in modo da prevenire i rischi di un aumento del contagio.

Proposte di rilancio per l’agricoltura irpina

Maurizio Petracca, presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania, ha ritenuto opportuno avviare un confronto con tutti i settori e le categorie legate all’agricoltura campana, per cercare di comprendere lo stato della situazione attuale.

Con un documento di proposte indirizzato a Nicola Caputo e Vincenzo De Luca si intende delineare un masterplan di rilancio dell’agricoltura in Campania a sostegno della commercializzazione e della promozione nonché della valorizzazione agroalimentare regionale.

La Regione Campania ha messo in campo il Piano Socio-Economico che ha previsto di impegnare risorse economiche di 1 miliardo di euro rivolto al tessuto produttivo regionale.

Ad oggi la Campania è l’unica Regione ad avere misure di sostegno specifiche per il settore agroalimentare ma c’è bisogno di pensare ad un progetto che duri in prospettiva.

Maurizio Petracca: proposte post covid-19 alla Regione Campania

Proposte per risollevare il settore agroalimentare in Irpinia e in Campania

Le parole di Maurizio Petracca sono le seguenti:

Siamo in avvio della fase di stesura della nuova programmazione comunitaria. Abbiamo modo di orientare la strategia indirizzandola verso una necessaria semplificazione con la riduzione del numero delle misure, con una sburocratizzazione e una netta distinzione tra gli iter destinati alle grandi aziende dell’agricoltura e quelli per le piccole realtà aziendali.

Oggi abbiamo la possibilità, e direi il dovere, di avviare un’interlocuzione serrata con l’Europa perché si tenga conto delle esigenze legate a questa fase così incerta che deve poter diventare un’opportunità per il made in Campania.

Si attendono riscontri e provvedimenti concreti.

CGIL, IrpiniaSannio e UIL firmano un patto provinciale

A causa della crisi sanitaria che ha coinvolto l’intero globo aumenta il rischio delle aree interne del Mezzogiorno.

Da sempre le nostre zone hanno problemi inerenti la composizione demografica, la difficoltà di trovare occupazioni lavorative, livello e qualità della spesa pubblica, redditi molto bassi, prestazioni basse e servizi di pubblica utilità insufficienti che, oggi, si sommano alle nuove emergenze causate dalla pandemia.

C’è dunque bisogno di riorganizzare gli spazi pubblici, urbani, i servizi, cercando di tamponare ricadute socio-economiche. È importante garantire a cittadini, lavoratori e imprenditori la salute su tutto il territorio.

L’impegno per un nuovo sviluppo deve essere corale, avviato in tempistiche veloci e realizzato attraverso la condivisione. C’è bisogno di un progetto che ridefinisca gli spazi urbani, rilanciando spazi pubblici con presenza di lavamani in bagni pubblici e riattivare questi servizi, presenti in molte zone rurali e tenuti chiusi da tempo immemore. C’è bisogno di rilanciare l’edilizia con prodotti nuovi ecosostenibili con azioni di tecnologia generalizzata.

C’è bisogno di investire nella formazione, negli orari flessibili e incentivare lo smart working in modo efficace e non come quello che abbiamo visto che si è dimostrato poco efficiente e con un personale che non era preparato a lavorare con questa modalità nuova e poco consueta.

Abbassare la pressione fiscale è una giusta azione ma deve essere un intervento strutturale e non transitorio con un assetto definitivo per evitare differenze territoriali.

Per creare prospettive di sviluppo che siano credibili nelle aree arretrate è necessario che il sistema economico crei in numero adeguato opportunità lavorative di qualità. Bisogna creare posti di lavoro che corrispondono alle ambizioni e qualifiche dei giovani e delle donne più competenti, motivati e intraprendenti.

La qualità del lavoro deve essere adeguata alla retribuzione dell’incarico, con prospettive e stabilità di carriera. Un contesto lavorativo adeguato deve essere composto da: trasparenza, dignità e legalità.

I sindacati scendono in campo a sostegno delle istituzioni

I sindacati scendono in campo a sostegno delle istituzioni

Franco Fiordellisi, Doriana Buonavita e Luigi Simeonespiegano la scelta del loro patto affermando:

Ci è stato chiesto più volte nei confronti con la Prefettura, in questi due mesi la nostra collaborazione, per la fase di riavvio e abbiamo inteso sintentizzare le nostre posizioni con un documento.

Come Organizzazioni Sindacali del Sud e delle Aree Interne, affrontiamo da sempre, vecchie e nuove emergenze imbrigliate da una indifferenza istituzionale cronica, per cui chiediamo sia garantita la continuità e il rilancio di azioni concrete per il Sud e per le Aree Interne, anche in relazione ad una richiesta fatta al Presidente del Consiglio Conte e di altri attori sociali.

Chiediamo in forza della incotrovertibile situazione sociale e di sviluppo già critica prima della crisi Covid-19 di avviare, a tutti i livelli, un’adeguata azione programmatoria e contrattata, per affermare la presenza fattiva dello Stato in ogni sua declinazione, per determinare condizioni operative utili a definire fattori di sviluppo Eco Sostenibile e potenzialmente garantire il rilancio anche della domanda interna proprio partendo dal Sud.

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