Politica

Carlo Sibilia si appella alle coscienze di tutti i cittadini italiani

Carlo Sibilia, Sottosegretario all’Interno, in un video pubblicato su suo profilo Facebook invita i cittadini a restare a casa.

#RestateACasa più restiamo a casa e più presto sconfiggiamo il coronavirus e ripartiamo insieme 👍🇮🇹

Pubblicato da Carlo Sibilia su Martedì 10 marzo 2020

Le parole pronunciate dal Sottosegretario all’Interno sono le seguenti:

Più tempo restiamo a casa e meno durerà questa fase difficile di emergenza. Il Coronavirus non tocca solo i più anziani ma coinvolge ciascuno di noi.

Presto ripartiremo insieme!

Sono stati stanziati i primo 7,5 miliardi di investimento, che andranno incrementandosi nei prossimi giorni, mentre altri 3 milioni di euro sono già appostati per dotare i nostri ospedali di 5mila respiratori e ventilatori polmonari per l’acquisto dei quali è partita la gara Consip.

Faccio ancora appello alla vostra coscienza: non diffondete il Coronavirus andando in giro! Ricordiamoci sempre che mentre la stragrande maggioranza può e deve restare a casa, ci sono degli eroici combattenti che negli ospedali di tutta Italia stanno lottando per noi tutti e che a casa non possono restare.

È a loro che va il mio pensiero costante, così come alle Forze dell’ordine e ai Prefetti che in queste ore sono chiamati ad uno sforzo ancora maggiore.

Alcuni di loro, che sento costantemente, sono costretti a casa dal contagio eppure restano in prima linea.

Tutti loro, tutti noi, vinceremo questa sfida.

 

Laboratori di talenti: un nuovo bando della Regione Campania

Laboratori di talenti è il nuovo bando pubblicato dalla Regione Campania per potenziare l’offerta formativa nel settore della musica e del teatro. Il bando è rivolto a:

  • Enti di formazione accreditati
  • Imprese
  • Università
  • Cooperative sociali
  • enti strumentali della Regione Campania

Laboratori di talenti ha come fine quello di creare partenariati tra soggetti che operano nel settore dello spettacolo con strutture, teatri ed Enti di Alta formazione con comprovata esperienza nel campo artistico, culturale e dello spettacolo. Lo scopo del progetto è quello  di avviare percorsi finalizzati alla formazione e all’occupazione di figure professionali specialistiche e talentuose con copetenze nel settore delle produzioni teatrali e musicali.

 

Regione Campania: nuovo bando

Laboratori di talenti Regione Campania

Laboratori di talenti: contenuti da inserire all’interno dei progetti

I progetti che verranno vagliati positivamente devono prevedere all’interno:

  • Percorsi formativi collettivi composti da un minimo di 8 ad un massimo di 20 partecipanti.
  • Percorsi formativiche sviluppino competenze e professionalità attraverso l’erogazione di attività formative e attività di stage all’interno di un contesto teatrale o musicale.

Ciascun progetto relativo a Laboratori di talenti riceverà un finanziamento complessivo di 300mila euro per un massimo di tre interventi, per ciascun raggruppamento partecipante. Il massimo dell’importo che si può ottenere è di 900mila euro più 100mila euro per le attività che prevedono stage integrativo.

I vincitori dovranno, successivamente all’esito positivo, emanare bandi di partecipazione destinati a:

  • giovani fino a 35 anni.
  • inoccupati
  • soggetti con maggiore difficoltà di inserimento lavorativo
  • residenti o domiciliati in Regione Campania.

Le proposte progettuali possono essere presentate non oltre il 31 marzo 2020 fino alle ore 14:00, secondo le modalità previste dall’avviso.

Laboratori di talenti Regione Campania: bando

Laboratori di talenti Regione Campania

Laboratori di talenti: il Decreto Dirigenziale completo

Ecco il Decreto Dirigenziale integrale:

Decreto Dirigenziale n. 143 del 20/02/2020 Direzione Generale 11 – Direzione Generale per l’Istruzione, la Formazione, il Lavoro e le Politiche Giovanili Oggetto dell’Atto: PO FSE 2014-2020. Potenziamento dell’offerta formativa nel settore della musica e del teatro – Laboratori di Talenti.

IL DIRIGENTE
PREMESSO che:
a)il Regolamento (UE) n. 1303 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recadisposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sulFondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gliaffari marittimi e la pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale,sul Fondo sociale europeo, sulFondodicoesioneesulFondoeuropeopergliaffarimarittimielapescaeabrogailRegolamento(CE)n. 1083/2006 del Consiglio;
b)il Regolamento (UE) n. 1304 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013relativo al Fondo sociale europeo abroga il Regolamento (CE) n. 1081/2006 delConsiglio;
c)il Regolamento di esecuzione (UE) n. 2884 della Commissione europea del 25 febbraio 2014,recante modalità di applicazione del Regolamento (UE) n. 1303/2013, stabilisce, tral’altro,disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo,sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda ilmodello per i Programmi Operativi nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti in favore della crescita edell’occupazione”;
d)il Regolamento delegato n. 480/2014 della Commissione del 3 marzo 2014 integra il Regolamento(UE) n. 1303/2013;
e)il Regolamento (UE) n. 821 della Commissione del 28 luglio 2014 reca modalità di applicazione delRegolamento (UE) n. 1303/2013, per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristichetecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema diregistrazione e memorizzazione deidati;
f)la Deliberazione di Giunta Regionale n. 527 del 9 dicembre 2013 approva il “Documento strategicoRegionale”, in cui sono definiti gli obiettivi di svilupporegionale;
g)la Deliberazione di Giunta Regionale n. 282 del 18 luglio 2014 approva i Documenti di sintesi delPOR Campania FESR 2014-2020 e del POR Campania FSE 2014-2020;
h)la Commissione europea con Decisione n. C (2015) 5085/F1 del 20 luglio 2015 ha approvato ilProgramma Operativo “POR Campania FSE” per il sostegno del Fondo sociale europeonell’ambito dell’Obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la RegioneCampania in Italia CCI 2014IT05SFOP020;
i)la Deliberazione di Giunta Regionale n. 388 del 2 settembre 2015 ha preso atto della succitata Decisione della CommissioneEuropea;
j)la Deliberazione n. 719 del 16 dicembre 2015, la Giunta Regionale ha preso atto del documento“Metodologia e criteri di selezione delle operazioni” approvato nella seduta del Comitato diSorveglianza del POR Campania FSE 2014-2020 del 25 novembre2015;
k)la Delibera di Giunta Regionale n. 112 del 22/03/2016 recante “Programmazione attuativagenerale POR Campania FSE 2014-2020”, è stato definito il quadro di riferimento per l’attuazionedelle politiche di sviluppo del territorio campano, in coerenza con gli obiettivi e le finalità del PORCampania FSE 2014-2020, nell’ambito del quale riportare i singoli provvedimenti attuativi, al fine digarantire una sana e corretta gestione finanziaria del Programma stesso nonché il rispetto deitarget di spesa previsti dalla normativa comunitaria;
l)la Deliberazione n. 742 del 20 dicembre 2016 con cui la Giunta Regionale ha approvato il “Sistemadi Gestione e di Controllo” (Si.Ge.Co.) del POR Campania FSE 2014-2020 stabilendo che leprocedure, i ruoli e le responsabilità nonché ogni altro elemento in esso stabilito e/o descrittodebbano applicarsi, in quanto vincolanti, a tutti gli interventi e alle azioni da realizzarsi inattuazione del citato Programma Operativo nonché ai soggetti coinvolti nell’attuazione dellostesso;m)il Decreto n. 272 del 30 dicembre 2016 con cui il Presidente della Giunta regionale ha designato iResponsabili di Obiettivo Specifico (RdOS) del POR Campania FSE2014-2020;n)la Deliberazione di G.R. n. 245 del 24/04/2018 la Regione Campania ha preso atto della Decisionedella Commissione Europea C (2018) 1690/F1 del 15 MARZO 2018, in ordine alla richiesta di modifica del POR Campania FSE2014-2020;
o)il Decreto Dirigenziale n.9 del 02/02/2018 approva il Manuale delle procedure di gestione, le LineeGuida per i Beneficiari e il Manuale dei controlli di primo livello del POR Campania FSE2014/2020), nonché, il Decreto Dirigenziale ha aggiornato la citata manualistica n. 281 del30/11/2018;
p)il Decreto del Presidente della Repubblica n. 22 del 5 febbraio 2018 definisce i criterisull’ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimentoeuropei (SIE) per il periodo di programmazione2014/2020;
PREMESSO altresì che,
a)con Deliberazione di G.R n. 604 del 27/11/2019 è stata avviata una sperimentazione concernentela realizzazione di interventi finalizzati alla formazione e all’occupazione di figure professionalispecialistiche con competenze multidisciplinari nel settore delle produzioni teatrali e musicalicontemporanee caratterizzate, tra l‘altro, da crescenti esigenze di innovazione sia dal punto divista artistico sia organizzativo chefinanziario;
b)con la medesima Deliberazione è stato stabilito che la sperimentazione in questione venga attuataattraverso la costituzione di forme di partenariato tra soggetti operanti nel settore dello spettacolo inconformità alla disciplina vigente, Agenzie formative accreditate ai sensi della normativa vigentenonché strutture ed Enti di Alta formazione di comprovata esperienza nel campo artistico, culturalee dello spettacolo in generale, al fine di promuovere il rafforzamento della capacità competitivadegli operatori e delle strutture presenti nel comparto campano e sostenere la formazione direti;
c)la suddetta Deliberazione ha riprogrammato € 1.050.000,00, riferiti a risorse non impegnate e adeconomie di spesa maturate nell’ambito dell’obiettivo specifico 15, facenti riferimento alle solemisure formative messe incampo dell’Asse III ed € 1.950.000,00 riferiti agli obiettivi specifici 1 e 2dell’Asse I del POR Campania FSE 2014 – 2020, per sostenere l’avvio di interventi finalizzatiall’avvio di misura di rafforzamento dell’occupabilità nel settore dello spettacolo per le diversefigure che operano e intendono operare in tale ambito, puntando sul rafforzamento dellecompetenze nell’ambito delle diverse specializzazioni, dalla musica alla danza, dal teatro all’opera
CONSIDERATO che,
a seguito di ulteriori economie maturate nell’attuazione degli interventi previstinell’ambito degli obiettivi specifici 1 e 2 dell’Asse I afferente al POR FSE 2014/2020 con DGR n.68del 04/02/2020 sono state integrate e programmate ulteriori risorse fino a un massimo di €7.000.000,00, a valere sugli obiettivi specifici 1 e 2 dell’Asse I del POR Campania FSE 2014 – 2020,allo scopo di sostenere l’avvio di interventi finalizzati alla qualificazione dell’offerta formativa nelsettore dello spettacolo per fornire alle diverse figure che operano e intendono operare in tale ambito,alte competenze in diverse specializzazioni, dalla musica alla danza, dal teatroall’opera;
RITENUTO pertanto,
a)di dover dare esecuzione alle succitate DGR n. 604/19 e n. 68/2020 con l’approvazione dell’allegato“Avviso pubblico per il Potenziamento dell’offerta formativa nel settore della musica e del teatro -Laboratori di Talenti (Allegato A) unitamente agli allegati :
-All. 1 – Istanza di Candidatura
-All. 2 – Formulario di Progetto
-All. 3 – Piano dei costi
-All. 4 – Dichiarazione di impegno a costituirsi in ATS
b)di dover procedere alla verifica dei requisiti di ammissibilità e di valutazione delle istanze cheperverranno, secondo le modalità previste nell’allegato Avviso Pubblico;
c)di dover stabilire che il finanziamento programmato relativo al dispositivo allegato, è pari ad €10.000.000,00 a valere sul POR Campania FSE 2014-2020- Asse III -Istruzione e Formazione,Obiettivo Specifico 15 e Asse I Occupazione- Obiettivo Specifico 1 – 2
d) – di dover individuare come Responsabile del Procedimento il Dirigente pro tempore della U.O.D Formazione Professionale (Codice 50-11-04). presso la Direzione Generale per l’Istruzione, laFormazione, il Lavoro, e le Politiche Giovanili.

VISTI

Gli atti ed i provvedimenti citati in premessa

Alla stregua dell’istruttoria compiuta dalla Direzione Generale 50.11

D E C R E T A

per le motivazioni e le considerazioni espresse in premessa, che qui si intendono integralmenteriportate:

1. Di dare esecuzione alle succitate DGR n. 604/19 e n. 68/2020 con l’approvazione dell’allegato“Avviso pubblico per il Potenziamento dell’offerta formativa nel settore della musica e del teatro -Laboratori di Talenti (Allegato A) unitamente agli allegati:

All. 1 – Istanza di Candidatura

All. 2 – Formulario di Progetto

All. 3 – Piano dei costi

All. 4 – Dichiarazione di impegno a costituirsi in ATS

2.di procedere alla verifica dei requisiti di ammissibilità e di valutazione delle istanze che perverranno,secondo le modalità previste nell’allegato Avviso Pubblico ;

3.di stabilire che il finanziamento programmato relativo al dispositivo allegato, è pari ad €10.000.000,00 a valere sul POR Campania FSE 2014-2020- Asse III -Istruzione e Formazione,Obiettivo Specifico 15 e Asse I Occupazione- Obiettivo Specifico 1 – 2;

4.di individuare come Responsabile del Procedimento il Dirigente pro tempore della U.O.D.Formazione Professionale (Codice 50-11-04) presso la Direzione Generale per l’Istruzione, laFormazione, il Lavoro, e le Politiche Giovanili;

5.di pubblicare il presente provvedimento, unitamente agli allegati che ne formano parte integrante,sul BURC, sul portale della Regione Campania www.regione.campania.it, nonché sul sitowww.fse.regione.campania.it;

6.di inviare, il presente provvedimento all’Assessore alla Formazione, all’Assessore al Lavoro, al Capodi Gabinetto, al Responsabile della Programmazione Unitaria, all’Autorità di Gestione del PORCampania FSE 2014/2020, all’Ufficio Regionale competente per la pubblicazione sul B.U.R.C. ed ai sensi del Dlgs. 33/2013 artt. 26 e 27.

Per conescere nel dettaglio il bando, le modalità di partecipazione e tutti i punti da tener presente, per poter presentare il progetto non vi resta che andare sul sito della Regione Campania!

Mibact stanzia 30 milioni di euro per progetti di riqualificazione e valorizzazione turistico-culturale dei Comuni

Mibact (Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo ha pubblicato il bando tanto atteso che riguarda il recupero e la valorizzazione dei Borghi storici del Sud.

Il bando mette a disposizione 30 milioni di euro per progetti inerenti la riqualificazione e valorizzazione turistico-culturale dei Comuni delle regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

La ripartizione è così suddivisa:

  • 20 milioni sono destinati a Comuni fino a 5mila abitanti.
  • 10 milioni ai Comuni fino a 10mila abitanti purché abbiano individuato il centro storico come zona territoriale omogenea.
Mibact

Mibact

Vi riportiamo integralmente il bando pubblicato suPubblicato su: https://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/MenuPrincipale/BandiDiGara/index.html
https://ponculturaesviluppo.beniculturali.it/ :

BANDO BORGHI E CENTRI STORICI
Avviso pubblico relativo alla selezione di interventi finalizzati alla riqualificazione e valorizzazione turistico-culturale dei Comuni delle regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia (Gazzetta Ufficiale V Serie Speciale – Contratti Pubblici n. 24 del 28/02/2020)

Struttura Responsabile: Segretariato Generale – Servizio II Programmazione Strategica Nazionale e Comunitaria quale Autorità responsabile del Programma di Azione e Coesione Complementare al PON Cultura e Sviluppo FESR 2014-2020 e Autorità di gestione del Piano Operativo Cultura e Turismo FSC 2014 2020
Dirigente Responsabile: Arch. Dora Di Francesco

Dotazione finanziaria: 30 Milioni di euro, IVA compresa, di cui:

  • 20 milioni di euro a valere sul Programma di Azione e Coesione Complementare al PON Cultura e Sviluppo FESR 2014-2020 – Asse 1b.
  • 10 milioni di euro a valere sul Piano operativo “Cultura e Turismo” FSC 2014-2020 – Linea di azione 3.b.

Oggetto: Interventi per il rafforzamento dell’attrattività dei borghi e dei centri storici di piccola e media dimensione, attraverso il restauro e recupero di spazi urbani, edifici storici o culturali, nonché elementi distintivi del carattere identitario. L’intervento mira altresì a sostenere progetti innovativi di sviluppo turistico che favoriscano processi di crescita socio-economica nei territori beneficiari, anche al fine di promuovere processi imprenditoriali che ne accrescano l’occupazione e l’attrattività.

Destinatari: I Comuni della Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, con una popolazione residente – dati Istat al 31/12/2018 – fino a 5.000 abitanti, ovvero fino a 10.000 abitanti che abbiano individuato il centro storico quale zona territoriale omogenea (ZTO) ai sensi dell’art. 2 lett. A) del decreto ministeriale n. 1444/1968 e successive modifiche.

Interventi ammissibili:

  • recupero e adeguamento funzionale, strutturale e impiantistico di immobili e/o spazi pubblici;
  • realizzazione di percorsi ciclabili e/o pedonali per la connessione e la fruizione dei luoghi di interesse turistico-culturale (musei, monumenti, siti Unesco, biblioteche, aree archeologiche e altre attrattive culturali, religiose, artistiche, ecc.);
  • erogazione dei servizi di informazione e comunicazione per l’accoglienza (info point, visitor center, etc.), volti a favorire la fruizione del patrimonio culturale tangibile e intangibile, anche attraverso tecnologie avanzate e strumenti innovativi (prodotti editoriali e multimediali, portali informativi, pannelli interattivi, audioguide, realtà aumentata, ecc.).
  • valorizzazione e ampliamento dell’offerta culturale, attraverso la realizzazione di attività e servizi artistici (installazioni, videoproiezioni, digital art, land art, ecc.), in luoghi potenzialmente interessanti sotto il profilo turistico;
  • realizzazione e promozione di itinerari culturali, tematici, percorsi storici e visite guidate, anche attraverso il restauro e l’apertura al pubblico di siti;
  • valorizzazione di saperi e tecniche locali (artigianato locale, tecniche costruttive e lavorazioni dei materiali secondo le tradizioni locali, ecc.) anche attraverso attività esperienziali aventi ad oggetto gli elementi simbolici del carattere identitario dei luoghi;
  • miglioramento dell’accessibilità e della mobilità nei territori.

Spese ammissibili:

  • Servizi e forniture;
  • Lavori edili, strutturali e impiantistici;
  • Collaboratori e consulenti;
  • Spese generali;
  • Servizi di architettura e ingegneria (art.46 Dlgs. 50/2016) per la progettazione degli interventi;
  • Servizi per la pianificazione economico-finanziaria e gestionale.

Finanziamento concedibile: Il finanziamento, non cumulabile con altri finanziamenti pubblici, nazionali, regionali o comunitari, è concesso nella forma del contributo a fondo perduto, pari al 100% delle spese ammissibili.
Il contributo massimo concedibile per beneficiario è di 1.000.000 di euro, IVA compresa.

Termini e modalità di presentazione della domanda: Ogni Comune può presentare una sola domanda di finanziamento da trasmettere entro e non oltre 45 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso esclusivamente all’indirizzo PEC mibac-sg.servizio2@mailcert.beniculturali.it indicando nell’oggetto la dicitura: “MiBACT – Interventi di riqualificazione e valorizzazione turistico-culturale dei Comuni – Domanda di finanziamento”.

Il bando scade il 13 aprile!

Provincia di Avellino: firmato il protocollo d’intesa

Presso l’Ufficio della Consiglieria di Parità della Provincia di Avellino è stato firmato il protocollo d’intesa con l’Ispettorato del Lavoro, Inail e Inps, volto a promuovere la cultura della tutela e della regolarità contributiva del lavoro, prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, garanzia degli ambienti di lavoro, realizzazione e promozione di politiche da parte dei soggetti pubblici e privati operanti nel mercato del lavoro.

Provincia di Avellino

Provincia di Avellino

Attraverso questo protocollo d’intesa i vari enti coinvolti si impegnano ad attivare una collaborazione, per promuovere la cultura della tutela e della regolarità contributiva del lavoro, con particolare riguardo alle pari opportunità e al rispetto della conciliazione tra tempi di lavoro e vita familiare.

Donald Trump preferisce Via col vento rispetto a Parasite ma la platea non gradisce

Dopo la lettere scritta da Neil Young a Donald Trump, in cui il cantautore americano palesa il suo disprezzo, mai nascosto, nei confronti dell’uomo. Il presidente USA, durante un comizio elettorale, si sofferma su considerazioni infelici sul Premio Oscar Parasite e su Brad Pitt.

Donald Trump sul film pluripremiato agli Oscar si esprime, rivendicando film come Via col vento e definendo Brad Pitt un saputello, di cui non è stato mai un grande ammiratore.

Il presidente USA evidentemente non ha gradito le considerazioni fatte dall’attore, durante la premiazione degli Oscar, in cui prima dei ringraziamenti ufficiali Brad Pitt aveva mostrato il suo disappunto, criticando l’assoluzione del Presidente durante il processo al Senato.

Donald Trump

Donald Trump

Per quanto riguarda Parasite Donald Trump ha commentato così la vittoria del lungometraggio:

Quanto ha fatto male l’Academy Awards quest’anno? È stato giusto? Non lo so. Ridateci i classici dell’epoca d’oro di Hollywood. Possiamo tornare a Via col vento? E invece? Il miglior film viene dalla Corea del Sud. Pensavo fosse il miglior film straniero, e invece no, miglior film! Abbiamo avuto abbastanza problemi con la Corea del Sud per il commercio, e loro l’hanno premiata con il miglio film dell’anno.

Concorso Ripam Campania: accolto il ricorso del Formez

Dopo l’ordinanza emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale Campania riguardo il Concorso Ripam Campania, che ne sanciva la sospensione. Formez ha risposto, presentando un ricorso che è stato accolto. Dunque le prove relative alla categoria D sono state rinviate al 3 marzo.

Le date per i cinque profili concorsuali sono le seguenti:

3 marzo 2020 ore 08:30: profilo professionale ITD/CAM

4 marzo 2020 ore 08:30: profilo professionale CID/CAM

4 marzo 2020 ore 14:30: profilo professionale CUD/CAM

5 marzo 2020 ore 08:30: profilo professionale VGD/CAM

5 marzo 2020 ore 14:30: profilo professionale SAD/CAM

Concorso Ripam Campania

Concorso Ripam Campania

Concorso Ripam Campania: istruzioni per lo svolgimento della prova scritta

Ecco le istruzioni complete, fornite da Formez, per lo svolgimento della prova scritta dei concorsi.

ISTRUZIONI

per lo svolgimento della prova scritta dei concorsi:

ITD/CAM, CID/CAM, CUD/CAM, VGD/CAM, SAD/CAM

ATTENZIONE! La mancata osservanza delle prescrizioni elencate di seguito comporterà l’adozione di provvedimenti che potranno comportare l’esclusione dalla prova.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO

La prova scritta consiste in un’unica prova volta a verificare la conoscenza teorica e pratica delle materie previste dal bando mediante la somministrazione di n. 60 (sessanta) domande con risposta a scelta multipla, per un punteggio massimo attribuibile di 30 (trenta) punti. A ciascuna risposta sarà attribuito il seguente punteggio:

  • Risposta esatta: +0,50 punti;
  • Mancata risposta o risposta per la quale siano state marcate due o più opzioni: 0 punti;
  • Risposta errata: -0,15

I candidati hanno complessivamente 90 minuti per svolgere la prova scritta.

I test sono sorteggiati da una apposita banca dati ed è prevista, per ogni sessione, la somministrazione di un’unica batteria di 60 quesiti che verrà stampata in due versioni (versione A e versione B), contenenti i medesimi quesiti ma ordinati in modo differente. La Commissione RIPAM, avvalendosi del supporto tecnico del Formez PA, ricorrerà all’uso di sistemi informatizzati per la costruzione, il sorteggio e la correzione della prova. La batteria dei quesiti viene consegnata ai candidati in busta chiusa.

Non è consentito aprire la busta contenente i test prima del “VIA”, né continuare la prova dopo l’“ALT” pena l’annullamento della medesima.

È possibile chiedere chiarimenti soltanto prima del VIA.

Le risposte alle domande vanno riportate sull’unico foglio a lettura ottica standard consegnato dagli assistenti.

Per lo svolgimento della prova è necessario dotarsi di una penna di colore nero, perfettamente funzionante. Tutti i candidati sono pregati di assicurarsi, prima dell’ingresso nella sede della prova, di essere dotati di un numero di penne congruo per lo svolgimento e il completamento della prova.

È necessario annerire completamente il cerchietto corrispondente alla risposta prescelta, facendo attenzione a non apporre nessun segno o marcatura di alcun genere nelle altre caselle.

Non è possibile apportare correzioni sul foglio a lettura ottica e la risposta multipla è considerata mancata risposta. Dopo l’inizio delle prove non è assolutamente consentita la sostituzione del foglio a lettura ottica.

I candidati non possono introdurre né utilizzare nella sede di esame carta per scrivere, pubblicazioni, raccolte normative, vocabolari, testi, appunti di qualsiasi natura e telefoni cellulari, palmari, lettori multimediali, tablet, supporti informatici, calcolatrici, orologi del tipo “smartwatch” o altri dispositivi mobili idonei alla memorizzazione o alla trasmissione di dati, né possono comunicare tra di loro, né verbalmente, né per iscritto.

In caso di violazione di tali disposizioni la Commissione d’esame dispone l’immediata esclusione dalla sede di svolgimento della prova.

REGOLA DI ANONIMATO

La prova è anonima. Qualunque segno apposto sul foglio di risposta potrà essere considerato segno di riconoscimento e portare all’esclusione del candidato.

I candidati saranno invitati ad apporre i due codici a barre identici, che saranno stati precedentemente consegnati, uno sul cartoncino anagrafico e l’altro sul foglio di risposta.

Al termine dello svolgimento delle prove, il candidato dovrà inserire il cartoncino anagrafico, su cui è stato apposto il codice a barre, nella busta anonima piccola e sigillarla.

La busta piccola andrà poi inserita a cura del candidato, unitamente al foglio risposte, su cui è stato apposto il codice a barre, nella busta anonima grande e provvedere alla sua sigillatura.

La busta grande verrà ritirata dagli assistenti e consegnata alla Commissione.

RICONSEGNA DEL TEST

Al termine della prova tutti i candidati devono rimanere seduti e seguire scrupolosamente le indicazioni fornite dallo speaker per completare le operazioni di consegna.

Gli assistenti ritireranno la busta grande sigillata contenente il foglio di risposta a lettura ottica, nonché la busta piccola, anch’essa sigillata, dentro cui saranno stati inseriti i dati anagrafici, del singolo candidato, e successivamente il fascicolo dei test.

Solo a completamento delle operazioni di verifica e di conteggio dei materiali ritirati sarà data l’autorizzazione a lasciare la sala.

CORREZIONE E ABBINAMENTO

Gli elaborati relativi alla prova, consegnati dai candidati in forma anonima, così come i cartoncini anagrafici, saranno custoditi in busta sigillata. La correzione degli elaborati, ed il successivo abbinamento con i nomi dei candidati, avverranno in seduta pubblica, alla presenza dei candidati che vogliano partecipare.

 

 

SUPERAMENTO DELLA PROVA

La Commissione esaminatrice, per ciascuno dei profili messi a concorso, redigerà la graduatoria provvisoria di merito dei candidati idonei, in base al punteggio conseguito nella prova scritta, con indicazione degli ammessi alla fase di formazione e rafforzamento di cui all’articolo 8.

Sono ammessi alla fase di formazione e rafforzamento i candidati idonei, che abbiano riportato una votazione minima di 21/30 (ventuno/trentesimi), nel numero massimo pari al numero dei posti da ricoprire, maggiorato del venti per cento o superiore in caso di candidati collocatisi ex aequo all’ultimo posto utile in ordine di graduatoria, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili.

Gli elenchi degli ammessi alla fase di formazione e rafforzamento, con i relativi punteggi, saranno pubblicati sul sito internet http://riqualificazione.formez.it, con valore di notifica. L’avviso relativo all’avvenuta pubblicazione degli elenchi degli ammessi alla fase di formazione e rafforzamento sarà pubblicato, il primo giorno utile, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, IV Serie speciale “Concorsi ed Esami”.

ACCESSO AGLI ATTI ON-LINE

Dopo la correzione delle prove ogni candidato potrà accedere ai propri atti concorsuali secondo le modalità che saranno indicate sul sito http://riqualificazione.formez.it.

Lioni: parte il primo progetto formativo della Provincia per aiutare i Comuni

Progettazione e gestione della Safety e Security degli eventi: Oltre le Circolari Gabrielli e Piantedosi, è il primo appuntamento promossi dalla Provincia di Avellino che ha come obiettivo quello di supportare i Comuni da un punto di vista di assistenza e supporto tecnico.

L’appuntamento è previsto a Lioni, giovedì 20 febbraio dalle ore 09:30, presso la sala consiliare del Comune.

Locandina evento Lioni

Locandina evento Lioni

L’organizzazione dell’evento è affidata alla Omnia Service Engineering srl, società affidataria del progetto che collaborerà insieme all’Associazione Quattroesse.

Lo scopo del ciclo d’incontri (sono previsti 5 appuntamenti) è quello di formare ed informare le istituzioni pubbliche e private sulle procedure uniche per la Safety e Security delle manifestazioni e degli eventi in luoghi aperti e non destinati a questo genere di ospitalità.

In questo primo incontro le tematiche affrontate riguarderanno i campi tecnici, legali e comunicativi.

Concorso Ripam Campania.: il Tribunale Amministrativo Regionale Campania risponde

Dopo il polverone sollevato riguardo le irregolarità del Concorso Ripam Campania e l’attivazione della pagina Facebook per invitare alla rettifica delle prove preselettive, si è arrivati ad un epilogo.

Il tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha emesso l’ordinanza, che prevede l’annullamento previa sospensione dell’efficacia delle prove preselettive sostenute per la categoria D.

Riportiamo integralmente l’ordinanza emessa il 12 febbraio 2020:

 

Pubblicato il 12/02/2020
N. 00218/2020 REG.PROV.CAU.
N. 00218/2020 REG.RIC.
R E P U B B L I C A I T A L I A N A
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania
(Sezione Quinta)
ha pronunciato la presente
ORDINANZA
sul ricorso numero di registro generale 218 del 2020, integrato da motivi
aggiunti, proposto da
Francesco Accardo, Mariella Apreda, Stefania Augurio, Sabina Avino,
Francesca Borreca, Luca Caricaterra, Francesco Paolo Cascavilla, Stefania
Cavalli, Cristina Cennamo, Iolanda Chiuchiolo, Sabrina De Rosa, Margherita
Dell’Aira, Debora Dell’Isola, Fabrizio Maria Esposito, Carmela Anna
Esposito, Antonella Formicola, Carmela Gionti, Giulia Giordano, Duilio
Graziano, Stefania Massafra, Margherita Parrilli, Vincenzo Portico, Nicola
Salese, Nicola Pio Sarnataro, Barbara Tafuri, Cristina Trofa, rappresentati e
difesi dagli avvocati Simona Fell, Francesco Leone, Ciro Catalano, con
domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto
presso lo studio Elena Violano in Napoli, via Mancini, 19;
contro
Regione Campania, in persona del legale rappresentante pro tempore,
rappresentato e difeso dagli avvocati Almerina Bove, Angelo Marzocchella,
Tiziana Monti, Rosaria Saturno, con domicilio digitale come da PEC da
Registri di Giustizia;
Presidenza del Consiglio dei Ministri, Commissione Interministeriale Ripam,
12/2/2020 N. 00218/2020 REG.RIC.
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in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi
dall’Avvocatura Distrettuale Napoli, domiciliataria ex lege in Non Presente,
Non Presente;
Commissione Interministeriale per L’Attuazione del Progetto Ripam, Formez
Pa -Centro Servizi, Assistenza, Studi e Formazione per L’Ammodernamento
delle P.A non costituiti in giudizio;
per l’annullamento
previa sospensione dell’efficacia,
Per quanto riguarda il ricorso introduttivo:
– dell’avviso riportante «Concorso Ripam Campania. Esito provvisorio prove
preselettive categoria D», comprensivo di tutti gli elenchi relativi ai profili
professionali, adottato dalla Commissione interministeriale Ripam in data
11.11.19, nella parte in cui non include parte ricorrente;
– dell’avviso riportante «Concorso Ripam Campania. Aggiornamento elenchi
profilo D», comprensivo di tutti gli elenchi relativi ai profili, adottato dalla
Commissione interministeriale Ripam in data 17.12.19, nella parte in cui non
include parte ricorrente;
– del foglio contenente le «istruzioni per lo svolgimento della prova
preselettiva» per quanto di interesse;
– dei questionari somministrati a parte ricorrente in occasione della prova
preselettiva;
– ove esistente, del verbale con cui sono state predisposte e/o approvate le
domande da somministrare ai candidati in occasione della prova preselettiva;
– del bando del «corso-concorso pubblico, per titoli ed esami, per il
reclutamento di complessive n. 950 unità di personale a tempo
indeterminato», adottato dalla Commissione interministeriale Ripam, nella
parte in cui:
– all’art. 6: i) dispone di non prevedere una banca dati dei quesiti prima dello
svolgimento della prova; ii) nella parte in cui si dovesse interpretare nel senso
di consentire la lesione del principio dell’anonimato; iii) nella parte in cui ha

ha previsto di avvalersi del Formez PA per la «costruzione, il sorteggio e la
correzione della prova».
– all’art. 5, nella parte in cui prevede la nomina di una Commissioni d’esame
esclusivamente per la fase selettiva;
– del calendario delle prove scritte di prossima pubblicazione, nella parte in
cui non include parte ricorrente;
– di ogni altro atto presupposto, connesso, consequenziale, anche
potenzialmente lesivo
della posizione dell’odierno ricorrente.
PER L’ADOZIONE DELLE MISURE INTERINALI, CAUTELARI E
PROVVISORIE
EX ART. 56 C.P.A.
volte all’adozione di ogni provvedimento utile a consentire agli odierni
ricorrenti di essere ammessi a sostenere in sovrannumero la prova scritta, per
il relativo profilo, del «corso concorso pubblico, per titoli ed esami, per il
reclutamento di complessive n. 950 unità di personale a tempo
indeterminato» del diritto di parte ricorrente di essere ammessa alle prove
scritte del «corso-concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento di
complessive n. 950 unità di personale a tempo indeterminato»,
NONCHÉ PER LA CONDANNA EX ART. 30 C.P.A. DELLE
AMMINISTRAZIONI INTIMATE
al risarcimento del danno in forma specifica, ai sensi dell’art. 30 c.p.a.,
mediante l’adozione del relativo provvedimento di convocazione dell’odierna
parte ricorrente valevole per la partecipazione alla prova scritta del «corsoconcorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento di complessive n.
950 unità di personale a tempo indeterminato», nonché, ove occorra e,
comunque in via subordinata, al pagamento del danno subito e subendo, con
interessi e rivalutazione, come per legge.
Per quanto riguarda i motivi aggiunti presentati il 31 gennaio 2020 :
12/2/2020 N. 00218/2020 REG.RIC.
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PER L’ANNULLAMENTO, PREVIA SOSPENSIONE
DELL’EFFICACIA
– dell’avviso riportante «Concorso Ripam Campania. Sostituzione elenchi
idonei profilo D» comprensivo di tutti gli elenchi relativi ai profili
professionali, adottato dalla Commissione interministeriale Ripam in data
23.01.20, nella parte in cui non include parte ricorrente;
– del diario e del calendario della prova scritta, adottati dalla Commissione
interministeriale Ripam in data 24 gennaio 20 con «avviso prova scritta
concorso categoria D», nella parte in cui non includono parte ricorrente;
E PER L’ADOZIONE DELLE MISURE INTERINALI, CAUTELARI E
PROVVISORIE
EX ART. 56 C.P.A.
volte all’adozione di ogni provvedimento utile a consentire all’odierna parte
ricorrente di essere ammessa alle prove scritte del concorso de quo, che si
volgeranno nelle date 10, 11, 12 e 13 febbraio 2020.
Visti il ricorso, i motivi aggiunti e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio della Regione Campania, della
Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Commissione Interministeriale
Ripam;
Vista la domanda di sospensione dell’esecuzione del provvedimento
impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;
Visto l’art. 55 cod. proc. amm.;
Visti tutti gli atti della causa;
Ritenuta la propria giurisdizione e competenza;
Relatore la dott.ssa Maria Grazia D’Alterio e uditi nella camera di consiglio
del giorno 11 febbraio 2020 per le parti i difensori come specificato nel
verbale;
Premesso che con decreto presidenziale n. 182 del 1° febbraio 2020,
considerata l’estrema gravità ed urgenza, è stata concessa la richiesta
12/2/2020 N. 00218/2020 REG.RIC.
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ammissione con riserva dei ricorrenti limitatamente alla sola partecipazione
alla prova scritta, il cui svolgimento è stato fissato per i giorni 10, 11, 12 e 13
febbraio 2020 per i seguenti profili TCD/CAM, AMD/CAM, CFD/CAM,
VGD/CAM e SAD/CAM;
Ritenuto, al sommario esame tipico della presente fase, che sussistono i
presupposti per l’accoglimento dell’istanza cautelare, sia pure, per quanto si
preciserà infra, nei limiti della sospensione della procedura concorsuale in
corso, non resistendo i gravati atti alle censure demolitorie dedotte con il
primo motivo di ricorso, con conseguente venir meno delle misure disposte
con il precitato decreto cautelare;
Osservato preliminarmente che per la pacifica giurisprudenza amministrativa
il rigoroso rispetto del principio dell’anonimato nei concorsi per l’accesso ai
pubblici impieghi – diretto portato del principio costituzionale di uguaglianza
nonché specialmente di quelli del buon andamento e dell’imparzialità della
pubblica amministrazione – rappresenta garanzia ineludibile di serietà della
selezione e dello stesso funzionamento del meccanismo meritocratico (cfr. ex
multis Cons. Stato A.P. n. 28 del 20 novembre 2013; Sez. V, n. 1928 del 6 aprile
2010);
Ulteriormente rilevato che in presenza di una violazione non irrilevante della
regola dell’anonimato, la declinazione applicativa del principio determina la
radicale invalidità della procedura comparativa, senza necessità di accertare in
concreto l’effettiva lesione dell’imparzialità in sede di correzione, posto che
“se fosse richiesto un tale, concreto, accertamento, lo stesso – oltre ad essere di evidente
disfunzionale onerosità – si risolverebbe, con inversione dell’onere della prova, in una sorta
di probatio diabolica che contrasterebbe con l’esigenza organizzativa e giuridica di
assicurare senz’altro e per tutti il rispetto delle indicate regole, di rilevanza costituzionale,
sul pubblico concorso” (cfr. Consiglio di Stato, Sez. VI, 11 luglio 2013, n. 3747);
Considerato, quanto al caso di specie, che verosimilmente la prova preselettiva
si è svolta in spregio al su richiamato principio, non essendo contestato che:

– i candidati, in conformità alle indicazioni contenute nelle istruzioni per lo
svolgimento della prova preselettiva, hanno apposto sul figlio risposte a
lettura ottica e sul cartoncino anagrafico due talloncini identici, contenenti
medesimo codice a barre e, immediatamente al di sotto, identico codice
numero di sei cifre;
– i fogli risposte e i cartoncini contenenti i dati anagrafici non sono stati chiusi
in busta sigillata e priva di generalità all’esterno dai candidati, come prescritto
peraltro dall’art. 14 del D.P.R. 487/94, di talché il predetto codice numerico,
facilmente memorizzabile e identificabile, ha finito per svolgere, almeno
potenzialmente, funzione di segno di riconoscimento, essendo riconducibile
immediatamente all’identità dell’autore dell’elaborato; con ciò venendo meno
la garanzia di correzione in forma anonima degli elaborati;
Ulteriormente rilevato che nonostante l’utilizzo di sistemi ottici di correzione,
idonei ad assicurare massima rapidità delle operazioni di valutazione, la fase di
correzione delle prove preselettive si è immotivatamente protratta per tre
mesi;
Rilevato sotto altro aspetto che l’Amministrazione ha ingiustificatamente
omesso di fornire alla parte ricorrente le generalità di almeno un candidato
ammesso alle prove scritte, sicché alla stessa è fatto ordine di provvedere
all’istanza predetta entro 10 giorni dalla comunicazione della presente
ordinanza, onde consentire la notifica individuale del ricorso;
Ritenuto, inoltre, di accogliere l’istanza di parte ricorrente di integrazione del
contraddittorio nei confronti degli ammessi alle prove scritte, in quanto
titolari di un interesse contrario all’annullamento della procedura;
Rilevato, quanto alle modalità di integrazione del contraddittorio, che:
– l’art. 52, comma 2, c.p.a. (“Termini e forme speciali di notificazione”),
dispone che il Presidente può autorizzare la notificazione del ricorso “con
qualunque mezzo idoneo, compresi quelli per via telematica o fax, ai sensi
dell’articolo 151 del codice di procedura civile”;
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– l’art. 151 c.p.c., dispone inoltre che “Il giudice può prescrivere, anche
d’ufficio, con decreto steso in calce all’atto, che la notificazione sia eseguita in
modo diverso da quello stabilito dalla legge”;
Visto il d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33, contenente norme sul “Riordino della
disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di
informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni in materia di obblighi
di pubblicazione”, e in particolare l’art. 19, il quale prevede l’obbligo di
pubblicazione sul sito web istituzionale dei “bandi di concorso per il
reclutamento, a qualsiasi titolo, di personale presso l’amministrazione”, al fine
di consentirne la massima conoscibilità ai soggetti interessati di partecipare
alla procedure concorsuali; tanto in coerenza con i principi ispiratori della
nuova disciplina normativa che, ad avviso del Collegio, sono applicabili a tutte
le informazioni relative all’iter concorsuale, ivi comprese le impugnative
avverso di esse proposte;
Ritenuto che il predetto art. 52 c.p.a., in combinazione sistematica con
l’art.151 c.p.c., nella parte in cui attribuisce al giudice il potere di disporre che
la notificazione sia eseguita in modo diverso da quello stabilito dalla legge,
consenta di disapplicare l’art. 150 c.p.c., comma 3, nella parte in cui prescrive
l’inserimento dell’estratto dell’atto notificato nella Gazzetta ufficiale della
Repubblica;
Ritenuto che quanto precede sia conforme all’evoluzione normativa e
tecnologica, che permette di individuare nuovi strumenti idonei a consentire
la medesima finalità di conoscibilità un tempo rimessa alla sola pubblicazione
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica, con l’indubbio vantaggio – quanto a
tale modalità di notificazione – di ovviare all’eccessivo e ingiustificato onere
economico della pubblicazione con modalità cartacea (cfr. ordinanze T.A.R.
Lazio, Roma, sez. III bis, 13 ottobre 2014, n. 4915; T.A.R. Campania, Napoli,
sez. VIII, 18 settembre 2014, n. 1526; T.A.R. Lazio, Roma, sez. III bis, 29
settembre 2014, n. 10071; T.A.R. Molise, Campobasso, sez. I, 7 novembre
2013, n. 632);
12/2/2020 N. 00218/2020 REG.RIC.
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Ritenuto che, nel caso all’esame, in relazione alla natura della controversia e al
numero di controinteressati, sussistono i presupposti per autorizzare la
notificazione per pubblici proclami mediante pubblicazione dell’avviso sul
sito web (internet) dell’Amministrazione, con le seguenti modalità:
– l’avviso da pubblicarsi sul sito istituzionale del Formez dovrà contenere le
seguenti informazioni: 1) l’Autorità giudiziaria innanzi alla quale si procede; 2)
il numero di Registro Generale del procedimento; 3) il nominativo della parte
ricorrente; 4) gli estremi dei principali provvedimenti impugnati; 5)
l’indicazione dei nominativi dei controinteressati posizionati in graduatoria e il
testo integrale del ricorso; 6) l’indicazione del numero della presente
ordinanza con il riferimento che con essa è stata autorizzata la notifica per
pubblici proclami; 7) l’indicazione che lo svolgimento del processo può essere
seguito consultando il sito www.giustizia-amministrativa.it attraverso
l’inserimento del numero di registro generale del ricorso nella seconda
sottosezione “Ricerca ricorsi”, rintracciabile all’interno della seconda
sottosezione “Campania – Napoli” della sezione “T.A.R.”;
– la parte ricorrente dovrà, quindi, aver cura che l’avviso sia pubblicato sul sito
internet del Formez con le sopra precisate modalità, richiedendo tale
inserimento tramite apposita istanza alla predetta Amministrazione, nel
termine di 30 (trenta) giorni dalla notifica e/o comunicazione della presente
ordinanza; alla richiesta deve seguire il deposito, presso la segreteria del
Tribunale adito, della prova dell’intervenuta pubblicazione entro il termine
perentorio di giorni 15 (quindici) successivi al termine predetto (30 gg.);
l’avviso non dovrà essere comunque rimosso dal sito dell’Amministrazione
sino alla pubblicazione della sentenza di questo Tribunale;
Ritenuto di rinviare alla camera di consiglio del 25 febbraio 2020 per l’esame
dei motivi aggiunti e di fissare per la trattazione di merito del ricorso l’udienza
pubblica del 6 ottobre 2020;
Ritenuto, infine, di dover compensare le spese della presente fase cautelare.
P.Q.M.
12/2/2020 N. 00218/2020 REG.RIC.
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Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, sede di Napoli, Sez.

accoglie l’istanza cautelare nei limiti indicati in motivazione e per l’effetto
sospende gli atti gravati con il ricorso introduttivo;
– ordina all’Amministrazione di fornire alla parte ricorrente le generalità di
almeno un candidato ammesso alle prove scritte, disponendo per il resto
l’integrazione del contraddittorio secondo le modalità indicate in parte
motiva;
– rinvia alla camera di consiglio del 25 febbraio 2020 per l’esame dei motivi
aggiunti;
– fissa per la trattazione di merito del ricorso l’udienza pubblica del 6 ottobre
2020.
Compensa le spese della presente fase cautelare.
La presente ordinanza sarà eseguita dall’Amministrazione ed è depositata
presso la Segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle
parti.
Così deciso in Napoli nella camera di consiglio del giorno 11 febbraio 2020
con l’intervento dei magistrati:
Santino Scudeller, Presidente
Pierluigi Russo, Consigliere
Maria Grazia D’Alterio, Primo Referendario, Estensore
L’ESTENSORE IL PRESIDENTE
Maria Grazia D’Alterio Santino Scudeller
IL SEGRETARIO

Grottaminarda: Angelo Cobino parla della Stazione Hirpinia

Angelo Cobino, sindaco di Grottaminarda, espone le sue considerazioni, facendo delle delucidazioni sulla Stazione Hirpinia, una grande sfida che riguarda tutto il territorio irpino.

Angelo Cobino

Angelo Cobino

Angelo Cobino afferma:

Noi siamo al di là dei campanilismi perché la crescita di ogni nostro singolo comune irpino rappresenta l’intera Irpinia.

Questa Stazione Hirpinia e l’Alta Velocità Napoli-Bari è una delle opere più importanti del Meridione. Noi abbiamo bisogno di mettere insieme le risorse sia quelle del fondo di compensazione che quelle della Regione Campania.

Stazione Hirpinia

Stazione Hirpinia

Il Sindaco di Grottaminarda si rivolge ai rappresentanti di ogni singola comunità irpina presenti al convegno, in particolar modo risponde alle critiche sollevate da Franco Archidiacono, invitando tutti a diventare una sola voce perché i sindaci cambiano ma il benessere di ciascuna comunità resta invariabile, a prescindere dalle figure in carica.

Stazione Hirpinia: parla Costantino Boffa, Tavolo Tecnico della Regione Campania

Costantino Boffa, Tavolo Tecnico della Regione Campania per la Linea AV/AC Napoli-Bari, durante l’incontro Stazione Hirpinia: opportunità, progettualità, risorse, ha fatto una quadra sul da farsi logistico, che riguarda la costruzione della nuova linea ferroviaria, spiegando la realtà della situazione sia a livello economico che d’intenti mirati ad evitare una frantumazione delle finalità e delle aspettative dei comuni irpini coinvolti.

Costantino Boffa

Costantino Boffa: video

Costantino Boffa ha sottolineato l’importanza di dialogo che dovrà esserci tra i sindaci irpini coinvolti, per poter raggiungere una finalità non dispersiva dei fondi messi a disposizione.

L’intervento è stato chiaro, soprattuto, per quanto riguarda l’erogazione del 2% del progetto, che dovrà essere erogato e quali sono gli interventi più efficaci per una distribuzione logistica ottimale.

La differenza che intercorre tra linea ad alta velocità e quella che riguarda la Stazione Hirpinia è rappresentata dalla possibilità di far attraversare treni merci e treni regionali, in fasce orarie alternate.

Stazione Hirpinia

Stazione Hirpinia

Il prossimo incontro tra i comuni interessati è previsto per il prossimo 4 febbraio 2020.

Di seguito riportiamo la Delibera della Giunta Regionale del 24 settembre, cui fa riferimento Costantino Boffa e l’Ordinanza dell’Asse Ferroviario Napoli-Bari.

Delibera della Giunta Regionale n. 441 del 24/09/2019

Dipartimento 50 – GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA
Direzione Generale 8 – DIREZIONE GENERALE PER LA MOBILITA’
Oggetto dell’Atto:
PROGRAMMA DI INTERVENTI DI SVILUPPO E RIQUALIFICAZIONE DEI TERRITORI
INTERESSATI DALLA DIRETTRICE FERROVIARIA NAPOLI-BARI. TRATTE “RADDOPPIO
FRASSO TELESINO-VITULANO” E “RADDOPPIO IN VARIANTE APICE-ORSARA”.

n. 56 del 30 Settembre 2019
Alla stregua dell’istruttoria compiuta dalle Direzioni Generali e delle risultanze e degli atti tutti
richiamati nelle premesse che seguono, costituenti istruttoria a tutti gli effetti di legge, nonché
dell’espressa dichiarazione di regolarità della stessa resa dai Direttori a mezzo di sottoscrizione
della presente
PREMESSO che
a) con delibera n. 62 del 3 agosto 2011, il CIPE ha individuato il potenziamento della Direttrice ferroviaria NapoliBari-Lecce-Taranto fra gli interventi strategici nazionali prioritari per lo sviluppo del Mezzogiorno e ha previsto i
seguenti interventi infrastrutturali sulle tratte interessanti la Regione Campania: Raddoppio Cancello-Frasso
Telesino, Raddoppio Frasso Telesino-Vitulano, Raddoppio in variante Apice-Orsara, Variante Cancello-Napoli;
b) in data 2 agosto 2012, è stato sottoscritto il “Contratto istituzionale di sviluppo per la realizzazione della
Direttrice ferroviaria Napoli-Bari-Lecce-Taranto” tra il Ministro per la Coesione territoriale, il Ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti, la Regione Campania, la Regione Puglia, la Regione Basilicata, Ferrovie dello
Stato Italiane SpA e Rete Ferroviaria Italiana SpA (da ora in avanti denominata RFI), quest’ultima individuata
quale soggetto attuatore degli interventi;
c) con legge n. 164 dell’11 novembre 2014 di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 133 del 12
settembre 2014 (c.d. “Sblocca Italia”), l’Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A. è stato
nominato Commissario per la realizzazione delle opere relative agli Assi ferroviari Napoli-Bari ed è stato stabilito
che la realizzazione delle opere relative alla tratta ferroviaria Napoli-Bari sia eseguita a valere sulle risorse
previste nell’ambito del Contratto di programma 2012-2016 stipulato tra RFI e il Ministero delle Infrastrutture e
dei Trasporti;
d) con DPGRC n. 7 del 18 gennaio 2016, è stato conferito l’incarico di consigliere del Presidente della Giunta
Regionale per gli aspetti di interesse regionale inerenti alla realizzazione della linea ferroviaria NA-BA, con
riferimento alle opere infrastrutturali, ai progetti di sviluppo e riqualificazione dei territori interessati ed ai
connessi Accordi di programma con gli Enti competenti;
e) con nota prot. n.10026 UDCP/GAB/VCG1 del 6 aprile 2016 e successiva integrazione prot. n. 17337
UDCP/GAB/CG del 15 giugno 2017, il Presidente della Giunta Regionale ha costituito un Tavolo tecnico per le
attività connesse alla realizzazione della direttrice ferroviaria Napoli-Bari;
f) con delibera n. 382 del 20 luglio 2016, la Giunta regionale ha attribuito al menzionato Tavolo tecnico il compito
di promuovere, concordare, coordinare e ottimizzare, nel rispetto delle reciproche competenze istituzionali, le
attività di supporto e raccordo per la realizzazione della direttrice ferroviaria Napoli-Bari, con particolare
riferimento alle opere infrastrutturali, ai progetti di sviluppo e riqualificazione dei territori interessati ed ai
connessi accordi con gli enti interessati;
g) con delibera n. 384 del 27 giugno 2017, la Giunta regionale ha demandato alla Direzione Generale Autorità di
Gestione Fondo Sociale Europeo e Fondo per lo sviluppo e la coesione, di concerto con la Direzione Generale
per la Mobilità, in ragione delle competenze ad esse attribuite per materia, l’attuazione degli obblighi derivanti
dal Contratto Istituzionale di Sviluppo per la realizzazione della direttrice ferroviaria Napoli-Bari-Lecce-Taranto;
PREMESSO, altresì, che
a) con delibera n. 524 dell’8 agosto 2017, la Giunta regionale, nel prendere atto dell’avvio delle procedure di
concertazione tra il Tavolo Tecnico e i Comuni campani coinvolti dalla realizzazione della direttrice ferroviaria
Napoli-Bari, ha approvato lo schema di Protocollo d’Intesa tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la
Regione Campania e il Commissario per la realizzazione delle opere relative agli assi ferroviari Napoli-Bari e
Palermo-Catania-Messina, finalizzato alla definizione di un Programma di interventi di sviluppo e riqualificazione
dei territori interessati dalla direttrice ferroviaria Napoli-Bari;
b) con delibera n. 240 del 24 aprile 2018, si è reso necessario modificare, nelle more della sua sottoscrizione da
parte dei soggetti interessati, lo schema di Protocollo d’intesa approvato con DGR n. 524/2017, per quanto
attiene alle modalità di individuazione dei Comuni destinatari delle risorse di cui al Piano Operativo
Infrastrutture;
PREMESSO, infine, che
a) la Delibera CIPE n. 54 del 01.12.2016, all’allegato “Piano Operativo Fondo Sviluppo e Coesione – Infrastrutture
2014/2020 (Legge n. 190 del 23 dicembre 2014, c. 703), prevede nell’Asse tematico D “Messa in sicurezza del
patrimonio infrastrutturale esistente” il “Programma per il completamento, il riammagliamento e la
rifunzionalizzazione delle infrastrutture per la mobilità interferite dal corridoio ferroviario AV/AC Napoli – Bari – I
fase” per un importo di 50 M€;
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 56 del 30 Settembre 2019
b) con D.P.G.R. n. 25 del 14.02.2018 è stata Istituita la Struttura Tecnica di Missione per l’attuazione Delibera
CIPE n.54/2016 con le funzioni, tra l’altro, di coordinamento, gestione e monitoraggio dei processi di attuazione
delle linee di azione di cui alla Delibera CIPE n.54/2016 in raccordo con la Direzione Generale per la Mobilità;
c) con delibera n. 104 del 20 febbraio 2018, la Giunta regionale (tra l’altro) ha demandato alla medesima Struttura
Tecnica di Missione il compito di attivare le procedure di selezione relative al “Programma per il completamento,
il riammagliamento e la rifunzionalizzazione delle infrastrutture per la mobilità interferite dal corridoio ferroviario
AV/AC Napoli – Bari – I fase”, rivolta ai comuni individuati dal Tavolo tecnico permanente costituito dal
Presidente della Giunta Regionale e sulla scorta dei criteri appositamente elaborati dal medesimo Tavolo;
d) che con nota prot. n. 2018-0007293/UDCP/GAB/GAB del 26 marzo 2018 il Tavolo tecnico permanente ha
trasmesso l’indicazione dei Comuni interessati dal Programma per il completamento, il riammagliamento e la
rifunzionalizzazione delle infrastrutture per la mobilità interferite dal corridoio ferroviario AV/AC Napoli – Bari – I
fase, unitamente ai criteri specifici di riferimento, in ottemperanza a quanto disposto dalla Delibera di Giunta
Regionale n. 104/2018
DATO ATTO che
a) il citato protocollo prevede all’art. 3 che la regione Campania si impegna a individuare in modo univoco e
definitivo gli interventi che andranno a costituire il “Programma di interventi di sviluppo e riqualificazione”, i cui
tempi di realizzazione non dovranno influire sul cronoprogramma di realizzazione dell’opera ferroviaria AC/AV
Napoli-Bari e stabilisce le modalità di individuazione degli interventi per le tratte “Variante Cancello-Napoli” e
“Raddoppio Cancello-Frasso Telesino”, nonché per le tratte “Raddoppio Frasso Telesino – Vitulano” e
“Raddoppio in variante Apice-Orsara”;
b) in particolare, ai sensi di quanto previsto dall’art. 3 del suddetto Protocollo, gli interventi costituenti il
“Programma di interventi di sviluppo e riqualificazione” per le tratte “Raddoppio Frasso Telesino – Vitulano” e
“Raddoppio in variante Apice-Orsara” avviene mediante procedura concertativa da svolgersi tra i Comuni
interessati e il Tavolo Tecnico, sulla base degli esiti delle relative Conferenze di Servizi nonché in conformità a
quanto previsto dalla precedente lettera a), in virtù di quanto stabilito dalla DGR n. 382/2016 e dalla DGR n.
240/2018, salvo future ed eventuali diverse disposizioni giuntali;
c) il medesimo Protocollo, all’art. 3 e all’art. 5 prevede la copertura finanziaria degli interventi costituenti il
“Programma di interventi di sviluppo e riqualificazione”, stabilendo che si impegni a tal fine l’importo del 2%
dell’intero costo dell’opera, oltre che per le opere e misure compensative dell’impatto territoriale e sociale
strettamente correlate alla funzionalità dell’opera ai sensi dell’articolo 165, comma 3, del decreto legislativo n.
163/2006 come modificato dall’art. 4, comma 2, del Decreto-legge n. 70 del 13 maggio 2011 convertito con
legge n. 106 del 12 luglio 2011 (c.d. “Decreto Sviluppo”) anche ad integrazione dei fondi di competenza della
Regione Campania che saranno proposti;
d) il citato Protocollo prevede, infine, che la Regione Campania si impegna a orientare i suoi atti di
programmazione in modo che siano coerenti con gli obiettivi del “Programma di interventi di sviluppo e
riqualificazione”, così da favorire la realizzazione e il reperimento di ulteriori risorse, regionali, nazionali ed
europee;
PRESO ATTO, altresì, che
a) in coerenza con gli indirizzi contenuti nella Delibera di Giunta Regionale n. 104/2018, il Tavolo con nota n.
2018-0007293/UDCP/GAB/GAB del 26 marzo 2018 ha individuato i beneficiari riferiti alla prima fase delle tratte
relative alla detta linea ferroviaria che potevano proporre progettualità e che, all’esito dell’esperimento delle procedure poste in essere dalla Struttura Tecnica di Missione, il medesimo Tavolo ha preso atto che, rispetto all’elenco a suo tempo fornito, tutte le istanze presentate sono state soddisfatte con le coperture di cui al citato art. 5
del Protocollo d’Intesa;
b) il tratto Frasso Telesino – San Lorenzo, rappresenta la prima infrastruttura in Europa ad ottenere la Certificazione ENVISION (platinum)in virtù dell’attenzione che è stata data al coinvolgimento delle popolazioni e al processo di concertazione degli Enti locali (che ha determinato, caso unico nel panorama nazionale, la chiusura delle
Conferenze di Servizi con il consenso pressocchè unanime dei Comuni e delle Province interessate) nonchè
alle caratteristiche ambientali e alle peculiarità territoriali, come la geomorfologia, l’idrologia, il paesaggio e la
valorizzazione delle risorse culturali ed economiche locali;
RILEVATO che
a) la delibera di Giunta n. 382/2016 rinvia a successivo provvedimento la destinazione delle risorse rinvenienti sulle fonti regionali, nazionali e comunitarie del ciclo di programmazione 2014-2020 della Regione Campania in favore dei Comuni individuati per le tratte Frasso Telesino-Vitulano e Apice-Orsara;

n. 56 del 30 Settembre 2019
b) il modello di concertazione sperimentato con riferimento alle tratte relative alla prima fase ha consentito di velocizzare l’avanzamento dei lavori e di concordare con le comunità locali le azioni di riqualificazione urbana e territoriale per il riutilizzo delle tratte dismesse, nonchè azioni di bonifica delle aree dismesse e di recupero degli
edifici dismessi da adibire a nuove destinazioni;
c) i benefici apportati nelle aree produttive interessate dalla direttrice ferroviaria possono essere massimizzati prevedendo ulteriori azioni di valorizzazione delle aree produttive e di miglioramento della logistica, anche in linea
con le determinazioni assunte con la DGR n. 175 del 28.03.2018 che ha approvato la proposta di piano di sviluppo strategico, in attuazione di quanto previsto dall’articolo 4, del decreto-legge del 20 giugno 2017, n. 91 recante “disposizioni urgenti per la crescita economica nel mezzogiorno” finalizzato alla istituzione della zona economica speciale denominata “ZES CAMPANIA” e dei conseguenti atti attuativi;
CONSIDERATO che al fine di massimizzare gli impatti, in termini di crescita e competitività dei territori, occorre
mettere a sistema le azioni in campo, definendo un Programma complesso di interventi anche dedicando linee
specifiche di intervento allo sviluppo delle aree produttive, al fine di valorizzare e massimizzare i benefici della
realizzazione dell’”alta capacità” in termini di miglioramento della logistica con particolare riferimento alla stazione
di Benevento, alla nuova stazione Hirpinia e alle aree ZES individuate dalla DGR 175/2018;
RITENUTO
a) di dover dare mandato a tal fine al “Tavolo tecnico per le attività connesse alla realizzazione della direttrice ferroviaria Napoli-Bari” di definire, di concerto con i Comuni (e/o loro aggregazioni) e gli altri Enti interessati alla
seconda fase della linea AV/AC, tratte “Raddoppio Frasso Telesino – Vitulano” e “Raddoppio in variante Apice-Orsara”, un Programma complesso di interventi di sviluppo e riqualificazione dei territori interessati dalla direttrice ferroviaria Napoli-Bari, in linea con le determinazioni giuntali richiamate in premessa;
b) di dover assicurare, attraverso il Tavolo tecnico per le attività connesse alla realizzazione della direttrice ferroviaria Napoli-Bari, che il Programma di interventi nei territori interessati dalle tratte Frasso Telesino-Vitulano e
Apice-Orsara sia coordinato con le iniziative di sviluppo territoriali in corso di elaborazione attraversate dal corridoio ferroviario;
c) di doversi dare mandato agli uffici competenti di individuare a valere sulle fonti regionali, nazionali e comunitarie
del ciclo 2014-2020 ovvero del ciclo 2021 – 2027 le risorse necessarie a sostenere il completamento del “Programma di interventi di sviluppo e riqualificazione” relativamente alle tratte “Frasso Telesino-Vitulano e Apice-Orsara”, in aggiunta agli stanziamenti già previsti dal Protocollo d’Intesa tra il Ministero delle Infrastrutture e
dei Trasporti, la Regione Campania e il Commissario per la realizzazione delle opere relative agli assi ferroviari
Napoli-Bari e Palermo- Catania-Messina, sottoscritto in data 28 ottobre 2018;
VISTO
a) la Delibera CIPE n. 62 del 3 agosto 2011;
b) la Delibera CIPE n. 54 del 1° dicembre 2016;
c) la Legge n. 164 dell’11 novembre 2014 di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 133 del 12 settembre 2014 (c.d. “Sblocca Italia”);
d) il DPGRC n. 7 del 18.02.2016;
e) il D.P.G.R. n. 25 del 14.02.2018;
f) la DGR n. 382 del 20.07.2016;
g) la DGR n. 384 del 27.06.2017;
h) la DGR n. 524 del 08.08.2017;
i) la DGR n. 104 del 20.02.2018;
j) la DGR n. 175 del 28.03.2018;
k) la DGR n. 240 del 24.04.2018;
ACQUISITO il parere della Programmazione Unitaria prot. 22627/UDCP/GAB/VCG1 del 24.09.2019;
PROPONE e la Giunta, in conformità, a voti unanimi
DELIBERA
per le motivazioni ed i riferimenti espressi in narrativa, che qui si intendono integralmente riportati e trascritti:
1. di dare mandato a tal fine al “Tavolo tecnico per le attività connesse alla realizzazione della direttrice ferroviaria
Napoli-Bari” di definire, di concerto con i Comuni (e/o loro aggregazioni) e gli altri Enti interessati alla seconda
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 56 del 30 Settembre 2019
fase della linea AV/AC, un Programma complesso di interventi di sviluppo e riqualificazione dei territori interessati dalla direttrice ferroviaria Napoli-Bari;
2. di assicurare, attraverso il Tavolo tecnico per le attività connesse alla realizzazione della direttrice ferroviaria
Napoli-Bari, che il Programma di interventi nei territori interessati dalle tratte Frasso Telesino-Vitulano e Apice-Orsara sia coordinato con le iniziative di sviluppo territoriali in corso di elaborazione attraversate dal corridoio
ferroviario;
3. di dare mandato agli uffici competenti di individuare a valere sulle fonti regionali, nazionali e comunitarie del ciclo 2014-2020 ovvero del ciclo 2021 – 2027 le risorse necessarie a sostenere il completamento del “Programma
di interventi di sviluppo e riqualificazione” relativamente alle tratte “Frasso Telesino-Vitulano e Apice-Orsara”, in
aggiunta agli stanziamenti già previsti dal Protocollo d’Intesa tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la
Regione Campania e il Commissario per la realizzazione delle opere relative agli assi ferroviari Napoli-Bari e
Palermo- Catania-Messina, sottoscritto in data 28 ottobre 2018;
4. di inviare il presente provvedimento al Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale, al Responsabile della
Programmazione Unitaria, alla Direzione Generale Autorità di Gestione FSE – FSC, alla Direzione Generale
Mobilità, alla Struttura Tecnica di Missione per l’attuazione della Delibera CIPE 54/2016, al sito, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Commissario per la realizzazione delle opere relative agli assi ferroviari Napoli-Bari e Palermo-Catania-Messina, a RFI e al BURC per la pubblicazione.

fonte: http://burc.regio

Stazione Hirpinia

Stazione Hirpinia

Ordinanza Numero 35 Asse Ferroviario Napoli-Bari

Asse Ferroviario Napoli-Bari

Raddoppio tratta Apice – Orsara

1° Lotto funzionale Apice – Hirpinia

(CUP J77I04000000009)

Approvazione progetto definitivo

Il Commissario

–       VISTA la delibera CIPE n. 121 del 21 dicembre 2001, con la quale è stato approvato il Programma Infrastrutture Strategiche (PIS), che prevede un’articolata serie di interventi infrastrutturali attraverso i quali sostenere lo sviluppo e la modernizzazione del Paese e considerati a tal fine di interesse prioritario;

–       VISTO che il Programma Infrastrutture Strategiche (PIS) viene aggiornato ogni anno con la presentazione dell’Allegato infrastrutture al Documento di Economia e Finanze e che l’undicesimo Allegato Infrastrutture al Documento di economia e finanza (DEF) del 2013, relativo al Programma Infrastrutture Strategiche (PIS) per gli anni 2014-16, che ha ricevuto l’intesa della Conferenza Unificata il 16 aprile 2014 e successivamente è stato valutato dal CIPE in data 1 agosto 2014, prevede tra le Infrastrutture Strategiche l’Asse ferroviario Napoli-Bari ed in particolare la velocizzazione e il raddoppio della tratta Cancello – Dugenta/Frasso Telesino;

–       VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327 e s.m.i., recante il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità;

–       VISTA la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione” che, all’articolo 11, dispone che a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un Codice unico di progetto (da ora in avanti anche “CUP”);

–       VISTO il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE”, e vista in particolare la parte II, titolo III, capo IV, concernente “Lavori relativi a infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi”;

–       VISTA la legge 13 agosto 2010, n. 136, come modificata dal decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187, convertito dalla legge 17 dicembre 2010, n. 217, che reca un piano straordinario contro la mafia, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia e che, tra l’altro, definisce le sanzioni applicabili in caso di inosservanza degli obblighi previsti dalla legge stessa, tra cui la mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento;

–       VISTA la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (G.U. n. 87/2003, errata corrige in G.U. n. 140/2003), con la quale il CIPE ha definito il sistema per l’attribuzione del CUP, che deve essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al punto 1.4 della delibera stessa;

–       VISTA la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (G.U. n. 276/2004), con la quale il CIPE ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti d’investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;

–       VISTO l’articolo 1, comma 76, della Legge n. 147/2013 (Legge di Stabilità 2014, pubblicata nella G.U. n. 302/2013 – Suppl. Ord. n. 87 ed entrata in vigore data 1° gennaio 2014), che indica, tra le altre, la tratta Apice – Orsara tra quelle che sono realizzate per lotti costruttivi “…..con le modalità previste dalle lettere b) e c) del comma 232 e dai commi 233 e 234 dell’art. 2 della legge 23 dicembre 2009, n.191. Il CIPE può approvare i progetti preliminari delle opere indicate al primo periodo anche nelle more del finanziamento della fase realizzativa e i relativi progetti definitivi a condizione che sussistano disponibilità finanziarie sufficienti per il finanziamento di un primo lotto costruttivo di valore non inferiore al 10 per cento del costo complessivo delle opere. A tal fine è autorizzata la spesa mediante erogazione diretta di 120 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2029. A valere sui predetti contributi non sono consentite operazioni finanziarie con oneri a carico dello Stato”;

–       VISTO l’aggiornamento 2016 del Contratto di Programma 2012-2016 Parte Investimenti, approvato con legge n. 225 del 1° dicembre 2016, nell’ambito del quale il progetto “Itinerario Napoli-Bari: Raddoppio tratta Apice-Orsara” è collocato alla tabella B ”Investimenti realizzati per lotti costruttivi” con un costo complessivo di 2.686 milioni di euro e risorse pari a 923 milioni di euro, che assicurano la copertura delle progettazioni preliminari e definitive dell’intero raddoppio Apice-Orsara e l’integrale copertura finanziaria della fase realizzativa del 1° lotto funzionale Apice – Hirpinia;

–       VISTO lo schema di Contratto di Programma 2017 – 2021 Parte Investimenti, sul quale il CIPE ha espresso parere favorevole – con delibera n. 66 del 7 agosto 2017 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 83 del 10 aprile 2018 – il cui iter approvativo è ancora in corso, nell’ambito del quale il progetto “Itinerario Napoli – Bari: Raddoppio tratta Apice – Orsara” figura in Tabella B “Investimenti realizzati per lotti costruttivi” con un costo complessivo di 2.315 milioni di euro e risorse pari a 923 milioni di euro, ed è articolato in due lotti funzionali, il 1° Lotto funzionale (Apice – Hirpinia) di costo pari a 923 milioni di euro, interamente finanziato, e il 2° Lotto funzionale (Hirpinia – Orsara) di costo pari a 1.392 milioni di euro, le cui risorse risultano da reperire, e il cui fabbisogno finanziario è previsto nel 2018;

–       VISTA la legge 11 novembre 2014, n. 164 di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, e visto in particolare l’art. 1, comma 1, che ha nominato l’Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A. Commissario per la realizzazione delle opere relative agli Assi ferroviari Napoli – Bari e Palermo – Catania – Messina di cui al Programma Infrastrutture Strategiche previsto dalla legge 21 dicembre 2001, n. 443 senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica allo scopo di potere celermente stabilire le condizioni per l’effettiva realizzazione delle relative opere e quindi potere avviare i lavori di parte dell’intero tracciato entro e non oltre il 31 ottobre 2015;

–       VISTO l’art. 1, comma 4, del decreto-legge n. 133/2014, come convertito dalla legge n. 164/2014;

–       VISTO l’art. 7, comma 9-bis, della legge 26 febbraio 2016 n. 21 di conversione con modificazioni del decreto legge 30 dicembre 2015 n. 210, con il quale è stato prorogato al 30 settembre 2017 il termine di cui all’art. 1, comma 1, primo periodo del decreto-legge n. 133/2014 convertito dalla legge n. 164/2014, nonché sono state sostituite le parole “Ferrovie dello Stato S.p.A.” con le parole “Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.” con conseguente subentro nella carica di Commissario per la realizzazione delle opere relative agli assi ferroviari Napoli-Bari e Palermo-Catania-Messina dell’Amministratore Delegato di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.;

–       VISTO l’art. 1, comma 1138, della legge 27 dicembre 2017 n. 205, con il quale è stato prorogato al 31 dicembre 2020 il suddetto termine di cui all’art. 1, comma 1, primo periodo del decreto legge n. 133/2014 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 164/2014;

–       VISTE le Ordinanze nn. 1 e 2 del 12 dicembre 2014, con le quali sono state rispettivamente dettate disposizioni organizzative e provvedimentali in forza delle quali il Commissario opera nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico e della normativa dell’Unione Europea e nei limiti delle risorse disponibili ai sensi della legislazione vigente e dell’art. 1 della legge 11 novembre 2014 n. 164 per l’urgente realizzazione delle opere ed istituite le posizioni e strutture organizzative a diretto riporto del Commissario;

–       VISTA la C.O. n. 370/AD del 16 gennaio 2015, con la quale RFI S.p.A., in attuazione di quanto previsto dall’art. 1, comma 2, della legge 11 novembre 2014 n. 164 ed indicato nell’art. 12 dell’Ordinanza n. 1/2014, ha costituito apposita Task Force “Progetti Sblocca Italia: Assi Ferroviari Napoli-Bari e Messina-Catania-Palermo” per l’espletamento di ogni attività amministrativa, tecnica ed operativa, comunque finalizzata alla realizzazione dei citati assi ferroviari;

–       VISTA l’Ordinanza n. 4 del 25 febbraio 2015, di approvazione delle Linee Guida “Compiti e Supporto di RFI nell’ambito delle attività del Commissario ai sensi della Legge n. 164/2014 – art. 1”, aggiornate con Ordinanza n. 23 del 7 giugno 2016, nelle quali sono stati definiti i compiti e modalità operative della Task Force già assolti dalla Struttura tecnica di missione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di cui all’art. 163 del decreto legislativo n. 163/2006;

–       VISTA l’Ordinanza n. 5 dell’11 marzo 2015, con la quale è stato approvato il Programma generale delle attività da porre in essere per ciascun intervento inserito nei “Progetti Sblocca Italia”, comprensivo degli adempimenti rimessi a soggetti terzi;

–       VISTA l’Ordinanza n. 27 del 1°dicembre 2016, con la quale ai sensi dell’art. 1 della legge 11 novembre 2014, n. 164 e s.m.i. e per gli effetti dell’articolo 165 del decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i. e dell’articolo 10 del Decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, e s.m.i., è stato approvato, con prescrizioni e raccomandazioni, il progetto preliminare dell’opera “Itinerario Napoli – Bari: “Raddoppio della tratta Apice – Orsara” con un limite di spesa di 2.686 milioni di euro ed RFI è stata autorizzata ad avviare la progettazione definitiva del 1° lotto funzionale Apice – Hirpinia, in ragione della completa copertura finanziaria dello stesso prevista nell’aggiornamento 2016 al Contratto di Programma 2012-2016 Parte Investimenti, successivamente approvato con legge n. 225 del 1° dicembre 2016;

–       CONSIDERATO che tale approvazione ha determinato la compatibilità ambientale dell’opera, il perfezionamento, ad ogni fine urbanistico ed edilizio, dell’intesa Stato-regione sulla sua localizzazione e l’assoggettamento degli immobili su cui è localizzata l’opera al vincolo preordinato all’esproprio;

–       VISTA la nota della Corte dei Conti n. 19102 del 19 maggio 2015, con la quale la stessa ha comunicato l’insussistenza dei presupposti normativi per il controllo di legittimità sulle Ordinanze del Commissario;

–       VISTA la nota del Commissario prot. FS-AD-COM/A0000029 del 9 giugno 2015, con la quale è stato significato a tutte le Amministrazioni interessate che non si farà più seguito, per tutti gli altri progetti ricadenti nella competenza del Commissario, all’inoltro alla Corte dei Conti dei relativi atti approvativi;

–       VISTA l’approvazione in linea tecnica del progetto definitivo in oggetto da parte del Referente di Progetto, con nota prot. RFI-DIN- DIS.NB\A0011\P\2017\0000611 in data 1° settembre 2017;

–       VISTA l’Ordinanza n. 33 del 7 settembre 2017, con la quale il Commissario ha approvato il progetto definitivo relativo al 1° lotto funzionale Apice – Hirpinia ai fini della indizione della Conferenza di Servizi;

–       VISTA la determinazione motivata conclusiva della Conferenza di Servizi, nota prot. RFI-DIN\VERB\P\2018\492 del 23 febbraio 2018 sul progetto definitivo del 1° lotto funzionale Apice – Hirpinia;

–     VISTO il Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (G.U. 91/2016) di attuazione delle direttive 2014/23/UE e 2014 /25 UE concernente l’aggiudicazione dei contratti di concessione, gli appalti pubblici e le procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture e visto, in particolare, l’art. 216 recante “Disposizioni transitorie e di coordinamento”;

–       VISTA la nota RFI-DIN-DIS\A0011\P\2018\0000304 del 19 aprile 2018 con la quale il Responsabile della Task Force di RFI S.p.A. ha trasmesso la documentazione istruttoria per consentire l’approvazione da parte del Commissario del progetto definitivo del 1° lotto funzionale Apice – Hirpinia.

Su proposta della Task Force di RFI S.p.A.

P R E N D E  A T T O

delle risultanze dell’istruttoria svolta dalla Task Force di RFI S.p.A., in particolare:

sotto l’aspetto tecnico-procedurale:

  • che il progetto definitivo del 1° lotto funzionale Apice – Hirpinia è stato elaborato da RFI in attuazione di quanto disposto al punto 3 dell’Ordinanza n. 27 del 1° dicembre 2016;
  • che con note prot. AGCS.RMNBF.56947.17.U e AGCS.RMNBF.56895.17.U del 5 settembre 2017, prot. AGCS.RMNBF.57467.17.U del 7 settembre 2017, prot. AGCS.RMNBF.58640.17.U del 12 settembre 2017 e prot. DT.AAT.66553.17.U del 13 ottobre 2017 il Soggetto Tecnico Italferr S.p.A. ha inviato, per conto di RFI S.p.A., il progetto definitivo in questione a tutte le amministrazioni competenti nonché ai gestori delle opere interferenti;
  • che con Ordinanza n. 33 del 7 settembre 2017, è stata indetta la Conferenza di Servizi per la valutazione ed approvazione del progetto definitivo del raddoppio del 1° lotto funzionale Apice – Hirpinia;
  • che con nota del Presidente della Conferenza di Servizi prot. n. 1920 in data 7 settembre 2017 è stata convocata la riunione della anzidetta Conferenza di Servizi per il giorno 21 settembre in Roma presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Parlamentino del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici Via Nomentana, n. 1;
  • che il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con Determina Direttoriale DVA n. 0000088 del 22-02-2018 “…omissis…considerato che con Determinazione Direttoriale DVA-DEC-76 del 19 febbraio 2018, emessa sulla base del parere della Commissione Tecnica di verifica dell’impatto ambientale VIA e VAS n. 2641 del 9 febbraio 2018, la Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale VIA e VAS ha ritenuto che il Piano di Utilizzo relativo al 1° Lotto funzionale Apice –Hirpinia del raddoppio della tratta Apice –Orsara, nell’ambito dell’itinerario ferroviario Napoli-Bari espresso ai sensi dell’articolo 9 del Decreto del Presidente della Repubblica 13 giugno 2017, n. 120, dovrà essere nuovamente sottoposto al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in fase di progettazione esecutiva e comunque non oltre 90 giorni prima dell’inizio dei lavori, corredato del parere dell’Istituto Superiore di Sanità di cui all’Allegato 4 del D.P.R. 207/2017 e  aggiornato con gli elementi di approfondimento di cui alle condizioni dettate nel citato parere n.2641/2018 della Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale VIA- VAS…omissis.acquisito il parere della Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale VIA e VAS, n. 2649 del 16 febbraio 2018, assunto al prot. DVA-4052 del 19/02/2018, inerente alla procedura di Verifica di Ottemperanza di esito positivocon prescrizioni, oggi da indicarsi come condizioni ambientali in ragione della sopravvenuta modifica normativa ad opera del D.Lgs. 16 giugno 2017, n. 104, comprensivo della Matrice di Ottemperanza relativa alle prescrizioni di cui all’Ordinanza n. 27 del 1 dicembre 2016.
  • che il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio, con nota n. 1342 del 17 gennaio 2018 sulla scorta della nota prot. n. 148 del 3 gennaio 2018 del Servizio II della Direzione Generale:

“In relazione alle opere in oggetto si fa seguito alla nota prot. 26222 del 19.09.2017 di codesto Servizio, alla nota prot. 17595 del 07.12.2017 della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento nonché alla nota prot. 27547 dell’08.11.2017 della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino, ricevuta per le vie brevi da codesto Servizio in data 20.12.2017, ha espresso parere tecnico istruttorio favorevole alla valutazione di compatibilità ambientale relativa al progetto definitivo “Raddoppio della tratta ferroviaria Apice – Orsara – 1° Lotto funzionale Apice – Hirpinia” con l’osservanza di prescrizioni;

  • che il Ministero della Difesa Comando Logistico Esercito Stato Maggiore Ufficio Movimenti e Trasporti MO.TRA., con nota MD E24363 REF2017 0086981 del 13 novembre 2017, ha espresso parere favorevole con prescrizioni;
  • che la Regione Campania,con Delibera n. 37 di Giunta Regionale del 29 gennaio 2018 ha comunicato “…omissis…(1.di confermare, nell’ambito dell’intervento di interesse nazionale relativo all’infrastruttura ferroviaria AV/AC Napoli-Bari, la rilevanza strategica del completamento della tratta Apice-Hirpinia; (2. di esprimere sul progetto definitivo “Raddoppio tratta Apice-Orsara – 1° lotto funzionale Apice-Hirpinia” – sentiti i Comuni nel cui territorio si realizza l’opera – il consenso ex art. 165 comma 5 del D.Lgs. n. 163/2006 ai fini dell’intesa sulla localizzazione, prescrivendo che nel prosieguo della progettazione e nella successiva realizzazione dell’opera si tenga conto delle indicazioni, raccomandazioni e prescrizioni espresse dai Comuni interessati…omissis…”;
  • che la Provincia di Benevento, con nota pec 40563 dell’11 ottobre 2017 ha trasmesso la delibera n. 36/2017 del 29 settembre 2017, con la quale, visti i rispettivi nulla osta del Responsabile del Servizio Viabilità, del Responsabile del Servizio Urbanistica e del Responsabile del Servizio Ambiente e Ciclo Rifiuti, ha espresso parere favorevole al progetto definitivo;
  • che la Provincia di Avellino con deliberazione di Consiglio n. 165 del 5 ottobre 2017, sulla scorta della nota del 20 settembre 2017 del Responsabile del Servizio Pianificazione, con cui è stata resa la valutazione tecnica del progetto, ha espresso parere favorevole al progetto definitivo all’esame della Conferenza di Servizi, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1, comma 4, della legge n. 164/2014 e s.m.i. e per quant’altro di propria competenza, subordinatamente al rispetto di prescrizioni;
  • che il Comune di Ariano Irpino, con delibera di Consiglio Comunale n. 62 del 4 ottobre 2017 ha espresso parere favorevole;
  • che il Comune di Sant’Arcangelo Trimonte, con delibera di Giunta n. 44 del 19 settembre 2017, ha espresso parere favorevole relativamente al tracciato del progetto definitivo con prescrizione. Con successiva delibera di Consiglio Comunale n. 34 del 28 novembre 2017 ha deliberato di “omissis…esprimere parere favorevole al progetto definitivo relativamente al tracciato; esprimere parere sfavorevole relativamente alla sottostazione elettrica….omissis…di chiedere …omissis… di recepire le indicazioni dell’amministrazione circa lo spostamento della sottostazione elettrica…omissis…”;
  • che il Comune di Grottaminarda, con delibera di Consiglio Comunale n. 39 del 13 novembre 2017, integrativa della delibera consiliare n. 34 del 30 settembre 2017, ha espresso parere favorevole con prescrizioni;
  • che il Comune di Melito Irpino, con delibera di Consiglio Comunale n. 24 del 13 ottobre 2017 ha espresso parere favorevole con prescrizioni;
  • che il Comune di Montecalvo Irpino, con delibera di Consiglio Comunale n. 38 del 16 ottobre 2017 ha approvato le osservazioni presentate dal Sindaco al progetto definitivo;
  • che il Comune di Frigento, con delibera di Consiglio Comunale n. 21 del 9 ottobre 2017 ha espresso parere favorevole in merito al progetto con prescrizioni;
  • che il Comune di Flumeri, con delibera di Consiglio Comunale n. 36 del 18 ottobre 2017 ha espresso parere favorevole con prescrizioni;
  • che il Comune di Apice, con delibera di Consiglio Comunale n. 24 del 20 ottobre 2017 ha espresso parere favorevole con prescrizioni;
  • che il Comune di Paduli, con delibera di Consiglio Comunale n. 29 del 14 novembre 2017, ha approvato la proposta di delibera del Sindaco di esprimere parere favorevole al progetto;
  • che l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, con nota prot. 404 del 12 gennaio 2018 ha espresso parere favorevole al progetto definitivo con prescrizioni;
  • che TIM S.p.A., con nota prot. 748243 del 12 settembre 2017 ha espresso parere favorevole in via preventiva al progetto purché si rispettino le condizioni tecnico /economiche “…omissis con riferimento ad ogni singola interferenza già rilevata oppure riscontrata in fase realizzativa…omissis”;
  • che Terna S.p.A., con nota prot. 0000832 del 15 settembre 2017, rinvia alla propria nota del 4 luglio2017 con la quale “omissis… stante l’assenza di interferenze…. si forniva nulla – osta all’esecuzione delle opere in progetto …omissis….”;
  • che Snam Rete Gas S.p.A., con nota prot. DISOCC/LAV/982 del 19 dicembre 2017 “…comunica quanto già rappresentato con nota prot. DISOCC/1922/LAV/LAN/del 22 maggio 2012, confermando che per risolvere l’interferenza (con la propria rete) si renderà necessario provvedere …… omissis … alla risoluzione di alcune interferenze;
  • che non sono pervenute osservazioni e/o pareri da parte delle restanti Amministrazioni/Enti, regolarmente invitati a partecipare alla Conferenza di Servizi;
  • che in data 15 settembre 2017 la Società Italferr S.p.A. ha avvisato, ai sensi degli artt. 7 e 8, della L. 241/1990 e s.m.i., i soggetti proprietari delle aree sulle quali è prevista la realizzazione dell’intervento che la relativa dichiarazione di pubblica utilità urgenza ed indifferibilità, disposta dall’art. 1, comma 3, del D.L. 133/2014, convertito con modificazioni dalla L. 164/2014, acquisirà efficacia con l’approvazione del progetto definitivo con Ordinanza da parte del Commissario in esito alla conclusione della Conferenza di Servizi;
  • che nell’ambito di tale procedura sono pervenute n. 2 osservazioni che sono state oggetto di più ampia analisi nella relazione sulla pubblicizzazione della Società Italferr S.p.A. in data 17 gennaio 2018 allegata – Allegato 3 – alla Relazione istruttoria;
  • che il progetto definitivo è corredato del piano degli espropri;
  • che la Task Force di RFI ha proposto le prescrizioni da formulare in sede di approvazione del progetto definitivo, esponendo le motivazioni in caso di mancato recepimento di osservazioni avanzate nella fase istruttoria;
  • che la Task Force di RFI, in relazione a quanto sopra, ha proposto al Commissario di approvare il progetto definitivo del 1° lotto funzionale Apice – Hirpinia;
  • che il costo dell’opera di cui al progetto definitivo in questione pari a 889 milioni di euro trova capienza nell’ambito delle coperture complessive dell’intervento Apice – Orsara pari a 923 milioni di euro;

sotto l’aspetto attuativo:

  • che l’opera è inclusa nel vigente aggiornamento 2016 al Contratto di Programma 2012-2016 nella Tabella B “Investimenti realizzati per lotti costruttivi” nell’ambito del progetto “Itinerario Napoli-Bari: raddoppio tratta Apice-Orsara” con un costo di 2.686 milioni di euro e risorse complessive pari a 923 milioni di euro atte a garantire la copertura della progettazione preliminare e definitiva dell’intero raddoppio Apice-Orsara e la copertura integrale della fase realizzativa del 1° Lotto funzionale Apice-Hirpinia;
  • che l’opera è altresì inclusa nello schema del Contratto di Programma 2017 – 2021– Parte Investimenti, sul quale il CIPE ha espresso parere favorevole – con delibera n. 66 del 7 agosto 2017 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 83 del 10 aprile 2018 – nell’ambito del progetto “Itinerario Napoli-Bari: raddoppio – tratta Apice-Orsara” NPP 0281 – con un costo complessivo di 2.315 milioni di euro e risorse pari a 923 milioni di euro, a copertura della progettazione e realizzazione del 1° Lotto funzionale Apice – Hirpinia e comprensive della progettazione del 2° Lotto funzionale Hirpinia-Orsara;
  • che il Soggetto aggiudicatore dell’intervento è Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.;
  • che la modalità di affidamento prevista è quella congiunta della progettazione e dell’esecuzione dei lavori;
  • che il cronoprogramma prevede per la realizzazione delle opere del 1° Lotto Funzionale Apice – Hirpinia 2.725 giorni naturali e consecutivi comprensivi della progettazione esecutiva della realizzazione delle opere civili e delle opere tecnologiche;
  • che il CUP dell’intervento è: J77I04000000009

sotto l’aspetto finanziario:

  • che il costo dell’opera è pari a 889 milioni di euro;
  • che, allo stato dell’attuale avanzamento progettuale (Progetto Definitivo per il 1° lotto funzionale Apice-Hirpinia e accertamenti progettuali per la parte di tracciato ferroviario del 2° lotto funzionale Hirpinia-Orsara ricadente nell’area interessata dal movimento franoso in Comune di Monteaguto), il costo complessivo delle fasi progettuali e realizzative dell’intero raddoppio Apice-Orsara è pari a 2.315 milioni di euro, così come riportato nello schema di Contratto di Programma Investimenti 2017-2021 e non comporta incremento del limite di spesa complessivo di 2.686 milioni di euro stabilito nell’Ordinanza n. 27 del 1° dicembre 2016. Tale limite di spesa è stato ridotto a 2.315 milioni di euro dallo schema di Contratto di Programma 2017-2021 parte Investimenti, in corso di approvazione;
  • che, l’articolazione del costo è la seguente:

 

PIS Tabella A

PROGETTO DEFINITIVO
ITINERARIO NAPOLI-BARI
TRATTA APICE-ORSARA

PROGETTO DEFINITIVO 1 LOTTO FUNZIONALE APICE-HIRPINIA 

Riepilogo generale del progetto
Voci Importi (1)
(Mln €)
Incidenza sul Valore dell’Investimento Importi cumulati (1)
 (Mln €)
Lavorazioni 666,81 75,01% 666,81
Opere civili 610,36 68,66%
Sovrastruttura ferroviaria 13,21 1,49%
Impianti tecnologici 35,92 4,04%
Progettazione esecutiva 7,32 0,82%
Oneri per la sicurezza 29,24 3,29% 696,06
Somme a disposizione 192,95 21,70% 889,00
Limite di spesa dell’Infrastruttura da realizzare  889,00 100,00%

(1)Tutti gli importi sono al netto di IVA       

PIS Tabella B

PROGETTO DEFINITIVO

ITINERARIO NAPOLI-BARI

TRATTA APICE-ORSARA

PROGETTO DEFINITIVO 1 LOTTO FUNZIONALE APICE-HIRPINIA

Dettaglio delle somme a disposizione 

Importi (1) 

(Mln €)

Percentuale su S.A.D. Percentuale su CVI
PROGETTAZIONE 22,23 11,52% 2,50%
OPERE CONNESSE 170,72 88,48% 19,20%
Direzione lavori 32,44 16,81% 3,65%
Contributi di legge (Inarcassa, VIA, etc.) 3,82 1,98% 0,43%
Costi interni RFI fino alla consegna dell’opera 1,00 0,52% 0,11%
Acquisizione aree 19,68 10,20% 2,21%
Materiali a fornitura RFI 26,02 13,49% 2,93%
Monitoraggio ambientale 4,19 2,17% 0,47%
Somme a disposizione per appalti correlati 17,73 9,19% 1,99%
Somme a disposizione per Indagini archeologiche 5,20 2,70% 0,58%
Somme a disposizione per Riambientalizzazione siti di deposito 9,05 4,69% 1,02%
Somme a disposizione per Risoluzione inteferenze 1,41 0,73% 0,16%
Somme a disposizione per Connessioni Rete Tema 1,00 0,52% 0,11%
Oneri AMIS 0,70 0,36% 0,08%
Collaudi tecnico-amministrativi 0,40 0,21% 0,04%
 Imprevisti 30,29 15,70% 3,41%
Spese generali del Committente 17,78 9,22% 2,00%
Totale Generale Somme a Disposizione 192,9 100,00% 21,70%

(1)Tutti gli importi sono al netto di IVA     

  • che, il costo delle prescrizioni emerse a conclusione della Conferenza di Servizi e ritenute accoglibili da RFI S.p.A., di importo stimato in 3,941 milioni di euro, come indicato dalla stessa RFI S.p.A. nella Relazione istruttoria, trova capienza nel citato limite di spesa dell’“Itinerario Napoli – Bari: Raddoppio Apice – Orsara”;
  • che la quantificazione economica delle opere compensative/mitigative ambientali e di compensazione dell’impatto territoriale e sociale strettamente correlate alla funzionalità dell’opera, di cui all’art. 165, comma 3, del D. Lgs.163/2006 così come modificato dall’art. 4, comma 2, lettera r), Legge n. 106/2011, è pari a complessivi 4,103 milioni di euro, compresi nel sopra riportato quadro economico sub voce “Lavorazioni” della Tabella A.
  • che il costo complessivo delle fasi di progettazione preliminare e definitiva dell’intero raddoppio Apice-Orsara e della fase realizzativa del 1° Lotto funzionale Apice-Hirpinia trova copertura nel vigente aggiornamento 2016 del Contratto di Programma 2012-2016 parte Investimenti, nel quale sono previste risorse pari a 923 milioni di euro, a valere sulle seguenti fonti di finanziamento:

– 47 milioni di euro a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione, così come determinato dalla Delibera CIPE n. 62/2011 a favore del Piano Nazionale per il Sud;

– 876 milioni di euro a carico dei fondi statali stanziati da Leggi di Stabilità o altri provvedimenti normativi.

Su proposta della Task Force di RFI S.p.A.

DISPONE

 

1. Ai sensi e per gli effetti del combinato disposto dell’art. 1 della legge 11 novembre 2014, n. 164 e s.m.i., e degli artt. 166 e 167, comma 5, del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i., nonché ai sensi degli artt. 10 e 12 del DPR 327/2001 e s.m.i. è approvato con le prescrizioni di cui al successivo punto 5, anche ai fini della compatibilità ambientale, della localizzazione urbanistica, dell’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e della dichiarazione di pubblica utilità, il progetto definitivo del 1° Lotto funzionale Apice – Hirpinia per un costo pari a 889 Milioni di Euro.

2. L’approvazione di cui al precedente punto 1 sostituisce a tutti gli effetti ogni autorizzazione, concessione, nulla osta o atto di assenso comunque denominato di competenza delle amministrazioni partecipanti e conferisce efficacia alla dichiarazione di pubblica utilità disposta ex lege ai sensi dell’articolo 1, comma 3, del D.L. n. 133/2014, come convertito nella legge n. 164/2014.

3. L’importo di 889 milioni di euro, al netto di IVA, costituisce il limite di spesa dell’“Itinerario Napoli – Bari: 1° Lotto funzionale Apice – Hirpinia”.

4. La copertura finanziaria dell’intervento “Itinerario Napoli – Bari: Raddoppio Apice – Orsara – 1° Lotto funzionale Apice – Hirpinia prevista nel vigente Aggiornamento 2016 del Contratto di Programma 2012-2016 è quantificata in 923 milioni di euro con la seguente articolazione:

  • 47 milioni di euro a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione, così come determinato dalla Delibera CIPE n. 62/2011 a favore del Piano Nazionale per il Sud;
  • 876 milioni di euro a carico dei fondi statali stanziati da Legge di Stabilità o altri provvedimenti normativi

5. Le prescrizioni citate al precedente punto 1, cui è subordinata l’approvazione del progetto definitivo, sono riportate nell’allegato 1, che forma parte integrante della presente Ordinanza. L’ottemperanza alle prescrizioni non potrà comunque comportare incrementi del limite di spesa stabilito al precedente punto 3.

6. RFI S.p.A. provvederà ad assicurare, per conto del Commissario, la conservazione dei documenti componenti il progetto definitivo di cui al precedente punto 1.

7. RFI S.p.A. in sede di approvazione tecnica della progettazione esecutiva, provvederà alla verifica del recepimento delle prescrizioni che, ai sensi del precedente punto 1, debbono essere recepite in tale fase.

8. RFI S.p.A., in qualità di Stazione appaltante, anche per il tramite della Società Italferr S.p.A., in conformità a quanto stabilito nell’art. 1, comma 2, della Legge n. 164/2014 e s.m.i., dovrà prevedere negli avvisi, nei bandi di gara o nelle lettere di invito che la mancata accettazione, da parte delle imprese, delle clausole contenute nei protocolli di legalità stipulati con le competenti prefetture-uffici territoriali del Governo, riferite alle misure di prevenzione, controllo e contrasto dei tentativi di infiltrazione mafiosa, nonché per la verifica della sicurezza e della regolarità dei luoghi di lavoro, costituisce causa di esclusione dalla gara e che il mancato adempimento degli obblighi previsti dalle clausole medesime, nel corso dell’esecuzione del contratto, comporta la risoluzione del contratto stesso.

9. Il Commissario per la realizzazione dell’Asse ferroviario Napoli-Bari, ai sensi del comma 2 dell’articolo 1 della legge n. 164/2014 e s.m.i., in sede di aggiornamento del Contratto di Programma trasmette al CIPE i progetti approvati, il cronoprogramma dei lavori e il relativo stato di avanzamento, segnalando eventuali anomalie e significativi scostamenti rispetto ai termini fissati nel cronoprogramma di realizzazione delle opere.

10. La presente Ordinanza non verrà trasmessa alla Corte dei Conti in esito a quanto espresso dalla stessa con nota n. 19102 del 19 maggio 2015, circa l’insussistenza dei presupposti normativi per il controllo di legittimità sulle Ordinanze del Commissario.

11. RFI S.p.A., in qualità di Stazione appaltante, è incaricata di curare gli adempimenti per la trasmissione della presente Ordinanza alla Gazzetta Ufficiale per la relativa pubblicazione.

La presente Ordinanza è altresì pubblicata sul sito internet dedicato.

 

 

                                                                            Il Commissario

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