Politica

Enzo Alaia ha incardinato la proposta di legge di iniziativa popolare Disposizioni per persone con gravi patologie invalidanti

La Commissione Sanità del Consiglio regionale della Campania, presieduta dall’on. Enzo Alaia di Italia Viva, ha incardinato la proposta di legge di iniziativa popolare rubricata ‘Disposizioni per persone con gravi patologie invalidanti‘, finalizzata ad assicurare la massima continuità nelle cure riabilitative per i pazienti con gravi disabilità. La proposta di legge è stata promossa dal Comitato ‘Diritto alla Cura’ ed è stata sottoscritta da oltre 12mila cittadini campani.

Disposizioni per persone con gravi patologie invalidanti

Ha dichiarato Alaia a margine della seduta:

L’iniziativa del Comitato è senz’altro meritevole di sostegno nella misura in cui affronta e supera un’incongruenza burocratica che limita fortemente il diritto dei pazienti con gravi disabilità ad avere cure riabilitative adeguate e continuative. Se una persona abbia diritto a proseguire una cura riabilitativa oltre i 180 giorni deve essere stabilito da un medico o da un’apposita commissione di medici. Non può essere un termine burocratico a fissare la fine delle cure riabilitative, specie quando il paziente è affetto da patologie gravi.

Ha aggiunto:

La proposta di legge punta ad affrontare e risolvere le criticità che fanno riferimento ai LEA che, seppur recepiti, presentano un vulnus non essendoci stata la implementazione dell’attività riabilitativa. La delibera di giunta regionale 164/2022 ha determinato la improvvisa esclusione dall’assistenza specializzata alle persone caratterizzate da disabilità congenite  gravi, circoscrivendo il raggio di azione dei centri di riabilitazione alla sola assistenza delle persone con disabilità acquisita entro i limiti temporali prefissati e non procrastinabili.

Prosegue Enzo Alaia:

La proposta è stata sottoscritta non solo da migliaia di cittadini, ma anche da un numero considerevole di sanitari impegnati quotidianamente nell’opera di assistenza ai pazienti affetti da patologie gravi. È evidente in tutti la consapevolezza di un problema reale, che va affrontato e risolto, a maggior ragione perché coinvolge anche tantissimi bambini che spesso si trovano a non poter ricevere le cure più efficaci e maggiormente adeguate alla patologia di cui soffrono.

Per quanto mi riguarda impegnerò la Commissione sanità affinché l’iter di approvazione della proposta di legge, ora incardinata, possa essere completato nel minor tempo possibile, e affinché il testo presentato possa essere implementato e reso ancora più efficace con i contributi che senz’altro verranno dalla Commissione stessa e dal Consiglio regionale.

Conclude il Presidente della V Commissione:

L’obiettivo è quello di dotare la Campania di una legge che serva non solo a superare il termine burocratico dei 180 giorni e, come proposto, ad assicurare riabilitazione qualificata e continuativa, ma anche a favorire concretamente l’integrazione del paziente nel contesto familiare e sociale nel quale vive.

A Grottaminarda è stato presentato il corso universitario in Scienze Biologiche

L’Università degli Studi del Sannio ha attivato il corso di laurea in Scienze biologiche per la diagnostica clinica con sede didattica a Grottaminarda, che partirà dall’anno accademico 2023/24.

L’apertura di un corso di laurea a Grottaminarda e, dunque nel territorio irpino, rappresenta non solo sviluppo culturale ma, soprattutto, un rapido accesso all’istruzione universitaria a Km0. Avere la possibilità di frequentare un corso di laurea, infatti, consente di avere maggiori competenze professionali che, non solo arricchiscono lo studente da un punto di vista accademico ma lo rendono più appetibile per il mondo del lavoro che, oggi, è più competitivo e spietato rispetto a quello di ieri.

Poter frequentare un corso di studi universitario nella propria terra di origine rappresenta una risorsa sotto diversi punti di vista: culturale, sociale, economico e territoriale perché ciò evita la dispersione di menti brillanti che, molto spesso, non ritornano più, apportando miglioramenti in altre zone, che hanno permesso loro una formazione accademica in linea con le richieste di talune figure professionali e quindi di determinate posizioni lavorative disponibili.

Evitare lo spopolamento delle aree interne è un problema che affligge le nostre zone da tempo e creare nuovi poli accademici rappresenta un tassello importante, per cercare di arginare questa problematica. Poter studiare nel proprio territorio significa restare e mettere radici oltre alla possibilità di poter frequentare un corso di studi risparmiando sulle spese, spesso gravose per molti, che riguardano l’affitto e altri costi vivi, che uno studente fuorisede è costretto ad affrontare.

L’Università del Sannio in questo modo apre i confini della cultura accademica in modo strategico, per stimolare non solo il desiderio di arricchirsi attraverso un percorso di studi universitario e professionalizzante ma stimolando e creando domande per future posizioni lavorative.

Incrementare la cultura è il primo passo che può permettere di attuare un cambiamento sostanziale per le zone dell’entroterra, stimolando e sviluppando l’economia circolare di un’intera area.

L’iniziativa è stata presentata da Unisannio, ASL di Avellino e Comune di Grottaminarda nella sala consiliare di Palazzo Portoghesi in Piazza Monumento.

A Grottaminarda è stato presentato il corso universitario in Scienze Biologiche

Presentazione del corso universitario in Scienze Biologiche: gli interventi

Il Consigliere delegato alla Sanità ed ai Rapporti con le Istituzioni universitarie, Antonio Vitale ha affermato:

Il progresso della cultura è favorito dal decentramento territoriale delle università.

Finalmente con la delocalizzazione territoriale dell’offerta formativa possiamo favorire l’accesso all’istruzione universitaria a persone che altrimenti ne sarebbero escluse per motivi economici, sociali e culturali. Il Corso in Scienze Biologiche rappresenta una vera opportunità di crescita culturale con importanti sbocchi in campo professionale e occupazionale che ci auguriamo possano cogliere i ragazzi che stanno ultimando  gli studi della scuola secondaria di secondo grado e non solo

L’Assessore all’Istruzione, Marilisa Grillo ha sottolineato l’importanza di questo nuovo traguardo che non fa altro che arricchire il territorio:

L’apertura di un nuovo corso di laurea è non solo motivo di orgoglio per la comunità, ma un segno tangibile che qualcosa si muove. Avere un Polo Universitario che si arricchisce di nuovi corsi di laurea è sinonimo di un lavoro accademico che funziona bene e che offre una qualità didattica eccelsa. Un tassello prestigioso non solo per Grottaminarda, grazie alla presenza di infrastrutture viarie e servizi, ma per la cultura dell’intero territorio.

Il Sindaco di Grottaminarda

Il Sindaco, Marcantonio Spera, ha affermato con grande entusiasmo:

Questo grande traguardo è anche il preludio di una grande “Rinascita” sociale, culturale ed economica.

Il Direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università del Sannio, Pasquale Vito, si è soffermato sugli aspetti tecnici del corso:

Il corso di laurea triennale in Scienze biologiche per la diagnostica clinica intende formare un biologo clinico che, in ambito sanitario, effettua test su tessuti o liquidi biologici per la diagnosi e la prevenzione delle malattie e per la ricerca biomedica. Il corso prevede anche lo svolgimento di attività formative e laboratoriali presso ospedali e strutture sanitarie afferenti all’ASL di Avellino.

Il Rettore Gerardo Canfora ha sottolineato il problema dello spopolamento delle aree interne dichiarando:

Vogliamo andare incontro ai territori perché avvertiamo forte il nostro ruolo di presidio culturale per le comunità locali contro lo spopolamento delle aree interne. Partiamo con un corso di laurea in ambito sanitario all’indomani di una pandemia che ha mostrato quanto sia importante l’approfondimento delle conoscenze in settori disciplinari fondamentali per la vita delle persone.

Il Direttore generale dell’ASL di Avellino Mario Nicola Vittorio Ferrante, Mario Nicola Vittorio Ferrante, ha concluso:

Siamo molto soddisfatti di avviare sul nostro territorio un percorso di formazione universitaria per biologi, fortemente voluto dall’Azienda Sanitaria Locale che si è fatta promotrice d’intesa con l’Università del Sannio in collaborazione con l’amministrazione comunale di Grottaminarda.

Partendo dall’esperienza decennale maturata dall’Azienda Sanitaria Locale in ambito universitario abbiamo deciso di puntare su un nuovo modello sperimentale che coniughi formazione ed esperienza sul campo, offrendo una importante occasione di crescita sia per l’Azienda che per il nostro territorio.

Il primo passo verso un cambiamento e una rivoluzione culturale nel nostro territorio è stato fatto, ora sarà compito dei futuri studenti quello di proseguire i prossimi passi altrettanto importanti.

Sistema Irpinia protagonista alla Bit di Milano

Irpinia protagonista alla Bit Milano con Sistema Irpinia. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, ha partecipato a un confronto pubblico nell’ambito della fiera internazionale dedicata al turismo, nel corso del quale ha illustrato gli obiettivi e il nuovo percorso dell’intera programmazione di Sistema Irpinia.

Sistema Irpinia protagonista alla Bit di Milano

Spiega il presidente Buonopane:

Abbiamo anzitutto fatto conoscere a una folta platea di stakeholder internazionali che esiste una Destinazione Irpinia, un patrimonio storico-artistico-culturale e ambientale che la Provincia sta valorizzando. Le aree interne, abbiamo ribadito, custodiscono uno scrigno materiale e immateriale, che va esaltato. E in tal senso stiamo operando.

Prosegue il presidente Buonopane:

Con la partecipazione alla Bit di Milano lanciamo questo ulteriore step di valorizzazione del patrimonio culturale della provincia di Avellino e delle professionalità che, con l’azione di ITS Bact e Rete Destinazione Sud, si stanno formando.

Gli allievi/operatori di Sistema Irpinia, oltre al diploma Tecnico Superiore, hanno ora la possibilità di ottenere il patentino per Direttore di Agenzia Turistica. Alla fine del percorso, avranno acquisito competenze ultra-specialistiche che consentiranno loro un inserimento più agevole nel mondo del lavoro, ripagandoli dei sacrifici compiuti, investendo su sé stessi e sulla nostra Irpinia. La Fondazione Sistema Irpinia deve avere l’ambizione di diventare un modello da esportare fuori dai confini locali.

Dopo la Bit, a marzo Sistema Irpinia sarà alla Bmt-Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli con un’area esclusiva di 75 metri quadrati.

IIA di Flumeri, incontro in Regione

La Regione Campania convocherà già nei prossimi giorni l’amministratore delegato di Industria Italiana Autobus, Antonio Liguori, per un tavolo al quale parteciperanno le rappresentanze sindacali affinché venga illustrato il piano industriale di rilancio del polo unico nazionale di produzione autobus.

Contestualmente la Regione Campania solleciterà il governo nazionale perché venga riattivato in tempi rapidi il tavolo ministeriale per favorire e rendere operativo il rilancio di un settore che è ancora valido e strategico in termini di produttività e di occupazione. Sono queste le risultanze di un incontro con l’assessore regionale alle Attività Produttive, Antonio Marchiello, che si è svolto questa mattina, presso la sede del Consiglio Regionale della Campania anche in vista dell’assemblea degli azionisti di IIA in programma per il prossimo 13 febbraio. Ne danno notizia il consigliere regionale Maurizio Petracca ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali provinciali e delle RSU dello stabilimento di Flumeri presenti all’incontro.

Aggiunge il consigliere Maurizio Petracca:

L’incontro con l’amministratore delegato convocato dalla Regione rappresenta senza dubbio un momento importante per imprimere una svolta in questa lunga vertenza.  Il pressing sul governo centrale rappresenta un tassello altrettanto importante. Su questo non possono essere tollerati incertezze o tentennamenti da Roma La Regione Campania ha molto a cuore le sorti dello stabilimento IIA di Flumeri.

Le parole dell’assessore Marchiello, che ho sollecitato personalmente per lo svolgimento del tavolo di questa mattina, sono rassicuranti per il pragmatismo che le caratterizza. Flumeri è in area Zes ed è per questo che la Regione Campania ha in mente un progetto molto importante che coinvolgerà alcuni capannoni non utilizzati ed i 600mila metri quadri di suolo adiacenti la fabbrica per creare un indotto che si collegherà anche alla realizzazione dell’Alta Velocità e della piattaforma logistica. Parliamo di un’area strategica, baricentrica rispetto ad un vasto sistema territoriale e rispetto alla quale è massima l’attenzione della Regione, almeno per il pezzo di sua competenza.

Spiegano i rappresentanti sindacali:

Ringraziamo il consigliere Petracca per aver raccolto le nostre istanze ed averle portate all’attenzione della giunta regionale. Esprimiamo apprezzamento per l’approccio operativo tenuto dall’assessore Marchiello. Siamo convinti che l’incontro con l’amministratore delegato di IIA possa rappresentare un’occasione utile per chiarire alcuni punti, anche relativi ai livelli occupazionali o su ipotesi di terziarizzazione di servizi sui quali è necessaria fare definitivamente chiarezza.

Il caso dello stabilimento di Flumeri resta paradossale nella misura in cui, nonostante ci sia la capacità produttiva, l’azienda non riesce a diventare quella che meriterebbe di essere. Il nostro auspicio è che si possa creare un fronte istituzionale solido che coinvolga tutti i livelli per tutelare questa importante realtà produttiva. L’IIA ha grandi potenzialità che spesso vengono mortificate dall’assenza di una strategia aziendale che vada nella direzione di un effettivo rilancio.

Condotte idriche e dissesto idrogeologico, il presidente Buonopane: “Governo e Regione si diano una mossa

Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, interviene in relazione alla nuova rottura di una condotta idrica, che ha determinato un disservizio in numerosi comuni del territorio e del vicino Sannio.

Noi abbiamo fatto la nostra parte, così come gli altri enti interessati. E continueremo a farla. Ma non si può più attendere. Su acqua e dissesto idrogeologico l’Irpinia ha bisogno di fatti.

Sottolinea il presidente Buonopane:

Abbiamo sollecitato con una terza comunicazione l’Agenzia per la Coesione Territoriale per cercare di verificare i tempi relativi al progetto che abbiamo candidato nei mesi scorsi per il rifacimento delle rete idriche e per i progetti concernenti captazione e accumulo, potabilizzazione, trasporto e distribuzione, fognature, depurazione, riutilizzo e restituzione all’ambiente della risorsa idrica, monitoraggio dei corpi idrici.

Nell’ultima missiva abbiamo reso noti i disagi pesanti che stanno pagando migliaia di cittadini irpini dalla fine dell’anno e che si vanno ad aggiungere a quelli registrati nei mesi precedenti. Ora basta: i progetti ci sono, abbiamo assorbito anche il piano complessivo di Alto Calore, a questo punto servono le risorse. Il tempo delle parole è finito. Ripeto: gli amministratori locali hanno fatto la loro parte. E, purtroppo, sono gli unici a trovarsi in trincea.

Il presidente Rizieri Buonopane ricorda, inoltre, l’impegno della Provincia per la mitigazione del rischio idrogeologico:

La Provincia, pur non avendo competenze in merito, già all’indomani dell’alluvione di Monteforte Irpino la scorsa estate aveva costituito un tavolo tecnico, al fine di accertare le criticità sulla viabilità gestita dall’ente. In quella occasione è stata avanzata richiesta alla Regione Campania di predisporre un piano straordinario per l’Irpinia. E’ stato raggiunto un primo accordo, ma ora sono necessari atti consequenziali. Fondamentali, finora, le interlocuzioni con la Protezione Civile Regionale e la Prefettura, per le attività da realizzare. Ma anche in questo caso servono risposte, cioè le risorse. Altrimenti il territorio continuerà a sbriciolarsi, danneggiando le strade e distruggendo le condotte idriche.

Nuove Idee per la Sostenibilità in Campania

L’Osservatorio sulla Gestione dei Rifiuti in Campania prosegue la fase di confronto tra la Regione e il mondo accademico e scolastico, in vista del Forum ‘Campania sostenibile’, in programma nei prossimi mesi nei cinque capoluoghi di provincia. Dopo le prime due tavole rotonde tenute il 17 e il 24 maggio presso le università di Salerno e di Benevento, si è svolto un seminario a Napoli presso l’Università Suor Orsola Benincasa, con il laboratorio partecipato da studenti e docenti denominato ‘Sustainability Lab’.

«La Campania per il Clima: nuove idee per la Sostenibilità Ambientale» il tema al centro del confronto scientifico, promosso nell’Ateneo dal Coordinamento della Sostenibilità Ambientale, presieduto dal sen. Enzo De Luca, in stretta collaborazione con il CUGRI – Consorzio inter-Universitario previsione e prevenzione Grandi Rischi, diretto dal prof. Domenico Guida.

I lavori sono stati aperti dal prof. Marcello D’Amato, che ha dato il benvenuto ai relatori. Sono poi intervenuti: il dirigente regionale Rosa Caterina Marmo, per fare il punto sulla situazione parchi in Campania; il Direttore Generale ‘Ciclo Integrato delle Acque e dei Rifiuti’ Antonello Barretta, con un riepilogo molto dettagliato sullo stato dell’arte del ciclo integrato dei ambientale campano; il Direttore dell’Arpac, Stefano Sorvino, ha illustrato in sintesi le attività dell’Agenzia, braccio operativo della Regione per le matrici ambientali di competenza.

Al centro della giornata la relazione introduttiva del Presidente dell’ORGR, Enzo De Luca, e le conclusioni del Vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola.

Il sen. De Luca ha presentato l’iniziativa, promossa dalla Giunta Regionale con l’Assessorato all’Ambiente attraverso l’Osservatorio sulla Gestione dei Rifiuti. Il Presidente dell’ORGR ha spiegato che la consultazione mira alla elaborazione del ‘Documento per la Campania Sostenibile’, con «l’obiettivo di elaborare con il pieno coinvolgimento delle componenti culturali, economiche e sociali, la strategia da attuare per rendere compiuta la transizione ecologica, contribuendo al contrasto dei mutamenti climatici in Campania, nel più ampio contesto nazionale ed europeo». Nella veste di Presidente del Coordinamento, De Luca ha spiegato che «il documento confluirà nel ‘Piano per lo Sviluppo Sostenibile’, impegno in corso del Governo Regionale con la Cabina di Regia».

Fulvio Bonavitacola ha sottolineato l’importanza di saldare nel binomio economia e ambiente il futuro della Campania:

La mia generazione ha creduto che tutto era possibile a risorse infinite», ha esordito il Vicepresidente della Regione, citando la enciclica di Papa Francesco ‘Laudato si’,  «un puntuale e autorevolissimo richiamo al senso del limite».  Nel binomio tra ambiente e economia ci sono i diritti delle persone e del contesto ecologico, della natura, ha argomentato. Per questo ha parlato di ‘sostenibilità democratica’. Ha ricordato la responsabilità dei cittadini e delle istituzioni di scrivere in Campania una storia nuova dopo l’emergenza iniziata alla fine dello scorso secolo, «ma dobbiamo evitare strumentalizzazioni e falsificazioni della realtà», ma promuovendo il cambiamento «sui dati scientifici.

Osservatorio sulla Gestione dei Rifiuti in Campania

Qui l’impegno della Regione Campania nella società viva, in particolare nel mondo della scuola e dell’università. Riflessione, approfondimento, confronto e partecipazione attiva dei giovani al cambiamento, sono i punti chiave di questa visione. «Vogliamo creare un luogo dove mettere insieme tutti i dati conoscitivi in materia ambientale per il monitoraggio e la socializzazione della conoscenza, che significa anche responsabilità», ha concluso.

Borse di studio nelle scuole. Intanto, l’ORGR fa sapere che il Bando di concorso scolastico 2022-3 per le borse di studio riservate alle primarie e secondarie della Campania è stato esteso anche alle scuole dell’infanzia. Per l’effetto, il termine per partecipare è stato differito al 31/3/2023.

Marcantonio Spera preannuncia la formazione di un Comitato dei Sindaci per l’acqua e il PNRR

Si informano i cittadini che anche l’ulteriore guasto idrico è stato ripristinato dai tecnici dell’Alto Calore che con estrema cautela, pena nuove rotture, stanno procedendo a ridare acqua ai serbatoi e dunque pian piano tornerà nelle case di tutti.

Intanto il primo cittadino di Grottaminarda, preannuncia la formazione di un “Comitato dei Sindaci per l’acqua e il PNRR” che chiederà il Patrocinio alla Provincia e alla Regione.

Dichiara Marcantonio Spera:

L’acqua non deve essere fonte di profitto per i privati ma deve essere gestita con la partecipazione dei cittadini, mediante aziende speciali, regolate non dal mercato ma dal Diritto pubblico.

L’Amministrazione di Grottaminarda ha partecipato con senso di responsabilità e grande serietà alle recenti vicende dell’Alto Calore per la risoluzione delle criticità incombenti, ma oggi considerate le continue carenze idriche a cui sono sottoposti i Cittadini e le fatiscenti reti idriche ormai al collasso totale, chiede l’apertura di un “tavolo tecnico” e di una discussione che parta dai Comuni, dalla Provincia e dalla Regione per concertare in maniera forte, decisa e coesa la programmazione di accesso ai Fondi del PNRR per il rifacimento non più procrastinabile delle reti colabrodo.

Trattasi oramai di Emergenza sociale e quindi l’appello forte alle Istituzioni e di Emergenza economica considerati gli appetiti dei privati. Questo grido di dolore per l’emergenza idrica, sicuramente più sentito, riguarderà a breve anche l’emergenza rifiuti, altro tema politico-economico-ambientale con grande impatto sui cittadini, disatteso con ignavia dalla politica, e che fa gola ai mercanti.

La situazione che si è verificata in questi giorni oltre ad essere oltremodo gravosa per la vita quotidiana dei cittadini, rivela una grande arretratezza dell’Irpinia che da anni non provvede a sistemare situazioni che nel 2023 non dovrebbero verificarsi.

La maggior parte dei cittadini grottesi, ad esempio, conoscendo le problematiche idriche relative alle reti colabrodo hanno le abitazioni provviste di autocisterne che però nella giornata di oggi, a causa del guasto che è iniziato ieri, non si sono riempite. Il disagio dunque è molto grave e inammissibile ai giorni nostri.

Lettera aperta di Comuni impegnati negli appalti PNRR

Ha già raggiunto 250 firme in pochi giorni la lettera aperta di Comuni impegnati negli appalti PNRR e che denunciano “inutili appesantimenti dei procedimenti amministrativi” da parte dell’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato. Alla quale viene contestata una nota trasmessa all’ANCI, la prima Associazione dei Comuni italiani, per invitarla a sensibilizzare gli Enti sui rischi connessi al ricorso alla Centrale di committenza promossa dalla seconda Associazione, l’ASMEL, che associa 4072 Enti Locali in tutt’Italia.

In pratica, sostengono i Sindaci, l’Autorità garante della concorrenza viola la “concorrenza associativa” tra le due principali associazioni dei Comuni. I primi cittadini si chiedono perché mai un’Autority “dotata di poteri di intervento tanto incisivi”, si rivolge ad ANCI per sensibilizzare i Comuni su presunte criticità nel ricorso alla Centrale ASMEL. E perché mai la nota non è stata pubblicata sul sito ANCI, ma relegata su due siti regionali dell’Associazione, quelli di Lombardia e Veneto.

Sostiene Francesco Pinto, Segretario generale ASMEL:

Se vi sono anomalie, nel rispetto delle regole della concorrenza, AGCM non deve riferirsi a generici rischi o criticità. Ha i poteri per chiederne la rimozione e, nel caso, trascinare in giudizio chi non si adegua. Ma non ha il diritto di porre le due Associazioni l’una contro l’altra. Chiederemo al Giudice di attestare la completa rispondenza della Centrale ASMEL alla normativa vigente e di condannare AGCM per aver debordato dai poteri attribuitele dalla legge e per il danno reputazionale arrecato.

Lettera aperta di Comuni impegnati negli appalti PNRR

Incalza il Presidente ASMEL, Giovanni Caggiano:

Ecco il paradosso del dirigismo dei finanziamenti PNRR. Da un lato si ritengono i Comuni scarsamente capaci, prospettandone il commissariamento, e dall’altro si cerca di ostacolare l’unica Centrale di rilievo nazionale, espressione diretta dei Comuni, che in questi ultimi anni ha prodotto risultati innegabili in termini di efficienza, trasparenza e celerità nella spesa.

La lettera aperta, i cui primi firmatari sono i sindaci di Conversano (BA), San Giovanni Lupatoto (VR), Borgomanero (NO), Venosa (PZ), Arzachena (SS), Pellezzano (SA), Nizza Monferrato (AT), Poirino (TO), Carignano (TO) e San Vito Lo Capo (TP), mette in evidenza i vantaggi per i Comuni medio piccoli nel ricorso alla Centrale di committenza ASMEL ormai radicata in tutt’Italia e premiata in Europa come best practice nel settore dell’innovazione e della digitalizzazione degli appalti. E chiede alle due Associazioni il perseguimento di obiettivi convergenti, sottolineando che il pluralismo associativo rafforza la voce dei Comuni ed è di gran lunga più efficace rispetto al preteso monopolio della rappresentanza associativa.

Roberta Gaeta chiede patto tra Comune e associazioni

Le Associazioni di volontariato, come la Comunità di Sant’Egidio, sono risorse preziose per il sostegno agli ultimi, ai senza fissa dimora, a tutti coloro che non hanno voce. Ritengo indispensabile che tra queste realtà e l’Amministrazione comunale di Napoli venga siglato un vero e proprio Patto, che coinvolga anche le Asl, per conoscere al meglio tutti i problemi dei singoli territori, così da coordinare gli interventi e individuando ogni possibile soluzione ai fenomeni derivanti da una povertà in continua e inesorabile crescita. Quella dei senza fissa dimora è una realtà che non deve essere taciuta o, peggio, nascosta, ma va affrontata concretamente con il contributo di tutti coloro che quotidianamente si fanno carico dei bisogni dei più fragili.” Lo ha dichiarato Roberta Gaeta, consigliera regionale di Demos.

Roberta Gaeta

“Povertà non può essere sinonimo di degrado – ha aggiunto la consigliera Gaeta –. Quest’ultimo è una inevitabile conseguenza di quando società e  istituzioni non prendono atto delle condizioni di estremo bisogno in cui oggi versano tante persone rimaste ai margini di tutto, vittime incolpevoli di una società che li respinge, che li vorrebbe quasi invisibili, nascondendoli e negando la loro esistenza. Ai volontari che offrono un sostegno indispensabile ogni giorno, dalla distribuzione dei pasti, a un posto sicuro dove trascorrere la notte, fino all’ascolto dei problemi di chi non ha né famiglia né casa, va il mio sentito ringraziamento per l’instancabile attività che rende la nostra Città un posto migliore.

La Rinascita di Marcantonio Spera: grande segno di democrazia

La Rinascita, la lista civica con a capo Marcantonio Spera durante le scorse amministrative, ha deciso, dopo 7 mesi di amministrazione comunale, di incontrare la cittadinanza con un’assemblea pubblica che si è svolta ieri nella sala Thomas Menino, per comunicare i passi fatti fino ad oggi e per mettere al corrente la cittadinanza sia sui traguardi raggiunti, sui prossimi obiettivi e sulle varie criticità che potranno esserci. L’incontro è stato a tutto tondo un’assemblea pubblica in cui la parola è stata data anche ai cittadini che hanno espresso pareri, opinioni e criticità che, spesso, possono sfuggire anche agli occhi più attenti e scrupolosi.

Un segno di grande apertura e di democrazia intese nel senso intrinseco che queste parole racchiudono. L’evento infatti ha dimostrato con i fatti la voglia non solo di rendere partecipe attivamente la cittadinanza tutta, a prescindere dal proprio credo politico, ma soprattutto di voler mettere finalmente fine a comportamenti oscurantisti che hanno caratterizzato la comunità grottese nei precedenti mandati.

Il Sindaco di Grottaminarda

La Rinascita non è solo una grande squadra che si adopera per il bene comune ma, soprattutto, è una grande famiglia che guarda con lungimiranza al futuro di Grottaminarda e che vuole fortemente la ripresa economica e sociale di una cittadina che ha un grande potenziale che però non è mai stato sfruttato per il bene comune.

Il punto principale di questo nuovo modo di fare politica consiste nella partecipazione e collaborazione di tutti perché Marcantonio Spera è ben consapevole che l’unione non solo fa la forza ma soprattutto è capace di attuare grandi cambiamenti sostanziali.

La comunità, infatti, si compone non solo di chi viene incaricato di amministrarla ma soprattutto di chi la vive ogni giorno.

La politica in questo modo segue il suo naturale percorso e significato: quello della politeia aristotelica formata in primis da cittadini che sono sostanzialmente uomini liberi e pensanti, che possono partecipare attivamente e costruttivamente per migliorare la propria comunità attraverso proposte ma anche critiche perché soprattutto queste ultime, se fatte con finalità costruttive e non demolitrici, sono l’elemento fondamentale per la crescita sociale, politica ed economica di una città.

È giunto il momento di attuare un cambiamento radicale che ha come mission quello di educare la comunità ad un senso civico nuovo e di appartenenza aggregante che possa essere e diventare la forza motrice di una nuova visione di Grottaminarda e l’evento di ieri non è stato altro che la dimostrazione tangibile di una politica volta verso il cambiamento a favore della collettività.

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