un caffè a teatro

La prima nazionale di Ferito a morte inaugura la Stagione del Mercadante

L’apertura della Stagione teatrale 2022/2023 del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale è affidata ad un testo cult della letteratura italianaFerito a morte, il romanzo di Raffaele La Capria vincitore del Premio Strega nel 1961.

Ferito a morte

Roberto Andò, regista della rappresentazione descrive così l’opera:

Il grande tema del romanzo di questo meraviglioso scrittore, Raffaele La Capria, è proprio quel continuo sfumare in cui la vita perde ogni presunzione di forma solida e diviene per sempre evanescente e liquida. In questa indeterminatezza è possibile accogliere in modo apparentemente disordinato il flusso delle voci e dei volti e riconsiderarne il messaggio cifrato. E probabilmente quello che più mi attrae, da scrittore e uomo di teatro, in Ferito a morte è proprio “il tentativo riuscito di raccontare la vita che succede prima ancora che diventi racconto, e la malinconia di raccontarla quando ormai lo è diventata”, come scrive Starnone.
Per adattare (parola che da sempre mi sembra imprecisa o inadeguata) questo grande romanzo al teatro ho chiesto l’aiuto di uno scrittore come Emanuele Trevi, da sempre dedito nei suoi bellissimi libri a riportare in vita ciò che è scomparso, a riacciuffare quel punto della vita che altrimenti sarebbe condannato a svanire per sempre.

Jauría di Jordi Casanovas

Utilizzando frammenti delle trascrizioni del processo a ‘La Manada’ – caso giudiziario che scosse l’opinione pubblica spagnola e internazionale riguardante una violenza sessuale di gruppo compiuta da cinque uomini nei confronti di una ragazza appena diciottenne a Pamplona nel 2016 – Jordi Casanovas costruisce una drammaturgia dal ritmo incalzante.

Tra dialoghi serrati e testimonianze dei protagonisti, realtà e finzione si mescolano in un quadro capace di «provocare nel lettore l’effetto asfissiante vissuto dalla vittima» e di farlo riflettere sull’amara deriva di uno scenario in cui è la «normalizzazione della violenza» il linguaggio che regola il rapporto tra uomo e donna.

Jauría ha vinto nel 2020 il Premio MAX come Miglior spettacolo.

Jauría di Jordi Casanovas

Jordi Casanovas: biografia

Drammaturgo, produttore e regista teatrale, ha scritto oltre trenta testi che sono stati eseguiti in diversi paesi del mondo.

Artista profondamente legato alle proprie radici catalane (si ricorda la trilogia composta da Una história catalana, 2011, Pátria, 2012 e Vilafranca, un dinar de festa major, 2015, testi vincitori di numerosi premi), si avvicina alla forma del «teatro documentario», tecnica drammaturgica che utilizza materiale proveniente dal reale (trascrizioni processuali, verbali di intercettazione ecc.), per riempire una struttura narrativa di tipo finzionale.

Tra i suoi testi si ricordano: Ruz-Bárcenas (2014), Mala broma (2018), Jauría (2019), VALENCiANA (La realitat no és suficient) (2019) e Alguns dies d’ahir (2020).

Overture! Una festa per il teatro

Ritorna la Stagione del Teatro di Napoli e ritorna in Piazza Eduardo De Filippo, davanti al Teatro San Ferdinando, Ouverture – Una festa per il Teatro.

Saranno le parole di Eduardo De Filippo, in cui racconta poeticamente l’inizio dell’incredibile avventura al San Ferdinando, lette per l’occasione da Claudio Di Palma, ad avviare la Festa e a tagliare idealmente il nastro della nuova Stagione teatrale che avrà inizio il 19 ottobre al Mercadante con lo spettacolo Ferito a morte di Raffaele La Capria, diretto da Roberto Andò.

Overture! Una festa per il teatro
Le note del Sanitansamble diretto dal maestro Paolo Acunzo ci accompagneranno durante il festeggiamento, un evento condiviso con gli artisti delle nostre stagioni e il quartiere che accoglie il San Ferdinando.
La Stagione del Teatro di Napoli si appresta a ripartire con due produzioni in prima nazionale e noi festeggiamo l’occasione simbolicamente nella piazza davanti al Teatro che fu di Eduardo de Filippo.

Teatro Cilea, la grande stagione teatrale tra prosa, musica, danza e innovazione

Al via la stagione teatrale 2022/2023 della storica sala del Vomero con la possibilità di comporre il proprio abbonamento pagandolo a rate!
Grazie alla direzione artistica di Lello Arena in programma: Arturo Brachetti, Ornella Muti, Marco Bocci, Ficarra e Picone in un omaggio a Massimo Troisi, ELIO, Peppe Iodice, Nino Frassica, Paolo Caiazzo, Maurizio Casagrande, Andrea Delogu, Eduardo De Crescenzo, Deborah Villa, Simone Schettino, i musical su Janis Joplin e Pino Daniele, Andrea Sannino, Peppe Barra e Maria Nazionale.

Inoltre riparte la Cilea Academy diretta da Lello Arena. 

Prosa, musica, danza e tante emozioni: questi gli ingredienti del cartellone 2022/2023 che il rinomato Teatro Cilea di Napoli (Vomero) propone al pubblico grazie a una stagione ricca di imperdibili appuntamenti tra novità assolute e attesi ritorni.



Lello Arena, che da quest’anno come direttore artistico guida la storica sala vomerese, firma una rassegna adatta ad un pubblico di tutte le età che vanta grandi nomi nazionali, internazionali e artisti di grande popolarità.

Il claim di questa stagione è “Scegli i tuoi spettacoli Componi il tuo abbonamento!” una formula innovativa per venire incontro alle esigenze degli spettatori consentendo loro di poter rateizzare l’abbonamento (senza interessi a partire da euro 14,99 al mese) da poter inoltre comporre secondo il proprio gradimento partendo da un minimo di 10 spettacoli scegliendo così giorno e orario e condividendo lo stesso anche con amici e parenti.

Il Teatro Cilea non è solo spettacoli, eventi musicali, prosa, musical ma anche un centro delle arti performative, polo culturale e di formazione per tutti i giovani che vorranno affacciarsi al mondo dell’arte o semplicemente approfondire la conoscenza e la preparazione in più discipline artistiche.
È da questi presupposti che riparte la Cilea Academy, fucina di nuovi talenti e luogo di aggregazione per creare una nuova generazione di artisti è, più in generale, con l’intento di riavvicinare i giovani al teatro e all’arte. 
Un nuovo progetto formativo che, facendo tesoro dell’esperienza delle accademie di tradizione, intercetta e interpreta il cambiamento dei tempi e le mutate necessità degli aspiranti professionisti del Teatro.
Quattro le sezioni dei corsi proposti per un triennio di studi con frequenza pomeridiana tri-settimanale: 
Recitazione affidata al Maestro Lello Arena, che cura anche la direzione Artistica dell’accademia stessa; Musica e Canto affidati al Maestro Pino Perris; Movimento coreografico e arte scenica coordinati dal coreografo Rai Fabrizio Mainini; e la sezione Il Comico diretta da Nando Mormone, ideatore e produttore del programma “Made in Sud”.

Teatro Cilea

Teatro Cilea: programmazione teatrale

DAL 8 NOVEMBRE

EDUARDO DE CRESCENZO

AVVENNE A NAPOLI

con Julian Oliver Mazzariello al piano  – Introduce all’ascolto  Federico Vacalebre

DAL 10 NOVEMBRE

MAURIZIO CASAGRANDE

A TU PER TRE  con Ania Cecilia e Claudia Vietri

DAL 1 DICEMBRE

ELIO

CI VUOLE ORECCHIO

ELIO CANTA E RECITA ENZO JANNACCI – Regia Giorgio Gallione

DAL 8 DICEMBRE

FICARRA e PICONE LA SMORFIA con LELLO ARENA

DAL 15 DICEMBRE

ANDREA DELOGU

40 E STO – Regia Enrico Zaccheo

DAL 12 GENNAIO

NINO FRASSICA &  LOS PLAGGERS BAND

TOUR 2000/3000

DAL 26 GENNAIO

ORNELLI MUTI

IL PITTORE DI CADAVERI di Mark Borkowsky – Regia Enrico Maria Lamanna

DAL 2 MARZO

PEPPE IODICE

PEPPYTORIALE  Regia Francesco Mastandrea

DAL 13 APRILE

PEPPE BARRA

IN CONCERTO

DAL 20 APRILE

PAOLO CAIAZZO

EHI…PROF! Posso venire la prossima volta?

SPECIALI

DAL 14 FEBBRAIO

MUSICANTI

IL MUSICAL CON LE CANZONI DI PINO DANIELE

di Alessandra Della Guardia e Urbano Lione

direzione artistica Fabio Massimo Colasanti

DAL 8 MARZO

DEBORAH VILLA

GLI UOMINI VENGONO DA MARTE, LE DONNE DA VENERE

di Paul Dewandre

DAL 23 MARZO

SIMONE SCHETTINO

SE TUTTO VA BENE, STIAMO UGUALE A PRIMA

DAL 30 MARZO

ARTURO BRACHETTI

SOLO – The Legend of quick-change

INNOVAZIONE

DAL 27 OTTOBRE

GL’INNAMORATI- IL MUSICARELLO

da GOLDONI – Regia Pietro De Pascalis

DAL 3 NOVEMBRE

JANIS “Take another little piece of my heart”

Scritto e diretto da Davide del Grosso

DAL 24 NOVEMBRE

MARCO BOCCI – LO ZINGARO

di Marco Bonini, Gianni Corsi e Marco Bocci – Regia Alessandro Maggi

DAL 2 FEBBRAIO

LELLO ARENA

ASPETTANDO GODOT

Con massimo andrei – Regia Massimo Andrei


MUSICA

DAL 19 GENNAIO

VALENTINA STELLA in concerto

DAL 16 MARZO

ANDREA SANNINO  Andrè

DANZA

DAL 6 APRILE

LE STELLE DEL BALLETTO

Gala di danza con ospiti internazionali

DAL 4 MAGGIO

CARMEN

Con cast in via di definizione

Trianon Viviani, inaugurazione della stagione con “La donna è mobile”

Il via alla programmazione con la commedia – parodia musicale: La donna è mobile diretta da Francesco Saponaro, scritta da Vincenzo Scarpetta, il capocomico che aprì il teatro di Forcella.

Prosegue la manifestazione pacifica, fortemente voluta da Marisa Laurito, della raccolta delle ciocche di capelli in ricordo di Mahsa Amini.

La donna è mobile”, commedia – parodia musicale di Vincenzo Scarpetta, inaugurerà ufficialmente la stagione 2022/2023 del Trianon Vivianigiovedì 13 ottobre, alle 21.

La donna è mobile

Lo spettacolo, che vede la regia e il disegno dello spazio scenico a cura di Francesco Saponaro e la direzione musicale di Mariano Bellopede, debuttò lo scorso maggio nell’àmbito della minirassegna L’eredità Scarpetta, posta sotto il patrocinio della Fondazione Eduardo De Filippo.

La figura di Vincenzo Scarpetta è molto legata alla storia del Trianon, perché fu proprio il capocomico a inaugurare il teatro, l’8 novembre 1911, con la fortunata commedia paterna Miseria e Nobiltà, nella quale debuttava nel ruolo di don Felice Sciosciammocca, segnando così il passaggio di testimone con papà Eduardo.

La donna è mobile andò in scena la prima volta nel 1918. In essa Francesco Saponaro intravede «echi di Petito e Marulli, il lirismo vibrante di Viviani e qualche sfumata complessità dai risvolti pirandelliani».

Prodotto dallo stesso Trianon Viviani, lo spettacolo sarà replicato venerdì 14 e sabato 15 ottobre, alle 21; domenica 16 ottobre, alle 18.

In occasione della rappresentazione de La donna è mobile, proseguirà l’iniziativa, fortemente voluta dal direttore artistico Marisa Laurito, per protestare pacificamente contro gli omicidî e le violenze sulle donne e gli uomini iraniani, esplose per l’uccisione di Mahsa Amini.

Lo scorso 1° ottobre, come in molte città in tutto il mondo, nel teatro della canzone napoletana molte spettatrici e spettatori di tutte le età, nonché artisti, come Isa Danieli, hanno donato le proprie ciocche di capelli, che saranno quindi consegnate all’ambasciata della repubblica Islamica dell’Iran in segno di protesta. Tanti i messaggi di sostegno pervenuti da parte di tanti artisti, associazioni, iraniane e iraniani residenti a Napoli e persone comuni. Di qui la decisione di continuare con la raccolta delle ciocche di capelli.

Pasolini l’origine e il sacro

Al via da oggi le iscrizioni per il Laboratorio Pasolini l’origine e il sacro.

Pasolini l’origine e il sacro: il progetto

Dalla collaborazione di registi e attori irpini e del Museo Irpino nasce l’idea di creare un’area permanente presso il museo dedicata a Pierpaolo Pasolini, intesa come luogo di sperimentazione, ricerca teatro e non solo.

Lo spazio riservato al poeta vuole essere “un luogo di incontro per le giovani generazioni”, che attraverso una rilettura delle opere teatrali di Pasolini, è volto a coinvolgere i giovani in un lavoro di approfondimento e appropriazione critica che approdi a una creazione originale, attraverso la scrittura e l’interpretazione laboratoriale.

Pasolini l’origine e il sacro

Pasolini l’origine e il sacro: obiettivi

Una rilettura delle opere classiche di Pasolini: Medea, Edipo, Pilade, Il Vantone che saranno oggetto di lettura, analisi e dibattito con particolare interesse per l’Antigone che sarà oggetto di una originale messa in scena che vedrà coinvolti tutti i partecipanti al corso con attori professionisti.

Il 2022 è l’anno in cui ricorre il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini (1922-1975), anniversario che ha ottenuto la candidatura italiana nell’ambito del programma Anniversari UNESCO 2022-2023. Intellettuale e artista eclettico, figura tra le più dibattute ed emblematiche del suo tempo, Pasolini ha dispiegato la sua attività tra cinema, letteratura, dibattito pubblico e impegno politico e, grazie alla sua capacità di leggere e anticipare le trasformazioni della società, la sua opera è di grande attualità.

Il teatro e il cinema di Pasolini si caratterizzano per il rapporto con i miti greci, la letteratura latina, i classici della tradizione italiana ed europea.

Fin dalla seconda metà degli anni ’60 Pasolini coglie il problema del destinatario: al «popolo» subentra la «massa», e questo mette in crisi anche il teatro tradizionale.

Pasolini teorizza un «teatro di parola» che rinuncia all’intero apparato naturalistico (scenografie, costumi, musiche, azione scenica) per concentrarsi sul logos. La rilettura delle opere teatrali di Pasolini ha l’obiettivo di coinvolgere i giovani in un lavoro di approfondimento e appropriazione critica che approdi a una creazione originale, attraverso laboratori di scrittura e interpretazione teatrale.

Pasolini l’origine e il sacro: i docenti 

Luigi FRASCA, direttore artistico del progetto e aiuto regista

Antonio JATA, regista

Angela CATERINA, attrice

Paolo CAPOZZO, attore

Maurizio PICARIELLO, attore

Pasolini l’origine e il sacro: il laboratorio

Il laboratorio sarà aperto ad un numero massimo di 25 persone, che a seguito di candidatura verranno selezionate per poter partecipare gratuitamente alle attività.

Avrà una durata di 80 ore a partire dal mese di novembre 2022 fino a maggio 2023, gli incontri si terranno ogni mercoledì e venerdì dalle 16.00 alle 18.00, presso la sede del museo Irpino del Carcere Borbonico di Avellino.

Gi incontri

  • Per un nuovo e originale allestimento dell’Antigone,

30 ore a cura di Luigi FRASCA

  • Dal silenzio alla parola di Pasolini e analisi dell’Antigone,

20 ore a cura di Angela CATERINA

  • Tecniche di recitazione e analisi della Medea,

15 ore a cura di Paolo CAPOZZO

  • Improvvisazioni e giochi di ruolo e analisi di Edipo,

15 ore a cura di Maurizio PICARIELLO

  • Regia spettacolo a cura di Antonio JATA.

A chi è rivolto

Il laboratorio è rivolto a tutti i giovani irpini compresi fra i 16 e 35 anni di età.

 Come candidarsi

Sarà possibile inoltrare la propria candidatura all’indirizzo e-mail all’indirizzo info@museoirpino.it, compilando il modulo per la candidatura disponibile sul sito del museo.

Per informazioni cellulare 331.5481067 telefono 0825.790733.

A Montella la seconda Stagione Teatrale

Dopo il buon riscontro della stagione precedente, al Teatro Solimene di Montella, inizierà la seconda Stagione Teatrale diretta dall’attore Angelo Sateriale, in collaborazione con Spectra Service e con il patrocinio del Comune di Montella (AV).

Rassegna Teatrale Comune di Montella

Rassegna Teatrale Comune di Montella

Il primo spettacolo, in programma il 22 Ottobre alle ore 21.00, sarà della compagnia arianese “La Fermata” con Li detti antichi teneno sempe ragione ispirato a “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile con la regia di Francesco Teselli e Gilda Ciccarelli.

Li detti antichi teneno sempe ragione:trama

La principessa Lucrezia, detta Zoza, non ride mai. In più, resta vittima di una maledizione: l’unico modo per sopravvivere (con la speranza che “ammagari accussì le germoglia ‘n’ata vota ‘na risatella”) è che gli abitanti del regno le raccontino delle storie! Una commedia divertente, recitata alla maniera di Basile (senza rinunciare a contaminazioni linguistiche anche più moderne, perché “la lingua che parliamo descrive il mondo che viviamo”). Gli attori in scena saranno Francesco Teselli, Gilda Ciccarelli, Maurizio Forgione, Federico Ciccarelli, Luigi Petrillo e Vincenzo Ciardullo. Lo spettacolo sarà impreziosito dalla presenza, in scena, del musicista Gabriele Grifa.

Femminili singolari: trama

Il 25 Novembre alle ore 21.00 in occasione della giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ci sarà la compagnia beneventana “Femminili singolari” con I Cani di e con Alda Parrella.

Un testo tratto da una storia vera che vede protagonista Rosa Speranza, giovane sposa di un piccolo boss, nella Napoli calda degli anni ‘70 tormentata da guerre politiche e camorra. La protagonista sceglie l’amore ma si ritrova a fare i conti con un passato sospeso. Quale è l’unico futuro possibile quando la sintesi di tutti i tuoi comportamenti ti riportano indietro? Rosa parla di sé, delle sue scelte, delle sue azioni. La regia è a cura di Linda Ocone, le musiche sono di Luigi Buonaguro e con la partecipazione di Grazia Ocone. In scena un’opera concessa dall’artista romana Stella Tasca.

Una causa persa:trama

L’ultimo evento del mini cartellone è la nuova commedia di Angelo Sateriale Una causa persa. In scena il 10 Dicembre alle ore 21.00. Sul palcoscenico, con il direttore artistico ci saranno gli attori beneventani Georgia De’ Conno e Pier Paolo Palma.

Benedetto Portabene è un avvocato squattrinato costretto a difendere clienti improbabili. Uno di questi è Giovanni Mazzetti, un eccentrico personaggio che ha il divieto di avvicinamento dalla sua ex fidanzata Marzia Giulini. L’avvocato, preoccupato dal pensiero che il suo assistito, dopo la condanna, possa continuare a fare sciocchezze, si reca precipitosamente a casa del cliente. Scoperte inattese, bugie infondate e reazioni squilibrate, sono alcuni ingredienti di una commedia esilarante dal finale travolgente.

Trianon Viviani, una ciocca di capelli per Mahsa Amini

Il teatro Trianon Viviani di Napoli si schiera, con una manifestazione pacifica, contro gli omicidî e le violenze sulle donne e gli uomini iraniani, esplose per l’uccisione di Mahsa Amini.

Mahsa Amini

Mahsa aveva indossato il velo in modo scorretto e per questo è stata picchiata a morte.

Solidali con le donne iraniane, la presidenza, con il cda e il comitato di indirizzo, la direzione artistica, il personale e gli artisti del teatro Trianon Viviani stasera, alle 20:30, prima dello spettacolo, predisporranno un box all’ingresso del teatro dove depositare le ciocche di capelli di chi vorrà unirsi nella protesta contro gli omicidî e le violenze sulle donne in Iran.

Le ciocche saranno poi consegnate all’ambasciata della repubblica Islamica dell’Iran in segno di protesta.

Il Trianon Viviani “adotta” piazza Vincenzo Calenda

Il Trianon Viviani ha assunto l’adozione di piazza Vincenzo Calenda.

Il sindaco Gaetano Manfredi e il presidente della fondazione Trianon VivianiGianni Pinto, hanno firmato oggi un’apposita convenzione grazie alla quale il Comune affida in adozione alla fondazione teatrale lo spazio urbano della piazza, con il tratto inferiore di via Salvatore Trinchese, per assicurare, tra l’altro, interventi di pulizia – a integrazione di quelli comunali – e la piantumazione e cura delle fioriere esistenti e di altre da sistemare, nonché la riallocazione dell’ulivo posto in memoria di Maikol Giuseppe Russo, vittima innocente della camorra.

Il Trianon Viviani “adotta” piazza Vincenzo Calenda

Il Trianon Viviani “adotta” piazza Vincenzo Calenda

Partners del Trianon Viviani, per questa iniziativa, l’Altra Napoli onlus e l’associazione dei commercianti A’Forcella.

«Abbiamo portato a termine questo percorso in tre mesi con l’impegno di tutta l’Amministrazione – ha spiegato il sindaco –: una risposta concreta e utile per Forcella, luogo dalle grandi tradizioni ma anche attrazione turistica. Il che significa portare economia, cultura e sviluppo in questo quartiere vincendo la criminalità organizzata. Le persone perbene, gli imprenditori perbene, le associazioni del territorio sono i nostri alleati nell’ottica dello sviluppo di tutta la città».

«Da molti anni il Trianon Viviani aveva chiesto al Comune l’adozione di piazza Calenda – ha precisato Pinto – e finalmente, con il sindaco Manfredi e il contributo del sovrintendente uscente Luigi La Rocca, oggi si realizza: con l’Altra Napoli e A’Forcella siamo impegnati a contribuire fattivamente a restituire dignità e decoro alla piazza a partire dal famoso “Cippo a Furcella”, la testimonianza archeologica magnogreca di Neapolis (III sec. a.C.), rilevante nell’immaginario collettivo, che è una parte della struttura della porta Furcillensis presente anche all’interno del teatro con la torre della Sirena».

«Con questo atto – ha sottolineato Antonio Lucidi, vicepresidente dell’Altra Napoli e consigliere del Trianon Viviani –, abbiamo aggiunto un altro tassello a questa straordinaria collaborazione che vede coinvolta l’Amministrazione comunale, la fondazione teatrale e A’Forcella. Era un atto dovuto per la riqualificazione e il rilancio di una delle zone dalla forte vocazione turistica e attrattiva della nostra città. Con questa operazione e con il coinvolgimento delle realtà che operano sul territorio si darà maggiore slancio alle proposte culturali, sociali e artistiche dell’intero territorio».

Per Antonio Raio, presidente di A’Forcella, «l’adozione di piazza Calenda è un passo fondamentale per il territorio, che, per gli imprenditori e i cittadini, mette tanta speranza per il futuro per una vera riqualificazione complessiva».

All’incontro sono intervenuti Maria Caniglia, presidente della quarta MunicipalitàLorenzo Iorio, assessore alle attività produttive, turismo e legalità della seconda Municipalità, e Mario D’Esposito, membro del comitato di indirizzo della fondazione teatrale.

L’attore e il volto di Leif Zern

L’attore e il volto raccoglie una selezione di saggi di Leif Zern, tra i più importanti critici europei.

Mescolando ricordi autobiografici, recensioni a spettacoli teatrali, piccoli ritratti del mondo del cinema, analisi teoriche sull’arte attoriale, emerge una prospettiva critica in cui il «sentire» diviene la forma totale che investe sia la performance interpretativa dell’attore che il pubblico, identificato non solo come mero fruitore passivo, ma partecipe attivo della messinscena.

Da Ingmar Bergman a Lars Norén, fino ad autentici pilastri della tradizione scenica come Louis Jouvet, lo sguardo di Zern si sofferma sulla recitazione e l’immedesimazione dell’attore, in un percorso dove «le emozioni non sono innate ma conquistate con un processo di appropriazione».

A cura di Vanda Monaco Westerståhl

L’attore e il volto di Leif Zern

Leif Zern: biografia

Nato nel 1939, è un giornalista, critico teatrale e autore svedese.

Fino al 1966 lavora per «il Quotidiano di Stoccolma», poi passa alla redazione della rivista letteraria «Blm».

Nel 1968 diventa critico teatrale del più importante quotidiano svedese, il «Dagens Nyheter» e tra il 1982 e il 1993 cura la sezione culturale del giornale «Expressen».

Oltre ai diversi impieghi giornalistici, è autore del romanzo di successo Kaddish på motorcykel, sulla vita degli ebrei a Stoccolma e di diversi volumi su cinema e teatro (Kritik e Vedere Bergman) e ha anche recitato un piccolo ruolo all’interno del film Puss & Kram del regista svedese Jonas Cornell.

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