Lo scorso sabato c’è stato il sold out a Celzi di Forino. Sul palco un Sal Da Vinci, che ha celebrato l’amore, quello vero e duraturo, con uno spettacolo di oltre 50 minuti. Il suo live ha infuocato la piazza della frazione di Celzi.
I festeggiamenti a Celzi di Forino, da sempre, si caratterizzano per una grande passione, coesione , compatezza di uomini e donne che fanno di questa occasione un momento di aggregazione forte, tanto da poter affermare Celzi di Forino è un popolo.
La tradizione si distingue grazie a Capitano, Alfonsino, Robero, Lucio e tutte le nuove leve di cui misconosciuti i nomi da parte della scrivente, solo per una questione di età generazionale differente. A loro va un grande grazie , anche per la scelta giusta del cantautore partenopeo che ha saputo con la sua performance, far comprendere che l’amore è il motore di tutto, e i ragazzi di Celzi di Forino.
Quest’amore per la loro terra non lo nascondono, lo offrono senza remore, sicuri di poter essere un anello duraturo per una Forino di qualità. L’attesissimo Ciuccio di Fuoco a conclusione della processione di S. Anna poi vista dal drone ha incantato gli spettatori che sono soliti seguire questo rito con fede, devozione e dedizione.
Come ha dichiarato il Comitato festa di Celzi di Forino:
Sono stati mesi di lavoro intenso, senza tregua, ma ne è valsa la pena. Vedere Celzi piena di gente è stata una vittoria per noi del comitato festa.
Un Comitato festa che con l’animazione Colibry di Ilenya e Nataly ha portato i più piccini a rallegrare il corso principale con il loro entusiasmo e la loro genuità. Scommetto che terminata la festa, sono già pronti ad organizzare la prossima e chissà qualche anteprima non ci venga annunciata tra qualche mese.
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Oasi della Caccia di Senerchia: un angolo di paradiso dell’Irpinia
L’Oasi della Caccia di Senerchia è una riserva protetta dal WWF. È un luogo che viene definito magico per il suo corso d’acqua e le cascate che, durante i giorni di pioggia e sole, regalano ai visitatori suggestivi arcobaleni. Il percorso naturalistico risale le rive del torrente Acquabianca, regalando uno scenario ricco di betulle, querce, faggi e altre piante rare.
La natura calcarea della zona conferisce un colore bianco al torrente, esaltando il colore della vegetazione circostante. Per quanto riguarda la fauna, l’Oasi è ricca di uccelli come il picchio verde, il picchio nero, l’allocco, il barbagianni, la civetta e il gufo. Tra i mammiferi che vi abitano ci sono il lupo, il ghiro, il moscardino e il gatto selvatico.
L’Oasi della Caccia è un luogo incantato, perfetto per chi ama le passeggiate, la natura e le sue meraviglie. Il percorso è adatto a tutti perché ha poca pendenza ed è breve: la durata del percorso è di circa 45 minuti.
La Riserva della Caccia è aperta il sabato, la domanica e durante i giorni festivi dalle ore 09:30 fino alle 18:30. Durante l’arco della settimana è richiesta la prenotazione sia da parte di privati che di scolaresche.
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Info Irpinia e I cammini della purificazione
Info Irpinia è un’associazione turistico culturale che da anni si impegna nel mostrare le bellezze storiche e paesaggistiche del territorio. È stato presentato il calendario di questa nuova stagione 2021 che ha come nome I cammini della purificazione.
La scelta del nome non è un caso perché dopo questo anno pandemico che ci ha disorientati e costretti a una limitazione della libertà ora abbiamo bisogno di riappropriarci del nostro tempo, seguendo il tempo naturale che solo l’immersione nella natura riesce a darci.
Ritornare alle cose semplici, come può esserlo una giornata dedicata al trekking e alla conoscenza del proprio territorio, potrebbe rappresentare un passo per un nuovo inizio e per una purificazione dalle scorie accumulate in questo ultimo periodo. Il contatto con la natura riesce a regalarci quel ritorno alle radici che, purtroppo, un po’ abbiamo perso e che ci ha allontanati ulteriormente dal benessere psicofisico.
L’Irpinia in primavera e in estate diventa un luogo incantevole, capace di donare stupore e meraviglia anche negli occhi di chi questo territorio lo vive quotidianamente.
L’Irpinia però non ha come unica attrattiva solo i paesaggi naturalistici, è un luogo ricco di storia, tradizioni e cultura. Denominata da sempre la terra di mezzo perché è sempre stata una terra di transito per la sua posizione geografica, situata tra il Tirreno e l’Adriatico. L’Irpinia è sempre stata una zona di passaggio, basti pensare alla Via Appia che passa sopra la Mefite che collegava Roma e Brindisi come fosse una sorta di autostrada del tempo.
La Via Francigena, ad esempio, serviva per collegare Canterbury a Roma, giungendo fino a Brindisi e ci sono dei percorsi che attraversano l’Irpinia. La ricchezza che possediamo è inestimabile ma bisogna valorizzarla e, soprattutto, comunicarla.
Questo luogo è ricco di strade che servivano a collegare i diversi territori e le persone che un tempo aveva bisogno di spostarsi per motivi commerciali o per fede. I cammini della purificazione infatti hanno come scopo non solo quello di percorrere sentieri dio montagna e naturalistici ma di scoprire la storia di un tempo, scoprendo percorsi storici che potrebbero rappresentare una forte attrazione turistica.
Info Irpinia ha cercato di coniugare questi aspetti, che contraddistinguono il nostro territorio attraverso cinque tappe.
Info Irpinia e I cammini della purificazione: le 5 tappe individuate
- La prima tappa si svolgerà domenica 6 giugno alle ore 10:00 a Serino verso le sorgenti del Sabato. Una passeggiata nel cuore del Monte Terminio in cui sarà possibile scoprire la storica e misteriosa Civita di Ogliara, antica città muraria di 2 Km in cui veniva custodita una città e le sorgenti da cui nasce il Fiume Sabato.
- La seconda tappa è prevista domenica 20 giugno a Caposele per percorrere la strada delle 7 fontane. Un’esperienza che ripercorre la storia delle acque di Caposele all’interno del Parco dei Monti Picentini in cui è possibile percepire la diversità della flora e della fauna di queste montagne fino a 1400 mt di altitudine.
- La terza tappa prevista per domenica 11 luglio ci conduce a Rocca San Felice alla scoperta della Mefite e i riti di purificazione. Il percorso attraversa l’antica Valle d’Ansanto che va da Rocca San Felice, splendido borgo medievale, fino alla Mefite, luogo sacro ricco di leggende intrise da riti di purificazione.
- La quarta tappa, prevista per domenica 25 luglio, ci conduce a Calabritto per scoprire la Madonna del Fiume. Il percorso di trekking verso il santuario immerso nella natura è accompagnato costantemente dal suono solenne e impetuoso delle acque del Rio Zagarone in cui sarà possibile ammirare un santuario incastonato nella roccia e osservare la monumentale cascata del Bard’natore.
- La quinta tappa, prevista per domenica 29 agosto, ci conduce a Montemarano e Cassano per scoprire boschi e sorgenti. Un percorso green tra boschi del Parco dei Monti Picentini a Montemarano verso le sorgenti più importanti d’Italia, custodite nel comune di Cassano.
Come partecipare
Per poter partecipare a I cammini della purificazione bisognerà diventare Soci di Info Irpinia, spostarsi con auto propria e prenotare o richiedere maggiori informazione al sto di Info Irpinia o contattando il seguente numero: 31 98 65 322.
Il costo di ciascuna escursione è di 10 euro.
Buona purificazione a chi lo vorrà!
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“5×7 – Il paese in una scatola”,
il docufilm che racconta Lacedonia attraverso gli scatti di Frank CancianMi ricordo che arrivando dalla strada del mercato mi fermarono degli uomini e mi chiesero: “Che stai facendo qui?”
E ci parlai. Dissi che ero uno studente, volevo conoscere la cultura e fare fotografie.
E dissero: “Ah ok”.
Parte così “5×7 – Il paese in una scatola“, il documentario che il regista Michele Citoni dedica alla storia di Frank Cancian e alle sue 1801 foto di Lacedonia, di recente esposte al Museo delle Civiltà di Roma.
La storia del professore di antropologia ormai in pensione riprende lì dove si era interrotta sessant’anni prima e le sue foto, conservate al Museo Antropologico Visivo Irpino di Lacedonia, trovano nuova vita nella pellicola del regista romano in cui si raccontano episodi di ordinaria quotidianità e viene rappresentato un mondo, quello del dopoguerra, e una tradizione, quella contadina, che ancorchè superati resistono nell’immaginario comune.
Nel documentario si racconta la storia che lega l’americano Frank Cancian al borgo dell’Alta Irpinia. Una storia che parte da lontano.
Frank Cancian
Fotografo per passione, antropologo per professione, il giovane Frank Cancian arriva in Italia nel 1957 dopo aver vinto una borsa di studio all’università e quasi per caso scopre l’Irpinia e si ferma a Lacedonia. Cancian trova nel borgo rurale dell’Alta Irpinia il posto ideale per le sue ricerche e vi resta per sette mesi durante i quali immortala gli usi e i costumi della società contadina del tempo.
E il filo dei ricordi si riannoda alle persone e ai luoghi, trascinando con sé alcune riflessioni essenziali sul modo in cui la fotografia possa farsi sguardo etnografico sulle piccole comunità. I suoi scatti su Lacedonia, molti dei quali conservati nel Museo Antropologico Visivo Irpino, rappresentano un patrimonio etnografico inestimabile sulle comunità del Sud. E grazie al docufilm “5×7 – Il paese in una scatola” stanno pian piano uscendo dai confini locali per aprirsi a una più ampia diffusione negli ambienti del cinema italiano.
Festival e Premi
Il film, che si avvale del montaggio di Roberto Mencherini e delle musiche dell’irpino Pasquale Innarella e dei napoletani KuNa, è stato appena premiato alla 7a Edizone del Vittoria Peace Film Fest per aver «raccontato con stile sobrio un mondo che non esiste più, facendo ritrovare il senso dell’identità a una comunità attraverso gli straordinari scatti in bianco e nero di Frank Cancian».
Al premio ottenuto in questi giorni si aggiungono altri numerosi riconoscimenti e menzioni speciali:
– Laceno d’Oro / Festival internazionale del cinema (rassegna Spazio Campania), Avellino, 2018
– Rome Independent Film Awards (concorso Documentari), Roma, 2019
– Under the Stars International Film Festival (concorso Documentari), Bari, 2019
– EtnofilmFest (concorso), Monselice (Pd), 2019 – MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA
– MonFilmFest / Vetrina di un film di mezza estate (concorso), Casale Monferrato (Al), 2019 – PREMIO DELLA DIREZIONE DEL FESTIVAL
– Film Festival della Lessinia (rassegna Montagne Italiane), Bosco Chiesanuova (Vr), 2019
– Sguardi sui territori / Visual Anthropology and Ecomuseums (rassegna), Gemona del Friuli (Ud), 2019
– Napoli Film Festival (concorso SchemoNapoli Doc), Napoli, 2019
– Move Cine Arte Festival (concorso), San Paolo del Brasile-Venezia-Parigi, 2019
– Mònde / Festa del Cinema sui Cammini (concorso Lungometraggi di documentario), Monte Sant’Angelo (Fg), 2019
– Cortodino Film Festival Dino De Laurentiis (concorso), Torre Annunziata (Na), 2019
– Vittoria Peace Film Fest (concorso Documentari), Vittoria (Rg), 2019
– International Film Fest Roma Film Corto / Independent Cinema (rassegna Percorsi Visivi), Roma, 2019Il documentario, inoltre, è in concorso alla 9a Edizione Intima Lente/Intimate Lens Festival of Visual Ethnography, appuntamento cinematografico dedicato all’antropologia visuale, dove “5×7 – il paese in una scatola” è stato selezionato, tra più di 3.000 opere pervenute, per la finale che si terrà a Caserta nelle prossime settimane.
Buona visone del trailer!
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