Avellino è tra le città più piovose d’Italia, ma il clima è migliore rispetto a Benevento e Caserta. A rivelarlo una graduatoria del Sole 24 Ore riservata al cosiddetto benessere climatico.
Secondo l’indagine, che tiene conto di diversi parametri, il capoluogo si piazza al 67esimo posto. Sul dato locale influiscono, in modo particolare, i parametri legati all’umidità relativa che purtroppo ci vedono alla 104esima posizione e quello legato alle piogge che invece ci porta a scorrere la graduatoria fino alla 99esima casella.
Migliore la situazione rispetto a giorni freddi e neve, condizioni atmosferiche che ci vedono essere in media rispetto alle altre realtà del Mezzogiorno. Nota positiva, infine, la ricerca sulle ondate di calore.
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Il Comune di Cesinali firma la convezione con AssoApi
Da anni AssoApi (Associazione Artigiani e Piccoli Imprenditori) è impegnata per valorizzare i territori attraverso prodotti agroalimentari, impegnandosi costantemente nella promozione di prodotti tipici locali e nello sviluppo locale delle aziende, sostenendo l’acquisto a Km0.
Il Comune di Cesinali ha firmato la convenzione con AssoApi per incentivare il consumo di prodotti locali che offrono maggiore sicurezza e genuinità e riducendo notevolmente la distanza che, spesso, intercorre tra produttore e consumatore.
Luigi Gaudiosi, presidente dell’associazione afferma:
Ringrazio il sindaco Dario Fiore e il consigliere comunale Maurizio Taddio sempre attento alle esigenze del proprio Comune e per aver abbracciato l’importante tematica del dare Valore al nostro territorio. Grazie al loro impegno, siamo riusciti ad aggiungere un altro piccolo tassello allo sviluppo commerciale e sociale del Paese.
In un momento importante come questo in cui l’economia si è arrestata, soprattutto, a discapito delle microimprese è fondamentale puntare sulla valorizzazione del proprio territorio e delle risorse che esso mette a disposizione. Siamo tutti consumatori dunque scegliere consapevolmente di acquistare prodotti locali e provenienti da imprese familiari è un passo che dobbiamo e possiamo fare tutti per la nostra terra.
La crisi che si sta intravedendo non farà altro che rendere più netto il divario sociale ed economico tra chi ha risorse e chi ne ha poche o non ne ha più. Nel proprio piccolo ciascuno può avere parte attiva per tentare una ripresa, dando un supporto e un contribuito minimo acquistando prodotti a Km0.
Un gesto che crea speranza in chi non ha deciso di mollare, affrontando le difficoltà ma soprattutto compiere questo gesto significa preferire la qualità alla quantità. Fare ciò richiede un piccolo sacrificio per le tasche di ciascuno perché sappiamo bene che l’acquisto di un grande marchio equivale ad un abbattimento dei costi di produzione che una piccola azienda non può permettersi ma se pensiamo che il prezzo maggiorato, spesso, è sinonimo di qualità perché non farlo.
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Decreto Ristori bis: a chi spettano bonus e contributi a fondo perduto
Cosa prevede il decreto Ristori bis? Il Cdm contiene nuove misure di sostegno economico a fondo perduto per i settori e le attività commerciali colpite dalle nuove restrizioni. Sono previsti infatti interventi incisivi nelle zone rosse che sono tornate ad un secondo lockdown con contributi a fondo perduto pari al 200% rispetto ai rimborsi erogati precedentemente con il decreto Rilancio.
Decreto Ristori bis: le misure principali introdotte
Per quanto riguarda i contributi a fondo perduto attraverso il decreto Ristori bis c’è stato un ampliamento delle categorie che possono beneficiarne. Per coloro che sono già beneficiari e che registrano ulteriori restrizioni delle loro attività nelle zone arancioni e rosse il contributo è aumentato di un ulteriore 50%. L’importo è variabile in funzione al settore dell’attività.
È stato istituito un fondo per compensare le attività delle Regioni che potrebbero essere interessate da future restrizioni e per poter erogare in modo automatico futuri contributi.
Il credito d’imposta cedibile al proprietario dell’immobile locato è pari al 60% dell’affitto per ciascuno dei mesi: ottobre, novembre e dicembre.
Per coloro che hanno dovuto sospendere le attività è prevista la sospensione delle ritenute alla fonte e dei pagamenti IVA per il mese di novembre.
La seconda tassa IMU viene cancellata per le imprese che svolgono le attività che danno titolo al riconoscimento del nuovo contributo a fondo perduto e operano nelle Regioni caratterizzate da uno scenario di massima gravità. Ciò viene disposto solo per i proprietari che sono anche gestori dell’attività.
Per quanto riguarda le zone gialle vengono sospesi i contributi previdenziali e assistenziali per il mese di novembre mentre per le zone arancioni e rosse la sospensione si protrae fino a dicembre.
Nei confronti dei soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale e che operano nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, viene disposta la proroga al 30 aprile 2021 del pagamento della seconda o unica rata dell’acconto di Ires e Irap.
Nelle zone rosse in cui è prevista la sospensione delle attività scolastiche delle scuole secondarie di primo grado (seconde e terze classi) è previsto un bonus baby sitter da 1.000 euro. Qualora sia prevista la prestazione di lavoro non in modalità agile è prevista un’indennità pari al %0% della retribuzione mensile per i genitori lavoratori dipendenti.
È stato costituito un fondo straordinario a sostegno del terzo settore: organizzazioni di volontariato, associazione di promozione sociale e organizzazioni non lucrative di utilità sociale che non rientrano fra i beneficiari del contributo a fondo perduto.
È stato previsto l’arruolamento a tempo determinato di 100 medici e infermieri militari e la conferma fino al 31 dicembre di 300 fra medici e infermieri a potenziamento dell’INAIL.
Il decreto Ristoro bis prevede misure urgenti per la decisione dei giudizi penali di appello e per la sospensione dei termini utili ai fini del computo della prescrizione e dei termini di custodia cautelare nei procedimenti penali nel periodo di emergenza epidemiologica.
Il fondo per il trasporto pubblico locale è stato incrementato con 300 milioni di euro per il 2021. 100 possono essere utilizzati per servizi aggiuntivi destinati anche agli studenti.
Sono stati rafforzati gli obblighi di pubblicità e trasparenza in elazione al monitoraggio e all’elaborazione dei dati epidemiologici.
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L’utilizzo di trasporti alternativi diventa realtà con Caffé Borbone
Dopo una serie di test, portati a termine con successo nei mesi scorsi, per Caffè Borbone, brand pioniere dell’espresso napoletano, l’utilizzo di trasporti alternativi diventa realtà, consentendo un risparmio, anche in fatto di emissione di CO 2 nell’aria.
L’azienda partenopea, per spedire i propri prodotti dalla Campania al Piemonte e in Lombardia, ha scelto difatti di affiancare al classico trasferimento su gomma, quello su rotaia, sperimentando la metodologia di trasporto intermodale, impiegata a pieno regime per i carichi completi.Una “strada” alternativa che, oltre a far del bene al pianeta, è in linea con la volontà dell’azienda di ottimizzare i processi, rendendo l’attività sempre più sostenibile.
D’ora in avanti, oltre alla modalità di spedizione classica, le casse mobili, che trasportano Caffè Borbone, partiranno anche dall’Interporto di Nola (Napoli) e/o da Marcianise (Caserta), dove si trova la stazione ferroviaria, ed arrivare direttamente in Piemonte e/o Lombardia tramite trasporto su “rotaia”.
A questo proposito, volendo fare un confronto, prendendo come riferimento le stesse distanze, il trasporto via gomma, genererebbe 54 kg di CO 2 rispetto ai 16 kg prodotti via treno, con un risparmio del 67% nell’emissione di anidride carbonica.
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Avellino è tra le città più piovose d’Italia
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