La mappa del Partito Democratico in vista delle tanto attese primarie. Nella mattinata odierna sono partite le convenzioni nelle sezioni.
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Comune di Grottaminarda: alcuni comportamenti poco corretti costringono il Sindaco a scrivere una lettera aperta
Alcuni comportamenti poco professionali e inadeguati, accaduti venerdì scorso durante lo svolgimento del Consiglio comunale, da parte della minoranza Grotta-Bene Comune, hanno portato Angelo Cobino, Sindaco di Grottaminarda e Antonella Meninno, Presidente del Consiglio Comunale, a scrivere una lettera aperta, per chiedere maggior rispetto nei confronti della figura dell’Addetto Stampa, Monica De Benedetto.
Riportiamo il documento scritto, per rendere più chiara la situazione accaduta e per sottolineare la superficialità e poca serietà di taluni comportamenti, che mirano a screditare alcune categorie lavorative, soprattutto, in un periodo delicato come quello che stiamo vivendo.
In apertura dell’ultima seduta del Consiglio comunale, in data 29 aprile, il Consigliere di minoranza, Michelangelo Bruno, nel sollevare il problema relativo ai verbali delle sedute precedenti, ha proposto di decurtare il compenso dell’Addetto Stampa per pagare una persona che sbobinasse le registrazioni dei dibattiti in Consiglio, attribuendole, tra l’altro, una cifra superiore a quella realmente percepita ed accomunando questa “spesa comunale” all’acquisto di arredi e “tendine” per gli uffici.
Non si comprende il motivo di tale parallelismo e, soprattutto, si ritiene gravissima, in un momento di generale difficoltà economica e di lotta per la parità salariale tra uomini e donne, la sola idea di destinare ad altro parte del compenso, stabilito, per giunta attraverso un Avviso pubblico del Comune di Grottaminarda.
Come hanno ben evidenziato le Segreterie provinciali e regionali del Sindacato Unitario Giornalisti Campani non è possibile consentire che il ruolo di un giornalista e addetto stampa venga svilito in questo modo e semplicisticamente definito come qualcuno che pubblica post su Facebook.
Si tratta di una figura prevista negli Enti locali per la Comunicazione istituzionale in quanto fondamentale per tenere costantemente informati i cittadini sulle attività amministrative e sociali.
Il post su Facebook è l’ultimo passaggio dopo una serie di attività che porta avanti con quotidianità, interagendo con uffici, amministratori e cittadini, elaborando e divulgando comunicati stampa, mantenendo i rapporti con i media, curando la pagina web istituzionale e quelle social.
Un’utilità emersa ancor più con evidenza in questa fase di pandemia per il supporto dato anche nelle relazioni con le Istituzioni sovracomunali. Non si tratta del primo episodio in cui l’Addetto stampa del Comune di Grottaminarda viene attaccato da un Consigliere del gruppo d’opposizione “Bene Comune” sia in sede di Consiglio che a mezzo social, sempre nel tentativo di sminuirne l’utilità.
…
In Consiglio Comunale non consentiremo più queste maldestre e lesive esternazioni come non consentiremo di intervenire freneticamente, senza presentarsi, senza accendere i microfoni e senza aspettare il proprio turno, autorizzato dal Presidente del Consiglio.
Le difficoltà nello sbobinare gli interventi per i verbali è dovuta proprio a questo modo indisciplinato di partecipare ad un’assise che merita maggior rispetto.
Come maggior rispetto merita ogni donna, in questo caso l’Addetto Stampa. Le donne per la loro capacità di relazionarsi, rappresentano un valore aggiunto nella storia dell’Umanità.
Quello appena riportato è ciò che è stato scritto da Angelo Cobino e Antonella Meninno, ovviamente siamo d’accordo con le parole e il pensiero espressi dai due.
Valutando l’accaduto è inevitabile che nasca un sorriso in chi si ritrova a leggere riguardo questa vicenda.
Se da una parte le affermazioni fatte sono gravi perché ledono la dignità professionale di qualsiasi categoria lavorativa, dall’altro fanno sorridere perché, in una situazione critica come quella che stiamo vivendo, questo risulta essere l’ultimo tra i problemi di cui dovrebbe occuparsi la minoranza. Comportamenti del genere sottolineano il disinteresse nei confronti della comunità grottese che, sicuramente, avrà altre problematiche e priorità.
Perché non si pensa alla cooperazione per il bene comune di Grottaminarda invece di sollevare polveroni su questioni inutili?
C’è bisogno di lavorare insieme in modo costruttivo per cercare di aiutare la comunità, pensando ad idee concrete e socialmente utili invece di inscenare polemiche sterili simili a melodrammi o commedie plautine, che si possono godere a teatro e non in queste sedi istituzionali e con funzioni più serie e importanti.
Dovrebbe essere scontato che ciascuna professione, lavoro o arte hanno una propria dignità poiché ciascun operato è indispensabile per la società e per l’economia tutta.
Sembra assurdo, purtroppo, dover ancora oggi sottolineare l’uguaglianza tra uomo e donna ma davanti ad atteggiamenti simili è impossibile non doverlo fare.
Le figure istituzionali dovrebbero essere lo specchio della società che rappresentano o quantomeno dovrebbero dare un esempio di integrità morale, sociale e correttezza.
Speriamo vivamente di non dover più scrivere su accaduti spiacevoli come questo ma di venire a conoscenza di azioni propositive e utili, per rendere il Comune di Grottaminarda un posto migliore in cui vivere.
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Grottaminarda: cosa sta accadendo a 40 giorni dallo scioglimento
Sono trascorsi 40 giorni dallo scioglimento dell’amministrazione comunale di Grottaminarda e ci si sta organizzando per presentare le nuove liste in vista delle prossime elezioni.
Dopo oltre un mese dallo scioglimento, sembra strano che si abbia ancora la necessità di far chiarezza, ripetendo sovente sempre le stesse cose, soprattutto dagli stessi volti.
Qualche domanda nasce spontanea. Perché il resto delle persone che ricoprivano un ruolo istituzionale e facevano parte dell’amministrazione comunale non hanno la stessa impellenza nel voler dire la propria e spiegare la loro posizione? Probabilmente perché non si avverte la stessa necessità, rispetto a chi ci sta mettendo e ci ha messo la faccia? Perché non si parla del futuro? Ma, soprattutto, viene da chiedersi se queste continue dichiarazioni video non siano altro che un modo velato, per iniziare una campagna elettorale sotto mentite spoglie?
Si sta abusando troppo del termine cittadini, non siamo in campagna elettorale e ufficialmente ancora non si è in questa situazione. Qual è il reale motivo se non sensibilizzare quanto più si può i futuri elettori? Tutto quello che sta accadendo, dopo 40 giorni, trascende il ridicolo, soprattutto, se partiamo dalla colpa che si sta dando ai tre della maggioranza che hanno fatto cadere l’amministrazione comunale. Vogliamo ricordare che la firma è stata fatta da 4 della maggioranza: Marcantonio Spera, Virginia Pascucci, Marilisa Grillo e Lucio Lanza. Probabilmente il quarto, reo confesso, che non viene più accusato e non lo è mai stato è ritornato sulla retta via per chi ora punta il dito e parla di alto tradimento? Probabilmente la risposta si avrà quando si pubblicheranno le liste, intanto il dubbio permane.
Ci si sta nascondendo dietro la cittadinanza grottese, abusando di questo termine, dimenticando che la popolazione ha sempre compreso tutto.
Bisogna ricordare che l’elettore è un essere pensante, che ha potere decisionale e che ci sono molti elettori a cui forse non si è mai stati abituati perché sta cambiando la generazione.
Parliamo di un elettorato che guarda al fare a 360 gradi, ad un fare che lo coinvolge nelle attività e nella vita di tutti i giorni. C’è una parte della cittadinanza che forse è stanca di ascoltare parole disattese o vacanti di contenuti.
C’è un elettorato che forse va oltre il taglio del nastro e si domanda come mai dopo l’inaugurazione dell’autostazione e il tanto rumore ancora non sia cambiato nulla, che si guarda intorno e non vede circolari attive. C’è il cittadino che passando dal nuovo stazionamento si domanda come mai dopo l’inaugurazione di questo spazio tanto atteso e utile si siano rimesse le transenne.
C’è un elettorato che osserva questo e tanti altri aspetti che sono tangibili nel quotidiano. C’è un elettorato che non va per strada a fare pettegolezzi scambiati per politica ma che silenziosamente attende il proprio momento per esprimere un potere decisionale in sacro silenzio e con tanta consapevolezza di ciò che sa e che vede.
Si dovrebbe iniziare a guardare al futuro con una consapevolezza diversa e capire che la nuova generazione è diversa da quella di ieri, c’è chi realmente attende un cambiamento che però non è rappresentato, ipoteticamente, da volti più giovani che appartengono alla stessa lobby di ieri.
C’è un elettorato che della campagna elettorale fatta di offese personali mascherate da altro è stufa perché semplicemente non appartiene a questo modo di fare. C’è un elettorato che è stanco di vedere tanti Zeno perché si possono commettere anche degli errori, ne facciamo tutti, ma l’importante è che si sbagli perché si è fatta una scelta libera e consapevole partita dal proprio sentire e non da terze parti o da altri fattori.
Guardare al nuovo significa cambiare radicalmente il modo di fare politica e retorica perché i tempi sono cambiati ed è giusto prendere consapevolezza di ciò.
Del futuro non c’è certezza ma di ciò che è stato si ha anche troppa consapevolezza.
Ad maiora.
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Gennaro Saiello: “Concorsone in Campania, tutto fermo. In 1800 attendono assunzione”
Il presidente della Commissione speciale regionale Innovazione e Digitalizzazione: Convocherò i vertici regionali in commissione per conoscere il perché dei ritardi.
Così il presidente della Commissione speciale regionale Innovazione e Digitalizzazione e consigliere regionale M5S Gennaro Saiello:
Le prove sono state superate, la comunicazione dal Formez sulle assegnazioni è pervenuta da tempo. Eppure gli oltre 1800 vincitori del Consorsone regionale sono in attesa da mesi di essere assunti negli enti locali a cui sono stati destinati. Un’attesa che durerà per chissà quanto. Sono trascorsi già 20 giorni da quel 14 settembre, data nella quale quale il Formez aveva annunciato che le amministrazioni interessate avrebbero ricevuto comunicazione formale dell’avvenuta assegnazione e che avrebbero provveduto alla convocazione dei candidati vincitori.
Annuncia Saiello:
Il concorsone nasceva dalla necessità di arginare la deriva della scarsa occupazione, che registra nel Mezzogiorno livelli bassissimi e per la quale siamo costretti ad assistere all’emigrazione intellettuale dei nostri giovani, perdendo i nostri talenti. Ora che c’è possibilità di mettere un freno a questa emorragia, ci siamo arenati alle battute finali e intendo conoscere il perché. Per questo porterò la questione all’esame della prossima seduta di Commissione.
2 comments on Congresso Pd,
gli schieramenti in campo
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