Dagli ultimi esami effettutati dall’AORN Moscati di Avellino sono risultati positivi al Coronavirus 6 tamponi.
I risultati sono i seguenti:
- 3 nel Comune di Ariano Irpino
- 1 nel Comune di Atripalda
- 1 nel Comune di Solofra
- 1 nel Comune di Gesualdo
Dai tamponi analizzati dall’azienda Ospedaliera San Pio di Benevento è risultata positiva al Covid 19 una persona residente a Pietradefusi.
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Mauro Paperella in mostra al Mun di Tortorella
My art my dreams è il nome della personale di Mauro Paperella che verrà esposta al Mun di Tortorella il primo agosto. Quella proposta dall’artista è una collezione sperimentale, si tratta di opere d’arte realizzate su tavole di legno da cui si evince una profonda ricerca dedicata ai colori e ai materiali.
I personaggi raffigurati da Mauro Paperella fermano spaccati di storia, frammenti di sogni e personaggi noti. L’atmosfera onirica che si fonde ai colori acidi creano un contrasto interessante da cui emerge l’animo sensibile e creativo dell’artista.
La personale verrà inaugurata in occasione di Sotto le stelle il cinema dà spettacolo. Grandi Classici oltre il tempo, un evento gratuito dedicato ai classici del grande schermo.
L’iniziativa, promossa dalla società Ericusa srl e da Graficamente srl, ha come scopo la sensibilizzazione verso la cultura con uno sguardo più attento a quello del cinema, soprattutto in questo momento in cui le attività culturali hanno subìto un grave colpo.
Mauro Paperella: biografia
Mauro Paperella nasce a Benevento nel 1962 ma si trasferisce in giovane età a Sapri. Da piccolo mostra la sua passione e propensione per l’arte. La sua adolescenza è turbolenta e avventurosa, sviluppando una personalità sensibile.
La lontananza dai grossi centri e le vicissitudini del periodo giovanile gli impediscono di formarsi presso un’accademia e decide di studiare da autodidatta, sperimentando diverse tecniche pittoriche e artistiche in genere.
Dai primi anni ’80 produce circa un centinaio di opere che sono state distrutte o donati perché non soddisfacevano l’artista.
L’artista continua la sua sperimentazione finché non riesce a dare vita ad un suo stile personale che è quello che lo caratterizza artisticamente oggi.
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Non c’è DUE senza TE: Admo Campania e midollo osseo
Presso la Rocca dei Rettori di Benevento, sarà di scena “Non c’è DUE senza TE”, il progetto di Admo per informare l’opinione pubblica sulla donazione di midollo osseo. Dalle ore 10.00 fino alle 18.30 sarà possibile iscriversi al registro IBMDR ed entrare a far parte dei potenziali donatori, in grado di poter salvare vite umane.
Per questa tipologia di donazione la compatibilità è così rara che ogni singolo donatore è essenziale: solo 1 donatore su 100mila, infatti, è compatibile al 100% con chi è in attesa di trapianto. Diventare donatore di cellule staminale emopoietiche, da midollo osseo o da sangue periferico è facile: basta avere tra i 18 e i 35 anni, godere di buona salute e pesare più di 50 kg.
Crediamo fortemente nel fatto che iscriversi all’Admo sia assolutamente da sottolineare e promuovere con vigore proprio perché grazie a questo ci sarà la possibilità di salvare vite e donare vita, ecco perché lo slogan di questa manifestazione è “non c’è DUE senza Te”.
Registrati sul sito www.donatoriadmo.org oppure al link e raggiungici alla Rocca dei Rettori lunedì 10 ottobre per effettuare la tipizzazione tramite semplice tampone salivare!
L’iniziativa, dal titolo “Non c’è due senza te!”, ha il patrocinio del Coordinamento dei Forum della Provincia di Benevento e della Provincia di Benevento.
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Mostra Kême per l’attesa apertura del Tempio di Serapide
Da domenica 20 giugno 2021 alle ore 11.00 e in occasione dell’apertura del “Macellum di Pozzuoli- Tempio di Serapide”, la Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli in collaborazione con Aporema o.n.l.u.s., nell’ambito dell’ATI Macellum, (“La Terra dei Miti s.r.l.”, “Associazione Amartea”, “Aporema onlus” “Graficamente srl”) presenta la mostra Kême.
Il progetto espositivo, nato e realizzato grazie alla collaborazione con il Parco archeologico dei Campi Flegrei, a cui hanno preso parte 14 studenti appositamente selezionati attraverso un concorso
tematico, mette in evidenza la possibile interazione tra il linguaggio contemporaneo e quello archeologico.Il titolo stesso della mostra traduce l’intento, “Kême” in egiziano, infatti, si riferisce a terra nera o materia prima: la materia che dà origine. Così come Serapide, divinità egizia creata per favorire l’incontro tra due civiltà, Kême che da termine egiziano, in arabo diventa al-kimya trasformandosi quindi in alchimia, disciplina finalizzata alla trasformazione della materia tramite il fuoco.
Terra e fuoco sono gli elementi primordiali della trasformazione, anche elementi caratteristici della terra dei Campi Flegrei.
Basandosi su questi temi gli allievi hanno prodotto sculture in materiali argillosi, terracotta o/e ceramica, rispondendo al tema preposto e alla collocazione integrata site-specific. Ogni opera ha una propria autonomia estetica e pur diversificando la matrice che li contraddistingue, dà vita a un percorso espositivo funzionale alla comprensione e l’evoluzione della concettualità e delle capacità scultoree che ad essi appartengono.
Francesca Arduino, Gaetano Fabozzi, Antonio Flumeri, Salvatore Mancino, Tammaro Menale, Rebecca Miccio, Roberto Pesacane, Rosanna Pezzella, Alessandro Piromallo, Salvatore Russo, Biagio Salvati, Antonio Salzano, Noemi Saltalamacchia e Lucia Schettino sono i giovani in mostra.
Le porte del Tempio di Serapide saranno aperte al pubblico e le opere saranno visibili fino al 30 di settembre 2021.All’opening interverranno:
Dott. Fabio Pagano, Direttore del Parco archeologico dei Campi Flegrei;
Antonio Manzoni, Presidente di Aporema onlus, partner dell’ ATI Macellum;
Prof. Renato Lori, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli;
Prof. Valter De Bartolomeis, Dirigente Scolastico Istituto ad indirizzo raro Caselli De Sanctis di Napoli;
Prof.ssa Rosaria Iazzetta, Coordinatrice di Scultura dell Accademia di Belle Arti di Napoli;
Prof. Nello Antonio Valentino, Docente di Formatura, tecnologia e tipologia dei nuovi materiali, dell’ Accademia di Belle Arti di Napoli.La Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli con i corsi condotti dalla Prof.ssa Rosaria Iazzetta, Prof. Nello Antonio Valentino, Prof.ssa Elisa Laraia hanno avuto funzione organizzativa e tecnica dell’evento, mentre Marcello Merenda e il corso di fotogiornalismo dell’Accademia, del Prof. Mario La Porta, funzione documentativa delle fasi di lavorazione e
dell’esposizione, Il Prof. Antonio Manzoni con l’Associazione Aporema Onlus funzione ideativa e logistica del concorso Kême, il Dirigente Valter Luca De Bartolomeis, con Istituto ad indirizzo raro Caselli De Sanctis di Capodimonte supporto tecnico-pratico all’evento, e il Sito Macellum (Tempio di Serapide) all’interno del Parco archeologico dei Campi Flegrei, cornice perfetta per
un’interazione interdisciplinare e significativa, viste le vicissitudini culturali e di comunità, che l’arte e la socialità esigono, in questo momento e sempre.