Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 1.255, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 111 casi.
I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:
- 3 residenti nel comune di Aiello del Sabato
- 1 residente nel comune di Altavilla Irpina
- 4 residenti nel comune di Atripalda
- 5 residenti nel comune di Avella
- 8 residenti nel comune di Avellino
- 1 residente nel comune di Candida
- 2 residenti nel comune di Capriglia Irpina
- 2 residenti nel comune di Cervinara
- 2 residenti nel comune di Contrada
- 4 residenti nel comune di Forino
- 1 residente nel comune di Gesualdo
- 7 residenti nel comune di Grottaminarda
- 1 residente nel comune di Lauro
- 1 residente nel comune di Lioni
- 5 residenti nel comune di Manocalzati
- 3 residenti nel comune di Marzano di Nola
- 4 residenti nel comune di Mercogliano
- 3 residenti nel comune di Mirabella Eclano
- 1 residente nel comune di Monteforte Irpino
- 1 residente nel comune di Montemiletto
- 10 residenti nel comune di Montoro
- 5 residenti nel comune di Mugnano del Cardinale
- 1 residente nel comune di Pratola Serra
- 3 residenti nel comune di Quadrelle
- 2 residenti nel comune di Rotondi
- 1 residente nel comune di Salza Irpina
- 2 residenti nel comune di San Martino Valle Caudina
- 1 residente nel comune di San Michele di Serino
- 1 residente nel comune di San Potito Ultra
- 8 residenti nel comune di Santa Lucia di Serino
- 8 residenti nel comune di Serino
- 1 residente nel comune di Sirignano
- 2 residenti nel comune di Solofra
- 3 residenti nel comune di Sperone
- 1 residente nel comune di Summonte
- 2 residenti nel comune di Torre Le Nocelle
- 1 residente nel comune di Villanova del Battista
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Il Comune di Monte di Procida vince Il Premio Smau 2022
Il Comune di Monte di Procida vince il Premio Smau 2022 al progetto di valorizzazione dal basso targato Hearth e Impacta il riconoscimento quale Ente più innovativo.
L’operazione di Crowdfunding, guidata dalle due startup innovative di Avellino e Sciacca, che
ha raccolto in due settimane oltre 6mila euro, ha come obiettivo quello di creare una cooperativa di comunità abilitata alla gestione e alla cura dei beni pubblici, alla realizzazione di servizi essenziali, assenti oggi sul territorio, e alla co-progettazione con l’amministrazione comunale montese di azioni volte alla promozione del territorio.Un progetto di valorizzazione e promozione dal basso che si candida ad essere una best practice da replicare sui territori. Un’operazione di crowdfunding in grado di coinvolgere la comunità locale e mettere in campo azioni volte a sdoganare uno dei tanti incredibili patrimoni invisibili del
BelPaese.Un modello di accelerazione territoriale che ha l’obiettivo di accrescere la consapevolezza dei
propri mezzi in termini di accoglienza e offerta turistica.
Questo, in sintesi, il progetto messo in campo dal Comune di Monte di Procida, in partnership con Hearth e in collaborazione con Impacta, due start up innovative di Avellino e Sciacca, che ieri è stato insignito del prestigioso Premio Innovazione Smau 2022 dedicato agli Enti più innovativi del territorio.Siamo un popolo di naviganti, che ha attraversato l’ oceano spinto dalla forza di un sogno. Siamo l’antico fascino del gozzo, l’imbarcazione a vela latina che solca i nostri mari da millenni. Siamo la leggendaria cistecca (il panino con carne “choppata”, formaggio filante e condimenti nostrani) e il pesce sempre fresco che arriva al porto. Siamo ognuno dei nostri panorami ineguagliabili, amati già dagli antichi nobili romani.
Siamo montesi. Siamo Monte di Procida.
Questo il “manifesto” di Monte di Procida, rappresentato allo
Smau, tenutosi a Napoli lo scorso 15 dicembre, dal consigliere del Comune montese con delega
all’Innovazione, Fabio Capuano.
Questo il focus attorno al quale si è mossa l’azione di valorizzazione e promozione del progetto dal basso
assemblato da Hearth, la startup avellinese guidata dal CEO Massimiliano Imbimbo che si occupa di
garantire un futuro e una traiettoria al “Patrimonio Italiano Invisibile” fatto di infinite ricchezze culturali, storiche, paesaggistiche, esperienziali che spesso restano nascoste nei loro territori d’origine e celate al mondo esterno.
L’obiettivo del progetto di Hearth è proprio quello di valorizzare territori dal grande potenziale, purtroppo inespresso, ponendo l’accento sull’attivazione nella comunità locale, unico vero motore di rinascita del territorio, la consapevolezza necessaria per concorrere allo sviluppo in chiave turistica e ricettiva di Monte di Procida. E per per farlo, piuttosto che puntare su una finanza pubblica e quindi agendo, i ragazzi di Hearth hanno deciso di partire con un finanziamento, ossia coinvolgendo nel
processo di finanziamento dei singoli servizi, della formazione, della promozione, direttamente la comunità locale attraverso un’operazione di crowdfunding di comunità.In una prima fase, la campagna di crowdfunding, mezzo “principe” di abilitazione dal basso e di
sostenibilità economica e di processo sul lungo periodo, consacrato a modello vincente dalla startup irpina proprio dal riconoscimento ottenuto allo Smau 2022, è servita da collante per tutti i player che operano sul territorio montese.Proprio grazie al sostegno fattivo delle imprese locali ha raggiunto in pochi giorni il primo obiettivo: raccogliere le risorse economiche per finanziare il materiale di stampa per promuovere Monte di Procida nel mondo; formalizzare un vero e proprio patto di comunità che si declina attraverso protocolli di intesa concreti tra imprese, associazioni, commercianti, professionisti, Istituti scolastici, Istituzioni locali e cittadini; redigere un Destination Management Plan, un documento in cui è ben presente una vision e una mission condivisa per lo sviluppo della cosiddetta “destinazione community-based”.
Il prossimo traguardo della campagna di crowdfunding di comunità (14mila euro) servirà a realizzare gli
strumenti digitali per permettere a cittadini, imprese e associazioni di gestire e promuovere in autonomia l’offerta territoriale di Monte di Procida; ad avviare un corso di formazione di 4 ore per formare 20 membri della comunità interessati a diventare fornitori di esperienze; avviare un corso di formazione rivolto a 20 operatori dell’ospitalità e della ristorazione sulla narrazione identitaria e cura dell’accoglienza; attivare un workshop di 4h per la formazione di operatori del settore e membri della comunità interessati a migliorare le proprie skill sulla comunicazione e sull’utilizzo degli strumenti digitali forniti dalla startup Hearth.Il tutto nella cornice di un modello di accelerazione territoriale e di creazione di consapevolezza della comunità che è poi il vero motore di tutte le azioni volte allo sviluppo del “brand” Monte di Procida, “ponte tra due mondi”: quello che vive il territorio montese e quello che invece è rimasto al di là dell’Oceano Atlantico, in America, e che dopotutto dona a questa comunità quel tratto di atipicità unico nel panorama campano.
Basti pensare che nonostante 12mila montesi abitino oggi Monte di Procida, molti di questi rientrati in
patria dalla seconda metà in poi del secolo scorso portandosi dietro tradizioni, usi e costumi dall’America, rimane una vastissima comunità che ancora vive stabilmente negli Stati Uniti.
Mentre ad Hearth sarà affidata la gestione della campagna di crowdfunding di comunità e la realizzazione dell’infrastruttura digitale, la fase di promozione e di formazione sarà portata avanti in sinergia con Impacta, startup spin-off del Museo Diffuso dei 5 Sensi di Sciacca.Il tutto verrà condensato in un modello di sviluppo, una best practice di valorizzazione e promozione dal basso, facilmente replicabile su altri territori che, altrimenti, continuerebbero a rimanere “nascosti” agli occhi del mondo.
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Ugo Mattei: «I beni pubblici si distinguono in sovrani e sociali»
Il Comitato sull’Eliseo, Arci Avellino, Comitato Acqua Bene Comune Aspettando Godot, Enterprise, Don Tonino Bello Onlus hanno deciso di affiancare alla battaglia contro la privatizzazione dell’Alto Calore una raccolta firme per la proposta di legge Rodotà e la formazione anche qui ad Avellino di un comitato popolare a difesa dei beni pubblici e comuni.
Il professore e giurista, Ugo Mattei, già vicepresidente della Commissione Rodota, intervenuto al Godot, spiega quali sono, oltre all’acqua, i beni comuni pubblici e come costruire una politica cittadina basata sulla valorizzazione di questi beni.
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Buoni fruttiferi postali: le controversie spiegate da Paolino Salierno
I buoni fruttiferi postali sono finiti all’interno di un vero e proprio polverone perché Poste Italiane ha agito modificando i tassi d’interesse in senso peggiorativo.
Riguardo a ciò c’è molta confusione ed è per questo motivo che l’avvocato Paolino Salierno ha deciso di parlarci di alcune controversie che riguardano i buoni fruttiferi postali che sono stati emessi dal 1989 al 1999.
Buoni fruttiferi postali: cosa sta accadendo
I buoni fruttiferi emessi a decorrere da luglio 1986 e prima del 1999, nonostante sul retro riportino un prospetto degli interessi maturati dalla data di emissione, vengono rimborsati da Poste Italiane con una cifra inferiore rispetto a quella indicata.
Dopo l’entrata in vigore del decreto del 13 giugno 1986 le Poste Italiane avrebbero dovuto emettere buoni fruttiferi postali della serie Q invece, per un pò di tempo, hanno continuato ad utilizzarfe i moduli delle serie O e P che indicavano tassi superiori ma non applicabili.
La legge infatti consentiva alle Poste di utilizzare, fino a esaurimento, solo buoni della serie P e non quelli della serie O a patto che venissero apposti due timbri: uno sul fronte e uno sul retro.
Poste Italiane continua a rimborsare importi inferiori rispetto a quelli spettanti, nonostante l’intestatario del buono non abbia mai ricevuto alcuna comunicazione sul presunto e diverso rendimento degli interessi, originariamente sottoscritte e unilaterlamente modificate.
Paolino Salierno ci spiega quali sono i margini per poter chiedere un eventuale rimborso
C’è un modo per poter recuperare gli interessi che non si sono avuti?
Paolino Salierno ci spiega che se si è acquistato un buono fruttifero postale tra il 1986 e il 1999 e gli interessi incassati sono stati inferiori rispetto ai tassi previsti è possibile avere diritto ad un rimborso, che riguarderebbe cifre abbastanza importanti.
Prima di iniziare qualsiasi strada bisogna controllare la data di emissione del buono fruttifero postale e la serie. Se la data di emissione è anteriore al 1986 le possibilità di ottenere un rimborso sono scarse se la data è invece posteriore bisogna verificare la serie.
Se risulta appartenere alla serie rarissima O è molto probabile che, in caso di contenzioso, si abbia ragione. Riguardo alle serie P bisogna verificare che siano stati apposti due timbri.
Lo studio legale Salierno sito ad Avellino Corso Vittorio Emanuele II n. 359 offre una prima consulenza gratuita sull’argomento. Per maggiori informazioni e per prenotare un appuntamento è possibile contattare i seguenti recapiti telefonici:
- 0825 51 64 28 90
- 340 59 36 088
Per scoprire maggiori dettagli non vi resta che guardare il video in home.
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