Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 1.081, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 52 casi.
I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:
- 2 residenti nel comune di Ariano Irpino
- 1 residente nel comune di Avellino
- 3 residenti nel comune di Baiano
- 1 residente nel comune di Calabritto
- 2 residenti nel comune di Caposele
- 2 residenti nel comune di Castel Baronia
- 2 residenti nel comune di Cervinara
- 2 residenti nel comune di Chiusano di San Domenico
- 6 residenti nel comune di Forino
- 1 residente nel comune di Mercogliano
- 3 residenti nel comune di Montefalcione
- 2 residenti nel comune di Monteforte Irpino
- 2 residenti nel comune di Montefusco
- 1 residente nel comune di Montemiletto
- 4 residenti nel comune di Montoro
- 8 residenti nel comune di Nusco
- 10 residenti nel comune di San Martino Valle Caudina
- 1 residente nel comune di Vallata
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Moscati Avellino: carenza organico nelle sale operatorie
Al Moscati di Avellino sembra esserci una situazione allarmante, per la carenza di personale infermieristico nelle sale operatorie delle seguenti branche: Chirurgia Oncologica, Chirurgia d’Urgenza, Chirurgia Generale, Neurochirurgia, Urologia e Otorino.
A segnalare la seguente situazione è Antonio Santacroce, Segretario Generale CISL FP IrpiniaSannio.
Sono infatti giunte diverse segnalazioni dai lavoratori del comparto delle sale operatorie.
Mario Walter Musto, Coordinatore della sanità pubblica, spiega con queste parole la situazione del Moscati:
Abbiamo accolto segnalazioni che ci sono giunte dai lavoratori che denunciano la carenza di infermieri tale da rendere difficili le prestazioni lavorative.
Personale che, oltre alle attività proprie, provvede anche all’attività assistenziale richiesta per le urgenze eseguite dalla Chirurgia Generale. Il tutto è aggravato anche dal sottodimensionato degli OSS.
Francamente è impossibile continuare a far fronte alla grossa mole lavorativa con un personale di soli 26 infermieri, comprensivo di due referenti/coordinatori ed un’altra unità ad orario ridotto.
Non è più sostenibile garantire gli interventi di routine con lo spostamento temporaneo del personale dedicato alle urgenze quando non impegnato o lasciando in difficoltà l’area lavorativa di abitudine dove erano stati destinati in appoggio. Ovviamente un siffatto modello organizzativo non può, a parere di questa Organizzazione Sindacale, essere esente da problematiche e criticità che amplificano l’esposizione ad eventi correlati al rischio clinico. Continuare con un modello di turnistica mensile che impone turnazioni doppie di ben 12 ore consecutive di lavoro è rischioso!
Questa situazione è diventata insostenibile perché dopo lunghi mesi di pandemia il personale è a rischio stress lavoro correlato.
I lavoratori chiedono semplicemente di lavorare nel rispetto più completo dei protocolli e delle procedure al fine di fornire la migliore e più adeguata attività assistenziale, riducendo al minimo i rischi di eventi avversi per gli stessi e per i pazienti.
Queste sono solo alcune delle lamentele del personale delle sale operatorie.
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Slow Food Avellino: lettera aperta agli operatori Ho.re.ca
Slow Food Avellino scrive una lettera aperta indirizzata a tutti gli operatori Ho.re.ca per manifestare loro solidarietà per la riduzione dell’operatività nel lavoro.
La lettera aperta:
Da appassionati della ristorazione e della gastronomia di qualità, ci sentiamo altrettanto frustrati dagli impedimenti che non ci consentono di frequentarli come vorremmo.
Siamo nati più di trent’anni fa, proprio per affermare la convinzione che riunirsi intorno intorno alla tavola e accompagnare il pasto con i vini e le birre del nostro territorio, o al bancone, sorseggiando una bibita artigianale e un buon caffè, sia un aspetto fondamentale delle relazioni umane e dell’attivismo civico nelle scelte di consumo consapevole.
L’associazione internazionale Slow Food è artefice, peraltro, del progetto dell’Alleanza dei Cuochi, che lavora per mettere in rete i locali che prediligono il cibo sano, buono, pulito e giusto, prodotto nella filiera corta agricola e agroalimentare.
Il canale Ho.re.ca rappresenta, in tal senso, uno dei principali sbocchi per raggiungere i cittadini più sensibili alla genuinità a al piacere del cibo e per condividerne il gusto con amici e parenti, cosa alla quale in questo brutto periodo bisogna rinunciare.
Desideriamo invitare, con la cautela dovuta alla necessità di tutelare la nostra incolumità, i soci e in generale tutta la cittadinanza, ad usufruire, anche nelle forme dell’asporto e della consegna a domicilio, dei beni e servizi offerti da piccoli bistrot, gastronomie, ristoranti, forni e panifici, pasticcerie, pastifici, bar, enoteche, continuando a sostenere coloro che abbiamo sempre conosciuto e stimato come professionisti, nonché tutto il comparto annesso.
A nome dei Soci della Condotta, ci stringiamo idealmente intorno a costoro, auspicando che si possa presto tornare alle abitudini tanto care a ognuno di noi.
E un pensiero ancora più accorato lo rivolgiamo a coloro che, purtroppo, hanno dovuto fermarsi del tutto per l’impossibilità di proseguire in modo dignitoso.
Che la vostra resilienza sia di esempio a tutti, che la vostra rinomata creatività possa uscire rafforzata dalle vicende attuali, che le istituzioni possano e sappiano sempre tutelarvi come meritate, e che ognuno di noi riscopra comportamenti sociali più civili e rispettosi della salute pubblica e dell’ambiente, per ritrovarci un giorno in una rinnovata atmosfera di convivialità.
Auguri sinceri a tutti.
Slow Food Avellino APS
Fiduciaria Maria Elena Napodano
4 comments on Covid-19 in Irpinia: nuovi 52 tamponi naso-faringei sono risultati positivi
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