Divided We Fall di One Year Before racconta l’incompletezza del non riuscire a condividere le proprie emozioni con gli esseri umani, distanziati da rapporti effimeri, incomprensioni o parole non dette espressamente, molto spesso generate dal dolore di esperienze passate.
Accettare senza rancore tutto quello che ci attraversa, con la maturità di chi riconosce la menzogna che niente o nessuno ci appartiene realmente.
Avviene nel silenzio, in un cantato appena accennato, quasi senza voler fare rumore.
Il dolore è l’unico sentimento a cui è impossibile trovare rimedio; lo stesso dolore che, qualora seppellito, può dare forza agli individui di tramutare l’individualità di ognuno nella condizione universale di “noi”.
One Year Before: chi è?
Matteo De Benedittis, tastierista, compositore e arrangiatore.
Dal 2007 al 2009 tastierista e arrangiatore per la band etno-combat-folk “Aioresis” a cui segue un lungo tour in tutta italia.
Nel 2010 entra nella rock band “Le Carte” aprendo nell’estate dello stesso anno i concerti di Aerosmith, Cranberries e Stereophonics.
Nel settembre del 2009 fonda la band electro-rock “Jack in the Head” di cui è autore di musica, testi e gran parte degli arrangiamenti, e dopo l’uscita dell’omonimo disco aprono i Negramaro all’Heineken Jammin’ Festival di Mestre.
Dal 2009 al 2017 presta la sua partecipazione come session-man nella realizazzione di alcuni dischi, come nel disco di Willie Peyote “Sindrome di Tôret”, I-Nude, Forte, Toromeccanica, Noon, Michele Cortese, Mediterranean Psychedelic Session tra i tanti.
Nel 2018 è tastierista ed arrangiatore del progetto “Blumosso”, di cui è anche l’autore di alcuni videoclip, “In un albergo di Milano” e “Diverso”.
Nel 2021 esce il progetto “One Year Before” (AmorFati Dischi) primo progetto solista di cui è autore ed interprete delle proprie canzoni.
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Al Trianon Viviani l’omaggio a Sergio Bruni con Rai 1
Un nuovo evento speciale con Rai 1, dedicato a Sergio Bruni, e l’antica favola partenopea di Colapesce, riproposta in commedia musicale, sono gli appuntamenti della prossima settimana di programmazione del Trianon Viviani.
Per accedere in teatro è obbligatorio il possesso del super green pass (detto anche “green pass rafforzato”) e l’uso della mascherina.
Serata d’Onore Sergio Bruni – Giovedì 16 dicembre, alle 21, il teatro della Canzone napoletana e la rete ammiraglia della Rai celebrano il centenario della nascita del cantante, definito «‘a Voce ‘e Napule» da Eduardo De Filippo, con la Serata d’Onore Sergio Bruni. Rai 1 trasmetterà la registrazione il 1° gennaio prossimo.
Scritta da Marisa Laurito, Salvatore Palomba e Giorgio Verdelli, la Serata ricorda e racconta l’Artista anche a un pubblico meno attento alla grande storia della canzone napoletana.
A introdurla l’orchestra diretta da Vince Tempera, con una fantasia di celebri canzoni di Bruni (da Vieneme ‘nzuonno a Il mare), mentre scorrono immagini pubbliche e private.
Marisa Laurito, che fu una sua allieva, conduce il racconto, tra documenti d’epoca, fotografie, filmati e una serie di esibizioni del repertorio più interessante di Bruni, tra cui Tosca (Graziella), Raiz (Palcoscenico), Andrea Sannino (Amaro è ‘o bene e Maruzzella), Enzo Gragnaniello (Indifferentemente), per terminare con Napule doceamara di Raiz e Fausta Vetere della Nccp. Tony Esposito interpreta, insieme con la compagnia Stabile della Canzone napoletana, una versione spettacolare della celebre Rumba d’ ‘e scugnizzi (“Rumba scugnizza”) di Raffaele Viviani, arrangiata da Pino Perris, che dirigerà anche Irene Scarpato in Scètate. Tra le testimonianze, Renzo Arbore, Enzo Avitabile, che racconta l’incontro con Bruni ed esegue una versione esclusiva di Carmela, Roberto De Simone e Adriana, figlia del maestro.
Con la produzione delegata Rai di Eleonora Iannelli, la regia teatrale è di Bruno Garofalo, quella televisiva di Barbara Napolitano.
Colapesce, oltre la leggenda – Sabato 18 (alle 20:30 e alle 22) e domenica 19 dicembre (alle 18 e alle 19:30), la Bazzarra presenta questa commedia musicale di Angelo Ruta, con le musiche di Baraonna e la regia di Pietro Pignatelli.
È la storia antica di Nicola, o Cola, detto “Colapesce” per la sua grande abilità di muoversi nel mare. Una leggenda – di cui esistono varie versioni: la prima testimonianza risale al XII secolo – all’insegna dell’amore assoluto e sincero per il mare.
A latere della rappresentazione teatrale, la mostra dell’artista livornese Stefano Pilato, che realizzerà live in teatro un’opera, dedicata a Colapesce e al mare, utilizzando i rifiuti raccolti dall’associazione Plastic free sul litorale napoletano e puteolano alla vigilia delle rappresentazioni, preceduta dall’intervento introduttivo di Movimento Blu, che sensibilizzerà il pubblico sul diritto all’accesso all’acqua, all’ambiente come beni comuni e diritti universali e inderogabili.
In locandina, Alessandro D’Auria, nei panni di Colapesce, Pietro Pignatelli è ‘o Re, Angela De Matteo la Madre di Cola, Enzo Attanasio il Cantastorie, Francesca Colapietro Ricciola e Diletta Bone Acanfora Pezzogna.
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Natura morta con attori di Fabrizio Sinisi
Lo spazio del Ridotto del Mercadante si trasforma in una novella caverna di Platone. Un dispositivo dove vengono proiettate le ombre della memoria di due personaggi alla ricerca della verità. L’incontro tra i due – Uomo e Donna – dà luogo ad un’esplorazione in cui il loro mondo interiore viene scandagliato con un linguaggio poetico, politico e simbolico, alla luce della potente eredità lasciataci da Pier Paolo Pasolini, di cui – quest’anno – ricorre il centenario dalla nascita.
Un “povero Cristo” ed una “novella Maddalena” – due solitudini che si saldano in una notte di confessioni – si fronteggiano sulle proprie fragilità, sul senso di disappartenenza allo spazio ed al tempo di cui pur fanno parte e, attraverso la parole, fanno e disfano le “maschere” necessarie, ma insufficienti allo stare al mondo.
Spiega Fabrizio Sinisi:
Ho scritto Natura morta con attori pensando a una specie di ordalia: quel procedimento giuridico medievale in cui l’imputato veniva sottoposto a una prova – del fuoco, dell’acqua o della croce – il cui superamento garantiva la verità della sua parola. Si rendeva una testimonianza, e poi si camminava per cento metri sui carboni ardenti: se si riusciva, voleva dire che era stata detta la verità. In Natura morta con attori, questa “messa alla prova” avviene però tramite il teatro. Il teatro, la parola poetica teatrale diventa il mezzo di una resa dei conti spericolata, un redde rationem veritativo tra un uomo e una donna che, in una sera della vita, scelgono di chiedere tutto e dirsi tutto. Giacché credo che il teatro abbia questo di assolutamente specifico: estremizza le questioni, costringe alla verità, non tollera menzogne o vie intermedie, pone di per sé un’urgenza di radicalità. L’ordalia di Natura morta con attori avviene nel teatro e quindi nella parola: ho tentato la scommessa di una lingua di poesia per il teatro – un linguaggio in versi inusuale e difficile, antipsicologico, letteralmente “incredibile”.
In questo dialogo tra un Uomo e una Donna non c’è niente di naturale, niente di plausibile: tutto ciò che accade tra loro si svolge come un “rito”. Giacché l’altra cosa che volevo scrivendo questo testo ormai diversi anni fa è fare i conti con Pasolini: un autore che ho amato profondamente, che con la sua opera ma anche con la sua testimonianza umana mi ha cambiato la vita: Natura morta con attori è un piccolo omaggio al suo modo di intendere la scrittura e anche il teatro, cioè come un atto estremo, un esperimento per capire se si può vivere (o perlomeno scrivere) “in questo modo assurdo.
Natura morta con attori di Fabrizio Sinisi è in programmazione dal 17 febbraio al Ridotto del Mercadante.
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Spazio ai giovani a PeM (Festival – Parole e Musica in Monferrato)
Artisti di peso della musica in Italia come Manuel Agnelli, Paola Turci, Mauro Pagani, Flaco Biondini; una serata sulla scrittrice monferrina Rosetta Loy, scomparsa nei mesi scorsi; una con la critica musicale Marinella Venegoni; il duo folk Filippo Gambetta e Fabio Vernizzi; lo spettacolo tra natura e tecnologia “Conciorto”, con Biagio Bagini e Gian Luigi Carlone. Sono alcuni degli appuntamenti del “PeM! Festival – Parole e Musica in Monferrato”, la rassegna piemontese di incontri, racconti e canzoni con la direzione artistica di Enrico Deregibus che da fine agosto a inizio ottobre toccherà dieci comuni, a partire dal capofila San Salvatore Monferrato.
Ma il PeM! Festival guarda fortemente anche alle nuove generazioni. Ci saranno infatti Eugenio Cesaro (Eugenio in Via Di Gioia) il 31 agosto ad Alessandria, Emma Nolde il 6 settembre a Mirabello e i due concorsi per giovani cantanti e scrittori della provincia di Alessandria. Nel “PeM Music Contest” sono stati selezionati quattro finalisti: si tratta di Camilla Baraggia, Carolina Piola, Linn e Filippo Repetto, che si confronteranno il 20 settembre al Country Sport Village di Mirabello Monferrato. Mentre per il “PeM Writing Contest” è ancora aperto il bando di concorso, disponibile on line sul sito . La scadenza è fissata al 10 settembre e la premiazione l’8 ottobre durante la tradizionale passeggiata letteraria di PeM, anch’essa dedicata a Rosetta Loy.
Ma non è finita: l’edizione 2023 ha in serbo molti altri appuntamenti che saranno comunicati prossimamente, a completare con 18 eventi complessivi il cartellone di una manifestazione unica, il cui fulcro è costituito da incontri/intervista con artisti e intellettuali che, nel caso di musicisti, si raccontano inframezzando alle parole una parte musicale. Una sorta di live journalism con spettacolo.
Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito e si svolgono nel Monferrato (sito Unesco) e nei suoi dintorni, a un’ora o poco più da Torino, Milano e Genova.
Ad aprire il festival il 29 agosto alle 21 sarà Paola Turci a San Salvatore, poi Eugenio Cesaro (Eugenio in Via Di Gioia) il 31 agosto alle 21.30 ad Alessandria, a cui seguiranno il 2 settembre alle 18 Manuel Agnelli a Lu Cuccaro (in località Cuccaro) e il duo Filippo Gambetta e Fabio Vernizzi il 3 settembre alle 18 a Balzola. Il 5 settembre alle 21 ci sarà una serata dedicata alla scrittrice Rosetta Loy nel suo paese, Mirabello, che il giorno dopo al Country Sport Village alle 21 ospiterà Emma Nolde. In questo evento, grazie alla collaborazione del Comitato Filo Rosso, c’è un importante valore aggiunto: l’energia elettrica sarà alimentata da biciclette ibride condotte dagli spettatori che vorranno dare il proprio contributo alla realizzazione e al risparmio energetico.
L’ 8 settembre alle 21 ci si sposterà a Rive per il “Conciorto” e il 17 settembre alle 18 a Camagna per Flaco Biondini (in collaborazione con il festival “Sut la Cupola”). Il 20 settembre alle 21 è la volta della finale del “PeM Music Contest” al Country Sport Village di Mirabello. San Salvatore invece ospiterà il 22 settembre Mauro Pagani e il 3 ottobre Marinella Venegoni, entrambi alle 21. L’8 ottobre alle 16 ci sarà poi la tradizionale passeggiata letteraria (partenza e arrivo al Parcheggio Village, Località Fosseto a San Salvatore), con gli autori vincitori della prima edizione del Pem Writing Contest.
Il festival toccherà dieci comuni: San Salvatore Monferrato, Lu Cuccaro Monferrato, Balzola, Valenza, Mirabello Monferrato con il Country Sport Village, Alessandria, Pontestura, Rive e, novità di quest’anno, Camagna Monferrato e l’Ecomuseo della Pietra da Cantoni con il comune di Cella Monte.
PeM è diventato ormai un punto di riferimento nel panorama musicale e culturale italiano, come dimostra l’attenzione della stampa nazionale e gli artisti e intellettuali che vi hanno partecipato, nomi come Diodato, Arturo Brachetti, Malika Ayane, Morgan, Pilar Fogliati, Nada, Samuel, Enrico Ruggeri, Violante Placido, Ron, Zen Circus, Tosca, Luca Sofri, Franco Arminio, Motta, Ghemon, Frankie hi-nrg mc, Luca Barbarossa, Irene Grandi, Guido Davico Bonino, Anita Caprioli, Fabio Troiano, Giovanni Truppi, Marina Rei, Vittorio De Scalzi, Carlo Massarini, Vasco Brondi, Francesco Bianconi dei Baustelle, Ensi, Ernesto Ferrero, Paolo Benvegnù, Chiamamifaro, Rosetta Loy, Gianluigi Beccaria, Natalino Balasso, Paolo Bonfanti, Roberta Giallo, Marina Massironi, Davide Longo e molti altri.
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