Inviato dal «Corriere della Sera» tra il 1974 e il 1978 per recensire il peggio delle uscite cinematografiche del momento, Renato Palazzi, coglie l’occasione non solo per demolire il filone del cinema trash, reo di riprodurre una «mezza misura ammiccante e sudaticcia, da buco della serratura, un po’ peccaminosa e un po’ parrocchiale, che non aveva nulla a che fare con l’autentica pornografia, per la quale è comunque necessario un certo ingegno», ma anche di riflettere intorno al rapporto tra mero intrattenimento e cultura di massa.
Dalle tiepide sconcezze di Emanuelle, passando per melense pellicole come Il venditore di palloncini, fino ai finti pugni da spaghetti-western di Cipolla Colt, il volume riunisce una serie di brillanti e ironiche recensioni dei «filmacci» italiani e stranieri più iconici degli anni Settanta.
Renato Palazzi: biografia
Critico teatrale e giornalista per il «Corriere della Sera» e «Il Sole 24 Ore», tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta collabora con Paolo Grassi e il Piccolo Teatro in numerose iniziative legate al mondo teatrale.
Nel 1973 è tra i soci fondatori del Salone Pier Lombardo, oggi Teatro Franco Parenti.
Dal 1986 al 1995 è direttore della Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi dove, tra l’altro, organizza un seminario tenuto da Tadeusz Kantor.
Nel 2001 diviene docente presso l’Università Bocconi di Milano nel corso di laurea in Economia dell’arte, della cultura e della comunicazione.
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Silvana Grano presenta Nodi, il suo ultimo romanzo
Silvana Grano presenta Nodi (2018), il suo terzo romanzo, rivelandoci alcune caratteristiche dei personaggi presenti nel libro. Dalla lettura di On writing di Stephen King, che parla d’instantanee fatte di ricordi d’infanzia e di esperienze che spesso riguardano il suo lavoro, nasce l’incipit per la realizzazione del romanzo.
Nodi si compone di storie di vita molto diversificate tra loro eppure legate ad uno stesso filo conduttore: il sentire umano percepito attraverso diverse tonalità.
Per rendere meglio il senso di ciò che abbiamo detto, prendiamo in prestito le parole di Silvana Grano:
Tutti noi abbiamo storie sepolte nella memoria e a volte bastano un odore, una parola, un suono, una voce, un’immagine, un’emozione per richiamarle al cuore e farle riemergere alla coscienza.
La scrittura del romanzo è diretta, le storie vengono mostrate per come sono e senza fronzoli perché la vita non è fatta di metafore o di elementi da leggere tra le righe. La particolarità del libro è quella di riuscire a raccontare le paure dell’essere umano e, contemporaneamente, a far riflettere il lettore su tematiche delicate e complesse come l’eutanasia, la ludopatia e la cecità.
Lo spazio che intercorre tra la fine e l’inizio di ogni capitolo è occupato da citazioni di grandi autori come Jorge Louis Borger o Emil Cioran che, oltre ad essere una pausa di riflessione per il lettore, è un modo di rivelarsi più diretto di Silvana Grano.
Nodi rappresenta un inno alla vita e alla speranza perché i diversi protagonisti del romanzo c’insegnano che, forse, il significato della parola difficoltà è solo un punto di vista soggettivo: ciò che per alcuni può rappresentare un limite, per qualcun altro è una forma sentire più profonda.
Nodi: la trama
Protagonista del romanzo è Stefania Grassi, pediatra andata in pensione, che si ritrova a fare i conti con la stasi lavorativa e il conseguente cambiamento della sua vita e del suo ruolo sociale. La vita da pensionata le appare priva di senso e la deprime, per paura di sprofondare nei meandri della crisi di mezza età e nel commiserare il futuro che le si prospetta, la donna decide di attuare una rielaborazione diversa e dinamica del suo passato.
In che modo? Stefania decide di telefonare ad alcuni dei suoi ex pazienti per vedere, a distanza di trent’anni, dove li ha condotti la loro esistenza.
Quello che scoprirà e imparerà Silvana lo potrete sapere solo leggendo Nodi.
La presentazione del romanzo si è svolta ad Avellino presso la Sede dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri ed è stata moderata dal dott. Gianpaolo Palumbo, dal Presidente dell’Ordine Francesco Sellitto, dal dott.Lorenzo Savignano e dal dott. Giuseppe Rosato.
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Cultura e Identità,
l’editoriale di Alessandro SansoniChi la critica chi la difende non crede ad un’ Europa Sovrana
È curiosa la fortuna che a volte arride alle parole e il termine sovranismo è un caso emblematico. Non è chiara la sua origine, da cercare forse nella Francia degli anni ‘90. Anche Wikipedia, che ormai assolve le funzioni che un tempo erano del Devoto–Oli, non dà certezze. Sicuro è che in pochi anni è diventato il concetto attorno a cui ruota il dibattito pubblico planetario. Ma siccome nulla avviene a caso, ci deve essere una ragione che spiega questo successo.
E la ragione c’è: tra le tante crisi che angustiano il nostro tempo, la più grave di tutte è la crisi della politica, in pratica la sua scomparsa, in termini di uomini, idee, risorse, effettiva capacità di determinare il corso degli eventi.
E siccome quello di sovranità è il principio politico per antonomasia, ecco spiegata la fortuna di un lemma che indica chi va alla ricerca di ciò che sembra perduto.
La sovranità è fondamento di ogni compagine politica consapevole, formalizzata e in grado di autodeterminarsi, di cui lo Stato moderno, quello nato in Europa dopo la Guerra dei Trent’anni e codificato con lo jus publicum europaeum, è la quintessenza. Uno Stato è sovrano se possiede un territorio, batte moneta ed è in grado di garantire sicurezza interna ed esterna alla popolazione. In quanto sovrano, lo Stato non ammette nulla al di sopra di sé stesso: tutt’al più può confrontarsi con suoi simili e pari, gli altri Stati.
Chi è sovrano, infine, può esercitare ciò che poi è l’obiettivo dell’agire politico, ovvero il potere di decidere e determinare secondo la propria volontà conseguenze concrete e fattuali. Soprattutto, ci spiega Carl Schmitt, esso decide nello stato d’eccezione, cioè nei momenti supremi, quando la situazione è così grave che il sovrano non può sottrarsi alla responsabilità di avocare a sé ogni potere, anche le porzioni delegate, per decidere arbitrariamente come scongiurare un pericolo.
Proprio il dovere/potere di assumersi responsabilità decisive, impone a colui che svolge le funzioni sovrane di essere riconoscibile da sudditi e/o cittadini, si tratti di un monarca per diritto divino, o di un governo democratico. Ciò è indispensabile, affinchè la comunità politica possa eventualmente reclamare l’esercizio del potere in circostanze eccezionali. La crisi della politica, non a caso, si fa sentire in particolare per l’assenza di interlocutori, di soggetti a cui appellarsi. Nessuno più decide davvero e le scelte, soprattutto quelle impopolari, sono sempre colpa di qualcun altro: e la cosa più grave è che spesso è davvero così.
La crisi della politica non significa che non ci sia chi comandi. Significa che chi comanda veramente oggi non è visibile, non cerca legittimazioni né divine né popolari, esercita il potere nell’ombra, de–responsabilizzato ed apolide, sia che operi nei circuiti dell’alta finanza, sia che diriga un burocratico tecnoapparato.
Questo processo di espropriazione della sovranità degli Stati e dei popoli, non è recente. Ha raggiunto il culmine con la fine della Guerra Fredda e la globalizzazione, ma viene da lontano: comincia con la fine della Grande Guerra e le prime istituzioni sovranazionali fondate sul formalismo giuridico ed imposte dalle potenze globali marittime anglosassoni in nome del libero commercio, come dimostrato dallo stesso Schmitt e più recentemente da Danilo Zolo.
Di fronte, dunque, a un potere globale sempre più lontano e inavvicinabile, in un’epoca che propone scenari futuri pericolosi e indecifrabili, istintivamente l’uomo comune reagisce e reclama sovranità, politica, nazione, un ordine. E forse la crisi dell’UE, di cui in questo mese rinnoveremo il parlamento, sta nel fatto che nessuno, né chi la critica, né chi la difende acriticamente, sia disposto a pensarla Sovrana.Alessandro Sansoni
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Al via la quarta edizione di Irpinia Terra di Mezzo
Al via la quarta edizione di Irpinia Terra di Mezzo – Cultura Ri-sorgente dal 31 Agosto al 6 Settembre, l’evento che toccherà sei comuni irpini in un connubio di arte, musica, cultura e tradizione. L’evento è ideato dal direttore artistico Fiorenza Calogero che da tre anni promuove le radici della tradizione irpina attraverso mostre, concerti e spettacoli per valorizzare un’Irpinia fatta di arte ma anche di attualità, toccando attraverso dei meeting tematiche delicate ed importanti.
Il tema della quarta edizione, infatti, è “DiVoceinDonna” con storie al femminile narrate attraverso il linguaggio musicale, artistico, culinario, artigianale e fotografico. Un viaggio nel tempo fino ad arrivare ai giorni nostri per scoprire l’evoluzione dell’emancipazione femminile, comprenderne le dinamiche, gli ostacoli e i traguardi raggiunti e volgendo uno sguardo al futuro su quanto c’è ancora da fare.
Irpinia Terra di Mezzo è un progetto realizzato insieme ai Comuni di Santo Stefano del Sole, Santa Lucia di Serino, Cesinali, Pietradefusi, Dentecane, Sorbo Serpico e Salza Irpina.
“Un invito all’ascolto, attraverso storie che ci fanno riflettere sull’emancipazione femminile, sul cammino percorso, sui traguardi e sugli obiettivi ancora da raggiungere – dichiara il direttore artistico Fiorenza Calogero -. Storie che attingono dai rituali e dagli insegnamenti del passato, dove la trasmissione orale fa si che “di voce in donna” cioè attraverso la voce delle donne, ci sia un’evoluzione che vive, palpita e cresce grazie alla salvaguardia della tradizione.”
L’evento sarà realizzato grazie all’intervento co-finanziato dalla Regione Campania a valere sul POC Campania 2014-2020 “Rigenerazione urbana, politiche per il turismo e la cultura. Programma unitario di percorsi turistici di tipo culturale, naturalistico ed enogastronomico di portata Nazionale ed Internazionale”.
Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito e sui social le pagine ufficiali su Facebook e Instagram.
Irpinia Terra di Mezzo: il programma
SANTO STEFANO DEL SOLE
31 agosto – 6 settembre
Mostra Fotografica Il Volto delle Donne Irpine – Personale di Marianna Restaino e Mostra della pittrice Anna Maria Vallario Cromatiche Visioni presso Chiesa San Giovanni, piazza del Sole ore 10:00 – 13:00 e 16:00 – 22:00
Installazione Le donne nella tradizione popolare: Primommo, Zeza, Caporabballi e Pacchiane foto usi e costumi, presso Cortile Palazzo Baronale ore 10:00 – 13:00 e 16:00 – 22:00
31 agosto
Escursione culturale Sentieri del paesaggio e della cultura popolare: La Rosamarina, partenza ore 16:00, piazza del Sole. Punti d’interesse: Chiesa di Santo Stefano, Chiesa dell’Immacolata Concezione, Palazzo Baronale, Cappella del Santissimo Sacramento, Cappella dell’Annunziata, Belvedere della Gentilezza
Presentazione del libro di FRANCESCA GRASSI Sul gradino di marmo presso Cortile Palazzo Baronale ore 18:30
Evento Salotto gastronomico – Food Truck Irpini presso via Colacurcio ore 20:00
Concerto di SERENA BRANCALE Tour 2023 presso piazza del Sole ore 21:30
5 settembre
Escursione culturale Sentieri del paesaggio e della cultura popolare: La Rosamarina, partenza ore 16:00 da piazza del Sole. Punti d’interesse: Chiesa di Santo Stefano, Chiesa dell’Immacolata Concezione, Palazzo Baronale, Cappella del Santissimo Sacramento, Cappella dell’Annunziata, Belvedere della Gentilezza
Presentazione del libro di Mariangela Barletta Viole del pensiero presso Cortile Palazzo Baronale ore 18:30
Evento Salotto gastronomico – Food Truck Irpini presso piazza del Sole ore 20:00
Concerto di FLO presso piazza del Sole ore 21:30
SANTA LUCIA DI SERINO
31 agosto – 6 settembre
Mostra Fotografica Il Volto delle Donne Irpine Personale di Marianna Restaino e Mostra della scultrice Maria Rachele Branca Il Presente Un Tempo Sospeso presso Chiesa dell’Arciconfraternita dei Sette Dolori di Maria Santissima, piazza Dante ore 10:00 – 13:00 e 16:00 – 22:00
1 settembre
Appuntamento culturale San Giuseppe e Nina Moscati, due vite dedicate ai poveri con la Prof.ssa Maria Teresa D’Avenia, presso Palazzo Moscati ore 11:00
Escursione culturale Lungo le strade della tradizione, partenza da piazza Dante ore 16:00. Percorso e punti d’interesse: Chiesa Santa Maria della Sanità, Convento delle Clarisse, Arte Presepiale e Artigianato di Legno e Ricami realizzate dalle suore di clausura, Visita al Museo e alla Casa di San Giuseppe Moscati, sentiero della Valle di Serino. La passeggiata verrà accompagnata da un esperto della Maschera Serinese che racconterà i personaggi principali di questa antica tradizione nei giorni di Carnevale.
Presentazione del libro Azzurro Amianto a cura di Emilia Bersabea Cirillo presso Cortile Moscati ore 18:30
Installazione animata Le donne nella tradizione popolare: Primommo, Zeza, Caporabballi e Pacchiane presso piazza Dante ore 20:00
Evento Salotto gastronomico – Food Truck Irpini presso piazza Dante ore 20:00
Conferenza – concerto Una carezza alle donne iraniane con PEGAH MOSHIR POUR, attivista per i diritti umani e digitali, ore 21:30. A seguire concerto di FARZANEH JOORABCHI presso Chiesa Santissimi Apostoli Pietro e Paolo.
CESINALI
31 agosto – 6 settembre
Mostra Fotografica Il Volto delle Donne Irpine Personale di Marianna Restaino presso Sala Consiliare piazza Saverio Urciuoli ore 10:00 – 13.00 e 16:00 – 22:00
2 settembre
Evento culturale Le donne nella tradizione popolare: Primommo, Zeza, Caporabballi e Pacchiane con il prof. Ugo Vuoso e Roberto D’Agnese, presso Sala Consiliare piazza Savero Urciuoli ore 18:00
Evento Salotto gastronomico – Food Truck Irpini presso via Roma ore 20:00
Concerto di M’BARKA BEN TALEB presso piazza Saverio Urciuoli ore 21:30
PIETRADEFUSI / DENTECANE
31 agosto – 6 settembre
Mostra Fotografica Il Volto delle Donne Irpine Personale di Marianna Restaino presso Fondazione Pascucci, Piazza Dante Troisi, Dentecane ore 10:00 – 13:00 e 16:00 – 22:00 Installazione foto e costumi Storie di donne e di briganti presso Giardini della Torre Aragonese ore 10:00 – 13:00 e 16:00 – 22:00
3 settembre Escursione culturale Passeggiata arte e gusto. Partenza presso piazza Nicola Melisci ore 16:00. Punti d’interesse: Dentecane (famosa per l’antica tradizione della lavorazione del torrone), Centro Storico, Torre Aragonese, Chiesa di Maria SS. Annunziata, Convento delle Suore Francescane Immacolatine, Fondazione Pascucci, Museo Francescano delle Suore Immacolatine dedicato alla Beata Teresa Manganiello, Chiesa San Paolo Apostolo.
Evento Salotto gastronomico – Food Truck Irpini presso via Roma ore 20:00
SORBO SERPICO
31 agosto – 6 settembre
Mostra Fotografica Il Volto delle Donne Irpine Personale di Marianna Restaino presso Casa Comunale, piazza Mandela ore 10:00 – 13:00 e 16:00 – 22:00
4 settembre
Escursione culturale Il borgo antico, partenza presso piazzale Carmine Cerza ore 16:00. Punti d’interesse: Palazzo Brancaccio, Chiesa della SS. Annunziata, Palazzo Tito Manlio, Chiesa Madre, Sorgenti di Saliceto
Evento Salotto gastronomico – Food Truck Irpini presso Piazza Mandela ore 20:00 Ti ho vista ieri – in musica di Patrizia Laquidara presso Chiesa Madre dei Santi Nomi di Gesù e Maria ore 21:30
Concerto “La Voce della Tradizione” presso piazza Mandela ore 23:00
SALZA IRPINA
31 agosto – 6 settembre
Mostra Fotografica Personale di Marianna Restaino presso Palazzo Imperiale D’Afflitto ore 10:00 – 13.00 e 16:00 – 22:00
6 settembre
Escursione culturale Passeggiata lungo i sentieri dei briganti, partenza presso piazza Michele Capozzi ore 16:00. Punti d’interesse: Chiesa San Sebastiano, Chiesa Madre dedicata ai Santi Pietro e Paolo, Chiesa della Madonna delle Grazie, Palazzo Imperiale D’Afflitto Evento Storie di Donne e Briganti a cura dell’Associazione Centro Studi Ruggiero presso Palazzo Imperiale d’Afflitto ore 18:30
Presentazione del libro Solo una storia Privata a cura di Rosaria Patrone presso Cortile Palazzo Baronale ore 20:00
Evento Salotto gastronomico – Food Truck Irpini presso via Roma ore 20:00
Concerto di Fiorenza Calogero presso piazza Michele Capozzi ore 21:30
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