Il segretario generale della Cgil di Avellino, Franco Fiordellisi, parte dalla riscoperta della Costituzione e della funzione sociale dell’imprenditore, sul modello di Olivetti, per entrare nelle vicende locali dove un cumulo di approssimazioni, lacune, furbizie e spensieratezze della classe politica e imprenditoriale irpina hanno dato il via a una stagione ad alto indice di trasgressività sia nel pubblico (vedi Alto Calore), sia nel privato (Isochimica).
Unica nota positiva in un quadro a tinte fosche, l’arrivo in città del Commissario Priolo che di fatto sancisce la necessità di una maggiore presenza del centralismo statale per porre fine a decenni di malgestione e clientelismo.
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«Avellino salvata dal commissario»
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