Grottaminarda: il Comitato Civico Grottese RECTE risponde al Sindaco

Dopo la pubblicazione della lettera aperta scritta dal Sindaco di Grottaminarda e dal Presidente del Consiglio Comunale, arriva la risposta del Comitato Civico grottese RECTE.

La nota inviata al Comune di Grottaminarda, alla maggioranza, alla minoranza e al Prefetto di Avellino riporta letteralmente, con sbobinatura manuale, le parole dette da Michelangelo Bruno, durante il Consiglio Comunale del 29 aprile dal minuto 10:56 al minuto 14:53.

Comitato Civico Grottese RECTE

Comitato Civico Grottese RECTE

Comitato Civico Grottese RECTE: la nota integrale in difesa di Michelangelo Bruno

Egr. sig. Sindaco,

a malincuore siamo costretti a scriverle e inviarle questa missiva.

Negli ultimi giorni, il gruppo di maggioranza, da lei presieduto, coadiuvato dalla figura dell’addetta stampa di cui si avvale la nostra amministrazione, sta gettando fango sull’integrità morale di un nostro giovane concittadino, nonché consigliere comunale di minoranza, geometra Michelangelo Bruno.

Spiace rilevare come questa campagna di fango sia stata creata ad hoc, mistificando e decontestualizzando quelle che erano le sue parole.

Per dovere di cronaca, riportiamo letteralmente, con sbobinatura manuale, giusto per restare in quello che era il tema della discussione, tutto ciò che viene affermato tra i  minuti 10:56 e 14:53.

Consigliere Bruno: Noi come consiglieri comunali non ci possiamo mettere a vedere quello che fanno i dipendenti, in sostanza ci sono delle anomalie, delle frasi non scritte, delle interpretazioni fatte non in modo idoneo, dei nomi non scritti bene, insomma noi stiamo parlando di verbali… questa è la terza volta che noi (Gruppo consiliare Grotta Bene Comune, ndr) votiamo contro un verbale. Io non lo so se è, come dire, idonea questa procedura, perché noi stiamo andando ad approvare quello che rimarrà agli atti, nella storia, tra mille anni, saranno i verbali. Questi sono verbali dove 4 consiglieri hanno comunque votato sempre contro e non è la prima volta, è dall’inizio della legislatura che noi stiamo dicendo questo. Forse saranno scomode le dichiarazioni che ci sono all’interno? Non vi va giù che queste cose vengano registrate? Non lo so perché viene fatta quest’anomalia. Non mi sembra che stiamo dando un seguito lineare a quella che è una procedura. Voi avete voti contrari di 4 consiglieri su dei verbali dove ci sono delle proprie dichiarazioni, quindi di conseguenza, non so come dirlo, non stiamo seguendo quella che è la linearità politica. Ovviamente noi diamo dei pareri, come disse anche nello scorso consiglio la consigliera Petrillo, dove ci saranno… nella storia verranno visionati questi verbali. Perché una mia dichiarazione deve essere travisata? Io da consigliere non posso andare a mettermi a rileggere pagine e pagine di verbali perché non sono correttamente approvati. Ovviamente, vengono redatti dopo un anno, un anno e mezzo, da quella che è la situazione e non so come vengano redatti. In sostanza questa è la situazione. Come mai? Perché? Che succede? Qual è il problema? Grazie.

Consigliera Petrillo: da non dimenticare che i verbali hanno un valore probatorio.

Presidente Meninno: è chiaro.

Consigliera Petrillo: quindi non è un documento, un giornalino così da leggere. Hanno un valore probatorio, oltre che storico.

Presidente Meninno: No no, questo è chiaro. Ci sono dei dipendenti predisposti alla sbobinatura. Credo, suppongo che… ci sia stata… una… insomma… qualche errore. Qualche…

Intervento fuori microfono del Segretario Comunale, dott. Maietta Francesco: “… evidenziare come la sbobinatura in realtà non la faccio io, chiaramente, ma la fanno dei ragazzi che ci aiutano che non so dell’università. Qua non abbiamo un servizio esterno professionale per la sbobinatura. Quindi ci possono essere questi errori di attribuzione di un intervento ad un consigliere piuttosto che ad un altro e la lettura ed approvazione serve appunto ad evidenziare questi errori. Non necessariamente dobbiamo approvare. Voi segnalate gli errori e noi modifichiamo quello che c’è da modificare.”

Consigliere Bruno: Segretario possiamo rileggerci i verbali a distanza di un anno e ricordarsi quello che uno ha dichiarato? Il Comune, non penso che non stia spendendo soldi. Allora noi ci troviamo uffici dei responsabili rifatti, tendine, contro-tendine, altre situazioni… Paghiamo un addetto stampa mille euro, in sostanza, al mese per poter fare dei post su Facebook. Perché non si inizia a prevedere di sbobinare? Questa è una situazione seria. Parte di quei mille euro, non potrebbero essere dedicati, mo’ vi faccio un esempio, non sono contro, ben venga l’addetto stampa, in sostanza, però non possiamo destinare parte di quelle somme per sbobinare i verbali di un consiglio comunale? Non lo so, non riesco a capire. Compriamo un macchinario che li registri. Abbiamo speso in periodo di Covid 7/8000 € per rifare qualche ufficio di qualche responsabile, non si poteva comprare uno sbobinatore automatico, se esiste pure in sostanza qualcosa del genere? Non penso che non riesco a farmi capire. Questa è la situazione.»

Spicca palese l’errore grossolano del consigliere Bruno, quando afferma l’ammontare del corrispettivo spettante all’addetta stampa. È ben noto che non sono mille euro mensili, bensì settecento euro. Probabile la confusione con la vecchia retribuzione in essere fino al Novembre 2020 per l’addetta stampa, la quale percepiva 1000€ a bimestre.

Tuttavia, la polemica non nasce su questo punto ma su un altro argomento. Purtroppo, come è ormai consueto, le sue parole sono state estrapolate dal loro contesto, travisate e buttate nell’arena tra i leoni (da tastiera).

Il Consigliere Bruno nel suo intervento, faceva presente un’incongruenza diventata tipica della vostra amministrazione: ovvero una trascrizione inesatta dei verbali del consiglio comunale. Inoltre, e questo non è stato specificato in nessuna vostra nota, il consigliere sottolineava il suo essere favorevole alla figura dell’addetta stampa, il cui lavoro viene riconosciuto ma sicuramente, e ci consentirete il suggerimento, il consigliere si riferiva soprattutto alle spese superflue per il riammodernamento di uno o più uffici. Per di più in periodo di Covid, dove l’accesso ai pubblici uffici era limitato.

A tal proposito ci viene in soccorso la determina n° 184 del 09 Giugno 2020 con cui si autorizza la spesa di 6400€ (liquidata con determina n. 296 del 29 Settembre 2020) per l’acquisto di materiale di arredamento per gli uffici del III Settore, di seguito elencati:

n.6 sedie ospite ufficio tessuto colore nero; n.1 scrivania per ufficio 220x90cm + allungamento 120x65cm in vetro temperato colore nero; n.1 armadio anta battente colore eucalipto 200x225x45cm; n.1 tavolo riunioni base metallica ripiano in melaninico colore eucalipto dimensioni 210*120h74cm; n.1 mobile basso, in melaninico colore eucalipto, composto da n.1cassettiera, a 4cassetti, e n° 3 antebattenti; n.1 mobile basso, in melaninico colore eucalipto, composto da 4 ante battenti L180; fornitura di tendaggio per ufficio.

Il 29 settembre 2020, determina n° 147 si procedeva all’acquisto di n. 2 divanetti con struttura portante in acciaio e n.1 tavolino quadrato con struttura in acciaio e piano in vetro per una spesa totale di 667,00€ oltre Iva (813,74€ in totale).

L’11 luglio 2020,  nella determina n°49 si impegnava la spesa di 379,17€ per la fornitura di tende a pacchetto “per contrastare il fenomeno del soleggiamento”.

Ma possiamo anche citare la determina n.155 del 20 Maggio 2020 con cui si impegnava la cifra di 18.897,50€ iva inclusa per l’acquisto di una nuova autovettura in dotazione all’ente (Jeep Renegade 4×4).

Ad incrementare l’aggravio, nel periodo antecedente il Covid-19, vi è anche la determina n°8 del 22 Gennaio 2020 con cui si autorizza la liquidazione del saldo di spesa per riammodernare gli uffici del II e del IV Settore, per una spesa totale di 2.609,47 Iva inclusa, così suddivisa:

n.1 panca per sala d’attesa n.3 posti colore nero; n.1 panca per sala d’attesa n.2posti colore nero; n.6 sedie ospite ufficio tessuto colore nero; n.1 scrivania per ufficio 200x90cm+allungamento100x60cm colore rovere grey; n.1 armadio anta battente colore rovere grey200x90x50cm; n.1 tavolo riunioni in vetro temperato e faggio diametro 140cm colore rovere grey; n.2 cassettiere legno con serratura; n.3 mobili basso legno colore rovere grey.

Potremo continuare ancora, citando altre determine con altre spese discutibili, ma noi vogliamo evitare le polemiche, soprattutto quando esse sono sterili.

A questo punto, sebbene consci del bilancio non proprio florido per usare un eufemismo, viste le spese più su elencate non possiamo accettare che al momento non si possa affrontare una spesa per uno sbobinatore automatico. Con una rapida ricerca sul web, ci siamo trovati di fronte ad un serie di software utili alla causa, alcuni dei quali disponibili esclusivamente alle Pubbliche Amministrazioni.

È d’uopo sottolineare che tra 50/100 anni, quando qualcuno vorrà analizzare la linea politico/amministrativa attuata a Grottaminarda in questo periodo da questa classe politica, verranno consultati i verbali di consiglio comunale, piuttosto che qualche post/comunicato su Facebook o sul sito dell’ente. In ragione di ciò è doveroso essere eticamente corretti almeno nel riportare gli interventi in seno al Consiglio Comunale, senza errori di attribuzione o, peggio ancora, fraintendere parole e pensieri.

Quindi è inutile sottolineare nuovamente la serietà e la fondatezza dell’interrogativo posto dal consigliere Bruno, invitandovi a non travisare le parole e, piuttosto che perdere tempo a scrivere e far pubblicare articoli indecorosi per l’immagine dell’ente, trovare una soluzione a questa annosa questione, al fine ultimo di offrire un servizio quantomeno dignitoso alla cittadinanza tutta di oggi e del domani.

Infine si coglie l’occasione per ricordare all’addetta stampa, sig.ra Monica de Benedetto, attraverso di Voi, e soprattutto a Voi (maggioranza), che l’addetto stampa di un amministrazione comunale dovrebbe ricoprire un ruolo super partes, di servizio all’amministrazione, garantendo voce sia al gruppo di minoranza che alle varie e numerose associazioni del territorio grottese.

Da quando è in funzione questa importante figura, mai è stato pubblicato qualcosa che non appartenga alla linea politica della maggioranza di governo, e tale atteggiamento sai più di campagna propagandistica che di funzione informativa alla cittadinanza.

Alla comunità grottese, attraverso l’addetto stampa, non serve sapere quanto sono belli e bravi i rappresentanti del gruppo politico del “Il Gallo”, ma serve sapere quali servizi amministrativi sono disponibili per i cittadini e quali attività vengono realizzate nel territorio grottese, senza incensare troppo le singole personalità.
Infine crediamo che, per un corretto utilizzo della democrazia e della libertà di pensiero e parola, l’addetta stampa non possa cancellare commenti “sgraditi” o avversi alla politica adottata da questa amministrazione, o come capitato in passato bannare dalla pagina Facebook dell’ente uno o più persone, ma molto più semplicemente segnalarli al Sindaco o chi per esso per un’eventuale risposta.


Cordialmente,  


Comitato Civico Grottese RECTE

 

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