L’operato del municipio ufitano si segnala per una determina del 2016, avente ad oggetto l’affidamento diretto in proroga del servizio di gestione e manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione, per un importo pari a 115mila euro e quindi oltre la soglia dei 40mila euro.
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Olio Basso premiato al concorso MIOOA con 4 riconoscimenti
MIOOA (Milan International Olive Oli Award) è una manifestazione, alla sua prima edizione, volta a premiare i migliori oli nel mondo. L’azienda irpina Olio Basso ha ricevuto ben 4 riconoscimenti durante il debutto del concorso internazionale.
L’olio è stato degustato e valutato da assaggiatori professionisti dell’Onaoo (Organizzazione nazionale assaggiatori oli di oliva) che hanno selezionato i campioni della linea Basso tra i migliori extravergini del mondo.
Gli oli selezionati e vincitori dei riconoscimenti MIOOA entreranno a far parte di una pubblicazione a loro dedicata all’interno della Guida ai migliori oli del mondo, in edizione bilingue: italiano/inglese.
Riconoscimenti Olio Basso: gli oli premiati da MIOOA
Gli oli Basso che sono stati premiati con la menzione Bicchieri d’Argento dal MIOOA sono i seguenti:
- DOP Terra di Bari (categoria Verde Medio prodotto esclusivamente con le migliori olive della varietà Coratina, provenienti dai territori del nord barese.
- Monocultivar Ravece (categoria Verde Intenso prodotto con olive della varietà Ravece con olive provenienti quasi esclusivamente dalla provincia di Avellino.
- IGP Sicilia (categoria Maturo Leggero, prodotto con le miglior olive della varietà Biancolilla e Cerasuola provenienti dalla Sicilia.
- DOP Cilento (categoria Maturo Medio, prodotto esclusivamente con le varietà Frantoio, Leccino e Ogliarola tipiche del Cilento.
Quest’ultimo riconoscimento va ad affiancarsi agli altri già ottenuti a livello mondiale dall’azienda irpina.
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L’Irpinia lasciata sola: la nuova delibera della Giunta della Regione Campania va rivisitata
È ormai conclamato l’impatto negativo che ha avuto il Covid-19 sull’economia nazionale, soprattutto nei Comuni interni come i nostri, che già erano provati prima dell’emergenza.
La filiera agroalimentare, in modo particolare, risulta avere enormi difficoltà, a causa della chiusura del settore Ho. Re. Ca che ha bloccato il commercio europeo e internazionale. Altro grave colpo ricevuto da questo settore è scaturito dalla chiusura di attività come bar, ristoranti, agriturismi, alberghi e paninoteche che ne hanno bloccato anche la vendita interna.
Il settore vitivinicolo è quello che risulta più provato all’interno della filiera agroalimentare irpina perché con la chiusura delle cantine, l’annullamento del Vinitaly, le difficoltà nel poter esportare i prodotti oltre confine non si è avuta la liquidità necessaria, per potersi occupare della cura dei vitigni ovvero quall’aspetto (l’uva e tutto ciò che ruota intorno al terroir) che è fondamentale per poter realizzare il prodotto finito.
Su questa situazione si è esposto il Presidente di AssoApi, Luigi Gaudiosi, che spiega così la situazione economica della filiera agroalimentare in Irpinia:
La produzione delle eccellenze irpine ora è vista con sospetto dai mercati esteri in quanto c’è diffidenza e paura per possibili contagi. Vanno tutelati i prodotti bio, a Km 0 e le eccellenze irpine che sono prodotte solo in alcune zone più interne e legate alle tradizioni di questa terra.
L’economia nelle zone interne, già in tempi normali è alquanto affossata, in una situazione di crisi mondiale come questa non possono che risentirne maggiormente.
Nella nuova delibera della Giunta della Regione Campania in materia di politiche agricole, mi riferisco alla n.211 del 5 maggio 2020 si è pensato solo alla provincia di Salerno e a Caserta, prevedendo 10 milioni di euro per il comparto bufalino, 10 milioni di euro per il settore florovivaistico e per le imprese della pesca e dell’acquacoltura… e l’Irpinia dov’è? Manca all’appello tutta la provincia di Avellino che è stata totalmente trascurata.
Luigi Gaudiosi non le manda a dire a Francesco Todisco, consigliere regionale addetto alle tematiche e alle questione delle aree interne, perché ha favorito solo il settore delle bufale non ricordando, forse, che in Irpinia abbiamo prodotti come il caciocavallo podolico, il carmasciano, la ricotta salata, il pecorino che insieme alla produzione di insaccati rappresentano una fonte economica importante per le nostre zone interne e che, senza i giusti interventi economici, rischia di sparire.
Perché tutelare solo l’economia della Costiera dimenticando le piccole realtà rurali?
Si attendono risposte ma soprattutto provvedimenti!
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Parco del Partenio: consegna di droni e fototrappole ai Carabinieri Forestali
L’ente regionale Parco del Partenio, presieduto da Francesco Iovino, consegnerà il 28 luglio al Comandante della Regione Carabinieri Forestale della Campania delle fototrappole a infrarossi e droni per poter monitorare costantemente il territorio, evitando che subisca danni di varia origine e natura.
Francesco Iovino afferma:
Il Parco del Partenio è un gioiello che va tutelato in tutti i modi. Dobbiamo rilanciare questo pezzo importante della provincia di Avellino con grande abnegazione e attenzione. Il controllo per preservarlo dagli incivili è uno dei tanti modi per creare sviluppo nell’area.
Tutto è volto per individuare e preservare percorsi di interesse ambientale e storico, promuovendo offerte turistiche ecosostenibili. Le iniziative da parte dell’ente sono numerose e tra queste ricordiamo il progetto La via Campanina e il miracolo dell’incastellamento, volto a far conoscere i 22 Comuni che si estondono sul Partenio e che posseggono oltre ad ad un patrimonio naturalistico, diverse attrazioni storico-culturali.
Attraverso la rivalutazione di questi territori, oltre ad una nuova idea di turismo, si cerca di riscoprire la storia di un territorio composto di antiche tradizioni.
È necessario rivalutare luoghi che hanno grandi potenzialità.
Nella logica di controllo e rilancio del Parco Partenio, rientra anche la legge regionale: norme per la valorizzazione della sentieristica e della valorizzazione della viabilità minore, approvata dalla Regione Campania lo scorso 24 giugno. Questa legge infatti ha come scopo principale quello di promuovere i sentieri e la viabilità, recuperando sentieri, mulattiere e valorizzando le strutture correlate.
8 comments on Grottaminarda,
la determina che fa scuola
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