Vincenzo Zanfardino, titolare della rinomata gelateria “Vincent”, racconta come un sogno si trasforma in impresa.
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Confcommercio di Avellino: il Decreto Cura Italia sulla Cassa Integrazione è un grande bluff
Prot. n° 30/2020
OGGETTO: Art. 22 decreto CURA ITALIA – misure CASSA INTEGRAZIONE
DECRETO CURA ITALIA: IL GRANDE BLUFF
Ieri è stato pubblicato finalmente il decreto “Cura Italia”. La Confcommercio Imprese per l’Italia della Provincia di Avellino ne sta attentamente studiando il contenuto. Il primo aspetto approfondito è l’art. 22 relativo alla Cassa Integrazione per i dipendenti delle aziende.
Si riportano i passaggi più significativi.
Art. 22
(Nuove disposizione per la Cassa integrazione in deroga)
Le Regioni e Province autonome, con riferimento ai datori di lavoro del settore privato, ivi inclusi quelli agricoli, della pesca e del terzo settore compresi gli enti religiosi civilmente riconosciuti, per i quali non trovino applicazione le tutele previste dalle vigenti disposizioni in materia di sospensione o riduzione di orario, in costanza di rapporto di lavoro, possono riconoscere, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, previo accordo che può essere concluso anche in via telematica con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale per i datori di lavoro, trattamenti di cassa integrazione salariale in deroga, per la durata della sospensione del rapporto di lavoro e comunque per un periodo non superiore a nove settimane.
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L’accordo di cui al presente comma non è richiesto per i datori di lavoro che occupano fino a cinque dipendenti.
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Le risorse di cui al primo periodo del presente comma sono ripartite tra le Regioni e Province autonome con uno o più decreti del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze.
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I trattamenti di cui al presente articolo sono concessi con decreto delle Regioni e delle Province autonome interessate, da trasmettere all’INPS in modalità telematica entro quarantotto ore dall’adozione, la cui efficacia è in ogni caso subordinata alla verifica del rispetto dei limiti di spesa di cui al comma 3. Le Regioni e delle Province autonome, unitamente al decreto di concessione, inviano la lista dei beneficiari all’INPS, cheprovvede all’erogazione delle predette prestazioni, previa verifica del rispetto, anche in via prospettica, dei limiti di spesa di cui al comma 3. Le domande sono presentate alla Regione e alle Province autonome, che le istruiscono secondo l’ordine cronologico di presentazione delle stesse.
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Qualora dal predetto monitoraggio emerga che è stato raggiunto, anche in via prospettica il limite di spesa, le Regioni non potranno in ogni caso emettere altri
provvedimenti concessori.
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Se ne deduce pertanto che, senza alcuna elucubrazione filosofica, già alla luce di questi pochi punti analizzati le aziende, che già versano in una condizione di tragica drammaticità, avendo necessità di liquidità immediata, rischiano realmente il tracollo.
Analizzando l’art. 22, si evince immediatamente che la misura di cui trattasi risulta inefficiente e monca in più parti, nella fattispecie:
- Manca la ripartizione delle risorse per singole regioni;
- Sono incerti ed indefiniti i tempi di erogazione dei fondi ed altrettanto imprecisati gli organi competenti, regione, INPS …e altro;
- Il plafond previsto dal decreto risulta limitato ed esiguo rispetto alle effettive necessità ed è stata già immaginata l’impossibilità di raggiungere tutti gli aventi diritto, essendo un fondo ad esaurimento.
Alla luce dei tre punti sopra evidenziati, purtroppo ne scaturisce una incertezza assoluta relativamente all’utilizzo della Cassa Integrazione in deroga per tutte le piccole aziende. Per l’ennesima volta si è pubblicato un decreto ma senza tener conto della drammatica situazione che vivono le aziende, ormai sull’orlo del baratro. All’immediata necessità di liquidità, anche con piccoli importi, di tutte le aziende, si risponde con interventi le cui procedure sono o da integrare o da chiarire attraverso le tanto fantomatiche circolari ministeriali.
L’ufficio Legale della Confcommercio Nazionale si è già attivato presso la Presidenza del Consiglio ed i vari Ministeri interessati per chiarire tutti i dubbi sollevati.
Avellino, 18/03/2020
Il Presidente il Direttore
Rag. Luigi Salvante Ing. Oreste La Stella
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Elezione Camera di Commercio, Beatrice (CNA): non c’è ancora spazio per un progetto condiviso ed inclusivo
Luca Beatrice, presidente di CNA Avellino, spiega il suo pensiero riguardo le elezioni della nuova Camera di Commercio.
L’elezione del primo Presidente della nuova Camera di Commercio che unisce l’Irpinia e il Sannio probabilmente meritava un altro spettacolo, più consono alle speranze di due province che per troppo tempo hanno dovuto subire le logiche di una politica senza visione strategica.
Le migliaia di imprese dei nostri territori già in grave difficoltà, aggravata dalle conseguenze prima del Covid e poi della stessa guerra, non avranno seguito con attenzione le vicende di questa Camera di Commercio, disilluse ormai da tempo sulla possibilità che qualche istituzione si potesse davvero interessare di loro e dei loro problemi.
Purtroppo il messaggio che gli arriverà, da questa votazione, è la conferma che nella nostra terra non c’è ancora spazio per un progetto condiviso ed inclusivo che rifugga da eccessi personalistici.
Come CNA di Avellino avevamo già intravisto, in tempi non sospetti, il pericolo che la politica con la p minuscola cercasse di entrare a gamba tesa in questioni che dovevano riguardare esclusivamente il mondo delle imprese e in particolare i piccoli imprenditori che lottano tutti i giorni, al fianco dei propri dipendenti, per resistere e sopravvivere alla tremenda crisi economica che stiamo vivendo.
Ma il nostro appello è rimasto inascoltato e, qualcuno dice, la politica con la veste non immacolata è entrata, ha preteso ed ha ottenuto; telefonando, inviando messaggi di varia natura, incontrando senza curarsi di essere in casa di altri.
Si è così assemblata una maggioranza che non si è mai ritrovata su un programma, che addirittura non è mai stato presentato, ma sulla più antica arte dell’Italietta: la pratica del “salto della quaglia” senza un collante basato su un interesse collettivo.
La candidatura di Piero Mastroberardino rappresentava la possibilità di dimostrare libertà, autonomia e indipendenza del mondo delle imprese.
Quella che si è consumata, invece, sa tanto di vicenda farsesca: nessuna idea proposta pubblicamente dalla controparte, tanto lavoro sottobanco.
Eppure erano gli imprenditori, e i loro dipendenti, che dovevano essere il fulcro dei ragionamenti da mettere in campo.
Eppure sono gli imprenditori, che meritano un impegno straordinario per supportare la crescita di una cultura d’impresa adeguata e moderna.
Eppure sono gli imprenditori, e le loro difficoltà, che continueranno ad essere l’unica molla che ci spingerà a lavorare con tutti i mezzi per sostenerli ed accompagnarli nel loro cammino fatto di mille difficoltà quotidiane.
Perché la CNA, assieme alle associazioni che si sono ritrovate sul programma costruito assieme a Mastroberardino, porterà avanti le idee maturate in questi mesi di lavoro comune con ancor maggiore convinzione.
Perché le idee che hanno come obiettivo gli interessi della collettività sono le armi più potenti per realizzare la crescita culturale, sociale ed economica di una comunità.
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Sostenibilità e innovazione: il Premio Eccellenza Italiana fa tappa a Firenze
In attesa della cerimonia di consegna dei premi, che si svolgerà il 14 ottobre in contemporanea da Casa Italiana a Washington DC e dal Palazzo della Santa Sede San Carlo ai Catinari in Roma, il Premio Eccellenza Italiana 2022 fa tappa a Firenze oggi martedì 4 ottobre, a partire da mezzogiorno.
Nella cornice rinascimentale di Palazzo Coppini, centro congressi, eventi e studi internazionale, anche grazie alla diretta televisiva e social, si daranno appuntamento i comitati italiani e internazionali del Premio per attribuire i riconoscimenti e le menzioni speciali di questa nona edizione della manifestazione, nata su iniziativa del giornalista economico Massimo Lucidi per raccontare il merito e il talento degli Italians nel mondo.
Annuncia Lucidi, anticipando che la cerimonia di consegna dei Premi a Washington DC sarà presentata da Amy Riolo, giornalista, scrittrice, volto televisivo a stelle e strisce con la passione per la cucina italiana e mediterranea:
A Firenze presenteremo i vincitori 2022 che saranno premiati nel gran galà americano, nello splendido contesto di Casa Italiana.
All’evento a Palazzo Coppini parteciperanno, tra gli altri, oltre Lucidi e Riolo, i componenti della commissione del Premio e alcuni ospiti, tra cui Carlotta del Bianco, Presidente della Fondazione Romualdo Del Bianco, Alberto Patruno, Segretario generale di Assoimpredia/Confindustria Cisambiente, Carlo Russo e Dario Salvini, fondatori della startup fiorentina Bromance impegnata nel settore clean tech per la riduzione dell’inquinamento da polveri sottili delle città.
I primi vincitori della IX edizione Premio Eccellenza Italiana 2022 che saranno premiati a Washington DC:
Paul Scialla
Founder of International WELL Building Institute (IWBI)
A Mentor of our common Future
Giuseppe Madonia
VP HYLA International GmbH & Co.
Global Mind, Italian Heart
Associazione Internazionale “Joe Petrosino”
Un Gigante, uomo delle Istituzioni, pietra miliare della Lotta alla Mafia
Maria Fusco
Director of Education Office
Embassy of Italy
Excellence in Education Award
Joe Farruggio
Founder’/Owner Il Canale, A Modo Mio, 90 Second Pizza
Lifetime Achievement Award: Restaurant Industry
Oro Catering
Francesco & Enzo Marra
Excellence in Italian Catering and Food Service
Cibo Divino
Stefano Ferrari
Founder/Cibo Divino, LIFeSTYLE
Excellence in Italian Imports
4 comments on I dolci del capoluogo,
l’arte di Vincent
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