Eccoci con la prima puntata di cocktail e cultura al Castello D’Aquino, il caffè letterario di Grottaminarda. Insieme a Michelangelo Bruno, in questa prima puntata della rubrica, abbiamo deciso di parlarvi della storica e suggestiva location in cui si trova il caffè letterario e spiegarvi com’è nato questo luogo di ritrovo, cosa è diventato e cosa rappresenta per gli avventori di sempre e per quelli nuovi.

Il caffè letterario di Grottaminarda
Castello D’Aquino caffè letterario: come nasce
Il Castello D’Aquino caffè letterario di Grottaminarda nasce tre anni fa, attraverso un bando indetto dal Comune di Grottaminarda in cui veniva affidato in gestione come caffè letterario la parte inferiore del Castello D’Aquino.
I Minichiello, esperti del settore bar industry da anni, decidono di affrontare questa sfida prendendo in gestione il caffè letterario. La sfida si è rivelata un grande successo perché il Castello D’Aquino caffè letterario di Grottaminarda è diventato un luogo di ritrovo per tutti, riuscendo a sdoganare il luogo sia da un punto di vista culturale che di miscelazione.
Per quanto riguarda gli eventi culturali, in questo periodo al Castello D’Aquino caffè letterario, c’è in esposizione la personale artistica di un’artista di Grottaminarda che lavora la colla a caldo e si stanno svolgendo dei reading sulla Divina Commedia che prendono vita all’interno del progetto Dante per tutti.
La struttura in cui si trova il caffè letterario di Grottaminarda vanta quasi mille anni di storia, la location si presenta da sola per la sua straordinaria bellezza composta da varie sale spaziose all’interno in cui vi sono affreschi storici e da giardini che offrono la possibilità di osservare la valle in cui nasce la cittadina di Grottaminarda.

Com’era il Castello D’Aquino caffè letterario di Grottaminarda e cosa è diventato oggi
Il caffè letterario di Grottaminarda è una sorta di laboratorio culturale che cerca di offrire uno scorcio sul passato ma lo rivisita in chiave moderna, proponendo eventi culturali di un certo spessore e livello artistico.
Per scoprire qualche dettaglio in più non vi resta che guardare il video in home!
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Ji-Hyang Gwak ai Concerti del Tempietto
Ji-Hyang Gwak ai Concerti del Tempietto: un’esperienza musicale indimenticabile
Il Festival Musicale delle Nazioni, giunto ormai alla sua XXXIII edizione, è pronto a stupire ancora una volta il pubblico con i suoi concerti di alta qualità. Quest’anno, la splendida cornice del Chiostro di Campitelli al Teatro di Marcello (Sala Baldini) a Roma, accoglierà un concerto di pianoforte imperdibile.
Il prossimo 26 marzo 2023 alle ore 18, Ji-Hyang Gwak, talentuosa pianista sudcoreana, si esibirà in un programma che spazia dalla musica classica a quella romantica, passando per le suggestioni della musica impressionista.
Il concerto si aprirà con la Sonatia in Mi minore di Haydn, seguita dalle evocative e suggestive immagini del primo libro di Debussy. Il pubblico verrà poi trasportato nell’universo di Chopin, con la sua Fantasia in Fa minore, prima di concludere con la celeberrima raccolta di quadri musicali di Mussorgsky, le “Pictures at an Exhibition”.
Ma non è solo il programma ad essere di grande qualità. Il Tempietto, infatti, è da anni sinonimo di eccellenza musicale, grazie alla cura e alla passione che i suoi organizzatori mettono in ogni singolo evento. Non solo musica, ma anche arte e storia: i possessori del biglietto del concerto potranno infatti godere di una visita guidata nei dintorni del Teatro di Marcello, per scoprire le bellezze della Roma antica.
Per maggiori informazioni è possibile scrivere a afjs@tempietto.it o visitare il sito web. È inoltre possibile prenotare telefonicamente al numero +39 348 780 43 14.
Non lasciatevi sfuggire questa straordinaria occasione di immergersi nella bellezza della musica e della storia, nel cuore della Città Eterna. Il Tempietto vi aspetta per un’esperienza musicale indimenticabile.
Concerti del Tempietto
Festival Musicale delle Nazioni
Chiostro di Campitelli al Teatro di Marcello
(Sala Baldini) Piazza Campitelli, 9 – Roma (Italia)
Domenica 26 Marzo 2023 ore 18.00
(ore 17.15 – Visita guidata nei dintorni del Teatro di Marcello
riservata ai possessori del biglietto del Concerto)
CONCERTO DI MARZO – PIANOFORTE
HAYDN DEBUSSY CHOPIN MUSSORGSKY
Ji-Hyang Gwak: chi é?
Musiche di J. Haydn (Piano Sonata in E minor, Hob. XVI: 34); C. Debussy (Images Book 1); F. Chopin (Fantasie in F minor); M. Mussorgsky (Pictures at an Exhibition).
Vincitrice di numerosi concorsi, la pianista Ji-Hyang Gwak ha raccolto elogi internazionali per la sua versatilità, energia e padronanza tecnica. Come artista solista, musicista da camera e pedagoga, ha fatto apparizioni negli Stati Uniti, in Repubblica Ceca, Inghilterra, Francia, Germania, Italia, Spagna, Giappone e Corea.
Gwak è il vincitore del Sicily International Piano Competition, del Seattle International Piano Competition, del Franz Liszt International Piano Competition – Ohio, dell’High Point Univ. Piano Competition e del Michigan MTNA Young Artist Piano Competition. Il suo risultato più recente è stato nel 2021 Lyon International Music Competition in Francia, dove ha vinto il terzo premio e ha ricevuto l’impegno concertistico dall’Associazione Frédéric Chopin à Lyon. Ha anche ricevuto premi in numerosi concorsi come il 39° Joongang Music Concours, il Concorso delle associazioni Brahms Corea-Germania ed è stata semifinalista al Concours musical international de Montréal, al Seoul International Piano Competition, all’Olga Kern International Piano Competition e al Ricard Viñes International Piano Competition. È stata selezionata per partecipare a festival estivi, tra cui il CCM Prague Festival in Repubblica Ceca, il Sicily Piano Festival in Italia, UFIPF (University of Florida International Piano Festival) a Gainesville e PianoTexas a Fort Worth.
Si è esibita in concerti e recital alla Mozart Hall, alla Sejong Chamber Hall e alla Jungam Art Hall in Corea, al Palffy Palace di Praga, al Museo Diocesano in Sicilia, all’Università della Florida a Gainesville, alla PepsiCo Recital Hall di Fort Worth, alla Benaroya Hall di Seattle e alla Kerrytown Concert House di Ann Arbor. Ji-Hyang ha fatto il suo debutto orchestrale a 15 anni con la Bucheon Chamber Orchestra alla Jancheon Art Hall di Seoul. Nel 2014, è stata la vincitrice della Eastman School of Music Concerto Competition, che le ha permesso di eseguire il Concerto per pianoforte n. 2 di Rachmaninoff con la Eastman Philharmonia sotto la direzione del Maestro Neil Varon nella storica sede del concerto, 2400 posti Kodak Hall, Rochester. Ha anche suonato il Concerto per pianoforte n. 1 di Tchaikovsky con l’Orchestra Sinfonica di Ann Arbor all’Hill Auditorium nel 2019.
Si è esibita in numerose masterclass e ha avuto lezioni con artisti di fama mondiale tra cui Philippe Bianconi, Yoheved Kaplinsky, Vadim Monastyrski, Yoshikazu Nagai, Elisabeth Pridonoff, Gustavo Romero, Jacques Rouvier, Peter Serkin, Daniel Shapiro, Sasha Starcevich e Asaf Zohar.
Gwak ha conseguito un Bachelor of Music in pianoforte, summa cum laude, presso la Seoul National University e un Master of Music in esecuzione pianistica e letteratura presso la Eastman School of Music. I suoi insegnanti includono Kyungrok Park, Jinson Kim, il Prof. Hie-Yon Choi e la Prof. Natalya Antonova. Ha recentemente completato la sua laurea specialistica presso l’Università del Michigan sotto la guida del Prof. Christopher Harding, dove ha conseguito un D.M.A (Doctoral of Musical Arts) in esecuzione pianistica nel 2020.
Durante la stagione 2022-2023, è invitata a esibirsi in Francia, Italia e negli Stati Uniti.
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Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace al Teatro San Ferdinando
L’ironia irresistibile di Wallace tratta la natura umana con una suprema abilità nel descrivere il quotidiano; il suo è uno humor talmente intriso di drammaticità da rasentare il sadismo.
Attraverso una rosa di racconti tratti dalle Brevi interviste con uomini schifosi, Veronese traccia una propria linea drammaturgica che racconta di uomini incapaci di avere relazioni armoniche con le donne, e ci invita a osservarli da vicino.
Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace di Daniel Veronese
C’è l’uomo che insulta la moglie che lo sta lasciando, la disprezza e la deride, come una cosetta incapace di vivere senza lui accanto a sostenerla; c’è l’uomo che vanta la propria infallibilità nel riconoscere la donna che ci sta senza fare storie; c’è quello che usa una propria deformazione per portarsi a letto quante più donne gli riesce; quello che rimorchia in aeroporto una giovane in lacrime perché appena abbandonata dall’amato: una galleria impietosa di mostri.
Daniel Veronese traspone queste voci, scritte da Wallace in forma di monologo al maschile, in dialoghi tra un uomo e una donna. In scena però chiama a interpretarli due uomini, che si alternano nei due ruoli maschile e femminile, in una dialettica che mette in luce tutte le fragilità, le gelosie, il desiderio di possesso, la violenza, il cinismo insiti nei rapporti affettivi.
Il drammaturgo e regista Daniel Veronese, maestro indiscusso del teatro argentino, porta in scena Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace, dando vita, con sguardo feroce e molto humor, a uno zibaldone di perversioni e meschinità, che ritraggono il maschio contemporaneo come un essere debole, che ricorre al cinismo se non alla violenza come principale modalità relazionale con l’altro sesso.
Veronese traspone le voci scritte da Wallace in forma di monologo al maschile, in dialoghi tra un uomo e una donna. In scena però chiama a interpretarli due uomini, che si alternano nei due ruoli maschile e femminile, in una dialettica che mette in luce tutte le fragilità, le gelosie, il desiderio di possesso, la violenza, il cinismo insiti nei rapporti affettivi. Il risultato è comico e disturbante al tempo stesso.
Dall’ 1 al 6 febbraio al Teatro San Ferdinando Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace regia e drammaturgia Daniel Veronese con Lino Musella e Paolo Mazzarelli.
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Marco Zurzolo in concerto al Teatro San Ferdinando
Sabato 5 marzo alle ore 21:00 al Teatro San Ferdinando di Napoli si terrà il concerto di Marco Zurzolo Rino in memoria del fratello e a raccontarci tutto di Rino Zurzolo sarà la sua musica, protagonista di questo tanto desiderato progetto voluto da Marco Zurzolo. Questo concerto rappresenta l’unico vero omaggio che Rino “l’uomo musica” avrebbe gradito ed è l’unico atto d’amore importante per tutti i musicisti che vi hanno collaborato, per il suo pubblico e per le future generazioni.
Questo lavoro, nasce dall’amore, dalla stima, dalla voglia di ricordare un grande musicista, fratello, amico permettendo a tutti noi di godere dell’ascolto dei suoi brani riarrangiati da coloro che hanno potuto così raccontare il loro legame e la storia che li ha uniti a Rino nel corso degli anni.
Marco Zurzolo
Marco Zurzolo è sassofonista, compositore, direttore ed arrangiatore. Ha collaborato con molti artisti italiani ed internazionali, fra cui Archie Shepp, Chet Baker, Gil Goldstein, Omar Sosa, Joe Lovano, Airto Lidsay, Pino Daniele, Roul de Sousa, Pietro Tonolo, Kocani Orkestar, Billy Preston, Bryan Ferry, Renaud Garcia Fons, Richard Galliano, Rita Marley, Stefano Bollani, Solomon Burkes, Van Morrison, Don Moye and Art Ensemble of Chicago, Mike Minieri, Enrico Pierannunzi, Marc Johnson e molti altri. Dal 1995 ha iniziato la sua attività compositiva pubblicando 13 album, distribuiti attualmente in Europa ed in Canada. Ha composto numerose colonne sonore per il cinema, il teatro e la televisione. Ha vinto prestigiosi premi, fra cui Il premio qualità del Ministero della Cultura. Collabora con Giancarlo Giannini e Maurizio De Giovanni. Ha partecipato con grande successo ai più importanti festival internazionali, fra cui: Umbria Jazz, Festival International de Jazz de Montreal Opera House, Cairo, Festival de Quebec, Blue Note New York, Blue Note Milano, Bayamo, San Paulo, Euro Jazz Festival Mexico.
Gigi De Rienzo, bassista, autore e produttore napoletano, si forma con musicisti come Don Cherry e Paul Buckmaster. Ha collaborato con moltissimi artisti in vari ruoli. Con Toni Esposito con cui partecipa a dischi storici e festival internazionali (Montreaux jazz, etc.), con Edoardo Bennato, del quale sarà a più riprese prima bassista e poi produttore/arrangiatore firmandone i grandi successi, e con Eugenio Bennato. Lavora con Pino Daniele in tournée e in studio dando un forte contributo alla produzione del capolavoro Nero a metà. Collabora con James Senese, con Eduardo De Crescenzo per il quale ha realizzato album, scritto canzoni e suonato dal vivo. Ha prodotto gli Almamegretta, curato lo spettacolo evento Tutta n’ata storia di Pino Daniele, diretto il combo di musicisti dello spettacolo Passione tratto dal film di J.Turturro. Ha scritto per Mina e Celentano. Ha collaborato con Andrea Bocelli, Irene Grandi, Eugenio Finardi, Gino Paoli, Mia Martini, Lina Sastri, Enzo Gragnaniello, Nuova Compagnia di Canto Popolare, Roberto Murolo, Peppe Barra. Nino Buonocore, Hamish Stuart, Daniele Sepe, Tullio De Piscopo e molti altri.
concerto di Marco Zurzolo al Teatro San Ferdinando
Vittorio Riva negli anni Ottanta intraprende l’attività professionale in qualità di turnista. Il 1982 segna l’inizio della collaborazione artistica con Gino Paoli. Incide poi con molti artisti nazionali e stranieri tra i quali: Zucchero, Giorgia, Mia Martini, Vecchioni, Vanoni, D’Alessio, Bennato, Concato, Toquinho, Niky Nicolai, Murolo, Zizi Possi, Netinho, De Crescenzo, De Sio, Alan Sorrenti, Paola Turci, Di Capri, etc. Parallelamente si dedica all’approfondimento di altri generi musicali, collaborando, sia in studio che live, con artisti italiani e di fama internazionale quali: Chet Baker, Mike Minieri, Marc Jhonson, Phil Manzanera, James Senese, Marco Zurzolo, Joe Amoruso, Rino Zurzolo…
Lino Cannavacciuolo, musicista eclettico e travolgente originario di Pozzuoli, si diploma al conservatorio di San Pietro a Majella sotto la guida e l’occhio dei maestri Giuseppe Prencipe e Angelo Gaudino. Il suo debutto da professionista è stato precoce e prestigioso: nel 1981 viene infatti scritturato dalla compagnia di Luca De Filippo per lo spettacolo La donna è mobile con la regia del grande Eduardo De Filippo ed è sempre nell’81 con lo spettacolo Peppe e Barra che avviene l’incontro con l’attore cantante Peppe Barra che si rivelerà in seguito fondamentale per entrambi.
Numerose e prestigiose le collaborazioni con musicisti di diversa natura musicale: Tony Levin, Danilo Rossi, Tullio De Piscopo, Gigi De Rienzo, James Senese, Eugenio Bennato, Alfio Antico, Solis String Quartet, Ernesto Vitolo, Savio Riccardi, Antonio Infantino, Don Moye, Joe Amoruso, Luigi Lai, Enzo Avitabile, Fratelli Mancuso, LinaSastri, Toni Esposito, Alan Wurzburger, Gino Evangelista, John Giblin, Jenny Sorrenti, Gabin Debir, Patrizio Trampetti, Dennis Bovell.
Pino Tafuto, pianista, compositore, produttore, direttore d’orchestra inizia gli studi musicali giovanissimo, diplomato in pianoforte, affianca allo studio classico quello jazzistico. Vanta diverse collaborazioni con l’orchestra della Rai di musica leggera realizzando nel corso degli anni, spettacoli televisivi in qualità di pianista arrangiatore. Importante l’incontro con il cantautore genovese Gino Paoli, con il quale collabora nei suoi tour e successivamente
con Ornella Vanoni/Gino Paoli in “Ti ricordi? No, non mi ricordo.”, definita miglior tournee teatrale dell’anno 2005. Nel circuito jazzistico Pino suona con musicisti di livello internazionale quali: Richard Galliano, Solis String Quartet, Flavio Boltro e Rosario Giuliani. Suona e collabora con molti artisti del panorama Italiano, tra cui: Nino Barbieri, Tullio Buonocore, Mario Biondi, Ornella Vanoni, Gino Paoli, Lina Sastri, Joe de Piscopo, Sal da Vinci, Maria Nazionale, Michele Placido, Giuliana De Sio e molti altri.
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