Il Consorzio Tutela Vini d’Irpinia in tour negli Stati Uniti con una serie di eventi a New York per promuovere i vini, la cultura e il territorio dell’Irpinia.
Ha affermato Teresa Bruno, Presidente del Consorzio:
Il Consorzio ha organizzato una serie di iniziative nei mercati di esportazione dal settembre 2022. Quest’anno festeggiamo i 30 anni dall’ottenimento della Docg per il Taurasi e i 20 anni della Docg per Fiano di Avellino e Greco di Tufo. New York è il luogo perfetto per questa celebrazione, un mercato che è sempre stato favorevole ai nostri vini . Lavorando insieme, attraverso il Consorzio di Tutela Vini d’Irpinia, possiamo condividere la magia di un territorio come l’Irpinia, concentrandoci sulla nostra straordinaria viticoltura eroica che si pratica anche ad alta quota.
Tre gli eventi – tutti hanno riscosso un importante successo – promossi dal Consorzio nella Grande Mela, in collaborazione con ristoranti e wine educator. In particolare, una Masterclass guidata dalla wine educator Susannah Gold sui vini dell’Irpinia si è tenuta presso “Il Gattopardo”, noto ristorante italiano di proprietà di Gianfranco Sorrentino, originario della Campania, alla presenza di alcuni produttori dalla provincia di Avellino.
Quindi tappa al SVA Theater, dove il Gruppo Italiano e il Consorzio hanno tenuto la “Italian Table Talks“, tavola rotonda con una degustazione itinerante, moderata da Randall Restiano, beverage director presso Eataly. Infine il Consorzio ha organizzato un Pizza Party presso Ribalta, un’autentica pizzeria napoletana gestita da Rosario Procino e Pasquale Cozzolino.
Il Consorzio di Tutela Vini d’Irpinia è stato fondato nel 2003 e lavora per promuovere e salvaguardare i vini dell’Irpinia, sia le denominazioni DOCG che DOC. Teresa Bruno, della cantina Petilia, è la Presidente del Consorzio e Ilaria Petitto, della cantina Donnachiara, è la Vice Presidente.
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Grottaminarda: radioamatori sulle tracce dei Borboni
Durante il lockdown hanno fatto compagnia alle persone anziane per aiutarli a trascorrere la giornata con serenità. Adesso hanno ripreso l’attività o meglio “il gioco” come loro amano chiamarlo, per cui sono nati come associazione ossia visitare e promuovere i monumenti d’Italia in particolare quelli legati alla storia dei Borboni.
Oggi sono stati presso la splendida Fontana del Re di Grottaminarda datata 1606. Sono i Radioamatori “Diploma Reale Borbone”.
A Grottaminarda sono stati accolti direttamente dal Sindaco insieme alla Polizia Municipale e si sono trattenuti per circa tre ore, facendo conoscere la storia della Fontana del Re a radioamatori di tutto il mondo, persino della Russia.
Ha affermato Giovanni Buoniconti:
A Grottaminarda non solo abbiamo trovato un monumento conservato e manutenuto benissimo ma anche un’accoglienza molto calorosa, non usuale torneremo sicuramente per approfondire la conoscenza di altri monumenti locali. Ci muoviamo oltre che per conoscere la storia e censire i luoghi, nel rispetto dell’ambiente. Siamo appassionati di telegrafia e portiamo avanti un’attività di sperimentazione. L’antenna utilizzata oggi, infatti, è autocostruita, la stessa sperimentazione che ha consentito la nascita della moderna telefonia.
Ha aggiunto Edoardo Baldini:
La nostra è un’attività mirata a dare lustro a quella che è stata la cultura dei Borboni ed allo stesso tempo è un modo per giocare con il nostro hobby e collegarci con appassionati come noi di tutto il mondo (solo oggi circa 200). Ci piacerebbe che anche altre opere borboniche fossero nelle stesse condizioni della Fontana del Re, spesso invece ci troviamo di fronte a ruderi che invece potrebbero diventare un volano per l’economia e favorire un turismo al di fuori delle principali “rotte turistiche”, in aree urbane meno visibili. Diamo una referenza per ogni monumento borbonico e sul sito web che ho creato (http://diplomaborbonico.it) c’è la fonte che attesta la borbonicità e ne racconta la storia proprio con l’obiettivo di creare interesse e stimolare queste persone ad una visita in loco adesso che si può. Quindi giocando cerchiamo anche di attivare flussi turistici.
Ha affermato il Sindaco Angelo Cobino nel dare il benvenuto ai radioamatori:
I campanilismi li abbiamo ampiamente superati attraverso le Terre dell’Ufita, l’Area Vasta ci riteniamo fortemente irpini, specialmente adesso che ci sono queste importanti novità come la Stazione Hirpinia e la Piattaforma logistica che sorgerà a pochi chilometri da qui e che collegherà il corridoio Scandinavia-Mediterraneo, una grande opportunità anche per la movimentazione dei prodotti, abbiamo industrie d’eccellenza, importanti centri di ricerca, però teniamo molto al nostro patrimonio storico, artistico, paesaggistico e naturale.
Dunque la visita di questi Radioamatori si colloca molto bene nell’ambito della promozione culturale, settore vitale perché che la cultura è alla base di tutto. Tra l’altro lo fanno attraverso una strumentazione che porta a riflettere. Basti ricordare che nel terremoto dell’80, epoca in cui non c’erano i telefonini, è stato proprio un radioamatore, il tipografo Gerardo Calabrese, a comunicare la drammaticità e quindi a svolgere una grande funzione nel lanciare un grido d’allarme quando ancora non c’era la Protezione Civile.
Un’attività pioneristica oggi messa in campo dai voi Radioamatori per valorizzare il patrimonio culturale e vi siamo immensamente grati per questa visita alla Fontana del Re.
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Frida Kahlo, vista con gli occhi del fotografo colombiano Leo Matiz
Sguardo magnetico e penetrante, stile iconico e carattere determinato, Frida Kahlo, vista con gli occhi del fotografo colombiano Leo Matiz, rivela tutta la sua personalità in un centinaio di scatti, in bianco e nero e a colori, esposti nella mostra Il Caos Dentro e provenienti dalla Fondazione Leo Matiz di Bogotà.
Se numerosi sono stati i fotografi che hanno voluto ritrarre Frida ‒ come Tina Modotti, Edward Weston, Berenice Kolko, Nickolas Muray, Bernard Silberstein, Imogen Cunnigham, Gisèle Freund, Fritz Henle, Leo Matiz, Lola e Manuel Álvarez Bravo, Martin Munkácsi, Juan Guzmán, Héctor García, Lucienne Bloch, i fratelli Mayo e suo padre Guillermo Kahlo ‒ sicuramente Leo Matiz fu tra quelli che più seppero cogliere l’essenza della sua anima e della sua femminilità.
Frida e Leo erano legati da una profonda e duratura amicizia, come raccontato anche in una video testimonianza esclusiva realizzata per la mostra dalla figlia del fotografo, Alejandra Matiz, presidente della Fondazione Matiz.
Leo conobbe Frida Kahlo attraverso il marito Diego Rivera, ma i due instaurarono presto un intenso e intimo legame.
È anche grazie all’affetto e all’ammirazione che lo sguardo e l’obiettivo del maestro Matiz restituiscono un’immagine autentica e incisiva della giovane donna. Ne risulta non solo una splendida testimonianza del fotografo sull’artista, immortalata nei suoi luoghi quotidiani più cari, ma un vero e proprio viaggio nella personalità della donna esaltata in circa 150 scatti realizzati in diverse occasioni.
Le fotografie esposte a Napoli risalgono tutte alla fine degli anni ’40, quando Frida era poco più che trentenne e viveva una fase molto importante della sua vita. Sono, infatti, gli anni in cui la pittrice ha consolidato la sua fama, e la donna ha raggiunto la piena indipendenza economica e sentimentale dal marito Diego Rivera.
Leo Matiz: biografia
Il fotografo colombiano Leo (Leonet Matiz Espinoza – Colombia, 1917-1998) è stato un artista poliedrico e grande viaggiatore. Considerato uno dei più grandi fotografi del Novecento, fotografò, con la sua inseparabile Rolleiflex, personaggi illustri del mondo della cultura, dello spettacolo e dell’arte come Luis Buñuel, Pablo Neruda, María Félix, Dolores Del Río, Diego Rivera. In Messico fu tra i protagonisti del grande fermento culturale e artistico del decennio 1940-50.
Oggi, la figlia Alejandra segue con passione e competenza la Fondazione Leo Matiz di Bogotà, nata dal desiderio di promuovere nel mondo la figura del fotografo. I suoi celebri scatti si trovano anche nelle collezioni del MoMA di New York e della Tate Gallery di Londra.
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Sud Top Wine: premiati a Taormina Gourmet i migliori vini del Sud Italia
Sono i migliori vini del Sud Italia secondo la giuria internazionale di “Sud Top Wine”. Si è chiusa a Taormina Gourmet con l’ufficializzazione dei vincitori la terza edizione del concorso enologico che premia i migliori vini provenienti da sei regioni del Sud Italia – Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna – ideato e organizzato da Cronache di Gusto.
Dopo la degustazione di oltre 600 vini – avvenuta sull’Etna presso Villa Neri Resort & Spa di Linguaglossa – la giuria guidata da Daniele Cernilli e composta da Wojciech Bońkowski, Daniela Dejnega, Jean Charles Viens, Anthony Rose e Federico Latteri – ha assegnato un primo posto e due Winners per ciascuna delle 21 categorie in concorso.
Afferma Fabrizio Carrera, ideatore di Sud Top Wine e Taormina Gourmet e direttore di Cronache di Gusto.:
Registriamo una qualità crescente nei vini del Sud Italia. Ora continueremo nel lavoro di promozione all’estero dei vini premiati, perché la caratteristica di Sud Top Wine è proprio questa: il lavoro comincia proprio ora, con la cerimonia di premiazione.
Daniele Cernilli ha sottolineato come spesso i Paesi esteri sottovalutino alcune regioni italiane:
Mentre i vini mediterranei stanno decisamente progredendo, in Italia e in particolare al Sud, dove c’è grande biodiversità e una grande presenza di vitigni autoctoni.
Tante conferme ma anche tante sorprese sono emerse dalla degustazione come ha spiegato Federico Latteri, così come molte nuove realtà che hanno partecipato per la prima volta a Sud Top Wine, a testimonianza della crescita del concorso. Importante il segnale che arriva dagli Usa, come ha spiegato Gino Colangelo, presidente di Colangelo & Partners, dove il vino italiano sta affermandosi molto bene nonostante l’emergenza Covid-19.
Ha spiegato Colangelo:
Il mercato si sta riaprendo e c’è tanto spazio per le cantine nuove che vogliano inserirsi. Sud Top Wine è importante proprio per favorire la conoscenza dei vini del Sud Italia, meno noti rispetto ad altre denominazioni italiane. Oggi il wine lover americano è più sofisticato e approfondisce più di prima ma è sicuramente più istruito sul nord Italia vinicolo. C’è tanto spazio, quindi, per far conoscere i vini del Sud e lo dico da italoamericano di terza generazione, primo fan dei vini del Sud.
Vini Premiati
Ecco i vini premiati nella terza edizione di Sud Top Wine
Vini rossi siciliani da Nero d’Avola
1º Posto
Sicilia Doc Cembali 2016
Baglio di Pianetto
Winner
Sicilia Doc 16 Filari 2019
Case Alte
Winner
Monreale Doc Vuarìa 2015
Feudo Disisa
Sicilia Doc Grillo e Sicilia Doc Catarratto
1º Posto
Sicilia Doc Grillo Mozia 2020
Tasca d’Almerita
Winner
Sicilia Doc Grillo Lalùci 2020
Baglio del Cristo di Campobello
Winner
Sicilia Doc Grillo 204 N 2020
Salvatore Tamburello
Altri vini rossi siciliani Doc, Docg e Igt
1º Posto
Terre Siciliane Igp Schietto Nero d’Avola 2014
Dei Principi di Spadafora
Winner
Sicilia Contea di Sclafani Doc Rosso Riserva Riserva del Conte 2016
Tasca d’Almerita
Winner
Faro Doc Oblì 2016
Tenuta Enza La Fauci
Altri vini bianchi siciliani Doc e Igt
1º Posto
Monreale Doc Catarratto Lu Bancu 2020
Feudo Disisa
Winner
Terre Siciliane Igp Insolia 2020
Curatolo Arini
Winner
Sicilia Doc Insolia Serò 2016
Principi di Butera
Taurasi Docg
1º Posto
Taurasi Docg Sant’Eustachio 2015
Boccella
Winner
Taurasi Docg Riserva 2009
Case d’Alto
Winner
Taurasi Docg Renonno 2015
Salvatore Molettieri
Greco di Tufo Docg
1º Posto
Greco di Tufo Docg Riserva Vittorio 2008
Di Meo
Winner
Greco di Tufo Docg Riserva Vigna Laure 2019
Cantine Di Marzo
Winner
Greco di Tufo Docg Riserva Vigna Serrone 2019
Cantine Di Marzo
Fiano di Avellino Docg
1º Posto
Fiano di Avellino Docg 2019
Guido Marsella
Winner
Fiano di Avellino Docg Il Cavaliere 2020
D’Antiche Terre
Winner
Fiano di Avellino Docg 2020
Terre d’Aione
Vini bianchi campani a base Falanghina
1º Posto
Campi Flegrei Dop Falanghina Vigna Astroni 2017
Cantine Astroni
Winner
Falanghina del Sannio Dop
I Mille per la Falanghina 2016
La Guardiense
Winner
Campi Flegrei Doc Falanghina 2020
Le Vigne di Parthenope
Cirò Doc Rosso
1º Posto
Cirò Doc Rosso Classico Superiore “Vintage Edition” 2018
Caparra & Siciliani
Winner
Cirò Doc Rosso Classico Superiore Riserva Volvito 2018
Caparra & Siciliani
Winner
Cirò Doc Rosso Classico Superiore Riserva Ripe del Falco 2013
Ippolito 1845
Altri vini rossi calabresi Doc e Igt
1º Posto
Calabria Igp ‘A Batia 2017
Casa Comerci
Winner
Calabria Igp Mastrogiurato 2019
Caparra & Siciliani
Winner
Calabria Igt Megonio 2018
Librandi
Vini bianchi calabresi Doc e Igt
1º Posto
Calabria Igp Neostòs 2020
Spiriti Ebbri
Winner
Calabria Igp Rèfulu 2020
Casa Comerci
Winner
Calabria Igt Pecorello 2020
Ippolito 1845
Aglianico del Vulture Doc e Aglianico del Vulture Superiore Docg
1º Posto
Aglianico del Vulture Doc Titolo 2019
Elena Fucci
Winner
Aglianico del Vulture Superiore Docg Daginestra 2017
Grifalco
Winner
Aglianico del Vulture Superiore Docg Damaschito 2017
Grifalco
Vini rossi pugliesi a base Primitivo
1º Posto
Salento Igt Primitivo Visellio 2016
Tenute Rubino
Winner
Puglia Igt Primitivo Vriccio 2019
Antica Enotria
Winner
Primitivo di Manduria Dop Riserva Pezzale 2015
Trullo di Pezza
Vini rossi pugliesi a base Negroamaro
1º Posto
Copertino Dop Riserva Divoto 2012
Apollonio
Winner
Salento Rosso Igp Terragnolo 2017
Apollonio
Winner
Salento Rosso Igt Graticciaia 2016
Vallone
Altri vini rossi pugliesi
1º Posto
Salento Igp Susumaniello Arlati 2020
Trullo di Pezza
Winner
Castel del Monte Rosso Riserva Docg Il Falcone 2015
Rivera
Winner
Brindisi Doc Susumaniello Torre Testa 2017
Tenute Rubino
Vini bianchi sardi a base Vermentino
1º Posto
Vermentino di Sardegna Doc Su’orma 2018
Su’entu
Winner
Vermentino di Sardegna Doc Giunco 2020
Mesa
Winner
Vermentino di Gallura Docg Superiore Bèru 2016
Siddura
Vini rossi sardi a base di Cannonau
1º Posto
Cannonau di Sardegna Doc Nepente di Oliena Riserva Pro Vois 2016
Fratelli Puddu
Winner
Cannonau di Sardegna Doc 2019
Cherchi
Winner
Cannonau di Sardegna Doc Mamuthone 2019
Giuseppe Sedilesu
Vini Rosati
1º Posto
Etna Doc Rosato 2020
Travaglianti
Winner
Calabria Igp Gaglioppo Ligrezza 2020
Terre di Balbia
Winner
Etna Doc Rosato Scalunera 2020
Torre Mora
Vini Spumanti
1º Posto
Sicilia Doc Metodo Classico Extra Brut Contessa Franca 2014
Tasca d’Almerita
Winner
Salice Salentino Doc Brut Rosè Five Roses Anniversario 2016
Leone de Castris
Winner
Etna Doc Spumante Sosta Tre Santi Brut 2017
Nicosia
Etna Doc Bianco
1º Posto
Etna Doc Bianco a’ Puddara 2019
Tenuta di Fessina
Winner
Etna Doc Bianco Trainara 2019
Generazione Alessandro
Winner
Etna Doc Bianco Enrico IV Contrada Santo Spirito 2018
Valenti
Etna Doc Rosso
1º Posto
Etna Doc Rosso Passorosso 2019
Passopisciaro Vini Franchetti
Winner
Etna Doc Rosso 2016
Irene Badalà
Winner
Etna Doc Rosso Regalis 2014
Re Ruggero
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