Firenze culla dell’arte riserva ad Antonella Gensale riconoscimenti sempre più sorprendenti. La critica li certifica, l’artista li schiva, per indole, celandosi dietro lo pseudonimo di Marì. Una cornice sontuosa quella cinquecentesca di Palazzo Ximenes Panciatichi.
A trovare accoglienza nelle sue sale sono stati: il “Premio Internazionale Michelangelo”; l’inaugurazione della collettiva “Unici” a cura della storica e critica d’arte Leonarda Zappulla; un nuovo approfondimento dell’Annuario Artisti ’23 (distribuito da Mondadori) animato da operatori del settore ed esponenti del mondo della cultura, a partire da Vittorio Sgarbi; non da ultimo, si è svolto l’evento “80 Proposte d’investimento per il collezionista” promosso da Fondazione Effetto Arte e la rivista Art Now: una presentazione di rilevante interesse nel panorama nazionale che ha visto la partecipazione dell’artista irpina con la selezione, nei mesi scorsi, del dipinto intitolato Il Bacio della Vita.
Recensioni e quotazioni sono state curate da Angelo Crespi che dell’opera ha codificato critica e valore, tradotti con l’assegnazione di un coefficiente per gallerie di 4,5. A quanti le hanno chiesto un commento, Marì ha spiegato:
Una bella soddisfazione per chi mi vuole bene e per coloro che hanno già una mia opera.
Per me non è cambiato nulla.
L’arte non si quantifica e sono d’accordo con le parole di Vittorio Sgarbi quando afferma che «La creatività dev’essere riconosciuta quale diritto universale, fondamentale al pari di tutti gli altri diritti». L’arte è di tutti e non tutti siamo artisti se però si riesce a trasferire un’emozione il nostro intento è compiuto. Se quell’emozione la rendiamo immortale con qualsiasi forma creativa avremo prova e potremo dire di esser vivi.
Il Bacio della vita è stato, in fondo, anche quello di Firenze per Marì.
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Polo regionale: i licei musicali della Campania insieme per il Piano Day
Maratona al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli: quattro eventi provinciali.
Da aprile a maggio il cartellone che coinvolge le orchestre ma anche i cori e i corpi di ballo Napoli, 25 marzo 2023. Riprendono gli appuntamenti del Polo dei Licei Musicali e Coreutici della Campania, istituito per la diffusione della cultura coreutica, musicale della Campania, e che, nel 2019, ha unito i 35 istituiti della regione (29 solo musicali, 2 solo coreutici e 4 coreutici e musicali) nella costituzione di 7 orchestre, 1 coro e 2 compagnie di danza.
I Licei Musicali della regione sono pronti ad esibirsi, in occasione del Piano Day, la Giornata Mondiale che cade l’88° giorno dell’anno, quanti sono i tasti del pianoforte: il concerto in programma celebra uno dei più grandi strumenti di tutti i tempi.La maratona prende il via martedì 28 marzo, dalle 15 alle 18, a Napoli, al Conservatorio San Pietro a Majella. Nella Sala Scarlatti dell’Istituto, grazie all’ok del Direttore del Conservatorio, il Maestro Carmine Santaniello, suonerà la rete dei Licei Musicali di tutta la Campania.
I giovani pianisti eseguiranno numerosi brani attingendo alle pagine più significative del repertorio pianistico mondiale. All’evento parteciperanno il Direttore generale dell’U.S.R. per la Campania Ettore Acerra, la dirigente dell’U.S.R. per la Campania Domenica Addeo, la referente alla musica dell’U.S.R. per la Campania Margherita Aruta, i dirigenti scolastici e i docenti del Polo dei Licei Musicali della Campania.
Programma
Da lunedì 27 a giovedì 31 marzo quattro eventi con le reti provinciali.
Inaugura il ciclo di concerti la città di Caserta. Lunedì 27 la rete dei Licei Musicali di Caserta si esibisce presso la Chiesa del Gesù Piccolo, Auditorium Martucci, capofila il Liceo Garofano di Capua. Mercoledì 29 l’appuntamento è presso il Teatro del Liceo Galizia di Nocera Inferiore dove saranno al pianoforte gli studenti della rete provinciale di Salerno. Giovedì 31 marzo l’appuntamento è a Sant’Antimo di Napoli, presso il Liceo Musicale Moscati.
Partecipano i seguenti Istituti: Munari di Acerra, Boccioni – Palizzi di Napoli, Margherita di Savoia di Napoli, Bassi di Napoli, Albertini di Nola, Rosmini di Palma Campania, Moscati di Sant’Antimo, Grandi di Sorrento e Pitagora – Croce di Torre Annunziata.
Sempre il 31 il Liceo Musicale Lombardi di Airola ospita l’esibizione della rete verticale della Provincia di Benevento. Con gli studenti dell’Istituto beneventano suonano anche gli istituti comprensivi Galilei di Arienzo, Moro di Cancello Scalo, Settembrini di San Leucio del Sannio e Oriani di Sant’Agata de’ Goti. La rete di Avellino sarà impegnata nella maratona pianistica tra il 18 e il 19 maggio.
Prossimi appuntamenti
Il Piano Day inaugura il ricco calendario di eventi del Polo dei Licei Musicali e Coreutici della Campania: dal 17 al 20 aprile si proseguirà con la Rassegna delle Orchestre regionali, Coro e Compagnie di Danza presso il Teatro Politeama di Napoli; dal 16 al 19 maggio sarà la volta della Rassegna “Musica d’insiemi” delle orchestre verticali territoriali junior.
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Fortuna: un brano d’amore dal sound latino di Luis Navarro
È disponibile sulle piattaforme digitali e su Youtube il video-singolo “Fortuna” di Luis Navarro featuring Monica Sarnelli.
Il cantautore, produttore musicale, pianista e vocal coach di Caserta, considerato tra i pionieri della musica latina made in Italy, torna con una ballata latineggiante in cui i due protagonisti duettano intensamente a ritmo di salsa.
Il brano, pubblicato dall’etichetta discografica Key Music, è un ritorno discografico per il giovane e talentuoso artista marcianisano Luigi Bollito, in arte Luis Navarro, da anni rappresentante del genere “Italiaton” (reggaeton cantato in italiano).
Navarro ha duettato con le cantanti Francesca Alotta, Viola Valentino, lo showman Luca Sepe, e pubblicato di recente il singolo “Angel” con l’uruguaiano Alkimista Hitmaker; torna con una canzone scritta con il produttore e autore Carlo Feola e Monica Sarnelli.
Dopo il successo di “Doje parole, con Roberta Tondelli, arriva una nuova collaborazione musicale per la cantante partenopea Monica Sarnelli, artista sempre pronta a mettersi in gioco e a sperimentare.Biografia di Luis Navarro e Monica Sarnelli
Il suo primo successo discografico “El amor que yo querria” è stato distribuito in tutta Europa da X-Energy (attuale casa discografica di LP) in compilation molto fortunate che vantavano la presenza di Pitbull, Shakira, Michel Telò e Gusttavo Lima. Altri suoi brani sono stati distribuiti da Universal Music, D:vision e Hit Mania.
Ha collaborato con la diva degli anni ’80 Viola Valentino nel remix del suo celebre brano “Comprami” e in un nuovo inedito “Aspettami questa notte”. Ha duettato in concerto con Francesca Alotta, vincitrice del Festival di Sanremo con il brano “Non Amarmi”, cantato in coppia con Aleandro Baldi. Ha tenuto concerti in Romania, Francia e Spagna. Ha cantato in quattro lingue e il suo brano “Amor” è stato prodotto in Romania dai produttori di Inna. Uno dei suoi ultimi brani, “Baila”, è stato prodotto in Colombia con il cantante colombiano Mauricio Rivera, con il quale ha anche duettato. Ha collaborato con il poeta Alessandro Tartaglione in “Patto Tra Noi”, brano che ha raggiunto e superato le 100.000 visualizzazioni su YouTube, e con lo stesso ha scritto il brano “E’ parlà”, nel quale ha duettato con il cantautore partenopeo, già partecipante al Festival di Sanremo, Luca Sepe.
È stato ospite in diverse trasmissioni tv, come Domenica In (Rai 1, 2002), Amici (Canale 5, 2008), Il Sabato Italiano, Uno Mattina, I Soliti Ignoti (Rai 1, 2018). Tra il 2021 e il 2022 scrive e produce due brani che promuovono il genere “Italiaton” (reggaeton cantato in italiano): “Toda la Vida” e “Angel”, quest’ultimo scritto con il produttore uruguaiano Alkimista Hitmaker.Il percorso artistico di Monica Sarnelli è legato alla soap televisiva di Rai 3 “Un posto al sole” per la quale interpreta – da ben venticinque anni, un vero record – la sigla ma la cantante napoletana vanta la pubblicazione di sette album (per la quasi totalità prodotti da Gigi De Rienzo, collaboratore storico di Pino Daniele), due raccolte antologiche e collaborazioni illustri con Edoardo Bennato, Little Tony, Peppino Di Capri, Fred Bongusto, Gino Paoli, Gigi D’Alessio, Sal da Vinci. Negli ultimi anni è stata protagonista dello spettacolo musicale-teatrale “Sirene, sciantose, malafemmene ed altre storie di donne veraci” scritto da Federico Vacalebre. Nel 2017 ha pubblicato “Vicino a te” e nel 2018 “Tu si meglio ‘e me” (brani entrambi inediti) e nel periodo “marzo 2021/febbraio 2022” – periodo di grande attività discografica – ha pubblicato ben 4 singoli: “E’ Femmena” ed “Un Posto al Sole, in duetto con la figlia Francesca Andreano, “Un Nuovo Sud” (brano scritto dal musicista/videomaker Felice Iovino) con la speciale partecipazione dello scrittore Maurizio de Giovanni, “Abbracciamo” condivisa con Mauro Spenillo e con Andrea Sannino.
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Il proibizionismo spiegato da Michelangelo Bruno
Il proibizionismo (1920-1933) è il periodo in cui viene sancito il divieto sulla fabbricazione, vendita, importazione e trasporto di alcol negli Stati Uniti d’America. Questo divieto nasce quando l’alcol è fruibile per tutta la popolazione.
Allo stesso modo nel 1729 fino al 1751 in Gran Bretagna furono emanate cinque leggi per limitare il consumo di Gin. Questo periodo viene infatti ricordato con il nome di Gin Act. Ciò che fece allarmare le istituzioni politiche del tempo fu che parte del salario degli operai inglesi veniva corrisposto in gin. Questa usanza ovviamente portò ad una serie di problemi come la piaga sociale dell’alcolismo.
Il problema però non era soltanto relativo al salario degli operai ma come ci spiega Michelangelo Bruno, bartender de Il Castello D’Aquino caffè letterario di Grottaminarda, era anche l’impossibilità di bere acqua pulita:
Verso la metà del’600, ad esempio, il gin era diventato una piaga perché tutti bevevano questo distillato. La questione è di carattere storico-sociale perché se l’acqua è inquinata e fa male è normale preferire una bevanda distillata nella quale le impurità sono ridotte al minimo. Quindi etichettare Londra, in quel periodo, come una città di ubriaconi è una definizione sbagliata perché facendo una disamina storica ci si rende conto che era difficile fruire di acqua potabile. Da ciò però nasce la piaga sociale dell’alcolismo e di quello minorile, in modo particolare.
L’importanza del proibizionismo per il mondo della miscelazione
Il proibizionismo è stato fonte d’ispirazione perché è in questo periodo che nascono i bar clandestini o speakeasy, esercizi commerciali che vendevano illegalmente bevande alcoliche. Spesso questi luoghi erano nascosti da insegne diverse per evitare di essere scoperti.
È fondamentale, da un punto di vista psicologico e antropologico, sottolineare come in questo periodo sono nati alcuni drink fondamentali per il mondo della miscelazione. Molti di questi drink sono nati a New Orleans, negli Stati Uniti d’America e a Cuba. Quest’ultima, infatti, essendo molto vicina permetteva agli statunitensi di bere drink più caraibici e meno strong quelli che si bevevano nei bar clandestini.
Da qui si gettano le prime basi per due diverse scuole di pensiero legate al mondo della miscelazione.
Durante il proibizionismo, dunque, si inizia a ricercare e a pensare ad una struttura della miscelazione molto vicina al concetto odierno di bar e di mixology. Oggi, infatti, viviamo un’epoca d’oro per quanto riguarda la miscelazione.
Il Club de Catineros di Cuba
In questo periodo nasce il Club de Cantineros a di Cuba che cerca di attrezzarsi, cercando di garantire ai barman una carriera lavorativa di un certo livello che li conducesse ad intraprendere una carriera professionale rispettabile.
Il Club garantiva giornate di lavoro di otto o sei ore con uno stipendio minimo adeguato. Inizialmente il Club era formato da 25 soci e da 16 fondatori che avevano fornito un supporto economico. Nel 1929 nasce il Festival del Cantinero dove tutti i barman di tutto il mondo si riunivano a l’Avana per El dia del Cantinero. Nel 1930 viene anche pubblicato il Manuale Oficial, il primo libro di ricette del Club del Cantinero. In seguito nasce anche una scuola per formare barman chiamata La Classe del Coctelaria.
Oggi il Club de Cantineros esiste ancora ma ha connotazioni diverse rispetto a quelle iniziali.
Per scoprire altre informazioni sul mondo della mixology vi consigliamo di approfondire la storia della miscelazione in cui Michelangelo Bruno spiega alcune tappe importanti.
Buona scoperta!