La compagnia teatrale La Fermata ha portato in scena una rivisitazione del Don Chisciotte, noto romanzo di Miguel de Cervantes.
La particolarità della rappresentazione teatrale, oltre alla rielaborazione del testo, colpisce per i numerosi rimandi all’Irpinia. Lo spettatore si trova a rivivere o a scoprire (per chi ne ha sentito parlare dai nonni) un tempo fatto di antichi mestieri e tradizioni che oggi stanno scomparendo.
La Fermata attraverso la rappresentazione del Don Chisciotte vuole trasmettere allo spettatore il valore intrinseco delle cose e l’importanza che ha la curiosità verso tutto ciò che ci gira intorno, comprese le tradizioni di un tempo.
Altro messaggio indirizzato a chi vive in Irpinia è quello di non abbandonare i propri sogni che, per l’asprezza del territorio, siamo abituati molto spesso a mettere da parte.
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Premio Strega 2020: ecco i 54 libri proposti
È tempo di prepararsi al Premio Strega!
Il Comitato direttivo composto da: Pietro Abate, Ernesto Ferrero, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Melania G. Mazzucco, Gabriele Pedullà, Marino Sinibaldi, Giovanni Solimine, Stefano Petrocchi, Valeria Della Valle, Helena Janeczek e Giuseppe D’Avino. A loro è stato dato il compito di scegliere i 12 libri che si contenderanno l’ambito premio letterario per questo 2020.
I 12 candidati al Premio Strega 2020 verranno annunciati il 15 marzo alle ore 12:30, durante l’incontro che si terrà nella Sala Ospiti dell’Auditorium Parco della Musica a Roma.
I 54 libri proposti per partecipare al premio letterario saranno letti e votati da una giuria composta da 400 Amici della domenica e da 200 voti di studiosi, traduttori e intellettuali sia nazionali che internazionali.
Quali sono i 54 libri proposti per il prossimo Premio Strega?
Premio Strega 2020: lista dei 54 libri candidati
Ecco i libri che verranno esaminati per partecipare al Premio Strega 2020!
1. Silvia Ballestra, La nuova stagione (Bompiani), proposto da Loredana Lipperini;
2. Marta Barone, Città sommersa (Bompiani), proposto da Enrico Deaglio;
3. Jonathan Bazzi, Febbre (Fandango Libri), proposto da Teresa Ciabatti;
4. Ilaria Bernardini, Il ritratto (Mondadori), proposto da Paolo Sorrentino;
5. Gianluigi Bruni, Luce del Nord (Rubbettino), proposto da Antonio Pascale;
6. Errico Buonanno, Teresa sulla Luna (Solferino), proposto da Chiara Gamberale;
7. Gianrico Carofiglio, La misura del tempo (Einaudi), proposto da Sabino Cassese;
8. Cynthia Collu, L’amore altrove (DeA Planeta Libri), proposto da Ferruccio Parazzoli;
9. Pasquale Critone, Il tesoro sacrilego (Armando Editore), proposto da Antonio Augenti;
10. Luciano Curreri, Volevo scrivere un’altra cosa (Passigli), proposto da Alessandro Barbero;
11. Lidia Del Gaudio, Il delitto di via Crispi n. 21 (Fanucci), proposto da Marcello Ciccaglioni;
12. Viola Di Grado, Fuoco al cielo (La nave di Teseo), presentato da Maria Rosa Cutrufelli;
13. Francesco Falconi, Gli anni incompiuti (La Corte Editore), proposto da Alessandro Perissinotto;
14. Angelo Ferracuti, La metà del cielo (Mondadori), proposto da Paolo Di Stefano;
15. Gian Arturo Ferrari, Ragazzo italiano (Feltrinelli), proposto da Margaret Mazzantini;
16. Alessio Forgione, Giovanissimi (NN Editore), proposto da Lisa Ginzburg;
17. Valerio Gaglione e Fabio Izzo, Uccidendo il secondo cane (Oblomov Edizioni), proposto da Piero Mastroberardino;
18.Giorgio Ghiotti, Gli occhi vuoti dei santi (Hacca), proposto da Biancamaria Frabotta;
19. Gipi, Momenti straordinari con applausi finti (Coconino Press), proposto da Francesco Piccolo;
20. Antonio Gnoli e Francesco Merlo, Grand Hotel Scalfari (Marsilio), proposto da Pietrangelo Buttafuoco;
21. Laura Imai Messina, Quel che affidiamo al vento (Piemme), proposto da Lia Levi;
22. Claudio Lagomarsini, Ai sopravvissuti spareremo ancora (Fazi), proposto da Laura Minervini;
23. Francesco Longo, Molto mossi gli altri mari (Bollati Boringhieri), proposto da Marco Cassini;
E ancora:
24. Leonardo G. Luccone, La casa mangia le parole (Ponte alle Grazie), proposto da Silvio Perrella;
25. Pierluigi Luisi, Il posto dei fichi d’India (Aracne), proposto da Paolo Ferruzzi;
26. Giuseppe Lupo, Breve storia del mio silenzio (Marsilio), proposto da Salvatore Silvano Nigro;
27. Giuseppe Manfridi, Anya. La segretaria di Dostoevskij (La Lepre Edizioni), proposto da Claudio Strinati;
28. Francesco Marino, Lo chef consiglia amore (Cairo), proposto da Lina Wertmüller;
29. Daniele Mencarelli, Tutto chiede salvezza (Mondadori), proposto da Maria Pia Ammirati;
30. Sebastiano Mondadori, Il contrario di padre (Manni), proposto da Giovanni Pacchiano;
31. Raffaele Mozzillo, Calce. O delle cose nascoste (Effequ), proposto da Filippo La Porta;
32. Margherita Nani, L’ospite – Le anatomie di Josef Mengele (Francesco Brioschi Editore), proposto da Ilaria Catastini;
33. Gesuino Némus, L’eresia del Cannonau (Elliot), proposto da Arnaldo Colasanti;
34. Rosario Palazzolo, La vita schifa (Arkadia), proposto da Giulia Ciarapica;
35. Alfredo Palomba, Teorie della comprensione profonda delle cose (Wojtek), proposto da Antonella Cilento;
36. Francesca Pansa, Nessuna notte è infinita (Rizzoli), proposto da Aurelio Picca;
37. Renzo Paris, Miss Rosselli (Neri Pozza), proposto da Nadia Terranova;
38. Valeria Parrella, Almarina (Einaudi), proposto da Nicola Lagioia;
39. Paolo Pecere, Risorgere (Chiarelettere), proposto da Fulvio Abbate;
40. Lorenza Pieri, Il giardino dei mostri (E/O), proposto da Martina Testa;
41. Remo Rapino, Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio (Minimum Fax), proposto da Maria Ida Gaeta;
42. Giovanni Ricciardi, La vendetta di Oreste (Fazi), proposto da Saverio Simonelli;
43. Ilaria Rossetti, Le cose da salvare (Neri Pozza), proposto da Wanda Marasco;
44. Lodovica San Guedoro, Amor che torni… Un’educazione sentimentale (Felix Krull Editore), proposto da Paolo Ruffilli;
45. Ezio Sinigaglia, L’imitazion del vero (TerraRossa), proposto da Lorenza Foschini;
46. Lorena Spampinato, Il silenzio dell’acciuga (Nutrimenti), proposto da Lidia Ravera;
47. Olimpio Talarico, Cosa rimane dei nostri amori (Compagnia Editoriale Aliberti), proposto da Ferruccio de Bortoli;
48. Marina Valensise, La temeraria. Luciana Fossati Gawronska, un romanzo del Novecento (Marsilio), proposto da Eva Cantarella;
49. Chiara Valerio, Il cuore non si vede (Einaudi), proposto da Jhumpa Lahiri;
50. Enrico Vanzina, Mio fratello Carlo (HarperCollins Italia), proposto da Masolino D’Amico;
51. Piera Ventre, Sette opere di misericordia (Neri Pozza), proposto da Cesare de Seta;
52. Sandro Veronesi, Il colibrì (La nave di Teseo), proposto dall’Accademia degli Scrausi;
53. Daniele Vicari, Emanuele nella battaglia (Einaudi), proposto da Michele Dalai;
54. Gian Mario Villalta, L’apprendista (SEM), proposto da Franco Buffoni.
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Cilento Music Festival a Capaccio-Paestum con i concerti di Peppe Servillo & Solis String Quartet
Piazza Tempone a Capaccio diventa il palcoscenico naturale di un doppio appuntamento musicale da non perdere, in una location con un panorama mozzafiato.
Il 16 settembre esclusivo concerto con Peppe Servillo & Solis String Quartet. Il concerto è uno straordinario percorso musicale che omaggia la canzone napoletana classica ma che si concentra soprattutto sui brani celeberrimi di un grande autore: Renato Carosone. L’omaggio, che si avvale della maestria di una voce particolare e inimitabile come quella di Servillo, cantante e autore raffinato, e del quartetto di archi dei Solist String; rende questo evento unico a sud della provincia di Salerno.
A distanza di cinque anni dall’uscita di “Presentimento” album con il quale, insieme al precedente “Spassiunatamente”, hanno affrontato con dovuto rispetto capolavori della canzone classica napoletana, ecco che Peppe Servillo & Solis String Quartet hanno pubblicato un nuovo album, questa volta dedicato ad un solo autore: Renato Carosone, dal titolo “Caro Carosone!”.Afferma Peppe Servillo:
Si può prendere a prestito l’aria lieve e scanzonata di un autore profondo e romantico come Renato Carosone? È utile forse e necessario ora più che mai, non per incoscienza ma per amore di quella vita colorata, ironica, spassiunata che nel dopoguerra lui seppe cantare ed interpretare. Oltre i titoli famosi proporremo brani meno noti che ci raccontano un Carosone “altro “ sempre vitale anche nella narrazione d’amore. Come al solito nella versione sobria ed elegante dei Solis speriamo di far apprezzare in controluce la voce di un singolare autore italiano.Il secondo appuntamento previsto nel Comune di Capaccio è il 17 settembre e saranno Kameliya Naydenova & Angelo Loia i protagonisti di uno concerto nella suggestiva Piazza Tampone.
Kameliya Naydenova, docente di violino al conservatorio di Potenza con numerose esperienze internazionali, dalla Bulgaria all’Inghilterra; e Angelo Loia apprezzato concertista diplomato al conservatorio “Verdi” di Milano; eseguono composizioni celebri e meno note. “Da Vivaldi al tango” è l’unione di due talenti che fanno del virtuosismo e della precisione esecutiva le basi per un concerto che dal barocco arriva all’America Latina sposando generi e stili in maniera attenta e anche divertente.
La kermesse del Cilento Music Festival rientra tra i progetti co-finanziati dal Ministero della Cultura per la valorizzazione dei beni culturali e dei borghi rurali del Cilento costituito da un cartellone di eventi “diffusi” su ben 13 comuni (Agropoli, Capaccio Paestum, Cicerale, Laureana, Laurino, Lustra, Ogliastro, Prignano, Perdifumo, Perito, Rutino, Stio, Torchiara) distribuiti in buona parte del territorio del parco. Con i patrocini del Parco Nazionale del Cilento, del Gal Regeneratio, dell’ Unione Dei Comuni Alto Cilento Paestum, del club dell’Unesco di Elea e dai comuni sopra menzionati.
Franco Alfieri, presidente dell’ Unione Dei Comuni Alto Cilento Paestum e sindaco di Capaccio Paestum ha sposato fin da subito il progetto del Cilento Music Festival – ideato e diretto da Lillo De Marco – per dare ossigeno e uno slancio concreto a tanti artisti, locali e nazionali, e al settore dello spettacolo messo in ginocchio dalla pandemia. Vivere l’arte, che è poi la bellezza della vita, e farlo in una location d’eccezione: il Cilento” per un progetto culturale volto alla valorizzazione del territorio dei bellissimi borghi rurali e marinari attraverso interventi spettacolari rispettosi dei luoghi dove gli eventi si svolgono.Tra i principali obiettivi del Cilento Music Festival 2021 c’è il rilancio del settore artistico territoriale finalizzato ad assicurare la tutela dell’occupazione e la riprogrammazione degli spettacoli garantendo il sostegno ai progetti e alle produzioni artistiche inserite nel F.U.S (Fondo Unico per lo Spettacolo).
Il festival coinvolge ben 13 Comuni del Cilento, un comprensorio territoriale di eccezionale valenza costituito da un “Paesaggio Culturale e Ambientale” afferente al Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni; riserva di Biosfera MAB-Unesco e patria della Dieta Mediterranea. Un territorio a destinazione turistica con grandi potenzialità che attira ogni anno un numero sempre crescente di visitatori che vengono accolto nel rispetto dell’eco-sostenibilità.
L’arteria di collegamento che collega quasi tutti i comuni inseriti nell’ambizioso progetto di “festival diffuso” è la “Strada statale 18”, da cui il nome dell’Associazione organizzatrice e promotrice dell’evento diffuso la quale ha lavorato per un’ estesa partnership tra i comuni con l’obiettivo di ridare maggiore consapevolezza al territorio del Cilento interno che affronta – specie in inverno – l’atavico isolamento di un territorio ricco di archeologia e filosofia, storia, bellezze architettoniche, percorsi culturali, enogastronomici e di salvaguardia delle identità locali, biodiversità. -
Don Riboldi Gennaio 1923-2023 Il coraggio tradito
A cento anni dalla nascita di questo grande uomo di Chiesa, il libro, Don Riboldi Gennaio 1923-2023 Il coraggio tradito, ripercorre le tappe essenziali del suo impegno per la legalità e per la dignità umana.
La sua fu una voce che si fece sentire in Parlamento, in dialogo e in polemica con i politici, ma anche in mezzo ai giovani, alla gente comune e faccia a faccia con i criminali che volevano imporre la propria autorità su ogni aspetto della vita sociale.
La lotta di mons. Riboldi fu efficace? Non del tutto.Novembre e dicembre 1982: in migliaia marciano con il Vescovo di Acerra, mons. Riboldi. Manifestano con lui, con coraggio, contro la camorra e contro il suo potere. Molti, oggi, lo ricordano come il loro “25 aprile”. Tra questi, l’autore. A cento anni dalla nascita di questo grande uomo di Chiesa, il libro ripercorre le tappe essenziali del suo impegno per la legalità e per la dignità umana.
Essa avviò una presa di coscienza indispensabile per i successi giudiziari contro la camorra, ma restò anche, in parte, inascoltata perché egli voleva una riforma del vivere civile di Napoli, di tutta la Campania e del Mezzogiorno.
Oggi i luoghi del Vescovo sono tristemente noti come “Terra dei Fuochi”, dimenticati dallo Stato
e avvelenati da nuovi e feroci criminali. Simbolo di una lunga storia di coraggio e di grandi tradimenti.Presentazione del libro di Pietro Perone giovedì 12 gennaio ore 17,30 Circolo della Stampa, Avellino.
Saluti del presidente della Provincia: Rizieri Buonopane
Dialogano con l’autore: Aldo Balestra vice caporedattore de Il Mattino
Gianfranco Rotondi deputato
Monsignor Arturo Aiello vescovo di Avellino.Pietro Perone: chi è?
Pietro Perone è un giornalista, è stato negli anni Ottanta uno dei “ragazzi” di don Riboldi. Caporedattore de Il Mattino di Napoli, segue le vicende politiche del nostro Paese, dopo essersi occupato di criminalità organizzata e aver seguito l’inchiesta sul delitto del collega Giancarlo Siani che ha portato alle condanne di mandanti e killer.
Il dovere della verità come il Vescovo ha insegnato.
8 comments on Il Don Chisciotte irpino
della compagnia teatrale La Fermata
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