I Rue de Paradis hanno pubblicato un nuovo singolo dal titolo “In the Universe“, una canzone che fonde lo stile rock americano e la new wave degli anni ’80.
La band, composta da Raffaele Campeotto, Luca Appolonio, Diego Beltramini e Riccardo Zamolo, ha creato un suono fresco e contemporaneo che dimostra la loro versatilità musicale senza perdere l’identità sonora.
Il testo del brano, introspettivo e poetico, presenta un dialogo tra due versioni della stessa persona in dimensioni diverse, esplora le teorie del multiverso e invita l’ascoltatore a riflettere sulla fugacità dell’esistenza umana. Il ritornello, con la sua enfasi sull’infinità dell’universo, lascia un’impronta duratura nella mente degli ascoltatori, invitandoli ad immaginare realtà parallele.
Il videoclip del singolo, diretto da Simone Vrech, è un’esperienza visiva sorprendente che gioca con le luci e il colore rosa, simbolo del logo ufficiale della band, ed è disponibile sul canale YouTube della band.
La produzione audio del brano è stata curata da Nico Odorico degli Angel’s Wings Recording Studios, che ha lavorato a stretto contatto con i membri della band per garantire la massima qualità del suono.
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Enrico Caruso vive nel racconto di Geppy Gleijeses al Trianon Viviani
“Caruso vive. Vita, morte e miracoli di Enrico Caruso nel centenario della scomparsa e la sua voce come non l’avete mai sentita”.
Questo il titolo della serata/evento che, lunedì 2 agosto, alle 21, si terrà al Trianon Viviani nell’àmbito delle celebrazioni promosse dalla Regione Campania per il centenario della scomparsa del grande
tenore partenopeo.Proprio cento anni fa, il 2 agosto 1921, in una suite del grand hotel Vesuvio, moriva Enrico Caruso,
registrato all’anagrafe come “Errico”.
Per ricordarlo, Geppy Gleijeses ha curato e diretto un articolato racconto teatrale, che proprio nel teatro di Forcella, diretto artisticamente da Marisa Laurito, assume un significato particolare, essendo il Trianon Viviani prossimo ai luoghi dell’adolescenza e della gioventù del tenore: come l’oratorio di padre Giuseppe Bronzetti, in via Postica Maddalena, e il caffè dei Mannesi, all’angolo di via Duomo, dove
si esibiva come posteggiatore.Spiega Gleijeses:
Per me che a 5 anni, nel 1960, ogni domenica dopo pranzo ero costretto a casa dei miei nonni paterni, nel “salottino d’ascolto”, insieme a genitori e parenti tutti, a sentire dal grammofono rigorosamente a tromba, su un gracchiante 78 giri, la voce del mito, è il coronamento del sogno di una vita.
Leggerò un testo del giornalista Luciano Giannini, “impressionista”, a pennellate, come ama definirlo, liberamente ispirato a due libri fondamentali su Caruso, Ridi Pagliaccio! di Francesco Canessa e Una vita una leggenda di Pietro Gargano e anche attraverso questa lettura sfateremo la leggenda dei fischi al San Carlo: egli bissò Una furtiva lagrima, altro che fischi! E narreremo le sue gesta, vita, morte e miracoli.Il testo rilegge la breve ma intensa parabola terrena di questo «archetipo del tenore pop», la voce più grande del secolo breve, la prima al mondo a superare, con un disco, un milione di copie vendute. Idolatrato dai contemporanei: Caruso fu tenore, ma anche musicista, disegnatore di deliziose caricature, pittore, scultore e poeta.
Precisa Giannini:
Non ho seguìto cadenzate sequenze di tempo e di luogo , ma ho assecondato suggestioni
personali, ispirandomi liberamente alle due migliori biografie in commercio, per ricostruire la figura di un artista e di un uomo che, dalle più umili origini, seppe elevarsi a un’arte eccelsa e, allo stesso tempo, popolare, dando lustro internazionale al melodramma italiano.La lettura sarà contrappuntata da proiezioni di fotografie del tenore e dall’ascolto della sua voce, grazie al lavoro dei laboratori Abbey Rocchi, che hanno rimasterizzato e restaurato le incisioni originali.
La serata si completerà con la conversazione informale di Gleijeses con Enrico Girardi, critico musicale del Corriere della Sera, e sarà aperta e chiusa dal tenore Gianluca Terranova, protagonista del fortunato biopic su Caruso di Raiuno, che, accompagnato al piano da Sergio La Stella, interpreterà alcuni cavalli di battaglia del repertorio del cantante partenopeo.
Con la produzione di Gitiesse – Artisti riuniti, Caruso vive vede in locandina la direzione tecnica di Franco Grieco, le luci dell’artigiano Luigi Ascione e le forniture acustiche e foniche di Gelato equipment.
Lo spettacolo si terrà nel pieno rispetto di tutte le norme di sicurezza, con il contingentamento dei posti
disponibili.
L’ingresso è gratuito.Per partecipare (con un massimo di richiesta di due posti) occorre scrivere a: comunicazione@teatrotrianon.org. Seguirà un’email di conferma, fino a esaurimento dei posti disponibili.
Informazioni: tel. 081 2258285, sito istituzionale.
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La seconda edizione di Visionnaire22
La seconda edizione di Visionnaire22 inizierà giovedì 25 agosto con un omaggio ad Ennio Morricone ad opera del Maestro Aurelio Canonici. Il direttore d’orchestra e compositore di fama internazionale terrà una lezione – concerto durante la quale racconterà la musica di Morricone svelandone segreti e peculiarità.
Il secondo appuntamento previsto per domenica 28 agosto terrà accesa l’attenzione sul grande musicista romano scomparso tre anni or sono. Infatti dalle ore 19:30, con ingresso libero, verrà proiettato ENNIO film documentario di Giuseppe Tornatore già premiato ai Nastri d’Argento 2022 e ai David di Donatello 2022.Ospite d’onore l’attrice Susy Del Giudice, di recente protagonista al cinema nel film I Fratelli De Filippo mentre in Tv nelle serie Mina Settembre e Il commissario Ricciardi. Il talk sul documentario biografico sarà introdotto da Peppe D’Antonio direttore del festival Linea d’Ombra.
Dal 25 agosto al 18 settembre torna Visionnaire22, la rassegna dell’audiovisivo che giunge alla seconda edizione nata dalla sinergia tra il Museo FRaC-Baronissi (Fondo Regionale d’Arte Contemporanea) e l’associazione Tutti Suonati, con il patrocinio e il contributo del Comune di Baronissi.
La direzione artistica è di Andrea Avagliano e la consulenza cinematografica di Massimiliano Palmese.Il museo di arte contemporanea FRaCBaronissi si trasformerà in un luogo di visioni per visionari con narrazioni di storie di artisti e vite eccezionali attraverso i linguaggi del cinema documentario e del teatro. Il filo conduttore sarà la Musica.
Partita il 25 agosto con l’anteprima della proiezione del docufilm “Aznavour By Charles” del regista Marc Di Domenico, e gli ospiti del talk Rino Sciarretta (produttore Zivago Film) e Gino Aveta (autore televisivo e radiofonico); la seconda edizione ha come tema la “Musica”.Il festival avrà una proposta di documentari sui grandi compositori di colonne sonore, del cantautorato italiano, grandi interpreti della canzone italiana, e la musica popolare; tutti documentari che hanno già partecipato a grandi festival nazionali. Prima e dopo le proiezioni saranno presenti i registi, giornalisti, mini-live musicali, più un omaggio a Pier Paolo Pasolini, nel Centenario della nascita, con un reading a cura dell’attrice Elena Bucci, Premio UBU per il teatro”.Partita il 25 luglio con l’anteprima della proiezione del docufilm “Aznavour By Charles” del regista Marc Di Domenico, con ospiti del talk Rino Sciarretta (produttore Zivago Film) e Gino Aveta (autore televisivo e radiofonico); la seconda edizione ha come tema la “Musica”. La rassegna avrà una proposta di documentari sui grandi compositori di colonne sonore, del cantautorato italiano, grandi interpreti della canzone italiana e della musica popolare; tutti documentari che hanno già partecipato a grandi festival nazionali.
Prima e dopo le proiezioni saranno presenti i registi, giornalisti, mini-live musicali, più un omaggio a Pier Paolo Pasolini, nel centenario della nascita, con un reading a cura dell’attrice Elena Bucci, Premio UBU per il teatro.Visionnaire22: il programma
I protagonisti e gli ospiti di questa edizione sono:
Aurelio Canonici, Susy Del Giudice, Renzo Paris, Roberta Lena, Stefano Valanzuolo, Gino Aveta, Chiara Ronchini, Peppe D’Antonio, Rino Sciarretta, Pasquale Scialò, Giorgio Verdelli, Alfonso Amendola, Lello Savonardo. Premio Visionnaire alla Carriera di questa seconda edizione va all’attrice Marina Confalone.Il programma delle proiezioni e talk prevede: domenica 28 agosto ENNIO (Italia, 2021) di Giuseppe Tornatore. Nastro d’Argento 2022 – Doc dell’anno, David Di Donatello 2022; ospite Susy Del Giudice. Introduce il talk Peppe D’Antonio del festival Linea d’Ombra.
Giovedì 1° settembre De Andrè # De Andrè Storia di un impiegato (Italia, 2021) presentato alla 78° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Ospite la regista Roberta Lena. Modera la giornalista Erminia Pellecchia.
Venerdì 2 settembre La Nuova Scuola Genovese (Italia, 2022) di Yvan Dellacasa e Paolo Fossati.
Introduce il talk Lello Savonardo (Coordinatore del corso di Laurea in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica – Università di Napoli Federico II).
Giovedì 8 settembre Donne in musica con Giovanna. Storie di una voce. (Italia, 2021), ospite la regista Chiara Ronchini. Presenta Stefano Valanzuolo (RAI Radio 3 Suite).
Domenica 11 settembre Donne in musica con Senza Fine (Italia, 2021) di Elisa Fuksas. Ospite Alfonso Amendola (UniSa).
Giovedì 15 settembre Via con Me (Italia, 2020) ospite il regista Giorgio Verdelli con Pasquale Scialò che presenta i libri Paolo Conte (Sperling & Kupfer) e Storia della canzone napoletana vol.II (Neri pozza). Modera il giornalista e autore televisivo Gino Aveta.
Venerdì 16 settembre Omaggio a Pier Paolo Pasolini con “LA GIAGUARA – inseguendo Laura Betti e Pasolini” di e con Elena Bucci (produzione Le belle bandiere). Renzo Paris presenta il libro “Pasolini Moravia” (Einaudi)
Domenica 18 settembre Premio alla carriera all’attrice napoletana Marina Confalone.Tre gli eventi speciali una lezione spettacolo, che inaugura il festival (25 agosto) con il M° Aurelio Canonici dal titolo “Ennio Morricone: una lezione in musica” (La gioia della musica – RAI 3); il concerto dei Solisti Brass evolution (28 agosto) che eseguiranno alcuni celebri brani di The Maestro; un focus sula tradizione cantautorale genovese con la sua storia tra passato e presente.
Altri live allieteranno le serate sulla magnifica Terrazza degli Aranci situata nell’antico Convento Francescano di Baronissi oggi sede del Museo FRaC: l’1 settembre i Litteitaly duo faranno un omaggio a Farizio De Andrè mentre Simona Boo si esibirà l’11 settembre nella serata intitolata “Donne in musica”.Dichiara il direttore artistico Andrea Avagliano:
La rassegna si inserisce nel percorso intrapreso lo scorso anno dal Museo-FRaC-Baronissi e dall’Associazione Tutti Suonati per sperimentare nuove contaminazioni tra linguaggi espressivi. Dopo il felice esordio della prima edizione, Visionnaire22 continua la sua avventura con una particolare attenzione al cinema documentario, avente quest’anno come tema conduttore la musica. La rassegna parla di “narrazioni”, quindi di un dialogo, di un’apertura avendo come intento la ricombinazione di linguaggi e di creatività, cercando con il pubblico uno scambio di immaginazioni, suggestioni, nuove visioni. Un evento che è una proposta che mancava nel panorama campano e che ha la particolarità di unire l’audio e il visivo con la parola che diventa racconto letterario.
Gli fa eco il Prof. Massimo Bignardi Direttore del Museo FRaC:È con soddisfazione che il Fondo Regionale d’Arte Contemporanea Baronissi, in unione con l’Associazione Tutti Suonati, si attesta nuovamente al principio fondante della sua istituzione, confermandosi quale luogo di sperimentazioni e d’incontri dei linguaggi creativi contemporanei. Abbiamo dato spazio a forme d’arte quali la danza, teatro e video arte ma ora è di nuovo il momento di Visionnaire, rassegna di documentari e teatro che giunge alla seconda edizione, il cui tema centrale è la musica.
Grazie a Visionnaire continuiamo un percorso artistico multidisciplinare che s’intreccia con il mondo dei documentari confermando un’esperienza interessante e godibile dove il pubblico, sempre attento e motivato, potrà assistere alle proiezioni e agli incontri con i protagonisti, nella bellissima cornice della Terrazza degli aranci. Si completa così un percorso fondamentale che è quello della conoscenza e condivisione delle arti.
Mentre il Sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante conclude:
Visionnaire è uno degli eventi culturali più significativi che la città di Baronissi abbia elaborato nel corso degli ultimi anni.
Una rassegna di straordinaria qualità, dedicata al cinema documentario e al teatro, che ha registrato lo scorso anno la presenza di ospiti di grande prestigio nazionale, da Alessandro Rossellini a Renato Carpentieri, per citarne solo alcuni, e che si ripropone anche quest’anno con un ricco e articolato programma, segno evidente della straordinaria capacità di mettere insieme esperienze e competenze.
Baronissi – grazie anche all’attività infaticabile del Museo FRaC – è ormai luogo di eccellenza della cultura e dell’arte. -
“5×7 – Il paese in una scatola”,
il docufilm che racconta Lacedonia attraverso gli scatti di Frank CancianMi ricordo che arrivando dalla strada del mercato mi fermarono degli uomini e mi chiesero: “Che stai facendo qui?”
E ci parlai. Dissi che ero uno studente, volevo conoscere la cultura e fare fotografie.
E dissero: “Ah ok”.
Parte così “5×7 – Il paese in una scatola“, il documentario che il regista Michele Citoni dedica alla storia di Frank Cancian e alle sue 1801 foto di Lacedonia, di recente esposte al Museo delle Civiltà di Roma.
La storia del professore di antropologia ormai in pensione riprende lì dove si era interrotta sessant’anni prima e le sue foto, conservate al Museo Antropologico Visivo Irpino di Lacedonia, trovano nuova vita nella pellicola del regista romano in cui si raccontano episodi di ordinaria quotidianità e viene rappresentato un mondo, quello del dopoguerra, e una tradizione, quella contadina, che ancorchè superati resistono nell’immaginario comune.
Nel documentario si racconta la storia che lega l’americano Frank Cancian al borgo dell’Alta Irpinia. Una storia che parte da lontano.
Frank Cancian
Fotografo per passione, antropologo per professione, il giovane Frank Cancian arriva in Italia nel 1957 dopo aver vinto una borsa di studio all’università e quasi per caso scopre l’Irpinia e si ferma a Lacedonia. Cancian trova nel borgo rurale dell’Alta Irpinia il posto ideale per le sue ricerche e vi resta per sette mesi durante i quali immortala gli usi e i costumi della società contadina del tempo.
E il filo dei ricordi si riannoda alle persone e ai luoghi, trascinando con sé alcune riflessioni essenziali sul modo in cui la fotografia possa farsi sguardo etnografico sulle piccole comunità. I suoi scatti su Lacedonia, molti dei quali conservati nel Museo Antropologico Visivo Irpino, rappresentano un patrimonio etnografico inestimabile sulle comunità del Sud. E grazie al docufilm “5×7 – Il paese in una scatola” stanno pian piano uscendo dai confini locali per aprirsi a una più ampia diffusione negli ambienti del cinema italiano.
Festival e Premi
Il film, che si avvale del montaggio di Roberto Mencherini e delle musiche dell’irpino Pasquale Innarella e dei napoletani KuNa, è stato appena premiato alla 7a Edizone del Vittoria Peace Film Fest per aver «raccontato con stile sobrio un mondo che non esiste più, facendo ritrovare il senso dell’identità a una comunità attraverso gli straordinari scatti in bianco e nero di Frank Cancian».
Al premio ottenuto in questi giorni si aggiungono altri numerosi riconoscimenti e menzioni speciali:
– Laceno d’Oro / Festival internazionale del cinema (rassegna Spazio Campania), Avellino, 2018
– Rome Independent Film Awards (concorso Documentari), Roma, 2019
– Under the Stars International Film Festival (concorso Documentari), Bari, 2019
– EtnofilmFest (concorso), Monselice (Pd), 2019 – MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA
– MonFilmFest / Vetrina di un film di mezza estate (concorso), Casale Monferrato (Al), 2019 – PREMIO DELLA DIREZIONE DEL FESTIVAL
– Film Festival della Lessinia (rassegna Montagne Italiane), Bosco Chiesanuova (Vr), 2019
– Sguardi sui territori / Visual Anthropology and Ecomuseums (rassegna), Gemona del Friuli (Ud), 2019
– Napoli Film Festival (concorso SchemoNapoli Doc), Napoli, 2019
– Move Cine Arte Festival (concorso), San Paolo del Brasile-Venezia-Parigi, 2019
– Mònde / Festa del Cinema sui Cammini (concorso Lungometraggi di documentario), Monte Sant’Angelo (Fg), 2019
– Cortodino Film Festival Dino De Laurentiis (concorso), Torre Annunziata (Na), 2019
– Vittoria Peace Film Fest (concorso Documentari), Vittoria (Rg), 2019
– International Film Fest Roma Film Corto / Independent Cinema (rassegna Percorsi Visivi), Roma, 2019Il documentario, inoltre, è in concorso alla 9a Edizione Intima Lente/Intimate Lens Festival of Visual Ethnography, appuntamento cinematografico dedicato all’antropologia visuale, dove “5×7 – il paese in una scatola” è stato selezionato, tra più di 3.000 opere pervenute, per la finale che si terrà a Caserta nelle prossime settimane.
Buona visone del trailer!