Il primo e omonimo album dei Little Boys è un ritorno all’inorganico, una full immersion di verità, senza lavorazione sintetica nella stesura e nella registrazione delle 16 tracce che compongono l’omonimo album come progetto puro nella scelta stilistica.
Il duo si descrive così:
Ci piace giocare, sporcarci le mani con la musica, amiamo le sfide e le cose difficili. Non amiamo la deriva perversa della tecnologia nel produrre musica, per questo, con strumenti musicali alla mano ci siamo rivolti al fonico puritano per eccellenza nella presa diretta.
Ci siamo privati delle infinite possibilità del tecnicismo moderno, che altro non fanno che atrofizzare le capacità e la soglia di attenzione.
Il loro modo di comporre segue un paradigma rigido, dove vige un minimalismo d’altri tempi che impatta naturalmente anche sull’immagine, con la predominante del bianco e nero.
L’infatuazione per il sound vintage li porta a “Sotto il mare recording studios” di Verona, dove per il loro primo album registrano sedici pezzi su nastro da 2” con Ampex 24 tracce. Incidono così in presa diretta la loro attitudine rock, le influenze delta blues e l’arroganza acid-punk.
Confida Elle:
Fare con quello che si ha a disposizione è una sfida ancora più ardua che ci ha consentito di risvegliare istinti sopiti e di entrare più a fondo nel processo che caratterizza l’atto creativo, conferendo al tutto un approccio più istintuale che accademico, così che da pochi elementi a disposizione nasca una sincera esigenza che si contraddistingue poi nella composizione.
Questo processo diventa un elemento importante e imprescindibile per una band: la personalità.
Con lo scopo di Arrivare nel profondo di noi stessi e negli altri, i Little Boys sono già pronti con il secondo Album, di cui si anticipano la presenza di tantissime collaborazioni e novità.
La sua stanza scelta come prima traccia estrapolata dall’album, parla dei sentimenti che porta l’amore, una relazione tormentata, dove entrambe le parti stanno cercando di sfondare una barriera:
La stanza delle proprie emozioni, una lotta interna, come se volontà e desiderio si retroflettessero dando spazio a cicli di presenza e indifferenza; come elogio di magnificenza dell’incertezza.
Nel brano è messo in risalto il potere attrattivo generato dalla debolezza.
La contraddizione è una ricerca della verità, abbandonata al timore dell’incertezza; il rifiuto del buon senso rende possibile l’impossibile e per quanto spesso siano irrealizzabili i nostri desideri, la gente ama i sogni.
Temiamo e bramiamo ciò che non possiamo avere e questo non significato è il significato stesso della vita chiuso in quella stanza.
Little Boys: chi sono
Pacato, tranquillo, introverso, giudizioso: Esse.
Irrequieta, estroversa istrionica ed egocentrica: Elle.
I Little Boys sono un Power Rock duo nato nell’inverno del 2020 in Giappone, dopo una scommessa su un volo aereo: Elle (Laura) alla chitarra/voce ed Esse (Sergio) alla batteria. Amici, fidanzati, fratelli? Amano il blues e il rock’n’roll, e questo vi basti.
Racconta Elle, frontwoman e autrice dei testi:
Siamo come bambini che hanno fiducia e gravitano in modo naturale verso la luce, noi viviamo in un posto segreto dove gli adulti non hanno accesso, siano degli eterni Peter Pan,
I prossimi progetti futuri sono concentrati su “Tokyo”e sulla messa in discussione della nostra spiritualità.
Vogliamo seguire l’istinto e la spontaneità, rinforzare la nostra verità, consolidare i nostri ideali, a Dicembre uscirà il primo Album dei Little Boys, a Settembre saremo in Studio a registrare il secondo e questo autunno voleremo in Giappone per registrare un singolo.
Attenzione siamo fuori di testa, ma per davvero.
Le uniche persone per noi sono i pazzi, quelli che non sbagliano mai e non dicono mai un luogo comune, ma bruciano come stelle.
Questo è quello che vogliamo fare, continuante a bruciare.
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