Antonella Pecchia e Michela Arricale sono candidate alle Europee rispettivamente con Forza Italia e La Sinistra.
Noi le abbiamo torchiate in un’intervista doppia e loro simpaticamente si sono prestate rispondendo a tutte le nostre domande e curiosità.
Buona visione!
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Vincenzo De Luca e l’ordinanza n.87
Siamo arrivati all’ordinanza n.87 di Vincenzo De Luca che riguarda la proroga delle misure in tema di limitazioni alla mobilità, locale e interprovinciale. Le seguenti disposizioni sono valide fino al 14 novembre e stabilisce quanto segue.
Per quanto concerne le attività di jogging svolte in parchi pubblici, centri storici, lungomari e luoghi non isolati la limitazione oraria è dalla 06:00 alle 08:30 mentre per i luoghi isolati non c’è restrizione di orario.
Tutti gli esercizi commerciali: bar, ristoranti, pizzerie, pasticcerie, gelaterie, pub, vinerie e simili non possono vendere con asporto dopo le ore 22:30. Sono esclusi da tale divieto le attività di asporto con consegna all’utenza in auto che possono svolgere l’attività di asporto mantenendo tutte le norme di prevenzione e sicurezza vigenti e con prenotazione da remoto. L’ultima consegna a domicilio può partire fino alle ore 23:00.
Per quanto riguarda gli spostamenti è raccomandato ma non obbligatorio di non allontanarsi dal proprio comune di domicilio, dimora o residenza.
Dalle ore 23:00 alle ore 05:00 sono consentiti esclusivamente motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d’urgenza o motivi di salute.
È fatto divieto durante l’arco dell’intera giornata di spostarsi dalla propria provincia di domicilio abituale o residenza sul territorio regionale verso altre province della Campania. Sono consentiti spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, familiari, scolastiche e di formazione di cui fanno parte allenamenti connessi ad impegni correlati a competizioni consentite dalle disposizioni vigenti. Il divieto non si applica al transito necessario verso altre regioni italiane o straniere o verso luoghi d’imbarco come stazioni, porti o aeroporti.
Tutte le motivazioni per eventuali spostamenti devono essere motivate all’interno dell’autodichiarazione.
Si attendono nuove disposizioni, confidiamo nei prossimi giorni e settimane di arrivare alla cifra tonda del numero 90, per quanto riguarda le ordinanze e le nuove disposizioni da adottare.
In breve l’ordinanza n.87 non è altro che una proroga delle precedenti disposizioni.
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Matteo Salvini ad Ariano Irpino: la pseudodemocrazia dei giorni nostri
Prima di addentrarmi nel pieno della questione e dei problemi che si sono palesati oggi mi sembra doveroso e opportuno scrivere e spiegare l’uso proprio di tre parole che spesso usiamo e abusiamo e di cui strumentializzamo il loro significato, dimenticandoci l’originale.
Le parole in questione sono tre: democrazia, libertà di pensiero e manifestazione. Queste elencate, oltre ad essere parole presenti nel nostro vocabolario comune, sono termini che hanno valenza giuridica perché sanciti dalla nostra Costituzione.
Il Principio di democrazia lo troviamo nell’articolo 1 della Costituzione che come molti sapranno serve a stabilire che l’Italia è una Repubblica democratica in cui la sovranità appartiene al popolo. Vivere in uno Stato democratico significa che in un determinato Paese deve essere ed è garantita l’uguaglianza e dove vengono garantiti i diritti fondamentali e inviolabili dell’uomo. Questi diritti devono essere garantiti al cittadino in quanto singolo e all’interno di manifestazioni sociali, come quelle politiche o di associazioni.
La libertà del cittadino viene sancita sempre all’interno della Costituzione italiana negli articoli 13-54 e precedentemente sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Tra i diritti fondamentali più importanti c’è il diritto alla vita e alla salute, la libertà di pensiero, di parola e di stampa e quella di poter praticare liberamente la propria fede religiosa e politica. La Costituzione prevede dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale che vengono rappresentati in libertà riconosciute a patto che non si trasformino in egoismo dei più forti a danno dei più deboli.
All’interno dell’articolo 17 e 21 della Costituzione si parla della libertà di pensiero e della libertà e del diritto di poter manifestare.
L’articolo 17 della Costituzione afferma:
I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi.
Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso.
Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.
L’articolo 21 invece stabilisce:
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
…
Detto e stabilito questo, non da me ma dalla nostra Costituzione, andiamo ad analizzare l’episodio di oggi.
Partendo dal presupposto che ci troviamo in Irpinia che tra i diversi problemi “vanta” quello dello spopolamento. Stamattina in previsione dell’arrivo di Matteo Salvini sono stati chiusi alcuni accessi pubblici e limitata di conseguenza la viabilità cittadina probabilmente per la paura che potesse svolgersi un’insurrezione popolare con quattro anime presenti (circa 200) o che volassero pomodori come è successo a Torre del Greco dove il leader leghista è stato costretto a risalire in auto e annullare il comizio.
Altro elemento sconcertante e surreale è stata la presenza della Polizia di Stato in numero proporzionale maggiore rispetto ai presenti.
Vi mostriamo una foto di stamattina, scattata da un manifestante, per farvi comprendere visivamente lo stato delle cose che si sono verificate. Questa puntualizzazione non significa che la presenza delle Forze dell’Ordine non doveva esserci a tutela dell’ordine pubblico in primis ma sembra un’esagerazione che purtroppo a mio avviso è la conseguenza della pseudodemocrazia dei nostri giorni.
Mi spiego meglio, partendo dal presupposto che la violenza umana che sia fisica o verbale non trova giustificazione dal mio punto di vista e soprattutto non la inglobo in un colore politico specifico o ideologia specifica. Dunque che comportamenti poco tolleranti possano sfociare in altro richiede la presenza di chi ha le competenze per poter gestire eventuali disordini è d’obbligo.
Detto ciò da qui a schierarsi impedendo un movimento di manifestazione mobile lo trovo vergognoso, ridicolo ed esagerato tanto è vero che non si è creato alcun disordine e non sono volati né pomodori né si sono verificati episodi spiacevoli.
Mi sembra doveroso fare un’altra precisazione il diritto di manifestare non implica e non deve contenere in sé la voglia di tappare la bocca all’altro perché diventa un atteggiamento antidemocratico, qualora lo scendere in piazza porti con sé questo intento.
Manifestare significa palesare un dissenso, un diverso pensiero e non limitare la parola altrui. Nelle manifestazioni ci siamo sempre trovati di fronte e a chi era a favore di determinate ideologie e a chi era contro ma è normale e giusto che sia così.
La pseudodemocrazia di oggi sembra aver perso di vista il limite esistente per legge tra la propria libertà e quella altrui e la presunzione di avere ragione ha preso il posto del confronto critico che non include assenso e necessariamente condivisione.
Matteo Salvini rappresenta la pseudodemocrazia e ci mostra uno spaccato sociale di come siamo, a prescindere da questo singolo evento. Siamo disabituati al confronto, disabituati al ragionamento costruttivo, nichilisti socialmente e ideologicamente, troppo presi dal nostro mondo virtuale e quando ci scontriamo con la realtà reale diventiamo disadattati sociali.
Questo è quello che è accaduto oggi al leader leghista.
Troppo preso Matteo Salvini dalla sua propaganda social si ritrova ad avere difficoltà nel confrontarsi e relazionarsi con chi la pensa in modo diverso dal suo. Il leader leghista per poter fare il politico e non il politicante social dovrebbe confrontarsi anche e, soprattutto, con chi la pensa diversamente.
Accettare e mostrare ai suoi seguaci che non riceve solo consensi invece di bloccare forme di espressioni sociali che sono diritti inalienabili sarebbe un grande atto di normalità perché le informazioni politiche e i dissensi occultati palesano poca professionalità e serietà.
Un politico che si rispetti dovrebbe tenere in maggior considerazione chi non è d’accordo col proprio pensiero perché potrebbe e rappresenta uno sprone per capire quali sono le reali necessità di un popolo e magari creare più consensi e non popolarità social come fanno le influencer.
Altro aspetto non meno importante è l’importanza del gesto del manifestare che deve essere tramandato di generazione in generazione come lo è stato per noi e come è stato fatto con noi.
La nuova generazione deve comprendere e avere la libertà e la possibilità di manifestare in strada e non scrivendo un commento o lasciando una emoticon sui social.
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Barack Obama scende in sostegno della Casa Bianca
Barack Obama scende in campo sostenendo la Casa Bianca durante la settimana decisiva per il futuro dell’agenda di Biden.
La proposta fatta è quella di aumentare le tasse dei ricchi, per poter finanziare il piano di spesa del Presidente. In questo modo sarebbe possibile assicurare fondi necessari per la sanità, per i servizi all’infanzia e per la lotta contro il clima.
Barack Obama in un’intervista rilasciata all’Abc dichiara:
Penso che i più ricchi se lo possano permettere, ce lo possiamo permettere. Ora mi metto in questa categoria.
Penso che chiunque finga che sia una difficoltà per i miliardari pagare un po’ in più di tasse, in modo che una mamma single riceva assistenza all’infanzia o in modo che possiamo assicurarci che le nostre comunità non siano inondate da incendi e inondazioni e che stiamo facendo qualcosa per il cambiamento climatico per la prossima generazione non è un’azione insostenibile.
Si stima infatti che la fortuna dell’ex Presidente si aggiri intorno ai 70 milioni di dollari. Nel 2017, dopo aver lasciato la Casa Bianca, ha pubblicato un libro come parte di un contratto di libri da 65 milioni di dollari. Insieme alla moglie ha firmato un accordo Netflix che si ipotizza possa valere più di 100 milioni di dollari.
I repubblicani e i gruppi legati all’imprenditoria si oppongono agli aumenti delle imposte sulle società e sulle persone nel pacchetto di spesa Biden, che ha un costo di 3,5 trilioni di dollari e punta a migliorare l’assistenza sanitaria, il settore legato all’infanzia e la lotta contro i cambiamenti climatici.
Biden sta cercando di rendere le infrastrutture più efficienti attraverso la ricostruzione di numerosi edifici, strade, ponti, porti in modo da poter essere fortificati in vista dei cambiamenti climatici. C’è bisogno di investire in tipi di efficienza energetica che saranno necessari per combattere il cambiamento climatico.
I democratici intanto hanno indicato questo progetto come una crisi fabbricata perché a loro avviso si avrebbe un collasso economico.
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Antonella Pecchia vs Michela Arricale
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