Itaca deserta ruggine (2020) di Francesco Randazzo è un poemetto drammatico che rielabora il mito di Odisseo, rendendolo più contemporaneo.
Odisseo è un uomo dei nostri tempi, senza meta e senza punti di riferimento che approda ad Itaca, una piattaforma petrolifera abbandonata. In questo posto da solo, l’uomo, si ritrova a fare i conti con se stesso, con il suo passato e la memoria che vacilla.
Itaca deserta ruggine si divide in tre parti: Itaca deserta ruggine che ci presenta e descrive Odisseo e le peripezie che lo hanno condotto sino a Itaca, la seconda parte Nell’Ade liquido e la terza e ultima parte Ἀρέθουσα che è un frammento dialogico del mito di Aretusa.
Piove ad Itaca, dal mio arrivo. Le onde dabbasso
si frangono in spruzzi, dall’alto si schiantano
gocce
rabbiosamente tristi, risuonano sul metallo e
sembra
che la rugine si sciolga in sangue velenoso.
corrosivo.
Tutto è rimpianto, eppure niente mi sembra mio
quanto
questo simulacro di casa, questa tomba di famiglia.
Da qui trivellavo le profondità marine, io furbo,
imprenditore, manager intraprendente: petrolio o
gas
-dicevo- Superata l’acqua c’è il fondo, e sotto la
ricchezza,
da qui estrarrò potenza, energia e denaro! Questo
è il mio Regno.
Quanta solitudine, nel potere e nel denaro, mi
aggiravo rabbioso.
Perché nulla poteva bastarmi, nulla aveva senso e
la vita soltanto
accumulo ottuso. Guardavo il mare con lo
sconcerto e il panico
che avrebbe potuto spazzarmi via in un momento,
e di me niente
sarebbe rimasto, se non la menzogna di un’esistenza
vana.
L’Odisseo di Francesco Randazzo
Odisseo è un imprenditore che per troppa bramosìa di denaro ha perso tutto e la sua Itaca, che un tempo era rigogliosa di risorse petrolifere, ora non è altro che il ricordo sbiadito tra resti di ciò che prima risplendeva: ora è solo polvere e bulloni sparsi e arrugginiti dal tempo e dall’incuria.
Per l’imprenditore non restano solo che ricordi di un tempo che non è più, di viaggi in città dove ha trovato una seconda casa ma che ora gli hanno chiuso le porte. La memoria degli amori passati e di tutte le promesse tradite fatte alle amanti, oggi, gli lasciano solo l’amaro in bocca.
Penelope ha un ruolo diverso non è la donna mansueta, innamorata, a prescindere da tutto del suo Odisseo, è una donna che ha goduto della ricchezza di un tempo e che, ora caduta in miseria, si piange addosso per aver scelto l’uomo sbagliato.
Odisseo ricorda così la sua Penelope:
Sento, nel ferro che vibra, la voce arrochita di
mia moglie,
nel rollio dei pilastri, mi appare il suo passo
ondeggiante,
troppi mojito, troppi shot, Penelope aveva sempre
in mano
un bicchiere, camminava dritta ma ondulava
sinuosa,
sensuale panterona ubriaca, la guardavo come si
guarda
un film con Rita Hayworth, con la nostalgia
eterna del sesso.
Le toglievo i vestiti, ma lei rimaneva col bicchiere
in mano,
e con la bocca beveva da me, beveva cocktail,
beveva tutto.
E ridevamo di tutto, io e Penelope, sorditi e
felici, immemori,
sbronzi, danzatori ignudi, strappandoci fino alla
pelle il piacere.
Ma eri davvero tu, Penelope? Ero davvero io,
Odisseo? Noi, noi?
Non ha importanza, era vero tutto ciò che
credevamo d’essere.
Perché leggere Itaca deserta ruggine?
Itaca deserta ruggine di Francesco Randazzo è un’opera che non solo rivisita in chiave moderna il mito di Odisseo con coraggio ma riesce a farlo con la giusta ironia non dissacrante ma ha il solo compito di ripetere un viaggio con personaggi, che hanno lo stesso nome ma caratteristiche diverse che, in qualche modo, ci rispecchiano e in cui ci possiamo rivedere.
Il tema del viaggio nel passato di ciascuno ha sempre qualche traccia di rimpianto e di rimorso, dettato dal senno del poi e che, probabilmente, si scontra con il presente, generando una malinconia che potrebbe essere costruttiva solo nel momento in cui ci si rende conto delle proprie falle e, in qualche modo, si decide di porre rimedio nel presente.
La strada di quel viaggio che non abbiamo scelto, a vantaggio di un’altra, ci avrebbe potuti condurre ugualmente al rimpianto e alla malinconia fine a se stessa.
Itaca deserta ruggine edito da Fara Editore ha vinto il premio letterario Narrapoetando e ve ne consigliamo vivamente la lettura per sorridere amaramente sul mondo di oggi e sulla nostra società contemporanea.
Se siete amanti del mondo greco e delle rivisitazioni in chiave moderna vi consigliamo le poesie di Sinan Gudžević, il poeta che ironizza osservando il mondo in distici elegiaci.
9 comments on Itaca deserta ruggine di Francesco Randazzo rivisita in chiave moderna il mito di Odisseo
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