Nella puntata precedente Francesco Teselli e Gilda Ciccarelli ci hanno parlato della regia teatrale.
Oggi, invece, i due attori della compagnia teatrale La Fermata ci parleranno della biomeccanica teatrale o scenica ovvero dell’importanza di sapersi muovere sul palco ed esprimere emozioni, senza dover necessariamente utilizzare la parola.
Biomeccanica scenica: che cos’è?
La biomeccanica scenica è un metodo formativo, utile per poter comprendere il ruolo dell’attore e svolgerlo nel migliore dei modi. Questo metodo fomativo risale al 1922 ed è stato ideato da Vsevolod Mejerchol’d, noto regista russo e pedagogo.
Protagonista della biomeccanica è il corpo dell’attore perché attraverso l’utilizzo di quest’ultimo, l’attore, deve essere capace di comunicare e trasmettere emozioni senza avvalersi della parola. Esercitandosi con la biomeccanica scenica, l’attore prende consapevolezza del proprio corpo, utilizzandolo come se fosse una macchina.
Vsevolod Mejerchol’d divideva la biomeccanica in tre fasi: l’intenzione, l’esecuzione fisica e la reazione psichica.
L’intenzione rappresenta la percezione del compito ricevuto.
L’esecuzione fisica è la realizzazione pratica dell’idea che ha l’attore.
La reazione psichica è la capacità di far emergere la vita emozionale dell’attore.
Per approfondire e scoprire il resto non vi resta che guardare il video!
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