La Condotta Slow Food Avellino APS ed il Touring Club Italiano – Club di territorio Paesi d’Irpinia – sono lieti di annunciare la prossima iniziativa in comune prevista per domenica 27 marzo 2022 a Sorbo Serpico: “La Compagnia dei Mercanti di Sapori, Viaggio nel luogo di stesura del primo Trattato Della mercatura e del mercante perfetto”: visita al Borgo, spostamento a Candida per il pranzo alla Corte dei Filangieri ad un prezzo specialissimo e gran finale alle Tenute Casoli con degustazione dei vini della Cantina.
Ore 9.30 Ritrovo a Sorbo Serpico
L’antico abitato di Serpico era ubicato sulla cima del Monte Serpico a guardia della strada che nell’alto Medioevo da Avellino portava a Montella e di là a Conza e a Melfi. Il primo signore documentato è Torgisius de Castro Serpico, presente quale sottoscrittore ad uno Scriptum concessionis del dicembre 1146 rogato a Serra. Alla fine del XIV secolo, col superamento della concezione medioevale della difesa naturale in cima al monte, gli abitanti di Serpico cominciarono a scendere a valle, dando origine all’attuale centro abitato di Sorbo che per un collegamento con il castello porta l’appellativo di Serpico.
I SS. Sacramenti della chiesa di S.Pietro di Serpico furono discesi in quella di S. Martino di Sorbo e poi nel 1626 nella Chiesa dei SS. Nomi di Gesù e Maria; la presenza di famiglie notabili ha fatto sì che la chiesa nei secoli si arricchisse di notevoli opere d’arte, un Cristo morto in legno proveniente dalla distrutta chiesa di San Rocco, scultura pregevole in legno attribuita al Venuti.
Nel centro urbano emergono diverse testimonianze storico artistiche architettoniche del passato del piccolo paese, quali il palazzo feudale appartenuto a Don Nicola Maria Brancaccio, Principe di Ruffano, con l’annessa chiesa della SS.Annunziata e palazzo Titomanlio del XVI sec., famiglia illustre divenuta nota nel Principato Ultra per avere i suoi membri ricoperto la carica di governatore in varie terre, nonché con patente del 26/02/1784 della terra di Sorbo.
Il Comune di Sorbo Serpico ricade nella perimetrazione del Parco Regionale Monti Picentini; nella Carta dei Sentieri del Parco rientra il sentiero escursionistico n° 140 che va da Sorbo Serpico a Volturara Irpina; inoltre, la sommità del Monte Serpico (800 m slm) è Area Archeologico Monumentale soggetta a misure di tutela e valorizzazione.
Una vera e propria peculiarità afferente al territorio sono le Sorgenti di Saliceto, alimentate dalla diffusa circolazione idrica dei rilievi calcarei dei Monti di Serpico, propaggini nord-occidentali del Massiccio del Terminio, che in passato alimentavano tre mulini e una cartiera.
Ore 13.00
Spostamento verso Candida, luogo che prende il nome dal colore del materiale roccioso caratteristico della morfologia locale.Candida è un antico e piccolo paese dalla storia affascinante. Fu a lungo feudo dei Filangieri e conserva ampie tracce del suo glorioso passato: chiese, conventi e palazzi storici sono immersi nel verde dei boschi e dei coltivati posti in splendida vista panoramica sui monti irpini. Era il paese dei chiodaroli per eccellenza.
Ore 13.15
Pranzo presso La Corte dei Filangieri (Guida Osterie d’Italia Ed. Slow Food 2021).
Menù: Minestra e Fagioli Quarantini di Volturara Presidio Slow Food – Baccalà all’insalata con il suo rinforzo – Matassa di Caposele con ceci e peperoni cruschi – Carne di maiale e peperoni – Zuppetta di galletta – In abbinamento un calice di vino a scelta. Prezzo soci Slow Food e Touring Club: 25 Euro – Accompagnatori non soci: 30 Euro.
Il menù è curato da Antonio Petrillo, oste Irpino, sommelier, giovane talento della cucina locale, fondatore della Corte dei Filangieri, recentemente inserita nella Guida Osterie d’Italia edita da Slow Food Editore.
Ore 16.00
Passeggiata libera per il Borgo e successiva degustazione dei vini della Cantina Tenute Casoli, nell’elegante palazzo settecentesco nel centro storico, sapientemente ristrutturato dall’Ing. Luigi, Gigi per gli amici, intento a preservarne quanto più possibile la struttura ed i preziosi particolari originali, tra i quali il portone in legno ed il vecchio abbeveratoio, dove sono attualmente in esposizione antichi attrezzi contadini.
L’azienda gestisce e vinifica, con l’aiuto immancabile di Archimede, le uve provenienti da circa 13 ettari di vigneti, tutti siti in provincia di Avellino, per la produzione di Greco di Tufo DOCG e altri vini a denominazione.
In virtù della totale liberalità del lavoro offerto e dei principi ispiratori delle rispettive mission, le Associazioni organizzatrici propongono questo programma con orari e soste coordinati in modo da garantire l’ordine e la sicurezza dei partecipanti, riservandosi la possibilità di prolungarne o abbreviarne ciascuna durata secondo le esigenze esperienziali del momento.
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