La Fermata festeggia il suo primo anno portando in scena il Don Chisciotte al Cine-Teatro_Auditorium comunale di Ariano.
Ho letto tante storie di cavalieri erranti, di imprese e di vittorie dei giusti sui prepotenti per starmene ancora chiuso coi miei libri in questa stanza come un vigliacco ozioso, sordo ad ogni sofferenza. Nel mondo domina l’ingiustizia, ma di eroici cavalieri neanche l’ombra; proprio per questo, Sancho mio, c’è bisogno d’un sogno matto e un po’ di poesia.
Le foto utilizzate per la realizzazione del video sono di Pellegrino Tarantino.
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Ernest Hemingway: scoperto un racconto inedito
La ricerca della felicità (Pursuit as Happiness) è il titolo di un racconto inedito e autobiografico di Ernest Hemingway (1899-1961). Il manoscritto è stato ritrovato da Sean Hemingway, nipote dello scrittore, dove ha trovato delle annotazioni scritte a mano dallo scrittore ma che non sappiamo per quali ragioni non è stato pubblicato.
Il racconto verrà pubblicato dal New Yorker.
La ricerca della felicità parla di una battuta di pesca in cui Ernest Hemingway, Mr Josie (soprannome dell’amico Jon Russel) e Carl Guttiérez sono all’inseguimento di un enorme marlin.
Ernest Hemingway ha iniziato la sua carriera letteraria a Parigi, grazie a Gertrude Stein, che gli consiglio dei libri che avrebbero potuto metterlo al passo con le avanguardie letterarie del tempo. Inizialmente scrive dei racconti ma i romanzi che lo portano al successo sono Fiesta. Il sole sorgerà ancora (1927), Addio alle armi e Uomini senza donne (1927) recensito da Virginia Woolf.
Lo scrittore è maggiormente ricordato per Il vecchio e il mare (1952) per cui nel 1954 vinse il Premio Nobel.
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Il ballo delle pazze di Victoria Mas: un inno alla libertà delle donne
Il ballo delle pazze è il primo romanzo di Victoria Mas ed è stato un successo letterario in Francia nel 2019. Il libro è stato tradotto in italiano da e/o edizioni e presto sarà disponibile nelle librerie.
Protagoniste del romanzo sono le donne anticonformiste dell’800 che hanno deciso di sottrarsi alle regole della società e che, rifiutando il codice comportamentale dell’epoca, sono state abbandonate in un noto manicomio di Parigi. Questo luogo è la Salpêtrière, citato e approfondito nel saggio Storia della follia (1961) di Michel Foucault:
Una data può servire come punto di riferimento: 1656, decreto di fondazione dell’Hopital général, a Parigi. A prima vista si tratta solo di una riforma: appena d’una riorganizzazione amministrazione. Diverse istituzioni già esistenti sono raggruppate sotto un’unica amministrazione: la Salpêtrière, ricostruita sotto il regno precedente per mettere al coperto un arsenale; Bicetre, che Luigi XIII aveva voluto dare alla commenda di Saint-Louis per farne una di riposo destinata agli invalidi dell’esercito.
…
Quando si è creato l’Hopital général di Parigi, si è pensato soprattutto ala soppressione della mendicità più che all’occupazione degli internati.
Nel saggio del filosofo si parla non solo della Salpêtrière ma del concetto e dell’evoluzione sociale, politica, medica e religiosa che ha dato vita alla catalogazione di pazzi, e dei significati dei termini follia e malinconia, a partire dal secolo XVII al XVIII.
Dietro la nascita dei manicomi, infatti, si nasconde una forma di controllo sociale perché, nella maggior parte dei casi, venivano internati personaggi scomodi politicamente o economicamente.
Nel XVII, ad esempio, venivano internate donne che non volevano sposarsi, che erano poco inclini alla vita domestica o semplicemente per salvaguardare un patrimonio familiare non destinato a tutti i figli di un nucleo familiare. Molte donne sposate invece venivano internate dai mariti solo per la volontà di questi ultimi di risposarsi con un’altra donna.
Il concetto di manicomio ha visto molte trasformazioni nei secoli, tutte strettamente collegate al cambiamento della società e connesso al significato di normalità e di pazzia.
Il ballo delle pazze si muove proprio in questo periodo storico, in cui bastava un nonnulla per essere rinchiuse in manicomio e dire addio alla propria vita, alla propria libertà e ai propri affetti.
Le pagine del romanzo di Victoria Mas ci fanno scoprire un periodo storico particolare attraverso le storie di alcune protagoniste presenti nel libro.
Il ballo delle pazze di Victoria Mas
Il ballo delle pazze: la trama
Siamo a Parigi ed è il 1885. Le protagoniste si trovano nel manicomio di Salpêtrière un luogo in cui si entra ma dal quale non si esce più. Le internate di questo periodo non sono incatenate come le ospiti del passato e vengono curate dal dottor Charcot con l’ipnosi. Ognuna di loro viene costantemente sorvegliata e nessuna ha contatti con l’esterno.
Le donne che vengono rinchiuse in questo manicomio sono donne scomode, che vengono abbandonate dalle loro famiglie per diverse ragioni eccetto che per motivazioni legate a problemi di salute mentale.
Alcune protagoniste del romanzo sono: Louise, un’adolescente che è stata internata a causa di alcune vicissitudini che hanno sconvolto la sua vita e la sua mente; Eugenie, una signorina di buona famiglia ma troppo anticonformista per i suoi genitori; Thérèse la più anziana tra le internate che svolge i ruolo di madre per le più giovani.
Le loro storie sono molte diverse eppure hanno in comune un elemento: si trovano a la Salpêtrière per colpa di un uomo che ha deciso la loro triste sorte.
Un evento stravolgerà la loro vita ed è un ballo mascherato, organizzato ogni ano nl manicomio in cui viene invitata anche la Parigi che conta. Il ballo mascherato, infatti, farà cadere molte maschere.
Se il mondo delle donne anticonformiste di un tempo vi appassiona, vi consigliamo il romanzo a fumetti Parle moi d’amour. Vite esemplari di grandi libertine di Vanna Vinci.
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Antonio Capuano omaggia Samuel Beckett
Torna a teatro il regista di cinema, tv e teatro Antonio Capuano, autore e regista dello spettacolo T&P. Totò e Peppino, omaggio a Samuel Beckett che debutterà in prima nazionale al Teatro Mercadante di Napoli mercoledì 16 novembre alle 21.00, con repliche fino a domenica 27.
Antonio Capuano, sceneggiatore e regista di numerosi successi cinematografici come Vito e gli altri, Pianese Nunzio 14 anni a maggio, Luna Rossa e di spettacoli come Medea e Otto pezzi inutili, vincitore nel 2022 del David Speciale, ritorna in teatro con questo nuovo testo che attraverso due figure mitiche dell’immaginario teatrale e cinematografico italiano, Totò e Peppino De Filippo, rende omaggio al genio di Samuel Beckett.
Interpretato da Roberto Del Gaudio (nei panni di Totò/Hamm) e da Carlo Maria Todini (in quelli di Peppino/Clow), l’allestimento è la riscrittura elaborata da Capuano a partire dai dialoghi provati da Totò e Peppino di Hamm e Clow, i due personaggi di Finale di partita che tanto aveva incuriosito il “Principe” che lo provò affiancato da Peppino De Filippo in uno spazio a Napoli di cui non si ha nessuna cronaca.
Ha dichiarato Antonio Capuano:
Totò ha affinità con Beckett, è assurdo, paradossale e astratto, mentre Peppino è il controcanto che ti riporta alla realtà. Ho voluto recuperare, riscrivere e reimmaginare quel loro duetto andato perduto, non scorrendo più il copione di Finale di partita ma riproducendone la traccia con un Totò-Hamm cieco e incapace di stare in piedi e un Peppino-Clow che non si siede mai. Nel testo a parte spunti presi da Finale di partita ho inserito frasi “illuminanti” dai romanzi di Beckett L’innominabile e Malone muore.
Le scene dello spettacolo sono di Antonella de Martino; i costumi di Francesca Balzana; le musiche di Federico Odling; aiuto regista Emanuele Donadio. La produzione è del Teatro di Napoli-Teatro Nazionale.
Al Teatro Mercadante da mercoledì 16 a domenica 27 novembre 2022.
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