Le assaggiatrici di Rosella Postorino diventa un film di Comencini

Le assaggiatrici di Rosella Postorino (2018), edito da Feltrinelli, tradotto in 32 lingue, diventato un bestseller nonché vincitore del Premio Campiello 2018 diventa un film di Cristina Comencini.

Queste le parole della regista che motivano la scelta di trasporre in immagini il romanzo:

Il romanzo tratto da una storia vera, racconta forse per la prima volta di come ogni guerra passi sul corpo delle donne. Rossella Postorino ha scritto il romanzo a partire dalla testimonianza di una donna anziana, che ha rivelato prima di morire una storia sconosciuta a tutti. Sono molto felice di fare il film e onorare il suo coraggio.

Il film è prodotto da Lumière and Co e sarà distribuito da Vision Distribution.

Le assaggiatrici diventa un film di Cristina Comencini

Le assaggiatrici copertina

Le assaggiatrici: la trama del libro

Siamo nel ’43 e Rosa è  appena arrivata da Berlino per sfuggire ai bombardamenti ed è ospite dei suoi suoceri mentre il marito combatte sul fronte russo. Rosa diventa una delle assaggiatrici del Führer, che hanno il compito di assaggiare i pasti e devono restare, un’ora dopo aver mangiato, sotto osservazione per scoprire se il cibo è avvelenato.

Fra le pareti bianche della mensa, quel giorno diventai un’assaggiatrice di Hitler.

Era l’autunno del ’43, avevo ventisei anni, cinquanta ore di viaggio, settecento chilometri addosso. Da Berlino ero venuta nella Prussia orientale, il luogo dove era nato Gregor, e Gregor non c’era. Per sfuggire alla guerra, da una settimana mi ero trasferita a Gross-Partsch.

Lavorare per Hitler, sacrifica la vita per lui: non era quello che facevano tutti i tedeschi? Ma che potessi ingerire cibo avvelenato e morire così, senza nemmeno uno sparo di fucile, senza un’esplosione, Joseph non lo accettava. Una morte in sordina, fuori scena. Una morte da topi, non da eroi.

Le donne non muoiono da eroi.

Nell’ambiente chiuso della mensa Rosa e le altre giovani donne assaggiatrici creano alleanze, amicizie ma anche rivalità. Rosa nel gruppo viene considerata la straniera e quindi ha più difficoltà a integrarsi e ad ottenere una sorta di benevolenza.

Rossella Postorino attraverso le assaggiatrici trova un modo per mostrare come si può restare umani nonostante un passato vissuto in un clima intriso di male, odio e terrore in cui la propria vita vale meno di zero.

Il romanzo mostra come il terrore, se vissuto ogni giorno, può diventare banale e monotono da non fare più paura. Il film riuscirà a rendere giustizia al libro? Considerando la bravura di Cristina Comencini la nostra risposta è affermativa ma non ci resta che aspettare di poter vedere il lavoro finito.

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