L’enogastronomia, la storia e le tradizioni del piccolo Comune altirpino sulle telecamere della nota trasmissione televisiva di Rai 3.
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Grottaminarda: sanzioni amministrative per i proprietari degli spazi privati confinanti con le strade comunali
Il Comune di Grottaminarda attraverso un’ordinanza “invita” tutti i proprietari degli spazi confinanti con le strade comunali ad osservare la buona conservazione degli spazi pubblici e privati che costeggiano le strade comunali e i tratti del centro urbano e delle immediate periferie della città.
La mancata manutenzione da parte dei proprietari implicherà la sanzione amministrativa prevista per la violazione dei regolamenti comunali e ordinanze. La suddetta ha valore di adempienza entro 10 giorni.
Ordinanza: testo integrale
L’ordinanza ufficiale è la seguente:
Informazioni utili per i proprietari di aree confinanti con strade pubbliche
I cittadini proprietari di immobili o terreni che confinano con strade pubbliche (frontisti) devono, in determinate situazioni, provvedere alla potatura di siepi e alberature private e alla pulizia di strade, fossi e marciapiedi.
Le situazioni in cui i proprietari devono intervenire sono quelle in cui è necessario garantire la sicurezza e il mantenimento del territorio comunale.
È compito del proprietario di un area verde composta da siepi e alberature private confinanti con una strada pubblica provvedere ad un decoro ottimale degli spazi che costeggiano la strada pubblica. Il proprietario deve provvedere alla potatura di siepi e alberi presenti all’interno della sua proprietà se i rami esterni nascondono la segnaletica o compromettono la sicurezza della circolazione.
I proprietari sono tenuti a rimuovere con urgenza alberi o rami caduti sulla carreggiata stradale.
Se la potatura o l’abbattimento devono essere effettuati con urgenza per garantire la sicurezza e l’incolumità pubblica non è necessario chiedere l’autorizzazione alla potatura. In questi casi le norme del Codice della Strada prevalgono sul Regolamento Comunale del Verde.
Nel caso in cui le acque piovane o di irrigazione provenienti da terreni privati convoglino in un fossato.
Classificazione legale delle strade
Esiste una che qualifica giuridicamente le strade vicinali.
L’art.2 del Codice stradale stabilisce:
1. Ai fini dell’applicazione delle norme del presente codice si definisce «strada» l’area ad uso pubblico destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali.
2. Le strade sono classificate, riguardo alle loro caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali, nei seguenti tipi:
A – Autostrade;
B – Strade extraurbane principali;
C – Strade extraurbane secondarie;
D – Strade urbane di scorrimento;
E – Strade urbane di quartiere;
E-bis – Strade urbane ciclabili;
F – Strade locali;
F-bis – Itinerari ciclopedonali.
3. Le strade di cui al comma 2 devono avere le seguenti caratteristiche minime:
A – Autostrada: strada extraurbana o urbana a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico invalicabile, ciascuna con almeno due corsie di marcia, eventuale banchina pavimentata a sinistra e corsia di emergenza o banchina pavimentata a destra, priva di intersezioni a raso e di accessi privati, dotata di recinzione e di sistemi di assistenza all’utente lungo l’intero tracciato, riservata alla circolazione di talune categorie di veicoli a motore e contraddistinta da appositi segnali di inizio e fine. Deve essere attrezzata con apposite aree di servizio ed aree di parcheggio, entrambe con accessi dotati di corsie di decelerazione e di accelerazione.
B- Strada extraurbana principale: strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico invalicabile, ciascuna con almeno due corsie di marcia e banchina pavimentata a destra, priva di intersezioni a raso, con accessi alle proprietà laterali coordinati, contraddistinta dagli appositi segnali di inizio e fine, riservata alla circolazione di talune categorie di veicoli a motore; per eventuali altre categorie di utenti devono essere previsti opportuni spazi. Deve essere attrezzata con apposite aree di servizio, che comprendano spazi per la sosta, con accessi dotati di corsie di decelerazione e di accelerazione.
C – Strada extraurbana secondaria: strada ad unica carreggiata con almeno una corsia per senso di marcia e banchine.
D – Strada urbana di scorrimento: strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, ed una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici, banchina pavimentata a destra e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate; per la sosta sono previste apposite aree o fasce laterali esterne alla carreggiata, entrambe con immissioni ed uscite concentrate.
E – Strada urbana di quartiere: strada ad unica carreggiata con almeno due corsie, banchine pavimentate e marciapiedi; per la sosta sono previste aree attrezzate con apposita corsia di manovra, esterna alla carreggiata.
E-bis – Strada urbana ciclabile: strada urbana ad unica carreggiata, con banchine pavimentate e marciapiedi, con limite di velocità non superiore a 30 km/h, definita da apposita segnaletica verticale ed orizzontale, con priorità per i velocipedi.
F – Strada locale: strada urbana od extraurbana opportunamente sistemata ai fini di cui al comma 1 non facente parte degli altri tipi di strade.
F-bis – Itinerario ciclopedonale: strada locale, urbana, extraurbana o vicinale, destinata prevalentemente alla percorrenza pedonale e ciclabile e caratterizzata da una sicurezza intrinseca a tutela dell’utenza debole della strada.
4. È denominata «strada di servizio» la strada affiancata ad una strada principale (autostrada, strada extraurbana principale, strada urbana di scorrimento) avente la funzione di consentire la sosta ed il raggruppamento degli accessi dalle proprietà laterali alla strada principale e viceversa, nonché il movimento e le manovre dei veicoli non ammessi sulla strada principale stessa.
5. Per le esigenze di carattere amministrativo e con riferimento all’uso e alle tipologie dei collegamenti svolti, le strade, come classificate ai sensi del comma 2, si distinguono in strade «statali», «regionali», «provinciali», «comunali», secondo le indicazioni che seguono. Enti proprietari delle dette strade sono rispettivamente lo Stato, la regione, la provincia, il comune.
6. Le strade extraurbane di cui al comma 2, lettere B, C ed F si distinguono in:
A – Statali, quando:
a) costituiscono le grandi direttrici del traffico nazionale;
b) congiungono la rete viabile principale dello Stato con quelle degli Stati limitrofi;
c) congiungono tra loro i capoluoghi di regione ovvero i capoluoghi di provincia situati in regioni diverse, ovvero costituiscono diretti ed importanti collegamenti tra strade statali;
d) allacciano alla rete delle strade statali i porti marittimi, gli aeroporti, i centri di particolare importanza industriale, turistica e climatica;
e) servono traffici interregionali o presentano particolare interesse per l’economia di vaste zone del territorio nazionale.
B – Regionali, quando allacciano i capoluoghi di provincia della stessa regione tra loro o con il capoluogo di regione ovvero allacciano i capoluoghi di provincia o i comuni con la rete statale se ciò sia particolarmente rilevante per ragioni di carattere industriale, commerciale, agricolo, turistico e climatico.
C – Provinciali, quando allacciano al capoluogo di provincia capoluoghi dei singoli comuni della rispettiva provincia o più capoluoghi di comuni tra loro ovvero quando allacciano alla rete statale o regionale i capoluoghi di comune, se ciò sia particolarmente rilevante per ragioni di carattere industriale, commerciale, agricolo, turistico e climatico.
D – Comunali, quando congiungono il capoluogo del comune con le sue frazioni o le frazioni fra loro, ovvero congiungono il capoluogo con la stazione ferroviaria, tranviaria o automobilistica, con un aeroporto o porto marittimo, lacuale o fluviale, con interporti o nodi di scambio intermodale o con le località che sono sede di essenziali servizi interessanti la collettività comunale. Ai fini del presente codice, le strade «vicinali» sono assimilate alle strade comunali.
7. Le strade urbane di cui al comma 2, lettere D, E e F, sono sempre comunali quando siano situate nell’interno dei centri abitati, eccettuati i tratti interni di strade statali, regionali o provinciali che attraversano centri abitati con popolazione non superiore a diecimila abitanti.
8. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nel termine indicato dall’art. 13, comma 5, procede alla classificazione delle strade statali ai sensi del comma 5, seguendo i criteri di cui ai commi 5, 6 e 7, sentiti il Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, il consiglio di amministrazione dell’Azienda nazionale autonoma per le strade statali, le regioni interessate, nei casi e con le modalità indicate dal regolamento. Le regioni, nel termine e con gli stessi criteri indicati, procedono, sentiti gli enti locali, alle classificazioni delle strade ai sensi del comma 5. Le strade così classificate sono iscritte nell’archivio nazionale delle strade previsto dall’art. 226.
9. Quando le strade non corrispondono più all’uso e alle tipologie di collegamento previste sono declassificate dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dalle regioni, secondo le rispettive competenze, acquisiti i pareri indicati nel comma 8. I casi e la procedura per tale declassificazione sono indicati dal regolamento.10. Le disposizioni di cui alla presente disciplina non modificano gli effetti del D.P.C.M. 10 agosto 1988, n. 377, emanato in attuazione della legge 8 luglio 1986, n. 349, in ordine all’individuazione delle opere sottoposte alla procedura di valutazione d’impatto ambientale.
10-bis. Resta ferma, per le strade e veicoli militari, la disciplina specificamente prevista dal codice dell’ordinamento militare. -
Masterclass di Cairano,
D’Angelis ricorda le tappe di una grande sfidaLa Masterclass di Cairano diventa sempre più centrale nell’autunno culturale dell’Alta Irpinia. Dopo la proiezione de “Il sindaco del Rione Sanità” al Multisala Cinema Nuovo di Lioni, con la presenza del regista Mario Martone e dell’attore protagonista Francesco Di Leva, il sindaco di Cairano, Luigi D’Angelis, ricorda le tappe di una grande sfida.
Da stasera fino a lunedì attori e studenti della Scuola dei mestieri dello spettacolo si sposteranno a Sant’Andrea di Conza, nei locali dell’ex Fornace, per un week end di spettacoli.
Si comincia sabato 2 novembre con Ernesto Lama e Aniello Palomba, protagonisti di “Assolo per Due”, che condurranno il pubblico in un viaggio tra suoni e parole del ‘900.
Domenica 3 novembre torna sul palco Francesco Di Leva con “Muhammad Ali”. Regia di Pino Carbone, scritto da Linda Dalisi. Scene di Mimmo Palladino, costumi Ursula Patzak. Musiche di Marco Messina e Sacha Ricci.
Lunedì 5 novembre c’è lo spettacolo “Bugie a parte”, con Gian Cro’, Noemi Bordi, Domizia D’Amico. Musiche di Corrado Cirillo. Scritto da Gian Cro’ per la regia di Ario Avecone e Gian Cro’.
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Stazione Hirpinia: parla Costantino Boffa, Tavolo Tecnico della Regione Campania
Costantino Boffa, Tavolo Tecnico della Regione Campania per la Linea AV/AC Napoli-Bari, durante l’incontro Stazione Hirpinia: opportunità, progettualità, risorse, ha fatto una quadra sul da farsi logistico, che riguarda la costruzione della nuova linea ferroviaria, spiegando la realtà della situazione sia a livello economico che d’intenti mirati ad evitare una frantumazione delle finalità e delle aspettative dei comuni irpini coinvolti.
Costantino Boffa ha sottolineato l’importanza di dialogo che dovrà esserci tra i sindaci irpini coinvolti, per poter raggiungere una finalità non dispersiva dei fondi messi a disposizione.
L’intervento è stato chiaro, soprattuto, per quanto riguarda l’erogazione del 2% del progetto, che dovrà essere erogato e quali sono gli interventi più efficaci per una distribuzione logistica ottimale.
La differenza che intercorre tra linea ad alta velocità e quella che riguarda la Stazione Hirpinia è rappresentata dalla possibilità di far attraversare treni merci e treni regionali, in fasce orarie alternate.
Il prossimo incontro tra i comuni interessati è previsto per il prossimo 4 febbraio 2020.
Di seguito riportiamo la Delibera della Giunta Regionale del 24 settembre, cui fa riferimento Costantino Boffa e l’Ordinanza dell’Asse Ferroviario Napoli-Bari.
Delibera della Giunta Regionale n. 441 del 24/09/2019
Dipartimento 50 – GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA
Direzione Generale 8 – DIREZIONE GENERALE PER LA MOBILITA’
Oggetto dell’Atto:
PROGRAMMA DI INTERVENTI DI SVILUPPO E RIQUALIFICAZIONE DEI TERRITORI
INTERESSATI DALLA DIRETTRICE FERROVIARIA NAPOLI-BARI. TRATTE “RADDOPPIO
FRASSO TELESINO-VITULANO” E “RADDOPPIO IN VARIANTE APICE-ORSARA”.n. 56 del 30 Settembre 2019
Alla stregua dell’istruttoria compiuta dalle Direzioni Generali e delle risultanze e degli atti tutti
richiamati nelle premesse che seguono, costituenti istruttoria a tutti gli effetti di legge, nonché
dell’espressa dichiarazione di regolarità della stessa resa dai Direttori a mezzo di sottoscrizione
della presente
PREMESSO che
a) con delibera n. 62 del 3 agosto 2011, il CIPE ha individuato il potenziamento della Direttrice ferroviaria NapoliBari-Lecce-Taranto fra gli interventi strategici nazionali prioritari per lo sviluppo del Mezzogiorno e ha previsto i
seguenti interventi infrastrutturali sulle tratte interessanti la Regione Campania: Raddoppio Cancello-Frasso
Telesino, Raddoppio Frasso Telesino-Vitulano, Raddoppio in variante Apice-Orsara, Variante Cancello-Napoli;
b) in data 2 agosto 2012, è stato sottoscritto il “Contratto istituzionale di sviluppo per la realizzazione della
Direttrice ferroviaria Napoli-Bari-Lecce-Taranto” tra il Ministro per la Coesione territoriale, il Ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti, la Regione Campania, la Regione Puglia, la Regione Basilicata, Ferrovie dello
Stato Italiane SpA e Rete Ferroviaria Italiana SpA (da ora in avanti denominata RFI), quest’ultima individuata
quale soggetto attuatore degli interventi;
c) con legge n. 164 dell’11 novembre 2014 di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 133 del 12
settembre 2014 (c.d. “Sblocca Italia”), l’Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A. è stato
nominato Commissario per la realizzazione delle opere relative agli Assi ferroviari Napoli-Bari ed è stato stabilito
che la realizzazione delle opere relative alla tratta ferroviaria Napoli-Bari sia eseguita a valere sulle risorse
previste nell’ambito del Contratto di programma 2012-2016 stipulato tra RFI e il Ministero delle Infrastrutture e
dei Trasporti;
d) con DPGRC n. 7 del 18 gennaio 2016, è stato conferito l’incarico di consigliere del Presidente della Giunta
Regionale per gli aspetti di interesse regionale inerenti alla realizzazione della linea ferroviaria NA-BA, con
riferimento alle opere infrastrutturali, ai progetti di sviluppo e riqualificazione dei territori interessati ed ai
connessi Accordi di programma con gli Enti competenti;
e) con nota prot. n.10026 UDCP/GAB/VCG1 del 6 aprile 2016 e successiva integrazione prot. n. 17337
UDCP/GAB/CG del 15 giugno 2017, il Presidente della Giunta Regionale ha costituito un Tavolo tecnico per le
attività connesse alla realizzazione della direttrice ferroviaria Napoli-Bari;
f) con delibera n. 382 del 20 luglio 2016, la Giunta regionale ha attribuito al menzionato Tavolo tecnico il compito
di promuovere, concordare, coordinare e ottimizzare, nel rispetto delle reciproche competenze istituzionali, le
attività di supporto e raccordo per la realizzazione della direttrice ferroviaria Napoli-Bari, con particolare
riferimento alle opere infrastrutturali, ai progetti di sviluppo e riqualificazione dei territori interessati ed ai
connessi accordi con gli enti interessati;
g) con delibera n. 384 del 27 giugno 2017, la Giunta regionale ha demandato alla Direzione Generale Autorità di
Gestione Fondo Sociale Europeo e Fondo per lo sviluppo e la coesione, di concerto con la Direzione Generale
per la Mobilità, in ragione delle competenze ad esse attribuite per materia, l’attuazione degli obblighi derivanti
dal Contratto Istituzionale di Sviluppo per la realizzazione della direttrice ferroviaria Napoli-Bari-Lecce-Taranto;
PREMESSO, altresì, che
a) con delibera n. 524 dell’8 agosto 2017, la Giunta regionale, nel prendere atto dell’avvio delle procedure di
concertazione tra il Tavolo Tecnico e i Comuni campani coinvolti dalla realizzazione della direttrice ferroviaria
Napoli-Bari, ha approvato lo schema di Protocollo d’Intesa tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la
Regione Campania e il Commissario per la realizzazione delle opere relative agli assi ferroviari Napoli-Bari e
Palermo-Catania-Messina, finalizzato alla definizione di un Programma di interventi di sviluppo e riqualificazione
dei territori interessati dalla direttrice ferroviaria Napoli-Bari;
b) con delibera n. 240 del 24 aprile 2018, si è reso necessario modificare, nelle more della sua sottoscrizione da
parte dei soggetti interessati, lo schema di Protocollo d’intesa approvato con DGR n. 524/2017, per quanto
attiene alle modalità di individuazione dei Comuni destinatari delle risorse di cui al Piano Operativo
Infrastrutture;
PREMESSO, infine, che
a) la Delibera CIPE n. 54 del 01.12.2016, all’allegato “Piano Operativo Fondo Sviluppo e Coesione – Infrastrutture
2014/2020 (Legge n. 190 del 23 dicembre 2014, c. 703), prevede nell’Asse tematico D “Messa in sicurezza del
patrimonio infrastrutturale esistente” il “Programma per il completamento, il riammagliamento e la
rifunzionalizzazione delle infrastrutture per la mobilità interferite dal corridoio ferroviario AV/AC Napoli – Bari – I
fase” per un importo di 50 M€;
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 56 del 30 Settembre 2019
b) con D.P.G.R. n. 25 del 14.02.2018 è stata Istituita la Struttura Tecnica di Missione per l’attuazione Delibera
CIPE n.54/2016 con le funzioni, tra l’altro, di coordinamento, gestione e monitoraggio dei processi di attuazione
delle linee di azione di cui alla Delibera CIPE n.54/2016 in raccordo con la Direzione Generale per la Mobilità;
c) con delibera n. 104 del 20 febbraio 2018, la Giunta regionale (tra l’altro) ha demandato alla medesima Struttura
Tecnica di Missione il compito di attivare le procedure di selezione relative al “Programma per il completamento,
il riammagliamento e la rifunzionalizzazione delle infrastrutture per la mobilità interferite dal corridoio ferroviario
AV/AC Napoli – Bari – I fase”, rivolta ai comuni individuati dal Tavolo tecnico permanente costituito dal
Presidente della Giunta Regionale e sulla scorta dei criteri appositamente elaborati dal medesimo Tavolo;
d) che con nota prot. n. 2018-0007293/UDCP/GAB/GAB del 26 marzo 2018 il Tavolo tecnico permanente ha
trasmesso l’indicazione dei Comuni interessati dal Programma per il completamento, il riammagliamento e la
rifunzionalizzazione delle infrastrutture per la mobilità interferite dal corridoio ferroviario AV/AC Napoli – Bari – I
fase, unitamente ai criteri specifici di riferimento, in ottemperanza a quanto disposto dalla Delibera di Giunta
Regionale n. 104/2018
DATO ATTO che
a) il citato protocollo prevede all’art. 3 che la regione Campania si impegna a individuare in modo univoco e
definitivo gli interventi che andranno a costituire il “Programma di interventi di sviluppo e riqualificazione”, i cui
tempi di realizzazione non dovranno influire sul cronoprogramma di realizzazione dell’opera ferroviaria AC/AV
Napoli-Bari e stabilisce le modalità di individuazione degli interventi per le tratte “Variante Cancello-Napoli” e
“Raddoppio Cancello-Frasso Telesino”, nonché per le tratte “Raddoppio Frasso Telesino – Vitulano” e
“Raddoppio in variante Apice-Orsara”;
b) in particolare, ai sensi di quanto previsto dall’art. 3 del suddetto Protocollo, gli interventi costituenti il
“Programma di interventi di sviluppo e riqualificazione” per le tratte “Raddoppio Frasso Telesino – Vitulano” e
“Raddoppio in variante Apice-Orsara” avviene mediante procedura concertativa da svolgersi tra i Comuni
interessati e il Tavolo Tecnico, sulla base degli esiti delle relative Conferenze di Servizi nonché in conformità a
quanto previsto dalla precedente lettera a), in virtù di quanto stabilito dalla DGR n. 382/2016 e dalla DGR n.
240/2018, salvo future ed eventuali diverse disposizioni giuntali;
c) il medesimo Protocollo, all’art. 3 e all’art. 5 prevede la copertura finanziaria degli interventi costituenti il
“Programma di interventi di sviluppo e riqualificazione”, stabilendo che si impegni a tal fine l’importo del 2%
dell’intero costo dell’opera, oltre che per le opere e misure compensative dell’impatto territoriale e sociale
strettamente correlate alla funzionalità dell’opera ai sensi dell’articolo 165, comma 3, del decreto legislativo n.
163/2006 come modificato dall’art. 4, comma 2, del Decreto-legge n. 70 del 13 maggio 2011 convertito con
legge n. 106 del 12 luglio 2011 (c.d. “Decreto Sviluppo”) anche ad integrazione dei fondi di competenza della
Regione Campania che saranno proposti;
d) il citato Protocollo prevede, infine, che la Regione Campania si impegna a orientare i suoi atti di
programmazione in modo che siano coerenti con gli obiettivi del “Programma di interventi di sviluppo e
riqualificazione”, così da favorire la realizzazione e il reperimento di ulteriori risorse, regionali, nazionali ed
europee;
PRESO ATTO, altresì, che
a) in coerenza con gli indirizzi contenuti nella Delibera di Giunta Regionale n. 104/2018, il Tavolo con nota n.
2018-0007293/UDCP/GAB/GAB del 26 marzo 2018 ha individuato i beneficiari riferiti alla prima fase delle tratte
relative alla detta linea ferroviaria che potevano proporre progettualità e che, all’esito dell’esperimento delle procedure poste in essere dalla Struttura Tecnica di Missione, il medesimo Tavolo ha preso atto che, rispetto all’elenco a suo tempo fornito, tutte le istanze presentate sono state soddisfatte con le coperture di cui al citato art. 5
del Protocollo d’Intesa;
b) il tratto Frasso Telesino – San Lorenzo, rappresenta la prima infrastruttura in Europa ad ottenere la Certificazione ENVISION (platinum)in virtù dell’attenzione che è stata data al coinvolgimento delle popolazioni e al processo di concertazione degli Enti locali (che ha determinato, caso unico nel panorama nazionale, la chiusura delle
Conferenze di Servizi con il consenso pressocchè unanime dei Comuni e delle Province interessate) nonchè
alle caratteristiche ambientali e alle peculiarità territoriali, come la geomorfologia, l’idrologia, il paesaggio e la
valorizzazione delle risorse culturali ed economiche locali;
RILEVATO che
a) la delibera di Giunta n. 382/2016 rinvia a successivo provvedimento la destinazione delle risorse rinvenienti sulle fonti regionali, nazionali e comunitarie del ciclo di programmazione 2014-2020 della Regione Campania in favore dei Comuni individuati per le tratte Frasso Telesino-Vitulano e Apice-Orsara;n. 56 del 30 Settembre 2019
b) il modello di concertazione sperimentato con riferimento alle tratte relative alla prima fase ha consentito di velocizzare l’avanzamento dei lavori e di concordare con le comunità locali le azioni di riqualificazione urbana e territoriale per il riutilizzo delle tratte dismesse, nonchè azioni di bonifica delle aree dismesse e di recupero degli
edifici dismessi da adibire a nuove destinazioni;
c) i benefici apportati nelle aree produttive interessate dalla direttrice ferroviaria possono essere massimizzati prevedendo ulteriori azioni di valorizzazione delle aree produttive e di miglioramento della logistica, anche in linea
con le determinazioni assunte con la DGR n. 175 del 28.03.2018 che ha approvato la proposta di piano di sviluppo strategico, in attuazione di quanto previsto dall’articolo 4, del decreto-legge del 20 giugno 2017, n. 91 recante “disposizioni urgenti per la crescita economica nel mezzogiorno” finalizzato alla istituzione della zona economica speciale denominata “ZES CAMPANIA” e dei conseguenti atti attuativi;
CONSIDERATO che al fine di massimizzare gli impatti, in termini di crescita e competitività dei territori, occorre
mettere a sistema le azioni in campo, definendo un Programma complesso di interventi anche dedicando linee
specifiche di intervento allo sviluppo delle aree produttive, al fine di valorizzare e massimizzare i benefici della
realizzazione dell’”alta capacità” in termini di miglioramento della logistica con particolare riferimento alla stazione
di Benevento, alla nuova stazione Hirpinia e alle aree ZES individuate dalla DGR 175/2018;
RITENUTO
a) di dover dare mandato a tal fine al “Tavolo tecnico per le attività connesse alla realizzazione della direttrice ferroviaria Napoli-Bari” di definire, di concerto con i Comuni (e/o loro aggregazioni) e gli altri Enti interessati alla
seconda fase della linea AV/AC, tratte “Raddoppio Frasso Telesino – Vitulano” e “Raddoppio in variante Apice-Orsara”, un Programma complesso di interventi di sviluppo e riqualificazione dei territori interessati dalla direttrice ferroviaria Napoli-Bari, in linea con le determinazioni giuntali richiamate in premessa;
b) di dover assicurare, attraverso il Tavolo tecnico per le attività connesse alla realizzazione della direttrice ferroviaria Napoli-Bari, che il Programma di interventi nei territori interessati dalle tratte Frasso Telesino-Vitulano e
Apice-Orsara sia coordinato con le iniziative di sviluppo territoriali in corso di elaborazione attraversate dal corridoio ferroviario;
c) di doversi dare mandato agli uffici competenti di individuare a valere sulle fonti regionali, nazionali e comunitarie
del ciclo 2014-2020 ovvero del ciclo 2021 – 2027 le risorse necessarie a sostenere il completamento del “Programma di interventi di sviluppo e riqualificazione” relativamente alle tratte “Frasso Telesino-Vitulano e Apice-Orsara”, in aggiunta agli stanziamenti già previsti dal Protocollo d’Intesa tra il Ministero delle Infrastrutture e
dei Trasporti, la Regione Campania e il Commissario per la realizzazione delle opere relative agli assi ferroviari
Napoli-Bari e Palermo- Catania-Messina, sottoscritto in data 28 ottobre 2018;
VISTO
a) la Delibera CIPE n. 62 del 3 agosto 2011;
b) la Delibera CIPE n. 54 del 1° dicembre 2016;
c) la Legge n. 164 dell’11 novembre 2014 di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 133 del 12 settembre 2014 (c.d. “Sblocca Italia”);
d) il DPGRC n. 7 del 18.02.2016;
e) il D.P.G.R. n. 25 del 14.02.2018;
f) la DGR n. 382 del 20.07.2016;
g) la DGR n. 384 del 27.06.2017;
h) la DGR n. 524 del 08.08.2017;
i) la DGR n. 104 del 20.02.2018;
j) la DGR n. 175 del 28.03.2018;
k) la DGR n. 240 del 24.04.2018;
ACQUISITO il parere della Programmazione Unitaria prot. 22627/UDCP/GAB/VCG1 del 24.09.2019;
PROPONE e la Giunta, in conformità, a voti unanimi
DELIBERA
per le motivazioni ed i riferimenti espressi in narrativa, che qui si intendono integralmente riportati e trascritti:
1. di dare mandato a tal fine al “Tavolo tecnico per le attività connesse alla realizzazione della direttrice ferroviaria
Napoli-Bari” di definire, di concerto con i Comuni (e/o loro aggregazioni) e gli altri Enti interessati alla seconda
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 56 del 30 Settembre 2019
fase della linea AV/AC, un Programma complesso di interventi di sviluppo e riqualificazione dei territori interessati dalla direttrice ferroviaria Napoli-Bari;
2. di assicurare, attraverso il Tavolo tecnico per le attività connesse alla realizzazione della direttrice ferroviaria
Napoli-Bari, che il Programma di interventi nei territori interessati dalle tratte Frasso Telesino-Vitulano e Apice-Orsara sia coordinato con le iniziative di sviluppo territoriali in corso di elaborazione attraversate dal corridoio
ferroviario;
3. di dare mandato agli uffici competenti di individuare a valere sulle fonti regionali, nazionali e comunitarie del ciclo 2014-2020 ovvero del ciclo 2021 – 2027 le risorse necessarie a sostenere il completamento del “Programma
di interventi di sviluppo e riqualificazione” relativamente alle tratte “Frasso Telesino-Vitulano e Apice-Orsara”, in
aggiunta agli stanziamenti già previsti dal Protocollo d’Intesa tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la
Regione Campania e il Commissario per la realizzazione delle opere relative agli assi ferroviari Napoli-Bari e
Palermo- Catania-Messina, sottoscritto in data 28 ottobre 2018;
4. di inviare il presente provvedimento al Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale, al Responsabile della
Programmazione Unitaria, alla Direzione Generale Autorità di Gestione FSE – FSC, alla Direzione Generale
Mobilità, alla Struttura Tecnica di Missione per l’attuazione della Delibera CIPE 54/2016, al sito, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Commissario per la realizzazione delle opere relative agli assi ferroviari Napoli-Bari e Palermo-Catania-Messina, a RFI e al BURC per la pubblicazione.fonte: http://burc.regio
Ordinanza Numero 35 Asse Ferroviario Napoli-Bari
Asse Ferroviario Napoli-Bari
Raddoppio tratta Apice – Orsara
1° Lotto funzionale Apice – Hirpinia
(CUP J77I04000000009)
Approvazione progetto definitivo
Il Commissario
– VISTA la delibera CIPE n. 121 del 21 dicembre 2001, con la quale è stato approvato il Programma Infrastrutture Strategiche (PIS), che prevede un’articolata serie di interventi infrastrutturali attraverso i quali sostenere lo sviluppo e la modernizzazione del Paese e considerati a tal fine di interesse prioritario;
– VISTO che il Programma Infrastrutture Strategiche (PIS) viene aggiornato ogni anno con la presentazione dell’Allegato infrastrutture al Documento di Economia e Finanze e che l’undicesimo Allegato Infrastrutture al Documento di economia e finanza (DEF) del 2013, relativo al Programma Infrastrutture Strategiche (PIS) per gli anni 2014-16, che ha ricevuto l’intesa della Conferenza Unificata il 16 aprile 2014 e successivamente è stato valutato dal CIPE in data 1 agosto 2014, prevede tra le Infrastrutture Strategiche l’Asse ferroviario Napoli-Bari ed in particolare la velocizzazione e il raddoppio della tratta Cancello – Dugenta/Frasso Telesino;
– VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327 e s.m.i., recante il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità;
– VISTA la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione” che, all’articolo 11, dispone che a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un Codice unico di progetto (da ora in avanti anche “CUP”);
– VISTO il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE”, e vista in particolare la parte II, titolo III, capo IV, concernente “Lavori relativi a infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi”;
– VISTA la legge 13 agosto 2010, n. 136, come modificata dal decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187, convertito dalla legge 17 dicembre 2010, n. 217, che reca un piano straordinario contro la mafia, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia e che, tra l’altro, definisce le sanzioni applicabili in caso di inosservanza degli obblighi previsti dalla legge stessa, tra cui la mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento;
– VISTA la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (G.U. n. 87/2003, errata corrige in G.U. n. 140/2003), con la quale il CIPE ha definito il sistema per l’attribuzione del CUP, che deve essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al punto 1.4 della delibera stessa;
– VISTA la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (G.U. n. 276/2004), con la quale il CIPE ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti d’investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
– VISTO l’articolo 1, comma 76, della Legge n. 147/2013 (Legge di Stabilità 2014, pubblicata nella G.U. n. 302/2013 – Suppl. Ord. n. 87 ed entrata in vigore data 1° gennaio 2014), che indica, tra le altre, la tratta Apice – Orsara tra quelle che sono realizzate per lotti costruttivi “…..con le modalità previste dalle lettere b) e c) del comma 232 e dai commi 233 e 234 dell’art. 2 della legge 23 dicembre 2009, n.191. Il CIPE può approvare i progetti preliminari delle opere indicate al primo periodo anche nelle more del finanziamento della fase realizzativa e i relativi progetti definitivi a condizione che sussistano disponibilità finanziarie sufficienti per il finanziamento di un primo lotto costruttivo di valore non inferiore al 10 per cento del costo complessivo delle opere. A tal fine è autorizzata la spesa mediante erogazione diretta di 120 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2029. A valere sui predetti contributi non sono consentite operazioni finanziarie con oneri a carico dello Stato”;
– VISTO l’aggiornamento 2016 del Contratto di Programma 2012-2016 Parte Investimenti, approvato con legge n. 225 del 1° dicembre 2016, nell’ambito del quale il progetto “Itinerario Napoli-Bari: Raddoppio tratta Apice-Orsara” è collocato alla tabella B ”Investimenti realizzati per lotti costruttivi” con un costo complessivo di 2.686 milioni di euro e risorse pari a 923 milioni di euro, che assicurano la copertura delle progettazioni preliminari e definitive dell’intero raddoppio Apice-Orsara e l’integrale copertura finanziaria della fase realizzativa del 1° lotto funzionale Apice – Hirpinia;
– VISTO lo schema di Contratto di Programma 2017 – 2021 Parte Investimenti, sul quale il CIPE ha espresso parere favorevole – con delibera n. 66 del 7 agosto 2017 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 83 del 10 aprile 2018 – il cui iter approvativo è ancora in corso, nell’ambito del quale il progetto “Itinerario Napoli – Bari: Raddoppio tratta Apice – Orsara” figura in Tabella B “Investimenti realizzati per lotti costruttivi” con un costo complessivo di 2.315 milioni di euro e risorse pari a 923 milioni di euro, ed è articolato in due lotti funzionali, il 1° Lotto funzionale (Apice – Hirpinia) di costo pari a 923 milioni di euro, interamente finanziato, e il 2° Lotto funzionale (Hirpinia – Orsara) di costo pari a 1.392 milioni di euro, le cui risorse risultano da reperire, e il cui fabbisogno finanziario è previsto nel 2018;
– VISTA la legge 11 novembre 2014, n. 164 di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, e visto in particolare l’art. 1, comma 1, che ha nominato l’Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A. Commissario per la realizzazione delle opere relative agli Assi ferroviari Napoli – Bari e Palermo – Catania – Messina di cui al Programma Infrastrutture Strategiche previsto dalla legge 21 dicembre 2001, n. 443 senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica allo scopo di potere celermente stabilire le condizioni per l’effettiva realizzazione delle relative opere e quindi potere avviare i lavori di parte dell’intero tracciato entro e non oltre il 31 ottobre 2015;
– VISTO l’art. 1, comma 4, del decreto-legge n. 133/2014, come convertito dalla legge n. 164/2014;
– VISTO l’art. 7, comma 9-bis, della legge 26 febbraio 2016 n. 21 di conversione con modificazioni del decreto legge 30 dicembre 2015 n. 210, con il quale è stato prorogato al 30 settembre 2017 il termine di cui all’art. 1, comma 1, primo periodo del decreto-legge n. 133/2014 convertito dalla legge n. 164/2014, nonché sono state sostituite le parole “Ferrovie dello Stato S.p.A.” con le parole “Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.” con conseguente subentro nella carica di Commissario per la realizzazione delle opere relative agli assi ferroviari Napoli-Bari e Palermo-Catania-Messina dell’Amministratore Delegato di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.;
– VISTO l’art. 1, comma 1138, della legge 27 dicembre 2017 n. 205, con il quale è stato prorogato al 31 dicembre 2020 il suddetto termine di cui all’art. 1, comma 1, primo periodo del decreto legge n. 133/2014 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 164/2014;
– VISTE le Ordinanze nn. 1 e 2 del 12 dicembre 2014, con le quali sono state rispettivamente dettate disposizioni organizzative e provvedimentali in forza delle quali il Commissario opera nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico e della normativa dell’Unione Europea e nei limiti delle risorse disponibili ai sensi della legislazione vigente e dell’art. 1 della legge 11 novembre 2014 n. 164 per l’urgente realizzazione delle opere ed istituite le posizioni e strutture organizzative a diretto riporto del Commissario;
– VISTA la C.O. n. 370/AD del 16 gennaio 2015, con la quale RFI S.p.A., in attuazione di quanto previsto dall’art. 1, comma 2, della legge 11 novembre 2014 n. 164 ed indicato nell’art. 12 dell’Ordinanza n. 1/2014, ha costituito apposita Task Force “Progetti Sblocca Italia: Assi Ferroviari Napoli-Bari e Messina-Catania-Palermo” per l’espletamento di ogni attività amministrativa, tecnica ed operativa, comunque finalizzata alla realizzazione dei citati assi ferroviari;
– VISTA l’Ordinanza n. 4 del 25 febbraio 2015, di approvazione delle Linee Guida “Compiti e Supporto di RFI nell’ambito delle attività del Commissario ai sensi della Legge n. 164/2014 – art. 1”, aggiornate con Ordinanza n. 23 del 7 giugno 2016, nelle quali sono stati definiti i compiti e modalità operative della Task Force già assolti dalla Struttura tecnica di missione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di cui all’art. 163 del decreto legislativo n. 163/2006;
– VISTA l’Ordinanza n. 5 dell’11 marzo 2015, con la quale è stato approvato il Programma generale delle attività da porre in essere per ciascun intervento inserito nei “Progetti Sblocca Italia”, comprensivo degli adempimenti rimessi a soggetti terzi;
– VISTA l’Ordinanza n. 27 del 1°dicembre 2016, con la quale ai sensi dell’art. 1 della legge 11 novembre 2014, n. 164 e s.m.i. e per gli effetti dell’articolo 165 del decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i. e dell’articolo 10 del Decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, e s.m.i., è stato approvato, con prescrizioni e raccomandazioni, il progetto preliminare dell’opera “Itinerario Napoli – Bari: “Raddoppio della tratta Apice – Orsara” con un limite di spesa di 2.686 milioni di euro ed RFI è stata autorizzata ad avviare la progettazione definitiva del 1° lotto funzionale Apice – Hirpinia, in ragione della completa copertura finanziaria dello stesso prevista nell’aggiornamento 2016 al Contratto di Programma 2012-2016 Parte Investimenti, successivamente approvato con legge n. 225 del 1° dicembre 2016;
– CONSIDERATO che tale approvazione ha determinato la compatibilità ambientale dell’opera, il perfezionamento, ad ogni fine urbanistico ed edilizio, dell’intesa Stato-regione sulla sua localizzazione e l’assoggettamento degli immobili su cui è localizzata l’opera al vincolo preordinato all’esproprio;
– VISTA la nota della Corte dei Conti n. 19102 del 19 maggio 2015, con la quale la stessa ha comunicato l’insussistenza dei presupposti normativi per il controllo di legittimità sulle Ordinanze del Commissario;
– VISTA la nota del Commissario prot. FS-AD-COM/A0000029 del 9 giugno 2015, con la quale è stato significato a tutte le Amministrazioni interessate che non si farà più seguito, per tutti gli altri progetti ricadenti nella competenza del Commissario, all’inoltro alla Corte dei Conti dei relativi atti approvativi;
– VISTA l’approvazione in linea tecnica del progetto definitivo in oggetto da parte del Referente di Progetto, con nota prot. RFI-DIN- DIS.NB\A0011\P\2017\0000611 in data 1° settembre 2017;
– VISTA l’Ordinanza n. 33 del 7 settembre 2017, con la quale il Commissario ha approvato il progetto definitivo relativo al 1° lotto funzionale Apice – Hirpinia ai fini della indizione della Conferenza di Servizi;
– VISTA la determinazione motivata conclusiva della Conferenza di Servizi, nota prot. RFI-DIN\VERB\P\2018\492 del 23 febbraio 2018 sul progetto definitivo del 1° lotto funzionale Apice – Hirpinia;
– VISTO il Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (G.U. 91/2016) di attuazione delle direttive 2014/23/UE e 2014 /25 UE concernente l’aggiudicazione dei contratti di concessione, gli appalti pubblici e le procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture e visto, in particolare, l’art. 216 recante “Disposizioni transitorie e di coordinamento”;
– VISTA la nota RFI-DIN-DIS\A0011\P\2018\0000304 del 19 aprile 2018 con la quale il Responsabile della Task Force di RFI S.p.A. ha trasmesso la documentazione istruttoria per consentire l’approvazione da parte del Commissario del progetto definitivo del 1° lotto funzionale Apice – Hirpinia.
Su proposta della Task Force di RFI S.p.A.
P R E N D E A T T O
delle risultanze dell’istruttoria svolta dalla Task Force di RFI S.p.A., in particolare:
sotto l’aspetto tecnico-procedurale:
- che il progetto definitivo del 1° lotto funzionale Apice – Hirpinia è stato elaborato da RFI in attuazione di quanto disposto al punto 3 dell’Ordinanza n. 27 del 1° dicembre 2016;
- che con note prot. AGCS.RMNBF.56947.17.U e AGCS.RMNBF.56895.17.U del 5 settembre 2017, prot. AGCS.RMNBF.57467.17.U del 7 settembre 2017, prot. AGCS.RMNBF.58640.17.U del 12 settembre 2017 e prot. DT.AAT.66553.17.U del 13 ottobre 2017 il Soggetto Tecnico Italferr S.p.A. ha inviato, per conto di RFI S.p.A., il progetto definitivo in questione a tutte le amministrazioni competenti nonché ai gestori delle opere interferenti;
- che con Ordinanza n. 33 del 7 settembre 2017, è stata indetta la Conferenza di Servizi per la valutazione ed approvazione del progetto definitivo del raddoppio del 1° lotto funzionale Apice – Hirpinia;
- che con nota del Presidente della Conferenza di Servizi prot. n. 1920 in data 7 settembre 2017 è stata convocata la riunione della anzidetta Conferenza di Servizi per il giorno 21 settembre in Roma presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Parlamentino del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici Via Nomentana, n. 1;
- che il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con Determina Direttoriale DVA n. 0000088 del 22-02-2018 “…omissis…considerato che con Determinazione Direttoriale DVA-DEC-76 del 19 febbraio 2018, emessa sulla base del parere della Commissione Tecnica di verifica dell’impatto ambientale VIA e VAS n. 2641 del 9 febbraio 2018, la Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale VIA e VAS ha ritenuto che il Piano di Utilizzo relativo al 1° Lotto funzionale Apice –Hirpinia del raddoppio della tratta Apice –Orsara, nell’ambito dell’itinerario ferroviario Napoli-Bari espresso ai sensi dell’articolo 9 del Decreto del Presidente della Repubblica 13 giugno 2017, n. 120, dovrà essere nuovamente sottoposto al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in fase di progettazione esecutiva e comunque non oltre 90 giorni prima dell’inizio dei lavori, corredato del parere dell’Istituto Superiore di Sanità di cui all’Allegato 4 del D.P.R. 207/2017 e aggiornato con gli elementi di approfondimento di cui alle condizioni dettate nel citato parere n.2641/2018 della Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale VIA- VAS…omissis….acquisito il parere della Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale VIA e VAS, n. 2649 del 16 febbraio 2018, assunto al prot. DVA-4052 del 19/02/2018, inerente alla procedura di Verifica di Ottemperanza di esito positivocon prescrizioni, oggi da indicarsi come condizioni ambientali in ragione della sopravvenuta modifica normativa ad opera del D.Lgs. 16 giugno 2017, n. 104, comprensivo della Matrice di Ottemperanza relativa alle prescrizioni di cui all’Ordinanza n. 27 del 1 dicembre 2016.
- che il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio, con nota n. 1342 del 17 gennaio 2018 sulla scorta della nota prot. n. 148 del 3 gennaio 2018 del Servizio II della Direzione Generale:
“In relazione alle opere in oggetto si fa seguito alla nota prot. 26222 del 19.09.2017 di codesto Servizio, alla nota prot. 17595 del 07.12.2017 della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento nonché alla nota prot. 27547 dell’08.11.2017 della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino, ricevuta per le vie brevi da codesto Servizio in data 20.12.2017, ha espresso parere tecnico istruttorio favorevole alla valutazione di compatibilità ambientale relativa al progetto definitivo “Raddoppio della tratta ferroviaria Apice – Orsara – 1° Lotto funzionale Apice – Hirpinia” con l’osservanza di prescrizioni;
- che il Ministero della Difesa Comando Logistico Esercito Stato Maggiore Ufficio Movimenti e Trasporti MO.TRA., con nota MD E24363 REF2017 0086981 del 13 novembre 2017, ha espresso parere favorevole con prescrizioni;
- che la Regione Campania,con Delibera n. 37 di Giunta Regionale del 29 gennaio 2018 ha comunicato “…omissis…(1.di confermare, nell’ambito dell’intervento di interesse nazionale relativo all’infrastruttura ferroviaria AV/AC Napoli-Bari, la rilevanza strategica del completamento della tratta Apice-Hirpinia; (2. di esprimere sul progetto definitivo “Raddoppio tratta Apice-Orsara – 1° lotto funzionale Apice-Hirpinia” – sentiti i Comuni nel cui territorio si realizza l’opera – il consenso ex art. 165 comma 5 del D.Lgs. n. 163/2006 ai fini dell’intesa sulla localizzazione, prescrivendo che nel prosieguo della progettazione e nella successiva realizzazione dell’opera si tenga conto delle indicazioni, raccomandazioni e prescrizioni espresse dai Comuni interessati…omissis…”;
- che la Provincia di Benevento, con nota pec 40563 dell’11 ottobre 2017 ha trasmesso la delibera n. 36/2017 del 29 settembre 2017, con la quale, visti i rispettivi nulla osta del Responsabile del Servizio Viabilità, del Responsabile del Servizio Urbanistica e del Responsabile del Servizio Ambiente e Ciclo Rifiuti, ha espresso parere favorevole al progetto definitivo;
- che la Provincia di Avellino con deliberazione di Consiglio n. 165 del 5 ottobre 2017, sulla scorta della nota del 20 settembre 2017 del Responsabile del Servizio Pianificazione, con cui è stata resa la valutazione tecnica del progetto, ha espresso parere favorevole al progetto definitivo all’esame della Conferenza di Servizi, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1, comma 4, della legge n. 164/2014 e s.m.i. e per quant’altro di propria competenza, subordinatamente al rispetto di prescrizioni;
- che il Comune di Ariano Irpino, con delibera di Consiglio Comunale n. 62 del 4 ottobre 2017 ha espresso parere favorevole;
- che il Comune di Sant’Arcangelo Trimonte, con delibera di Giunta n. 44 del 19 settembre 2017, ha espresso parere favorevole relativamente al tracciato del progetto definitivo con prescrizione. Con successiva delibera di Consiglio Comunale n. 34 del 28 novembre 2017 ha deliberato di “omissis…esprimere parere favorevole al progetto definitivo relativamente al tracciato; esprimere parere sfavorevole relativamente alla sottostazione elettrica….omissis…di chiedere …omissis… di recepire le indicazioni dell’amministrazione circa lo spostamento della sottostazione elettrica…omissis…”;
- che il Comune di Grottaminarda, con delibera di Consiglio Comunale n. 39 del 13 novembre 2017, integrativa della delibera consiliare n. 34 del 30 settembre 2017, ha espresso parere favorevole con prescrizioni;
- che il Comune di Melito Irpino, con delibera di Consiglio Comunale n. 24 del 13 ottobre 2017 ha espresso parere favorevole con prescrizioni;
- che il Comune di Montecalvo Irpino, con delibera di Consiglio Comunale n. 38 del 16 ottobre 2017 ha approvato le osservazioni presentate dal Sindaco al progetto definitivo;
- che il Comune di Frigento, con delibera di Consiglio Comunale n. 21 del 9 ottobre 2017 ha espresso parere favorevole in merito al progetto con prescrizioni;
- che il Comune di Flumeri, con delibera di Consiglio Comunale n. 36 del 18 ottobre 2017 ha espresso parere favorevole con prescrizioni;
- che il Comune di Apice, con delibera di Consiglio Comunale n. 24 del 20 ottobre 2017 ha espresso parere favorevole con prescrizioni;
- che il Comune di Paduli, con delibera di Consiglio Comunale n. 29 del 14 novembre 2017, ha approvato la proposta di delibera del Sindaco di esprimere parere favorevole al progetto;
- che l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, con nota prot. 404 del 12 gennaio 2018 ha espresso parere favorevole al progetto definitivo con prescrizioni;
- che TIM S.p.A., con nota prot. 748243 del 12 settembre 2017 ha espresso parere favorevole in via preventiva al progetto purché si rispettino le condizioni tecnico /economiche “…omissis con riferimento ad ogni singola interferenza già rilevata oppure riscontrata in fase realizzativa…omissis”;
- che Terna S.p.A., con nota prot. 0000832 del 15 settembre 2017, rinvia alla propria nota del 4 luglio2017 con la quale “omissis… stante l’assenza di interferenze…. si forniva nulla – osta all’esecuzione delle opere in progetto …omissis….”;
- che Snam Rete Gas S.p.A., con nota prot. DISOCC/LAV/982 del 19 dicembre 2017 “…comunica quanto già rappresentato con nota prot. DISOCC/1922/LAV/LAN/del 22 maggio 2012, confermando che per risolvere l’interferenza (con la propria rete) si renderà necessario provvedere …… omissis … alla risoluzione di alcune interferenze;
- che non sono pervenute osservazioni e/o pareri da parte delle restanti Amministrazioni/Enti, regolarmente invitati a partecipare alla Conferenza di Servizi;
- che in data 15 settembre 2017 la Società Italferr S.p.A. ha avvisato, ai sensi degli artt. 7 e 8, della L. 241/1990 e s.m.i., i soggetti proprietari delle aree sulle quali è prevista la realizzazione dell’intervento che la relativa dichiarazione di pubblica utilità urgenza ed indifferibilità, disposta dall’art. 1, comma 3, del D.L. 133/2014, convertito con modificazioni dalla L. 164/2014, acquisirà efficacia con l’approvazione del progetto definitivo con Ordinanza da parte del Commissario in esito alla conclusione della Conferenza di Servizi;
- che nell’ambito di tale procedura sono pervenute n. 2 osservazioni che sono state oggetto di più ampia analisi nella relazione sulla pubblicizzazione della Società Italferr S.p.A. in data 17 gennaio 2018 allegata – Allegato 3 – alla Relazione istruttoria;
- che il progetto definitivo è corredato del piano degli espropri;
- che la Task Force di RFI ha proposto le prescrizioni da formulare in sede di approvazione del progetto definitivo, esponendo le motivazioni in caso di mancato recepimento di osservazioni avanzate nella fase istruttoria;
- che la Task Force di RFI, in relazione a quanto sopra, ha proposto al Commissario di approvare il progetto definitivo del 1° lotto funzionale Apice – Hirpinia;
- che il costo dell’opera di cui al progetto definitivo in questione pari a 889 milioni di euro trova capienza nell’ambito delle coperture complessive dell’intervento Apice – Orsara pari a 923 milioni di euro;
sotto l’aspetto attuativo:
- che l’opera è inclusa nel vigente aggiornamento 2016 al Contratto di Programma 2012-2016 nella Tabella B “Investimenti realizzati per lotti costruttivi” nell’ambito del progetto “Itinerario Napoli-Bari: raddoppio tratta Apice-Orsara” con un costo di 2.686 milioni di euro e risorse complessive pari a 923 milioni di euro atte a garantire la copertura della progettazione preliminare e definitiva dell’intero raddoppio Apice-Orsara e la copertura integrale della fase realizzativa del 1° Lotto funzionale Apice-Hirpinia;
- che l’opera è altresì inclusa nello schema del Contratto di Programma 2017 – 2021– Parte Investimenti, sul quale il CIPE ha espresso parere favorevole – con delibera n. 66 del 7 agosto 2017 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 83 del 10 aprile 2018 – nell’ambito del progetto “Itinerario Napoli-Bari: raddoppio – tratta Apice-Orsara” NPP 0281 – con un costo complessivo di 2.315 milioni di euro e risorse pari a 923 milioni di euro, a copertura della progettazione e realizzazione del 1° Lotto funzionale Apice – Hirpinia e comprensive della progettazione del 2° Lotto funzionale Hirpinia-Orsara;
- che il Soggetto aggiudicatore dell’intervento è Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.;
- che la modalità di affidamento prevista è quella congiunta della progettazione e dell’esecuzione dei lavori;
- che il cronoprogramma prevede per la realizzazione delle opere del 1° Lotto Funzionale Apice – Hirpinia 2.725 giorni naturali e consecutivi comprensivi della progettazione esecutiva della realizzazione delle opere civili e delle opere tecnologiche;
- che il CUP dell’intervento è: J77I04000000009
sotto l’aspetto finanziario:
- che il costo dell’opera è pari a 889 milioni di euro;
- che, allo stato dell’attuale avanzamento progettuale (Progetto Definitivo per il 1° lotto funzionale Apice-Hirpinia e accertamenti progettuali per la parte di tracciato ferroviario del 2° lotto funzionale Hirpinia-Orsara ricadente nell’area interessata dal movimento franoso in Comune di Monteaguto), il costo complessivo delle fasi progettuali e realizzative dell’intero raddoppio Apice-Orsara è pari a 2.315 milioni di euro, così come riportato nello schema di Contratto di Programma Investimenti 2017-2021 e non comporta incremento del limite di spesa complessivo di 2.686 milioni di euro stabilito nell’Ordinanza n. 27 del 1° dicembre 2016. Tale limite di spesa è stato ridotto a 2.315 milioni di euro dallo schema di Contratto di Programma 2017-2021 parte Investimenti, in corso di approvazione;
- che, l’articolazione del costo è la seguente:
PIS Tabella A
PROGETTO DEFINITIVO ITINERARIO NAPOLI-BARI TRATTA APICE-ORSARA PROGETTO DEFINITIVO 1 LOTTO FUNZIONALE APICE-HIRPINIA
Riepilogo generale del progetto Voci Importi (1)
(Mln €)Incidenza sul Valore dell’Investimento Importi cumulati (1)
(Mln €)Lavorazioni 666,81 75,01% 666,81 Opere civili 610,36 68,66% Sovrastruttura ferroviaria 13,21 1,49% Impianti tecnologici 35,92 4,04% Progettazione esecutiva 7,32 0,82% Oneri per la sicurezza 29,24 3,29% 696,06 Somme a disposizione 192,95 21,70% 889,00 Limite di spesa dell’Infrastruttura da realizzare 889,00 100,00% – (1)Tutti gli importi sono al netto di IVA
PIS Tabella B
PROGETTO DEFINITIVO ITINERARIO NAPOLI-BARI
TRATTA APICE-ORSARA
PROGETTO DEFINITIVO 1 LOTTO FUNZIONALE APICE-HIRPINIA
Dettaglio delle somme a disposizione
Importi (1) (Mln €)
Percentuale su S.A.D. Percentuale su CVI PROGETTAZIONE 22,23 11,52% 2,50% OPERE CONNESSE 170,72 88,48% 19,20% Direzione lavori 32,44 16,81% 3,65% Contributi di legge (Inarcassa, VIA, etc.) 3,82 1,98% 0,43% Costi interni RFI fino alla consegna dell’opera 1,00 0,52% 0,11% Acquisizione aree 19,68 10,20% 2,21% Materiali a fornitura RFI 26,02 13,49% 2,93% Monitoraggio ambientale 4,19 2,17% 0,47% Somme a disposizione per appalti correlati 17,73 9,19% 1,99% Somme a disposizione per Indagini archeologiche 5,20 2,70% 0,58% Somme a disposizione per Riambientalizzazione siti di deposito 9,05 4,69% 1,02% Somme a disposizione per Risoluzione inteferenze 1,41 0,73% 0,16% Somme a disposizione per Connessioni Rete Tema 1,00 0,52% 0,11% Oneri AMIS 0,70 0,36% 0,08% Collaudi tecnico-amministrativi 0,40 0,21% 0,04% Imprevisti 30,29 15,70% 3,41% Spese generali del Committente 17,78 9,22% 2,00% Totale Generale Somme a Disposizione 192,9 100,00% 21,70% (1)Tutti gli importi sono al netto di IVA
- che, il costo delle prescrizioni emerse a conclusione della Conferenza di Servizi e ritenute accoglibili da RFI S.p.A., di importo stimato in 3,941 milioni di euro, come indicato dalla stessa RFI S.p.A. nella Relazione istruttoria, trova capienza nel citato limite di spesa dell’“Itinerario Napoli – Bari: Raddoppio Apice – Orsara”;
- che la quantificazione economica delle opere compensative/mitigative ambientali e di compensazione dell’impatto territoriale e sociale strettamente correlate alla funzionalità dell’opera, di cui all’art. 165, comma 3, del D. Lgs.163/2006 così come modificato dall’art. 4, comma 2, lettera r), Legge n. 106/2011, è pari a complessivi 4,103 milioni di euro, compresi nel sopra riportato quadro economico sub voce “Lavorazioni” della Tabella A.
- che il costo complessivo delle fasi di progettazione preliminare e definitiva dell’intero raddoppio Apice-Orsara e della fase realizzativa del 1° Lotto funzionale Apice-Hirpinia trova copertura nel vigente aggiornamento 2016 del Contratto di Programma 2012-2016 parte Investimenti, nel quale sono previste risorse pari a 923 milioni di euro, a valere sulle seguenti fonti di finanziamento:
– 47 milioni di euro a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione, così come determinato dalla Delibera CIPE n. 62/2011 a favore del Piano Nazionale per il Sud;
– 876 milioni di euro a carico dei fondi statali stanziati da Leggi di Stabilità o altri provvedimenti normativi.
Su proposta della Task Force di RFI S.p.A.
DISPONE
1. Ai sensi e per gli effetti del combinato disposto dell’art. 1 della legge 11 novembre 2014, n. 164 e s.m.i., e degli artt. 166 e 167, comma 5, del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i., nonché ai sensi degli artt. 10 e 12 del DPR 327/2001 e s.m.i. è approvato con le prescrizioni di cui al successivo punto 5, anche ai fini della compatibilità ambientale, della localizzazione urbanistica, dell’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e della dichiarazione di pubblica utilità, il progetto definitivo del 1° Lotto funzionale Apice – Hirpinia per un costo pari a 889 Milioni di Euro.
2. L’approvazione di cui al precedente punto 1 sostituisce a tutti gli effetti ogni autorizzazione, concessione, nulla osta o atto di assenso comunque denominato di competenza delle amministrazioni partecipanti e conferisce efficacia alla dichiarazione di pubblica utilità disposta ex lege ai sensi dell’articolo 1, comma 3, del D.L. n. 133/2014, come convertito nella legge n. 164/2014.
3. L’importo di 889 milioni di euro, al netto di IVA, costituisce il limite di spesa dell’“Itinerario Napoli – Bari: 1° Lotto funzionale Apice – Hirpinia”.
4. La copertura finanziaria dell’intervento “Itinerario Napoli – Bari: Raddoppio Apice – Orsara – 1° Lotto funzionale Apice – Hirpinia prevista nel vigente Aggiornamento 2016 del Contratto di Programma 2012-2016 è quantificata in 923 milioni di euro con la seguente articolazione:
- 47 milioni di euro a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione, così come determinato dalla Delibera CIPE n. 62/2011 a favore del Piano Nazionale per il Sud;
- 876 milioni di euro a carico dei fondi statali stanziati da Legge di Stabilità o altri provvedimenti normativi
5. Le prescrizioni citate al precedente punto 1, cui è subordinata l’approvazione del progetto definitivo, sono riportate nell’allegato 1, che forma parte integrante della presente Ordinanza. L’ottemperanza alle prescrizioni non potrà comunque comportare incrementi del limite di spesa stabilito al precedente punto 3.
6. RFI S.p.A. provvederà ad assicurare, per conto del Commissario, la conservazione dei documenti componenti il progetto definitivo di cui al precedente punto 1.
7. RFI S.p.A. in sede di approvazione tecnica della progettazione esecutiva, provvederà alla verifica del recepimento delle prescrizioni che, ai sensi del precedente punto 1, debbono essere recepite in tale fase.
8. RFI S.p.A., in qualità di Stazione appaltante, anche per il tramite della Società Italferr S.p.A., in conformità a quanto stabilito nell’art. 1, comma 2, della Legge n. 164/2014 e s.m.i., dovrà prevedere negli avvisi, nei bandi di gara o nelle lettere di invito che la mancata accettazione, da parte delle imprese, delle clausole contenute nei protocolli di legalità stipulati con le competenti prefetture-uffici territoriali del Governo, riferite alle misure di prevenzione, controllo e contrasto dei tentativi di infiltrazione mafiosa, nonché per la verifica della sicurezza e della regolarità dei luoghi di lavoro, costituisce causa di esclusione dalla gara e che il mancato adempimento degli obblighi previsti dalle clausole medesime, nel corso dell’esecuzione del contratto, comporta la risoluzione del contratto stesso.
9. Il Commissario per la realizzazione dell’Asse ferroviario Napoli-Bari, ai sensi del comma 2 dell’articolo 1 della legge n. 164/2014 e s.m.i., in sede di aggiornamento del Contratto di Programma trasmette al CIPE i progetti approvati, il cronoprogramma dei lavori e il relativo stato di avanzamento, segnalando eventuali anomalie e significativi scostamenti rispetto ai termini fissati nel cronoprogramma di realizzazione delle opere.
10. La presente Ordinanza non verrà trasmessa alla Corte dei Conti in esito a quanto espresso dalla stessa con nota n. 19102 del 19 maggio 2015, circa l’insussistenza dei presupposti normativi per il controllo di legittimità sulle Ordinanze del Commissario.
11. RFI S.p.A., in qualità di Stazione appaltante, è incaricata di curare gli adempimenti per la trasmissione della presente Ordinanza alla Gazzetta Ufficiale per la relativa pubblicazione.
La presente Ordinanza è altresì pubblicata sul sito internet dedicato.
Il Commissario
All’incontro era presente anche Franco Archidiacono, sindaco di Vallesaccarda che ha esposto alcune criticità sulla questione.
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