Lega per l’Italia è un partito nato nel 2011 che nasce con l’idea di rendere l’Italia più coesa e forte, mettendo insieme i vari movimenti e partiti autonomi presenti nel Paese con l’intento di rappresentare nelle sedi istituzionali le esigenze e i bisogni di tutti gli italiani.
Per far comprendere nel migliore dei modi parte del pensiero che anima Lega per l’Italia, Luigi Pergamo, Presidente nazionale del partito, presenta l’ideologia del movimento, spiegando una patologia del sistema presidenziale: quella relativa al governo diviso.
Lega per l’Italia
Lega per l’Italia parla delle problematiche inerenti il governo diviso
Secondo Lega per l’Italia i sistemi presidenziali possono andare incontro principalmente a tre tipi di patologie: il governo diviso sinonimo di ingovernabilità, la presidenza imperiale da cui può scaturire un regime autoritario e infine la dittatura personale. Ciò perché volendo pensare a casi estremi di governabilità un presidente potrebbe approfittare del proprio ruolo istituzionale e dopo anni di governo potrebbe facilmente impossessarsi del potere, trasformandolo in regime o in una democrazia autoritaria.
Analizziamo la prima delle patologie relativa al governo diviso in cui verrà analizzata la problematica e il suo rimedio.
Il problema del governo diviso rappresenta il problema maggiore del presidenzialismo, in particolare di quello statunitense, che è costituito dalla presenza in carica di un presidente il cui partito non abbia la maggioranza nei due rami del congresso. In questo caso, il presidenzialismo dà luogo a quello che viene definito governo diviso. Del governo diviso conosciamo le difficoltà decisionali che il presidente non di rado cerca di superare in maniera clientelare o in maniera retorica. Nel primo caso tenta di scambiare le risorse di cui dispone con i voti dei rappresentanti non del tutto ostili.
Nel secondo caso, cercherà di convincere l’elettorato a far pressione sui suoi rappresentanti affinché sostengano il presidente eletto direttamente. Infine, il superamento può essere anche autoritario, se il presidente ricorrerà a minacce o farà pressioni sugli organismi di sicurezza e militare che ha il potere di controllare. È un grosso rischio perché ciò che inizia come una semplice necessità può aprire la strada a un presenzialismo di tipo autoritario e trasformare il regime in una dittatura. Non sono rari neanche metodi clientelari cioè i voti dei parlamentari comprati con poltrone, incarichi o, addirittura, in denaro.
Il rimedio al governo diviso, secondo Luigi Pergamo, Presidente nazionale di Lega per l’Italia, è quello di una elezione del presidente e del parlamento che devono essere eletti simultaneamente e allo stesso modo dovranno decadere in seguito. Questa è una decisione cruciale che delineò anche Giovanni Sartori nel 2004. Ciò è necessario per evitare che spostamenti dell’opinione pubblica, nel tempo possano lasciare il presidente senza una maggioranza.
Non si può stare dietro ai mutamenti dell’opinione pubblica altrimenti diventa impossibile impostare una politica coerente a lungo termine. In effetti è strettamente necessario che l’elezione del Parlamento e del Premier avvengano nello stesso tempo.
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