Ha già raggiunto 250 firme in pochi giorni la lettera aperta di Comuni impegnati negli appalti PNRR e che denunciano “inutili appesantimenti dei procedimenti amministrativi” da parte dell’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato. Alla quale viene contestata una nota trasmessa all’ANCI, la prima Associazione dei Comuni italiani, per invitarla a sensibilizzare gli Enti sui rischi connessi al ricorso alla Centrale di committenza promossa dalla seconda Associazione, l’ASMEL, che associa 4072 Enti Locali in tutt’Italia.
In pratica, sostengono i Sindaci, l’Autorità garante della concorrenza viola la “concorrenza associativa” tra le due principali associazioni dei Comuni. I primi cittadini si chiedono perché mai un’Autority “dotata di poteri di intervento tanto incisivi”, si rivolge ad ANCI per sensibilizzare i Comuni su presunte criticità nel ricorso alla Centrale ASMEL. E perché mai la nota non è stata pubblicata sul sito ANCI, ma relegata su due siti regionali dell’Associazione, quelli di Lombardia e Veneto.
Sostiene Francesco Pinto, Segretario generale ASMEL:
Se vi sono anomalie, nel rispetto delle regole della concorrenza, AGCM non deve riferirsi a generici rischi o criticità. Ha i poteri per chiederne la rimozione e, nel caso, trascinare in giudizio chi non si adegua. Ma non ha il diritto di porre le due Associazioni l’una contro l’altra. Chiederemo al Giudice di attestare la completa rispondenza della Centrale ASMEL alla normativa vigente e di condannare AGCM per aver debordato dai poteri attribuitele dalla legge e per il danno reputazionale arrecato.
Incalza il Presidente ASMEL, Giovanni Caggiano:
Ecco il paradosso del dirigismo dei finanziamenti PNRR. Da un lato si ritengono i Comuni scarsamente capaci, prospettandone il commissariamento, e dall’altro si cerca di ostacolare l’unica Centrale di rilievo nazionale, espressione diretta dei Comuni, che in questi ultimi anni ha prodotto risultati innegabili in termini di efficienza, trasparenza e celerità nella spesa.
La lettera aperta, i cui primi firmatari sono i sindaci di Conversano (BA), San Giovanni Lupatoto (VR), Borgomanero (NO), Venosa (PZ), Arzachena (SS), Pellezzano (SA), Nizza Monferrato (AT), Poirino (TO), Carignano (TO) e San Vito Lo Capo (TP), mette in evidenza i vantaggi per i Comuni medio piccoli nel ricorso alla Centrale di committenza ASMEL ormai radicata in tutt’Italia e premiata in Europa come best practice nel settore dell’innovazione e della digitalizzazione degli appalti. E chiede alle due Associazioni il perseguimento di obiettivi convergenti, sottolineando che il pluralismo associativo rafforza la voce dei Comuni ed è di gran lunga più efficace rispetto al preteso monopolio della rappresentanza associativa.
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