Luis Di Gennaro è un pianista avellinese ma di famiglia argentina. Inizia il suo iter musicale nel 1995 per poi proseguire i suoi studi al Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli. Negli ultimi anni si è dedicato all’improvvisazione musicale, fondendo l’amore per lo scenario jazz insieme alla canzone d’autore.
In occasione della bipersonale di Alessandro Cardinale e Cristina Gori, inaugarata la scorsa settimana all’AXRT Contemporary Gallery di Avellino, in cui il pianista avellinese è stato invitato ad esibirsi, abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con lui e di conoscerlo meglio.
La musica di Luis Di Gennaro fonde diversi generi musicali ed elude il classico rigore accademico, quello stesso che lo ha formato nei primi anni di carriera.
Luis Di Gennaro si definisce un pianista di strada amante dell’improvvisazione. Per lui la musica, intesa come forma di comunicazione, ha bisogno di confronto continuo e di allontanarsi dai classici schemi e da quella pulizia del suono, che rappresenta poco il mondo e la sua imperfezione.
Il pianista avellinese ha partecipato alla rassegna pianistica Piano City Milano, a Naturalmente pianoforte in Toscana ed è stato coautore della colonna sonora del cortometraggio irpino Exit.
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Un valzer tra gli scaffali a San Valentino nei cinema
Un valzer tra gli scaffali è un film drammatico di Thomas Stuber. La pellicola mostra la vita ripetitiva e grigia di alcuni lavoratori della provincia tedesca, che passano la maggior parte del loro tempo tra gli scaffali di un supermercato. Le giornate scorrono monotone: i dipendenti finiscono di lavorare la sera tardi, hanno il tempo di tornare a casa per riposare qualche ora e riprendere nuovamente il lavoro. Le giornate sono uguali, si ha come l’impressione che il tempo non abbia più senso e che segua un flusso continuo e non scandito.
Quando arriva Christian (Franz Rogowski), un nuovo dipendente del supermercato qualcosa cambia e smuove il grigiore tra gli scaffali. Lui è un tipo introverso, silenzioso e dall’animo sensibile infatti Bruno (Peter Kurth), un altro dipendente si prende cura di lui, trattandolo come un figlio.
Christian per caso incontra lo sguardo di Marion (Sandra Huller), responsabile del reparto dolci ,e tra i due nasce una simpatia e di brevi incontri consumati davanti la macchina automatica di caffè. Marion è una donna a cui piace scherzare e provocare: i due infatti vivono la situazione in modo diverso: lui inizia a provare un sentimento profondo per la donna mentre per Marion, lui, è semplicemente uno svago da suo marito.
La donna, all’improvviso prende dei giorni di congedo dal lavoro per malattia e Christian inizia a sprofondare nella depressione perché non la incontra più a lavoro.
Come andrà a finire la storia tra Christian e Marion? Per scoprirlo bisognerà aspetteare il 14 febbraio, data d’uscita di Un valzer tra gli scaffali.
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Cesare Carpenito presenta Sulphur al Castello D’Aquino caffè letterario
Sulphur è il primo romanzo di Cesare Carpenito, edito da Il Papavero edizioni.
Il romanzo fonde antichi saperi, mestieri di un tempo, amicizia, credenze popolari in una storia che ha come protagonisti Enea e Ninetto, apparentemente diversi eppure umanamente molto simili.
Ci troviamo negli anni’50 nel piccolo Borgo di San Michele dove il tempo scorre lento, seguendo un suo moto fatto di calma e ripetizione statica che forse appesantisce e crea un vuoto interiore a tutti giù in paese.
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La gente ama le cattiverie, ama sputare veleno sulle vite degli altri e, magari fa bene. Magari tutto quel veleno, tenuto dentro, ci avvelenerebbe le viscere fino ad ucciderci nel silenzio più assordante. Allora meglio parlare, meglio tirare giù, nel baratro, il mondo insieme a noi. Forse sputare il nostro odio, le nostre paure, i nostri segreti, le nostre vergogne più nascoste sulle vite degli altri può aiutare. Può aiutare a sentirsi migliori. Può aiutare a non sentirsi i peggiori. Forse.
Questo lo sa bene Ninetto, figlio di Annina la sartina, vedova di nessun morto, secondo le voci maligne degli abitanti di Borgo di san Michele. Lui da sempre abituato a crescere con lo sguardo inquisitore del prossimo e sorrisi beffardi che, nel tempo, gli hanno traforato l’anima, cambiandola in modo drastico.
Come la maggior parte degli abitanti, anche Ninetto, nutre la passione della miniera, che tanto passione in fondo non è perché essendo l’unica alternativa per chi come lui non ha studiato, diventa l’unica alternativa per poter guadagnare qualcosa. In luoghi in cui non c’è molta scelta, forse, ci ritrova inconsapevolmente a farsi piacere solo ciò che si conosce e che è familiare.
Ci era sceso la prima volta a sei anni, insieme al padre e al caporale: quasi una gita. per i primi tempi, infatti, il lavoro dei ragazzini era lo stesso di quello delle donne: venivano impiegati al Mulino e insaccavano per giorni interi, finché le loro manine morbide non si coprivano dei calli spessi e senz’anima dei loro padri, dei loro nonni e così via.
E così sempre. E così per sempre.
Poi c’è la banda del paese che legava davvero la gente del luogo allo stesso modo della puzza dello zolfo ma in modo diverso. La musica, infatti, rappresenta una via di fuga per molti giovani e l’opportunità di scoprire il mondo esterno, scoprendo qualche Madonna dal volto nero con un altro nome ma sempre la stessa.
Sulphur è un romanzo che parla del Sud negli anni ’50, facendoci riflettere sul nostro tempo e sul nostro Sud di oggi. Un romanzo che prende l’incipit da un ricordo, ricavandone una narrazione acuta, realistica e a volte cinica proprio perché il tempo in alcuni luoghi dell’entroterra sembra avere la stessa cadenza di quegli anni. Il romanzo ci parla di una realtà che non esiste più ma che si palesa in altre forme oggi, ritornando ad essa.
Per scoprire il resto non vi resta che partecipare alla presentazione del libro, prevista il 24 ottobre al Castello D’Aquino caffè letterario di Grottaminarda alle ore 18:00 per scambiare quattro chiacchiere con Cesare Carpentino o semplicemente ascoltare questa storia.
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Festival della lettera d’amore
Il Festival della Lettera d’Amore giunto alla XXI edizione, in occasione delle celebrazioni previste per il Decennale del Premio Internazionale Lettera d’Amore promuove a Torrevecchia Teatina, dal 6 al 9 agosto 2021, con il patrocinio di Regione Abruzzo, Provincia di Chieti, organizzazione e patrocinio di Comune di Torrevecchia Teatina, Museo Lettera d’Amore, Associazione AbruzziAMOci un programma molto nutrito di incontri, convegni, presentazioni, mostre, spettacoli teatrali.
Si richiede obbligatoriamente l’uso della mascherina e, in base alle nuove norme, probabilmente, l’esibizione del green pass o di un tampone.
Il 6 agosto presso la sala adunanze del Consiglio Comunale del Palazzo del Marchese Valignani dalle ore 9 alle 13, dopo il saluto del Sindaco di Torrevecchia Teatina Dott. Francesco Seccia, si svolgerà un convegno di associazioni culturali e piccoli Musei del Medio Adriatico dal titolo: “Passato, presente e futuro di istituzioni culturali e musei alla luce dell’esperienza del Covid”.
Sull’argomento interverranno: per l’Associazione Grafologica Italiana di Ancona, l’Organizzatrice del Festival della Scrittura a mano Prof.ssa Iride Conficoni, per il Museo dei fossili e delle ambre di San Valentino in Abruzzo Citeriore, il Responsabile Dott. Beniamino Gigante, per il Museo universitario d’Abruzzo – Museo della storia delle scienze biomediche di Chieti il Direttore Prof. Luigi Capasso, per il Museo del precinema di Loreto Aprutino il Direttore Dott. Nicola Joppolo e la Dott.ssa Donatella Granchelli, per l’EnoMuseo di Tollo il Sindaco di Tollo Dott. Angelo Radica e il Direttore dell’EnoMuseo Prof. Massimo Pasqualone, per il Museo della Lettera d’Amore di Torrevecchia Teatina il Direttore Cav. Dott. Massimo Pamio, per il Museo dell’abito tradizionale e delle tessiture tradizionali il Direttore prof. Francesco Stoppa.
Programma Festival della lettera d’amore
A seguire, la cerimonia di assegnazione riconoscimenti. Riceveranno l’ambito trofeo del “Premio Lettera d’Amore”: Annamaria Albertini per la scrittura letteraria, Maurizio Di Fazio per il giornalismo, Daniela Musini per il romanzo-saggio “Le magnifiche”, Raffaele Di Virgilio per la cultura umanistica, Gino Di Tizio per il giornalismo. Infine, sarà eletto il Miglior Sindaco d’Abruzzo.
Alle 21, con l’organizzazione dell’Associazione Kalos, inaugurazione della mostra di pittura “Artistiche emozioni” a cura di Daniela Ricciardi. La mostra resterà aperta fino al 22 agosto (dalle 19 alle 22).
Il 7 agosto alle ore 20,30 Benedizione del Museo Lettera d’Amore e preghiera nell’atrio del Palazzo Valignani.
A seguire, inaugurazione della mostra di nuove donazioni lettere e cartoline d’amore. Alle ore 21,00 nella sala adunanze del Consiglio Comunale Palazzo Valignani, conferenza della prof.ssa Elisabetta Bartoli Università di Siena: “Lettere d’amore dal XII secolo”.
Introduce: la Prof.ssa Marcella Lacanale (Università di Chieti); premiazione dello scrittore Alberto Riva autore del romanzo “Il maestro e l’infanta”, miglior romanzo d’amore del 2021; presentazione del saggio del prof. Paolo Coen “Il recupero del Rinascimento. Arte, politica e mercato nei primi decenni di Roma capitale” (Silvana Editoriale). Intervengono il Prof. Avv. Federico Gentilini e il Direttore del MLA Massimo Pamio. A seguire, cerimonia di assegnazione riconoscimenti: Paolo Esposito per l’impresa, Maurizio Formichetti per l’organizzazione sportiva, Ada Luisanna Mammarella Anchitella per la sanità pubblica, Giovanbattista Benedicenti per la storia dell’arte, Antonello Colimberti per la ricerca antropologica del suono e del gesto, Lisa Billig per il dialogo interreligioso, Enrico Faricelli per l’editoria, Pierluigi Ledda per la conservazione e la promozione dei beni culturali, Generoso D’Agnese per il giornalismo, Rolando D’Alonzo per il miglior romanzo d’amore del 2020, “La misura del cielo”.
L’8 agosto alle ore 20,30 nel Parco dei giovani “San Karol” annesso al palazzo Valignani si terrà la cerimonia di premiazione XXI Edizione Premio Lettera d’Amore. Presentano: Nino Germano, attori: Antonella De Collibus e Alessio Tessitore. Giuria: Tonita Di Nisio, Massimo Pamio, Massimo Pasqualone, Lucilla Sergiacomo, Giuseppina Verdoliva. Ospiti: Antonello Angiolillo, Daniele Venturi, Domenico Bellante, Carmine Perantuono.
Il 9 agosto alle ore 21,30 nel Parco dei giovani “San Karol” annesso al palazzo Valignani, spettacolo teatrale “Eros e Kosmos, l’amore e le stelle non cambiano mai” degli allievi del corso di teatro dell’Associazione Kalos, con Silvio Sarta.
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