Lullaby è un brano che nasce spontaneamente durante la session di registrazioni del nuovo disco di Clementino (in uscita per Sony il prossimo aprile) di cui endly e Paolo dei TheRivati hanno lavorato alla direzione artistica.
La canzone è una fusione di napoletano e inglese dal sound hip hop con sfumature e colori vintage. “Lullaby” si presenta come una novità nel panorama lo-fi mondiale intrecciando queste varie atmosfere e identità.
La canzone parte da un sample estratto da una delle ultime canzoni dei TheRivati, dal titolo appunto “Ninna nanna”, per trovare un beat lo-fi hip hop e arrivare alla inconfondibile voce di Achex che con una strofa in inglese rende la canzone universale.
Il videoclip è realizzato da Anartica Film con la regia di Michel Liguori e traduce in immagini l’armonia e la dolcezza del suono prodotto da endly.
Racconta endly:
Lullaby nasce dall’idea di creare un brano lo-fi in lingua napoletana e visto che con i TheRivati c’è un’amicizia ventennale e più volte ci eravamo promessi di collaborare, quale occasione migliore? L’aggiunta di Achex (artista con cui collaboro moltissimo) è per dare un respiro internazionale e per creare una fusione originale di lingua napoletana e inglese.
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Frida Kahlo: Sotheby’s vende, Napoli la celebra
Attenzione puntata su Frida Kahlo. La memoria della pittrice messicana vive un momento particolarmente intenso in tutto il mondo e anche Napoli fa la sua parte.
A New York, martedì 16 novembre, Sotheby’s batterà all’asta l’autoritratto Diego y Yo, ad un valore record stimato tra i 30 e i 50 milioni di dollari.
Nelle sale cinematografiche, invece, il 23, 24 e 25 novembre il docufilm evento Frida Kahlo di Ali Ray celebrerà la pittrice con un progetto presentato come il “film definitivo” con uno sguardo sulla vita privata e artistica, ambientato nella celebre dimora messicana di Frida, Casa Azul.
Mentre Napoli coltiva l’omaggio all’amata Frida, con eventi di approfondimento e visite guidate organizzati da Navigare Srl nell’ambito della mostra Il Caos Dentro, in corso a Palazzo Fondi sino al 9 gennaio e visitata già da oltre 20mila persone in meno di 2 mesi.
Dichiara Salvatore Lacagnina, promoter della società Navigare Srl:
Non meraviglia la valutazione da record di Sotheby’s né la realizzazione di un docufilm come quello della serie Art Icons Frida Kahlo è una donna e una artista estremamente complessa, che ha lasciato un segno indelebile nella cultura, nell’arte e nel sentimento delle persone. Anche la nostra esposizione, che conduce il visitatore nell’Universo-Frida, sta contribuendo con successo alla conoscenza di una delle icone del ventesimo secolo più amate al mondo e ne siamo orgogliosi.
La mostra Frida Kahlo – Il Caos Dentro realizzata a Napoli rappresenta una importante occasione per entrare a pieno nella vita e nell’arte di Frida, grazie all’allestimento che unisce opere originali e riproduzioni, come i suggestivi ambienti di Casa Azul proposti in scala reale e arredati nei dettagli, ma anche tecnologie multimediali come quelle adattate ai celebri autoritratti esposti con la sofisticata tecnica di retroilluminazione modlight.
Frida Kahlo – Il Caos Dentro, Palazzo Fondi – Via Medina 24, Napoli, è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 20.30 e il sabato e la domenica dalle 9.30 alle 21.00. Biglietti in loco e online.
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Lanciata la quinta edizione del concorso di fotografia ispirato a Frank Cancian
Lanciata la quinta edizione del concorso di fotografia documentaria “1801 passaggi” sul tema “Un paese italiano, 2021”, ispirato al ritratto fotografico della comunità di Lacedonia (Av) realizzato nel 1957 Frank Cancian e custodito dal MAVI.
Le opere devono essere realizzate a partire dall’1 gennaio 2021. Scadenza del bando 31 dicembre 2021.
Il concorso è stato lanciato a Luzzara (Re) nel corso di un incontro fra i progetti nati a Lacedonia in merito al fondo Cancian e a Luzzara a partire da “Un paese” di Paul Strand e Cesare Zavattini.Al via la quinta edizione del concorso di fotografia documentaria “1801 passaggi”, un’iniziativa legata a un progetto museale nato in un piccolo paese del sud interno che si sta facendo conoscere di fronte a una platea ormai internazionale. Il concorso è legato al fondo fotografico dello statunitense Frank Cancian (www.frankcancian.net) custodito a Lacedonia (Av) nel MAVI / Museo Antropologico Visivo Irpino. Il tema di quest’anno è “Un paese italiano, 2021” e i partecipanti dovranno inviare opere realizzate a partire dall’1 gennaio 2021 e fino al 31 dicembre 2021.
Il lancio è stato effettuato quest’anno a Luzzara (Re), dove è in corso un evento di tre giorni denominato “Un paese ci vuole – Territori fotografici” nel quale una delegazione della Pro loco “Gino Chicone” e dell’associazione LaPilart per il MAVI di Lacedonia è ospite della Fondazione Un Paese di Luzzara per un gemellaggio culturale tra due paesi che sono stati oggetto di approfondita osservazione fotografica: Luzzara con il progetto “Un paese” di Paul Strand e Cesare Zavattini, pubblicato nel 1955, e con le successive stratificazioni di ritratti fotografici della comunità realizzati da grandi fotografi (tra cui Gianni Berengo Gardin e Steven Shore); Lacedonia con i 1801 scatti a forte impronta etnografica realizzati dal ventiduenne Frank Cancian nel 1957 grazie a una borsa di studio Fulbright, che saranno oggetto di studio e divulgazione solo molti decenni più tardi con le iniziative della Pro Loco di Lacedonia,
dell’associazione LaPilart e dell’amministrazione comunale con la nascita del MAVI, nonché del Museo delle Civiltà e dell’ICPI (Ministero della Cultura).Con il concorso annuale – organizzato da LaPilart in collaborazione con la Pro Loco “Gino Chicone” e il sostegno del Comune di Lacedonia – vengono selezionate da una giuria di alto livello tecnico 20 opere fotografiche più meritevoli, che vengono esposte in una mostra conclusiva annuale inaugurata nell’ambito dell’evento “1801 passaggi”. Durante l’evento vengono proclamate e premiate tre
opere vincitrici. Anche quest’anno, inoltre, la famiglia del fotografo e antropologo Frank Cancian, scomparso il 24 novembre 2020, assegnerà il premio speciale Frank Cancian a una delle 20 fotografie finaliste selezionate dalla giuria.
Una serie di 20 foto di Frank Cancian costituisce la base del concorso, nel quale gli autori vengono chiamati a presentare proprie foto scattate in Italia che trovino riferimento nelle foto di Cancian realizzate a Lacedonia nel 1957 e che propongano una libera reinterpretazione attualizzata di quelle immagini.Così come Cancian si recò a Lacedonia “per capire come le persone vivevano e per fotografarne la quotidianità”, allo stesso modo la richiesta ai nuovi autori è quella di prendere spunto dai temi e dai soggetti del 1957 per raccontare come tutto questo possa essere tradotto nell’oggi. Una traduzione – e in certi casi un cambio di senso – dato alle azioni, ai gesti quotidiani e ai luoghi che ovviamente non sia conseguenza soltanto del naturale cambiamento che il trascorrere del tempo impone, ma costituisca anche una riflessione sulle nuove sfide che la società odierna è chiamata a vivere.
Dopo lo svolgimento del concorso, la mostra fotografica presenta quindi la serie di 20 foto di Cancian posta a base del concorso e i 20 scatti selezionati dalla giuria fra tutti quelli presentati dai partecipanti.
Anche per l’edizione 2021 la selezione delle foto finaliste e vincitrici spetta a una giuria di esperti di primo piano, costituita da:• Simona Guerra (coordinatrice): esperta in ordinamento e valorizzazione di archivi fotografici, autrice di biografie di fotografi e saggi di fotografia;
• Massimo Cutrupi: fotografo dell’ICPI – Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura.
• Francesco Marano: antropologo e artista, professore associato dell’Università della Basilicata, direttore della rivista peer reviewed Visual Ethnography.
Il progetto “1801 passaggi” è ideato e realizzato dall’associazione LaPilart in collaborazione con la Pro Loco Gino Chicone.
Mediante questa iniziativa, alla creazione dell’archivio fotografico dell’opera di Frank Cancian presso il MAVI di Lacedonia si affianca un concorso-mostra con cadenza annuale. “1801 passaggi” è un percorso/confronto tra passato e presente che, proiettato negli anni a venire, coniugando lo sguardo etnografico con la fotografia e indagando l’evoluzione dell’essere umano, si propone un duplice obiettivo:
da una parte quello di divulgare il lavoro fotografico di Cancian come documento storico-etnografico relativo al passato di una comunità e, più in generale, di una forma di vita come quella dei piccoli borghi rurali del Meridione italiano; dall’altra, acquisire all’archivio del MAVI nuove immagini fotografiche selezionate utilizzando le fotografie di Cancian come chiave di lettura di piccole realtà sociali nelle loro trasformazioni contemporanee, raccogliendo in questo modo una testimonianza dinamica dei cambiamenti della persona e della società e dell’evoluzione dello sguardo fotografico su di esse. -
Eramo Nubi torna con il singolo Icaro
Il 13 gennaio Eramo Nubi torna in radio e sulle piattaforme digitali con “Icaro”, singolo che segna l’avvio di un suo nuovo ciclo artistico, evolvendo da sonorità urban a nuove immagini di estrazione jazz e a suggestioni provenienti dalla black music. “Icaro”, brano dall’impronta intensa e sensuale, è stato prodotto dalla label indipendente MIND e sarà distribuito da ADA Music Italy.
L’artista siciliano matura quindi una nuova cifra stilistica, imboccando la strada dell’hip hop contromano e arricchendo i colori del proprio sound con una penna particolarmente affine al cantautorato. Il risultato è un brano dal forte groove, capace di creare delle immagini accattivanti e di permettere all’ascoltatore di riconoscersi nel mito di Icaro e Dedalo.
Racconta Eramo Nubi:
Icaro è lo specchio della condizione umana contemporanea, privata ed universale perciò ho cercato di costruirgli intorno un labirinto di versi in grado di dilatarsi e contrarsi. Il testo è scandito da un ritmo serrato, che analizza la dinamica di sofferenza e liberazione che unisce padre e figlio. La scelta della cassa dritta, invece, è una metafora dell’unica mossa possibile per i due protagonisti, che vedo come moderni pedoni degli scacchi, con un passo a disposizione alla volta.
Eramo Nubi: biografia
Gaetano Vicari, in arte Eramo Nubi, nasce ad Enna nel 1991. Respira musica fin da bambino, studiando pianoforte e, parallelamente, cominciando ad approcciarsi alla scrittura e alla composizione. A 13 anni si avvicina all’hip hop, affascinato dalla libertà d’espressione del genere e dal suo essere al di fuori dei canoni.
Dopo aver collaborato con la scena urban siciliana e belga, nel 2019 entra nei Jack In The Box, esplorando la possibilità di fondere i colori del jazz, del blues e del funk con versi mutuati dal rap. Nel 2021 pubblica il suo primo album da solista, “Dherma”, mentre l’anno seguente entra a far parte del roster dell’etichetta indipendente MIND, con la quale sta lavorando al suo prossimo Ep.
5 comments on Lullaby è il primo singolo del producer lo-fi endly
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