La cultura mai come in questo periodo è di fondamentale importanza perché ci si rende sempre più conto della sua penuria in tutti i settori che pratichiamo quotidianamente o che subiamo, ritrovandoci ad osservarli.
Per Maurizio De Giovanni cultura significa coltivare la civiltà in modo dinamico, in breve è un’occasione per entrare in contatto con il mondo.

Maurizio De Giovanni
In che modo è possibile diffondere cultura? Creando centri culturali che siano aggregativi e formativi.
Come afferma lo scrittore:
Nel ‘700 erano pochi quelli che potevano coltivare un certo tipo di sapere, oggi fortunatamente la situazione è cambiata perché la cultura è alla portata di tutti, senza distinzione sociale.
Da qui sembra inevitabile non parlare della situazione del Meridione, che continua ad essere abbandonata a se stessa, impedendo a molti di poter lavorare nel proprio territorio. Le ondate migratorie infatti non si fermano, continuando a creare spopolamento.
Per riportare le parole di Maurizio De Giovanni:
C’è una Campania che aspetta la Campania. Bisogna creare un’unione con le persone che sono andate via, per creare un’identità caratterizzante e dobbiamo farlo da soli.
I centri culturali come quello nato qualche settimana fa a Roccamonfina, Officina Culturale, è un luogo voluto fortemente dall’Amministrazione Comunale, che rappresenta un esempio di come può essere possibile creare un ponte identitario e culturale fatto apertura al mondo. Sono questi i contesti per poter creare opportunità e sapere, che sono aspetti differenti dal creare connessione perché quest’ultima spetta a chi decide di cogliere questa opportunità.
L’opportunità si crea attraverso il dialogo, la comunicazione e la parola, intesi in senso europeo.
Le storie di ciascuno sono delle occasioni ma è fondamentale l’esercizio del contatto con il resto il mondo, è questo che permette di creare cultura e cogliere l’occasione.
Noi campani siamo stati marginali per troppo tempo ma ora è il momento di cambiare le nostre sorti, attraverso azioni d’intervento mirate al bene della collettività che è rappresentato dalla voglia di fare e di trasmettere cultura.
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La bellezza rimasta è il nuovo romanzo di Roberta Zanzonico
Dal 4 novembre 2022 sarà disponibile in libreria e negli store digitali “La bellezza rimasta” (Morellini), il nuovo romanzo della scrittrice Roberta Zanzonico.
Commenta l’autrice:
Da medico psichiatra, ho avuto il privilegio di ascoltare le storie di tante vite. Quel che più mi ha colpita nella loro narrativa è stata la fragilità (e il coraggio di affrontare una vita incerta nonostante questa). Ne “La bellezza rimasta”, si parla di questa comune fragilità, sia essa imposta dalla malattia o dalla semplice condizione umana. Quella che ci spinge a non vivere il presente e rintanarci in una vita immaginaria. La fragilità che ci fa rifugiare nella nostalgia, che ci svuota la memoria delle parti spiacevoli, che ci spinge a cercare nella vita la semplicità e non il significato. Nel mio romanzo però si parla anche del coraggio di chi decide di vivere una vita vera nonostante tutto.
La bellezza rimasta: trama
La Signora Chiara è una donna anziana che da ormai dieci anni vive nel passato poiché afflitta da una condizione che non le permette più di formare nuovi ricordi. Solo le memorie precedenti alla malattia sono preservate. Una condizione singolare, causata da anni di abuso di alcol, con un risvolto inatteso: permette, a chi parla con la Signora Chiara, di tornare indietro a un momento nel tempo in cui la vita era sembrata gentile. La donna non ricorda, per esempio, che Gioacchino, l’unico figlio del Signor Morbidelli, è guercio poiché ha perso il senno e in un episodio psicotico si è strappato via un occhio. Giacché la Signora Chiara ignora la realtà presente, continua a chiedere al padre, di quel figlio bello e promettente di pochi anni prima. Mentre la gente del paese sogghigna alla vista del Signor Morbidelli, la donna è l’unica a riservargli la stessa cortesia di una volta. Sarà così che l’uomo si troverà a cercare la smemorata nella speranza di rivivere attraverso lei i giorni andati. A uno a uno, gli abitanti del paesino si siederanno al tavolo della Signora Chiara per ricevere la stessa consolazione: tornare indietro a quando si era (o si pensava di essere) felici. Non è forse più semplice tornare indietro che andare avanti? Eppure, la memoria, come alcuni capiranno con amarezza, è un posto alimentato più dall’immaginazione che dalla realtà, che rischia di anestetizzare e infine intrappolare i più vulnerabili, così da precludere loro la possibilità di vivere ancora.
Roberta Zanzonico: chi è?
Roberta Zanzonico (Velletri, 1986) è una psichiatria originaria di Rocca Di Papa (Roma). Dopo aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia nel 2010, si trasferisce a Boston, dove consegue la specializzazione in Psichiatria dopo un periodo di ricerca al Massachusetts General Hospital/Harvard Medical School. Completa una Fellowship in teoria psicoanalitica al Boston Psychoanalytic Society and Institute nel 2017.
Nel 2018, si trasferisce a Los Angeles per una Fellowship in Consultation and Liaison Psychiatry presso la University of Southern California. Nel 2020, diventa Clinical Instructor presso la
Roberta Zanzonico (Velletri, 1986) è una psichiatria originaria di Rocca Di Papa (Roma). Dopo aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia nel 2010, si trasferisce a Boston, dove consegue la specializzazione in Psichiatria dopo un periodo di ricerca al Massachusetts General Hospital/Harvard Medical School. Completa una Fellowship in teoria psicoanalitica al Boston Psychoanalytic Society and Institute nel 2017.
Nel 2018, si trasferisce a Los Angeles per una Fellowship in Consultation and Liaison Psychiatry presso la University of Southern California. Nel 2020, diventa Clinical Instructor presso la UCLA, dove insegna nella facoltà di Medicina e nel Dipartimento di Psichiatra. Oltre alla medicina, le sue passioni sono la musica e la scrittura. Ad Aprile 2019, pubblica il suo primo romanzo con Edizioni Ensemble: Blu Stanzessere. Sempre per Edizioni Ensemble, pubblica due racconti: Agnese e l’Azione nel 2020 e El Niño nel 2021.
L’opera è stata pubblicata in accordo con l’agenzia EditReal di Michela Tanfoglio.
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Il Nizza è: oltre 100 etichette per conoscere tutte le sfumature del Nizza Docg
Tra meno di un mese Palazzo del Gusto di Palazzo Crova, affascinante luogo rilevante per l’enogastronomia monferrina, sarà pronto a ospitare nuovamente Il Nizza è, un evento dedicato all’omonima denominazione e alle eccellenze gastronomiche del territorio.
La manifestazione, alla sua terza edizione, realizzata grazie al sostegno della Regione Piemonte è organizzata da Enoteca Regionale di Nizza, Città di Nizza Monferrato e Associazione Produttori del Nizza in collaborazione con la delegazione astigiana di AIS e col patrocinio del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, della Provincia di Asti, della Comunità Collinare Vigne & Vini e dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato.
Confermando la sua tradizionale struttura, Il Nizza è consiste in banchi d’assaggio suddivisi in base ai territori di provenienza e una masterclass che pone Il Nizza a confronto con denominazioni tra le più importanti d’Italia. Per quest’anno è stato aumentato il tempo a disposizione per le degustazioni (3h) ed è stata data la possibilità di accedere all’evento durante tutti e tre i giorni sia al pubblico.
Il Nizza è: il programma
Banchi d’assaggio Nizza Docg – LE SFUMATURE DELLA DOCG
sabato 22, domenica 23 e lunedì 24 ottobre, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 20 -Palazzo Crova
Le degustazioni presso i banchi d’assaggio si confermano il cuore dell’evento anche in questa sua terza edizione. Si svolgono all’interno del Palazzo del Gusto di Palazzo Crova, esposizione multimediale e luogo cardine dell’enogastronomia del territorio che, attraverso la storia delle sue colline e dei suoi prodotti tipici e d’eccellenza, conserva le radici e testimonia l’evoluzione del gusto locale.
Le oltre 100 etichette di più di 60 produttori che metteranno in degustazione i Nizza, Nizza Riserva e Cru saranno organizzate in sei banchi d’assaggio dislocati nella sala al primo piano, per conoscere e apprezzare le differenze tra le principali zone di terroir della DOCG, guidati dai sommelier AIS. Da quest’anno, ristoratori, enotecari, baristi e distributori avranno ingresso libero con accredito ai banchi d’assaggio non soltanto al lunedì, giornata che nelle scorse edizioni era loro dedicata, ma anche sabato e domenica.
Degustazione comparativa – 6 grandi rossi alla cieca
domenica 23 ottobre, dalle 17 alle 18:30 – Ex Chiesa SS. TrinitàSei grandi rossi in degustazione comparativa alla cieca, accompagnati da finger food della tradizione piemontese. I sommelier AIS vi accompagneranno in questo percorso enogastronomico d’eccellenza: un gioco delle parti per svelare le caratteristiche che contraddistinguono il Nizza DOCG, accostato a rinomati “concorrenti” italiani, che verranno svelati soltanto alla fine della degustazione. L’evento si terrà presso l’Auditorium Trinità, chiesa sconsacrata e passata all’Accademia di Cultura Nicese negli anni ’80, che nel tempo ha accolto convegni, concerti, mostre ed eventi culturali. Relatore dell’incontro sarà Andrea Castelli.
Opening d’effetto per un weekend all’insegna di cultura ed enogastronomia
sabato 22 ottobre, a partire dalle ore 10 – Giardini di Palazzo CrovaPresso i Giardini di Palazzo Crova, durante la mattinata, inaugurano le due rilevanti manifestazioni che avranno luogo a Nizza Monferrato nello stesso weekend: “Libri in Nizza” e “Il Nizza è” edizione 2022.
La giornata inizierà alle ore 10.00 con la presentazione della manifestazione e del programma di questa attesa terza edizione de “Il Nizza è“.
A seguire, L’Accademia di Cultura Nicese L’Erca presenterà l’undicesima edizione di “Libri in Nizza” rassegna co-organizzata insieme all’Assessorato alla Cultura della Città di Nizza Monferrato; quest’anno, sotto il titolo “Avanti un’arte” si alternerà un fitto programma che parte dalla scrittura per passare da arte, musica e cinema, storia e gastronomia, per ritornare infine tra le pagine. Non mancheranno, inoltre, occasioni di scoperta grazie alle proposte degli editori indipendenti, animazione letteraria e firmacopie con gli ospiti.
A conclusione: “Premio Tullio Mussa”, conferito a partire dal 2008 ai “portatori sani di Tullio pensiero” in ambito enogastronomico. Il riconoscimento è stato istituito in ricordo di Tullio Mussa, primo fiduciario della condotta del territorio, importante cultore dell’enogastronomia locale, nonché fondatore della Bottega del Vino. Presenterà l’evento Piercarlo Albertazzi, segretario della condotta Slowfood di Alessandria con le Colline Nicesi.
Ingresso gratuito e aperto a tutti.Il Nizza è: un appuntamento fuori evento
domenica 23 ottobre, alle 10 – Cantina Vinchio Vaglio
Presso la Cantina Vinchio Vaglio, l’Associazione Culturale Davide Lajolo presenterà “Il valore del vino e la promozione del territorio”, un momento di dialogo tra imprenditori agricoli e operatori turistici. L’evento vedrà ospiti personalità di spicco come Roberto Cerrato – Direttore Associazione Paesaggi vitivinicoli UNESCO, Stefano Chiarlo – Presidente Associazione Produttori Nizza, Vincenzo Gerbi – Università di Torino, Lorenzo Giordano – Presidente Cantina Vinchio Vaglio Serra, Paolo Verri – manager culturale; ad esso seguirà “Il Castello del Mago” (h. 15) inaugurazione della scultura di Giancarlo Ferraris, lettura di Paolo Tibaldi del racconto di Davide Lajolo, chitarra Mauro Carrero e la consegna (h.16.00) del Premio “Davide Lajolo Il Ramarro” 2022.
Ingresso gratuito e aperto a tutti.
Aziende partecipanti all’evento
Amerio Vincenzo, Amistà, Bava, Beppe Marino, Bersano, Bianco Angelo, Bocchino Giuseppe, Brema, Cantina di Nizza, Cantina Sant’Evasio, Cantina Terre Astesane, Cantina Vinchio Vaglio, Cascina Barisel, Cascina Carlen, Cascina Garitina, Cascina Giovinale, Cascina Guido Berta, Cascina La Barbatella, Cascina Lana, Cascina Nuova, Cascina Perfumo, Castello di Perno, Castino, Coppo, Corte San Pietro, Cossetti 1891, Dacapo, Dacasto Duilio, Durio Adriano, Erede di Chiappone Armando, Francesco Iandolo, Franco Mondo, Frasca La Guaragna, Garesio, Gianni Doglia, Guasti Clemente & Figli, Il Botolo, Isolabella della Croce, La Giribaldina, La Gironda, La Patareina, L’Armangia, LHV Avezza, Malgrà, Marco Bonfante, Mauro Sebaste, Michele Chiarlo, Pesce Marco, Pico Maccario, Poderi Cusmano, Prunotto, Ricossa, Roberto Ferraris, Scagliola, Serra Domenico, Sette, Simone Cerruti, Tenuta Bricco San Giorgio, Tenuta Garetto, Tenuta Il Falchetto, Tenuta Olim Bauda, Tenute Neirano, Tre Secoli, Villa Giada e Vinicola Arno. -
L’Irpinia ospita l’edizione 2023 di Campania Stories
È l’Irpinia ad ospitare l’edizione 2023 di Campania Stories.
La stampa specializzata nazionale ed internazionale sarà in provincia di Avellino dal 23 al 26 maggio prossimi per la presentazione delle nuove annate dei vini prodotti nelle principali denominazioni campane.
Oltre 90 le adesioni da tutta la regione alla rassegna organizzata da Miriade & Partners con le aziende partecipanti che celebra la sinergia tra tutte le componenti del mondo del vino: le cantine campane, l’indispensabile collaborazione di AIS Campania, il sostegno della Regione Campania, che anche quest’anno ha inserito la rassegna nell’elenco delle manifestazioni fieristiche e degli eventi di promozione a cui partecipa in via ufficiale, e la media partnership di Luciano Pignataro Wine Blog.
Anche questa edizione di Campania Stories vedrà la presenza sul territorio di autorevolissime firme della stampa di settore nazionale e internazionale, mentre durante l’anno verranno organizzati groupage internazionali dando la possibilità alle cantine di far assaggiare i propri vini alle più importanti testate mondiali, fornendo allo stesso tempo a giornalisti e operatori contenuti tecnici e aggiornamenti sui dati di produzione di filiera. Una rassegna, dunque, che dura 365 giorni, anche attraverso le attività digitali (e non solo) di promozione della Campania del vino nel mondo, presentando sul web e sui social denominazioni, territori e protagonisti del mondo del vino della regione, da seguire attraverso gli hashtag #campaniastories e #iobevocampano e sul sito.
Campania Stories sarà come sempre strutturata con tasting riservati alla stampa e visite in cantina e ai territori della regione. Sede delle degustazioni dell’edizione 2023 di Campania Stories sarà l’Hotel Villa Calvo – Ristorante La locandina di Aiello del Sabato (Avellino), mentre il luogo in cui si darà inizio alla rassegna sarà il centro storico di Gesualdo, tra i “Borghi più belli d’Italia”, con il suo castello, con il patrocinio del Comune di Gesualdo. Un luogo che entusiasmò Torquato Tasso, che celebrava la “terra fortunata, aprica, che inonda e porta a più felici genti”, conosciuta anche per i marmi che qui si estraggono, che Vanvitelli usò nella Reggia di Caserta e Carlo III di Borbone per il Palazzo Reale di Portici.
In cima al borgo c’è il castello, tra i monumenti più importanti della Campania, che fu dimora e sede di una illuminata e sfarzosa corte musicale del Principe Carlo Gesualdo, uno dei più illustri madrigalisti di ogni tempo apprezzato in tutto il mondo, musicista raffinatissimo innovatore ed eccezionale precursore della musica moderna. In questo luogo a lui molto caro Carlo Gesualdo si rifugiò dopo aver ucciso la moglie Maria D’Avalos e il suo amante Fabrizio Carafa sorpresi in flagrante adulterio, un duplice omicidio che sconvolse la Napoli del 1590. Dal castello di Gesualdo Carlo Gesualdo si prodigò in opere di bene per espiare la sua colpa e, per attenuare l’onta del tradimento e il rimorso, cercò conforto nella musica. Sarà questo luogo ricco di fascino e storia ad ospitare la serata inaugurale di Campania Stories, una “festa contadina” in cui si festeggerà anche il trentennale della denominazione Taurasi Docg, in collaborazione con il Consorzio Tutela Vini d’Irpinia, e che celebrerà l’Irpinia nella sua autenticità, dalle produzioni tipiche alle espressioni artistiche, accompagnati dalla Scuola di Tarantella Montemaranese, interprete di una tradizione popolare millenaria dell’Irpinia.
Venerdì 26 maggio, infine, a conclusione del programma per la stampa, l’atteso Campania Stories Day, degustazione per operatori e appassionati provenienti da tutta Italia, in programma sempre all’Hotel Villa Calvo – La Locandina di Aiello del Sabato (Avellino) su tre fasce orarie (10.30-12.30, 15.30-17.30, 18.30-20.30) con prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti.
Campania Stories 2023: le cantine che parteciperanno all’edizione 2023
Irpinia (Avellino): Amarano, Barbot Stefania, Borgodangelo, Cantina del Barone, Cantine Dell’Angelo, Cantine di Marzo, Colli di Lapio, Contrade di Taurasi-Cantine Lonardo, De’ Gaeta, De Vito Laura, Di Meo, Di Prisco, Donnachiara, Famiglia Pagano, Feudi di San Gregorio, Ferrara Benito, Fiorentino, I Capitani, I Favati, Il Cancelliere, Il Cortiglio, Le Otto Terre, Macchie Santa Maria, Masseria Alfano, Masseria Della Porta, Nativ, Perillo, Petilia, Pietracupa, Sanpaolo di Claudio Quarta, Tenuta Cavalier Pepe, Tenuta De Gregorio, Tenuta del Meriggio, Tenuta Pietrafusa di Villa Matilde Avallone, Tenuta Madre, Tenuta Sarno 1860, Tenuta Scuotto, Traerte, Vesce Giovanni, Vesevo, Vigne Guadagno, Villa Raiano, Vinusco;
Sannio (Benevento): Cantina di Solopaca, Cantine Tora, Fattoria La Rivolta, Fontanavecchia, Fontana Reale, La Fortezza, La Guardiense, Monserrato 1973, Mustilli, Ocone 1910, Rossovermiglio, Tenuta Sant’Agostino, Terre Stregate, Torre del Pagus;
Caserta: Alois, Cantina di Lisandro, Caputo 1890, Galardi, Masseria Piccirillo, Paparelli Luca, Porto di Mola, Sclavia, Torelle, Vigne Chigi, Villa Matilde Avallone; Napoli: Abbazia di Crapolla, Agnanum, Astroni, Bosco de’ Medici, Cantavitae, Cantine Carputo, Cantine del Mare, Cantine Olivella, Casa Setaro, Contrada Salandra, D’Ambra Vini d’Ischia, La Pietra di Tommasone, La Sibilla, Portolano Mario, Salvatore Martusciello, Sorrentino.
Salerno: Cantina dei Quinti, Cuomo Marisa, Il Colle del Corsicano, Montevetrano, Sammarco Ettore, San Salvatore 19.88, Tempa di Zoè.
Campania Stories promuove e lavora per la sinergia tra i territori. In questa ottica è in programma in questa edizione anche un focus sulla Basilicata e, in particolare, sulle cantine di Generazione Vulture, ospiti di Campania Stories in vista di future collaborazioni tra le aree vinicole delle due regioni: in degustazione i vini di Basilisco, Carbone Vini, Fucci Elena, Grifalco, Madonne delle Grazie, Martino, Musto Carmelitano.
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