Peppe Iodice, comico napoletano, è un volto noto del piccolo schermo.
In occasione di una sua esibizione tenutasi a Portici abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui. Peppe Iodice ci ha raccontato il suo iter lavorativo, gavetta compresa, che lo ha portato a divenire un volto noto di Colorado e Made in Sud.
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Dante per tutti al Castello D’Aquino con il III Canto del Purgatorio
Ritorna l’appuntamento con Dante per tutti, curato da Luca Maria Spagnuolo, al Castello D’Aquino caffè letterario di Grottaminarda.
Concluse le letture e gli approfondimenti relativi all’Inferno di Dante, ci addentriamo nel Purgatorio e più precisamente nel Canto III, dedicato a Manfredi di Svevia.
L’appuntamento è previsto il 14 ottobre alle ore 20:30, previa prenotazione al seguente recapito telefonico: 320 96 48 749.
Il format culturale continua al Castello D’Aquino caffè letterario di Grottaminarda
Purgatorio: introduzione
La struttura materiale, morale ed escatologica del secondo regno si presenta molto diversa da quella che Dante ha voluto dare all’Inferno.
Contrariamente alla tradizione teologica e letteraria, Alighieri pone il Purgatorio all’aria aperta e non nel sottosuolo, evidenziando la differenza con il regno dei dannati.
Il Purgatorio è una montagna a forma di cono che termina con una pianura e con con una vetta aguzza: il monte è alto, il più alto di tutte le montagne del mondo.
Il Purgatorio inizia solo ad una certa altezza: la parte inferiore e la spiaggia (il monte del Purgatorio si trova su un’isola) formano l’Antipurgatorio, dove si trovano coloro che si sono pentiti all’ultimo momento, o meglio, quelli che si pentirono quando, per loro, non era più possibile peccare.
Qui le anime aspettano un periodo più o meno lungo prima di accedere al Purgatorio vero e proprio, diviso in sette gironi. In ognuno di questi, come nell’Inferno, si trova una serie di peccatori che espiano uno dei sette peccati capitali in ordine decrescente di gravità dal basso verso l’alto.
Coloro che si sono macchiati dei peccati di superbia, invidia e ira pagano la pena per aver amato il male del prossimo.
Lo scarso amore verso Dio espiato nella fascia centrale, dove ci sono gli accidiosi.
Un altro gruppo di peccatori unisce altre tre tipologie di peccato: avarizia e prodigalità, gola e lussuria. Questi sono accomunati dall’amore eccessivo per i beni terreni.
Agli antipodi di Gerusalemme, sulla pianura al culmine del monte Purgatorio è collocato il Paradiso terrestre, l’Eden.
Il Purgatorio non osserva la sottile ripartizione dei peccatori che è tipica dell’Inferno perché mentre lì i peccatori venivano collocati nel cerchio dove si puniva il peccato da loro commesso, i penitenti devono attraversare tutti i gironi ed espiare non un peccato, ma la generale propensione ad un peccato.
Dante, tuttavia, presenta le anime purganti nella balza dove si espia il loro più caratteristico peccato.
Purgatorio: i gironi
Nel primo girone i superbi vanno sotto il peso di enormi massi, che curvano al suolo il loro orgoglioso capo.
Nel secondo gli invidiosi sono seduti, coperti di cilicio e con gli occhi cuciti con filo di ferro.
Nel terzo gli iracondi sono avvolti in una coltre molto densa di fumo.
Nel quarto girone gli accidiosi corrono senza sosta.
Nel quinto gli avari e anche i prodighi sono legati per le mani e piedi, distesi proni a terra.
Nel sesto i golosi soffrono tremenda fame e sete, che si acuiscono alla vista di pomi che pendono da vari alberi e di acqua che cade dall’alto sui rami.
Nel settimo i lussuriosi si purificano camminando tra le fiamme.
A sorvegliare ciascun girone c’è un Angelo, collocato su una scala che conduce a quello successivo.
La speranza sembra essere la condizione esistenziale più diffusa nel secondo regno: è una dimensione molto più “umana” alla dannazione eterna dell’Inferno.
Per poter approfondire molti aspetti del Purgatorio, soprattutto del Canto III, non vi resta che prenotare l’appuntamento con Dante per tutti.
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Irpinia: One Summer weekend è l’appuntamento per tutti gli amanti di vespe e maggiolini
One Summer weekend è un evento che fonde due appuntamenti annuali: Irpinia in Vespa International e My family 2019 raduno dei Maggiolini. L’evento nasce dalla collaborazione di varie associazioni del territorio tra cui Mater.ia e Vespa Club Leoni Rossi, l’intento è quello di far conoscere il territorio irpino e le sue eccellenze, attraverso un tour per gli appassionati di vespe e maggiolini e motori d’epoca.
Per avere un’idea più chiara di One Summer weekend abbiamo intervistato Carmine Santoro, presidente di Mater.ia, e Enrico La Manna, presidente Vespa Club Leoni Rossi. One Summer weekend si svolgerà il 12, 13 e 14 luglio.
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Il mago di Oz di Salman Rushdie
Folgorato fin da bambino dalla visione del film Il mago di Oz del 1939, tratto dal romanzo di L. Frank Baum, Salman Rushdie analizza sequenza per sequenza la pellicola di Victor Fleming, facendo emergere allegorie e dettagli di una storia in cui «l’inadeguatezza degli adulti» porta i giovanissimi protagonisti a «crescere da soli».
Nella seconda parte del volume, il grande scrittore indiano si cimenta inoltre in un breve racconto ispirato alle scarpette rosse di Dorothy, un chiaro omaggio a una storia come quella del Mago di Oz che ha rappresentato per Rushdie la sua prima influenza letteraria.
Prefazione di Giacomo Manzoli
Salman Rushdie: biografia
Celebre per il bestseller I versi satanici del 1988, è scrittore di fama mondiale.
È nato nel 1947 a Bombay, in India.
Trasferitosi giovanissimo in Inghilterra, si appassiona alla letteratura e alla scrittura, divenendo ben presto un autore di grande successo e uno dei principali esponenti del realismo magico, stile narrativo che al racconto realistico unisce l’invenzione mitica.
Tra le sue pubblicazioni si ricordano: le novelle Grimus (1974), I figli della mezzanotte (1981), Vergogna (1983), Il sorriso del giaguaro. Viaggio in Nicaragua (1987), La terra sotto i suoi piedi (2000), Joseph Anton (2012), La caduta dei Golem (2017), Quichotte (2020).
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