Abbiamo un’immutabile certezza: gli eventi di questi ultimi due anni hanno cambiato radicalmente il nostro modo di rapportarci con le persone.
Ciò è dimostrato tanto dalle ricerche scientifiche, quanto dalla banale osservazione dei comportamenti quotidiani dell’essere umano. Al contempo, avvertiamo una nuova necessità di empatia, per la quale la PNL ci mette a disposizione diversi strumenti a cui attingere per comunicare al meglio con noi stessi e con gli altri.
Quello che stai per intraprendere è un viaggio tra racconto e tecnica, che ti accompagnerà nell’universo della programmazione neurolinguistica. Sarà tuo compito valutare come e in che modo questo rivoluzionario approccio alla vita – e la bontà dei suoi metodi – possa essere la soluzione ideale ai tuoi reali bisogni.

PNL post pandemia di Maurizio Caimi
Maurizio Caimi: biografia
Maurizio Caimi è uno dei più apprezzati coach e formatori; coniuga una grande esperienza nella comunicazione con la profonda conoscenza delle neuroscienze, delle tecniche di persuasione e della programmazione neurolinguistica (PNL).
È speaker in conferenze sui temi della comunicazione persuasiva e del marketing non convenzionale, tiene lezioni universitarie e corsi master; è docente senior nella formazione manageriale sulle tematiche del Marketing persuasivo nella Business Communication e insegna Sviluppo della creatività e del pensiero laterale.
Ha introdotto in Italia il Vocal Coaching per la leadership manageriale, creato gli strumenti dello Smart Business Mind e del Persuasion Engineering Model per le aziende.
Per Diarkos ha pubblicato PNL. Neuroscienze e persuasione per una leadership carismatica (2019).
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Covid-19: i risvolti psicologici che ha causato in Irpinia in base ai dati del Centro Ascolto di Ariano Irpino
L’arrivo improvviso del Covid-19 che ha provocato l’abbandono repentino delle nostre abitudini quotidiane, lavorative e della nostra libertà individuale hanno sicuramente avuto dei risvolti e provocato dei cambiamenti nel nostro modo di vivere.
La paura è stato il sentimento predominante che, in qualche modo, ha creato delle conseguenze nei comportamenti e in molti ha amplificato malesseri già preesistenti e fobie collaretali.
Cerchiamo di capire dai dati pervenuti dal Centro di Ascolto Empatico del Dipartimento di Salute Mentale attivo presso le sedi di Avellino, di Atripalda e di Sant’Angelo dei Lombardi cosa è accaduto agli abitanti irpini.
Il servizio e i dati riportati risalgono dall’ 1 marzo al 31 maggio 2020 e sono state 1.574 le persone che hanno usufruito dell’aiuto degli specialisti che operano all’interno del Dipartimento di Salute Mentale, per ottenere un supporto psicologico e un sostegno.
Delle 1.574 persone che si sono rivolte al Centro di Ascolto Empatico del Dipartimento di Salute Mentale 1.332 contatti erano soggetti già in carico ai servizi in questione mentre 242 persone sono soggetti che si sono rivolti per la prima volta per ricevere un supporto psicologico.
Non si è registrata una prevalenza di genere maschile e femminile, l’età media dei contatti è compresa tra i 35 e i 54 anni. La maggior parte delle persone che si sono rivolte ai centri, come già abbiamo detto, avevano già avuto contatti con il Dipartimento di Salute Mentale per problematiche genericamente ansioso-depressive.
Una parte consistente dei soggetti ha contattato i centri per bisogni di natura informativa e successivamente per avere un supporto psicologico.
I risvolti psicologici della quarantena da Covid-19 in Irpinia
Covid-19: i disagi psicologici emersi in Irpinia
Per quanto riguarda i soggetti che già usufruivano del servizio di supporto psicologico si tratta di quadri psicopatologici gravi e persistenti: ansia, depressione, insonnia, ipocondria, attacchi di panico, note claustrofobiche e disforia d’umore.
Per quanto riguarda i nuovi contatti è stata registrata la stessa sintomatologia e, in qualche caso, sono state riscontrate fobie accentuate riguardanti lo sporco e la contaminazione.
In alcuni casi le limitazioni legate al lockdown hanno fatto emergere conflittualità di coppia e familiari con comportamenti associati a frustrazione e aggressività.
Per quanto riguarda i giovani, questi ultimi hanno perso i sistemi di riferimento esistenziali e abituali di vita hanno determinato l’insorgenza di crisi di depersonalizzazione e derealizzazione.
Per quanto riguarda di media età l’emergenza sanitaria ha determinato fobie di contatto con sintomatologie depressive (Sindrome della Capanna) mentre negli ultra sessantacinquenni si è accentuata l’angoscia di morte.
Tra gli operatori impegnati in prima linea nell’emergenza Covid-19 si sono verificate sindromi post traumatiche da stress così come nei soggetti che hanno avuto esperienza diretta con la malattia in famiglia.
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School Movie – Cinedù festeggia 10 anni
Festeggia un compleanno importante School Movie – Cinedù, la rassegna cinematografica dedicata agli Istituti Scolastici ideata da Enza Ruggiero. Dieci anni di attività con il coinvolgimento di migliaia di bambini delle Scuole, confermandosi punto di riferimento per la regione Campania e del Sud Italia.
La finalissima della decima edizione, che gode dello straordinario Patrocinio del Senato della Repubblica Italiana, sarà presentata in conferenza stampa giovedì 7 luglio 2022, alle ore 10.30 al Salone Bottiglieri della Provincia di Salerno.
Un anniversario che vuole celebrare le emozioni, scelte come tema conduttore dell’edizione 2022, come inno alla vita che rinasce, che esplode, dopo i due anni di pandemia, di distanziamento, di misure restrittive. L’arte cinematografica ritorna, così, tra i banchi di scuola, in quello che è il primo anno di rientro alla didattica in presenza.
School Movie – Cinedù è, infatti, una grande festa di aggregazione, di bellezza, di emozioni soprattutto, snodatasi durante l’anno scolastico per permettere ai piccoli allievi della Scuola Primaria e Secondaria di I grado di trasformarsi in attori, registi, autori, direttori della fotografia e poter esprimere se stessi e il proprio mondo, attraverso argomenti complessi come il bullismo o il cyberbullismo, la felicità, i sogni, l’allegria, rivisitati attraverso la macchina da presa cinematografica.
In questa edizione sono più di 3.000 i bambini protagonisti assoluti del progetto, attori ed ideatori della storia del piccolo e avvincente film, con più di 150 video prodotti, con la partecipazione non solo dei Comuni di tutte le 5 province della Campania, ma ampliandosi anche alla Basilicata e alla Calabria.
Esordisce l’ideatrice Enza Ruggiero:
Sono molto felice e soddisfatta di tagliare il nastro della decima edizione di School Movie – Cinedù – Quando tutto è iniziato, ben dieci anni fa, mai avremmo immaginato questo crescendo, anno dopo anno, di entusiasmo, passione, emozioni, attaccamento al progetto e affetto, non soltanto da parte di tutto il team, ma di tutti coloro ci hanno supportato e creduto nel valore di School Movie Cinedù, a partire dai Comuni, alcuni dei quali ci hanno conosciuto ai nostri esordi e non ci hanno mai lasciato. Altri li abbiamo incrociati strada facendo, con un aumento esponenziale dei partecipanti.
Prosegue Enza Ruggiero:
Un successo decretato dalla determinazione e passione di tutto il team di lavoro: “School Movie – Cinedù è gioco di squadra Tra tutti mi piace esprimere la mia gratitudine in primis a Nicola Surace, fianco a fianco in questo progetto da 8 anni: con la sua professionalità riesce a rendere fantastici tutti i corti. La prima edizione resterà sempre indelebile perché, come accade con il primo amore, non si scorda mai, ma anche le successive sono state tutte incredibili. Lo scorso anno abbiamo vissuto un’emozione unica ai Templi di Paestum, quest’anno cercheremo di superarci, con altrettanto impegno per regalare ai bambini un’edizione memorabile, all’insegna dello stupore, del sogno. Vogliamo creare un momento magico che rimarrà tra i ricordi più belli. La scuola è anche creatività, è cinema, è magia oltre che formazione, perché insegna e offre ai ragazzi gli strumenti per costruire i loro sogni, il loro futuro, la propria vita e noi cerchiamo di esserne parte. Grazie a Franco Alfieri, Sindaco di Capaccio Paestum, un amministratore che ci è stato sempre vicino e che ci ospiterà per la decima edizione.
Afferma il sindaco Franco Alfieri –
School Movie è ormai un appuntamento fisso dell’estate di Capaccio Paestum È con gioia che ancora una volta ospitiamo una manifestazione che è diventata un punto di riferimento per le scuole di diverse regioni, non più solo della Campania, e per tanti piccoli studenti che, attraverso di essa, hanno l’opportunità di mettersi in gioco dando sfogo alla loro creatività. Sosteniamo con convinzione questa iniziativa anche perché è un’importante occasione per differenziare l’offerta della nostra estate e dedicare ai bambini allegri momenti di aggregazione e di svago.
Il 7 luglio 2022, in conferenza stampa sarà ufficializzato il programma della finalissima, che si svilupperà in due giornate, il 12 e il 13 luglio presso l’Area Archeologica dei Templi di Paestum, tra sorprese e guest star, per la consegna dei School Movie Cinedù Award, i premi assegnati dalla giuria per i migliori cortometraggi realizzati dai bambini della Scuola Primaria e dai ragazzi della Secondaria di I Grado. School Movie – Cinedù è anche sostenibilità, con il premio speciale dedicato allo spot contro lo spreco alimentare.
Interverranno in conferenza stampa le rappresentanze istituzionali, i sindaci della rete e alcuni bambini in rappresentanza delle classi in finale che racconteranno le emozioni e l’esperienza vissuta con School Movie. In particolare saranno presenti il presidente della Provincia di Salerno Michele Strianese, il direttore del Parco Archeologico di Paestum Tiziana D’Angelo, il Sindaco di Capaccio Paestum Franco Alfieri, il Direttore Banco Alimentare Campania Roberto Tuorto, il partner McDonald’s province di Salerno e Potenza Luigi Snichelotto, l’ideatrice Enza Ruggiero. La moderazione dell’incontro sarà affidata alla giornalista e conduttrice Rosaria Sica.
School Movie – Cinedù
School Movie – Cinedù
School Movie nasce nel 2013 da un’idea di Enza Ruggiero ed è una produzione dell’Associazione culturale School Movie, con il Patrocinio del Senato, della Regione Campania e dei Comuni che con passione aderiscono al progetto.
Traguardo eccezionale i 100 mila iscritti al canale YouTube, premiato con la targa d’argento direttamente da Youtube America. Milioni di visualizzazioni ai video. Anche i social stanno spopolando (Tik Tok con più di 200 mila follower).
Tra le partnership Giffoni Film Festival, che resta un punto fermo dagli esordi. E ancora banco Alimentare Campania, Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. La finale 2022 ai Templi di Paestum è stata preceduta da 5 tappe intermedie itineranti tra Mercato San Severino, Sarno, Sapri, Serino, Capaccio Paestum.
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Right Here è l’album d’esordio di White Ear
Last Floor studio presenta Right Here, album d’esordio di White Ear in uscita su tutte le piattaforme di streaming dal 24 febbraio.
White Ear è il progetto solista di Davide Fasulo, polistrumentista che nei suoi live mette insieme corde, archi, voce, percussioni, piano e sintetizzatori grazie all’uso della registrazione ciclica, ospitando spesso altri musicisti o artisti visivi. Anche in questa incisione in studio si è avvertita la necessità di collaborazioni esterne al fine di arricchire il progetto con altri modi di approcciare alla creazione. Right Here nasce da una profonda ricerca musicale da cui deriva un lavoro caratterizzato dalla convivenza tra strumenti acustici ed elettronici in uno stile aperto a diverse contaminazioni.
White Ear afferma:
Il rumore bianco, in inglese ‘white noise’, è un suono che contiene tutto lo spettro di frequenze, molto simile al rumore del mare o del vento. Partendo da questo concetto il nome White Ear, ‘orecchio bianco’, vuole intendersi come un ascolto che accoglie ogni suono circostante.
Un’apertura che si trasferisce in senso più ampio nei testi, come in ‘Eyes wide up’ che invita a non abbassare gli occhi o chiudere le braccia di fronte a situazioni di sofferenza che non sembrano appartenerci, ma che richiamano un senso di responsabilità irreprimibile. Mentre il brano ‘Night has come’ parla di un’apertura mentale verso punti di vista che possano scardinare le nostre certezze, concetto condensato nella frase ‘My religion is just doubt’. O ancora in ‘Planet Earth’ l’ascolto è rivolto al pianeta terra che parla in prima persona, mentre ‘Try to catch me’ pone l’accento sul sentirsi parte di una moltitudine meravigliosamente potente. La parola chiave di questo disco è l’ascolto, inteso come un varco che permette di essere in contatto con ciò che ci circonda e di cui inevitabilmente facciamo parte.
White Ear: chi é?
White Ear è un live-set di strumenti elettronici ed acustici. Suoni e beat sono generati e manipolati in tempo reale in un flusso di brani che si susseguono come in un dj-set, con lente sovrapposizioni e variazioni di velocità. Le griglie ritmiche e i paesaggi sonori sono spesso suggeriti da campioni tagliati sul momento o frammenti di registrazioni ambientali. Il filo che unisce i diversi momenti della performance è il dialogo tra beat graffianti e giochi di consonanze e dissonanze nati dall’imprevedibilità dei campionamenti. Diversi collaboratori hanno partecipato al disco in uscita “Right here” (Last Floor Studio, CNI Compagnia Nuove Indye) e prendono parte alle esibizioni live. Tra gli ospiti troviamo Vinx Scorza, Giorgia Faraone (alias Femmina), Meike Clarelli e Vincenzo Destradis.
Davide Fasulo, nome all’anagrafe di White Ear, è un polistrumentista e producer brindisino, trasferito a Bologna nel 2001, attualmente impegnato con il quartetto elettro-acustico Dueventi e varie produzioni in contesti diversi come installazioni, performance, sonorizzazione video e incisioni in studio. Dopo gli studi classici, studia jazz con i maestri Nico Menci, Teo Ciavarella e Fabrizio Puglisi. Come compositore di colonne sonore e musicista di scena ha collaborato con diverse realtà teatrali tra cui Oscar De Summa, Teatro dei Gatti, Opificio d’Arte Scenica, Ivano Marescotti, Teatrino Giullare, Teatro Sotterraneo.Tra le attività teatrali più recenti “il Barone Rampante” (2023, regia Riccardo Frati, Piccolo Teatro Milano) e “Lingua Madre” (2021/22, regia Lola Arias, produzione ERT), in questo momento in tour europeo.
Durante la sua carriera ha condiviso il palco con artisti di varia estrazione stilistica, tra cui Vinicio Capossela, Mika, Giorgia, Malika Ayane, Fiorella Mannoia, Pasquale Mirra, Ares Tavolazzi, Massimo Manzi, Piero Odorici, Linley Hamilton, David Lyttle, Daniele Di Gregorio, Mirko Guerrini, Marco Tamburini, Christophe Rocher e tanti altri.
Tra il 2004 e il 2009 conduce un ensemble di 10 elementi, la Pan Gea Orchestra, suonando dal vivo per spettacoli teatrali e proiezioni cinematografiche con brani di propria composizione.Tra gli eventi più rilevanti, “Omaggio a Ravel”, una rivisitazione del celebre Bolero che debutta al teatro Astra di Vicenza nel 2007, e la sonorizzazione dal vivo di un medio-metraggio di Charlie Chaplin al festival Strade del Cinema (Torino, 2009).
Nel 2017 ha composto la sigla e alcuni jingle per la trasmissione “Facciamo che io ero” (Raidue, con Virginia Raffaele) al fianco del maestro Teo Ciavarella.
Da sempre coltiva la passione per la musica elettronica, con un’attenzione particolare verso la manipolazione istantanea dei suoni, l’imprevedibilità di fattori random, la ricerca di quegli errori che giocano in contrasto con la severa regolarità delle macchine.
A febbraio 2023 uscirà l’album d’esordio “Right Here” per Last Floor Studio / CNI Compagnia Nuove Indye.
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