Corto e a capo conclude il ciclo d’incontri con gli autori per questo 2019, consegnando a Simone Isola e Fausto Trombetta, i registi del lungometraggio Se c’è un aldilà sono fottuto.

Premio Mario Puzo 2019
Se c’è un aldilà sono fottuto è un documentario che mostra la vita e la storia professionale di un grande regista: Claudio Caligari che, nonostante abbia girato solo tre film, rimarrà nella storia del cinema per la sua regia e il suo modo realistico di trasporre la realtà più abbrutita del nostro tempo su pellicola.
Abbiamo intervistato Umberto Rinaldi, direttore artistico di Corto e a capo, per sapere qualcosa di più.
You Might also like
-
James Senese conclude l’ultimo appuntamento del Cilento Music Festival
Va in scena sabato 25 di settembre, nell’anfiteatro naturale di Laurino, l’ultimo appuntamento del Cilento Music Festival kermesse artistica ideata e diretta da Lillo De Marco.
Concerto da non perdere, inserito nella seguitissima tournée italiana, del sassofonista napoletano James Senese – con la storica band Napoli Centrale – a supporto della sua ultima fatica discografica dal titolo “James back” (Ala Bianca/Warner) e del docu-film “James” – di Andrea Della Monica – presentato con successo alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia 2020.
James Senese
Dichiara James Senese:
Nella società attuale è diventato molto difficile far prevalere il bene sul male e ancora più complesso parlare alle persone per cercare di far capire loro quella che per me è la strada giusta dei sentimenti. Ogni persona ha un proprio credo, non siamo tutti uguali e ognuno costruisce il proprio mondo in modo differente. Ma uno dei problemi principale è che vi sono persone che hanno velleità dominanti. Per realizzare il mio ultimo lavoro discografico ho guardato un po’ dappertutto, per trovare una voce comune che potesse entrare nel cuore della gente. E’ un disco molto sofferto ma pieno d’amore ed è proprio l’amore quello che io cerco in ogni momento della mia vita e del mio lavoro. Il lavoro che ho fatto è stato di cercare un unico suono: quello della verità, il mio essere nero e bianco… per potermi ritrovare e ritrovare la mia identità. Sembrano canzoni ma sono al di sopra delle canzoni, sono lo specchio della mia vita, in questi brani si sente il soffio del mio cuore.
Romano Gregorio, il sindaco di Laurino nonché direttore del Parco Nazionale del Cilento afferma:
Siamo stati tra i primi Comuni ad aderire al progetto CMF 2021 riuscendo, nel rispetto dei protocolli sanitari previsti, ad organizzare anche altri eventi (tra i quali la 19ma ed. del Laurino Jazz e tanti altri spettacoli tra Laurino e la frazione di Villa Littorio). La nostra comunità, assieme all’intero comprensorio andava animata e incoraggiata – dopo questo brutto periodo legato all’emergenza sanitaria mondiale – con appuntamenti artistici di rilievo, proprio come questo di James Senese sempre nell’ ottica di destagionalizzazione dei flussi turistici. Vi aspettiamo a Laurino per trascorrere l’intera giornata, non solo per il concerto, per visitare il bellissimo borgo medievale definito “la perla del Calore”. Uno scrigno di tesori nascosti da riscoprire, enogastronomia di qualità da gustare e tante bellezze architettoniche, naturali e beni culturali da visitare.
-
Avella, ritorna il festival I racconti di Dioniso
Ad Avella ritorna il festival “I racconti di Dioniso”, il primo spettacolo si svolgerà il 18 giugno.
Per il quarto anno consecutivo il teatro classico greco latino torna tra i meravigliosi monumenti avellani. Divisi tra spettacoli all’anfiteatro romano, i monologhi alle tombe romane e i workshop al teatro Biancardi il festival è un vero e proprio baluardo per formare ed informare il suo pubblico che negli anni gli ha regalato la garanzia di successo.
Un ricco calendario ci attende per scoprire le bellezze attraverso l’arte.
I racconti di Dioniso: gli spettacoli all’Anfiteatro
– 18 giugno ore 21:00 – ‘’I MENECMI’’ da Plauto – Prod. Il Tappeto Volante, evento inserito nelle “Giornate Europee dell’Archeologia” programmate dal 16 al 18 giugno con ricco programma per famiglie e bambini che prevede il volo vincolato in mongolfiera.
– 9 luglio ore 21:00 – ‘’ILIADE’’ – Prod. Il Demiurgo
– 3 settembre ore 19:00 ‘’SCHERZETTO’’ by Claudio Malangone – Prod. Compagnia BorderlineDanza
I monologhi alle Tombe romane
– 1° luglio ore 20:00 – “VESEVO, SEBETO E LEUCOPETRA’’ – Prod. M&N’s
– 27 agosto ore 20:00 – ‘’ULISSE ‘’ – Prod. Il Demiurgo
I workshop nel Teatro Biancardi
– 18 giugno ore 10:00 – ‘’ L’AMBIENTAZIONE DI OPERE CLASSICHE IN LOCALITÀ A FORTE IMPATTO
ARCHEOLOGICO, MONUMENTALE E NATURALISTICO ’’ a cura di Domenico Corrado
– 27 agosto ore 10:00 – ‘’I GIOCHI NELL’ANTICA ROMA’’ a cura delle Pedagogiste: Michela Acerra e Cristina
Colucci
– 3 settembre ore 10:00 – “SCHERZETTO – INTO THE PROCESS” a cura di Luigi Aruta.
Dichiara il direttore artistico Nicola Le Donne:
Sono molto soddisfatto che realtà importanti del settore mettano in scena veri e propri capolavori che appartengono alla nostra storia.
Questo non è un risultato che si ottiene da soli ma frutto di un lavoro di squadra condiviso, pertanto grazie ai nostri partner, ad Avellarte nostri soci, al comune di Avella e alla sovrintendenza.
-
Corpus Christi di Jan Komasa parla della storia vera di un prete abusivo
Corpus Christi è un film di Jan Komasa, che ha ottenuto una candidatura ai Premi Oscar come Miglior film straniero. Il lungometraggio è tratto da una storia vera che ci parla della vita di un giovane polacco che avrebbe voluto diventare un sacerdote ma la sua fedina penale glielo impedisce.
Un film tratto9 da una vera diretto da Jan Komasa
Corpus Christi: la trama
Daniel (Bartosz Bielenia) è il protagonista di Corpus Christi ed è un ragazzo pieno di contraddizioni. Ciò che vuole è diventare prete ma la sua fede va in conflitto con la sua condotta penale.
Daniel conosce il significato reale e vero della violenza, si lascia andare all’alcol, alla droga e al sesso privo di qualsiasi connotazione affettiva. Proprio ciò che è lo avvicina, attraverso la sensibilità di chi conosce il mondo davvero, a coloro che sbagliano.
Un giorno Daniel viene inviato attraverso un permesso lavorativo in un paese lontano dal riformatorio in cui risiede, in questo luogo molti lo reputano un prete e lui non fa nulla per smentire questa credenza. A causa di una serie di vicissitudini diventa un sostituto del parroco.
Indossata la veste sacerdotale, senza averne titolo, il giovane inizia a sfidare i pregiudizi su cui si basa il mondo religioso. Per scoprire non vi resta che aspettare l’uscita nelle sale italiane di Corpus Christi prevista per il prossimo 29 ottobre.
Il film di Jan Komasa mette in luce l’aspetto della fede che si contrappone al mondo religioso, fatto di un perbenismo apparente che, a volte, trascura la sostanza di chi realmente prova un sentimento nei confronti del mondo metafisico. Se siamo tutti peccatori e tutti abbiamo la possibilità di redimerci perché la religione non lascia questa porta aperta nei confronti di una pecora smarrita che ritorna al suo gregge ma vuole unirsi a Dio in veste di sacerdote?
Perché il perdono religioso va in conflitto con il voler ricoprire cariche sacerdotali? Forse alcune risposte le troveremo nel lungometraggio Corpus Christi.
Buona visione!
13 comments on Premio Mario Puzo si è concluso con i registi di Se c’è un aldilà sono fottuto
Comments are closed.