Una giornata divulgativa sul progetto “E.CO.VINI” e sugli effetti delle pratiche colturali e di parametri tecnologici e microbiologici sulla qualità di vini rossi di pregio dell’area del Gal Partenio.

E.CO.VINI programma incontro
L’appuntamento, inserito nell’ambito della Strategia di Sviluppo Locale “Terra del Partenio” – PSR Campania 2014/2020 Misura 19 Tipologia di intervento 19.2.1 Misura 16 Tipologia di intervento 16.1.1 Azione 2 “Progetto E.CO.VINI”, è in programma mercoledì 22 settembre alle ore 11 a Sant’Angelo a Scala presso la Masseria Alfano (Via Toppe, 16).
Dopo i saluti del sindaco di Sant’Angelo a Scala, Carmine De Fazio, e del vice sindaco Paolo Ciriello, introdurrà il tema Francesco Acampora, presidente provinciale della Coldiretti. Quindi l’intervento di Giuseppe Blaiotta, docente di Microbiologia Agraria presso l’Università “Federico II” di Napoli e responsabile scientifico del progetto E.CO.VINI. Concluderà i lavori il presidente del Gal Partenio, Luca Beatrice.
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Alice incontra Battiato
Personalità vocale unica e un percorso artistico in continua evoluzione, Alice si fa ancora una volta strumento della musica di Franco Battiato. E incanta. Nel suggestivo scenario del Castello di Milazzo (ME) porta in tour Eri con me, live con nuovi brani in scaletta e un’inedita formazione in trio. L’appuntamento è martedì 1 agosto alle ore 21.00 per un concerto raffinato e coinvolgente, promosso in Sicilia da Arena Eventi Communication.
Eri con me Alice canta Battiato segna il più recente capitolo del pluridecennale sodalizio con il Maestro che ha rivoluzionato la canzone d’autore italiana. E non solo. Sul palco accompagnano la cantautrice Carlo Guaitoli al pianoforte e Chiara Trentin al violoncello, in un viaggio emozionale che vibra dalle radici. Alle origini di una fortunata collaborazione che ha prodotto, tra gli altri successi, anche la hit Per Elisa vincitrice del Festival di Sanremo nel 1981.
Dal vivo la proposta di brani tratti dall’ultimo album e altri che invece da molto tempo appartengono al repertorio live e discografico di Alice. Canzoni come La cura, quelle dai diversi periodi compositivi di Battiato e le altre scritte insieme. I loro duetti, tra cui I treni di Tozeur, fino a Veleni ed Eri con me che dà il titolo al disco e al tour.
Al secolo Carla Bissi, la pianista e compositrice forlivese riesce ad omaggiare il talento del geniale siciliano con autenticità ed eleganza. Sia perché amica e collaboratrice dagli esordi, ma soprattutto per quell’affinità artistica che da sempre li lega. Elemento imprescindibile che la rende un’interprete unica della sua musica immortale.
ha spiegato Alice:
Il compositore e autore che sento più vicino e affine, non solo musicalmente, è sicuramente Franco Battiato.
Da molto tempo, nei vari progetti live e discografici, canto le sue canzoni, quelle a cui sento di poter aderire pienamente. Ora più che mai è mio profondo desiderio essere semplice strumento di ciò che lui ha trasmesso attraverso la sua musica e i suoi testi. In questo suo straordinario passaggio sulla Terra.
Eri con me Alice canta Battiato è un tour prodotto e organizzato da Imarts. La data siciliana è promossa e curata da Arena Eventi Communication. L’appuntamento è martedì 1 agosto al Castello di Milazzo (ME), inizio concerto ore 21.00.
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Carnevale: come nasce e perché si festeggia così
Il grigiore dell’inverno che sembra, per molti, non giungere mai al termine viene squarciato dal Carnevale, una festa lunga una settimana, rivolta al divertimento e ai colori straripanti, da ogni dove.
Tra le diverse etimologie attribuite alla parola Carnevale, in molti ritengono che derivi da carnem levare (levare la carne).
Goethe sul Carnevale dice:
Il Carnevale non è una festa che si offre al popolo, ma una festa che il popolo offre a se stesso.
Durante il Carnevale il mondo si capovolge, si sbeffeggiano le autorità, il servo diventa padrone e il padrone servo, la tristezza cede il posto all’allegria e si liberano tutti gli istinti repressi. Il grottesco, il fantasioso e gli animaleschi personaggi del Carnevale simboleggiano, per alcuni, le angustie dell’inverno, rappresentate anche dai camuffamenti.
Carnevale
Carnevale: le maschere e i coriandoli
Le sfide carnevalesche sono delle battaglie simulate e i proiettili sono coriandoli, che si lanciano scambievolmente.
Come nascono i coriandoli?
Un tempo, prima che nascessero i coriandoli, le munizioni di Carnevale erano le uova (solo i gusci), successivamente si passò ai confetti di zucchero, che al loro interno contenevano semi di coriandolo. Da qui deriva l’origine del nome. Dai confetti di zucchero si passò ai confetti di gesso e poi si arrivò ai coriandoli di carta che erano più leggeri, pratici ed economici dei confetti di gesso.
Le maschere, oltre a dissimulare la propria identità, hanno significati magici, irreali e misteriosi.
La maschera di Arlecchino, ad esempio, proviene dal nome hellequin, radice tedesca holle, che significa inferno. Inizialmente la maschera di Arlecchino non era colorata ma era formata da foglie che avevano i diversi colori delle stagioni climatiche.
Nell’antichità classica, quando il nuovo anno iniziava il primo marzo, il tempo della rinascita cosmica precedeva di poco la primavera e, dunque, c’era maggior motivo di inneggiare per l’arrivo dell’anno nuovo e per l’addio al vecchio e per dare il benvenuto alla ripresa stagionale.
Ecco alcune delle motivazioni per cui si festeggia il Carnevale.
Carnevale
Tutto ci riconduce agli scampoli dei saturnali romani, durante i quali, si nominava un re e lo si immolava, nello stesso modo in cui si celebra la morte del Carnevale.
In Grecia, invece, vi erano celebrazioni in onore di Dioniso, il dio della vite, che però aveva anche giurisdizione sui defunti e aveva il potere di farli vivere e rinascere. Dioniso veniva presentato seduto su un carro, altro elemento che caratterizza il nostro Carnevale.
Il Carnevale viene anche definito la festa del ventre perché rappresenta l’eccesso e le scorpacciate. Infatti la gastronomia tradizionale di Carnevale è composta da cibi consistenti, come gli gnocchi o la braciola di maiale ripiena.
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Il Castello D’Aquino caffè letterario di Grottaminarda dedica una sala a Domenico Carrara
Il Castello D’Aquino caffè letterario di Grottaminarda dedica una sala a Domenico Carrara, scomparso prematuramente, con una giornata ricca di eventi tra arte, musica e poesia. Una full immersion nella cultura per ricordare non solo un animo nobile ma un cuore gentile e delicato che è stato, sovente, l’anima pulsante e artistica del caffè letterario. In un certo senso lo si può considerare il collaboratore artistico di questo posto unico e suggestivo.
La giornata del 22 agosto infatti sarà interamente dedicata a Domenico Carrara con una serie di eventi culturali che lui, sicuramente, avrebbe apprezzato molto e di cui sarebbe stato fiero. In questa occasione verrà dedicata una sala del Castello D’Aquino caffè letterario dove sono stati organizzati e saranno organizzati eventi per Domenico.
Il nome di una sala del caffè letterario di Grottaminarda verrà dedicata a Domenico Carrara
Adelina Minichiello, gestore del caffè letterario, ricorda così Domenico Carrara:
È stato sempre un collaboratore del caffè letterario, in un certo senso è stato il nostro direttore artistico. Il tempo ha deciso per noi, separando le nostre strade ma non potrà privarci del ricordo straordinario che ci ha lasciato.
Nella giornata del 22 agosto dedicheremo la sala “Domenico Carrara” del Castello D’Aquino caffè letterario di Grottaminarda perché ogni caffè letterario merita un Domenico.
Dedicare una sala a Domenico Carrara ci è sembrato un atto dovuto, non solo dal punto di vista intellettuale ma soprattutto umano.
Per noi è stato l’unico vero intellettuale contemporaneo a Grottaminarda.
Una persona sensibile alle novità culturali, la sua curiosità verso tutto ciò che poteva arricchire l’essere umano è sempre stata spiccata.
Domenico è stato un ponte culturale che ci ha permesso di entrare in contatto con diverse realtà, oltre il confine irpino, permettendo di dare ampio respiro alle attività letterarie e musicali che ci hanno consentito di essere ciò che siamo oggi: un polo culturale di ampio respiro che guarda al cambiamento senza dimenticare il passato.
Prosegue Michelangelo Bruno, bartender del Castello D’Aquino caffè letterario di Grottaminarda:
Il nostro gesto rappresenta un modo per averlo ancora tra noi attraverso le nostre attività e gli eventi. Questo rappresenta un modo per poter continuare a parlare di lui a chi non ha avuto la fortuna di conoscerlo.
Il nostro modo di volerlo ricordare si avvicina all’idea di Ugo Foscolo, per il quale il luogo della sepoltura e del sepolcro non sono un bisogno fondamentale per poter ricordare la persona scomparsa. L’elemento fondamentale, per l’intellettuale di Zante, è quello di continuare a tenere in vita il defunto attraverso il suo ricordo con le parole ed è questo che noi vogliamo fare.
Il nostro è un gesto di stima e di memoria nei suoi confronti. La sala che dedicheremo a lui è un modo per mantenere vivo l’affetto che abbiamo sempre nutrito e nutriamo per lui. È un modo questo che lo rende ancora vivo e presente tra noi.
Castello D’Aquino caffè letterario dedica una giornata di eventi a Domenico Carrara
Programma della giornata dedicata a Domenico Carrara
La giornata del 22 agosto inizierà alle ore 18:00 con la presentazione de Nel ripetersi delle cose, l’ultimo libro di Domenico, edito da Homo Scrivens. Durante la presentazione analizzeranno il testo: Lorenzo Basile, Alessandro Carrara, Sandro Abruzzese, Aldo Putignano e Antonio Cataruozzolo.
I ragazzi della compagnia teatrale La Fermata leggeranno alcuni versi dello scrittore.
Alle ore 20:00 si svolgerà il Domenico Carrara Poetry Slam, una competizione di poesie tra vari poeti. Nel 2019 fu proprio grazie a Domenico Carrara che il caffè letterario ospitò una tappa del Campionato Caspar.
Alle ore 22:00 ci sarà la presentazione dell’album Massaria di Ettore Patrevita, che definisce il suo ultimo lavoro come un disco collettivo perché hanno partecipato diversi artisti. A questo progetto avrebbe voluto partecipare anche Domenico Carrara per raccontare terre e vissuti dimenticati che si incarnano nelle storie di quei pochi contadini e pastori rimasti. I musicisti saranno presentati da Vittorio Capozzi, che suonerà un pezzo che Domenico scrisse per suo padre e che lega a doppio filo i due.
I posti per poter partecipare sono limitati ed è necessaria la prenotazione, contattando il seguente numero: 3209648749.
È obbligatorio esibire il green pass.
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