Il governatore della Regione Campania, in un’intervista, spiega come il provvedimento voluto dai grillini penalizza le future generazioni.
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Vincenzo De Luca pubblica un atto di richiamo a commercianti e ristoratori
Vincenzo de Luca ha pubblicato un atto di richiamo all’osservanza delle disposizioni di sicurezza vigenti per l’esercizio delle attività commerciali, di ristorazione e per quanto concerne lo svolgimento di eventi in presenza, con un riferimento particolare agli Open Day nelle scuole.
Cosa dice in breve l’atto di richiamo
Il documento attesta quanto segue:
Tutti gli esercizi commerciali hanno l’obbligo di esporre all’esterno del locale in maniera visibile il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente e di rispettarlo.
Il consumo ai tavoli è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, eccezione fatta per un numero maggiore di conviventi.
Il settore inerente la ristorazione e bar ha l’obbligo di identificare almeno un soggetto per tavolo o per gruppo attraverso la rilevazione e conservazione dei dati di idoneo documento di identità e di rilevare la temperatura corporea all’ingresso, impedendo l’accesso in caso di temperatura maggiore di 37,5°.
I clienti possono togliere la mascherina solo quando sono seduti al tavolo in qualsiasi altra condizione all’interno di questi esercizi si dovrà indossare la suddetta.
Per quanto riguarda gli Open Day negli Istituti scolastici sono consentiti esclusivamente online.
In breve questo atto di richiamo del Presidente della Regione Campania non è altro che un invito a continuare nel rispetto delle normative vigenti.
Sono in molti i politici che temono un’impennata dei contagi dopo questo periodo e, per alcuni, ci aspetta ancora un periodo difficile da affrontare.
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Regione Campania e il Programma di Sviluppo Rurale
La Regione Campania all’interno del Programma di Sviluppo Rurale, facendo riferimento alla Tipologia di Intervento 13.1.1, che riguarda il Pagamento compensativo per le zone montane, ha previsto forme di indennizzo indirizzate ad alcune tipologie svantaggiate dal punto di vista morfologico, ambientale e climatico ovvero tutti quei fattori che possono condizionare in modo negativo lo svolgimento delle attività agricole.
Questa tipologia di intervento non è prevista in tutte le Regioni italiane ma riguarda il settore primario della Regione Campania che ha previsto il massimo livello erogabile.
Le risorse disponibili, 210 milioni di euro, sono già state distribuite nel 2019 ed è stato erogato alle aziende attraverso quattro annualità. La dotazione, viste le difficoltà, è stata integrata con 39 milioni di euro e un nuovo budget complessivo rimodulato in quasi 248.500.000 euro.
La Giunta Regionale della Campania, a conferma della sua disponibilità verso il settore in questione, aveva già disposto una puntuale ricognizione delle risorse messe a bando, in modo da poter erogare una indennità. La Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo che di fatto ha congelato la riforma della Politica Agraria Comune, prorogando i fondi attuali ed evitando tagli al budget Pac.
Dunque si estende l’attuale programmazione di sviluppo rurale fino al 31 dicembre 2022 con la possibilità di utilizzare le risorse attualmente a disposizione fino al 31 dicembre 2025.
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Alvanella: i bambini costretti a consumare i pasti nelle aule
Rosa De Sapio, consigliera comunale di Monteforte irpino, chiede all’Amministrazione di usare una tendostruttura per poter permettere agli alunni del plesso di Alvanella di avere un posto, che non sia l’aula, per poter consumare i pasti.
Le dichiarazioni sono le seguenti:
Il problema dell’aumento degli studenti nel plesso di Alvanella ha determinato l’esigenza di nuove aule. Ciò ha comportato il sacrificio del refettorio per avere due nuovi spazi in cui svolgere le lezioni.
Bisogna trovare una soluzione alternativa al luogo dove vanno consumati i pasti in attesa del trasferimento della scuola materna nella vecchia struttura, in fase di ristrutturazione.
Ora i bambini dell’infanzia e della scuola primaria sono costretti a consumare il proprio pasto nelle aule dove seguono le lezioni, permanendo in esse per oltre 6 ore al giorno.
Tale problema potrebbe essere risolto facendo installare una tendostruttura, usata ormai anche dai ristoranti.
Senza alcuno spirito polemico non posso non rilevare che il servizio mensa riparte in maniera del tutto parziale, penalizzando fortemente i bambini dell’infanzia e della primaria a tempo pieno.
C’è bisogno, dunque, di trovare una soluzione alla mancanza di uno spazio adibito per poter consumare i pasti soprattutto in una fase pandemica ancora esistente non è plausibile tenere i bambini nel medesimo ambiente per più di 6 ore.
Tra lo svolgimento delle lezioni e sala mensa non disponibile significa proprio questo: costringere i bambini a stare nello stesso ambiente per troppo tempo.
Prosegue la Consigliera:
In altri Comuni sono state allestite tendostrutture che sono estremamente funzionali per affrontare la fase emergenziale, consentendo ai ragazzi di avere gli spazi necessari sia per svolgere le le lezioni che per consumare i pasti.
Mi auguro che l’Amministrazione Giordano colga questa mia proposta, evitando ulteriori disagi ai bambini e alle loro famiglie.
Ce lo auguriamo anche noi perché in un periodo delicato come quello che stiamo vivendo da un po’, è necessario salvaguardare la salute della collettività, attenendosi al buon senso ma, soprattutto, alle normative vigenti.
11 comments on Reddito di cittadinanza, De Luca: «I 5 Stelle prendono in giro l’Italia»
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